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martedì 14 marzo 2017

Diga del Melito continua il disinteresse da parte del presidente Oliverio mentre si sospettano loschi affari di truffa sulla faraonica diga ferma da 30 anni

Già nel 2008, con due differenti comunicati stampa, sulla Diga del Melito ipotizzavo “affari, manovre, soldi e potere”, nonché “un’ipotesi di truffa” da parte di Astaldi. Da anni ci battiamo in tutti i modi perché possa emergere ciò che è realmente accaduto  su una vicenda ormai trentennale, vicenda dai tratti oscuri e con molte, troppe zone d’ombra.        




"In questi ultimi due anni le ho tentate tutte per avere un incontro serio ed approfondito sul ruolo dei Consorzi di bonifica e sulla realizzazione della Diga sul Melito. Centinaia di lettere, email, messaggi, telefonate ,richieste di incontro: nessuna, ma proprio nessuna risposta nemmeno interlocutoria. È una offesa all'Ente che rappresento.Mai mi era capitata una situazione simile nella mia lunga attività politico -sindacale. Ho cercato tutte le vie diplomatiche possibili,senza risultati .Non mi resta che la "protesta ",e la attuero' in tutte le forme legittime possibili, avendo dalla mia dipendenti; operai,Sindacati, Organizzazioni ed enti vari nonché ben 56 Sindaci. Non posso più tollerare questa totale indifferenza della Giunta regionale e del suo Presidente. È una situazione insostenibile ed inaccettabile mai vista in vita mia. Per estrema chiarezza voglio dire che il problema non è il fatto che il Presidente Oliverio non ha ritenuto fino ad ora di concedermi un incontro, ma il fatto che si è completamente disinteressato dei Consorzi di bonifica e della problematica riguardante la difesa del suolo, il dissesto idrogeologico, le risorse idriche nonché una grande opera quale è la Diga sul Melito. E se di tali problematiche si è interessato, lo ha fatto in maniera assolutamente superficiale e senza una visione di insieme. Chi lo consiglia su queste cose? Chi gli prepara i vari ,,,,,,,,,,,,,,,

lunedì 13 marzo 2017

38enne catanzarese In preda ad un raptus di follia punta alla gola della compagna un coltello, salvata dalla figlia 15enne

In preda ad un raptus di follia ha afferrato un coltello da cucina e lo ha puntando alla gola della compagna. È avvenuto nella nottata appena trascorsa, quando – poco dopo la mezzanotte - ai carabinieri è arrivata la telefonata di una 15enne, figlia della vittima, che chiedeva aiuto.

Sul posto è giunta una pattuglia che ha subito raccolto le testimonianze su quanto accaduto: da quanto appreso a far scattare in un primo momento un lite accesa fra la coppia sarebbe stata la morbosa gelosia dell’uomo: continue chiamate alla donna mentre questa si trova a lavoro, lui che si presenta improvvisamente nei luoghi frequentati da lei per offrirle continui caffè, altre telefonate persino quando la donna si trova a casa dei suoi genitori.
Un morbo, quello della gelosia, che già in passato, l’avrebbe portato a compiere, all’indirizzo delle compagna, quelli che gli investigatori definiscono dei “sistematici atti di vera e propria persecuzione”, arrivando anche ad alzarle le mani mandandola al pronto soccorso con numerose ecchimosi ed una costola incrinata.
Dopo una cena a casa di lei, l’ultimo durissimo litigio: neanche il ritorno della figlia della donna, 15enne, da una cena fuori con le amiche, riesce a placare gli animi. Pochi minuti dopo la mezzanotte la violenza e la ragazzina che si rifugia in camera e chiama il 112.
Dopo pochi istanti l’arrivo della gazzella che si trova davanti alla scena: lei in un angolo del soggiorno con un profondo taglio alla mano, procuratosi mentre tentava di sottrarsi alla presa e alla minaccia del coltello da parte del compagno; la casa era a soqquadro e, appoggiato su un mobile, a breve distanza dall’uomo, il coltello utilizzato.
Per lui, un 38enne catanzarese già noto alle forze dell’ordine, è scattato l’arresto dopo essere stato portato nel Comando di Villa Trieste del capoluogo. Ora si trova ai domiciliari in attesa del rito per direttissima: le accuse sono di atti persecutori e lesioni personali. La donna, invece, ha sporto querela raccontando mesi di maltrattamenti e vessazioni subiteA partire dall’inizio del nuovo anno, quello di stanotte è il quinto arresto effettuato dai militari di Catanzaro per violenze di questo genere. “In tal senso, gli sforzi che l’Arma intende profondere, e che ..................

venerdì 10 marzo 2017

Oggi a Sersale sboccia la "RISERVA NELLE VALLI CUPE" Nella suggestiva cornice della struttura "Porta del Parco” presentazione della “Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe”, istituita con Legge Regionale n. 41 del 21/12/2016.

Oggi venerdì 10 marzo 2017, alle ore 16.30, nella suggestiva cornice della struttura "Porta del Parco” presenteremo la “Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe”, istituita con Legge Regionale n. 41 del 21/12/2016. 

L’area delle “Valli Cupe”, definita dal naturalista belga John Bouquet “il segreto meglio custodito d'Europa”, scenario verde di un'esperienza collettiva di successo, grazie ad una legge approvata all'unanimità dall'Assemblea legislativa calabrese, è stata trasformata in Riserva Naturale, la prima della Provincia di Catanzaro, la terza dell’intera Regione dopo quelle della Foce del Crati e di Tarsia.
La legge regionale, proposta dal consigliere Mimmo Tallini, è stata approvata all’unanimità dalla Commissione Ambiente presieduta dal consigliere Domenico Bevacqua dopo alcune sedute in cui è stata vagliata con il prezioso supporto del Dipartimento Ambiente della Giunta regionale, e subito dopo dall’Aula. L’iter legislativo che ha coinvolto tutti i soggetti interessati è durato un anno. 
Al convegno prenderanno parte, oltre ai consiglieri regionali Tallini e Bevacqua, Orsola Reillo, dirigente generale del Dipartimento Ambiente della Regione e Antonella Rizzo, assessore regionale all’ Ambiente, il generale Aloisio Mariggiò, commissario di “Calabria Verde”, la commissaria del Parco nazionale della Sila Sonia Ferrari, il responsabile nazionale per le Aree Protette di Legambiente Antonio Nicoletti e la storica dell’arte Anna Gastel (la prima donna battitrice d’asta da Christie's), presidente del Festival “MiTo” realizzato dalle città di Milano e Torino. 
Trarrà le conclusioni il vicepresidente della Regione Antonio Viscomi molto attento ai processi di sviluppo dal basso. 
L'etnobotanico Carmine Lupia, che del "Fenomeno Valli Cupe" è stato ideatore e promotore, assieme alla cooperativa “Segreti Mediterranei” presieduta da Rossella Capellupo, illustrerà la nascita e lo sviluppo di un'esperienza naturalistica "che dimostra come anche in Calabria si può fare sviluppo sostenibile attivando le intelligenze dei territori". 
Un’area che rientra, con i suoi fitti boschi e il variopinto quadro d’ambienti, negli itinerari di prestigiose guide nazionali ed internazionali di turismo (“Cento luoghi incantati da vedere nella vita”- Rizzoli- e la guida internazionale “Lonely Planet”).
Un modello di sviluppo dal basso che in questa parte storicamente svantaggiata del Paese, in poco più di un decennio 15 anni, è riuscito: 1) a creare interesse diffuso, coinvolgendo le scuole e le Università ma anche esperti e persino la prestigiosa Società Botanica Italiana che nel 2008 ha scelto la Calabria, segnatamente le Valli Cupe, per quattro giorni di escursione scientifica; 2) a stimolare la formazione di una fitta rete di iniziative economiche per la valorizzazione dei prodotti del territorio, ad incominciare dalle tante proposte enogastronomiche che puntano sulla qualità e la genuinità delle materie prime. Modera il dibattito il capo ufficio stampa del Consiglio regionale Romano Pitaro. 
In mattinata, prima del convegno, è possibile partecipare nel Planetario ad “un viaggio in orbita visionando frammenti di meteoriti e copie in scala della navicella Apollo” con la guida del professor Francesco Bevacqua. 
Nel corso della manifestazione saranno illustrate le ................

giovedì 9 marzo 2017

Picchiata,sequestrata e seviziata una giovane donna a Catanzaro proprio il giorno della festa delle donne

Un grave episodio di violenza è stato stroncato nella notte dall'intervento dei militari della Compagnia Carabinieri di Catanzaro
Sono circa le 2.15 di mattina quando una chiamata disperata giunge al 112: a contattare la centrale operativa del comando provinciale dell’arma è una donna moldava di 45 anni che vive a Battaglia Terme, in Provincia di Padova. È profondamente scossa: all’operatore, che cerca di tranquillizzarla, spiega che sua figlia, studentessa diciottenne che, lo scorso 14 febbraio, era scappata dalla sua casa nel padovano, per venire a vivere a Catanzaro, era stata picchiata dal compagno, E.E., 32enne egiziano residente a Catanzaro Lido, il quale, dopo averle anche sequestrato il telefono cellulare, da almeno quattro ore l’aveva rinchiusa nella camera da letto del loro appartamento, impedendole anche di andare in bagno, dando luogo ad un vero e proprio sequestro di persona.

 Al telefono la donna riesce a fornire al centralinista alcune sommarie informazioni circa l’indirizzo dell’abitazione ove la figlia stessa era segregata. Immediato l’invio di un’autoradio, in quel momento in servizio di perlustrazione e controllo del territorio a Catanzaro Lido, nella zona di Via Stretto Antico; in pochissimo tempo infatti i militari riescono ad individuare lo stabile d’interesse ed ad accedere all’appartamento; la scena che si presentava ai militari non lasciava dubbi su quanto accaduto: la ragazza, visibilmente sotto shock, presentava numerosi tagli ed ecchimosi sul viso ed altre parti del corpo, segno tangibile della violenza fisica esercitata nei suoi confronti dal fidanzato; tutto l’appartamento, e in modo particolare la camera da letto, era a soqquadro e infine la serratura e la maniglia della porta all’interno della medesima stanza danneggiate dai tentativi della ragazza di uscirne. Dalla ricostruzione dei fatti, effettuata in perfetta sinergia con i colleghi della Stazione dei Carabinieri di Battaglia Terme (PD) che in piena notte raggiungevano la madre della ragazza per acquisirne formalmente la testimonianza, si aveva modo di appurare che alle 21.30 circa della sera precedente l’uomo era esploso in un raptus di gelosia dopo aver visto la .......................

mercoledì 8 marzo 2017

" Paese mio che stai sulla collina " Questo che racconto può essere ambientato in qualsiasi paesino della PreSila,

Leggo che si farà animazione per i bambini nei locali della mensa. Meno male che non c' è stato da mangiare altrimenti avrei pensato male. Qualcuno mi scriveva che un sindaco usava i locali della mensa come ristorante e invece di portare presidi, professori e sindaci per i mini sindaci li portava a mensa. E non era nemmeno igienico perché il giorno dopo c' era scuola. Ora non c' è più la mensa? Forse non ci sono più bambini a mensa? Chiedo alla Dirigente se sono stati chiesti i permessi. Come prima si scriveva alla dirigente per protestare contro l' uso non giusto dei locali e ora si fa lo stesso? Come tutte le cose..... Paese mio che stai sulla collina vorrei tanto leggere che stai bene di salute ma ogni volta che vengo ti trovo sempre peggiorato, sarà colpa del clima o dell'incuria di chi ti amministra, se prima le tue strade erano con le buche ora ho trovato delle voragini ,non basta auto elogiarsi da soli per le pezze che ti stanno mettendo addosso per sembrare più carino per i turisti che non ti conoscono ma per noi è solo fumo negli occhi, persino la stampa sta parlando di Te " Paese mio " mio e di tutti quelli che ci vivono... dicono che hai l'aria buona ma nello stesso tempo ti si accusava di discariche a cielo aperto,di depuratore che non funziona e degli edifici privi di allacci alla rete fognaria, qualcuno quando mi vede storce il naso facendo dei commenti che anche lui non comprende, altri sono contenti e vogliono sapere chiedendomi come mai ritorno in questo piccolo paesino che non offre niente,l'unico sbocco per trovare" u solito postu" è mettersi in politica ,tu mi dai il voto e giù promesse di ogni genere.
Paese mio loro non sanno quanto ti penso e............