foto notizia

venerdì 3 agosto 2012

Il polo Oncologico di Catanzaro un centro d'eccellenza di tutta la Calabria che va assolutamente tutelato. La penserà cosi anche il "nostro" governatore Scopelliti?


 
 

La spinosa questione della Fondazione Campanella pare sia arrivata ad un punto di non ritorno che coincide con l’assunzione di scelte ben definite, oltre che determinate e determinanti, da parte della Regione Calabria”. A sostenerlo, in una nota, è il consigliere regionale del Pd, Antonio Scalzo. “Le risposte che sapremo dare al problema del Polo Oncologico Fondazione Campanella - prosegue Scalzo - costituiranno la misura della nostra capacità a saper interpretare le difficoltà e le speranze di tanta gente e a ridare alla politica e alle istituzioni quella giusta dignità ed autorità che serve per difendere la democrazia. La politica deve tornare ad esprimere capacità progettuale, di mediazione, obiettivi condivisi, deve promanare una concezione della società e dello Stato e della democrazia fondata sul primato della persona e delle sue proiezioni sociali che non si identificano con lo Stato, ma che lo Stato e la politica devono riconoscere e tutelare. Mollare e rinunciare sarebbe da bollare come una sconfitta irrimediabile per tutti. Certi che è arrivata l’ora della verità, come opposizione responsabile e avveduta, non vogliamo sottrarci a quelle che sono le nostre responsabilità in questa difficile fase che coinvolge tutta la politica regionale e, appunto, in qualità di opposizione non riteniamo giusto rinunciare all’ambizioso obiettivo di avere un unico polo oncologico regionale attivo da tanti anni e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti”. “Al fine di poter risolvere e chiudere al meglio - aggiunge Scalzo - tale complicata vicenda che, però, cammina di pari passo con il futuro della sanità calabrese, con il destino di tanti malati in cerca di cure specialistiche ed infine con le tante professionalità lavorative, non possiamo non avanzare una serie di proposte che vanno nella direzione di voler contribuire a mettere la parola fine ad una storia tutta calabrese. Siamo convinti che i pilastri e i punti fermi da cui partire sono due ovvero: il polo oncologico calabrese e la tutela delle risorse professionali accumulate entrambe inscindibilmente funzionali alla figura del malato oncologico. Per quanto ci riguarda, e lo dimostrano anche le responsabilità che ci siamo assunti, siamo fermamente determinati e convinti a sostenere tale impostazione che, sia chiaro sarà di supporto al lavoro che gli attori principali, Regione Calabria e Università di Catanzaro, dovranno..

Il consiglio di stato blocca l'entrata in funzione della centrale a biomassa situata all'interno del parco del Pollino per un difetto di forma



 
 

Il Consiglio di Stato ha annullato per un vizio di forma il Decreto della Regione Calabria (13 settembre 2010 n.13109) che autorizzava l’Enel all’esercizio della centrale a biomasse del Mercure. A renderlo noto è la stessa società elettrica. “La Sesta Sezione del supremo organo di giustizia amministrativa - recita un comunicato stampa - ha riscontrato un vizio procedurale dovuto alla mancata convocazione di una delle parti alla Conferenza dei Servizi. La sentenza prefigura la chiusura dell’impianto Enel dove lavorano attualmente 150 persone. L’azienda - è scritto ancora - ha investito 70 milioni di euro per realizzare una moderna centrale a biomasse vegetali di piccola taglia che può vantare standard di qualità ambientale molto elevati”. Intanto il Comitato per la riattivazione della Centrale del Mercure ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori. “Apprendiamo con profondo sconcerto e sconforto” la decisione del Consiglio di Stato, ha detto il presidente del comitato, Antonio Domenico Derenzo, e “grazie all’opera senza fine di finte associazioni ambientaliste e burocrati azzeccagarbugli vanno in fumo dieci anni di lavori e autorizzazioni, e un’opportunità di lavoro per migliaia di lavoratori della filiera biomasse”. Il comitato ha poi annunciato “l’intenzione di dare atto a forme di protesta” in modo che “i responsabili di questo scempio vengano allo scoperto e scongiurino la chiusura definitiva dell’impianto”. “Lo stop del Consiglio di Stato all’entrata in esercizio della centrale del Mercure è una buona notizia. Anche se solo grazie a un vizio di forma è stato intanto fermato l’abuso con cui la Regione Calabria ha violato le prerogative della Regione Basilicata e calpestato i diritti e gli interessi legittimi dei cittadini lucani”. Lo afferma, in una nota, il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario. “La realizzazione di una centrale a biomasse da oltre 30 megawatt nel parco del Pollino, un’area protetta di altissimo pregio - aggiunge - è una pericolosissima follia. L’impianto è inevitabilmente destinato ad avere impatti devastanti sull’ambiente, sull’ecosistema, sulle specie protette e, soprattutto, sulla salute dei cittadini. L’incompatibilità con il territorio è talmente evidente da dover essere ovvia, eppure sfugge al ministro Clini, secondo chi si batte...

giovedì 2 agosto 2012

L'oleificio Placida di Sellia Marina insignito del prestigioso premio "Prestige Gold." TerraOlio Award 2012 svoltosi a Tiriolo (CZ) ha premiato le eccellenze calabresi



Con l’invio dei diplomi di merito a tutte aziende italiane che hanno conquistato uno dei premi di Terra Olivo 2012 – Mediterranean International Olive Oil Competition e con la cerimonia di consegna degli attestati alle aziende calabresi, si è conclusa la terza edizione del concorso riservato ai migliori oli extravergine internazionali.
Il premio TerraOlivo, giunto alla sua terza edizione, ha visto quest’anno l’affermarsi di ben 35 aziende italiane, che hanno portato complessivamente a casa 43 prestigiosi premi.
Il concorso, che si svolge dal 2010 nell’antica città Santa di Gerusalemme, premia le eccellenze olearie internazionali con tre categorie: Gran Prestige Gold, Prestige Gold e Gold; le giurie, dirette dal Capo Panel Antonio G. Lauro, assaggiano alla cieca i prodotti, andando a ricercare le peculiarità sensoriali degli extravergini in concorso, valutandone le caratteristiche organolettiche, che devono risultare di elevato pregio.
Chiediamo al dr Lauro, responsabile degli assaggi, qualche informazione ulteriore sugli esiti del concorso.
“Il premio in Terra Santa, esordisce Lauro, ha sempre portato bene all’Italia e, lasciatemelo dire con l’orgoglio di un calabrese, alla Calabria in particolare. Infatti, nell’edizione di esordio del 2010, l’Olearia San Giorgio di S. Giorgio Morgeto (RC) ha conquistato il <>, riconfermando nel 2011 e 2012 un ottimo piazzamento nel ranking generale. Ma dalle tre aziende calabresi premiate nel 2010, si è passati alle 9 premiate nel 2011, per arrivare al successo strepitoso del 2012: 17 aziende premiate. Ma il 2012, continua Lauro, ha visto anche la collaborazione della Regione Calabria al premio TerraOlivo, e l’istituzione del premio “The Best of Regione Calabria” ne è la tangibile dimostrazione”.
La cerimonia di premiazione, svoltasi nell’accogliente cornice dell’Oleificio Torchia di Tiriolo, ha visto l’attento intervento dell’Assessore calabrese all’Agricoltura, On. Michele Trematerra. La presenza dell’Assessore, e del suo più stretto entourage con in testa il Dirigente Generale Zimbalatti, ha voluto significare l’estrema “vicinanza” di tutto il dipartimento agli imprenditori calabresi.
L’On. Trematerra, ha introdotto i lavori della premiazione, non mancando di evidenziare quanto il proprio Dipartimento Agricoltura sta mettendo in atto, nel settore della promozione, per far apprezzare l’alta qualità dei nostri prodotti agroalimentari nel mondo.
L’Assessore ha poi “raccomandato” alle aziende olivicole calabresi di fare anch’esse la propria parte nel promuovere le produzioni, al fine di garantire l’apprezzamento del nostro extravergine nel mercato mondiale e riportare qui, sul territorio, il valore aggiunto che il prodotto olio “spunta” nel mercato internazionale dell’alta qualità.
Ma ecco le aziende calabresi premiate nel corso della manifestazione, equamente suddivise tra le cinque provincie calabre:
Special Award “The Best of Regione Calabria” e premio “Gran Prestige Gold” alla Fattoria San Sebastiano di Piero Romano (Strongoli – KR); premio “Gran Prestige Gold” anche all’Azienda Agricola Librandi Pasquale di Vaccarizzo Albanese (CS).
Insigniti con il prestigioso premio “Prestige Gold”, il Frantoio Badia di Francesco Corigliano (Nicotera – VV), l’Azienda Agricola Kouvala di Elvira de Leo (Bagnara C. – RC), l’Oleificio Placida di Walter Placida (Sellia Marina – CZ), il Frantoio Figoli di Tommaso Figoli (Corigliano C. – CS), l’Istituto Tecnico Agrario "V. Emanuele II" di Catanzaro, l’Olearia Fratelli Vizzari di Bagnara C. (RC), l’Olearia San Giorgio dei F.lli Fazari (San Giorgio Morgeto – RC), l’Oleificio Torchia dei F.lli Torchia (Tiriolo - CZ).
Premi “Gold” anche alla Masseria

Catanzaro preme sull'acceleratore per l'integrazione con i vari comuni confinanti. Abramo ha incontrato alcuni sindaci per gettare le basi su una grande area tra lo jonio e il tirreno

“Riprendiamo quella programmazione che avevamo avviato con i Prusst e che vedeva il coinvolgimento dei Comuni, dell’Anci, della Confindustria e degli ordini professionali per offrire al Capoluogo di regione, ma anche ai Comuni limitrofi sull’asse Catanzaro – Lamezia e non solo, una prospettiva di sviluppo non legata all’ autonoma pianificazione del proprio territorio, ma ad un governo strategico della cerniera tra Jonio e Tirreno”.
Con questo proposito il sindaco Sergio Abramo ha attuato, questa mattina, un tavolo di partenariato per riprendere la programmazione del Piano della Città, lo strumento che nelle intenzioni deve governare lo sviluppo di Catanzaro, partendo dalla pianificazione dell’area direzionale di Germaneto, attraverso il coinvolgimento dei Comuni che si affacciano su quest’area. Al tavolo erano presenti i sindaci di Tiriolo, San Floro, Settingiano, Caraffa, Borgia, rappresentato dall’architetto Biagio Cantisani. Presente Dario Lamanna della Confindustria, il presidente dell’Ance, Alessandro Caruso ed i presidenti degli ordini professionali. Presente anche l’assessore regionale Domenico Tallini. Non ha potuto, invece partecipare l’assessore Piero Aiello impegnato contemporaneamente in un incontro con i Comuni su temi che riguardano l’urbanistica dove il comune di Catanzaro era rappresentato dall’assessore Stefania Logiudice.
Nell’introduzione dei lavori, Abramo, ha sottolineato i guasti prodotti in passato da una mancata governance del territorio. “Senza programmazione – ha sottolineato – non si va da nessuna parte. In passato sono stati fatti tanti errori di cui oggi ne paghiamo le conseguenza come città Capoluogo, ma anche come territorio e area di sviluppo centrale della Calabria. Una mancata pianificazione che ha sviluppato una serie di iniziative di ogni singolo Comune, spesso in contrasto e che non hanno prodotto uno sviluppo complessivo. Bisogna far capire alla Regione che i soldi vanno spesi sentiti i Comuni. Per questo c’è la necessità di un fronte comune per dare forza anche ai nostri Assessori e consiglieri regionali della Città. Basta con la politica di parte. Le elezioni sono finite, dobbiamo unirci per far partire un progetto di crescita che per l’area di Germaneto non riguarda solo l’aspetto urbanistico, avviando un tavolo di concertazione permanente che produca come primo atto un protocollo d’intesa da presentare entro il prossimo 20 agosto al Ministero dei lavori pubblici e trasporti per tentare di rientrare nei fondi del Piano per la Città.. Ma è necessario saper essere pronti con una propria progettazione per dire la nostra sulla programmazione 2013- 20 della Regione che non può passare se non c’è l’okay dell’Anci, dei Comuni.
Nelle prossime riunioni, quindi, inviteremo anche le forze sindacali”. Tallini ha sottolineato che è necessario “pianificare un progetto di sviluppo sull’asse Catanzaro - Lamezia che tenga conto delle realtà e vocazioni di ogni singolo comune” Anche i sindaci si sono detti concordi sull’impostazione data dal sindaco Abramo ed hanno lamentato come in passato questa mancato raccordo con il Capoluogo “ ha rappresentato un punto di debolezza nel rapporto con la Regione ma anche con le Ferrovie dello Stato che spesso hanno disposto a loro piacimento dei territori dei Comuni”.

mercoledì 1 agosto 2012

L' Antico borgo di Sellia durante il mese di agosto


Sin dai primi giorni di agosto il borgo ritornava a rivivere, ogni casa che durante l’inverno era rimasta chiusa almeno per 20 giorni ritornava a prendere vita, arrivavano gli emigranti i quali avevano portato nel proprio cuore ogni angolo, ogni gradino di Sellia. Il paese aumentava di molto la sua popolazione e puntualmente iniziava a mancare l’acqua, tutti in fila alla fontana di “sutta u ponta” oppure “ a ra vutticella” ma nessuno si arrabbiava più di tanto … anche se l’acqua alcune volte mancava anche per un paio di giorni, nessuno si arrabbiava perché si era in vacanza ma soprattutto si era ritornati al proprio paesello natio. La sera erano tantissime le persone che passeggiavano  raccontandosi tutto ciò che era successo durante il lungo inverno rivedendosi dopo un anno. Era anche il periodo in cui nascevano tanti amori molti dei quali duravano il tempo della vacanza estiva;  mentre i più giovani si divertivano a fare scherzi con delle buste d’acqua riempite all’inverosimile le quali puntualmente andavano a finire sui vari gruppetti di innamorati che passeggiavano per le vie del paese. Di sera il rione “Palazzine” si animava come non mai, grazie anche ai due bar di “Gustinu” e di “Carusu” che situati uno vicino all’altro si contendevano egregiamente i tanti ragazzi a suon di jukebox, videogiochi ecc … mentre per i più grandi tanto buon spezzatino che entrambi preparavano in maniera squisita. Si lo so altri tempi  chi ci viene più d’estate a Sellia? Nessuno o quasi sembra che abbiano dimenticato le proprie origine, o più semplicemente non credono più al futuro di Sellia, certo non sta qui a noi ne trovarne la causa ne tantomeno dare colpe ma sicuramente sono convinto che l’antico borgo di Sellia ha ancora tanto da offrire dove  grazie ad investimenti oculati  da parte dei nostri amministratori che devono puntare tutto sul turismo evitando che le case dell’antico borgo vadano in rovina. Il centro storico di Sellia malgrado i vari cataclismi e scelte quantomeno scellerate che ne hanno compromesso molto della sua antica bellezza, il borgo di Sellia dicevamo rimane uno dei più belli, suggestivi della Calabria. Con la speranza che i nostri emigranti (e non solo lorosi rinnamorano

Si è concluso a Zagarise il terzo equiraduno regionale del brigante in montagna tra storia, natura e geografia "Sui sentieri dei briganti" nell'incontaminata foresta della Sila Piccola