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giovedì 16 giugno 2016

Il reparto degli orrori ! Donne mutilate nelle parti intime, neonati fatti morire senza pietà. Le prove erano nelle mani del Gip già dal lontano 2010

Famiglie spezzate da lutti insensati, donne mutilate nel corpo e nell’anima, neonati morti a poche ore dal parto o inchiodati nel limbo eterno della menomazione da manovre o cure incaute ed errate. È successo tutto nel 2010 nel reparto di Ginecologia e Ostetricia degli Ospedali Riuniti e per questo, nell’aprile 2016 quattro medici sono finiti ai domiciliari e altri sei sono stati interdetti dalla professione. Ma tutti avrebbero potuto essere fermati prima. Le intercettazioni che li inchiodavano sono state portate a conoscenza della Dda di Reggio Calabria quanto meno a metà del 2010, ma si è scelto di non approfondire perché «ciò avrebbe compromesso il buon esito delle indagini relative al P.P. 7920/10 per cui si stava operando». Il particolare emerge da una delle informative oggi depositate agli atti del fascicolo, in cui la Finanza spiega passo passo la genesi dell’indagine.
MALASANITA' IN UN’INDAGINE ANTIMAFIA Come noto, tutto è iniziato intercettando Alessandro Tripodi, nipote dell’avvocato Giorgio De Stefano, il cugino prediletto di don Paolino, da sempre considerato storico consigliori e reale eminenza grigia dell’omonimo clan. Un dato storico ma non giudiziario, che la Dda, nell’ambito di un’indagine sul re dei videopoker Gioacchino Campolo, ha tentato di corroborare con prove concrete. La ricerca è partita da un’ampia attività di intercettazione, che ha riguardato anche il dottore Tripodi, nipote di De Stefano. Ascoltandolo, scrive nel 2014 la Guardia di Finanza, già allora «sono emerse talune fattispecie penali non inerenti il proc. pen. per cui si procedeva».
DI QUESTO NON SI PARLA Ma - mettono nero su bianco - «giuste disposizioni dettate per le vie brevi dal Sost. Proc. Beatrice Ronchi, questa p.g. non ha proceduto a indicare nelle varie annotazioni, depositate nell'ambito del proc. pen. in oggetto, le condotte di seguito descritte, onde evitare una sovrapposizione di indagini nonchè eventuali divulgazioni di dati sensibili in altri proc. Pen». I finanzieri però si riservano di riascoltare e trascrivere in ogni caso le chiacchierate del dottor Tripodi e di depositare un’apposita nota «finalizzata alla descrizione di talune fattispecie penalmente rilevanti, verificatesi all'interno dell'Azienda Ospedaliera Bianchi-Melacrino'-Morelli». Su quel fronte però non si indagherà più per non compromettere le indagini sul filone criminalità organizzata.
INDAGINE A META' Una decisione che tuttavia – ammettono le Fiamme Gialle – ha avuto delle conseguenze , forse irreparabili, sulla possibilità di accertare quanto succedesse agli Ospedali Riuniti. Gli elementi emersi in quelle telefonate – mette nero su bianco la Gdf - «non sono stati infatti oggetto di approfondimento info-investigativo volto all'acquisizione di elementi di riscontro in grado di dimostrarne l'attendibilità in quanto, di concerto con I'A.G. inquirente, ciò avrebbe compromesso il buon esito delle indagini relative al P.P. 7920/10 per cui si stava operando». Insomma, i casi di malasanità sono passati in coda. Eppure, già allora – stando a quanto si legge nell’informativa – si delineava un quadro estremamente grave.
NEL 2010 C’ERANO GIA’ TUTTI GLI ELEMENTI Ascoltando Tripodi, già nel 2010 gli investigatori rilevano « taluni eventi di "malasanità", posto che alcuni di essi si sono conclusi con il decesso della partoriente, dei nascituri e/o dei feti, mentre per altri, con un danno definitivo e/o temporaneo alle pazienti e tutto ciò - stando al contenuto delle conversazioni - a causa di colpa, imperizia e/o negligenza e, talvolta, dolo del personale medico e paramedico che ha effettuato le varie prestazioni sanitarie». In più – affermano i militari - già all’epoca, da quelle chiacchierate era emerso chiaramente come in reparto ci fosse il vizietto di coprire gli errori commessi e raccontare solo una versione di comodo a pazienti e familiari. Decessi, menomazioni e complicanze divenivano solo una “tragica e imprevedibile fatalità” grazie ad una strutturale forma di « copertura tra medici e/o paramedici responsabili dei presunti casi di malasanità ed i colleghi, spesso di altri reparti, successivamente intervenuti sul paziente».
LA REGOLA DELL’ IMPUNITA’ Risultato, pazienti e familiari sono stati convinti di essere solo vittime di un tragico destino, mentre i medici – tutti rimasti per anni a lavorare nel medesimo reparto – non solo hanno sviluppato «un assoluto senso di impunità ai loro gravi errori», ma hanno anche fatto scuola. «Sostanzialmente – scrive infatti la Finanza - gli altri colleghi si sono "assuefatti" alla loro recidività, commentando, talvolta addirittura con tono divertito, gli interventi errati effettuati dagli stessi».
IL REPARTO DEGLI ORRORI Quello di Ginecologia e Ostetricia – spiegava in dettaglio la Finanza nella sua annotazione dell’ottobre 2010 – era un vero e proprio reparto degli orrori, caratterizzato da «un profondo stato di disorganizzazione», causato da una pessima gestione dovuta a un primario sostanzialmente assente, «scarsa professionalità e competenza di alcuni fra gli appartenenti al personale medico e paramedico», «pessimi rapporti lavorativi fra il primario, il personale medico e il personale paramedico» e «carenza organica del personale medico del reparto», che ha dato vita «ad una lotta fra fazioni, anche esterne al reparto, al fine di far assumere i soggetti ad ognuno graditi». Un mix esplosivo, dalle conseguenze estremamente gravi, come testimonia il lungo elenco di casi di malasanità per i finanzieri dovuti a colpe o imperizie dei medici ascoltati.
IL GIP NON SAPEVA Ma al gip che ha autorizzato l’intercettazione delle utenze di Tripodi tutto questo sembra non sia stato raccontato. Agli atti, risultano infatti ben nove proroghe, ma nel motivarle ai casi di malasanità non si fa mai nemmeno un accenno. Inizialmente si fa leva sul «consolidato rapporto» fra il dottore e lo zio, evidenziando anche quelle telefonate in cui i due sembrano concertare incontri di natura prettamente politica. In una delle conversazioni portate all’attenzione del gip, si legge nelle carte, « si fa chiaro riferimento ad una riunione che si terrà alle 19,30 a casa del padre di Alessandro Tripodi, ove sarà — verosimilmente -presentato, ai partecipanti, tale Pasquale "Il Professore", candidato alle recenti elezioni regionali». Era periodo di regionali e per il pm, i due «discutevano di politica, intendendola strettamente funzionale e strumentale ai loro interessi personali, con particolare riferimento al settore della sanità — ossia la locale azienda ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli", ove il Tripodi esercita la

mercoledì 15 giugno 2016

L' A.S. Sersale vince il premio squadra dell'anno. La formazione giallorossa ha sbalordito tutti vincendo Campionato, Coppa Dilettanti e Supercoppa regionale.

La prima edizione del premio “Squadra dell’anno Catanzarodilettanti.it” è andata in scena nella giornata di inaugurazione del terzo festival ci vediamo #daMargherita. 



Nella splendida cornice di Villa Trieste a Catanzaro, il più antico giardino pubblico della città aperto nel 1881, e grazie all’ospitalità del consigliere comunale Roberto Rizza, il sito Catanzarodilettanti.it ha voluto premiare le tre formazioni che quest’anno si sono contraddistinte per meriti e vittorie sportive. Tre formazioni, una per ogni disciplina che il sito tratta, nello specifico calcio, calcio a 5 e beach soccer. Online da due anni, Catanzarodilettanti.it si è inserito nel contesto delle province di Catanzaro e Vibo Valentia (ma anche a livello regionale) come punto di riferimento per tutti gli utenti che vogliono reperire notizie, curiosità, foto e risultati delle formazioni impegnate nei campionati dilettantistici. Una redazione giovane e con voglia di fare che a breve fornirà ulteriori novità e cambiamenti per la stagione 2016 / 2017.     Il premio come Squadra dell’anno per la 
categoria Calcio è andato all’AS Sersale. La formazione giallorossa, guidata dal mister Renato Mancini, quest’anno ha sbalordito gli addetti ai lavori vincendo Campionato, Coppa Dilettanti e Supercoppa regionale. Un triplete che ha caratterizzato un’annata straordinaria. Un gran gruppo, ottimi elementi, valorizzazione dei giovani ed un progetto serio, è questo il Sersale del Presidente Gallo, presente ieri sera insieme ai calciatori Caliò e Costa. I tre sono stati premiati dal consigliere Rizza, organizzatore e promotore da tre anni del festival #daMargherita. A seguire è stato premiato il Futura Energia Soverato C5 per la categoria calcio a 5. Quest’anno i biancorossi hanno dominato il campionato di serie C2 regionale centrando la promozione in Serie C1 con ben cinque giornate di anticipo. Venti vittorie su 24 incontri, miglior attacco con 167 gol fatti, un ruolino di marcia impressionante e tanti talenti del comprensorio soveratese messi in mostra come Donato, autore di 46 reti, Ranieri che di reti ne ha realizzate 33 ed il sempre prolifico Castanò, che ha realizzato 33 centri in campionato. Questi ultimi due insieme al portiere Loprieno ed al laterale Parafati hanno ritirato il premio consegnato dall’Assessore al Comune di Catanzaro Talarico. Ultima premiazione per la categoria beach soccer al Catanzaro Beach Soccer Femminile, premiata squadra dell’anno grazie alla grande prestazione fornita dalle giallorosse nella EuroWinners Cup, la Champions League del calcio sulla sabbia. Mai nessuna squadra calabrese nella storia aveva partecipato ad una competizione così importante, e se una squadra ha potuto tenere alto il nome della nostra regione in Europa dobbiamo ringraziare i giallorossi del Direttore Sportivo Vavalà. Il Catanzaro Beach Soccer non è nuovo ad imprese del genere, con la squadra maschile ha centrato uno

martedì 14 giugno 2016

Simeri Crichi botta e risposta tra Loiero e il sindaco Mancuso sul risultato delle recenti elezioni comunali dell'importante centro alle porte di Catanzaro.

Saverio Loiero: "voto non genuino nella frazione Mare. Risultato in controtendenza rispetto al paese, influenzato da interessi lobbystici ed affaristici. Si faccia luce' " 

Pietro Mancuso: "unico scopo è quello di alimentare inutili tensioni all'interno della comunità, sicchè, l'Amministrazione che rappresento ha piena intenzione di rivolgersi - sul serio - all'Autorità giudiziaria competente, per la verifica della sussistenza del reato di diffamazione."




L'ennesimo attacco all'onorabilità della mia persona e dei componenti della lista che mi pregio di rappresentare oltreché, alla onorabilità mia e degli stessi, nella qualità di amministratori del Comune di Simeri Crichi tutto, e non solo di una parte di esso! Registrata , a seguito della pubblicazione della lettera aperta dal titolo "la strana (e)lezione di Simeri Crichi", a firma dei candidati e consiglieri eletti della lista "Saverio Loiero sindaco", apparsa sul locale periodico diretto da giovani del Paese "La gazzetta dei ragazzi" e successivamente sulla testata giornalistica online "Catanzaro Informa" In piena coerenza con quanto già si era avuto modo di apprezzare durante la trascorsa campagna elettorale, appare evidente che, tale reiterato modo di agire ha quale unico scopo quello di alimentare inutili tensioni all'interno della comunità, sicchè, l'Amministrazione che rappresento ha piena intenzione di rivolgersi - sul serio - all'Autorità giudiziaria competente, per la verifica della sussistenza del reato di diffamazione." ( Queste le dichiarazioni del nuovo sindaco di Simeri Crichi Avv. Pietro Mancuso.

A seguire la lettera aperta del candidato sindaco Avv. Saverio Loiero e dei candidati alla sua lista
"Io ed i miei candidati - scrive   riteniamo di dover esporre, con la dovuta serenità d’animo, alcune considerazioni in merito ai risultati registrati dalla lista che mi pregio di aver guidato. Il primo incontrovertibile dato che ci preme sottolineare é l’assoluto successo riscontrato presso il centro storico del comune ed il borgo di Simeri ove la nostra lista è risultata vincente con uno scarto numerico mai ravvisato nelle passate elezioni amministrative. Tale dato, però, confligge in tutta evidenza con quello proveniente dalla zona marina del nostro comune dove la lista guidata dal neoeletto sindaco ha raccolto il “consenso” di oltre settecento elettori su un totale di millecento votanti.
Ci pare doveroso, allora, affermare e prendere atto con rammarico dell’unico reale risultato emerso da questa tornata elettorale: la sconfitta di Simeri Crichi, del paese vero, della sua storia. E bisogna, allo stesso modo, prender atto del fatto che, stando così le cose, la nuova amministrazione ha in sé un insuperabile vulnus: è legittimata a governare solo a Simeri Mare. È Simeri Crichi, il suo borgo, ad aver perduto i suoi rappresentanti. Sono gli abitanti reali di questo paese a non riconoscersi in chi è stato proclamato vincitore. E da ciò discende il secondo indiscutibile dato. Le tante stranezze denunciate durante la trascorsa campagna elettorale hanno condotto al tanto temuto fisiologico esito. Registrare, nella zona marina del nostro comune, una controtendenza così dilagante rispetto all’orientamento del centro non può che far dubitare della genuinità di quel voto. Cosa pensare di un candidato estraneo alla vita del paese, senza rapporti con la

lunedì 13 giugno 2016

Si è tenuta a Catanzaro la seconda tappa di presentazione: " Manifesto per il Sud Italia" Dove si è evidenziato l’importanza di un’interazione cooperativa tra l’agroalimentare ed il turismo mediante la realizzazione di percorsi enogastrominici volti a valorizzare le risorse ambientali e culturali della nostra Regione.

Manifesto per il Sud Italia
Sala Consiliare Comune di Catanzaro
10 giugno 2016


Si è tenuto a Catanzaro la II tappa di presentazione del Manifesto  per l’innovazione del Sud Italia, presentato da Confassociazioni.
Grande partecipazione di pubblico e delle istituzioni, a far gli onori di casa Il vice Sindaco Gabriella Celestino, a seguire gli interventi del Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, del consigliere Regionale Baldo Esposito, dei Presidenti della Cameera di Commercio Paolo Abramo e delle Unpli Pippo Capellupo, dell’ordine degli architetti Pino Macrì e del Sindaco di Motta S. Lucia Amedeo Colacino e del Presidente dei Pedagogisti Gianfranco De Lorenzo.
IL Sottosegretario On Dorina Bianchi, fuori Regione per impegni istituzionali ha inviato una lettera di saluti molto articolata redendosi disponibile ad un incontro con i vertici Associativi per avviare una proficua collaborazione;
I lavori sono stati aperti e moderati da Sergio Gaglianese Vice Presidente Nazionale Confassociazioni.


Di grande interesse le relazioni del Dott Celestino Ciocca Inventore del brand Eataly, il quale ha evidenziato l’importanza di un’interazione cooperativa tra l’agroalimentare ed il turismo mediante la realizzazione di percorsi enogastrominici volti a valorizzare le risorse ambientali e culturali della nostra Regione.
Il prof Mauro Alvisi noto esperto di marketing, tra l’altro l’artefice del Marketing territoriale della provincia di Verona, ha fornito dati tutt’altro che scontati sulla reputazione della Calabria all’estero, e su come sfruttare al

sabato 11 giugno 2016

"Mare blu" Classifica dei mari più Belli D'italia. La Calabria è al settimo posto nella classifica stilata da Legambiente e TCI. Quante bandiere nella nostra provincia?




Legambiente e Touring Club Italiano
hanno presentato questa mattina a Roma (ieri ndr)
 “Il mare più bello, la nuova Guida blu, il meglio del mare e dei laghi in Italia”: luoghi che garantiscono una vacanza indimenticabile e che riescono a sopravvivere alla crisi, perchè la qualità italiana è un prodotto che non conosce flessioni. La Calabria è al settimo posto nella classifica delle regioni con il maggior numero di località recensite: 4 vele per Scilla e Riace e 3 vele per Tropea, Zambrone, Palmi, Bova Marina, Brancaleone, Melito di Porto Salvo, Palizzi, Monasterace, Crucoli, Isola di Capo Rizzuto Nella classifica nazionale, è sempre Roccella Jonica a riconfermare le 5 vele in Calabria. Il comune calabrese – spiega un comunicato stampa – si è contraddistinto per aver potenziato la mobilità sostenibile con 8 km di pista ciclabile, con un servizio di bike sharing, numerose aree pedonali e vetture ibride e a gpl per ridurre le emissioni. Messi in campo progetti per la tutela e la conservazione del territorio ed è stata migliorata l’accessibilità per diversamente abili negli edifici comunali e nelle spiagge con parcheggi e docce attrezzate. Realizzato un sistema di pompaggio (pump out) dei liquami di sentina delle imbarcazioni. Insieme alla cooperativa Felici da Matti è stata attivata la raccolta domiciliare degli oli e dei grassi vegetali esausti dai quali si ricava il “Bergolio”, il sapone di Marsiglia aromatizzato al bergamotto. Tre le spiagge dedicate all’accesso degli animali domestici. All’interno della Guida Blu, tante le località calabresi recensite tra le quali, i comuni che hanno ottenuto le 4 vele come Scilla e Riace e le 3 vele come Tropea, Zambrone, Palmi, Bova Marina, Brancaleone, Melito di Porto Salvo, Palizzi, Monasterace, Crucoli, Isola di Capo Rizzuto. Il mare più bello, guida blu 2016, racconta oltre 300 centri costieri italiani, ma non pretende di essere un censimento delle aree balneari italiane, piuttosto ne rappresenta una selezione, in base a criteri principalmente ispirati alla qualità dell’ambiente in generale e alla buona gestione del territorio. La selezione delle località, curata – continua la nota – come ogni anno dall’Istituto di ricerca Ambiente Italia, contempla le valutazioni espresse sulla base delle analisi delle acque effettuate da Goletta Verde, i dati raccolti dai circoli locali di Legambiente e quelli elaborati da diverse banche dati sulla gestione dei servizi territoriali e turistici Pur non mancando nella panoramica qui proposta zone di lunga e consolidata tradizione balneare, mete di un turismo sempre consistente al punto da lamentare qualche sovraffollamento estivo, la guida nel suo complesso punta a valorizzare al meglio zone meno sfruttate e perciò più incontaminate: con i suoi circa 8000 km di coste il nostro Paese riesce ancora a offrire spiagge deserte o poco affollate, paesi e borghi senza ingorghi ferragostani, luoghi e angoli incontaminati, feste e tradizioni ancora vive, cucina e ospitalità genuine e a prezzi accettabili. “E’ con grande soddisfazione – ha dichiarato Francesco Falcone, presidente Legambiente Calabria – rinnovare anche quest’anno un...........

venerdì 10 giugno 2016

Se l'utopia non è un sogno, Zagarise esiste" Considerazioni sul libro: " Fotogrammi Zagarisani" scritto da Giuseppe Murabito.








Ho acquistato il libro dal titolo “ Fotogrammi Zagaritani ”, scritto da Giuseppe Murabito,
 definirei suggestivo l’inizio del libro, per tutte le foto d’epoca che ritraggono quelle lontanissime famiglie numerose, tutti gli artigiani, gli amanti della caccia e tutti i personaggi che sono eccelsi nei vari ambiti professionali, dalla medicina allo sport., lasciando ricordi indelebili nel libro dei ricordi, nella storia e nella cultura di Zagarise, questo splendido borgo medievale, una piccola gemma incastonata nella cornice della presila catanzarese. Personalmente mi sarei soffermato su alcuni nomi, su alcune famiglie e su alcuni personaggi che, come tali, hanno dato un grosso contributo al paese, ed avrei evitato di scivolare su una buccia di banana, come Al Capone, sprofondando, paradossalmente, nel ridicolo. Mi riferisco alle pietose pagine politiche. Da un docente che ha fatto la storia della scuola elementare di Zagarise, come Giuseppe Murabito, guidando diverse generazioni in quel percorso culturale di formazione primaria, mi sarei aspettato maggiore obiettività. Non condivido, ad esempio, in toto la pagina dedicata all’Amministrazione Bulotta, che Zagarise ricorda, ancora, ed alla quale guarda in maniera nostalgica, nemmeno un cenno a quel grande processo di urbanizzazione, gli acquedotti, l’edificio scolastico ecc.. la struttura del Centro di Informazione Turistica non è un’opera attribuibile al Sindaco Cecè Pagliaro, (se la memoria non mi inganna esisteva al posto della struttura un Bocciofilo),la cui amministrazione, non del tutto sprovveduta, ha creato una grande spaccatura nel tessuto sociale zagaritano. Ed è proprio a questa amministrazione che avrei dato ampio spazio, anche perché Pino Murabito, in primis, e tutti gli altri amici di partito, hanno vissuto le amare vicissitudini, per ben 15 anni, tra l’altro ha omesso due particolari molto importanti: il Sindaco attuale e lo stesso Piero Raimondo, sono figli d’arte di Cecè Pagliaro, in quanto provenienti entrambi dallo stesso vivaio, con la differenza sostanziale che Piero Raimondo si è liberato, sin da subito , della sua scomoda presenza, perché sicuro ed intraprendente, in completa autonomia decisionale ed operativa, vero politico, a differenza del sindaco attuale, insicuro, per il quale Pagliaro rappresenta un punto di riferimento, in parole povere la sua ombra. A Piero Raimondo, che viene descritto come il giovane Narciso, figura mitologica di indescrivibile bellezza, al punto tale che finì con l’innamorarsi di se stesso, si deve il processo di metanizzazione, la struttura del Centro di Informazione Turistica, il Borgo Paradiso, il Parco avventura, il Museo dell’Olio, la pavimentazione del Centro Storico tutto, non solo l’illuminazione, il restauro della Torre Normanna, con la relativa entrata nel circuito dei Castelli, l’acquisto dell’osservatore astronomico della Torre stessa, la pavimentazione di Piazza Cesare Battisti, la Città del West, vanificata dall’attuale Amministrazione, le strade interpoderali, l’acquisto delle due navette per la Città del West, di un nuovo Scuolabus per i ragazzi che viaggiano a Sersale per frequentare il Liceo Scientifico e l’Istituto Agrario, ecc.. la descrizione del Sindaco Gallelli, come un giovane sicuro di sé, non mi convince, perché un giovane sicuro di sé non conferisce da subito un incarico ad un legale, un giovane sicuro di sé non si lascia guidare da un’ex Sindaco, capace di lacerare socialmente il paese. Niente di quello scritto sull’Amministrazione attuale coincide al vero, da quanto emerso dai sondaggi popolari e da come si presenta il territorio a chi viene da fuori. Mettiamo a confronto le due Amministrazioni Raimondo e Gallelli, i collaboratori del primo, scrive Murabito, non hanno dato un contributo illuminato, mentre gli attuali vengono descritti come persone serie, valenti e piene di entusiasmo. I precedenti collaboratori hanno avuto, a mio avviso, uno spirito di squadra, tutte persone serie, laureate o quasi, diplomate, alcuni dei quali con un excursus politico alle spalle, con molti riferimenti politici, che hanno determinato l’arrivo di contributi a livello finanziario, finalizzati alla realizzazione di diversi progetti. Gli attuali non sono affatto valenti per la collettività, ma per se stessi (vedi il Sindaco) o per i diretti familiari (vedi il consigliere delegato al Commercio o il Presidente del Consiglio). Lo spreco a livello finanziario della precedente amministrazione, mi fa ridere, ma non è l’attuale che ha sforato il patto di stabilità? Le spese per il Legale, non sono forse uno spreco di denaro pubblico? Per tutte le altre attenzioni da parte dell’attuale Amministrazione, di cui si ...............parla nel libro, al lavoro giovanile, alla cultura, allo sport ecc., Zagarise appare ai soli occhi di Murabito, una piccola Los Angeles, con la sostanziale differenza di una viabilità pietosa (strade letteralmente dissestate), cooperative costituende (?), cultura (quale?), trasporti (collegamenti assenti o quasi), servizi (quali?), raccolta differenziata ( che fine ha fatto lo sconto sulle bollette, annunciato e acclamato durante la.............