I motivi per votare Abramo ci sono 10 ottime ragioni per recarsi alle urne domenica e lunedì e
votare Sergio Abramo, riportandolo alla guida del Comune dopo
un’ingiusta sospensione di tre mesi che tanto danno ha prodotto alla
Città.
I motivi per votare Scalzo-I fotogrammi del film di questa nuova avventura dei “protagonisti
chiamati a costruire una Catanzaro diversa, più dignitosa” scorrono
nelle slide proiettate nel salone condominiale di uno dei tanti
palazzoni di una quartiere che si è stancato di essere definito
“dormitorio”. I residenti di Corvo fanno parte di quei 6.183 aventi
diritto al voto che domenica e lunedì saranno chiamati alle urne per
eleggere il sindaco e il consiglio comunale di Catanzaro. Il candidato
sindaco del centrosinistra, Salvatore Scalzo, ha voluto
chiudere questa particolare campagna elettorale per le suppletive
decise da Tribunale amministrativo regionale, nel suo quartiere, dopo
giorni di “porta a porta” che da Janò a Giovino gli hanno spalancato un
mondo di gente che vuole normalità. Quella che una città, capoluogo di
regione, non riesce a ricordare dopo due anni di commissariamento ad
intermittenza. “Faremo risorgere Catanzaro perché sono circondato da
persone e professionalità splendide –continua
Abramo
La prima ragione– e forse la più importante
ragione – è quella di dare una risposta, civile e democratica, a coloro
che hanno infangato la città per fini personali, facendola passare come
la centrale del malaffare, con il solo scopo – peraltro non riuscito –
di procurarsi una candidatura al Parlamento.
La seconda ragione è quella di
dimostrare a tutta l’Italia che Catanzaro è una città civile, colta,
pacifica, tollerante, che ha sempre rifiutato e respinto la criminalità
organizzata e che quindi non merita la valanga di fango che le ha
rovesciato addosso la “banda Scalzo”.
La terza ragione è quella di fare
riprendere speditamente l’attività amministrativa, paralizzata da una
sentenza ingiusta, affidandola ad un sindaco bravo ed esperto che
conosce a perfezione i meccanismi del Comune.
sabato 19 gennaio 2013
venerdì 18 gennaio 2013
Rubbettino Editore 40 anni di successi con il DNA Calabrese
Come nasce la Rubbettino Editore che compie 40 anni? Dalla "lucida follia" di Rosario Rubbettino (il
pioniere) fino alla grande realta' editoriale di oggi guidata dal
figlio Florindo, che, in un'intervista a "Calabria on web" dice:
"Nonostante i successi restiamo in Calabria".
Al
magazine edito dal Consiglio regionale (calabriaonweb.it) Florindo
Rubbettino - intervistato dalla giornalista Ketty Riolo - indica gli
impegni per il futuro ed i timori connessi ad una terra economicamente
debole. Richiesto di un parere sulle difficolta' di fare l'editore in
Calabria, Rubbettino risponde: "I problemi sono quelli che si trova ad
affrontare qualunque imprenditore. Viviamo in una regione dove il tasso
infrastrutturale, materiale e non, e' ancora al di sotto di quella che
dovrebbe essere la media di un normale paese civile. Alcuni paesi
dell'Est europeo, o paesi emergenti, per quanto riguarda i servizi che
passano attraverso la rete, sono di gran lunga superiori a noi, e tutto
cio' continua a farci accumulare ritardi. Gli altri problemi sono piu'
che noti, dalla pessima qualita' della nostra pubblica amministrazione
agli istituti bancari che non fanno il mestiere per il quale sono
istituzionalmente chiamati, cioe' quello di erogare credito a chi ha un
progetto editoriale serio".
Circa il
rapporto tra la casa editrice con e-book ed e-reader, Florindo
Rubbettino spiega: "Abbiamo sempre guardato con attenzione alle nuove
tecnologie, perche' riteniamo che siano un'importante veicolo per il
nostro lavoro. Da un po' di anni abbiamo affiancato al catalogo cartaceo
l'e-book, un mercato in crescita che in Italia registra una percentuale
ancora bassa. Un segmento che comunque merita di essere preso in
considerazione. Abbiamo inoltre creato un'app (presente sull'apple store
al costo di 0,79), 'Viaggio in Calabria', che mette insieme i piu' bei
frammenti dei diari di viaggio dei tanti scrittori che hanno visitato e
scoperto le bellezze della nostra terra. Un esempio di come le nuove
tecnologie non siano nemiche dei contenuti, dei libri, degli scrittori e
degli editori, ma possano ampliare il ventaglio delle possibilita'".
Sulla cosiddetta "decrescita felice", pubblicare meno per pubblicare
meglio, il leader della Rubbettino Editore ha le idee chiare: " Sono
sempre stato molto critico rispetto a questa posizione in generale. Il
discorso della decrescita felice pone un problema molto serio, chi
decide quali libri pubblicare e quali no? C'e' la presunzione di credere
che possa esserci un soggetto in grado di dire per decreto quali sono i
libri buoni e quali quelli cattivi? In realta' la storia dell'editoria
trae la sua forza dalla varieta' delle proposte, per cui pensare ad una
decrescita del libro, e' un esperimento molto pericoloso".
giovedì 17 gennaio 2013
La discarica di Alli svenduta alla provincia di Cosenza e di Crotone per 650 mila euro Accusa lanciata da Sergio Abramo
La giunta comunale di centrosinistra ha "svenduto" la discarica di Alli per 650 mila euro
quale "giusto compenso" per avere ricevuto i rifiuti delle province
"rosse" di Cosenza e Crotone. Sono questi, Secondo Sergio Abramo, i
termini del protocollo d'intesa siglato il 12 marzo 2009 dall'ex
sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, e dal Commissario Delegato
all'Emergenza Ambientale, Goffredo Sottile, che di fatto ha causato
l'esaurimento della discarica di Alli con ben due anni di anticipo
facendo in modo che Catanzaro ne pagasse oggi duramente le conseguenze.
Ad
illustrare ai giornalisti i retroscena dell'emergenza rifiuti tenuti
nascosti per tanto tempo ai cittadini è stato questa mattina, nella sede
del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, il candidato a sindaco del
centrodestra, affiancato dai rappresentanti delle diverse liste della
coalizione di centrodestra Sinibaldo Esposito (Catanzaro da Vivere),
Domenico Tallini (PdL), Carlo Nistico' (Lista Scopelliti), Massimo
Lomonaco (PerCatanzaro) e Franco Longo (Alleanza di Centro) e dal
presidente della Provincia Wanda Ferro. "Nel 2009 sono state scaricate
più di 66mila tonnellate - ha detto Abramo - di cui 26mila conferite
dalla sola città di Cosenza guidata dall'allora sindaco Perugini.
Il
protocollo firmato da Olivo e Sottile prevedeva, a fronte della
solidarietà dimostrata in passato e per quella futura, un benefit di
655.000 euro per il conferimento dei rifiuti solidi urbani provenienti
da altri Comuni. L'accordo ha aperto generosamente le porte di Alli alla
città di Cosenza, alle province di Cosenza, Crotone e Vibo Valentia, e
l'impianto è stato seppellito da una quantità impressionante di rifiuti,
più di 66mila tonnellate, togliendo due anni di vita ad una discarica
progettata per durare fino al 2018".
Sergio
Abramo ha quindi lanciato un messaggio ben preciso per l'immediato
futuro: "L'impianto tecnologico di Alli, nato per servire il Comune di
Catanzaro e gli altri Comuni della Provincia, è diventato, per precisa
responsabilità della sinistra, la "pattumiera" della Calabria. Oggi la
città di Catanzaro - ha detto - paga duramente questa situazione con la
crisi della discarica di Alli dove non è possibile conferire i rifiuti
con regolarità.
La Provincia di
Cosenza, presieduta da Mario Oliverio del PD, non ha mai voluto
realizzare nel suo territorio i tre termovalorizzatori programmati a
Bisignano, Castrovillari e Acquappesa e ha risolto i suoi problemi ai
danni del Capoluogo con la complicità della giunta Olivo. I cittadini -
mercoledì 16 gennaio 2013
Il Calafrika Music Festival cerca una nuova casa in un comune del Catanzarese magari del nostro Comprensorio
Il Calafrika Music Festival, nato
nel 2009 per volontà dell’Associazione Culturale MigrAzione, ha sempre
registrato nel corso delle quattro edizioni un enorme successo,
imponendosi come appuntamento fisso nel programma estivo sia a livello
regionale che a livello nazionale.
È
facile intuire che un evento di tale portata necessita di un lavoro
continuo e soprattutto di una costante programmazione da attuare in
sinergia con tutti i partner pubblici e privati e soprattutto con
l’amministrazione del comune che fino ad oggi ha ospitato l’evento e
cioè Jacurso, il piccolo borgo del catanzarese, oramai divenuto famoso in tutto il mondo grazie al Calafrika.
A
tale proposito i rappresentanti di MigrAzione ogni anno compiono una
vera e propria maratona rincorrendo gli amministratori in cerca di
risposte concrete che puntualmente arrivano sempre all’ultimo
momento..mettendo in grosse difficoltà sia di tipo organizzativo che
economico i membri dell’associazione che è doveroso precisare compiono
tutta l’opera senza scopi di lucro, ma per il “solo” bene del proprio
territorio e degli obiettivi culturali che il festival si pone.
Già
lo scorso ottobre, un incontro tra il sindaco, l’assessore alla cultura
e MigrAzione, si è tenuto all’interno della casa comunale, ma purtroppo
senza concreti risultati e nessun indirizzo riguardo la prossima edizione che sarà già la quinta.
È da precisare che ad oggi l’associazione non ha avuto nemmeno la sede
più volte promessa dal sindaco, ma che ogni volta sembra ci sia sempre
qualche ostacolo di discutibile importanza.
Ed
è così che stanchi di questo limbo infinito, nel corso dell’ennesimo
incontro fissato dal comune, si è vista la goccia che ha fatto
traboccare il vaso. Sabato 12 gennaio, infatti, si è tenuta presso la
sala consiliare del Comune di Jacurso, una riunione pubblica, indetta
dall’amministrazione, in previsione dell'organizzazione degli eventi
estivi e di altri possibili momenti di aggregazione da svolgersi nel
corso dell’anno. La riunione era rivolta a tutti i cittadini interessati
alla progettazione e all’organizzazione di tali eventi, con particolare
riferimento alla partecipazione ai Giochi del Feudo di Maida e
all’ipotesi di un evento dedicato al tema dell'emigrazione.
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