“Riprendiamo quella programmazione che avevamo avviato con i
Prusst e che vedeva il coinvolgimento dei Comuni, dell’Anci, della
Confindustria e degli ordini professionali per offrire al Capoluogo di
regione, ma anche ai Comuni limitrofi sull’asse Catanzaro – Lamezia e
non solo, una prospettiva di sviluppo non legata all’ autonoma
pianificazione del proprio territorio, ma ad un governo strategico della
cerniera tra Jonio e Tirreno”.
Con questo proposito il sindaco Sergio Abramo ha attuato, questa mattina, un tavolo di partenariato per riprendere la programmazione del Piano della Città,
lo strumento che nelle intenzioni deve governare lo sviluppo di
Catanzaro, partendo dalla pianificazione dell’area direzionale di
Germaneto, attraverso il coinvolgimento dei Comuni che si affacciano su
quest’area. Al tavolo erano presenti i sindaci di Tiriolo, San Floro,
Settingiano, Caraffa, Borgia, rappresentato dall’architetto Biagio
Cantisani. Presente Dario Lamanna della Confindustria, il presidente
dell’Ance, Alessandro Caruso ed i presidenti degli ordini professionali.
Presente anche l’assessore regionale Domenico Tallini. Non ha potuto,
invece partecipare l’assessore Piero Aiello impegnato contemporaneamente
in un incontro con i Comuni su temi che riguardano l’urbanistica dove
il comune di Catanzaro era rappresentato dall’assessore Stefania
Logiudice.
Nell’introduzione dei
lavori, Abramo, ha sottolineato i guasti prodotti in passato da una
mancata governance del territorio. “Senza programmazione – ha
sottolineato – non si va da nessuna parte. In passato sono stati fatti
tanti errori di cui oggi ne paghiamo le conseguenza come città
Capoluogo, ma anche come territorio e area di sviluppo centrale della
Calabria. Una mancata pianificazione che ha sviluppato una serie di
iniziative di ogni singolo Comune, spesso in contrasto e che non hanno
prodotto uno sviluppo complessivo. Bisogna far capire alla Regione
che i soldi vanno spesi sentiti i Comuni. Per questo c’è la necessità di
un fronte comune per dare forza anche ai nostri Assessori e consiglieri
regionali della Città. Basta con la politica di parte. Le elezioni sono
finite, dobbiamo unirci per far partire un progetto di crescita che per
l’area di Germaneto non riguarda solo l’aspetto urbanistico, avviando
un tavolo di concertazione permanente che produca come primo atto un
protocollo d’intesa da presentare entro il prossimo 20 agosto al
Ministero dei lavori pubblici e trasporti per tentare di rientrare nei
fondi del Piano per la Città.. Ma è necessario saper essere pronti con
una propria progettazione per dire la nostra sulla programmazione 2013-
20 della Regione che non può passare se non c’è l’okay dell’Anci, dei
Comuni.
Nelle prossime riunioni,
quindi, inviteremo anche le forze sindacali”. Tallini ha sottolineato
che è necessario “pianificare un progetto di sviluppo sull’asse
Catanzaro - Lamezia che tenga conto delle realtà e vocazioni di ogni
singolo comune” Anche i sindaci si sono detti concordi sull’impostazione
data dal sindaco Abramo ed hanno lamentato come in passato questa
mancato raccordo con il Capoluogo “ ha rappresentato un punto di
debolezza nel rapporto con la Regione ma anche con le Ferrovie dello
Stato che spesso hanno disposto a loro piacimento dei territori dei
Comuni”.
Abramo ha poi anticipato che saranno organizzati ulteriori incontri collegiali con Anas e Ferrovie dello Stato per questioni di loro competenza. “Dissentiremo
– ha spiegato il Sindaco – di come è stata concepita la variante alla
106, mentre dalle Ferrovie vorremmo capire la funzione della nuova
tratta ferrata Catanzaro – Lamezia che prevede solo la elettrificazione e
non la riduzione dei tempi di percorrenza mediante la modifica del
tracciato e del non raccordo con l’aeroporto” Tutti,quindi, si sono
detti disponibili a stilare un protocollo d’intesa. Per farlo si sono
dati appuntamento a lunedì prossimo 6 agosto alle ore 16 quando al
tavolo saranno presenti anche i tecnici dei rispettivi Comuni.
Germaneto è un fallimento della politica,rimarra sempre una periferia fuori dagli schemi della citta.Doveva essere solo un'area a vocazione industriale.L'universita la cittadella dovevano essere collocate diversamente. per poter dare slancio alla citta.
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