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domenica 5 febbraio 2012

In attesa dei sviluppi delle indagini in corso il Rettore dell'Università Magna Graecia di Catanzaro annulla ben tredici lauree

Sono tredici gli ex iscritti alla facoltà di giurisprudenza dell'Università Magna Graecia di Catanzaro a cui il Rettore ha annullato i verbali degli esami di laurea da loro sostenuti negli ultimi anni.
Non solo si sarebbero laureati falsificando raffiche di esami, ma forti di quelle stesse lauree sarebbero diventati avvocati, avrebbero vinto concorsi pubblici e qualcuno avrebbe persino ottenuto incarichi dirigenziali in società partecipate da Enti pubblici. Lo scandalo dei falsi esami alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università Magna Græcia ha dispiegato i suoi effetti nefasti in mezz’Italia. Anche per questo - e soprattutto per tutelare gli sforzi di migliaia di studenti onesti - venuto a conoscenza delle indagini condotte dalla Procura l’Ateneo ha subito deciso di adottare il pugno duro, revocando raffiche d’esami e di lauree ancora prima che l’inchiesta penale completi il suo corso. Già nei mesi scorsi erano state annullate le prime lauree sospette, con decreti a firma dell’allora rettore Francesco Saverio Costanzo. Entrato in carica il successore, Aldo Quattrone, la musica non è affatto cambiata. E adesso arriva una nuova ondata di provvedimenti del rettore, che tecnicamente ha annullato i verbali degli esami di laurea sostenuti da 13 ex iscritti a Giurisprudenza. I nuovi decreti sono stati già notificati agli interessati, che avranno modo d’impugnarli al Tribunale amministrativo regionale, anche se finora l’esito dei contenziosi non ha dato scampo ai furbetti di turno: tutti i provvedimenti di revoca di esami e e lauree sono stati pienamente confermati dal Tar, che fra l’altro ha più volte sottolineato «l’interesse pubblico consistente nel ripristino della legalità persistentemente violata». Ma non solo. Il Tar ha attestato pure che «gli atti in questione, se non annullati, continuerebbero a dispiegare i loro illegittimi effetti» consentendo agli interessati «di continuare ad utilizzare il titolo di studio illegittimamente conseguito» o addirittura «di esercitare la professione avvocato». Tutelare l’immagine dell’Università ed evitare che lauree fasulle continuino a dispiegare i loro effetti illegittimi in termini di accesso a concorsi pubblici, abilitazioni professionali e “peso” legale dei curricula: con queste parole d’ordine l’Ateneo catanzarese continua ad affrontare la situazione con estrema durezza. Tutti i provvedimenti di annullamento delle lauree rappresentano l’ultimo atto di un iter costellato da una serie di passaggi formali, compresa la convocazione degli studenti indagati in sede penale, il contraddittorio e la valutazione degli atti. Una sorta di “processino” interno, dunque, nell’ambito del quale agli studenti è stato consentito di difendersi. Troppo evidenti però, secondo la commissione, si sarebbero rivelati gli elementi a loro carico, a partire dal disconoscimento delle firme sulle veline da parte dei professori. Il sistema di falsificazione utilizzato per anni è stato ricostruito nei dettagli dalla Procura della Repubhblica sulla base delle relazioni dei Carabinieri delegati alle indagini. Tutto è stato messo nero su bianco nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari notifato alla bellezza di 97 persone: nel mirino c’è l’apposizione di false firme dei professori sulle veline (dei verbali d’esami non ci sarebbe traccia) che avrebbe consentito la registrazione di esami mai effettivamente sostenuti. Nei casi di alcuni studenti la falsificazione riguarda due o tre esami, in altri sono state costruite intere carriere universitarie senza mai presentarsi effettivamente ad una sessione d’esame. Gli inquirenti hanno suddiviso il fascicolo in due: gli studenti che si sono laureati e quelli che nonostante la falsificazione di esami non ci sono neppure riusciti. Nel caso dei laureati arriva adesso la revoca del titolo accademico, mentre l’Ordine degli avvocati di Catanzaro ha già radiato i propri iscritti. Il fronte amministrativo s’intreccia ovviamente con quello penale. Lo scandalo è scoppiato nel 2007, dopo la denuncia formalizzata dal rettore quando un docente si accorse della partecipazione a una sessione di laurea di una studentessa che era certo non avesse mai superato l’esame della sua materia. Le indagini sono state delegate ai Carabinieri, che hanno acquisito montagne di carte e verbalizzato le testimonianze di numerosi professori che hanno disconosciuto le firme apposte sulle veline incriminate.

Sersale il comune semplifica i rapporti tra i cittadini e l'amministrazione



sabato 4 febbraio 2012

Arriverà anche in Calabria il Burian corrente fredda Siberiana che sta gelando mezza Europa con temperature polari

 Arriva il Burian dalla Siberia: neve e gelo anche in Calabria..........

È iniziato anche in Calabria il conto alla rovescia per l’arrivo del Burian, il vento gelido di origine siberiana che, già dalle prossime ore secondo le ultime previsioni meteo, farà sentire il suo influsso in termini di precipitazioni nevose e abbassamento delle temperature anche dal Pollino allo Stretto. Per il week-end e l’inizio della prossima settimana, almeno fino a martedì, come confermano dal Centro funzionale multirischi dell’Arpacal, la neve imbiancherà non solo i rilievi della regione ma anche le zone interne collinari intorno ai 400 metri sul livello del mare. “Già ieri - dice l’ingegnere Salvatore Arcuri – in molte zone della regione ci sono state piogge intense mentre da sabato sera si parla di nevicate a quote sui 400-500 metri. Non sono escluse, però, precipitazioni nevose anche a quote più basse a macchia di leopardo come effetto dello spostamento verso sud della perturbazione che sta interessando in queste ore l’area centrale del Paese dopo avere riguardato diverse regioni del nord. Sempre da stasera è prevista neve sulla A3 Salerno-Reggio Calabria nella zona del valico di Campotenese”. E proprio sull’autostrada sono pronti a intervenire - assicurano dall’Anas - uomini e mezzi spargisale e spazzaneve come previsto dal Piano attivo da novembre e sottoscritto da prefetture e Polstrada con la condivisione degli enti locali interessati. Anche sulla rete ordinaria, in particolare sulla statale Silana Crotonese e sulle arterie dell’interno, l’azienda ha dislocate 11 postazioni operative, con depositi di sale, dove ci sono delle squadre di pronto intervento h24. In contatto stretto con la struttura Arpacal che si occupa di elaborare le previsioni meteo nella regione c’é la Protezione civile regionale che ha il suo cuore pulsante a Germaneto di Catanzaro. “La nostra sala operativa - spiega il dirigente Salvatore Mazzeo - è operativa 24 ore su 24 e costantemente si occupa di evidenziare le zone a maggiore rischio comunicando le allerta meteo ai sindaci e preallertando le associazioni di volontariato diffuse sul territorio. Anche in questa circostanza dinanzi alle previsioni che parlano di nevicate a quote basse siamo attivati sia a livello centrale che delle unità operative provinciali”. “La “macchina” è in moto - prosegue Mazzeo - e certamente é sempre migliorabile tenuto conto che si lavora su previsioni che, in quanto tali, sono modificabili. In ogni caso riteniamo che sia sempre meglio attrezzarsi per tempo piuttosto che sottovalutare situazioni di possibile rischio”.

Si metterà mai la parole fine ((The End) alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina?




Ambientalisti e Pd considerano assurdo continuare a parlare di possibili finanziamenti per le opere connesse dopo la decisione del Cipe che ha definanziato l’infrastruttura di collegamento sullo Stretto
Nuovo capitolo sul Ponte sullo Stretto di Messina: un’opera definanziata ma, secondo ambientalisti ed esponenti del Pd, sulla quale si continua a discutere delle opere connesse e di supporto: serve uno stop definitivo. Parlano di “curiosa insistenza” i senatori del Pd, componenti della commissione Ambiente a Palazzo Madama, Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, per i quali “é curioso che l’eco” della decisione del Cipe di definanziare l’opera “non sia arrivata al ministero dell’Ambiente, dove si continua in maniera imperterrita a discutere delle opere connesse e di supporto al Ponte”. Mentre con una nota congiunta Fai, Italia Nostra, Legambiente, Man (Associazione mediterranea per la natura) e Wwf dicono “basta con i sotterfugi. Il ministero dell’Ambiente - chiedono - non avalli il progetto di Rete ferroviaria italiana (Rfi)”. L’intervento degli ambientalisti arriva a proposito di “un’istruttoria” che Rfi - riferiscono le stesse associazioni - “avrebbe richiesto al ministero dell’Ambiente per avviare la procedura di Valutazione di impatto ambientale sui nuovi collegamenti ferroviari tra il ponte e le linee storiche di collegamento con Reggio Calabria e Gioia Tauro, la cosiddetta fascia Bolano”. Si tratterebbe, spiegano le associazioni, di “un’opera di oltre 250 milioni di euro funzionale solo al collegamento con l’inesistente ponte sullo Stretto di Messina”. In particolare, con la delibera Cipe, dicono ancora i senatori Ecodem “si è messa la parola fine alla vicenda infinita dell’infrastruttura più discussa della storia di Italia, destinando ad altri scopi i 1.624 milioni di euro necessari alla costruzione del Ponte. Una bocciatura - rilevano Ferrante e Della Seta - per il colossale progetto dopo la decisione della commissione Europea” di non inserire il Ponte tra i progetti prioritari delle grandi reti transeuropee per il periodo 2014-2020. Da parte sua il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, da Bari ha detto che “la decisione politica che sarà del Cipe, di fare o non fare il Ponte sullo Stretto, deve essere presa indipendentemente dalla valutazione di impatto ambientale”.

Racconti Calabresi. U palummu ( il colombo) Seconda parte

Le sorelle la spiavano e cercavano di indovinare il suo segreto
ma lei alle loro domande non rispondeva. Taceva sempre e serbava chiuso nel suo cuore il sentimento nato in lei e il suo mistero; ella viveva una storia d’amore. Serrata la porta e aperta la finestra prendeva una di quelle arance e la rotolava per terra; allora per la dischiusa imposta entrava un candido colombo che si tuffava in un bacino d’argento e vi si scuoteva lasciando cadere le penne e si trasformava nel più bello e forte giovane che si potesse immaginare. Dice la leggenda che era il figlio del re, e che un crudele destino lo costringeva da lungo tempo a vivere da colombo in mezzo all’avito aranceto. Per mezzo dei pomi rotolati per la stanza, la figlia del mercante lo chiamava ai dolci colloqui d’amore. Poi, quando il tempo era trascorso, il giovane si rituffava nel bacino e ne usciva trasformato in un colombo e tornava nel giardino.Avvenne un giorno che le sorelle penetrarono a sua insaputa nella stanza, e, rovistando con curiosità per ogni angolo, trovarono le arance che lasciarono cadere per terra e rotolare. E videro poco dopo venire un colombo, battere contro i vetri che si confissero nel petto, cadere per terra, e poi lentamente, alzarsi in volo e sparire. Quando Cenerentola tornò nella sua stanza, indovinò dal disordine che qualcosa di nuovo era accaduto. Vide le arance per terra avvizzite, le vetrate rotte e le gocce di sangue per terra. Invano rotolò per terra i pomi e invano attese il sospirato ritorno del principe. Dopo un lungo pianto si fece coraggio. Chiese a suo padre la benedizione e partì per la città dove il reuccio malato giaceva.
Lungo il viaggio più volte la notte la sorprese in mezzo ai boschi. Una volta, mentre si riposava ai piedi di un albero, fra i rami un enorme uccello si posò facendo uno strano rumore e un sinistro stormire di fronde. Poi un altro uccello si posò sullo stesso ramo, che per il peso si piegò. E tra i due uccelli (tra la femmina che attendeva e il maschio allora giunto) iniziò uno strano dialogo.
immagine fiaba

venerdì 3 febbraio 2012

Sersale il centrodestra organizza le primarie del 18 febbraio dove si sceglierà il candidato a Sindaco.

Panoramica di Sersale Cz
Si svolgeranno nella giornata del 18 febbraio le primarie del centrodestra del comune di Sersale. Un importante intesa raggiunta tra i vari componenti del PD,Rifondazione Comunista,e i vari membri del comitato che affluisce nel Centrodestra, nello spirito dell’unità raggiunta il centrodestra porterà alla creazione di un'unica lista espressione di una forte coesione che avrà come obiettivo di Battere le destre ed offrire un valido progetto alternativa nel governare il comune di Sersale. Sarà dunque la comunità del centro presilano a decidere chi sarà il candidato a Sindaco nelle imminenti elezioni di primavera, i candidati saranno Venanzio Spadafora in forza del PD e Antonio Borelli per il comitato di centrodestra. Le primarie dunque saranno un fondamentale strumento di partecipazione e soprattutto di decidere in prima persona, dando il giusto valore tra politica e cittadino. Eventuali altre persone che vorrebbero concorrere alle primarie dovranno sottoscrivere un apposito modulo con 50 firme da presentare al comitato organizzatore composto da: Esher Piacentini, Mimmo Pingitore, Salvatore Borelli, e Renato Atzeni. Giorno 5 febbraio invece nella sala consiliare del Municipio di Sersale si