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giovedì 19 novembre 2009

STORIA DELL'ULIVO


Cenni storici: la storia della coltivazione dell'ulivo in Calabria risale probabilmente al VII secolo a.c.. La portarono originariamente i Greci, ma i Romani furono il popolo che incentivarono le coltivazioni e riuscirono a costruire i primi strumenti per la spremitura delle olive ed a perfezionare sempre di più le tecniche per la conservazione dell'olio.Oggi la Calabria è la seconda regione d'Italia nella produzione di olio d'oliva, è la prima come numero di frantoi oleari.

mercoledì 18 novembre 2009

CRONOLOGIA DI ALCUNI AVVENIMENTI

1121 dC - La diocesi di Catanzaro fu eretta nel 1121, ricavandone il territorio dalla diocesi di Squillace. L'erezione della diocesi fu invano avversata dal vescovo di Squillace Pietro: passarono alla neonata diocesi i territori di Taverna, Rocca Falluca, Tiriolo, Sellia e la stessa Catanzaro. Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Reggio Calabria.
239 - Secondo alcune fonti storiche, nel 1239, Sellia era dominata da un certo Guglielmo detto da Sellia. La documentazione in nostro possesso non indica chi fosse, ma si può supporre sia stato signore di Sellia quando i Loritello ebbero la Contea di Catanzaro.

martedì 17 novembre 2009

PROVERBI E MODI DI DIRE

                  UN PO' DI PROVERBI 
A troppu cumpidenza è patruna da malacreanza
Spesso la confidenza viene scambiata per dabbenaggine

Megghiu namicu ca centu ducati

Meglio avere un amico che avere cento ducati (monete)

ppe lu pane e llu vinu si cambia u vicinu

Per cose di poco conto si perde l'amicizia con il vicino

Amore

ama a chine t'ama e rispundi a chine te chiama
Ama chi ti ama e rispondi a chi ti chiama

Amare i luntanu è cumu a l’acqua ntu panaru

Amare da lontano una persona è una cosa vana

Chine de nu vicchiu se nammura se la ciange la sventura

Chi si innamora di un vecchio si pentirà

 è fuacu sutta cinnera
E' fuoco sotto cenere

l'amure comincia ccu lu cantu e finisce ccu lu chìantu

L'amore incomincia col canto e finisce col pianto

L’uamu gelusu more cornutu
L'uomo geloso, muore pensando che egli è cornuto

U benesi ciàngie quandu si perda
Il bene si apprezza soltanto quando si perde


lunedì 16 novembre 2009

SELLIA VERSO LA FINE DEL 1800

L’unità d’Italia evidenziò lo stato di arretratezza della regione, priva di strade, porti e ferrovie, flagellata dalla malaria e dall’analfabetismo, ricca di braccia che emigravano verso le Americhe ed il nord industrializzato ed europeo. Sellia visse le stesse problematiche, che interessarono il resto della regione. Le delusioni e le tensioni alimentarono, inoltre, la nascita del brigantaggio postunitario, che si sviluppò nella Sila e nei comuni circostanti del Catanzarese e del Cosentino, organizzando una serie di rivolte a carattere politico-sociale con risvolti di ferocia come testimoniano le numerose sentenze della Gran Corte Criminale di Catanzaro. Anche Sellia subì la violenza e le prepotenze di nuove bande di briganti. Una delle bande che suscitò nel governo e nell’opinione pubblica le più vive apprensioni fu quella organizzata da Pasquale Gallella, che, nel 1861, portò terrore e morte nei Comuni di Taverna, Fossato, Sorbo, Vincolise, Simeri e Soveria. Alla Marina di Sellia i banditi assalirono l’ufficio telegrafico e maltrattarono l’impiegato, costringendo una donna, Lucrezia Placida, a seguirli verso la Sila

SELLIA ALL'INIZIO DEL 1800

( Nella foto stampa di inizio dell'800 di Catanzaro zona nord )

Con la scesa delle truppe francesi in Italia, nel 1799, il regno di Napoli fu sottratto ai Borboni e venne proclamata la Repubblica Partenopea. In Calabria si crearono due opposte reazioni: i conservatori che si mantennero fedeli ai Borboni e coloro che, invece, auspicavano un cambiamento della forma di governo. Taverna e Catanzaro promossero l’adesione alla Repubblica Partenopea. Sellia, invece, si mostrò fedele ai Borboni e prese parte attiva ai rivolgimenti politici, durante la rivolta contro le truppe francesi. Proprio qui venne, infatti, istituito un corpo di armati per iniziativa di Nicola Rocca e Francesco Finelli, che impedirono ai giacobini catanzaresi di entrare nel paese. Il borgo ebbe, dunque, un momento di notorietà al passaggio delle truppe del Cardinale Ruffo, fervente borbonico e vicario generale del regno di Napoli, che era stato incaricato di restaurare la monarchia borbonica e di ristabilire l’ordine nel paese

sabato 14 novembre 2009

DIVISIONE DI SELLIA ANNI 50

Quando degli anni 50 Sellia Marina si staccò da Sellia ci furono accordi verbali scritti.
Il nostro comune poteva chiedere ciò che voleva perchè era in una posizione dominante mentre Sellia
Marina pur di diventare comune autonomo avrebbe fatto volentieri a delle rinunce,ma tutta la zona  marina era stata infestata dalla malaria è certamente non esisteva nessuna attività turistica. Quei terreni oltre al grano producevano ben poco,mentre sulle nostre colline si respirava un aria salubre e la terra era ricca e generosa .Cosi decisero che Sellia non avrebbe preteso terreni al mare e la futura Sellia Marina non avrebbe preteso terreni in collina .Allora si pensò di aver fatto un affare. Oggi purtroppo per noi le parti si sono nettamente invertite.