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martedì 9 febbraio 2010

VISITA PASTORALE DEL 1582 A SELLIA (PREMESSA DEI PROSSIMI 5 POST)


Nella foto un foglio originale in latino del resoconto del viaggio a Sellia
Nel mese di Dicembre del 1582 il Vescovo Nicolò Orazi visita la parrocchia di Sellia, era la prima volta dopo molti decenni molto probabilmente una delle rare visite ufficiali di sempre  che un Vescovo faceva  ad una parrocchia del comprensorio.  Orazi  le visitò tutte descrivendo in modo molto dettagliato la popolazione, il tenore di vita ,lo stato di conservazione delle Chiese ecc…ma soprattutto si dedica con devozione a sanare una tra le maggiori piaghe di quell’epoca. il distacco profondo esistente tra i pastori ed i fedeli. Numerosi Vescovi non entravano mai in diocesi limitandosi solo a percepire le laute reddite. Basti  pensare che sino al 1566 nessun vescovo aveva dimorato della diocesi di Reggio Calabria Capitale della Calabria inferiore  malgrado la cospicua redita di 3000 ducati .Con il Concilio di Trento si cercò di arginare il tutto rinnovando La Chiesa cercando di renderla più presente tra la gente. Dunque anche per la forania Sellia la visita del vescovo fu un avvenimento importante anche perchè come vedremo Orazi vi dimorò più di una volta durante il suo mandato. Prima di addentrarci nel descrivere il resoconto della visita, facciamo una breve bibliografia del Vescovo Nicola Orazi. Nasce a Bologna nel 1530 da una famiglia molto elevata economicamente, si fregiava di uno stemma proprio .Nel 1563 si laureò in diritto civile ed ecclesiastico.. Il 31 gennaio del 1582 Papa Gregorio XIII  anch’egli Bolognese lo nomina Vescovo di Catanzaro,in seguito alla morte del suo predecessore Ottavio Morioni. Resse la Diocesi per 25 anni morì l’11 Luglio del 1606. Il capitano Sinopoli commentando la  figura del Vescovo tra le altre cose afferma .Fù uomo dotato di grande energia di molta attività e zelante al suo sacro ministero ,fu certamente uno dei più ricordevoli nella storia della nostra Chiesa Vescovile. Il giudizio rispecchia in pieno la forte figura morale e innovatrice di questo Pastore vissuto mentre imperversava il protestantesimo,e continui saccheggi da parte dei saraceni  senza contare il diffuso fenomeno del banditismo  e di una diffusa arretratezza intellettuale, anche tra le classi cosiddette nobili. Nel prossimo post andremo ad analizzare proprio la situazione sociale economica e religiosa nella diocesi  di Catanzaro in quel periodo .

11 commenti:

  1. Si vede che sei un appassionato di storia. Grazie per il lavoro di recupero della nostra identità come comunità

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  2. Complimenti, ottimo lavoro.

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  3. Complimenti zagor ottimo lavoro alla ricerca di ciò che appartiene alla nostra storia

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  4. Che dire? Ottimo blog fatto da chi ama veramente questo piccolo paesello molto sfortunato per cataclismi,invasioni,incuria, ecc,,,. Ma pur sempre il nostro punto di partenza il nostro punto d'arrivo.

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  5. Mi piace visitare ,leggere i vari post sopratutto quelli che parlano del nostro glorioso passato come comunità.

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  6. Grazie per tutte le informazioni che date sulla nostra amata Sellia

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  7. Peccato non conoscere l'identità di Zagor.Veramente ammirevole il lavoro che stai svolgendo per il recupero storico del nostro borgo.Ciao da Pepè

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  8. Seguiteci nei prossimi post dedicati alla visita Apostolica del Vescovo N.Orazi nel 1582 a Sellia. Scopriremo insieme tante curiosità e fatti inediti della vita quotidiana del nostro borgo che era già un fiore all'occhielllo dell'intero compressorio.

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  9. Zagor, come vedi tutti sono curiosi di conoscere la tua identità per complimentarsi per l'eccezzionale lavoro che hai fatto e continui a fare per farci conoscere la nostra Storia.Personamente, penso di conoscere con quasi certezza chi sta dietro a questo bravissimo giovane che da sempre si è dedicato e si dedica a scoprire le nostre radici.Ciao G.F.

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  10. Si effetivamente si cerca di capire l'identità che si cela dietro il nick Zagor difficile da capire con esattezza .Comunque grazie per il lavoro meticoloso di recupero del nostro passato ,grazie per questo blog .

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  11. grazie dei ricordi del nostro paesello che ci fai rivivere il passato della mia sellia tanta amata

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