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lunedì 31 marzo 2014

Rubano 2 quintali di rame sulla linea ferroviaria nel territorio di Simeri Crichi ma vengono colti sul fatto dai Carabinieri di Sellia Marina

Avevano rubato due quintali di rame lungo la linea ferroviaria che attraversa il territorio di Simeri Crichi (Catanzaro), ma sono stati sorpresi ed arrestati dai Carabinieri. In manette sono finite due persone, padre e figlio, G.R. e G.M., residenti a Catanzaro. Sono stati i militari dell'Arma della Compagnia di Sellia Marina a bloccare i due in localita' La Petrizia, dove sono stati individuati con il carico di rame del valore di circa tre mila euro. Negli ultimi tempi il comprensorio e' stato al centro di diversi furti di rame che hanno anche causato molti disagi agli impianti di telefonia di varie compagnie. Per questo i carabinieri hanno intensificato i controlli che hanno permesso, nei giorni scorsi, di procedere con alcuni ....

sabato 29 marzo 2014

Scopelliti si dimette lunedi, a giugno si ritorna al voto per le regionali. Dopo la grave condanna a 6 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici.

 È ormai ufficiale che si voterà anche in Calabria. Non credo che si voterà il 25 maggio, ma è normale che si voti anche lì». Lo dice Matteo Renzi nel corso del suo intervento alla direzione del Pd. «Rinnoviamo – ha aggiunto – i consigli regionali del Piemonte e dell'Abruzzo, due regioni in cui siamo all'opposizione, e mi sembra ormai ufficiale che si voterà in Calabria, altra regione in cui siamo all'opposizione. Giochiamo quindi in trasferta e vincere vale doppio».

Scopelliti ha discusso delle prossime azioni da adottare, anche se le dimissioni del presidente della Regione sarebbero ormai una scelta acquisita e dovrebbero essere formalizzate dopo la riunione del consiglio regionale di lunedì 31 marzo. “Abbiamo discusso e studiato, e lo faremo ancora con l'aiuto di qualche amministrativista, quello che tecnicamente prevedono le norme – ha affermato, infatti, il presidente Scopelliti al termine della riunione di maggioranza - . C'è la necessità di vedere bene cosa prevede lo Statuto della Regione e, in particolare, ciò che la norma sancisce per trovare la scelta migliore che tutti insieme dobbiamo adottare". Non è semplice, infatti, districarsi tra norme regionali e nazionali, statuto e regolamenti per arrivare a delineare lo scenario amministrativo che traghetterà la Regione al nuovo governo. Ai sensi dell’articolo 33 dello Statuto approvato con legge regionale del 19 ottobre 2004, n.5, “si procede parimenti a nuove elezioni del Consiglio e del Presidente della Giunta in caso di rimozione, impedimento permanente, morte, incompatibilità sopravvenuta e dimissioni volontarie del Presidente”, come in questo caso. Il comma 7 specifica: “il presidente della Giunta e la Giunta rimangono in carica fino alla proclamazione del nuovo Presidente”. Stando a quando prevede lo Statuto, il consiglio regionale decade, e la Giunta regionale e il presidente traghettano l’Ente a nuove elezioni, con poteri ordinari. In questo caso, però, Scopelliti attende il decreto di sospensione in virtù della legge Severino che prevede: “A cura della cancelleria del tribunale o della segreteria del pubblico ministero i provvedimenti giudiziari che comportano la sospensione ai sensi del comma 1 sono comunicati al prefetto del capoluogo della Regione che ne dà immediata comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, sentiti il Ministro per gli affari regionali e il Ministro dell'interno, adotta il provvedimento che accerta la sospensione.Scopelliti ha manifestato la sua amarezza, spiegando che la sua squadra si avvia a rassegnare le dimissioni perché «la Calabria ha bisogno di un governo legittimato». E ha avvertito il centrosinistra: «Noi siamo perché vinca sempre la democrazia. Non gioisca il centrosinistra rispetto a queste scelte e a queste sentenze perché non vince la politica».  
L’ex sindaco Giuseppe Scopelliti è penalmente responsabile del cratere di bilancio, dalle dimensioni ancora da definire, che negli anni della sua amministrazione si è creato nelle casse di Palazzo San Giorgio. È quanto aveva stabilito il Tribunale, presieduto da Olga Tarzia (a latere Filippo Aragona e Teresa De Pascale), condannando il governatore a sei anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici al termine del processo Fallara che lo ha visto imputato e oggi sanzionato per falso in atto pubblico e abuso d’ufficio.
 «Cosa succederà adesso?», è la domanda più ascoltata in queste ore nei corridoi dei Palazzi della politica. Finora mai era capitato che un presidente di Regione lasciasse anzitempo e, dunque, si lavora per capire quali conseguenze avrà tale scelta.
Ma, interrogativi di natura procedurale a parte, ci si interroga sulle conseguenze politiche della decisione di Scopelliti. Se l'uomo Peppe è provato dalla fatica e dello stress accumulato in questi ultimi mesi, il politico Peppe lo è ancora di più. Nel giro di un anno e mezzo ha incassato due micidiali colpi: a ottobre 2012 lo scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria per «contiguità con la 'ndrangheta», ieri la pesantissima sentenza del “processo Fallara”. E a poco sono

venerdì 28 marzo 2014

Dal fiume Alli ad Albi un viaggio alla riscoperta degli antichi siti della pre-Sila catanzarese organizzato da UISP di Catanzaro

Dal fiume Alli ad Albi: un viaggio da definire “antropologia delle infrastrutture” Per la prossima escursione di Uisp Catanzaro
Un viaggio breve di 12 km tra andata e ritorno ma significativo e spettacolare è quello che compiranno domenica 13 aprile i membri del Gruppo Escursioni Ecologiche del Comitato Territoriale UISP di Catanzaro per l’ennesima camminata che partendo dalla Fiume Alli li porterà al sito di Taverna Vecchia nel territorio del Comune di Albi, in provincia di Catanzaro. Un viaggio, infatti, da definire “antropologia delle infrastrutture” perché si attraverseranno luoghi e manufatti che costituiscono la storia della trasformazione e dell’urbanizzazione di un territorio che è quella della pre-Sila catanzarese. Si partirà dal letto di un fiume che è stato la più antica e battuta strada dei nostri avi, per costeggiare poi la Strada Provinciale 25 costruita male e che la forza della natura si è recentemente ripresa compreso parte dell’enorme acquedotto che rifornisce la città di Catanzaro. Sarà quindi percorso un sentiero che era la via di coloro che dalla montagna si recavano al mare e viceversa; sentiero che, segnalato da Marco Gentile, professionista di Taverna, ambientalista e appassionato di storia locale, è stato interamente ripulito dai volontari dell’UISP guidati dall’infaticabile Franco Primiero. Passando per quella che è pura macchia mediterranea, che si è ripresa i poggi terrazzati anticamente coltivati, gli escursionisti raggiungeranno il sito di Taverna Vecchia, in territorio del Comune di Albi, sul Monte Panormite, sito di enorme rilevanza storica (e di cui tratteremo in maniera più esaustiva nel depliant illustrativo dell’iniziativa). Dall’antico sito di Taberna è chiaramente visibile l’impronta che diedero gli esuli di Trischene nel IX secolo d.c. risalendo lungo l’Alli per fondare un unicum difensivo che non trova riscontri in altri siti coevi. Da qui si ammirano a corona tutti i dodici casali che costituivano la cinta di difesa e di avvistamento creato dagli eredi di quei primi esuli, a protezione dell’insediamento principale. Oggi sono chiaramente visibili, a nord, il castello del Torrazzo e, a sud, quello di Sellia, entrambi facente parte dell’imponente sistema di fortificazione realizzato dai normanni e in particolare dal nipote di Roberto il Giuscardo, Baiolardo, per un Casale che nell’XI secolo era ben più importante di Catanzaro. I dettagli dell’intera iniziativa saranno meglio illustrati nel corso della conferenza in programma venerdì 11 aprile, alle ore 17.00 presso la sala del consiglio comunale di Taverna, nel corso della quale sarà anche presentato il libro di Carmine e Raffaele Lupia “Etnobotanica: piante e tradizioni popolari di Calabria” che ben si armonizza con le finalità delle camminate ecologiche Uisp che tendono a ..........

giovedì 27 marzo 2014

Condizioni sempre più critiche per il povero cane Ruanzu vittima di un brutto incidente stradale.Con molta probabilità gli praticheranno l'eutanasia "la dolce morte"



Ruanzu, il cane di Sersale, e' stato vittima, ieri sera alle ore 9.15 circa, di un fortuito incidente stradale. E' stato subito allertato il servizio sanitario dell'ASP di Catanzaro. Le sue condizioni sono apparse gravi e la prima diagnosi parla di frattura lombo-sacrale, con perdita totale di funzionalità degli arti posteriori. Il nostro cane, dopo le prime terapie, e' stato stabilizzato e quindi condotto in una clinica veterinaria di Catanzaro per gli accertamenti diagnostici. Purtroppo, le condizioni del nostro cane appaiono gravi. Nella mattinata di oggi sapremo di più. Forza Ruanzu, cane di Sersale, amico di tutti noi !
Nella mattinata di oggi (ieri ndr) mi sono recato nella Clinica Veterinaria di CZ per parlare con i sanitari delle condizioni del nostro amico Ruanzo. Dopo tutti gli accertamenti diagnostici, la diagnosi, così come anticipato ieri sera dal veterinario intervenuto dopo l'incidente, e' infausta: frattura scomposta della spina dorsale L4 - L5 (come si vede dalla radiografia che i sanitari mi hanno permesso di fotografare) con probabile interessamento del midollo. Ruanzo ha completamente perso l'uso degli arti posteriori, e' sotto sedativi per allievare le sofferenze e gli è' stato applicato un catetere (come si vede dalla foto che pubblico). Non vi sono, a detta dei sanitari, possibilità di guarigione ne' le condizioni, considerata l'età avanzatissima, la taglia e, soprattutto le condizioni generali e le abitudini di vita del cane, per valutare altre soluzioni . Dopo un ulteriore periodo di osservazione, di uno o due giorni, ed all'esito di ulteriori consulti con i sanitari dell'ASP e con il sottoscritto, i sanitari della clinica praticheranno al nostro cane l'eutanasia. La DOLCE morte, come DOLCE e' stata la ...

martedì 25 marzo 2014

Durante il rapporto sugli amministratori sotto tiro presentato da Avviso pubblico al Campidoglio si è ricordato l'ex sindaco di Zagarise ucciso nel mese di dicembre.


Era dedicato a Laura Prati, la sindaca di Cardano al Campo uccisa lo scorso luglio da un ex vigile urbano, il terzo rapporto sugli amministratori sotto tiro presentato oggi da Avviso pubblico. L'assessore Andrea Franzioni ha partecipato in rappresentanza dell'amministrazione comunale.
Il sindaco varesino non è stata l’unico amministratore locale morto nel 2013 per la sua attività: a dicembre è stato ucciso l’ex sindaco di Zagarise,Giuseppe Mangone.L'uomo era stato sindaco del centro presilano negli anni Settanta
Il report 2013 registra ancheSindaci "sotto  un preoccupante aumento delle minacce pressanti ai danni primi cittadini: tre di loro (Bologna, Livorno e Jolanda di Savoia) si sono visti assegnare una scorta dalla Questura. Il rapporto fotografa anche la situazione delle amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose: il primato spetta a Calabria e Sicilia con 9 casi, seguiti da Campania con sei, e Puglia con un Comune. Ma ....