sabato 24 settembre 2011

Obesità infantile un problema in continua crescita nei paesi occidentali dove un bambino su quattro è in sovrappeso.ASP di Catanzaro pubblica un importante studio.


Nel nostro Paese un bambino su quattro è in sovrappeso, mentre l’obesità in età evolutiva ha una incidenza maggiore nelle regioni del sud. In Calabria, in particolare, il problema riguarda il 16% dei bambini. E’ quanto emerge da una recente indagine condotta dal Ministero della Salute, in collaborazione con l’Istituto Superiore della Sanità.
"Per fronteggiare tale tendenza, - informa una nota dell'Asp catanzarese - in alcuni comuni della provincia di Catanzaro è stato realizzato nell’anno scolastico 2010/2011, il “Progetto di ricerca per contrastare il sovrappeso e l’obesità nell’età evolutiva”, promosso dalla S.I.S.A. (Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione), l’I.N.R.A.N. (Istituto Nazionale di Ricerca per la Nutrizione e gli Alimenti) e l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, in stretta collaborazione con i sindaci dei comuni di Argusto, Cardinale, Cenadi, Centriche, Chiaravalle Centrale, Gagliato, Olivati, Palermiti, Petrizzi, San Vito sullo Ionio e Torre Ruggiero.
L’idea di questo percorso progettuale, la cui metodica è stata proposta, a livello nazionale, quale studio pilota, è nata nel corso di un convegno tenuto, nell’ottobre del 2010 a Chiaravalle Centrale, dal Prof. Pietro A. Migliaccio, clinico-nutrizionista, presidente della S.I.S.A., che ha fornito utili indirizzi di procedura. Lo stesso noto specialista, durante il programma di RAI 1, “La vita in diretta” andato in onda giovedì, 15 settembre, ha fatto riferimento al lavoro di screening svolto negli undici comuni campione di pertinenza dell’Asp di Catanzaro, con la più ampia approvazione del direttore generale, Dott. Prof. Gerardo Mancuso, per il quale “sono necessari interventi importanti e corali, sia per quanto riguarda l’azione conoscitiva del quadro epidemiologico, che quella operativa, attraverso una strategia in grado di contrastare l’obesità, una condizione clinica, dovuta a fattori genetici e ambientali correlati, che aumenta il rischio di sviluppare malattie cronico-degenerative e che incide notevolmente sulla qualità della vita”.
Spiega il Prof. Migliaccio che “in giovane età il sovrappeso e l’obesità possono causare difficoltà di movimento, danni alle articolazioni ed alterazioni a livello metabolico ed ormonale; nell’età evolutiva è infatti in aumento l’incidenza del diabete non insulino-dipendente ed è anche frequente l’ipertensione arteriosa; non sono da sottovalutare, inoltre, le ripercussioni di carattere psicologico. In età adulta queste problematiche aumentano e si possono trasformare in vere e proprie patologie, quali l’ipertensione arteriosa, malattie metaboliche, cardiovascolari, con notevole aggravio di spese del Servizio Sanitario Nazionale. Ogni ragazzo obeso è quasi sempre destinato a diventare un adulto obeso”.

venerdì 23 settembre 2011

Tempi bui per i piccoli comuni Per il comune di Sellia si prospettano accordi con i paesi limitrofi per non rischiare di scomparire

Cambiata mille volte, la manovra varata dal Governo

ha scontentato più o meno tutti ma sopratutto l'Anci, che ha fatto pesare, oltre ai pesanti tagli di bilancio,  l'estensione delle regole del patto di stabilità interno ai centri con più di mille abitanti. Cosa succede nel dettaglio? Leggendo l’emendamento Azzollini, che ha modificato in questo senso il testo della Manovra, salta agli occhi innanzitutto la rimodulazione dei consigli comunali e delle giunte nei Comuni con meno di 10 mila abitanti. In particolare, si legge nel testo, “per i Comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti il Consiglio comunale e' composto, oltre che dal sindaco, da 6 consiglieri (in pratica sparisce la giunta); per i Comuni con popolazione superiore a 1.000 e fino 3.000 abitanti, il Consiglio comunale e' composto, oltre che dal sindaco, da 6 consiglieri e il numero massimo degli assessori e' stabilito in 2; per i Comuni con popolazione superiore a 3.000 e fino a 5.000 abitanti, il Consiglio comunale e' composto, oltre che dal sindaco, da 7 consiglieri e il numero massimo degli assessori e' stabilito in 3; per i Comuni con popolazione superiore a 5.000 e fino a 10.000 abitanti, il Consiglio comunale è composto, oltre che dal sindaco, da 10 consiglieri e il numero massimo degli assessori e' stabilito in 4”. I Comuni con meno di mille abitanti, a fronte della scomparsa della giunta, avranno l’obbligo di costituirsi in Unioni di Comuni per gestire in forma associata tutte le funzioni amministrative e tutti i servizi pubblici. Ogni Unione deve raggiungere la soglia di 5 mila abitanti (3 mila per le comunità montane), sebbene la Regione competente possa modificare questa soglia entro due mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto. La manovra bis decide il secco assoggettamento dei municipi con più di mille abitanti al patto di stabilità a partire dall'anno 2013, senza preoccuparsi di una norma di ingresso con la quale traghettare nel nuovo sistema una platea così ampia di soggetti, che conta quasi il doppio dei Comuni rispetto a quelli attualmente assoggettati ai vincoli di finanza pubblica Saranno quindi parecchi i piccoli Comuni che avranno difficoltà a fare investimenti, subire gli effetti negativi del nuovo meccanismo della virtuosità, programmare l'ordinario. .....

giovedì 22 settembre 2011

Per la provincia di Catanzaro grazie ai fondi "Pisl" destinati 63 milioni di euro da distribuire nei vari paesi del territorio

Si è tenuta ieri mattina, presso la Sala Consiliare dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, una riunione del tavolo di partenariato della progettazione integrata (PISL) della provincia di Catanzaro.
Al Tavolo di partenariato, presieduto dal presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, hanno preso parte anche per l’Autorità di gestione del POR Calabria l’ing. Luigi Zinno, dirigente del Settore Programmazione della Regione Calabria, numerosissimi sindaci della provincia, rappresentanti dell’Università Magna Grecia, delle associazioni datoriali e di categoria e del Parco nazionale della Sila.
Nel corso dell’incontro, è stato illustrato l’avviso pubblico, pubblicato dalla Regione Calabria il 12 agosto scorso, per la presentazione dei PISL - progetti Integrati di Sviluppo Locale, le cui risorse ammontano per tutta la Regione a circa 400 milioni di euro e per la provincia di Catanzaro a circa 63 milioni di euro.
“Si è posto in particolare l’accento – spiega il presidente Wanda Ferro - sull’indirizzo di cogliere questa opportunità di crescita per il territorio attraverso la predisposizione di progetti integrati di ampio respiro, che superino le localizzazioni e polverizzazione degli interventi privilegiando interventi progettuali complessi, che interessino vaste aree e che portino effettivamente uno sviluppo ai territori. E’ questo il concetto di progettazione integrata, che emerge dall’avviso nel suo complesso ed è coincidente con la programmazione provinciale approvata dal Tavolo di Partenariato nel mese di gennaio. Noi auspichiamo che ci sia la volontà di pensare e progettare in grande, senza polverizzare le risorse, ma concentrandole su iniziative capaci di realizzare un vero sistema di sviluppo locale, nel turismo, nell’agricoltura, nelle infrastrutture, nella qualità della vita. Per questo servono progettazioni serie da parte degli enti locali, e su questo certamente l’Amministrazione provinciale farà la propria parte”.
“La volontà chiara del Governo regionale, condivisa con il tavolo di partenariato provinciale - ha detto l’ing. Zinno -, è quella di non polverizzare le risorse. I Pisl raggiungono effetti positivi se i cospicui finanziamenti disponibili non si perdono in mille rivoli e se si dà vita a interventi portanti, che siano effettivamente capaci di polarizzare e di dare effettivo avvio ad un nuovo modo di gestire le risorse pubbliche”.
L’Ing. Zinno ha anche preannunciato le azioni programmate nel breve termine dal presidente Scopelliti e dall’assessore Mancini per presentare al territorio l’avviso e informare sullo stato dell’arte e dei tempi di attuazione dell’iniziativa.

mercoledì 21 settembre 2011

Michigan (U.S.A) una vecchietta di 101 anni viene sfrattata per sbaglio dalla sua casa


Ci sono storie tristi che però hanno un lieto fine. Una storia del genere è quella di Texana Hollis, 101 anni, che da 60 anni viveva nella sua casa di Carbondale alla periferia di Detroit, Michigan, fino a quando un brutto giorno inviati dell’Housing and Urban Development (HUD), un ente che fornisce mutui per l’acquisto di case, si sono presentati da lei e senza tanti complimenti l’hanno sfrattata perche suo figlio non aveva pagato le rate del mutuo.La Hollis si è trovata in mezzo alla strada su una sedia a rotelle dove è rimasta per ore senza neanche poter prendere le sue medicine che aveva lasciato i casa. In mezzo alla strada anche mobilio e suppellettili che gli agenti dell’HUD avevano sloggiato dall’abitazione. Presa dal panico, l’anziana donna si è sentita male ed è stata dovuta ricoverare in ospedale. La vicenda della Hollis ha sdegnato la sua comunità ed è stata ampiamente ripresa dai media, che hanno indagato per conoscere come stavano realmente le cose dopo essersi chiesti: ”Come è possibile che una donna che vive nella sua casa da 60 debba ancora pagare il mutuo?”. Infatti non era possibile e ricerche effettuate presso il locale ufficio dell’HUD hanno accertato che lo sfratto della vecchietta era stato un terribile sbaglio perchè lei e il marito, morto da tempo, il mutuo l’avevano pagato fino all’ultimo centesimo. Non c’erano quindi dubbi che la casa era di legale proprietà della Hollis. Responsabile della vicenda è il figlio della donna,

martedì 20 settembre 2011

Costruzione della centrale a biomassa nel comune di Sorbo San Basile.... ecco come si uccide il nostro già deturpato territorio


Cosa si cela dietro il silenzio dei principali territori interessati alla decisione di realizzare una centrale a biomasse a Sorbo San Basile, a due passi dal parco nazionale della Sila? 
Il progetto definitivo della centrale di Sorbo San basile
 Se lo chiedono comitati e associazioni ambientaliste calabresi che sottolineano l'assenza di posizione dimostrata dalle amministrazioni comunali di Taverna e della stessa cittadina catanzarese dove dovrebbe sorgere l'impianto. Secondo i responsabili dei Comitati per il no alle centrali a biomasse di Sorbo e di Panettieri, il Forum del Reventino e il Forum ambientalista Calabria, questa vicenda nasconderebbe in realtà interessi privati. In particolare, in una nota, le organizzazioni sollevano alcuni quesiti. «Ma perché i Comuni di Sorbo San Basile e Taverna – chiedono gli ambientalisti – sono gli unici che non si esprimono sulla realizzazione della centrale? C’entra qualcosa con questo tacito assenso il fatto che il giovane geologo incaricato dalla società proponente si chiami Infelise, come il figlio del vicesindaco, e che il progettista si chiami Canino, come lo stesso ingegnere sindaco di Taverna?». Ed effettivamente comparirebbe nella relazione tecnica generale del progetto il nome dell'ingegner Eugenio Canino, sindaco della cittadina, come incaricato della progettazione civile-ambientale dell'impianto di produzione di energia elettrica alimentato a biomassa. Da qui i dubbi sollevati dagli ambientalisti e alimentati dalla decisione di non realizzare l'impianto espressa da altri Comuni limitrofi. Infatti, proprio sulla centrale di Sorbo alcuni giorni addietro si era dichiarato contrario il consiglio comunale di Pentone che all'unanimità aveva espresso il suo “no”. Una posizione analoga aveva intrapreso anche Carlopoli il cui sindaco, Mario Talarico, nel corso della conferenza dei servizi del 14 settembre scorso sulla realizzazione della centrale aveva espresso la sua contrarietà. Una decisione che ribadiva la delibera adottata diversi mesi addietro dal Consiglio comunale del centro catanzarese contro la costruzione delle centrali a biomasse.