“La spinosa questione della Fondazione Campanella pare sia arrivata ad un punto di non ritorno che coincide con l’assunzione di scelte ben definite, oltre che determinate e determinanti, da parte della Regione Calabria”. A sostenerlo, in una nota, è il consigliere regionale del Pd, Antonio Scalzo. “Le risposte che sapremo dare al problema del Polo Oncologico Fondazione Campanella - prosegue Scalzo - costituiranno la misura della nostra capacità a saper interpretare le difficoltà e le speranze di tanta gente e a ridare alla politica e alle istituzioni quella giusta dignità ed autorità che serve per difendere la democrazia. La politica deve tornare ad esprimere capacità progettuale, di mediazione, obiettivi condivisi, deve promanare una concezione della società e dello Stato e della democrazia fondata sul primato della persona e delle sue proiezioni sociali che non si identificano con lo Stato, ma che lo Stato e la politica devono riconoscere e tutelare. Mollare e rinunciare sarebbe da bollare come una sconfitta irrimediabile per tutti. Certi che è arrivata l’ora della verità, come opposizione responsabile e avveduta, non vogliamo sottrarci a quelle che sono le nostre responsabilità in questa difficile fase che coinvolge tutta la politica regionale e, appunto, in qualità di opposizione non riteniamo giusto rinunciare all’ambizioso obiettivo di avere un unico polo oncologico regionale attivo da tanti anni e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti”. “Al fine di poter risolvere e chiudere al meglio - aggiunge Scalzo - tale complicata vicenda che, però, cammina di pari passo con il futuro della sanità calabrese, con il destino di tanti malati in cerca di cure specialistiche ed infine con le tante professionalità lavorative, non possiamo non avanzare una serie di proposte che vanno nella direzione di voler contribuire a mettere la parola fine ad una storia tutta calabrese. Siamo convinti che i pilastri e i punti fermi da cui partire sono due ovvero: il polo oncologico calabrese e la tutela delle risorse professionali accumulate entrambe inscindibilmente funzionali alla figura del malato oncologico. Per quanto ci riguarda, e lo dimostrano anche le responsabilità che ci siamo assunti, siamo fermamente determinati e convinti a sostenere tale impostazione che, sia chiaro sarà di supporto al lavoro che gli attori principali, Regione Calabria e Università di Catanzaro, dovranno.. |
venerdì 3 agosto 2012
Il polo Oncologico di Catanzaro un centro d'eccellenza di tutta la Calabria che va assolutamente tutelato. La penserà cosi anche il "nostro" governatore Scopelliti?
Il consiglio di stato blocca l'entrata in funzione della centrale a biomassa situata all'interno del parco del Pollino per un difetto di forma
giovedì 2 agosto 2012
L'oleificio Placida di Sellia Marina insignito del prestigioso premio "Prestige Gold." TerraOlio Award 2012 svoltosi a Tiriolo (CZ) ha premiato le eccellenze calabresi
Con l’invio dei diplomi di merito a
tutte aziende italiane che hanno conquistato uno dei premi di Terra
Olivo 2012 – Mediterranean International Olive Oil Competition e con la
cerimonia di consegna degli attestati alle aziende calabresi, si è
conclusa la terza edizione del concorso riservato ai migliori oli
extravergine internazionali.
Il premio TerraOlivo, giunto alla sua terza edizione, ha visto quest’anno l’affermarsi di ben 35 aziende italiane, che hanno portato complessivamente a casa 43 prestigiosi premi.
Il concorso, che si svolge dal 2010 nell’antica città Santa di Gerusalemme, premia le eccellenze olearie internazionali con tre categorie: Gran Prestige Gold, Prestige Gold e Gold; le giurie, dirette dal Capo Panel Antonio G. Lauro, assaggiano alla cieca i prodotti, andando a ricercare le peculiarità sensoriali degli extravergini in concorso, valutandone le caratteristiche organolettiche, che devono risultare di elevato pregio.
Chiediamo al dr Lauro, responsabile degli assaggi, qualche informazione ulteriore sugli esiti del concorso.
“Il premio in Terra Santa, esordisce Lauro, ha sempre portato bene all’Italia e, lasciatemelo dire con l’orgoglio di un calabrese, alla Calabria in particolare. Infatti, nell’edizione di esordio del 2010, l’Olearia San Giorgio di S. Giorgio Morgeto (RC) ha conquistato il <>, riconfermando nel
2011 e 2012 un ottimo piazzamento nel ranking generale. Ma dalle tre
aziende calabresi premiate nel 2010, si è passati alle 9 premiate nel
2011, per arrivare al successo strepitoso del 2012: 17 aziende premiate.
Ma il 2012, continua Lauro, ha visto anche la collaborazione della
Regione Calabria al premio TerraOlivo, e l’istituzione del premio “The
Best of Regione Calabria” ne è la tangibile dimostrazione”.
La cerimonia di premiazione, svoltasi nell’accogliente cornice dell’Oleificio Torchia di Tiriolo, ha visto l’attento intervento dell’Assessore calabrese all’Agricoltura, On. Michele Trematerra. La presenza dell’Assessore, e del suo più stretto entourage con in testa il Dirigente Generale Zimbalatti, ha voluto significare l’estrema “vicinanza” di tutto il dipartimento agli imprenditori calabresi.
L’On. Trematerra, ha introdotto i lavori della premiazione, non mancando di evidenziare quanto il proprio Dipartimento Agricoltura sta mettendo in atto, nel settore della promozione, per far apprezzare l’alta qualità dei nostri prodotti agroalimentari nel mondo.
L’Assessore ha poi “raccomandato” alle aziende olivicole calabresi di fare anch’esse la propria parte nel promuovere le produzioni, al fine di garantire l’apprezzamento del nostro extravergine nel mercato mondiale e riportare qui, sul territorio, il valore aggiunto che il prodotto olio “spunta” nel mercato internazionale dell’alta qualità.
Ma ecco le aziende calabresi premiate nel corso della manifestazione, equamente suddivise tra le cinque provincie calabre:
Special Award “The Best of Regione Calabria” e premio “Gran Prestige Gold” alla Fattoria San Sebastiano di Piero Romano (Strongoli – KR); premio “Gran Prestige Gold” anche all’Azienda Agricola Librandi Pasquale di Vaccarizzo Albanese (CS).
Insigniti con il prestigioso premio “Prestige Gold”, il Frantoio Badia di Francesco Corigliano (Nicotera – VV), l’Azienda Agricola Kouvala di Elvira de Leo (Bagnara C. – RC), l’Oleificio Placida di Walter Placida (Sellia Marina – CZ), il Frantoio Figoli di Tommaso Figoli (Corigliano C. – CS), l’Istituto Tecnico Agrario "V. Emanuele II" di Catanzaro, l’Olearia Fratelli Vizzari di Bagnara C. (RC), l’Olearia San Giorgio dei F.lli Fazari (San Giorgio Morgeto – RC), l’Oleificio Torchia dei F.lli Torchia (Tiriolo - CZ).
Premi “Gold” anche alla Masseria
Il premio TerraOlivo, giunto alla sua terza edizione, ha visto quest’anno l’affermarsi di ben 35 aziende italiane, che hanno portato complessivamente a casa 43 prestigiosi premi.
Il concorso, che si svolge dal 2010 nell’antica città Santa di Gerusalemme, premia le eccellenze olearie internazionali con tre categorie: Gran Prestige Gold, Prestige Gold e Gold; le giurie, dirette dal Capo Panel Antonio G. Lauro, assaggiano alla cieca i prodotti, andando a ricercare le peculiarità sensoriali degli extravergini in concorso, valutandone le caratteristiche organolettiche, che devono risultare di elevato pregio.
Chiediamo al dr Lauro, responsabile degli assaggi, qualche informazione ulteriore sugli esiti del concorso.
“Il premio in Terra Santa, esordisce Lauro, ha sempre portato bene all’Italia e, lasciatemelo dire con l’orgoglio di un calabrese, alla Calabria in particolare. Infatti, nell’edizione di esordio del 2010, l’Olearia San Giorgio di S. Giorgio Morgeto (RC) ha conquistato il <
La cerimonia di premiazione, svoltasi nell’accogliente cornice dell’Oleificio Torchia di Tiriolo, ha visto l’attento intervento dell’Assessore calabrese all’Agricoltura, On. Michele Trematerra. La presenza dell’Assessore, e del suo più stretto entourage con in testa il Dirigente Generale Zimbalatti, ha voluto significare l’estrema “vicinanza” di tutto il dipartimento agli imprenditori calabresi.
L’On. Trematerra, ha introdotto i lavori della premiazione, non mancando di evidenziare quanto il proprio Dipartimento Agricoltura sta mettendo in atto, nel settore della promozione, per far apprezzare l’alta qualità dei nostri prodotti agroalimentari nel mondo.
L’Assessore ha poi “raccomandato” alle aziende olivicole calabresi di fare anch’esse la propria parte nel promuovere le produzioni, al fine di garantire l’apprezzamento del nostro extravergine nel mercato mondiale e riportare qui, sul territorio, il valore aggiunto che il prodotto olio “spunta” nel mercato internazionale dell’alta qualità.
Ma ecco le aziende calabresi premiate nel corso della manifestazione, equamente suddivise tra le cinque provincie calabre:
Special Award “The Best of Regione Calabria” e premio “Gran Prestige Gold” alla Fattoria San Sebastiano di Piero Romano (Strongoli – KR); premio “Gran Prestige Gold” anche all’Azienda Agricola Librandi Pasquale di Vaccarizzo Albanese (CS).
Insigniti con il prestigioso premio “Prestige Gold”, il Frantoio Badia di Francesco Corigliano (Nicotera – VV), l’Azienda Agricola Kouvala di Elvira de Leo (Bagnara C. – RC), l’Oleificio Placida di Walter Placida (Sellia Marina – CZ), il Frantoio Figoli di Tommaso Figoli (Corigliano C. – CS), l’Istituto Tecnico Agrario "V. Emanuele II" di Catanzaro, l’Olearia Fratelli Vizzari di Bagnara C. (RC), l’Olearia San Giorgio dei F.lli Fazari (San Giorgio Morgeto – RC), l’Oleificio Torchia dei F.lli Torchia (Tiriolo - CZ).
Premi “Gold” anche alla Masseria
Catanzaro preme sull'acceleratore per l'integrazione con i vari comuni confinanti. Abramo ha incontrato alcuni sindaci per gettare le basi su una grande area tra lo jonio e il tirreno
“Riprendiamo quella programmazione che avevamo avviato con i
Prusst e che vedeva il coinvolgimento dei Comuni, dell’Anci, della
Confindustria e degli ordini professionali per offrire al Capoluogo di
regione, ma anche ai Comuni limitrofi sull’asse Catanzaro – Lamezia e
non solo, una prospettiva di sviluppo non legata all’ autonoma
pianificazione del proprio territorio, ma ad un governo strategico della
cerniera tra Jonio e Tirreno”.
Con questo proposito il sindaco Sergio Abramo ha attuato, questa mattina, un tavolo di partenariato per riprendere la programmazione del Piano della Città,
lo strumento che nelle intenzioni deve governare lo sviluppo di
Catanzaro, partendo dalla pianificazione dell’area direzionale di
Germaneto, attraverso il coinvolgimento dei Comuni che si affacciano su
quest’area. Al tavolo erano presenti i sindaci di Tiriolo, San Floro,
Settingiano, Caraffa, Borgia, rappresentato dall’architetto Biagio
Cantisani. Presente Dario Lamanna della Confindustria, il presidente
dell’Ance, Alessandro Caruso ed i presidenti degli ordini professionali.
Presente anche l’assessore regionale Domenico Tallini. Non ha potuto,
invece partecipare l’assessore Piero Aiello impegnato contemporaneamente
in un incontro con i Comuni su temi che riguardano l’urbanistica dove
il comune di Catanzaro era rappresentato dall’assessore Stefania
Logiudice.
Nell’introduzione dei
lavori, Abramo, ha sottolineato i guasti prodotti in passato da una
mancata governance del territorio. “Senza programmazione – ha
sottolineato – non si va da nessuna parte. In passato sono stati fatti
tanti errori di cui oggi ne paghiamo le conseguenza come città
Capoluogo, ma anche come territorio e area di sviluppo centrale della
Calabria. Una mancata pianificazione che ha sviluppato una serie di
iniziative di ogni singolo Comune, spesso in contrasto e che non hanno
prodotto uno sviluppo complessivo. Bisogna far capire alla Regione
che i soldi vanno spesi sentiti i Comuni. Per questo c’è la necessità di
un fronte comune per dare forza anche ai nostri Assessori e consiglieri
regionali della Città. Basta con la politica di parte. Le elezioni sono
finite, dobbiamo unirci per far partire un progetto di crescita che per
l’area di Germaneto non riguarda solo l’aspetto urbanistico, avviando
un tavolo di concertazione permanente che produca come primo atto un
protocollo d’intesa da presentare entro il prossimo 20 agosto al
Ministero dei lavori pubblici e trasporti per tentare di rientrare nei
fondi del Piano per la Città.. Ma è necessario saper essere pronti con
una propria progettazione per dire la nostra sulla programmazione 2013-
20 della Regione che non può passare se non c’è l’okay dell’Anci, dei
Comuni.
Nelle prossime riunioni,
quindi, inviteremo anche le forze sindacali”. Tallini ha sottolineato
che è necessario “pianificare un progetto di sviluppo sull’asse
Catanzaro - Lamezia che tenga conto delle realtà e vocazioni di ogni
singolo comune” Anche i sindaci si sono detti concordi sull’impostazione
data dal sindaco Abramo ed hanno lamentato come in passato questa
mancato raccordo con il Capoluogo “ ha rappresentato un punto di
debolezza nel rapporto con la Regione ma anche con le Ferrovie dello
Stato che spesso hanno disposto a loro piacimento dei territori dei
Comuni”.
mercoledì 1 agosto 2012
L' Antico borgo di Sellia durante il mese di agosto
Sin dai primi giorni di agosto il borgo ritornava a rivivere,
ogni casa che durante l’inverno era rimasta chiusa almeno per 20 giorni
ritornava a prendere vita, arrivavano gli emigranti i quali avevano portato nel
proprio cuore ogni angolo, ogni gradino di Sellia. Il paese aumentava di molto
la sua popolazione e puntualmente iniziava a mancare l’acqua, tutti in fila
alla fontana di “sutta u ponta” oppure “ a ra vutticella” ma nessuno si
arrabbiava più di tanto … anche se l’acqua alcune volte mancava anche per un
paio di giorni, nessuno si arrabbiava perché si era in vacanza ma soprattutto
si era ritornati al proprio paesello natio. La sera erano tantissime le persone
che passeggiavano raccontandosi tutto
ciò che era successo durante il lungo inverno rivedendosi dopo un anno. Era
anche il periodo in cui nascevano tanti amori molti dei quali duravano il tempo
della vacanza estiva; mentre i più
giovani si divertivano a fare scherzi con delle buste d’acqua riempite all’inverosimile
le quali puntualmente andavano a finire sui vari gruppetti di innamorati che
passeggiavano per le vie del paese. Di sera il rione “Palazzine” si animava
come non mai, grazie anche ai due bar di “Gustinu” e di “Carusu” che situati
uno vicino all’altro si contendevano egregiamente i tanti ragazzi a suon di jukebox,
videogiochi ecc … mentre per i più grandi tanto buon spezzatino che entrambi
preparavano in maniera squisita. Si lo so altri tempi chi ci viene più d’estate a Sellia? Nessuno o
quasi sembra che abbiano dimenticato le proprie origine, o più semplicemente
non credono più al futuro di Sellia, certo non sta qui a noi ne trovarne la
causa ne tantomeno dare colpe ma sicuramente sono convinto che l’antico borgo
di Sellia ha ancora tanto da offrire dove grazie ad investimenti oculati da parte dei nostri amministratori che devono
puntare tutto sul turismo evitando che le case dell’antico borgo vadano in
rovina. Il centro storico di Sellia malgrado i vari cataclismi e scelte
quantomeno scellerate che ne hanno compromesso molto della sua antica bellezza,
il borgo di Sellia dicevamo rimane uno dei più belli, suggestivi della Calabria.
Con la speranza che i nostri emigranti (e non solo loro) si rinnamorano
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