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venerdì 22 giugno 2012

Domani a Zagarise sarà inagurata piazza Cesare Battisti prevista la presenza di numerose autorità.


Sarà inaugurata domani sabato 23 giugno a Zagarise  Piazza Cesare Battisti la quale è stata interessata da lavori di restyling. Per l’occasione è attesa la presenza di molte autorità come: il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, dal  procuratore della Repubblica di Bologna (ex procuratore nazionale antimafia) Emilio Ledonne, dall’assessore all’urbanistica della regione Calabria Pietro Aiello, dall’assessore regionale alla cultura Massimo Caligiuri, dal  presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro, dallo scrittore Cesare Mulè, dal presidente del Parco nazionale della Sila Sonia Ferrari e dal dirigente dell’istituto scolastico comprensivo Gina Guzzi. Si parte alle ore 16 con un incontro dibattito dal tema “Piazza e Agorà”  che si svolgerà nella sala convegni di piazza Aldo Moro. L’amministrazione comunale guidata da Pietro Raimondi per il solenne evento ha organizzato una giornata dedicata all’educazione sulla legalità programmando un ricco susseguirsi di momenti di spettacoli che partiranno subito dopo il classico taglio del nastro della nuova piazza Cesare Battisti prevista per le 18,30 subito dopo si riempierà di giocolieri e trampolieri della prima legione Glaudius & trampolieri, dai templari “ Il Castello Normanno”  rivivendo anche l’atmosfera medioevale  tra mito e leggenda. Si restituisce così ufficialmente alla cittadina  un luogo importante della vita dell’intera comunità con

giovedì 21 giugno 2012

Pubbliche scuse del sindaco Davide Zicchinella verso l'ex sindaco Antonella Folino ... Pace fatta?


Il parco della Sila bellezza naturalistica unica al mondo si presta a entrare come candidato dell'Unesco a patrimonio dell'Umanità

PARCO DELLA SILA CANDIDATO A ENTRARE NEL PATRIMONIO UNESCO
CANDIDATURA DEL PARCO DELLA SILA PER LA TUTELA COME PATRIMONIO UNESCO, PLAUSO DI WANDA FERRO: “OPPORTUNITA’ DI PROMOZIONE PER TUTTA LA REGIONE”
“L’iniziativa di inserire il Parco della Sila nella ‘tentative list’ dell’Unesco affinché il sito naturalistico venga riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, rappresenta certamente un grande motivo di orgoglio per l’intera Calabria, ma soprattutto una importante opportunità”. Lo afferma il vice presidente dell’Ente Parco, Wanda Ferro, che spiega: “L’inserimento del Parco nella ‘World Heritage List’ dell'Unesco consentirà di completare in maniera straordinaria l’importante progetto di rilancio e di promozione del Parco avviato con la presidente Sonia Ferrari, attirando tantissimi turisti, escursionisti e amanti della natura, non soltanto verso i ‘Giganti della Sila’ e le meraviglie dell’altopiano silano, ma verso quel grande patrimonio naturalistico e paesaggistico rappresentato dalla Calabria nella sua interezza, dal Pollino all’Aspromonte, e che ancora oggi è poco conosciuto nei circuiti internazionali. Va in questa direzione, tra l’altro, la rassegna di mostre ed eventi ‘Il respiro della Sila’, che sarà inaugurata il prossimo 12 aprile presso il Centro Studi Cappella Orsini a Roma. L’iniziativa, organizzata dall’Ente Parco, punta a raccontare i misteri, le tipicità e le eccellenze di un parco che ospita la foresta più grande del Mediterraneo e che può rappresentare un grande attrattore turistico per tutta la regione”. “Per concretizzare il progetto di far riconoscere il Parco della Sila come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, che ha avuto anche il plauso e la piena condivisione del ministro dell’Ambiente Corrado Clini – conclude Wanda Ferro - servirà grande coesione istituzionale e un lavoro sinergico che dovrà coinvolgere gli enti a tutti i livelli, a partire dalla Regione Calabria che, con il presidente Scopelliti, dimostra grande attenzione e sensibilità rispetto ai temi della tutela dell’ambiente e della valorizzazione turistica delle straordinarie risorse della nostra terra”.

mercoledì 20 giugno 2012

Sersale: Il gruppo di unità operativa di Biochimica del Policlinico di Catanzaro alla riscoperta del Canyon Valli Cupe



La Calabria brucia. Non siamo neppure ufficialmente entrati nella stagione estiva ma diversi incendi hanno già distrutto ettari di boschi. Legambiente lancia l'allarme per il mancato rinnovo da parte della regione con i mezzi aerei,e le squadre di terra, mentre i piromani agiscono impuniti

 Le preoccupazioni di Legambiente per la non predisposizione del piano per la prevenzione e per il mancato rinnovo delle convenzioni per i mezzi aerei e le fondamentali squadre di spegnimento a terra


La Calabria brucia, la Regione latita, e gli speculatori restano impuniti. Preceduta da alcuni gravissimi episodi primaverili, si ripresenta puntualmente la stagione degli incendi estivi. Migliaia di ettari in fumo nelle aree boschive e nelle zone collinari, con gravissimo danno al patrimonio arboreo e agli habitat naturali, senza che si riesca a contrastare il fenomeno. Un’inerzia tutta calabrese aggravata quest’anno dall’assenteismo della Regione Calabria, che non ha ancora predisposto il piano per la prevenzione degli incendi e rinnovato le convenzioni per i mezzi aerei e le fondamentali squadre di spegnimento a terra”. Lo si legge in un comunicato di Legambiente. “Inoltre - è scritto - anche le Amministrazioni locali fanno del loro, ritardando ancora l’approvazione dei catasti degli incendi, l’unico strumento in grado di arginare i roghi pilotati da faccendieri senza scrupoli. In pratica, - si legge - in questo inizio estate 2012 per i piromani e gli speculatori il semaforo è verde. Negli ultimi giorni, complice il clima torrido, in diverse aree della Calabria l’allarme è costante e i centralini dei vigili del fuoco squillano senza sosta. A Santa Severina un intero quartiere è esposto alle fiamme”. Legambiente aggiunge che “nella sola giornata di ieri in due zone collinari a ridosso dei centri abitati - quella di Zumpano a Cosenza e quella di Pentimele a Reggio Calabria - il fuoco ha lambito direttamente le case, imponendo evacuazioni preventive e la chiusura dell’autostrada A3. Incendi particolarmente gravi: si tratta di aree puntualmente colpite dai roghi, spesso di origine dolosa, zone che fanno gola alla speculazione edilizia e che rischiano di veder compromesso il loro delicato equilibrio dalle fiamme prima e dal cemento dopo. In particolare la Collina di Pentimele, che così come diverse zone collinari rientra tra le “aree SIC” e le aree protette”, e andrebbe quindi sottoposta a particolare tutela, anche con l’istituzione di un vero e proprio Parco, come rivendicato da diversi anni dal circolo di Reggio Calabria di Legambiente. Un progetto colpevolmente abbandonato dall’Amministrazione dello Stretto. Più in generale, - si legge - un altro problema spesso sottovalutato è quello degli effetti degli incendi sull’assetto idrogeologico, in particolare proprio delle aree collinari, spesso costituite da suoli sabbiosi e quindi particolarmente fragili che, privati anno dopo anno della vegetazione e dell’humus superficiale, alle prime piogge intense o normali ma prolungate nel tempo, si imbibiscono e franano con conseguenze drammatiche per le persone e le cose”. Per Legambiente “la prevenzione degli incendi, dunque, è anche prevenzione da frane e alluvioni, che si ripetono negli ultimi tempi con effetti sempre più catastrofici.