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giovedì 14 luglio 2016

I pendolari Calabresi: "dopo la tragedia di Andria il binario unico Jonico fa più paura”

Non si può stare mai del tutto tranquilli quando si viaggia su un binario unico. Ma, da oggi, lo confesso, la condizione che ci tocca vivere quotidianamente fa ancora più paura”. All’indomani dell’incidente ferroviario in Puglia, Claudio, dipendente pubblico, che lavora a Crotone, tra un’occhiata alle foto dei quotidiani e un clic sul suo tablet, non fa che pensare al dramma che si è consumato in quella porzione di campagna pugliese, tra Corato e Andria. Da dieci anni fa il pendolare tra Catanzaro, dove vive, e Crotone. In treno. Assieme a studenti e insegnanti. Sulla famigerata linea jonica, dove esiste solo la tratta a binario unico, non elettrificata, e a scartamento ordinario. Una doppia lingua di metallo che collega il capoluogo calabrese alla città di Pitagora, fresca di promozione nella serie A di calcio “ma con collegamenti ferroviari – sbotta – da serie ‘Z’. Quello che si avverte sempre – dice – e che pesa di più, a maggior ragione dopo quanto avvenuto, è la sensazione di abbandono di chi è costretto a viaggiare su monobinario, con il corollario di ritardi biblici ed emergenze varie: dalla caduta massi alla presenza di greggi sulla massicciata”. E poi stazioni fantasma, segno di un degrado senza fine, disseminate lungo il tragitto, poco meno di 60 chilometri, della tratta inaugurata nel 1875. Una linea che adesso, con scarsa e rassegnata speranza, si cerca di strappare a un destino da “ramo secco”. Da eliminare. Sono lontani i tempi in cui, per attraversare la Calabria, esisteva solo la jonica, Reggio-Taranto. La dorsale tirrenica, adesso principale ed elettrificata, infatti, è venuta solo dopo. Trascorso quasi un secolo e mezzo, di quel passato, però, è rimasto solo il binario unico. “Con tutti i rischi – aggiunge Claudio – che questo comporta. E con una sensazione di pericolo costante che diventa angoscia se si pensa alle condizioni dei treni che tra l’altro sono obsoleti, freddi d’inverno e un forno in estate. O ancora: con un percorso punteggiato da attraversamenti stradali, ulteriore fonte di.........

mercoledì 13 luglio 2016

Sp 25 Arsanise/ Catanzaro botta è risposta tra Costanzo e Siniscalco sui lavori che non iniziano. Ma i 20 milioni di euro dove sono?


 Siniscalco (Dirigente Provincia) replica a Costanzo:'sulla pericolosità della Sp 25 e 17
Partiti oggi i lavori di entrambe le arterie  programmati da tempo' 'Ringraziamo il consigliere per la solerzia - è la risposta dagli uffici provinciali - ma la sicurezza sulle strade provinciali è principio cardine politico e amministrativo per noi' 
Questa la nota di Sergio Costanzo indirizzata alla provincia sulla precarietà della SP 25 e SP 17
Da mesi ho segnalato, a più riprese, agli uffici competenti della Provincia  - afferma in una nota il consigliere comunale Sergio Costanzo - il grave stato di pericolo  in cui versa l’imbocco della sp 25 che a causa del cedimento del sottosuolo della carreggiata  ha provocato un dislivello particolarmente accentuato che costituisce un evidente pericolo per le centinaia di automobilisti che, giornalmente, percorrono l’importante arteria quale fondamentale collegamento del capoluogo con i comuni della Presila.
Mi è stato assicurato un intervento  in tempi brevi ma, ad oggi, i malcapitati cittadini/utenti sono costretti ad un percorso più simile alle montagne russe di un luna park che una strada provinciale.
Altra grave situazione di pericolo, teatro già di innumerevoli incidenti di cui alcuni molto gravi, è costituita dall’incrocio sulla sp 17 che permette l’immissione nel centro abitato di via dei tulipani sulla tangenziale est a ridosso della rotatoria di collegamento con il centro città.
Anche per questo caso le promesse sono state tante.
Da un intervento tampone che avrebbe dovuto prevedere l’allargamento dell’incrocio stesso, la rimodulazione della segnaletica orizzontale e verticale e l’installazione delle barriere di rallentamento si è passati all’idea progettuale di un intervento più radicale e definitivo per permettere ai residenti di poter utilizzare l’importante arteria in entrata ed uscita dalle proprie abitazioni in piena tranquillità e, soprattutto, in sicurezza senza mettere a rischio la propria vita.
Ora mi chiedo: cosa aspettano i competenti uffici della provincia ad intervenire dopo aver verificato il grave stato di pericolo segnalato?
Forse è necessario il verificarsi di qualche incidente mortale?
Chiedo, pertanto, un intervento urgente e risolutivo del Presidente della Provincia Enzo Bruno per risolvere le problematiche evidenziate e mettere in sicurezza i punti strategici della sp 25 e della sp 17.
Non vorrei essere costretto a registrare ulteriore e colpevole inerzia e, conseguentemente a pensare quello che molti dei miei colleghi non dicono e cioè: il Presidente dedica tutte le risorse dell’Ente ad una sola parte del territorio e, in particolare, delle Preserre trascurando, di fatto, il capoluogo'. 
La risposta integrale del Dirigente Provinciale  Siniscalco
I lavori all’imbocco della Strada provinciale 25 e all’incrocio della Strada provinciale 17, oggetto della nota stampa odierna del consigliere comunale Sergio Costanzo, erano programmati da tempo e sono partiti proprio questa mattina. I rilievi mossi dal consigliere Costanzo, quindi, non hanno ragione d’essere. Anche nella parte in cui, di fatto, il consigliere comunale contesta alla Provincia di Catanzaro, guidata dal presidente Enzo Bruno, una disattenzione alle esigenze e alle istanze di Catanzaro”. E’ quanto afferma il dirigente del Settore Viabilità e Infrastrutture della Provincia di Catanzaro, ingegner Floriano Siniscalco che risponde alla nota inviata dal consigliere comunale di Catanzaro, Sergio Costanzo. “Ringraziamo Costanzo della solerzia con cui si prende in carico delle problematiche del Capoluogo di Regione – afferma ancora Siniscalco - la stessa che ci ha mosso in questi due anni di Amministrazione  provinciale ad intervenire in maniera tempestiva sulle criticità della viabilità e a programmare importanti lavori di miglioramento e messa in sicurezza sulle arterie che insistono nel Comune di Catanzaro, come due rotatorie già appaltate proprio sulla Sp 17, giusto per citare qualche esempio. La nostra Provincia si.........

martedì 12 luglio 2016

Intitolata a Beatrice Talarico la villetta comunale di San Pietro Magisano.La giovane ragazza piena di vita e di fede volata in cielo prematuramente 6 mesi fa







San Pietro Magisano
Su proposta dell'associazione culturale "fra Silvestro" di tutti i cittadini ed alla presenza dell'amministrazione comunale di Magisano e di molte amministrazioni della presila catanzarese e molti comuni della provincia rappresentate dai sindaci o da suoi delegati è stata intitolata la villetta comunale di San Pietro a Beatrice Talarico. Giovane piena di vita e di fede che ci ha lasciato improvvisamente sei mesi fa'. Il tutto in un clima di commozione generale 
Beatrice Talarico In quel triste giorno  di gennaio sembrava avere una banale influenza con vomito e febbre. Poi le cure del 118 e la ragazza subito inizia a peggiorare fino a diventare di colore violaceo. Febbre altissima, vomito e disturbi intestinali. Trasportata in ospedale per i primi soccorsi, per  l'operatrice sociosanitaria,  non c’è nulla da fare, perché muore nel giro di poche ore all'interno della sala di rianimazione del Pugliese di Catanzaro.

A seguire alcune foto della toccante intitolazione 

lunedì 11 luglio 2016

Zagarise senz' acqua anche il giorno della festa del santo patrono San Pancrazio. Monta la polemica sul disservizio che perdura da troppo tempo



Non si possono lasciare interi paesi senz’acqua per giorni e senza un minimo di assistenza da parte di Sorical'. Lo afferma in una nota il sindaco di Zagarise Domenico Gallelli. 'E’ assurdo - prosegue il sindaco -  che a fronte di un contratto di fornitura tra Magisano e Zagarise  di  10 l/s da giorni siamo in difficoltà ed in occasione della festa del patrono di ieri la mandata Sorical era completamente assente e l’intero paese è rimasto senz’acqua con evidenti disagi per l’intera popolazione residente e dei numerosi emigrati ritornati per l’occasione.
Da giorni - prosegue il sindaco - abbiamo chiesto una particolare sensibilità per il giorno della festa patronale ed una costante verifica della mandata della fornitura d’acqua prevista per contratto, ma la risposta è stata l’abbandono totale del nostro territorio. Non capiamo cosa succede durante la notte alle saracinesche di derivazione di “Colle corto” che servono la maggor parte dei comuni della presila catanzarese, poichè nonostante la chiusura totale del serbatoio locale per consentire l’accumulo di acqua durante la notte, la mattina il livello del serbatoio è uguale a quello della sera prima, il tutto opportunamente certificato da agenti di Polizia.
 In queste ore abbiamo provveduto a sporgere formale denuncia per interruzione di pubblico servizio e nei prossimi giorni chiederemo un incontro sia al prefetto che al..........

venerdì 8 luglio 2016

La solita notizia; Secondo i dati Istat la Calabria è la regione più povera d'Italia Un grazie ai nostri politici per l'impegno che mettono ogni anno nel mantenere il prestigioso primo posto

CALABRIA È LA REGIONE ITALIANA PIÙ “POVERA” lo riconfermano i dati Istat




La Calabria è la regione con la spesa media mensile più bassa, inferiore di 1.300 rispetto a quella della Lombardia. Secondo i dati Istat, Lombardia, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna sono le regioni con la spesa media mensile più elevata (rispettivamente, 3.030,64, 3.022,16 e 2.903,58 euro) mentre in Calabria si ferma a 1.729,20 euro. Forti differenze contraddistinguono anche le famiglie di laureati, che spendono 3.383,05 euro, il doppio rispetto alle famiglie con licenza elementare o nessun titolo di studio. “È un dato che si è consolidato nel corso di decenni, noi dobbiamo rovesciare questa situazione e stiamo lavorando per questo”. Così il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha commentato i dati Istat che vedono la Calabria all’ultimo posto della classifica della spesa media delle famiglie. “Non è facile – ha aggiunto – stiamo concentrando le risorse comunitarie in direzione della crescita e del sostegno alle famiglie. In questi giorni abbiamo presentato al ministro Poletti un piano per la lotta alla povertà e per l’inclusione sociale che approveremo entro luglio. Dobbiamo recuperare un ritardo accumulato in un ampio lasso di tempo, è questa la sfida in cui ci stiamo cimentando”. Una disponibilità di reddito limitata rispetto ad altre regioni ed una maggiore insicurezza sul futuro che porta a ridurre i consumi ma ad aumentare la quota destinata al risparmio. È questa la lettura della Confesercenti Calabria del dato Istat che vede la Regione fanalino di coda nella classifica dei consumi medi mensili delle famiglie con soli 1.729,20 euro, 1.300 in meno della Lombardia. “La disponibilità di reddito – spiega Pasquale Capellupo, direttore di Confesercenti Calabria – è l’elemento fondamentale per spiegare il dato Istat. In una situazione generale di crisi e con una diffusa insicurezza, le famiglie, soprattutto in......