sabato 16 ottobre 2010

Io vi dico che farà loro giustizia prontamente (necessità di pregare sempre )

Carissimo/a,
la preghiera è la manifestazione più alta, della nostra fede. Nella preghiera si incontrano due verità: di Dio e dell’uomo. Chi è Dio e chi è l’uomo?
Chi è Dio? È l’Onnipotente Signore, il Creatore del Cielo e della terra, la Carità eterna, la Verità dell’universo e dell’uomo, l’Amore illimitato, la Vita senza fine, la Provvidenza che governa il mondo, Colui al quale è dovuto ogni obbedienza da tutta la sua creazione, il Padre buono che conosce solo il bene, la Misericordia che non si fa attendere, la Pietà che sempre risponde, la Luce che riscalda e illumina,
Chi è l’uomo? È la povertà infinita, il nulla assoluto, il piccolo che non può crescere da solo, che mai si potrà fare da sé. È colui che per vivere si deve nutrire solo del suo Dio. Anche il corpo per vivere ha bisogno della benedizione di Dio. Persino il suo respiro è un prestito del Signore senza alcuna scadenza certa. Quando il Signore vuole, viene e se lo prende e nessuno gli potrà mai dire: “Perché me lo prendi?”. È suo.

Cosa avviene nella preghiera? Accade che la miseria dell’uomo viene offerta al Signore. Il Signore l’accoglie e la trasforma in vita e in ricchezza per noi. L’immensità, la grandezza della nostra povertà viene data a Lui nella fede che Lui potrà trasformarla in immensa ricchezza. La morte Lui la fa vita, la fame sazietà, il niente lo moltiplica e lo ingrandisce, la malattia la fa salute, la solitudine comunione, la penuria abbondanza. Niente gli è impossibile. Cosa è chiesto a noi? Solo di perseverare con fede nella nostra richiesta. Quanto dobbiamo perseverare? Fino all’esaudimento della nostra invocazione.
Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
La parabola si chiude con un pensate interrogativo: “Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”. È responsabilità del cristiano far sì che la fede non scompaia dalla nostra terra. Oggi in verità il cristiano sta commettendo un grave misfatto: sta liberando la fede dalla verità e la verità dalla fede, per dare spazio al puro sentimento, che sfocia in una religiosità senza fede e senza verità. Una fede senza verità ci rende più schiavi della non fede. Una verità senza fede ci fa al massimo dei filosofi, mai dei cristiani. Contro questo sfacelo cristiano dobbiamo reagire. Come? Rimettendo la verità nella fede e la fede in ogni verità di Dio. È Dio la verità dell’uomo, verità della sua anima, del suo spirito, del suo corpo.
In questo interrogativo di Gesù vi è la conferma di ciò che dicevo nella precedente lettera. Allora, rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci a lavoro perché un miracolo può sempre accadere. Io vi dico che se solo per un mese noi ci crediamo e operiamo secondo quanto crediamo tutto risorgerà. Che il Signore vi benedica e vi colmi di buoni e santi propositi. La domanda è sempre la stessa: cosa sto facendo io per il bene della mia comunità?

venerdì 15 ottobre 2010

Nella provincia di catanzaro parecchi plessi scolastici a rischio chiusura

Catanzaro manifestazione all'ateneo magna Grecia



L’amministrazione provinciale di Catanzaro con alla guida Wanda Ferro entro la fine di ottobre dovrà approvare il piano di razionalizzazione e dimensionamento scolastico in ottemperanza alla riforma fatta dal ministro per la pubblica istruzione Maria S. Gelmini, già approvata come linea guida da parte del consiglio regionale calabrese. Si prevede che la scure del dimensionamento si abbatterà su ben 70 plessi della scuola dell’obbligo con enormi ricadute negative specie nei piccoli comuni dell’entroterra che vedranno venir meno un diritto sancito dalla costituzione il diritto allo studio. Per non veder soppressa la propria scuola in base al nuovo art. 2 del dpr233/98 devono mantenere una popolazione scolastica stabile per almeno un quinquennio compresa tra 500 e 900 alunni Ciò comporterà molti accorpamenti per molte scuole. Alcune deroghe possono essere concesse ai piccoli comuni montani  oppure piccole realtà linguistiche ecc.. con dei parametri che scendono a minimo 300 alunni. Per essere più precisi: le scuole d’infanzia devono  avere 30 alunni- la scuola primaria 50. Per le sezioni distaccate della scuola secondaria  45 alunni. Come dicevamo alcune deroghe sono possibili per i piccoli centri montani o aree svantaggiate con parametri di  20 alunni per la scuola d’infanzia, primaria 30 alunni- secondaria primo grado 36 alunni- secondaria secondo grado 20 alunni. Questa vera rivoluzione in negativo viene discussa nelle varie sedi comuni,comunità montane,associazioni,provincia, regione. Dopo che la provincia comunicherà le varie scuole da chiudere la regione delibererà in modo definitivo il piano di dimensionamento scolastico.  Mentre molti sindaci si esprimono più o meno cosi: La riforma Gelmini è una vera vergogna di questa fantomatica seconda repubblica che invece di dare più strumenti e un piano di offerta formativa superiore, con scuole migliori, taglia invece drasticamente il personale docente e non docente e cancella quella marea di precari che finora sono stati la vera spalla armata della scuola Italiana, sopperendo a carenze e falle. Da alcune settimane sono tanti i sindaci della provincia che hanno ricevuto questa circolare shock  da parte del dirigente del settore della pubblica istruzione della provincia di Catanzaro Anna Perani che,attenendosi alla legge invita i sindaci di inviare entro il 15 ottobre 2010  un atto deliberativo con eventuali proposte di accorpamento nel cercare di salvare i plessi sottodimensionati cioè quelli che hanno meno di 500 alunni, previa acquisizione del parere dell’istituzione scolastica.  Grazie ministro, i nostri figli vi ringraziano per l’ottimo lavoro,per il futuro sicuro che gli state costruendo.

giovedì 14 ottobre 2010

A tutti i giovani di Sellia e a ogni uomo e donna di buona volontà


Carissimi, ben trovati. Vi saluto e vi ringrazio per l’attenzione e il tempo che mi date nel leggere questa mia lettera scritta con il cuore di Pastore per voi tutti. Voglio prima di addentrarmi nel discorso rivolgere un sentito e ossequioso ringraziamento a tutte quelle persone e a tutti quegli strumenti che mi consentono di arrivare a voi tutti; mi riferisco ai vari forum, blog, siti parrocchiali. Grazie.

Detto questo, mi preme sottolineare che questa mia lettera è disinteressata e interessata allo stesso tempo. Disinteressata, perché non mi lascio muovere da sentimenti che per alcuni possono essere politici o di parte ma parlo a partire dalla fede, dal vangelo, dalla volontà di Gesù. Questa mia lettera, poi, è interessata perché voi siete nel mio cuore, tutti e scrivo per il vostro bene.

In questo periodo vi sto osservando nel silenzio e sto esaminando la situazione storica in cui ci troviamo, una situazione allarmante e molto preoccupante. Cambiare la mentalità di una persona anziana è difficile, quasi, impossibile, ma formare una mentalità giovane dovrebbe essere più semplice, ma a volte, risulta più complicato. Carissimi, sento il bisogno e l’obbligo di dire: svegliamoci, diamoci uno scossone forte. Riprendiamoci ad ogni livello culturale, morale, sociale, spirituale, religioso. Anziché unirci ci stiamo dividendo, anziché andare avanti andiamo indietro, anziché crescere decresciamo, anziché seminare giustizia seminiamo ingiustizie, anziché seminare perdono seminiamo vendetta, anziché seminare odio seminiamo rancore, anziché comportarci da uomini ci comportiamo da bestie, anziché comportarci da cristiani ci comportiamo da pagani, da gente che non ha incontrato Cristo.

Non vi state accorgendo che state abbandonando Dio e i fratelli. La Chiesa è sempre più vuota, i sacramenti sono sempre più disertati. Non ci si fa più la comunione, non ci si confessa più. Non si invita più in Chiesa anzi chi dovrebbe lavorare in Chiesa la sta lentamente abbandonando. Non si crede più nei propri carismi, nel lavoro pastorale. Chi va in Chiesa va per abitudine ma non crede che una Messa gli può cambiare la vita. Si prega Cristo e lo si rinnega perché non si riesce a perdonare. Si mangia Dio e si vomita il fratello scomodo, diverso da me, dell’altra “fazione”, dell’altra corrente, dell’altro partito.
Allora, vi dico con grande forza e fermezza: volete morire? Continuate su questa strada e presto morirete. Volete riprendere a vivere? Ritornate a Cristo, alla Chiesa. Date una vera sferzata alla vostra vita. Non posso vedere i giovani divisi tra di voi, apatici, senza entusiasmo. Se volete ne parliamo, ci incontriamo, discutiamo, facciamo qualcosa ma, vi prego, risorgiamo, riprendiamoci. Se gli altri si dividono voi unitevi. Se gli altri si scannano voi curate le ferite, sanate le piaghe, date speranza e conforto.

Un ultimo messaggio lo rivolgo a tutti coloro che hanno responsabilità ad ogni livello, in ogni ambito: difendete la pace, seminate il perdono e la giustizia. Vigilate affinché questa comunità riprenda a vivere. Ai catechisti, agli animatori, al consiglio pastorale, a tutti i genitori pongo una domanda seria: cosa state facendo per il bene della vostra comunità, per la crescita della fede? E cosa invece non state facendo. Un giorno Gesù ci chiederà conto: ti ho dato cinque, sette, dieci e tu cosa mi hai dato. La stessa domanda la faccio a tutti gli amministratori di maggioranza e di minoranza, al mondo della scuola e a ogni uomo che ha responsabilità precise: ognuno di voi cosa sta facendo per il bene comune, per la crescita, per l’unità del paese? Non è una domanda critica ma una certezza che se tutti per il nostro ruolo e la nostra parte ci mettiamo il nostro impegno, questa comunità risplenderà, rifiorirà.
Pertanto, a tutti buon lavoro, buona ripresa, buon cammino, buona missione, buona rinascita. Lo dobbiamo a noi, ai nostri figli, ai nostri antenati, a Dio. Ricordatevi però, c’è un tempo per noi e un tempo per Dio. Quanto tempo state dando a Dio?

Con animo benedicente

Don Francesco Cristofaro

mercoledì 13 ottobre 2010

Dizionario dialettale Selliese (lettera N )

Oggi è la volta della lettera N da inserire nel nostro dizionario dialettale Selliese. N come: Nsertara= innestare una volta era una vera arte che richiedeva persone altamente preparate dove spesso da un albero selvaggio lo facevano diventare “domitu” cioè che portava frutti. Oggi oltre che si piantano sempre meno alberi sia da frutto che ornamentali, sono veramente poche che le persone che sanno fare gli innesti. Vi raccomando aiutateci nei commenti con l’inserimento di nuove parole che iniziano con la  N. Come del resto state facendo , ricevendo l’aiuto di molti utenti che inseriscono nuove lettere. Alla fine una volta ultimato il vocabolario saranno inserite tutte le nuove parole che sono arrivate  nei commenti avendo cosi un buon dizionario il più completo possibile.


NA(U) art. ind. Una(o)
NACA s.f. Culla - (bara) dove viene messo GESU' portata a spalla in processione il Venerdi Santo
NANU s.m. Nano
NASCA s.f. Naso grosso
NASCIRA verbo Nascere
NASCUTA s.f. Persona altezzosa, superba
NASTRU s.m. Nastro
NATA' località di Sellia
NCACCHIARA verbo Inciampare
NCAGNARA verbo Adirarsi
NCAMATU s.m. Affamato
NCAPPARA verbo Incorrere,trovare lungo il cammino una persona
NCARCARA verbo Calcare
NCARNATU agg. Incarnato
NCASARA verbo Rincasare
NCASTAGNARA verbo Sorprendere
NCATTURARA verbo Avvolgere
NCAVARCARA verbo Montare
NCAVUNARA verbo Precipitare
NCAZZARA verbo Adirarsi
NCAZZUSU agg. Stizzoso
NCENZU s.m. Incenso
NCHIANARA verbo Salire
NCHIARARA verbo Sciacquare
NCHIATRARA verbo Gelare
NCHIETTARA verbo Intrecciare
NCHIOSTRU s.m. Inchiostro
NCHIOVARA mettere il chiodo
NCHJIMARA verbo Imbastire
NCHJIUMBARA verbo Impiombare
NCINOCCHIARA verbo Inginocchiare
NCORNARA verbo Incornare
NCRISCIRA verbo Annoiarsi
NCRISPARA bruciacchiare
NCRISTARA verbo Inseguire
NCROCCHIARA verbo Agganciare
NCUGNARA verbo mettere in modo stabile , conficcare
NCUJINA agg. Incudine
NCULARA verbo Piegarsi sulle calcagna
NCUTTA avverbio parecchio Vicini, più di uno
NDOTARA verbo Dare in dote
NEGGHIA s.f. Nuvola
NENTA pron. Niente
NEPITELLI s.f. Dolce pasquale
NEPUTI s.m. Nipoti
NERBU s.m. Nerbo
NESCIRA verbo Uscire
NESPULU s.m. Nespola
NESSUNU pron. Nessuno
NETTU agg. Pulito
NGALIPATU agg. Garbato
NGANNARE verbo Addormentarsi
NGATTARA verbo Addormentarsi, raggomitolarsi
NGALINIRA verbo Ingiallire
NGUAGGHI

martedì 12 ottobre 2010

Secondo video montato da selliaracconta dedicato a tutti i Selliesi che hanno passato gli...anta




Dopo il bel successo del primo video dedicato alla Madonna del Rosario. In questo secondo video elaborato da selli racconta viene dedicato a tutti i Selliesi che hanno superato gli…anta con un bellissimo brano come sottofondo cantato  dai dick dick da titolo Come passa il tempo” . Ecco un passaggio della canzone
….. e tutto era piu' bello
o ci sembrava a noi
ma come passa il tempo
dai vent'anni in poi
Come passa il tempo
come si butta via
io che non sono un santo
e ho sbagliato tanto in vita mia
come passa il tempo...
che non ripassa mai
va come una Seicento
e quei ragazzi dentro
siamo noi....
Arrivederci al prossimo video

lunedì 11 ottobre 2010

Un invito da parte dell'associazione turistica pro loco del villaggio Mancuso

Riceviamo un invito per trascorrere dei bei momenti a contatto con  la natura in una delle più belle zone della Calabria ma purtroppo  sempre poco conosciuta,apprezzata Sila Catanzarese 

L’Associazione Turistica Pro Loco di Villaggio Mancuso è lieta di presentare la prima edizione di “Sapori d’Autunno in Sila”, rassegna di cinque appuntamenti gastronomici che si svolgerà a Taverna e nei Villaggi Silani dal 12 ottobre al 7 novembre 2010. 

     PROGRAMMA:
12 OTTOBRE 2010
Taverna e Villaggio Mancuso(CZ), DALLE 9.30 ALLE 16.00
“Festa nazionale del Cuoco 2010″
16 ottobre 2010
Villaggio Racise/ Taverna, dalle 10,30 in poi
Sagra delle Crespelle
24 otobre 2010
Taverna, dalle 10.30 in poi
Sagra della Castagna
31 ottobre 2010
Villaggio Cuturasila, dalle 10.30 in poi
27° Sagra della Patata e della Salaciccia
7 novembre 2010
Villaggio Mancuso, dalle 10.30 in poi
2° Sagra del Fungo e della Zuppa silana