giovedì 24 novembre 2022

Ma quale ponte sullo stretto alla Calabria serve urgentemente la nuova 106 a 4 corsie, si spera nel lotto Catanzaro/ Crotone. In arrivo un finanziamento di 3 miliardi.

 Per Catanzaro/Crotone il costo dell’intervento è 1,500 miliardi ma sono disponibili solamente 220 milioni. Per Crotone Sibari fino a Reggio sono previsti solamente studi di fattibilità con nessuna disponibilità finanziaria. Se dobbiamo quindi parlare di risorse certe, al momento ve ne sono soltanto 220 milioni. 

Nell’allegato infrastrutture al Def -  

Un finanziamento pluriennale di 3 miliardi di euro per l'ammodernamento e la messa in sicurezza della Statale 106. È quanto sarebbe contenuto all'interno della Manovra di bilancio varata dal Governo e annunciata negli scorsi giorni in conferenza stampa dal Presidente Giorgia Meloni.

L'arteria veniva definita strategica per il Paese e venivano contabilizzati  i finanziamenti necessari per ultimare i lavori già progettati. Per la 106 il costo degli interventi preventivati, stando all’allegato, è pari 2,835 miliardi mentre le risorse disponibili sono pari a 1,555 miliardi. Il fabbisogno residuo è pari a 1,280 miliardi. Tuttavia vi è da rilevare che dei 1,555 miliardi disponibili ben 1,335 miliardi sono destinati al completamento del Terzo Megalotto SS 106 jonica innesto-Roseto Capo Spulico, conteggiati per l’ennesima volta nei programmi da circa vent'anni tant’è che i relativi lavori risultano appaltati da tempo per l’intero importo. Per Catanzaro/Crotone il costo dell’intervento è 1,500 miliardi ma sono disponibili solamente 220 milioni. Per Crotone Sibari fino a Reggio sono previsti solamente studi di fattibilità con nessuna disponibilità finanziaria e aleatorie previsioni di spesa. Se dobbiamo quindi parlare di risorse certe, nella manovra dello scorso anno ve ne erano soltanto 220 milioni. Si sperava che nelle future manovre di bilancio si sarebbero trovati i.......

mercoledì 23 novembre 2022

30 cittadini della Presila diffidano il Consorzio di Bonifica “Ionio Catanzarese” Contributi da annullare perché non vi è alcun beneficio.

 Trenta cittadini della Presila catanzarese hanno diffidato il Consorzio di Bonifica “Ionio Catanzarese” e la società Area S.r.l., che si occupa della riscossione dei tributi, chiedendo l’annullamento in autotutela dei contributi consortili pretesi dall’ente in quanto, secondo gli istanti, non dovuti ai sensi della legge della regione Calabria n. 11/2003.


Nella diffida, a firma dell’avvocato Paolo Pitaro, si legge, infatti, che “l’art. 23 della legge regionale stabilisce che il pagamento dei contributi consortili è dovuto soltanto da 'coloro che traggono un beneficio, consistente nella conservazione o nell’incremento del valore degli immobili, derivante dalle opere pubbliche o dall’attività di bonifica effettuate o gestite dal Consorzio' e che, nel caso di specie, nessuno degli istanti ha tratto tali vantaggi/benefici e che, anzi, per quanto noto agli istanti, alcuna opera pubblica e/o bonifica è stata posta in essere, negli ultimi anni, dal Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese nelle zone presso cui sono siti i terreni di proprietà degli istanti”. I proprietari dei terreni hanno, inoltre, formulato un’istanza di accesso agli atti al fine di “prendere visione ed estrarre copia di tutta la documentazione amministrativa (atti, verbali, note, etc.) prodotta dal Consorzio di Bonifica ‘Ionio Catanzarese’ in relazione alle presunte attività di bonifica eventualmente svolte nell’area in cui ricadono i terreni agricoli degli istanti nel periodo compreso tra il 2016 e il 2022”. La diffida è stata trasmessa, per opportuna conoscenza, anche alla Regione Calabria ente deputato alla programmazione, alla gestione e al controllo della bonifica del territorio rurale e degli ordinamenti produttivi con particolare riguardo alla qualità, all’approvvigionamento, alla tutela, alla regolazione e utilizzazione delle acque a prevalente uso irriguo e alla salvaguardia dell’ambiente affinché, per quanto di propria competenza, monitori la situazione e intervenga per evitare lesioni dei diritti dei propri cittadini. Da ultimo, i proprietari dei terreni agricoli della ............

martedì 22 novembre 2022

Amministrative Sellia: la pagina creata per provocare una rinascita popolare, si presenta entrando in campagna elettorale.

Il 2024 sembra lontano ma chi ben inizia... Riceviamo e pubblichiamo la presentazione di una pagina social la quale proiettata verso le elezioni comunali vuole nel presente raccogliere le varie proposte, indicazioni ma anche critiche su un auspicabile futuro per il borgo di Sellia, il quale è sotto gli occhi di tutti il suo triste abbandono e declino che sta vivendo. Il tutto scaturito da vari fattori non tutti da addebitare a scelte politiche. Sellia Racconta ha da sempre a cuore le sorti di Sellia dunque ben vengono contributi e iniziative mirate senza stupide gelosie o rivalità a raccogliere le forze belle e sane del borgo nel risollevare una comunità che sta attraversando un periodo di forte disgregazione.   

Salve a tutti. Colgo innanzitutto l’occasione per ringraziare la pagina Sellia Racconta Comprensorio per la collaborazione.


L’intento di quest’articolo è quello di attirare l’attenzione sul futuro del nostro Borgo. La pagina creata qualche mese fa, Amministrative Sellia, ha questo obbiettivo. Inizieremo a sviluppare articoli nei prossimi mesi per provocare un senso di rinascita popolare. Continueremo però a rimanere anonimi per non essere etichettati. Sappiamo tutti che nel 2024 si chiude una parte di storia per Sellia. Se questa storia sia positiva o negativa lo lasciamo giudicare a voi. Il futuro in questo momento appare incerto. La gente sembra allontanarsi dalle tradizioni, dalla cultura, dalla storia. L’egoismo ha preso il posto della solidarietà, dell’Unione. Si sta perdendo un identità. Le strenne non vengono più cantante, il Tummulieri non viene più seguito, la tanto amata Cunfrunta non è più la stessa…nessuno però si assume la responsabilità di agire attivamente. È arrivato il tempo di reagire. Non possiamo più aspettare. Vanno trovare soluzioni per risanare tutto ciò. Sellia merita molto di più. Decenni fa si viveva in Unione, si parlava, si creava…oggi? C’è un singolo individuo, cittadino comune, che si impegna per la socialità della popolazione? Tutti pensano al proprio orticello, tutti vincolati da pregiudizi, tutti isolati. Intanto chi paga è proprio Sellia. Tutti a lamentarsi sui social, ma nessuno agisce attivamente. Vogliamo veramente continuare così? Vogliamo far crescere i nostri nipoti, figli, in un contesto del genere? Ora è arrivato il momento di mobilitarci. Va necessariamente trovata una persona, o un gruppo di persone, che sappiano intervenire. Chi si assume questa responsabilità? Se non si fa avanti va scelta, provocata o invogliata sempre per il bene di Sellia. E l’intento di questa pagina è proprio questo: provocare in qualcuno un senso di Responsabilità. Chi ama veramente Sellia? Cosa bisogna fare per risollevarsi? Per il momento chiudiamo qua, ci rivedremo sotto Natale. Nei prossimi articoli analizzeremo chi per noi può essere adatto ad AGIRE. Sempre in maniera obiettiva e analitica. Andremo inoltre a sviluppare idee da portare avanti per il bene di tutti. E saremo sempre disponibili a confrontarci, anche privatamente, con chi vuole farsi avanti sempre sulla nostra pagina Amministrative Sellia. Voi cosa ne pensate? Scriveteci, agiamo insieme. Sapete dove trovarci. Alla prossima! P.S. Sappiate che .........

lunedì 21 novembre 2022

Ecco tutte le novità sul reddito di cittadinanza. In Calabria 1 famiglia su 5 vive grazie al reddito



 La storia recente è un incastro di trame dolorose, di numeri che raccontano solo in parte le biografie di una umanità lacera e sempre più sofferente. Sono donne e uomini, sono bambini e anziani. Sono persone senza volto, ripiegate su sé stesse. Sembrano corpi di una vita che viaggia nella notte come in un romanzo disperato. Sono ultimi perché il lungo lockdown li ha fatti finire in fondo alla fila, senza più un lavoro, senza più certezze. La guerra e l’iperinflazione energetica hanno finito per modellare il popolo dei “senza tutto”. Di quelli che non hanno più niente da perdere di cui parlano spesso le statistiche aritmetiche che continuano a sprofondare sotto la soglia della povertà seguendo grafici che sembrano impazziti. L’incidenza delle famiglie indigenti continua a crescere in tutto il Mezzogiorno e la Calabria si colloca in fondo alla graduatoria delle regioni italiane, seguita solo da Campania e Puglia. Prima la schiavitù del virus, poi i rincari dei prodotti energetici che hanno spinto sui prezzi di tutti i beni, compresi quelli alimentari, hanno ridotto molta di quella gente in condizioni di grave “deprivazione materiale” più che altrove. La perdita di occupazione e la difficile ripartenza delle piccole attività imprenditoriali locali sta facendo dilatare i confini della povertà modificando anche l’identikit dell’individuo in stato d’indigenza.

a seguire l'articolo completo tratto dal giornale Gazzetta del Sud oggi in edicola

sabato 19 novembre 2022

Pentone dice no alla ‘ndrangheta. Presentato il libro del Vice Procuratore generale Maria Manzini

 Il vice procuratore generale Marisa Manzini ha presentato il suo libro: "Donne custodi donne combattenti". La cultura della legalità ancora per ribadire il forte #NO alla mafia.



 Una gremita partecipazione ha assistito presso sala consiliare del Comune di Pentone.
l' incontro coinvolgente del  Procuratore aggiunto di Catanzaro  Marisa Manzini la quale  ha, voluto stigmatizzare  silenzio e omertà  come ostacoli all’ azione di contrasto alle mafie . Ad accompagnarla nella narrazione pro legalità  Daniela Rotella che ha posto l’ accento sul ruolo delle donne di mafia. Ha raccontato la sua esperienza in prima linea contro il disvalore delle mafie.  Franco Laratta, ex membro della commissione antimafia,  Il sindaco di Pentone Vincenzo Marino  ha ripercorso le tappe attraverso cui si sta cercando di sensibilizzare la comunità all’educazione alla  legalità.  Felice Caristo  ha riflettuto sull’importanza della cultura come antidoto alla criminalità .  Il Vice procuratore Marisa Manzini, nel presentare il libro “Donne custodi, donne combattenti”, ha rimarcato l'importanza  del ruolo delle donne che normalmente educano i propri figli  dove “la conoscenza è l’unico modo per sconfiggerla”.  Situazione molto particolare  di donne mafiose, le quali educano i propri figli  consapevoli verso quel ............... 

venerdì 18 novembre 2022

Chiusure guardie mediche. La provincia di Catanzaro la più penalizzata.

 Postazioni di continuità assistenziali chiuse per carenza di medici. Accade in Calabria, dove le comunicazioni di chiusura si moltiplicano giorno dopo giorno. La provincia più colpita dal fenomeno è quella di Catanzaro, dove diversi sindaci hanno avviato azioni di protesta pur di difendere il diritto alla salute dei propri concittadini. L’iter è sempre lo stesso, come raccontato da diversi sindaci: «Il sistema - dice all’AGI - il sindaco di Petronà, Vincenzo Bianco, anch’egli interessato al problema - è andato definitivamente in tilt dopo il periodo del Covid-19, quando molti giovani medici calabresi sono stati invitati a spostarsi al Nord in cambio di una serie di benefit. Questo ha scoperto i nostri presidi e ora non riceviamo soluzioni ai problemi quotidiani».

Dallo scorso 1* luglio la guardia medica di Marcedusa, piccolo centro ai piedi della Presila, in provincia di Catanzaro, è chiusa e gli utenti, una popolazione prevalentemente anziana, sono dirottati proprio a Botricello. Ma quest’ultimo presidio rimane chiuso a sua volta, con ulteriore provvedimento che indica la postazione a cui rivolgersi. «In questo modo la richiesta di soccorso diventa un terno al lotto», racconta un cittadino di Marcedusa che poche notti fa è ..........