sabato 14 luglio 2012

Stato di Eccezionale calamità nella provincia di catanzaro del novembre scorso ecco i comuni che potranno richiedere il risarcimento per i danni subiti

Il Ministero delle politiche agricole ha decretato il 26 giugno scorso lo stato di eccezionale calamità atmosferica nella provincia di Catanzaro.
In  riferimento agli eventi alluvionali dei giorni 22 e 23 novembre dello scorso anno. La dichiarazione è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale del 7 luglio scorso, data dalla quale decorre il termine perentorio di 45 giorni entro il quale enti e privati dovranno richiedere l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale, utilizzando l’apposita modulistica disponibile presso il Settore Agricoltura dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro.  I territori agricoli interessati dal Decreto sono quelli indicati nella relazione inoltrata al Ministero dal Settore Agricoltura della Provincia di Catanzaro, relativa ai danni subiti dalle strutture aziendali e dalle infrastrutture connesse all’attività agricola, come viabilità interpoderale ed opere di bonifica. I danni interessano i comuni di Amato, Andali, Belcastro, Borgia, Botricello, Catanzaro, Cerva, Cortale, Cropani, Gasperina, Guardavalle, Lamezia Terme, Magisano, Maida, Marcedusa, Marcellinara, Montepaone, Petronà, San Floro, Simeri Crichi, Squillace e Zagarise.
“Grazie alla dichiarazione di stato di calamità naturale – ha affermato il presidente della Provincia Wanda Ferro -  tante aziende agricole messe in ginocchio dagli eventi alluvionali dello scorso novembre potranno riparare i danni subiti e ripartire con l’attività produttiva. Un risultato reso possibile dall’impegno e dalla professionalità messe in campo dal Settore Agricoltura della Provincia, con la dirigente Rosetta Alberto, che all’indomani dell’eccezionale ondata di maltempo che ha devastato il nostro territorio ha immediatamente avviato una capillare ricognizione dei danni subiti nelle aree agricole dalle infrastrutture, come strade e ponti letteralmente spazzati via dall’alluvione,  dalle strutture aziendali, oltre che dalle piantagioni: oliveti, agrumeti, coltivazioni orticole. Danni per oltre 9 milioni di euro, che hanno compromesso quasi totalmente i bilanci delle aziende agrarie, condotte prevalentemente da piccoli imprenditori agricoli e da coltivatori diretti, e che nel loro complesso rappresentano una parte fondamentale dell’economia del nostro territorio”.
“L’articolato e puntuale rapporto stilato dalla dottoressa Alberto e trasmesso al Ministero -  ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura Nicola Montepaone - ha consentito di avviare l’intervento pubblico per risarcire le aziende agricole, i comuni e i consorzi di bonifica di quanto perduto o danneggiato a causa degli eventi calamitosi”.

6 commenti:

  1. ma come si decide con quele criterio si dice questo comune si questo no?

    RispondiElimina
  2. Penso che devono essere i comuni stessi che a suo tempo devono presentare una lista dei danni subiti se non dichiari niente per lo stato non hai subito nessun danno
    Nicola

    RispondiElimina
  3. Crichi è nella lista speriamo che danno qualche aiuto

    RispondiElimina
  4. in che misura vengono dati i contributi e quali sono i paesi ??? è tutto documentato???

    IN TEMPO DI CRISI SARA' UN PO' DURA !

    RispondiElimina
  5. I comuni sono elencati sopra ne fanno parte anche magisano,crichi,zagarise per i soldi penso che il governo abbia stanziato un tetto max di spesa

    RispondiElimina
  6. in tempo di crisi sarebbe una buona cosa per le persone che hanno subito danni ma sarà vero?

    RispondiElimina

SELLIARACCONTA ®©2009 Tutti i commenti sono moderati in automatico