martedì 15 luglio 2014
Il video del matrimonio dentro lo stadio di Catanzaro del capo ultras con cori contro la polizia, mentre la digos indaga sulle concessioni dell'impianto
Riflettori della Digos sul matrimonio al Ceravolo di Catanzaro
. Gli uomini della polizia giudiziaria si sono recati negli uffici del dipartimento Sport del Comune di Catanzaro per chiedere chiarimenti sulle modalità con cui è stato concesso l'utilizzo dell'impianto sportivo per il banchetto nuziale del capo ultras e consigliere comunale di Forza Italia, Andrea Amendola. Al momento, secondo quanto si è appreso, gli uomini della Digos si sarebbero limitati a chiedere informazioni senza prelevare documenti dagli uffici comunali. È prematuro anche parlare di indagine, bisognerà capire se le risposte fornite dagli uffici abbiano chiarito i dubbi degli investigatori.
E gli interrogativi su quanto accaduto sabato non mancano. Non c'è chiarezza su quanto la coppia abbia speso e se abbia già versato quanto dovuto nelle casse comunali. Il sindaco Sergio Abramo, infatti, durante il ricevimento ai microfoni dei .....
lunedì 14 luglio 2014
Due nuove navette al servizio dei comuni di: Albi, Magisano, Petronà, Sersale, e Zagarise. Il tutto grazie all'Aggregazione dei Borghi che con la programmazione PIAR ottiene un contributo di 150 mila euro
Soddisfazione da parte del coordinatore del progetto avv. Pietro Raiomondo
Pochi giorni addietro è stato sottoscritto
il contratto tra il Comune di Zagarise
e la Omnibus, società aggiudicatrice
del bando di gara relativo alla fornitura di due navette turistiche, rispettivamente di 21 posti (19 passeggeri, 1 hostess, 1 autista) e di 9 posti (incluso
un autista). Un altro grande risultato raggiunto dall’Aggregazione dei Borghi con la Programmazione PIAR e comunicato
ufficialmente ai sindaci del territorio dal coordinatore e promotore
dell’iniziativa, Pietro Raimondo. Il progetto presentato da Raimondo ha
consentito ai Comuni aderenti di beneficiare di un finanziamento di 150.000 euro, destinati all’acquisto dei
due utilissimi minibus. Un patrimonio mobiliare che, sia pure iscritto
formalmente in capo al Comune di Zagarise, in quanto capofila, apparterrà e sarà
messo a disposizione di tutti i cittadini dei cinque comuni dell’Aggregazione,
nonché a tutti coloro che, grazie alla visibilità maturata in questi anni, si
recheranno presso Albi, Magisano, Petronà, Sersale e Zagarise, per continuare a beneficiare
delle realtà che, con sacrificio e lungimiranza, gli amministratori locali
hanno saputo creare negli ultimi anni su questo ricco territorio della presila
catanzarese. Un risultato importante, che nasce da un programma ben preciso,
finalizzato a rendere ancor più fruibili, anche in termine di servizio
all’accoglienza, gli interessanti elementi attrattori esistenti sul territorio,
quali: i Musei del Parco Nazionale della Sila; il Parco Avventura; i sentieri
naturalistici; le Valli Cupe; le Cascate del Campanaro. Per non parlare
di quelli in via di sicura realizzazione, in quanto già finanziati e in
cantiere, quali: la Città del West; la
Città della Scienza e l’avvistamento
panoramico. Un servizio indispensabile che si realizzerà attraverso un preciso modello
gestionale, che si dovrà necessariamente e opportunamente condividere, senza prescindere
dal coinvolgimento di tutte le popolazioni interessate e dagli Enti meglio preposti
al riguardo. “In questo
momento - ha dichiarato l’avvocato Raimondo - non posso nascondere ai miei cari amici
sindaci, la gioia di aver creduto profondamente nella possibilità che il nostro
territorio, sia pure con qualche difficoltà, potesse cominciare a dialogare in
modo così unitario. Con ....
sabato 12 luglio 2014
Un'altra buona notizia per il castello Bizantino di Simeri che grazie all'oculatezza sui lavori benificierà di ulteriore recupero delle sue antiche mura
Castello di Simeri
ULTERIORI LAVORI CON FONDI CIPE
Il Dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio della Regione Calabria, con nota dell’’8 luglio, ha la possibilità di utilizzo del 20% aggiuntivo dell’importo contrattuale per la perizia in corso d’opera del recupero del castello bizantino e della cinta muraria. I lavori di riqualificazione, recupero e valorizzazione dell’antico maniero bizantino e della cinta muraria si tradurranno in una migliore fruibilità per la collettività di un bene di straordinario interesse storico e miglioreranno la qualità dei processi di coesione economica e sociale della zona. Sarà possibile così configurare meglio l’originario impianto del bene culturale e mettere in sicurezza l’area di pertinenza, secondo un progetto di diversi anni addietro, rimasto senza copertura finanziaria nel 2010 a causa della mancata approvazione CIPE del Par Calabria Fas 2007/2013. Solo lo scorso anno (Rep. 1082 del 13 maggio 2013) il sindaco Marcello Barberio ha potuto sottoscrivere a Lamezia Terme, con la Regione Calabria, l’APC (Accordo di programma quadro), in pratica una nuova convenzione, che regolamenta il finanziamento dell’intervento di riqualificazione urbana (recupero centri storici), per un importo di 896.636,10 euro con copertura finanziaria della delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica 89/2012, con fondi di Sviluppo e Coesione. Lavori al castello di Simeri Se non fosse stato raggiunto tale obiettivo, il Comune avrebbe subito un grave danno finanziario e la beffa di non vedere realizzata un’opera di forte attrazione turistica (con funzione “civetta” sull’economia dell’intero comprensorio) e dalla inequivocabile connotazione identitaria, in quanto i vecchi ruderi raccontano la storia di una comunità laboriosa, angariata nei secoli dal servaggio feudale. Il diritto di sovranità coincideva con quello di proprietà fondiaria, sul cosiddetto “beneficio” e sui “jussi” (diritti privativi, gravami diretti e indiretti, diritti proibitivi sulle acque pubbliche a scopo agricolo, sui mulini, sui frantoi e su tutto). Tra i diritti particolari, al tempo dei Ruffo, dei Borgia, dei Gonzaga e ancora dei De Nobili, è da ricordare quello della “provvista della dignità ecclesiastica”, cioè il diritto di nominare gli 8 canonici della chiesa di jus patronatus di Santa Maria dell’Itria. Storie d’altri tempi, superate solo con l’eversione della feudalità nel 1806, con l’occupazione francese del Regno di Napoli. Il sindaco - unitamente alla delegata di Simeri (Rossella Riccelli) e a quello di Simeri Mare (Luciano Corapi) – hanno precisato che non ....
venerdì 11 luglio 2014
Il Pecorino Dop Crotonese si potrà produrre anche nel territorio di Sellia, Sersale,Simeri Crichi, Soveria Simeri, Zagarise.
Il pecorino crotonese ha ottenuto dalla Commissione
europea la Denominazione di origine protetta (Dop). Il documento è stato
pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Ue e rappresenta un importante
traguardo raggiunto dal Consorzio di tutela della Dop Pecorino crotonese
e Ricotta affumicata crotonese e degli allevatori e caseari associati.
Lo afferma il presidente del consorzio Francesco Scarpino che in una nota stampa, oltre ad annunciare la bella notizia, sottolinea il lavoro svolto dal Consorzio insieme alla Regione Calabria.
La Dop associa il nome di un territorio ad un suo prodotto tipico e prevede la tutela giuridica internazionale da parte dell’Unione europea, contro le imitazioni e contraffazioni. La zona di provenienza del latte di produzione e di stagionatura del formaggio pecorino crotonese comprende: l’intero territorio della provincia di Crotone, il territorio di dodici Comuni della provincia di Catanzaro: Andali, Belcastro, Botricello, Cerva, Cropani, Marcedusa, Petronà, Sellia, Sersale, Simeri Crichi, Soveria Simeri e Zagarise; il territorio di tredici Comuni della provincia di Cosenza: Bocchigliero, Calopezzati, Caloveto, Campana, Cariati, Cropalati, Crosia, Mandatoricco, Paludi, Pietrapaola, San Giovanni in Fiore, Scala Coeli, Terravecchia.
«Con questo riconoscimento – riferisce Scarpino – il comparto lattiero-caseario calabrese ha un nuovo importante punto di forza, che gli operatori della filiera possono sfruttare per migliorare l’economicità della propria attività». «Ciò – aggiunge Scarpino – sarà possibile se gli operatori sapranno riconoscere nella Dop un patrimonio collettivo da valorizzare nonché un’occasione per cooperare fattivamente e creare così un circolo virtuoso.
Migliore sarà l’immagine del territorio, maggiore sarà
Lo afferma il presidente del consorzio Francesco Scarpino che in una nota stampa, oltre ad annunciare la bella notizia, sottolinea il lavoro svolto dal Consorzio insieme alla Regione Calabria.
La Dop associa il nome di un territorio ad un suo prodotto tipico e prevede la tutela giuridica internazionale da parte dell’Unione europea, contro le imitazioni e contraffazioni. La zona di provenienza del latte di produzione e di stagionatura del formaggio pecorino crotonese comprende: l’intero territorio della provincia di Crotone, il territorio di dodici Comuni della provincia di Catanzaro: Andali, Belcastro, Botricello, Cerva, Cropani, Marcedusa, Petronà, Sellia, Sersale, Simeri Crichi, Soveria Simeri e Zagarise; il territorio di tredici Comuni della provincia di Cosenza: Bocchigliero, Calopezzati, Caloveto, Campana, Cariati, Cropalati, Crosia, Mandatoricco, Paludi, Pietrapaola, San Giovanni in Fiore, Scala Coeli, Terravecchia.
«Con questo riconoscimento – riferisce Scarpino – il comparto lattiero-caseario calabrese ha un nuovo importante punto di forza, che gli operatori della filiera possono sfruttare per migliorare l’economicità della propria attività». «Ciò – aggiunge Scarpino – sarà possibile se gli operatori sapranno riconoscere nella Dop un patrimonio collettivo da valorizzare nonché un’occasione per cooperare fattivamente e creare così un circolo virtuoso.
Migliore sarà l’immagine del territorio, maggiore sarà
martedì 8 luglio 2014
Dopo il torbido episodio della statua Madonna che durante la processione fa l'inchino alla casa del boss il parroco invita i fedeli a prendere a schiaffi il giornalista impiccione
Don Benedetto Rustico, parroco della Madonna delle Grazie ad Oppido
Mamertina, non può più
amministrare Messa e rivolgere omelie ai fedeli nella cittadina calabrese, e la Chiesa non può non assumere provvedimenti inequivocabili e decisivi». Lo afferma in una nota il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, in riferimento alla vicenda del prete che ha invitato i propri fedeli, nell'omelia, «a prendere a schiaffi il giornalista che si trova in fondo alla chiesa». «Un prete che lancia messaggi del genere – aggiunge Soluri – non ha nulla da insegnare a nessuno, sia credente o sia laico». La "caccia all'uomo" innescata da don Rustico non ha per fortuna avuto seguito «perché molto spesso – aggiunge il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria – i parrocchiani sono più civili dei loro pastori. Additare al pubblico disprezzo e indicare come bersaglio il collega Lucio Musolino, reo soltanto di essersi recato ad Oppido Mamertina, inviato da "Il Fatto", per approfondire e raccontare la torbida vicenda della Vara che durante la processione fa "inchino" davanti alla casa del boss, resta un episodio gravissimo e incivile, ancor più intollerabile – aggiunge Soluri – per il fatto che a innescarlo sia stato un religioso che, in ogni circostanza, dovrebbe spendere solo parole di buon senso, di tolleranza, di civiltà e di pace. Don Rustico ha fatto esattamente il contrario diffondendo, ci auguriamo senza rendersi appieno conto di ciò che andava predicando, il seme dell'odio, dell'intolleranza e della violenza. Non entriamo – prosegue Soluri – nel merito della vicenda "Vara che si inchina al boss"; le valutazioni sul ruolo di don Rustico nel raccapricciante episodio spettano alle gerarchie ecclesiastiche e, considerando l'apertura di un'inchiesta della Dda sull'accaduto, alla magistratura. Come Ordine dei giornalisti della Calabria sottolineiamo però il dato intollerabile della "caccia all'uomo" lanciata dal religioso nei confronti del collega Musolino. E su questo non possono esserci, da parte di nessuno e tantomeno da parte della Chiesa, interpretazioni di comodo
«Ora cca a stamu allargandu troppu sta canzuni... cercamu undi stamu carmi tutti... sinno finisci mali per carchidunu...». («Ora questa canzone la stiamo allungando troppo. Cerchiamo di stare tutti calmi... altrimenti per qualcuno finisce male»).
Le frasi che il giovanottone dice in .....
amministrare Messa e rivolgere omelie ai fedeli nella cittadina calabrese, e la Chiesa non può non assumere provvedimenti inequivocabili e decisivi». Lo afferma in una nota il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, in riferimento alla vicenda del prete che ha invitato i propri fedeli, nell'omelia, «a prendere a schiaffi il giornalista che si trova in fondo alla chiesa». «Un prete che lancia messaggi del genere – aggiunge Soluri – non ha nulla da insegnare a nessuno, sia credente o sia laico». La "caccia all'uomo" innescata da don Rustico non ha per fortuna avuto seguito «perché molto spesso – aggiunge il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria – i parrocchiani sono più civili dei loro pastori. Additare al pubblico disprezzo e indicare come bersaglio il collega Lucio Musolino, reo soltanto di essersi recato ad Oppido Mamertina, inviato da "Il Fatto", per approfondire e raccontare la torbida vicenda della Vara che durante la processione fa "inchino" davanti alla casa del boss, resta un episodio gravissimo e incivile, ancor più intollerabile – aggiunge Soluri – per il fatto che a innescarlo sia stato un religioso che, in ogni circostanza, dovrebbe spendere solo parole di buon senso, di tolleranza, di civiltà e di pace. Don Rustico ha fatto esattamente il contrario diffondendo, ci auguriamo senza rendersi appieno conto di ciò che andava predicando, il seme dell'odio, dell'intolleranza e della violenza. Non entriamo – prosegue Soluri – nel merito della vicenda "Vara che si inchina al boss"; le valutazioni sul ruolo di don Rustico nel raccapricciante episodio spettano alle gerarchie ecclesiastiche e, considerando l'apertura di un'inchiesta della Dda sull'accaduto, alla magistratura. Come Ordine dei giornalisti della Calabria sottolineiamo però il dato intollerabile della "caccia all'uomo" lanciata dal religioso nei confronti del collega Musolino. E su questo non possono esserci, da parte di nessuno e tantomeno da parte della Chiesa, interpretazioni di comodo
«Ora cca a stamu allargandu troppu sta canzuni... cercamu undi stamu carmi tutti... sinno finisci mali per carchidunu...». («Ora questa canzone la stiamo allungando troppo. Cerchiamo di stare tutti calmi... altrimenti per qualcuno finisce male»).
Le frasi che il giovanottone dice in .....
lunedì 7 luglio 2014
Simeri Crichi: Importanti pratiche licenziate durante l'ultimo consiglio comunale tra le quali la gestione associata delle tariffe tra i comuni di Sellia, Magisano e Soveria Simeri.
Nel corso delle ultime due sedute del consiglio comunale,
convocate dal presidente Clementina Colao, sono state licenziate diverse
pratiche amministrative, prima della scadenza di legge.
Lo fa sapere l’assessore al bilancio Antonio Domenico
Zangari, il quale ha mobilitato gli uffici finanziari per pervenire in tempo
utile all’approvazione del prossimo bilancio di previsione. Intanto la Giunta e il Consiglio hanno
approvato le delibere ad esso afferenti: tariffe (confermati i canone acqua
potabile e depurazione acque reflue e fognanti, adeguamenti tributi comunali
rifiuti e tariffe Tari), piano delle alienazioni, piano finanziario.
Il presidente della commissione finanziaria Luciano Corapi è impegnato con la struttura
finanziaria nella predisposizione dello strumento contabile fondamentale
dell’ente, nonostante i vincoli e le limitazioni derivanti dal patto di
stabilità interno, di cui anche l’Anci chiede un allentamento, per liberare la
capacità di spesa dei cosiddetti comuni virtuosi, i quali si ritrovano bloccato
anche l’avanzo di amministrazione.
Intanto, dopo i recenti incontri istituzionali tra i comuni
di Simeri Crichi, Soveria Simeri, Magisano e Sellia, il consiglio comunale ha
approvato all’unanimità la convenzione per l’esercizio associato di tre
funzioni fondamentali, quali: il catasto, i servizi pubblici generali comprensivi
del trasporto pubblico, l’edilizia e i servizi scolastici. I particolari della
gestione di tali funzioni (e delle tre precedenti) saranno definiti dalla
conferenza dei sindaci (Marcello Barberio per Simeri Crichi, Aldo Olivo per
Soveria, Antonio Lostumbo per Magisano e Davide Zicchinella per Sellia), dopo
l’incontro tecnico degli uffici di ragioneria convocati presso la sede del
comune capofila. Particolare attenzione sarà posta nell’assegnazione delle
risorse umane, finanziarie e strumentali, sulle anticipazioni, per servizi
delicati già associati, come quelli di polizia urbana, servizi sociali e
protezione civile. E a dicembre la gestione associata dovrà essere estesa alle
ulteriore tre funzioni fondamentali. Tranne che non sopraggiungano prevedibili
proroghe temporali, che consentano nel frattempo di sperimentare le forme
associative inedite per le nostre realtà, finalizzate a conseguire risultati di
economicità, anche a scapito di una più radicata autonomia locale.
riceviamo e pubblichiamo
sabato 5 luglio 2014
Arriva la banda larga a: Sersale, Zagarise, Magisano, Pentronà. Grazie all'impegno dell'Aggregazione dei Borghi una vasta area della pre-sila verrà finalmente servita dall' importante servizio
Portata
a compimento, e realizzata dopo anni di duro lavoro, l’infrastruttura di una rete wireless in aree rurali non
servite da rete di altri operatori. L’impianto, che farà parte del patrimonio
dei cinque comuni rientranti nell’Aggregazione
dei Borghi (Zagarise, Sersale, Magisano,
Albi e Petronà), attraverso un bando ad evidenza pubblica, sarà presto messo
a disposizione e al servizio delle collettività del territorio silano e, soprattutto,
di quelle aree oggi in forte crescita come Buturo,
Tirivolo, Villaggio Mancuso, Mandile
e Castellace, località oggi non
servite dall’importante infrastruttura. Un grave disagio e danno per tutti gli
operatori del settore agricolo, turistico e ricettivo che, invece, così,
avranno finalmente la possibilità di avere a disposizione un servizio di grande
importanza commerciale e di livello strategico per il territorio, oltre che di
supporto per una fuoriuscita dall’emarginazione telematica di altri territori
comunali, come Belcastro, Cerva e Taverna. “Un intervento che – ha dichiarato l’avv. Pietro Raimondo, coordinatore dell’Aggregazione –, tra tutti
quelli che ho promosso in questi anni, riveste senz’altro un’importanza
notevole per il forte impatto che avrà sulla crescita socio-economica del
territorio. Ora, la mia intenzione, di cui ho già reso partecipe tutti i
sindaci interessati, è quella di garantire a tutti i residenti dei comuni modalità
di accesso alla rete più vantaggiose, coinvolgendo tutte le aree comunali (piazze e zone altamente frequentate, come ad
esempio Bututo, Valli Cupe e il Parco Avventura) e istituendo delle wi-fi free zone dove far navigare tutti
gratuitamente. Un intervento per il quale mi sento di ringraziare tutti i
sindaci dell’Aggregazione, primi fra tutti coloro che insieme a me hanno
creduto in questo progetto, come i già sindaci Vera Scalfaro; Santino Bubbo;
Frank Mario Santacroce e gli attuali
primi cittadini: Salvatore Torchia, Vincenzo Mazzei, Giovanni Piccoli, Antonio
Lostumbo e il neo sindaco di Zagarise, Domenico
Gallelli. Poi, tutti coloro che hanno collaborato materialmente ad aiutarmi
a portare avanti il progetto:
località Tirivolo |
l’amico ingegnere Gianfranco Timpano, che con la sua competenza tecnica e nella sua veste
di assessore comunale di Zagarise ha fornito un contributo enorme; l’ingegnere Francesco Colosimo e l’amico e
professionista Bruno Battisti; senza
dimenticare la Regione Calabria che
ha fortemente creduto nella mia proposta e in questa importante opera,
finanziata per 266.000 euro attraverso
il PIAR-PSR CALABRIA 2007/20013, nella
Misura 321 Azione 01”. Il progetto consiste nella realizzazione di un’Infrastruttura
/Rete Dati senza Fili che utilizza lo standard
Hiperlan alla frequenza di 5.4 Ghz.
Il motivo principale della scelta di tale standard è giustificato dalla
circostanza che non sono previsti costi di licenza per l’utilizzo della banda. La
realizzazione di questa rete consentirà una copertura in banda larga nelle zone
rurali ed urbane della presila catanzarese che, allo stato, per la
conformazione del territorio e per la densità abitativa, non sono coperti da
nessun operatore. Il punto di forza di questa rete wireless è quello di
rimediare ad un gap infrastrutturale determinato dall’assenza di copertura delle
aree, imposto dai grandi operatori che non considerano remunerativo il
collegamento con la fibra ottica, oltre al fatto che la rete telefonica è
over-utilizzata anche nelle frequenza necessarie per l’Adsl via cavo. Questa infrastruttura
sarà realizzata con .........
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