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giovedì 9 giugno 2022

" L'illustrissimo Morzeddu " Su Italia Uno omaggio all'eccellenze gastronomiche con uno speciale sul “Morzello” di Catanzaro.

 La Calabria del sole, del mare e della gastronomia ma anche di eccellenze come quella su cui si sono accese le telecamere di Italia Uno, in particolare di Studio Aperto MAG, che ha dedicato uno speciale al “Morzello di Catanzaro.



Il celebre piatto, tipico del capoluogo   di Regione, che ha avuto una grande ribalta nazionale anche grazie a “La Notte Piccante”, è stato protagonista di un accurato servizio realizzato da Chiara Ottaviani per conto della principale televisione privata italiana.  Tutta la Calabria è stata idealmente racchiusa dal mare di Tropea, dal peperoncino QUI un antico volumetto che ne esalta le sue peculiarità. calabrese e, appunto, da “Il Morzello”. Un vero viaggio nella storia culinaria catanzarese, sin dalle origini ai giorni nostri. Il Morzello è una pietanza molto apprezzata dai catanzaresi e dai turisti e si realizza usando trippa e frattaglie bovine, concentrato di pomodoro, peperoncino piccante, sale, alloro e origano e si mangia assieme alla pitta, tipico pane di Catanzaro a forma di ciambella schiacciata e con poca mollica. Nonostante le sue umili origini, oggi è diventato uno dei piatti più rappresentativi della cucina catanzarese ma anche calabrese, ricevendo anche l’assegnazione del marchio De.C.O. a Denominazione Comunale d’Origine da parte del Comune di Catanzaro. Nel servizio, registrato presso una Morzelleria, hanno illustrato la ricetta gli chef Tommaso Marino ed Emanuele Mancuso spiegando la preparazione e le diverse varianti, da quello di trippa a quello di baccalà passando da quello di soffritto, un vero e proprio viaggio nella tradizione culinaria catanzarese.

Ha chiuso il servizio del programma di .........

sabato 30 aprile 2022

Il borgo fantasma alle pendici della Sila con i suoi 2 ultimi abitanti, Giovanni e Maria, che alla bella età che supera gli ottanta anni, non vogliono spegnere la fiammella di vita.

 

Tutti vivevano grazie alla terra e ai suoi frutti. Ci sono ancora evidenti le tracce di una storia antica fatta di aspri confronti tra i monaci greci di Caccuri e quelli florensi di Gioacchino da Fiore. E c’è la storia della ‘Patìa’, un monastero che era sorto in quei luoghi di pace e di silenzio.


 Fantino oggi è quasi un ammasso desolante di caseggiati, come lo descrive in un recentissimo e documentatissimo libro, Antonio Talerico, ingegnere che ha lasciato il borgo con la famiglia insieme a tutti gli altri, ma l’amore per questi luoghi è rimasto intatto. I ‘fantinisi’ hanno creato un’associazione che tiene vivo il ricordo del loro borgo, ogni tanto promuovono qualche iniziativa e ogni anno a settembre organizzano la processione del patrono ‘San Giuvanniellu’. Fino agli anni ‘70-‘80 qui vi abitavano tra le 600 e le 800 persone, poi la lenta e incessante emigrazione verso il nord, verso l’Europa e le Americhe. L’agricoltura non bastava più a soddisfare le esigenze delle nuove generazioni, per come per un secolo aveva reso autonomo il Borgo. La distanza e l’isolamento erano sempre più insopportabili: perfino arrivare a San Giovanni in Fiore e Caccuri era stancante.

 Sono rimasti solo loro, Giovanni e Maria, che  alla bella età che supera gli ottanta anni, non vogliono spegnere la fiammella di vita che arde sempre più stancamente nel borgo sperduto di Infantino (o Fantino). Un’oasi incantevole che si adagia alle pendici dell’altopiano della Sila, là dove comincia l’alta Valle del Neto, mentre l’antico marchesato di Crotone si distende fino al mare. La vallata è impressionante nella sua interminabile estensione e nella bellezza di quei luoghi accarezzati dal vento, dal sole e da un definitivo silenzio. Si vedono chiaramente i campi floridi di frutteti, vigneti, i resti di ricoveri per asini e muli, capre, bovari e mandrie, dentro un grande afflato d’umanità e di immensa solidarietà. Nessun servizio, nessun collegamento, la chiusura delle ultime aule scolastiche. Poi l’aria di modernità che era arrivata anche tra le case di quel villaggio ha fatto tutto il resto. E tutto ha spazzato via. La coppia di anziani resiste: «Noi stiamo bene, abbiamo fatto qui la nostra vita, abbiamo una bella casetta. Perché dovremmo andarcene?», dice Giovanni che a Infantino è nato e cresciuto. Maria la sentiamo parlare a lungo e a voce alta al telefonino. È tranquilla e sembra felice. Il padre di Maria era del villaggio ma si era trasferito fuori da tempo. Poi lei ha sposato Giovanni e vi è ritornata definitivamente. Di recente una coppia più giovane ha deciso di abitare nel villaggio. Le case stanno inevitabilmente accartocciandosi. I tetti sono i primi a crollare. Ma il villaggio ha ancora una buona e autonoma condotta di acqua potabile e una funzionante rete fognaria. Qualcuno ha ristrutturato le casette in pietra. Chissà! C’è la piccola e bella chiesa costruita dall’attivissimo ‘parroco delle periferie’,  mons. Carlo Arnone, che ha speso la sua vita a servizio di borghi e quartieri dimenticati. Andiamo .....................

venerdì 1 aprile 2022

Ex dipende dell'ASL di Catanzaro con il vizio dell'usuraio. Sequestrati 255.000 mila euro, coinvolti anche 2 imprenditori del Catanzarese.

L’uomo era stato arrestato nel giugno 2020 dai carabinieri della compagnia di Soverato che lo avevano sorpreso mentre intascava una busta contenente 500 euro a titolo di pagamento di una parte degli interessi pattuiti per l’erogazione di un prestito usurario



 Un decreto di sequestro preventivo di circa 255.000 euro è stato eseguito dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro a carico di un ex dipendente dell’Asp del capoluogo calabrese. L’uomo, oggi in pensione, risulta indagato per usura, estorsione ed autoriciclaggio. Il provvedimento è scaturito da indagini patrimoniali del Gico del Ncleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro da cui sarebbe emersa la sproporzione fra i beni riconducibili all’indagato e ai suoi familiari e le fonti di reddito lecite dichiarate. L’uomo era stato arrestato nel giugno 2020 dai carabinieri della compagnia di Soverato che lo avevano sorpreso mentre intascava una busta contenente 500 euro a titolo di pagamento di una parte degli interessi pattuiti per l’erogazione di un ..........

sabato 5 marzo 2022

Catanzaro falsi certificati vaccinali, l'ospedale sospende due dipendenti 50 sono gli indagati. Uno in supporto presso il punto vaccinale Ciaccio De Lellis -, è riuscito a farsi registrare come vaccinato.

 Una presunta truffa in materia di Green pass che coinvolgerebbe alcuni dipendenti sarebbe stata scoperta nell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro. A darne notizia è il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.



E proprio Occhiuto si è espresso sulla scoperta dell'Azienda ospedaliera di Catanzaro riguardo alla truffa dei no vax registrati come vaccinati, seguita dal licenziamento dei responsabili: “Tutto reso possibile dai costanti controlli messi in atto dall’Azienda ospedaliera ‘Pugliese-Ciaccio’ di Catanzaro. Ringrazio il commissario Francesco Procopio e i suoi collaboratori per l’impegno e la tempestività con cui hanno gestito la vicenda, è stata scoperta una grave truffa che ha coinvolto - con diversi gradi di responsabilità - due dipendenti. Uno dei due rischiava la sospensione dopo l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale anche per gli amministrativi del sistema sanitario nazionale e, grazie alla condotta irregolare del secondo dipendente - anch’egli amministrativo, che in questi mesi ha prestato il proprio servizio in supporto presso il punto vaccinale Ciaccio De Lellis -, è riuscito a farsi registrare come vaccinato, nonostante non si sia mai sottoposto ad alcuna somministrazione. Il campanello d’allarme è suonato perché tra la prima e la seconda dose di questo falso ciclo vaccinale risultavano passati solo 7 giorni. Da questa anomalia sono partiti gli accertamenti - sono stati verificati la mancanza del modulo di consenso firmato dal paziente e della scheda anamnestica vidimata dal medico o dall’infermiere - che hanno portato alla scoperta di un vero e proprio, e assai più ampio, sistema fraudolento. Sono stati riscontrati numerosi dati anomali, soprattutto dopo l’entrata in vigore dell’obbligo sul lavoro del certificato verde rafforzato per gli over 50. Il dipendente in supporto al punto vaccinale Ciaccio De Lellis, questo quanto emerso dalle indagini interne, avrebbe registrato come vaccinate circa 50 persone - il numero è provvisorio, in queste ore si stanno effettuando ulteriori verifiche - che in realtà non si sono mai sottoposte alle somministrazioni. L’obiettivo era ovviamente quello di poter accedere, in modo fraudolento, al cosiddetto super green pass. I due dipendenti dell’Ao sono stati immediatamente sospesi ed è stato avviato il procedimento disciplinare nei loro confronti. Ho già chiesto al commissario Procopio di essere rigorosissimo nei confronti di chi non rispetta la legge e di chi lucra in modo irresponsabile sulla pandemia, mettendo a repentaglio la .........

venerdì 25 febbraio 2022

Avrebbe costretto una vigilessa di Catanzaro a baciarlo. A giudizio per violenza sessuale un tenente colonnello e il generale del comando dei vigili del capoluogo di regione.

A giudizio per violenza sessuale un tenente colonnello e  il generale, comandante dei vigili urbani di Catanzaro, per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale e favoreggiamento personale.



Sono stati rinviati a giudizio il generale Giuseppe Antonio Salerno, comandante dei vigili urbani di Catanzaro, e il tenente colonnello Salvatore Tarantino. Quest’ultimo deve rispondere dell’accusa di violenza sessuale aggravata dall’abuso di autorità nei confronti di una vigilessa. Al suo superiore invece la Procura contesta concussione, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale e favoreggiamento personale. Il processo davanti al Tribunale collegiale di Catanzaro inizierà l’1 dicembre 2022. Secondo l’accusa Tarantino avrebbe costretto una vigilasse a baciarlo. Il generale invece nonostante fosse stato messo al corrente dell’accaduto dalla vittima non avrebbe proceduto «ad alcuna comunicazione all’autorità giudiziaria». Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il  ............

lunedì 21 febbraio 2022

Sellia Marina, arrestati 5 persone per usura a imprenditori in difficoltà per la pandemia.

 Indagine dei carabinieri dopo denuncia presentata da una vittima. Usura a imprenditori in difficoltà per pandemia, 5 arresti


Cinque persone sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina (Catanzaro) con l'accusa di avere sottoposto ad usura alcuni imprenditori che si trovavano in difficoltà a causa delle conseguenze della pandemia sulla loro attività. L'indagine che ha portato agli arresti ha preso spunto dalla denuncia presentata nel febbraio del 2020 da una delle persone sottoposte ad usura, con problemi economici provocati dall'incidenza del Covid, che aveva riferito di avere ricevuto un prestito con un tasso di interesse mensile pari al ............

sabato 19 febbraio 2022

Per il "Giornale" Nicola Gratteri è il procuratore della Repubblica, con i piedi di argilla dei grandi flop L'ultimo l'assoluzione di Domenico Tallini ex presidente del consiglio regionale Calabrese.

 Un altro caso di malagiustizia. Sempre in Calabria. Dopo il caso dell'ex senatore di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, un'altra inchiesta, firmata Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, con i piedi di argilla. È la storia di Domenico Tallini, ex presidente del Consiglio regionale della Calabria (con Jole Santelli presidente), di Forza Italia. Dopo essere stato accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di scambio elettorale politico mafioso, ieri è stato assolto in primo grado con la più ampia formula del «fatto non sussiste».



Il gup del tribunale di Catanzaro, nell'ambito dell'inchiesta FarmaBusiness, istruita dalla Dda, guidata appunto da Gratteri, ha sancito l'insussistenza delle prove. «Un'accusa del tutto infondata spiega il legale di Tallini, Vincenzo Ioppoli con fonti di prova fragili, tant'è che prima il tribunale del Riesame e poi la Cassazione dichiararono la loro infondatezza». Il politico catanzarese aveva scelto di essere giudicato con il rito abbreviato e la sua sentenza è quella che più balza all'occhio fra le 14 condanne e le sei assoluzioni. Gratteri riteneva di aver dimostrato che la mafia calabrese si era infiltrata nel mercato farmaceutico grazie all'appoggio di Tallini, ai tempi in cui era assessore regionale al Personale. Sette anni fa. Secondo la sua ricostruzione, avrebbe agevolato gli interessi della cosca Grande Aracri nel settore della distribuzione dei farmaci, accelerando l'iter di rilascio dell'autorizzazione per la costituzione di due consorzi. Secondo Gratteri, Tallini avrebbe svolto la funzione di intermediario negli uffici del dipartimento Tutela della Salute e in cambio avrebbe ottenuto appoggio elettorale alle Regionali del 2014. Fantasie giudiziarie. «Tutto ciò se non mi ripaga delle indicibili sofferenze, sicuramente mi restituisce la serenità commenta Tallini -, perché gli infamanti reati che mi erano stati attribuiti sono stati cancellati in maniera totale. Non porto rancore verso nessuno, ma quanto mi è capitato serva a fare riflettere tutti. Non mi sento un perseguitato, mi sento uno che ha subito un'ingiustizia». La sua vicenda inizia il 19 novembre 2020 quando Tallini si ritrova 8 carabinieri in casa che gli comunicano una misura di custodia cautelare ai domiciliari (durata solo un mese). Il classico teorema valido per tutte le stagioni: la commistione politica, affari, mafia. «Hanno costruito tutto questo a distanza di 7 anni perché potevo candidarmi alle elezioni regionali dopo la morte di Jole. Nell'ordinanza scrivono, infatti, che il potere da presidente del consiglio era diventato talmente grande e smisurato da rappresentare un pericolo potenziale per lo scambio politico mafioso e che potevo reiterare il reato se fossi stato candidato. Insomma, volevano impedirmi di vincere. Visto che avrei potuto avere i voti. Non soffro di vittimismo, però guarda caso in Calabria queste cose succedono solo agli esponenti di Forza Italia e soprattutto ai detentori di grandi consensi elettorali. Hanno voluto segarmi le gambe con una campagna mediatica diffamatoria».

E adesso, a 70 anni, è difficile rimettersi in

venerdì 4 febbraio 2022

Catanzaro, Omicidio in via Milano. I giudici non hanno dubbi fu lui a uccidere a colpi di pistola il dipendente della Ferrovia della Calabria


 

Fu Marco Gallo a sparare e uccidere Gregorio Mezzatesta, il dipendente 53enne delle Ferrovie della Calabria ammazzato a colpi di pistola in via Milano il 24 giugno del 2017. La Corte, presieduta da Alessandro Bravin, non ha alcun dubbio. Nelle motivazioni della sentenza che lo ha condannato all’ergastolo si dà atto che tutti gli elementi portati dall’accusa hanno retto al vaglio del dibattimento. Resta «invece indimostrato l'aspetto della contestata aggravante della finalità mafiosa». I giudici partono proprio dal cosiddetto pedinamento elettronico che ha consentito agli inquirenti di ricostruire il percorso seguito dal killer. «Non v'è dubbio - si legge nella sentenza - che la costante coincidenza ed identità, in tutte le esaminate registrazioni acquisite in atti, delle caratteristiche strutturali del mezzo ripreso e del tipo di abbigliamento del motociclista che lo conduceva, in uno con la piena compatibilità dei tempi di percorrenza del tracciato stradale, avuto riguardo alle segnalate distanze; consentano di giungere ad un giudizio di assoluta certezza in .....

sabato 29 gennaio 2022

Disputa Sull'Albergo delle Fate. La famiglia Arcuri vince anche in Corte d'Appello la quale si riserva di richiedere ulteriori danni di immagine e per calunnia

 La famiglia Arcuri, proprietari dell’immobile denominato Grande Albergo Parco Delle Fate, si dicono soddisfatti dei risultati ottenuti e venuti finalmente alla luce, con l’augurio che si sia chiusa definitivamente questa parentesi, che li ha visti apparire ingiustamente sulle testate giornalistiche, riservandosi di richiedere ulteriori danni di immagine e per calunnia alla Mancuso. Oggi si può definire così conclusa la vicenda. La Corte d’Appello di Catanzaro, si pronuncia definitivamente sull’appello proposto da Sveva Mancuso e dichiara inammissibile l’appello, lo rigetta  e, per l’effetto, conferma la sentenza impugnata e  condanna Sveva Mancuso  al rimborso, in favore delle parti appellate, delle spese del presente grado di giudizio che liquida per ciascuno in euro 6.615,00 per compensi, oltre spese generali. Il pagamento delle spese, in generale e per ogni parte corrisponde ad un totale, tra tutti i gradi di giudizio a circa 100.000,00 euro


La Corte d’appello di Catanzaro  si è riunita in camera di consiglio per pronunciare la sentenza tra Sveva Mancuso  rappresentata e difesa da Francesco Gigliotti ; Marchese Francesco, in qualità di amministratore unico dell’Alfa Sila s.r.l., rappresentato e difeso da Adolfo Guarany e Mariangela Guarany; Arcuri Carmine, in qualità di amministratore unico della Euromedia s.r.l., che rappresenta la proprietà del Grande Albergo Parco Delle Fate, rappresentato e difeso da Pietro Mancuso del foro di Catanzaro; Paternostro Nunzio, in qualità di socio dell’Alfa Sila s.r.l., rappresentato e difeso da. Fernando Lomanno del foro di Roma; Rango Lucia, in qualità di socio dell’Alfa Sila s.r.l., rappresentata e difesa da Patrizia Procopio; Paola Gualtieri rappresentata e difesa da. Raimondo Garcea;  Società Cattolica di Assicurazione, in persona del suo procuratore .Alessandro Bettman difeso da Paolo Battaglia; Unipolsai Assicurazioni S.p.A ., in persona del legale rappresentante difeso de Alessandro Tassoni che la rappresenta. Già l’udienza dello scorso ottobre si era determinata con le seguenti motivazioni per la proprietà del Grande Albergo Parco Delle Fate, quindi nei confronti di Carmone Arcuri legale rappresentante: ” In via preliminare, si dichiara l’appello inammissibile richiesto da........

sabato 22 gennaio 2022

La conoscete? Dovrebbe difendere il Catanzarese Ma la senatrice eletta nel M5S, passata poi a Italia Viva, ora va con Forza Italia pensa solo alla comoda poltrona

La calabrese Silvia Vono, ufficialmente, ha annunciato di aver aderito a Forza Italia.  La Vono, così, entrata in Parlamento con il Movimento cinque stelle, transitata alla corte di Matteo Renzi in Italia via, compie il passo “estremo”: quello di approdare alla corte di Silvio Berlusconi, proprio quando il cavaliere di Arcore ha puntato il colle più alto di Roma.


La sola accusa che non si deve rivolgere mai a Silvia Vono e d’incoerenza con le sue idee politiche: ella, infatti, non ne ha nemmeno una, e non ne ha manifestate in nessuna occasione. La sola circostanza in cui ha fatto qualcosa per la comunità, fu da vicepresidente del Comitato per la Trasversale. Nel 2018, bene inteso a titolo personalissimo, si candidò al senato con i grillini; e a tutti pareva una candidatura di bandiera, goliardica, e invece si trovò vincente e senatrice: questa sì che è lotteria! E si trovò in maggioranza, nel cosiddetto Conte 1, quello giallo-verde. In questa veste, non ha fatto nulla tranne accompagnare a Catanzaro e Soverato l’allora ministro Toninelli, che, come i fatti provarono, era ed è uguale a nulla. A me in quanto presidente onorario egli promise, presente la Vono, più strade dell’Impero Romano, e non si vide un centimetro.  Passò poi, la Vono, da 5 stelle ai renziani di Italia Viva; anche in questa nuova veste, non ha fatto assolutamente nulla. Ieri, 21 gennaio 2022, è passata a Forza Italia; dove non farà del tutto nulla, a parte votare, se glielo comandano, per Berlusconi; o, in alternativa, per chi le comandano. Passata venerdì 21 per il voto di lunedì 24: che mira! Ma io ce l’ho con la Vono? Non più degli altri muti, circa trenta tra deputati e senatori calabresi, che, come si diceva dei ciuchini, una volta, a scuola, scaldano il banco: pensate a Viscomi, assente da qualsiasi cosa… Del resto, a Roma scaldano il banco almeno novecento deputati e senatori, agli ordini di pochi capibastone. E mica scordo quanti altri sono sugheri, e galleggiano in ogni mare: Amato, Casini… e, per esempio locale, Agazio Loiero. È legittimo cambiare casacca e partito? Se la Vono concluderà la legislatura, da lei iniziata con 5 stelle, iscrivendosi, dopo Italia Viva e Forza Italia, all’Unione Sarda o alla Sudtirolern Volskpartei, le battute di spirito andranno a un soldo, però ella non avrà fatto altro che applicare, a suo comodo, l’art. 67 cost., il quale vieta il vincolo di mandato. Cioè un senatore o deputato non solo può cambiare giubba e colore; ma può tranquillamente venire eletto a Fontanasecca Inferiore, promettendo agli abitanti vita e felicità, e poi votare per il bombardamento a morte dello stesso abitato; e il 67 glielo consente. Ma l’art. 11 vieta la guerra… dite? Ma c’è sempre, vedi Iraq e Serbia, l’art. 52. Ora, cercate di non capire male: io, come spesso ripeto, sono tra i pochissimi che hanno letto la costituzione “più bella del mondo”, parola per parola; e appunto per averla letta NON la condivido, manco una virgola. Incluse le giravolte, costituzionalmente legalissime e politicamente assurde, della Vono e dintorni. Anche altrove uno può farlo, ma negli Stati Uniti, se un repubblicano passa democratico o viceversa, forse a N. York lo fischiano, però non oso pensare cosa gli .......

lunedì 22 novembre 2021

La Sila regala meraviglie, Raccolti 2 funghi porcini da record, oltre 2 kg di prelibatezza uno nella Sila Catanzarese

 La Sila non smette di regalare emozioni. Dopo una stagione eccellente per la qualità dei funghi porcini, i nostri boschi, ancora oggi, racchiudono delle bellezze da sorprendenti.  2 funghi porcini da guinness dei primati raccolti , il primo nella Sila Catanzarese.



 PETRONA'Un fungo di due chili e 300 grammi è stato trovato nel territorio di Petronà, in provincia di Catanzaro. La stagione dei funghi ai piedi dei monti della Sila non finisce di sorprendere: e, infatti, proprio nella giornata di sabato, in località Scozzafava, è stato trovato un porcino da record. A fare la felice scoperta è stato Andrea Rocca di Petronà, abituale ricercatore di funghi. Andrea non ha trovato solo l’abnorme esemplare, alto trenta centimetri, di boletus edulis, ma anche altri piccoli porcini e funghi di altre specie.


Nei pressi di Moccone ( Camigliatello Silano) raccolto un porcino di oltre 2 kg.Enzo Calabrese di Mongrassano, appassionato di funghi, amante della natura e  fruitore attento del bosco, il primo posto, sul nostro podio, per questo mese di novembre. Una Guest Star da 2 chili e 300 grammi recuperata da Enzo, nei meandri nascosti dei nostri territori silani. Un profumo idilliaco per i palati più raffinati. Il principe del bosco, dal ........

giovedì 26 agosto 2021

La “Grangia di Sant’Anna” a Montauro un vero tesoro dimenticato che si affaccia sul Golfo di Squillace . L' antico possedimento appartenuto ai monaci certosini,

 


L’apertura del primo museo del paese riporta l’attenzione sulla Grangia di Sant’Anna, l’antica azienda agricola situata nel borgo di Montauro su un pianoro di circa 400 metri che si affaccia sul golfo di Squillace. ( Come riporta il sito della Gazzetta del Sud) Un antico possedimento appartenuto ai monaci certosini, oggi sito di interesse storico, al centro di un’opera di recupero passata dalla messa in sicurezza dei resti della grangia, parzialmente distrutta dal terremoto del 1783. Evento sismico che ha però risparmiato parte dei magazzini della struttura di cui gli archeologi attestano un intero piano sotterraneo esistente e mai portato alla luce, capace di conferire al sito storico ancora più importanza. Lo sa bene il sindaco Giancarlo Cerullo che conferma l’ambizione di riaprire la campagna di scavi che, però, il suo Comune non ha attualmente i fondi per affrontare. A quantificare le possibili spese è l’archeologa Chiara Raimondo, guida d’eccezione dell’itinerario montaurese nelle giornate Fai di primavera. La sua ricostruzione parte dal rinvenimento di un arco emerso nella prima campagna di scavi, testimonianza dell’esistenza di un .......

martedì 24 agosto 2021

Sellia Marina; Alexia non ce l’ha fatta. La bambina di dieci anni è deceduta, la mamma quarantenne rumena era morta dopo un terribile incidente

 

Ciao Alexia
Ti vogliamo ricordare con questa immagine nei giorni spensierati del Grest 2021, dove hai ricevuto fra l'altro il sacramento della prima confessione e siamo certi che ora sei felice in cielo con la tua cara mamma Rodica. Ti vogliano pensare tra il coro degli angeli tu che facevi parte del piccolo coro della nostra comunità parrocchiale.Sellia Marina sarà grata alla tua splendida famiglia per l'esemplare vita che avete vissuto tra noi. Grazie famiglia Antonesei.
 Sopra il ricordo  di forte  partecipazione emotiva e affettiva da parte della Parrocchia S.Rosario Sellia Marina

Era ricoverata dal primo momento in gravi condizioni in un ospedale locale. Il decesso nelle ultime ore. La mamma 40enne era morta dopo il  tragico incidente in autobus a poca distanza da Cluj in Romania  dove entrambe si erano recate dai parenti. Leggi QUI......................

mercoledì 7 luglio 2021

Tutti i piccoli paesi delle Calabria dovrebbero prendere esempio da Badolato li dove anche la più piccola casetta è un tesoro da rivalutare.

 

C'era una volta un "paese in vendita". Oggi Badolato, in provincia di Catanzaro, ha riposto nel cassetto quella definizione disperata e si è trasformato in uno dei borghi più ricercati d'Italia, capace di rinnovarsi e ritrovarsi dopo decenni difficili. (Come riporta il sito di repubblica.it sezione turismo) A partire dal secondo dopoguerra il comune calabrese aveva infatti assistito a un lento e inesorabile spopolamento che lo aveva portato a svuotarsi a poco a poco. L'inversione di tendenza arrivò negli anni Novanta e ha una data ben precisa: il 27 dicembre 1997. Quel giorno nella zona di Badolato Marina sbarcarono più di 800 rifugiati curdi. Molti cittadini, che ancora possedevano le chiavi di vecchie case e rimesse, le consegnarono ai nuovi arrivati. l paese si ripopolò temporaneamente e il Ministero degli Interni attivò finanziamenti per costruire nuove infrastrutture fognarie, linee elettriche e tutta una serie di interventi di base per rendere strutture fatiscenti, abitabili. Come risultato immediato si ebbe una grande risonanza a livello mediatico che oltrepassò anche i confini nazionali: l'area antica del comune divenne caso di studio e luogo di interesse internazionale. La trasformazione definitiva del borgo avvenne qualche anno più tardi con l'arrivo dei turisti da oltreoceano. La prima fu una signora americana che, stregata dalla bellezza del posto, rimase più di un mese in paese cercando di comprare un immobile: si chiuse così la prima compravendita a stranieri, non per uso residenziale ma turistico. Fu solo il .............

mercoledì 16 giugno 2021

L'antico borgo di Simeri diventerà un "Laboratorio Urbano" Grazie all'architetto Flavio Mancuso di Sellia Marina si svilupperanno progetti di rigenerazione urbana.

 Domenica 20 giugno sarà la data che segnerà l’inizio di un particolare programma, ovvero “Laboratorio Urbano” per la riqualificazione dell’antico borgo di Simeri, un’idea progettuale partita dall’architetto Flavio Mancuso, giovane calabrese di Sellia Marina che oramai risiede da diversi anni ad Amburgo, dove sviluppa progettazioni di rigenerazione urbanistica e pianificazioni paesaggistico/ territoriali. Il progetto, in prima battuta, per la durata di otto giorni (dal 20 al 27 giugno) si svilupperà nel borgo e nelle adiacenze territoriali, con lo scopo di riqualificare gli spazi pubblici e che potenzialmente ne avranno le possibilità, ma soprattutto generando nuove attività con il miglioramento dell’attuale patrimonio.


Saranno giorni intensi che vedranno l’intero “team progettuale” svolgere una ricca programmazione, con escursioni, aperture di “tavoli tematici”, produzione di lavori artistici, ma anche rapportandosi con le persone del luogo, “mezzo” fondamentale per poter conoscere al meglio le realtà concernenti. A tal proposito ( come viene riportato dal sito web di informazione locale Catanzaroinforma) sarà di primaria importanza lo stretto contatto che il gruppo “Simeri Lab” avrà con l’associazione locale “Asperitas” e, proprio per rafforzare le dinamiche progettuali, l’intero team soggiornerà nel particolare borgo per tutta la durata dell’iter conoscitivo. Il gruppo che svilupperà l’idea progettuale si avvale di giovani provenienti da realtà universitarie italiane ed estere, a ciò si aggiunge il sostanziale appoggio dell’Amministrazione comunale che ha interamente finanziato il progetto e altri partners essenziali come Stelle Polari Landscape Architecture, Huasipichanga, City Space Architetture e Placemaking Europe.

“E’ un progetto particolare a cui partecipiamo con vivo interesse – afferma Lorenzo Chiricò presidente dell’associazione “Asperitas” – la squadra progettuale sarà da noi seguita in ambito “storico” e “tradizioni locali”, effettueremo delle escursioni che permetteranno di conoscere i luoghi, anche in riferimento alla stessa agricoltura che sarà parte integrante del progetto. Si vivranno le consuetudini del paese inserendo momenti di vita quotidiana o che riguardano l’artigianato di una volta, come ad esempio la riproduzione di cestini in vimini e tanto altro ancora”. “Ciò che vivrà Simeri – ha poi continuato – sarà una “nuova stagione” che vedrà il ripristino di spazi urbani, aree verdi o istallazioni artistiche”. “Simeri Lab.” sarà dunque una grande opportunità per Simeri che, come tanti altri paesi, vive una condizione marginale dal punto di vista sociale ed economico.

“Il patrimonio storico di Simeri – afferma l’ideatore Flavio Mancuso – di cui eravamo a conoscenza, ci ha dato un significativo input per poter svolgere qui il nostro “laboratorio” che prevede una “strategia” pluriennale ai fini di una rigenerazione urbana, un metodo innovativo che il nostro team ha sviluppato sinora all’estero, ma che ci augureremo di poter svolgere anche qui. La nostra idea è sì partire da Simeri quale significativo borgo, ma l’obiettivo è quello di attuare una rete di comuni che possano realizzare una “rigenerazione urbana”, in virtù di ciò saranno coinvolti anche i sindaci dei paesi limitrofi”. “Il nostro – ha aggiunto – sarà un laboratorio di una settimana che verrà interamente vissuto nel paese, stando a contatto con chi vive il borgo tutti i giorni. Saremo comunque in..........

lunedì 3 maggio 2021

100 attivisti di Sersale, Cropani, Sellia Marina, Petronà e Andali alla Raccolta plastic free che si è tenuta a Cerva CZ

  Inziativa "Raccolta plastic free" grande partecipazione dei ragazzi di Cerva, con ragazzi arrivati  anche dai vari centri limitrofi


Se l’intento era quello di richiamare l’attenzione di tutti, cittadini e istituzioni, a un corretto comportamento nei confronti della natura, la missione è compiuta. ( Come riporta l'articolo su "ilreventino.it "  a firma del giornalista  Enzo Bubbo ) Utile, edificante e lungimirante. Non ha disatteso le grandi aspettative la raccolta di rifiuti organizzata dall’associazione Plastic Free e  da un nutrito gruppo di ferventi ambientalisti nel comprensorio di Cerva. La giornata all’insegna dell’ecologia, patrocinata dal comune di Cerva e sponsorizzata dal partner nazionale Flowe, ha avuto inizio, oggi, domenica 2 maggio 2021, alle ore 8:30 in Piazza della Vittoria a Cerva, dove si sono dati appuntamento tantissimi volontari provenienti da Cerva, Petronà, Sersale, Andali, Cropani e Sellia Marina. Tra gli alfieri dell’ambiente, circa cento volontari, anche tantissimi giovani: un dato che scalda il cuore. Ogni partecipante sapeva dove andare e cosa fare: nelle settimane antecedenti all’iniziativa sono stati individuati i siti da bonificare, alcuni dei quali lungo la strada provinciale. Ce n’era davvero bisogno: ovunque sono spuntate montagne di rifiuti di ogni tipo, anche ingombranti ed eternit, materiale killer subito segnalato a chi di dovere per il recupero e lo smaltimento in sicurezza. Sono stati messi insieme, in attesa di smaltimento, 8 tonnellate di rifiuti tra plastica, vetro e più di cento pneumatici.  Sono immagini che fanno male, sono immagini che portano dritte all’inciviltà, all’indifferenza, alla noncuranza. Le parole si fanno piccole dinanzi a chi distrugge l’unica casa che possiede, il nostro pianeta. Nei prossimi giorni, l’intenzione dei soci locali dell’associazione Plastic Free è quella di chiedere alle Forze dell’ordine l’installazione di fototrappole come deterrente ai danni causati al nostro splendido territorio. Queste le parole del referente locale Plastic free Luigi Scalese: «Tengo a ringraziare in primis il Sindaco Fabrizio Rizzuti , che ha partecipato in prima persona, e tutte le associazioni del territorio (ProLoco Cerva, ProLoco Sersale, Legambiente, Universo Giovani, Scoiattoli della Sila, US Cerva, Soc. Coop. Segreti Mediterranei, BeGov, Eutenia) che hanno preso parte attivamente all’iniziativa». Cerva ha una .........

venerdì 16 aprile 2021

Cropani gesto lodevole di un benefattore originario di Zagarise, dopo l'ignobile furto di 5 pc dalla scuola regala nuovo pc al centro Presilano.

 Un cittadino originario di Zagarise e cropanese di adozione Ernesto Guercio , nei gironi ha regalato un personal computer alla comunità educante cropanese come risposta al disvalore dell’illegalità. “I bambini hanno bisogno di sapere che il mondo è fatto anche di cose belle, di altruismo, di gesti mossi  umanità”, ha asserito  Ernesto Guercio, non senza criticare l’azione aberrante che fa male a tutta la comunità.


L’edificante gesto ( come viene riportato dal sito catanzaroinforma.it) è stato accolto con trasporto da tutti i docenti e anche dalla dirigente scolastica Antonella Mercuro che ne ha apprezzato “l’utilità e  soprattutto il valore simbolico di un esempio.” Cropani non si rassegna all’abitudine e all’indifferenza al male.

a seguire i particolari del furto di 5 portatili

lunedì 12 aprile 2021

Sellia Marina coltivazione di marijuana dentro una serra di 3000 metri quadrati. Arrivano le condanne per i 5 imputati 12 anni di reclusione.

 


Cinque condanne per un totale di 12 anni di reclusione, nonostante la Procura della Repubblica di Catanzaro voleva pene più alte: 32 anni circa. Si è concluso oggi il processo con rito abbreviato del processo  "Oro verde", l'indagine che ha consentito di mettere in luce, a Sellia Marina (Catanzaro), un’area di 3.000 metri quadrati adibita a piantagione di cannabis con circa 10.000 piante. Secondo l'accusa, l'interesse era di mandare avanti un giro di spaccio di sostanze stupefacenti che avrebbe potuto condurre ad un giro di circa 9 milioni di euro. Il Gup Gaia Sorrentino ha condannato tutti e 5 gli imputati e le motivazioni verranno depositate entro 60 giorni. 

a seguire le condanne inflitte ai 5 imputati .....

sabato 3 aprile 2021

Nel parco urbano a Taverna padroneggia da alcuni giorno "Il pozzo e la civetta" l'opera voluta dall'amministrazione comunale ricavata da un tronco di albero capitozzato è stata realizzata da Giuseppe Scalise de " il Cagno" .

  "Il pozzo e la civetta...

    Elementi di un simbolismo che ha guidato, per molto tempo, le vecchie civiltà e non solo". Sono aggregazione e saggezza gli aspetti i intorno a cui si sviluppa l'opera scultorea ricavata da un tronco di albero capitozzato e realizzata da Giuseppe Scalise de "Il Cagno" a Villa Luigia di Taverna, città d'arte della Presila Catanzarese.


    "Il pozzo: simbolo della purificazione e della rinascita - spiega l'autore, architetto di 31 anni - e per alcuni fonte di vita e luogo di interazioni sociali. La civetta: emblema della saggezza e della conoscenza, in riferimento alla Dea Atena per gli antichi greci. Simboli entrambi che rievocano la socialità con la speranza che il luogo in cui sorgono ne diventi il fulcro per la comunità". In meno di una settimana, utilizzando una motosega tecnica, dal tronco di un albero tagliato dal Comune perché pericolante, è stata 'forgiata' dal legno l'immagine che adesso accoglie in visitatori nell'area verde urbana anticamera del borgo che diede i natali a Mattia Preti. "Ad ispirare - aggiunge Giuseppe che assieme al padre Angelo e a tutta la famiglia porta avanti questa sfida creativa che va sotto il nome de "Il Cagno" - è la materia stessa, i suoi colori e i profumi degli alberi e delle montagne circostanti. Un ambiente in cui il legno non è più solo materia da plasmare, ma vero e proprio protagonista. E' nata così, in tanti anni, una produzione che propone animali veri e immaginari, elfi, guerrieri, immagini di vita di montagna... e non solo". Così sono state create opere come il Leone di Nemea , realizzato per la facoltà di agraria di Reggio Calabria, il "Lupo della Sila", consegnato all'allora presidente della Regione Mario Oliverio in occasione del "Transumanza Sila festival" oltre a lavori per commissioni private, eventi e manifestazioni varie. Lavori che si possono vedere in.................

giovedì 1 aprile 2021

Sellia Marina 11 giovani denunciati per una festa nel giardino di una villa, sanzioni per 4.400 euro



 In occasione del passaggio della Calabria in zona rossa, i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina hanno ulteriormente intensificato i controlli volti al rispetto delle misure di contenimento del contagio da Covid-19. Nel pomeriggio di ieri, nel corso di un servizio dedicato, i militari dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Sellia Marina e della Stazione di Cropani hanno individuato un assembramento di giovani che, in totale spregio alle vigenti norme, si erano riuniti nel giardino di una privata abitazione per festeggiare il 21° compleanno di una loro amica. Plurime le infrazioni commesse dagli undici giovani, tra cui il mancato rispetto del divieto di assembramento e del distanziamento sociale, nonché il mancato utilizzo di D.P.I., con sanzioni amministrative elevate pari a complessivi 4.400 euro. I controlli condotti dall’Arma dei Carabinieri proseguiranno in misura ancora più serrata nei prossimi giorni, al fine di verificare puntualmente il rispetto delle ulteriori misure restrittive previste in ............