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martedì 17 luglio 2012

A Pentone arrestato piromane sorpreso mentre appiccava il fuoco

Nel tentativo di arginare il fenomeno degli incendi boschivi che come noto ha avuto una elevata recrudescenza anche a causa delle elevate temperature di questo ultimo periodo, sono state messe in campo le opportune strategie finalizzate all’individuazione dei responsabili, partendo da una preventiva analisi delle zone in cui di recente e storicamente sono particolarmente interessate dal fenomeno. In una di queste zone, e precisamente quella a margine della strada provinciale che da Catanzaro porta a Magisano, che oltre che in passato anche nei giorni precedenti era stata interessata da incendi che, originatesi dal margine della strada, avevano assunto rilevanti proporzioni, uno dei quali di circa 40 ettari, ed erano stati spenti con non poche difficoltà e con rischi anche per la pubblica incolumità, è stata particolarmente posta sotto controllo dagli uomini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Catanzaro e Comando Stazione di Catanzaro. Durante uno dei servizi mirati predisposti dopo lo studio e l’analisi anche storica degli eventi, è stato individuato, nella giornata di ieri, tale C. A. di Catanzaro proprio mentre stava per appiccare un fuoco, dopo aver già dato fuoco, a pochi metri distanza ad un cassonetto di rifiuti, alla scarpata della strada provinciale posta all’interno di un vasto territorio costituito dalla tipica vegetazione cespugliosa e boschiva della fascia presilana, in un terreno estremamente impervio e di difficile accessibilità. Il soggetto è stato tratto in arresto, e, terminate le operazioni di rito, su disposizione del magistrato, posto agli arresti domiciliari, a disposizione della

lunedì 16 luglio 2012

Poste Italiane chiude 100 uffici in Calabria 20 in provincia di Catanzaro tra le quali Sellia,Albi,Magisano

Preoccupa e non poco il piano di razionalizzazione proposto da Poste Italiane in questi giorni. 
 Il quadro è allarmante perché in Calabria il taglio coinvolge circa 100 uffici che, è inutile dirlo, rappresentano un presidio fondamentale dello Stato nei territori sui quali insistono.
Nella sola provincia di Catanzaro sono inspiegabilmente 20 gli uffici destinati a chiudere con una decisione unilaterale di Poste Italiane.
Ad essere colpiti saranno nella provincia capoluogo di regione: Badolato, Gimigliano, Albi, Montepaone, Chiaravalle, Cropani, Serrastretta, Falerna, Magisano, Feroleto Antico, Santa Caterina, Tiriolo, San Sostene, Sellia, Maida, Conflenti, Lamezia terme e Catanzaro che perderà lo strategico ufficio del quartiere Santa Elia.
E la notizia lascia perplessi perché non si tratta di uffici improduttivi ma di presidi attivi e strategici che erogano un servizio essenziale, soprattutto, in paesi decentrati ed in frazioni e quartieri periferici.
Sono interfacce fondamentali per famiglie ed anziani ed è evidente che una razionalizzazione, anzi un taglio irrazionale come da più parti ampiamente definito, rappresenta una menomazione ai diritti di cittadinanza delle fasce più deboli della popolazione. Famiglie e pensionati per pagare le bollette, ritirare la pensione o usufruire di altri servizi essenziali saranno costretti a spostarsi anche di molto alla ricerca di altri uffici postali, incorrendo in difficoltà ed aumenti di spesa.
Una scelta assurda che non tiene conto del servizio che Poste Italiane eroga e della sua importanza in realtà come quella calabrese.
Sarebbe utile sapere quali sono le

70 anni di vita insieme. Giuseppe e Rosaria di Sellia Marina rispettivamente di 96 e 88 anni hanno festeggiato i 70 anni di matrimonio

Quando hanno deciso di imbarcarsi in questa avventura non credevano si potesse arrivare a festeggiare 70 primavere insieme. Un sogno divenuto realtà, nonostante le difficoltà che la vita giorno dopo giorno ha riservato loro. Un piccolo patrimonio per familiari e amici che guardano a loro come un esempio di vita da seguire e al quale guardare quando si decide di iniziare lo stesso tipo di avventura. Un amore che si è cementato a dispetto degli anni, che si è evoluto ed e cresciuto, al passo con quei tempi che sono così cambiati da quando nonno Giuseppe e nonna Rosaria, rispettivamente 96 e 88 anni, si sono guardati quel giorno particolare e si sono detti si, un si che nel corso degli anni ha dato vita al loro nucleo familiare composto da due figli, sei nipoti e due pronipoti. Tre generazioni che hanno avuto l’onore di ascoltare i racconti di due persone che con coraggio e fiducia hanno voluto scommettere sul loro futuro che, a quei tempi, non si poteva definire roseo. Si,  perché, sfogliando il libro dei loro ricordi, quel lontano 11 luglio del 1942 l’Italia non attraversava un periodo facile. Nel nostro Paese vigeva il regime fascista e si  partecipava alla guerra a fianco dell’alleato nazista. Un periodo buio della nostra storia, che non permetteva ai giovani di avere fiducia nel futuro. Ma loro ci hanno creduto lo stesso e si sono detti si, nonostante la fame, la sete e la guerra che incombeva pericolosamente sulle loro vite. Giuseppe Gianzanetti e Rosaria Pirrò hanno fortemente voluto far nascere la loro famiglia e per farla crescere e fortificare in una società migliore, nonno Giuseppe ha deciso di diventare partigiano aggregandosi alla Divisione Garibaldi con la quale ha combattuto con onore guadagnando due medaglie e un attestato. Sono passati 70 anni, la società è cambiata, ma il loro legame è sopravvissuto ad epoche diverse, anzi si è diventato più saldo  nonostante le rivoluzioni femministe, l’amore libero, il rock e tante strane...

domenica 15 luglio 2012

Photo Gallery della terza edizione dell'oratorio estivo di Simeri Crichi........Storia di un grande successo che cresce di anno in anno








Clicca su continua per vedere tante altre bellissime foto che raccontano i tanti momenti di aggregazione durante la terza edizione dell'oratorio estivo di Simeri Crichi. 

Con la celabrazione della Santa Messa presieduta dal Vescovo Mons.Vincenzo Bertolone in una piazza delle Foibe piena di tante persone e autorità tra le quali il prefetto di Catanzaro, i sindaci di Sellia, Sellia Marina, Soveria Simeri,Simeri Crichi Si è concluso positivamente la terza edizione dell'oratorio estivo.


Domenica  8 luglio, alle ore 19,00 , con la celebrazione della Santa Messa, a Simeri Crichi, si è concluso ufficialmente il III° Oratorio estivo. 
 La messa ,presieduta dal Vescovo monsignor Vincenzo Bertolone, è stata celebrata in Piazza Foibe,punto di riferimento centrale ,che ha visto aprirsi e chiudere ogni giornata oratoriana, sotto lo sguardo di tantissimi spettatori . Alla funzione religiosa erano presenti il Prefetto di Catanzaro Reppucci,il Comandante della Compagnia dei Carabinieri capitano De Paola, il comandante della Stazione dei carabinieri di Simeri Crichi Gigliotti,  il Sindaco Marcello Barberio e l’amministrazione comunale di Simeri Crichi , il Sindaco di Sellia Superiore Davide Zicchinella,di Sellia Marina Amelio, di Soveria Simeri Olivo, di Cropani Colosimo per rappresentare i bambini di questi paesi che hanno preso parte all’oratorio e numerosissimi fedeli hanno partecipato rendendo gremita e giosa la piazza .Accanto alle tante attività ludiche è stato accostato un percorso spirituale centrato sui “dieci comandamenti” che accanto a don Luigi hanno curato altri sacerdoti: don Francesco Cristofaro , don Rosario Carrabetta ,Don Massimo Amelio, don Giuseppe Carrabetta ,don Raffaele    ,   
i  bambini, a fine giornata come verifica hanno reso sensibilmente vivo e tangibile quanto appreso con la realizzazione di piccoli plastici, scenette mimiche , balli e canti.
Don Luigi ha accolto il Vescovo e lo ha ringraziato vivamente per la sua presenza, ha inoltre ringraziato tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione dell’oratorio:animatori, tecnici, personale sanitario, vigilanza, gli sponsor  Mangiatorella ed Edison.
Il Vescovo ha dimostrato molto entusiasmo per la grossa partecipazione dei bambini,degli animatori e della popolazione tutta, compiaciuto soprattutto per il tema trattato perché ha affermato che il rispetto dei comandamenti ,oltre....

sabato 14 luglio 2012

Stato di Eccezionale calamità nella provincia di catanzaro del novembre scorso ecco i comuni che potranno richiedere il risarcimento per i danni subiti

Il Ministero delle politiche agricole ha decretato il 26 giugno scorso lo stato di eccezionale calamità atmosferica nella provincia di Catanzaro.
In  riferimento agli eventi alluvionali dei giorni 22 e 23 novembre dello scorso anno. La dichiarazione è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale del 7 luglio scorso, data dalla quale decorre il termine perentorio di 45 giorni entro il quale enti e privati dovranno richiedere l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale, utilizzando l’apposita modulistica disponibile presso il Settore Agricoltura dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro.  I territori agricoli interessati dal Decreto sono quelli indicati nella relazione inoltrata al Ministero dal Settore Agricoltura della Provincia di Catanzaro, relativa ai danni subiti dalle strutture aziendali e dalle infrastrutture connesse all’attività agricola, come viabilità interpoderale ed opere di bonifica. I danni interessano i comuni di Amato, Andali, Belcastro, Borgia, Botricello, Catanzaro, Cerva, Cortale, Cropani, Gasperina, Guardavalle, Lamezia Terme, Magisano, Maida, Marcedusa, Marcellinara, Montepaone, Petronà, San Floro, Simeri Crichi, Squillace e Zagarise.
“Grazie alla dichiarazione di stato di calamità naturale – ha affermato il presidente della Provincia Wanda Ferro -  tante aziende agricole messe in ginocchio dagli eventi alluvionali dello scorso novembre potranno riparare i danni subiti e ripartire con l’attività produttiva. Un risultato reso possibile dall’impegno e dalla professionalità messe in campo dal Settore Agricoltura della Provincia, con la dirigente Rosetta Alberto, che all’indomani dell’eccezionale ondata di maltempo che ha devastato il nostro territorio ha immediatamente avviato una capillare ricognizione dei danni subiti nelle aree agricole dalle infrastrutture, come strade e ponti letteralmente spazzati via dall’alluvione,  dalle strutture aziendali, oltre che dalle piantagioni: oliveti, agrumeti, coltivazioni orticole. Danni per oltre 9 milioni di euro, che hanno compromesso quasi totalmente i bilanci delle aziende agrarie, condotte prevalentemente da piccoli imprenditori agricoli e da coltivatori diretti, e che nel loro complesso rappresentano una parte fondamentale dell’economia del nostro territorio”.