venerdì 8 luglio 2016

La solita notizia; Secondo i dati Istat la Calabria è la regione più povera d'Italia Un grazie ai nostri politici per l'impegno che mettono ogni anno nel mantenere il prestigioso primo posto

CALABRIA È LA REGIONE ITALIANA PIÙ “POVERA” lo riconfermano i dati Istat




La Calabria è la regione con la spesa media mensile più bassa, inferiore di 1.300 rispetto a quella della Lombardia. Secondo i dati Istat, Lombardia, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna sono le regioni con la spesa media mensile più elevata (rispettivamente, 3.030,64, 3.022,16 e 2.903,58 euro) mentre in Calabria si ferma a 1.729,20 euro. Forti differenze contraddistinguono anche le famiglie di laureati, che spendono 3.383,05 euro, il doppio rispetto alle famiglie con licenza elementare o nessun titolo di studio. “È un dato che si è consolidato nel corso di decenni, noi dobbiamo rovesciare questa situazione e stiamo lavorando per questo”. Così il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha commentato i dati Istat che vedono la Calabria all’ultimo posto della classifica della spesa media delle famiglie. “Non è facile – ha aggiunto – stiamo concentrando le risorse comunitarie in direzione della crescita e del sostegno alle famiglie. In questi giorni abbiamo presentato al ministro Poletti un piano per la lotta alla povertà e per l’inclusione sociale che approveremo entro luglio. Dobbiamo recuperare un ritardo accumulato in un ampio lasso di tempo, è questa la sfida in cui ci stiamo cimentando”. Una disponibilità di reddito limitata rispetto ad altre regioni ed una maggiore insicurezza sul futuro che porta a ridurre i consumi ma ad aumentare la quota destinata al risparmio. È questa la lettura della Confesercenti Calabria del dato Istat che vede la Regione fanalino di coda nella classifica dei consumi medi mensili delle famiglie con soli 1.729,20 euro, 1.300 in meno della Lombardia. “La disponibilità di reddito – spiega Pasquale Capellupo, direttore di Confesercenti Calabria – è l’elemento fondamentale per spiegare il dato Istat. In una situazione generale di crisi e con una diffusa insicurezza, le famiglie, soprattutto in......
una regione in cui la disponibilità di reddito è limitata, diminuiscono le loro spese”.

                                                                        su segnalazione

8 commenti:

  1. Non c'era bisogno che ce lo dicesse nè l'Istat nè il capo regionale . Noi giornalmente subiamo mortificazioni di ogni genere,i nostri anziani fanno la fame,le famiglie sono distrutte dalle tasse però la nostra classe politica regionale va alla grande con stipendi e consulenze da vergogna!!! Vagabondi( i politici) prendetevi una zappa e andate a lavorare, andatevelo a sudare lo stipendio e ancora una volta VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. basta vedere quello che accade a Zagarise per capire in che mani siamo caduti,Mario Oliviero ci dovrebbe spiegare come si danno i posti di lavoro senza concorsi o bandi

      Elimina
    2. Se non si torna all'onestà e alla meritocrazia faremo una brutta fine!!!!!!!
      Non si può dare sempre la guida a personaggi incompetenti e opportunisti!!!!!
      E' finito il tempo del lavoro per tessere politiche e voti di scambio!!!!!!!!Svegliamoci calabresi"""""

      Elimina
  2. la colpa è solo nostra che continuiamo a votare questi parassiti succhia sangue

    RispondiElimina
  3. vergognatevi!!!!!!!!!!!!!!! ma tanto voi non provate alcun sentimento

    RispondiElimina
  4. Si fanno la guerra ma per finta giusto per fare colpo su di noi poveri fessi poveri in tutto

    RispondiElimina
  5. Domenico Dragone oltre che di comodo di un grande lavoro in nero, che tutti non vogliono vedere,auguriamoci che ci sia qualcuno che abbia il coraggio di "accendere la luce " allora si che ne vedremo delle belle, eppure basterebbe alla finanza fare un controllo incrociato per capire da dove arrivano i soldi e come hanno fatto a costruire case,auto,moto etc etc ......

    RispondiElimina
  6. Voglio ritornare al Regno delle Due Sicilie, i piemontesi in primis miravano alle casse del regno più ricco d'Italia,andate a spulciare bene nella storia e poi vedete che non eravamo briganti come ci hanno dipinti per secoli,e dopo che ci hanno impoverito ci fanno pagare pure le tasse

    RispondiElimina

SELLIARACCONTA ®©2009 Tutti i commenti sono moderati in automatico