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sabato 2 giugno 2012

Approvato il piano di lottizzazione “Galasso” in località “Marincoli” di Simeri Mare che comprende anche l’ampliamento della locale chiesa.


La giunta comunale di Simeri Crichi presieduta dal sindaco Marcello Barberio ha approvato nei giorni scorsi un importante delibera attesa da tempo, soprattutto dagli abitanti della località “Marincoli” di Simeri Mare. Si tratta nello specifico del piano di lottizzazione “Galasso” catalogata nel catasto comunale sul foglio di mappa n°26. In base alla dettagliata relazione da parte dell’assessore all’urbanistica  Franco Alberto.L’accordo  prevede oltre alle opere primarie e secondarie  di urbanizzazione da parte del lottizzante, anche l’ampliamento della chiesa di Simeri Mare,  rendendola cosi finalmente funzionale alle varie esigenze religiose della sempre più popolosa fascia marina. Il sindaco Barberio ricorda che in data 2 maggio la commissione con voto unanime senza distinzione tra maggioranza ed opposizione aveva dato il proprio parere favorevole. Per quanto riguarda l’ampliamento della chiesa grazie ad una precedente convenzione con Sviluppo Italia che aveva previsto un contributo di circa 100.000 mila euro sempre per la medesima finalità si potranno sommare i due interventi portando cosi a compimento le varie opere di ampliamento della Chiesa di località “Marincoli” Concludendo il sindaco Barberio si augura che senza inutili divisioni e sterili polemiche si lavori insieme a livello comunale,  affinchè anche  il progetto della nuova chiesa con oratorio localizzata nel centro del paese, nell’area vicino l’ufficio postale, si realizzi, la quale  per la sua ultimazione si è preventivata una spesa di circa 3,7 milioni di euro somma che potrà raggiungere

Uno dei più importanti processi contro la ndrangheta del nord rischia la prescrizione perchè manca chi traduce dal dialetto Calabrese all'Italiano

Grossi problemi di interpretazione nel procedimento contro le cosche in Piemonte. E Minotauro perde colpi: restano da definire circa mille intercettazioni


Il rischio della prescrizione, secondo magistrati e legali, non c'è. Ma il problema dell'interpretazione si è posto in più di una circostanza. Già, perché la “traduzione” dal dialetto calabrese rallenta uno dei più importanti processi contro le cosche al Nord. Succede a Torino, e lo racconta l'edizione on line del quotidiano Torino Oggi. Nell'aula bunker si stanno svolgendo le udienze del procedimento sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Piemonte. Il guaio è che gli inquirenti del processo Minotauro stanno infatti incontrando diverse difficoltà per decifrare i messaggi della 'ndrangheta in dialetto calabrese: mancano le traduzioni di numerose intercettazioni telefoniche e ambientali - oltre mille - che formano l'impianto accusatorio. Il fatto è che si deve tradurre non dal dialetto calabrese, ma “dai dialetti”, che differiscono tra loro per via di infinite varianti e sfaccettature. E poi ci sono espressioni dello slang mafioso che sfuggono a ogni interpretazione, peggio di un linguaggio cifrato utilizzato tra boss e affiliati.

I paesi della provincia: Tiriolo



venerdì 1 giugno 2012

L'antico borgo di Sellia durante il mese di Giugno


 Nell’antico borgo di Sellia durante il mese di Giugno 
 Era il mese della mietitura. Sino al primo dopoguerra c'erano diversi campi di grano sopratutto verso le zone "serre, jordinu,maronacu".La terra non la si lasciava mai incolta si seminava di tutto,e quando proprio non si poteva seminare niente si riempiva il terreno di favarelli che oltre ad essere un buon alimento per " u ciucciu" servivano a concimare il terreno. Molti contadini proprio a Giugno scendevano a Sellia Marina per lavorare nei campi sterminati di grano. Era un lavoro molto duro, la paga era poca si stava anche per un paio di settimane, si mangiava solo una volta al giorno con menù fisso per tutto il periodo pasta e fagioli, i fagioli erano veramente pochi in compenso nuotavano nella minestra molte cimici ma era inutile fare i schizzinosi se qualcuno obiettava il cuoco rispondeva: “Eh un ringrazzi a Madonna ccà ojia ccu a fagiola mangi puro a carna” La notte si dormiva dentro dei casolari che ospitavano anche 20 persone si dormiva per terra costruendosi il proprio letto con del fieno. Durante le giornate che divenivano sempre più calde si lavorava senza sosta anche per  12 – 13 ore fermandosi solo per bere un po’ di acqua o per mangiare un po’ di pane di “Jiermanu” con formaggio “tostu” Bisognava terminare la mietitura al più presto perché con l'arrivo del caldo l'aria si faceva poco salubre, e la malaria sino agli anni 40 colpiva molte persone. Quando si risaliva a Sellia erano stanchissimi ma non vedevano l’ora di riabbracciare i propri cari ma soprattutto di spendere quei pochi soldi guadagnati con tanto sudore. Nella foto che abbiamo inserito come copertina del mese di giugno ci sono le ciliegie “I Cerasi” tanto famosi  oggi sono quasi introvabili ma sino agli anni 70  nei fruttivendoli di Catanzaro facevano bella mostra con su scritto “ Veri cerasi da Sellia” per il borgo giravano dei camioncini che compravano il prelibato frutto dai vari privati. Andando per i campi si potevano osservare dei “cerasari” altissimi strapieni di “cerasi” di varie qualità. Oggi

Simeri Crichi: Botta e risposta tra l'opposizione e il sindaco sull'episodio oltraggioso subito dal primo cittadino



  Secondo i gruppi consiliari di minoranza "Futuro Insieme" e "La Svolta" del Comune di Simeri Crichi

La testa di un maialino-giocattolo poggiato sulla tomba della madre del sindaco di Simeri Crichi da parte di un bimbo che avrebbe voluto adagiarlo sulla lapide del fratellino. Sarebbe questo e niente altro
 L’atto intimidatorio denunciato nei giorni scorsi dal sindaco del paese. Un equivoco, dunque, che i gruppi consiliari di minoranza ci tengono a spiegare per riportare la calma ad una comunità che in questi giorni è rimasta scossa dalle notizie apparse sulla stampa locale. La minoranza chiede al sindaco di rendere noto, attraverso gli organi di informazione, i quanto realmente accaduto per compensare l’ingiustificato addebito ad un paese che continua a vivere nella serenità.
La risposta del sindaco Marcello Barberio
In esito all’episodio oltraggioso relativo al rinvenimento di un pupazzo di plastica su un fascetto di fiori secchi sulla tomba di mia madre, ho cercato di mantenere un comportamento di doveroso riserbo, che evidentemente non è bastato ad alcuni consiglieri comunali di opposizione, ai quali voglio precisare di non essere stato io ad allertare gli organi di stampa e di ritenere la polemica assolutamente inopportuna e offensiva. La ricostruzione contenuta nella loro comunicazione è quanto meno fantasiosa e non mancherà di essere valutata dagli investigatori, ai quali confermo la mia piena fiducia, per la loro professionalità e sensibilità umana.

I terremoti si possono prevedere? Intanto ieri sera è stata registrata una scossa di magnitudo 3.1 tra il comune di Botricello e il comune di Cutro

Anche la Calabria continua a tremare. Ieri sera una scossa di terremoto è stata registrata tra Catanzaro e Crotone. In mattinata, invece, paura per lo sciame sismico sul Pollino.
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1è stata registrata questa sera nell'area del Golfo di Squillace, tra le province di Catanzaro e Crotone. Secondo le rilevazioni dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il sisma ha avuto una profondità di 5,8 chilometri, con epicentro tra i comuni di Botricello (in provincia di Catanzaro) e Cutro (in provincia di Crotone). Il movimento tellurico è stato avvertito dalla popolazione, ma, secondo quanto si apprende dalle forze dell'ordine, non sono stati registrati danni né a cose né a persone
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GLI EVENTI del 20 e del 29 maggio in Emilia hanno dato origine alle più strane congetture sulle cause dei sismi. Idee, fantasie, timori ed anedotti che si intrecciano a scampoli di scienza, fantascienza e pseudoscienza.
La realtà è che malgrado gli sforzi della comunità scientifica mondiale, i terremoti rimangono un fenomeno naturale imprevedibile. Il perché lo spiega Gianluca Valensise, geofisico dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano (INGV).

Valensise, molti si chiedono quale aspetto si può prevedere dei terremoti."Oggi riusciamo a prevedere dove sono le faglie che possono dare terremoti distruttivi, la magnitudo massima attesa e un quadro dello scuotimento atteso. E questo include sia l'accelerazione attesa al bedrock sia le eventuali amplificazioni dovute a diversi aspetti nella forma e nella geologia dei siti. Per esempio l'origine dei due forti terremoti del 20 e 29 maggio erano ben identificate da anni nella nostra banca dati. Su questa base riusciamo anche a prevedere con buona approssimazione l'altezza dell'onda di maremoto che si può generare a seguito di un terremoto e come questa si propagherà (sia in termini di velocità che di altezza con cui l'onda inciderà sulle diverse coste)".

Cosa è invece che non si può prevedere dei terremoti?"Sicuramente l'istante di accadimento esatto. Ma anche il solo fatto che possano verificarsi: in altre parole, esistono ancora tipi di faglie di cui non sappiamo nemmeno l'esistenza, ad esempio perché cadono in mare o perché sono "cieche". Questo sarebbe il caso anche della Pianura Padana, se non fosse per la formidabile conoscenza acquisita nei decenni dell'esplorazioni petrolifera".

Perché, dopo tanti studi i geologi non possono ancora prevedere quando avviene un terremoto?"Innanzitutto il geologo è comunque una figura professionale inadatta a esprimersi sul "quando". Al geologo bisogna chiedere grandezze e valutazioni in linea con gli strumenti a sua disposizione, che sono l'osservazione diretta della geologia, della tettonica e delle geomorfologia, l'analisi di dati di sottosuolo, la datazione dei fenomeni di deformazione attiva".

Comunque presto o tardi si arriverà a poter prevedere con precisione il dove, l'intensità e il quando un terremoto può avvenire, o no?"No, non vedo questo traguardo raggiungibile nei prossimi due o tre decenni almeno. Anche perché nel frattempo molte agenzie internazionali hanno drasticamente ridotto il finanziamento dedicato ai precursori sismici preferendo focalizzarsi su altre ricerche più "solide" (per non parlare della ricerca in sismologia applicata, che giustamente oggi privilegia - ad esempio - gli studi sulla risposta sismica)".

Nei documenti degli istituti scientifici si parla di "faglie", che poi sarebbero le zone da cui si sprigiona un evento sismico. Non sono convinto che tutti sappiano di cosa parliamo, ci puoi spiegare?"La faglia è una frattura della crosta terrestre lungo la quale due blocchi di roccia possono scorrere tra loro, se sollecitati dalle forze tettoniche. Lungo il piano di faglia normalmente esiste un certo attrito: l'accumulo di sforzo può portare al superamento di quell'attrito e quindi al movimento dei due blocchi, ovvero al terremoto, con liberazione di energia sismica e deformazione delle rocce circostanti. Le faglie possono avere dimensioni molto variabili, dal millimetro, ai 1000 km della faglia di Sant'Andreas, alle migliaia di km delle zone di subudzione del Pacifico".

E questo per il mondo. In Italia?