Per leggere l'articolo tratto dal "Quotidiano della Calabria" clicca sull'immagine
venerdì 26 agosto 2011
mercoledì 24 agosto 2011
Racconti calabresi. L'orcu (l'orco)
L’orco non aspettò molto; l’uomo, come al solito, venne e raccolse frutta e fiori. Stava per andarsene quando a caso vide l’orecchio dell’orco rosso per il sole e credutolo un fungo tentò di strapparlo dal suolo. L’orco allora balzò in piedi, pronto ad ucciderlo, ma l’uomo si prostrò ai suoi piedi e a mani giunte lo supplicò di risparmiarlo, e raccontò tutto dei casi suoi, della moglie incinta e del figlio che doveva nascere. E alla fine promise all’orco che glielo avrebbe fatto tenere a battesimo. L’orco si calmò ed accettò volentieri di fare da compare, ma si fece promettere che se una bambina fosse nata, all’età di nove anni sarebbe stata sua.
Destino volle che proprio una bimba nacque pochi mesi dopo e che venne bella come un fiore. Già aveva compiuto i nove anni quando ignara di tutto un giorno andando a scuola incontrò l’orco che l’aspettava e le raccomandò di ricordare alla mamma la promessa. La bambina tornò a casa e fece l’ambasciata, ma la madre le rispose che, incontrando l’orco la prossima volta, fingesse dimenticanza. La bambina incontrò l’orco molte volte e disse sempre di aver dimenticato di dire alla mamma della promessa. Alla fine l’orco accompagnò le parole con un morso al dito mignolo della fanciulla. Ormai non c’era più niente da fare e la fanciulla dovette andare a vivere con l’orco.
I primi giorni furono tristi per la ragazza, ma l’orco, con tenerezza e carezze seppe confortarla. Poi la fece andare a scuola dalle fate che le insegnarono a cucire, a ricamare d’oro e quant’altro rende avvenente una fanciulla. Divenne così una creatura bella e perfetta. L’orco aveva tutte le attenzioni di padre e quando rincasava nel suo castello da sotto il balcone fiorito perché le porgesse le chiome nere e lunghissime su per le quali arrampicandosi toccava il davanzale.
martedì 23 agosto 2011
Il Bellissimo borgo di Sellia valica i confini arrivando sino in Giappone
IL BORGO ANTICO DI SELLIA PRESTO SUGLI SCHERMI
Nei giorni scorsi una troupe televisiva dell’emittente Giapponese Nihon Terebi (NTV), fra le più seguite del Sol Levante, ha effettuato un servizio televisivo nel borgo antico di Sellia, piccolo centro della presila catanzarese. L’ equipe televisiva era composta dal direttore Komatsubara Masakatsu, dal vicedirettore e addetto alle riprese Kaise Yoshikazu, e dalla corrispondente in Italia Laura Gentili. Le riprese effettuate a Sellia saranno incluse in un servizio più ampio attraverso il quale saranno presentati al pubblico giapponese alcuni fra i luoghi più caratteristici della Calabria: tra gli altri Scilla, Le Castella, Tropea e Pizzo Calabro. Il programma in cui il servizio televisivo sarà inserito si chiamata “Waratte Koraete”(Trattenersi dal ridere), una trasmissione di intrattenimento che va in onda ogni mercoledì sera dalle 20:00 alle 21:00 sulla televisione Giapponese. Venti minuti della trasmissione saranno dedicati all’angolo italiano in cui, di volta in volta, vengono mostrati servizi su varie zone d’Italia e sulle tradizioni ad esse legate. Sellia è stato scelto dall’emittente Giapponese, come uno dei comuni più rappresentativi del Belpaese. Durante il servizio televisivo, infatti, la troupe si è soffermata sulla particolare conformazione orografica e paesaggistica di Sellia, del suo borgo antico abbarbicato tenacemente su due colli e sormontato dai resti di un castello medievale. Le telecamere della televisione Giapponese hanno immortalato il dedalo di viuzze che si apre nel borgo antico, passando sopra il ponte medievale e davanti le due antichissime chiese dedicate a San Nicola di Bari ed alla Madonna del S.S. Rosario, si sono lungamente soffermate sulle case del rione Sant’Angelo che sembrano rimanere sospese, come per miracolo, sul sottostante dirupo che prende il nome dalla dea Pallade. Ha colpito,inoltre, gli inviati della televisione giapponese la posizione geografica stessa del paese, baricentrico fra due importanti ecosistemi quali mare e monti e nello stesso tempo molto vicina al capoluogo di regione. Nel corso del servizio un ampio spazio è stato riservato al giovane sindaco del paese, Davide Zicchinella, che rilasciando un’intervista a parlato di tutti gli interventi che l’amministrazione comunale da lui guidata ha realizzato e programmato. Molto interesse ha suscitato la descrizione da parte del sindaco Zicchinella della prossima realizzazione di una tirolinea, una particolare infrastruttura turistica che vedrà la luce entro l’anno. Il comune di Sellia, infatti, si doterà presto di una teleferica denominata “Il volo sul Borgo” lunga circa 540 metri, grazie alla quale si potrà sorvolare sospesi il borgo antico di Sellia, partendo da una piccola collina che sovrasta il paese e planando dolcemente nel suo centro storico.
DELLA TELEVISIONE GIAPPONESE
Nei giorni scorsi una troupe televisiva dell’emittente Giapponese Nihon Terebi (NTV), fra le più seguite del Sol Levante, ha effettuato un servizio televisivo nel borgo antico di Sellia, piccolo centro della presila catanzarese. L’ equipe televisiva era composta dal direttore Komatsubara Masakatsu, dal vicedirettore e addetto alle riprese Kaise Yoshikazu, e dalla corrispondente in Italia Laura Gentili. Le riprese effettuate a Sellia saranno incluse in un servizio più ampio attraverso il quale saranno presentati al pubblico giapponese alcuni fra i luoghi più caratteristici della Calabria: tra gli altri Scilla, Le Castella, Tropea e Pizzo Calabro. Il programma in cui il servizio televisivo sarà inserito si chiamata “Waratte Koraete”(Trattenersi dal ridere), una trasmissione di intrattenimento che va in onda ogni mercoledì sera dalle 20:00 alle 21:00 sulla televisione Giapponese. Venti minuti della trasmissione saranno dedicati all’angolo italiano in cui, di volta in volta, vengono mostrati servizi su varie zone d’Italia e sulle tradizioni ad esse legate. Sellia è stato scelto dall’emittente Giapponese, come uno dei comuni più rappresentativi del Belpaese. Durante il servizio televisivo, infatti, la troupe si è soffermata sulla particolare conformazione orografica e paesaggistica di Sellia, del suo borgo antico abbarbicato tenacemente su due colli e sormontato dai resti di un castello medievale. Le telecamere della televisione Giapponese hanno immortalato il dedalo di viuzze che si apre nel borgo antico, passando sopra il ponte medievale e davanti le due antichissime chiese dedicate a San Nicola di Bari ed alla Madonna del S.S. Rosario, si sono lungamente soffermate sulle case del rione Sant’Angelo che sembrano rimanere sospese, come per miracolo, sul sottostante dirupo che prende il nome dalla dea Pallade. Ha colpito,inoltre, gli inviati della televisione giapponese la posizione geografica stessa del paese, baricentrico fra due importanti ecosistemi quali mare e monti e nello stesso tempo molto vicina al capoluogo di regione. Nel corso del servizio un ampio spazio è stato riservato al giovane sindaco del paese, Davide Zicchinella, che rilasciando un’intervista a parlato di tutti gli interventi che l’amministrazione comunale da lui guidata ha realizzato e programmato. Molto interesse ha suscitato la descrizione da parte del sindaco Zicchinella della prossima realizzazione di una tirolinea, una particolare infrastruttura turistica che vedrà la luce entro l’anno. Il comune di Sellia, infatti, si doterà presto di una teleferica denominata “Il volo sul Borgo” lunga circa 540 metri, grazie alla quale si potrà sorvolare sospesi il borgo antico di Sellia, partendo da una piccola collina che sovrasta il paese e planando dolcemente nel suo centro storico.
lunedì 22 agosto 2011
Stalettì (CZ) un banale incendio di sterpi si stava trasformando in una tragedia
venerdì 19 agosto 2011
In Calabria sono settantaquattro i comuni con meno di mille abitanti "tra i quali Sellia" a rischio estinzione per una delle norme contenute nella manovra del governo
Sono una settantina i comuni calabresi a rischio
estinzione per una delle norme contenute nella manovra approvata venerdì
scorso dal Governo;
74 a voler essere pignoli, anche se per averne
certezza si dovrà attendere i dati del censimento Istat 2011. Ma prima
della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del testo della manovra, su
questo come su altri argomenti si può solo camminare a tentoni; anche
per via delle diverse interpretazioni date alle parole udite fin qui.
Cosa significa “accorpare” i Comuni con popolazione inferiore ai mille
abitanti? Si tratta di una “fusione” come quella che fecero (ma per
libera scelta) nel 1968 i comuni di Nicastro, Sambiase e S. Eufemia per
dar vita alla città di Lamezia Terme? È l’obbligo di costituzione di
“unioni di Comuni” che pertanto singolarmente manterrebbero ciascuno la
propria identità? O di altro ancora? Il ministro Calderoli, ad esempio,
ha parlato di unione e non di fusione. In attesa di avere, sul punto,
idee più chiare, allo stato ci si può limitare a considerazioni di
carattere generale. La prima è che se i termini della manovra dovessero
rimanere immutati in sede di conversione, ci si troverebbe di fronte ad
una bella sforbiciata: 74 comuni sui 409 della Calabria sono il 18%.
Dovrebbero “scomparire” (accorpati, uniti, fusi: si vedrà) micro-
municipalità come quella di Staiti, che sulla carta non arriva a 300
abitanti, o di Scido, sempre in provincia di Reggio Calabria, che
“rischia” per due abitanti appena, risultandone residenti 998. Ma, come
detto, è il caso di attendere i risultati del censimento, le cui
procedure di svolgimento sono già attivate in tutta Italia. Più in
dettaglio, la questione dovrebbe riguardare tre comuni su un totale di
27 nella provincia di Crotone (Umbriatico, San Nicola dell’Alto e
Carfizzi), sei su 50 nella provincia di Vibo Valentia (Simbario,
Spadola, Mongiana, Zaccanopoli, Vallelonga e Brognaturo), 17 su 80 della
provincia di Catanzaro (Cicala, Martirano, Sorbo San Basile, Motta
Santa Lucia, Amato, Andali, Miglierina, San Floro, Jacurso, Olivadi,
Fossato Serralta, Cenadi, Gagliato, Argusto, Sellia, Marcedusa e
Centrache), 23 su 97 della provincia di Reggio (Scido, Cosoleto,
Serrata, Samo, Casignana, Canolo, Ferruzzano, Camini, Sant'Agata del
Bianco, Pazzano, Agnana Calabra, Ciminà, Roccaforte del Greco, Martone,
San Procopio, Caraffa del Bianco, San Giovanni di Gerace, Terranova
Sappo Minulio, Bova, Laganadi, Candidoni, Sant'Alessio in Aspromonte e
Staiti), e 25 su 155 in provincia di Cosenza (Marzi, Lappano, Belsito,
Domanico, Civita, Cervicati, Laino Castello, Pedivigliano, Terravecchia,
Papasidero, Aieta, Malito, Plataci, Canna, San Lorenzo Bellizzi,
Altilia, Serra d'Aiello, San Cosmo Albanese, San Pietro in Amantea,
Alessandria del Carretto, Cellara, Nocara, Castroregio, Panettieri e
Carpanzano). Per quanto riguarda il “taglio” delle Province, a Crotone e
Vibo Valentia tira aria di mobilitazione, anche se con una mannaia
posizionata a 300 mila abitanti c’è ben poco da fare sia per Crotone
(174.000) che per Vibo Valentia (166.000). Protesta il presidente di
provincia Pd Francesco De Nisi a Vibo, recrimina il presidente di
provincia Pdl Stano Zurlo a Crotone. «L'abolizione delle Province più
piccole – tuona De Nisi – rappresenta una scelta iniqua, inefficace e
profondamente demagogica. Iniqua perchè discrimina proprio quei
territori meno popolati dove i compiti e le funzioni delle Province
hanno maggiore importanza nelle dinamiche socio-economiche locali,
lasciando in vita, invece, le Province più “inutili”, cioè quelle dove
sono presenti grandi aree metropolitane, come Milano, Roma, Napoli.
Inefficace, perchè il risparmio realizzabile con l’abolizione delle
Province è irrisorio rispetto agli enormi disagi che questa norma
comporterà per le popolazioni dei territori coinvolti». Gli fa eco Stano
Zurlo: «Se è il costo della politica che si vuole tagliare, noi siamo
pronti a dare una mano al Governo, di andargli incontro azzerando le
spese della politica.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)



