Nel tentativo di arginare il fenomeno degli incendi boschivi che come
noto ha avuto una elevata recrudescenza anche a causa delle elevate
temperature di questo ultimo periodo, sono state messe in campo le
opportune strategie finalizzate all’individuazione dei responsabili,
partendo da una preventiva analisi delle zone in cui di recente e
storicamente sono particolarmente interessate dal fenomeno. In una di
queste zone, e precisamente quella a margine della strada provinciale
che da Catanzaro porta a Magisano, che oltre che in passato anche nei
giorni precedenti era stata interessata da incendi che, originatesi dal
margine della strada, avevano assunto rilevanti proporzioni, uno dei
quali di circa 40 ettari, ed erano stati spenti con non poche difficoltà
e con rischi anche per la pubblica incolumità, è stata particolarmente
posta sotto controllo dagli uomini del Nucleo Investigativo di Polizia
Ambientale e Forestale di Catanzaro e Comando Stazione di Catanzaro.
Durante uno dei servizi mirati predisposti dopo lo studio e l’analisi
anche storica degli eventi, è stato individuato, nella giornata di ieri,
tale C. A. di Catanzaro proprio mentre stava per appiccare un fuoco,
dopo aver già dato fuoco, a pochi metri distanza ad un cassonetto di
rifiuti, alla scarpata della strada provinciale posta all’interno di un
vasto territorio costituito dalla tipica vegetazione cespugliosa e
boschiva della fascia presilana, in un terreno estremamente impervio e
di difficile accessibilità. Il soggetto è stato tratto in arresto, e,
terminate le operazioni di rito, su disposizione del magistrato, posto
agli arresti domiciliari, a disposizione della
stessa Autorità
giudiziaria. Allo stesso sono stati anche sequestrati degli accendini e
altri oggetti impiegati per l’innesco del fuoco.
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