copertina della Domenica del corriere |
Nella Marina di Soverato ii mare cacciò quantita di alberi travame, tavole ed alberi,''lupi morti ed una quantita di serpenti di smisurata grosse. Ne pesarono alcuni e ne ebbe'di libbre 24: cosa non mai veduta,il comune di Sellia,Taverna ,Sorbo in gran parte perché si slamò la terra e le case se li portò alla valle;le valli erano gonfie e li menò a mare . Nella Marina di Catanzaro il mare caccio un serpe di smisurata grandezza ed in Europa non mai veduto,si suppone che sia stato portato dall'Africa; in Catanzaro quaranta persone non si sa ove siano; il mare ha cacciato molti uomini e donne morte ed un giovane di smisurata altezza con barba lunghissima .Flagelli da secoli non veduti. Borgia e senz'acqua perchè due monti si slamarono e cadderrò sopra l ‘unica fontana detta della Bresella e serrarono la valle; si porto via tutti li terreni delle Marine son coperti di sabbia, e la maggior parte delli alberi andiedero in mare. Si dice che in Messi na e sua provincia e provincia di Reggio, in quel giorno li danni causati dal diluvio delle acque furono immensi.Questo si può chiamare ii secondo Diluvio di Decaulione descritto dai poeti; ed in Catanzaro per mancanza di molitura il pane si vendeva a quattro e a cinque carlini il rotolo, al trenta; ed i Catanzaresi dovevano andare a paesi circonvicini per far morire ii grano e a portar farina, vennero fino a Girifalco, compravano grasso e se lo portavano farina. 1856. A 6 gennaio si apri il Camposanto * e la prima che fu sotterrata fu una ragazza figlia di tale scalingi, e Veronica di Chiura di Maurizio. Lo brigantaggio in questo anno fu grande: a primo gennaio diciassette persone entrarono in Polia ed assaltarono la casa di Gregorio Amoruso, si attaccarono a fucilate e cosi li briganti furono costretti a ritirarsino nelle marine. Nel marchesato han commesso grande uccisione di animali vaccini, pecorini ed altri; alla famiglia di D. Perriccioli di Catanzaro l' uccisero vacche e pecore, e quelli pochi li rimasero furono costretti a venderli
Iniziamo con la prima parte tratto dal libro memorie di un borbonico,il quale descrive l'alluvione del 1855 che colpì anche Sellia con il crollo di alcune abitazioni. Il post viene inserito fedelmente tratto dal libro senza correzioni dal dialetto Italianizzato (che si parlava in quel periodo) all'Italiano.
RispondiEliminaBuone vacanze sempre in compagnia del blog selliaracconta
Un caloroso saluto a tutti i Selliesi buonagiornata da Pepè
RispondiEliminaLeggo sempre con attenzione i vari articoli sopratutto quelli che trattano la storia in modo particolare di Sellia. Nicola-
RispondiEliminaquesta sera "al chiosco" di Giovannino festa della birra 2010 - con fiumi di birra,musica,ecc.. per trascorrere una serata in allegria.
RispondiEliminaDurante queste serate di svago, di relax bisognerebbere anche aprire un pubblico dibattito sul futuro di SELLIA # cercando con ogni mezzzo di farla risorgere. Domenico
RispondiEliminaDici bene Domenico. Giustissimo fare tante serate di svago,divertimento ma anche approfittare della importante vetrina della sagra per cercare di fare qualcosa di fortemente positivo per il futuro del paese cercando di sensibilizzare,far riscoprire,proporre,calamitare l'attenzione di eventuali persone che vorrebbero investire a SELLIA la quale si trova a 14 km da Catanzaro,20 dal mare 20 dalla Sila.
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