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giovedì 6 dicembre 2012

La vera storia di di Babbo Natale ... Ecco come San Nicola diventò Babbo Natale


La figura di Babbo Natale ha avuto origine da quella di San Nicola, ma durante la Riforma protestante, in Europa, la figura del santo ebbe un periodo di crisi.
Il ruolo di dispensatore di doni passò a Gesù Bambino, a sua volta coadiuvato da qualche aiutante, talvolta affine a Babbo Natale (il francese Pére Noel), altre volte più insolito (come il nano Belsnickles).
Nel corso del Seicento, i coloni olandesi, che si trasferivano nel Nord America, diffusero per primi il culto di San Nicola nella cosiddetta New Amsterdam, poi diventata New York.
Infatti New Amsterdam, secondo una leggenda, fu fondata nel 1626 quando una nave di emigranti olandesi, con una polena di San Nicola al posto delle sirene, fu sorpresa da una violenta tempesta nei pressi delle coste nordamericane e la nave si sarebbe arenata su una spiaggia. Durante la notte ad un marinaio sarebbe apparso in sogno San Nicola e gli avrebbe detto che se i naufraghi avessero fondato una città in quel luogo, lui sarebbe tornato ogni anno, il giorno della sua festa, per distribuire doni ai bambini passando per i camini.
Tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, gli emigranti tedeschi esportarono la festa di Sinter Klass negli Stati Uniti.
La figura di “Sinter Klass” piacque molto anche ai coloni inglesi che storpiarono il nome in “Santa Claus”. Furono esportati anche Belzinickles (immaginato come un adulto baffuto, vestito con una casacca di pelliccia, che aveva il compito di spaventare i bambini monelli) e Gesù Bambino (che diventò Khris Kringle).
Anno dopo anno, in America, Sinter Klass, Gesù Bambino e Belzinickles si “fusero” idealmente in un’unica figura, identificabile in Santa Claus. Taluni lo immaginavano vestito con un giaccone di pelle e pantaloni verdi, mentre la mitra vescovile si trasformava nel caratteristico berretto a punta. La festa di San Nicola assunse caratteri sempre più laici e si sovrappose gradualmente alla festa del Natale.
Un momento particolarmente importante per la “nascita” di Santa Claus è datato 1804. Si tratta dell’anno di nascita della New York Historical Society, i cui membri elessero San Nicola come santo patrono. Più in particolare, alla neonata società piacque l’idea del Sinter Klaas dispensatore di doni, ereditata dalla tradizione tedesca. Gli americani si impossessarono di questa figura con criteri del tutto personali.
 Visto che gli inglesi protestanti non osservavano le festività dei santi, la visita di San Nicola fu fatta coincidere con il Natale.
Nel 1810, Samuel Pintard, portavoce di un’antica famiglia inglese, contribuì a riformulare il concetto di Natale, trasformandolo in una giornata di festa dedicata all’intera famiglia e affossando in parte l’idea di celebrazione “pubblica” fino ad allora legata all’arrivo del nuovo anno. 
In questo clima di revisione della festa si delinea anche il primo “ritratto americano” di Santa Claus: mi riferisco al libro History of New York (1809), di Washington Irving, che per l’occasione sfoderava lo pseudonimo Diedrich Knickerbocker.
Più che di un saggio storico propriamente inteso, era un’opera narrativa pervasa di un gusto satirico, capace, però, di ricreare con grande fragranza e vivacità cronistica l’epoca coloniale di New York. Nella prima edizione, Knickerbocker ironizzava sulle origini tedesche di New York. E fra una considerazione e l’altra descriveva la figura di San Nicola come un uomo anziano, vestito di scuro, che si aggirava per le vie della città in groppa a un cavallo.

Nel 1810, in occasione

mercoledì 5 dicembre 2012

Giorno 2 dicembre a Sersale il comitato referendario ha raccolto le firme per cancellare la "Barbarie Sociale"



COMUNICATO STAMPA

Nella giornata del 2 dicembre in Piazza S.Pasquale a Sersale, Rifondazione Comunista insieme ad associazioni, movimenti, cittadini ha promosso la raccolta firme per cancellare la barbarie sociale in cui ci ha gettati il governo Monti, che salva le banche e taglia i diritti.
In occasione del banchetto organizzato dal comitato referendario sono state raccolte 60 firme in pochissime ore. Nonostante il buio mediatico riservato all'iniziativa dai media nazionali i cittadini hanno colto l'importanza dei quesiti referendari che puntano all'abrogazione di controriforme introdotte dal governo Monti con il sostegno di PD-PdL-UdC.
Con la Finanziaria 2011 è stato di fatto abolito il Contratto Collettivo Nazionale: assunzioni senza normativa, contratti sempre più precari, nessun inquadramento contrattuale, orario di lavoro indefinito, mentre la Riforma “Fornero” ha cancellato la norma che imponeva il reintegro dei lavoratori licenziati senza giusta causa (Art. 18). Senza questo diritto i padroni hanno facoltà di licenziare arbitrariamente. Molto sentito il tema della “riforma” delle pensioni Monti/Fornero che allunga di sei anni il tempo di lavoro fino a 70 anni. Con l'abrogazione dell’art. 24 della L.214 del 2011 l’età per la pensione di vecchiaia delle lavoratrici torna a 62 anni, tutti i lavoratori, dipendenti ed autonomi, possono andare  in pensione anticipata, con 41 anni di contributi.
Inoltre i cittadini hanno sottoscritto una proposta di legge popolare per il reddito minimo garantito. Uno strumento già in uso negli altri paesi europei che ha lo scopo di contrastare la marginalità, la precarietà. Inoccupati, disoccupati, hanno diritto ad un reddito minimo garantito di 7200 € annui, pari a 600 € mensili fino all'assunzione a tempo indeterminato o in percorsi di inserimento lavorativo retribuiti o in caso di rifiuto di una proposta congrua di impiego.

Centrali Edison "ARPACAL" e "ISPRA" hanno concluso la prima visita ispettiva in Calabria

Il Gruppo Ispettivo composto da tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL) e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), ha concluso nei giorni scorsi la prima visita ispettiva in Calabria su un impianto sottoposto ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) di competenza statale. Si tratta della centrale termoelettrica a ciclo combinato alimentata a gas metano, gestita da EDISON S.p.A. e situata nel comune di Altomonte (CS), per la quale l’ISPRA ha programmato i controlli ispettivi, appunto, nel 2012.
Oltre alla centrale di Altomonte, gli altri impianti di competenza statale, attualmente autorizzati con decreto AIA ministeriale, presenti in Calabria sono: Centrale termoelettrica di Simeri Crichi (CZ); Centrale termoelettrica di Rizziconi (RC);  Centrale termoelettrica di Scandale (KR); Centrale termoelettrica di Rossano (CS).
L’AIA – provvedimento di autorizzazione per determinate tipologie di impianti industriali che tiene conto delle diverse linee di impatto sull’ambiente dell’attività da autorizzare – si inserisce nella più ampia normativa conosciuta con la terminologia di “Prevenzione e Limitazione Integrate dell’Inquinamento” – traduzione italiana dell’acronimo IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control), noto a livello internazionale come l’acronimo di una delle direttive UE più importanti in materia ambientale, la 96/61/CE poi codificata nella direttiva 2008/1/UE. La disciplina IPPC è stata recepita nell’ordinamento ambientale nazionale con il decreto legislativo n.59 del 2005, che regolamenta l’emanazione, appunto, dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e dei controlli connessi a tale autorizzazione.
Le competenze delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), in materia di Prevenzione e Limitazione Integrate dell’inquinamento, derivano infatti dal decreto legislativo n.

martedì 4 dicembre 2012

L'Associazione bandistica città di San Pietro rinnova gli onori alla loro protettrice Santa Cecilia con tre concerti nelle piazze di Magisano,San Pietro e Vincolise

Un bel appuntamento che piano piano sta riscuotendo sempre più consensi. L’associazione bandistica città di San Pietro capitanata dal veterano Franco Olivo nel rendere degnamente omaggio alla patrona dei musicisti Santa Cecilia hanno programmato tre concerti bandistici rispettivamente nella piazza di Magisano e nelle due frazioni di Vincolise e San Pietro. Un bel evento per gli appassionati del genere e non solo. Il gruppo bandistico per l’occasione ha riproposto le suonate più famose. Molto soddisfatto Franco Olivo che da più di vent’anni si attiva per ricordare a tutti l’importanza di questo giorno avendo alle spalle considerevoli attestati da prima come amministratore dell’associazione bandistica di Taverna sino ad oggi componente del gruppo bandistico Sanpietrese il tutto come lui stesso ci tiene a ricordare fatto con grande gioia cercando di avvicinare sempre i giovani ad imparare, a suonare uno strumento che diventa anche un ottimo mezzo di aggregazione consentendo di continuare quella tradizione secolare che il centro Presilano di San Pietro vanta con orgoglio

A seguire alcune foto della  bella giornata dedicata alla patrona dei Musicisti Santa Cecilia

Un ragazzo di Simeri Crichi viene denunciato per il suo falso profilo su facebook dove si spacciava per un carabiniere


Falso carabiniere scoperto su facebook, denunciato un ragazzo di Simeri Crichi 

 

Aveva postato sul social network facebook una sua foto con indosso un cappello dell'Arma dei carabinieri, ma è stato rintracciato e denunciato dai "veri" carabinieri della Compagnia di Sellia Marina (Catanzaro). Protagonista della vicenda un giovane di 28 anni, T.E., residente a Simeri Crichi. Gli uomini del capitano Giovanni De Nuzzo avevano notato il profilo del ragazzo con il berretto di ordinanza. A quel punto hanno avviato le indagini che hanno permesso di identificare il responsabile che è stato deferito per usurpazione di titoli e onori e ricettazione. Il cappello è stato...

lunedì 3 dicembre 2012

L’antico borgo di Sellia durante il mese di dicembre …. Sellia si racconta



Sellia ...  si racconta
Il mese di dicembre il mese più suggestivo più magico dell’anno anche per il borgo di Sellia che non di rado proprio la sera del 24 faceva la sua timida comparsa la neve trasformandolo in un vero presepe. Tante  le solennità che iniziavano già dal 6 con la festa grandiosa del Santo patrono,  la via principale si adornava con tante luminarie, la chiesa veniva addobbata in maniera sontuosa;  durante la funzione una famiglia si proponeva a dare l’olio per accendere il lumino perpetuo ai piedi dell’altare dove di solito visto le numerose richieste si sceglieva quella che aveva un voto  per  una grazie ricevuta. Sino alla fine degli anni 40 quando Sellia Marina faceva unico comune con Sellia si faceva ad anni alterni perché erano tanti quelli della zona Marina che per l’occasione salivano al paese fortemente devoti verso la Statua di San Nicola. Ultimamente si preferiva festeggiare sia la festa del santo Patrono che dell’Immacolata in un unico giorno, ma una volta non si poteva neppure pensare tale ipotesi tanto era la fede, il culto che sia San Nicola che L’Immacolata ricoprivano verso la popolazione Selliese  che volevano sempre organizzare due bellissime feste. Il giorno dell’Immacolata per tradizione era anche il giorno in cui si poteva iniziare a fare il presepe che dal più piccolo al più grande non mancava in nessuna casa,albero di natale arriverà dopo  molto dopo. In seguito alla processione della Madonna si svolgeva un asta molto particolare dove veniva data alla migliore offerta la raccolta delle olive della “Lenza da Mmacculata” di questa particole asta ne abbiamo parlato QUI. Quanti sapori nelle vie del borgo per le festività natalizie tante prelibatezze tutte che per le festività Natalizie diventavano  rigorosamente uguali  dalla casa più nobile sino a quella più povera. Dopo la  Santa messa della vigilia tutti intorno al fuoco di Natale che “spissilliava” anche grazie ai vari piccoli “zucchi” che ogni bambino portava per far riscaldare il piccolo Gesù Bambino appena nato. Dopo iniziava “a Strina” che si poteva cantare sino alla notte dell’Epifania si sceglieva dettagliatamente la casa dove cantare preferendo per primi le coppie che si erano sposate da poco.
Durante il mese ...