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lunedì 31 agosto 2020

Magisano quando la tenacia e l'amore della propria terra portano buoni frutti. storia della famosa pesca di Magisano ricercato frutto che identifica un territorio

 


La pesca di Magisano dall'inconfondibile profumo negli anni passati diffusissima nei nostri terreni. La qualità dell'acqua assicurata a tutti i coltivatori dal consorzio irriguo "acqua e Ntopa", la composizione del terreno e l'aria pulita hanno creato un mix di energia che hanno prodotto questo prezioso frutto. Negli anni l'emigrazione, l'abbandono da parte delle nuove generazioni, ma sopratutto la difficoltà di mantenere una famiglia con l'agricoltura ha quasi fatto scomparire le piante. Tra l'altro una pianta ha una età vegetativa di 12 anni. Per cui nessuno parlava più di pesche di Magisano. Salvo qualche commerciante furbetto scriveva sui bancali di catanzaro.. Pesche di Magisano. A Magisano invece un grande coltivatore che ci ha lasciati da poco Nicola Carvello ha mantenuto la specie. Poi altri giovani hanno dato continuità al prodotto. Io ho citato Mario Falbo perché è un uomo di grande sacrificio. Chi lo conosce sa'. Ma a Magisano ci sono altri validi agricoltori che vi aspettano per vendere il prezioso prodotto. A me il compito, piacevole, di dare notizie ai miei numerosissimi amici di fb. E tra una visita alla grotta rosa e un pic nic al laghetto collinare potrete gustare le nostre pesche. Ricordo comunque che il periodo per poterle gustare è fino alla fine di settembre. Grazie dell'attenzione e viva Magisano

Le origini la storia


La merendella esiste anche in Sicilia ed è chiamata sbergia, ma la varietà calabrese, diffusa in modo particolare nella piana lametina e nel catanzarese, presenta le determinate caratteristiche sopra descritte, probabilmente dovute all’habitat naturale del territorio. Giunge a maturazione tra...........

metà luglio e agosto, periodo in cui si può trovare presso i mercati locali. Difficile trovarla fuori regione, in quanto è un frutto delicatissimo e complicato da trasportare. La pesca merendella è una vera delizia: taglia piccola, pelle liscia di colore bianco tendente al verde con qualche striatura rosata, polpa dolcissima e profumata dal vago sentore di miele e di agrumi. Si tratta di una varietà pregiata di pesca nettarina, frutto del Prunus persica, albero della famiglia delle Rosacee. Il pesco era conosciuto già nell’antichità per la bellezza dei suoi fiori e la bontà dei suoi frutti. Originario della Cina, dove era considerato sacro, il pesco presto si diffuse in Oriente e da lì in Europa. Deve il suo nome alla Persia, infatti deriva da persico, cioè della Persia, e anche in molte regioni il frutto del pesco è chiamato ancora così ma declinato al femminile, dal calabrese perzica, al genovese persiga fino al romanesco persica. La pesca in Cina era simbolo dell’immortalità ma anche in altri paesi il delizioso frutto ha sempre avuto un’aura di sacralità. In Giappone protegge dalle forze malefiche, in nord Europa le streghe vi trasferivano simbolicamente le malattie dei loro pazienti, in Cina si credeva che mangiandola si preservasse il corpo dalla corruzione, in alcuni paesi europei stare sotto un pesco e mangiarne le foglie aiutava a guarire dalla febbre e dai vermi. In Egitto la pesca era sacra ad Arpocrate, dio del silenzio e dell’infanzia, tanto che ancora oggi le guance dei bambini vengono paragonate alle pesche, per la loro morbidezza e rotondità. Pare che il frutto arrivò in Italia, a Roma, nel I secolo grazie ad Alessandro Magno, il quale ne rimase affascinato quando lo vide per la prima volta nei giardini di re Dario in Persia. Da allora l’albero dai bellissimi fiori rosa si diffuse dappertutto, dando vita a moltissime varietà di pesche e noci pesche nei vari territori, come la nostra deliziosa merendella. Il nome calabrese della piccola pesca deriva da merenda, termine latino che potrebbe provenire sia da meridies, mezzogiorno, proprio per indicare un pasto veloce in sostituzione del pranzo, sia dal verbo merere, meritare, intendendo la merenda come pasto concesso ai subordinati in seguito a particolari meriti lavorativi. Ritroviamo lo stesso significato nella lingua greca, meris che significa parte.

Si ringrazia l'arch. Salvatore Tozzo amante della storia e profondo conoscitore del territorio 

Un fine settimana super movimentato in mare con oltre 16 interventi di salvataggio.IL personale marittimo di Catanzaro e di Soverato impegnato in difficili interventi di soccorso a mare .

 Il personale dell’ufficio circondariale marittimo di Soverato e del dipendente ufficio locale marittimo di Catanzaro Marina è stato impegnato in più interventi di soccorso, in seguito al repentino mutamento delle condizioni meteorologiche nell’area di mare ricompresa tra i comuni di Montauro e di Squillace.



Tre imbarcazioni e 16 persone tratte in salvo nel breve lasso di tempo di poche ore è il bilancio delle operazioni. Fortunatamente l’intervento tempestivo dei mezzi nautici già presenti in mare ha evitato che le situazioni potessero avere conseguenze ben peggiori. In particolare, la motovedetta CP 769 ha tratto in salvo dodici persone avventuratesi sulla scogliera in prossimità della grotta di San Gregorio nel Comune di Stalettì, di cui quattro bambini e una donna incinta. Le persone sono state sorprese dall’improvviso aumento del moto ondoso, che non ha permesso alle stesse di tornare indietro. Il mezzo nautico della guardia costiera, nonostante l’aumentare della risacca provocata dalle onde, è riuscito ad avvicinarsi ad una distanza tale da poter recuperare le persone con l’utilizzo di salvagenti anulari e gonfiabili lanciati ai malcapitati che successivamente venivano sbarcati in buono stato di salute nel porto di Catanzaro. Nelle operazioni di soccorso è stato anche determinante l’intervento dei due assistenti bagnanti accorsi dal vicino stabilimento balneare “Blanca Cruz”. Anche nel comune di Montauro il battello pneumatico G.C. B115, dipendente dall’ufficio circondariale marittimo di Soverato, è intervenuto recuperando un’imbarcazione in avaria il cui conduttore versava in grave stato di shock e che il mare stava sospingendo verso gli scogli. Le operazioni di soccorso sono state svolte nell’ambito dell’operazione “Mare sicuro”, organizzata dal comando generale del corpo delle capitanerie di porto che presso il circondario marittimo di Soverato vede due mezzi nautici impegnati quotidianamente nel pattugliamento finalizzato alla...............

sabato 29 agosto 2020

Tutti contro la realizzazione dell'enorme parco eolico dal costo di 11 milioni di euro. verra costruito tra i comuni di Borgia e Squillace devastando la bellezza del territorio.

 


Carmela Commodaro

Per la sezione di Italia Nostra Catanzaro un parco eolico nella zona tra Borgia e Squillace sarebbe devastante. Ed il sindaco di Squillace Pasquale Muccari accoglie fa suo l’appello di Elena Bova, presidente di Italia Nostra Catanzaro, alla quale va il grande merito di essere protagonista di una battaglia per la difesa dell’ambiente e del territorio. Si parla in questi giorni del progetto presentato alla Regione per l’installazione di pale eoliche nei comuni di Borgia e Squillace, per un importo di 11 milioni di euro e per la realizzazione del quale si sarebbe in attesa del completamento delle procedure autorizzative. «Già in passato con il mio gruppo consiliare – continua Muccari – abbiamo promosso interventi di sensibilizzazione contro l’eolico, ed all’inizio della mia precedente consiliatura avevamo elaborato un regolamento per impedire questi interventi nel nostro territorio. Lo stesso regolamento fu adottato dal Comune di Stalettì, ma purtroppo la normativa vigente non dà nessuna discrezionalità ai municipi, se non quando i terreni sono gravati da usi civici o percorsi dai fuochi. Mi risulta anche che manchi un piano energetico regionale. Detto ciò, affiancherò la battaglia di Elena Bova affinché gli enti sovraordinati fermino questo scempio». Secondo quanto scrive in una nota la Bova, «mancherebbe ancora qualche nulla osta e si può partire con opere devastanti in un territorio dove insiste l’area archeologica più importante della provincia di Catanzaro». «La Soprintendenza – spiega Bova – fonda la sua esistenza sul dato di realtà che la bellezza non ci può lasciare. Il nostro paesaggio è la prima fonte di bellezza e tutto il patrimonio che esiste sottoterra prodotto nei secoli dalla civiltà umana non può essere sottoposto a lavori di sbancamento per 64 mila metri cubi, di modifica delle aree che insistono in comuni di valenza archeologica quali Borgia e Squillace. C’è in aggiunta l’enorme inquinamento acustico e visivo in un area che ancora appare nella sua bellezza di Scolacium e che ha un grande futuro se valorizzata dal punto di vista culturale come si sta già facendo con la prestigiosa rassegna Armonie d’Arte». Bova si rivolge, dunque, ai sindaci di Borgia Elisa Sacco e di Squillace Pasquale Muccari «perché difendano il loro territorio da mostri che non sono sviluppo, devastano un territorio bellissimo come avvenuto in molte aree della Calabria lungo le coste battute dal vento che rinfresca e accoglie il forestiero». La presidente di Italia Nostra Catanzaro, infine, chiede alla Soprintendeza, all’assessore regionale all’ambiente Sergio De Caprio, all’assessore regionale alla cultura Antonino Spirlì e a tutte le associazioni culturali ed ambientaliste di intervenire formalmente presso la Regione e le autorità preposte «per impedire l’ennesima profonda ferita alla bellezza dei luoghi patrimonio di tutti i calabresi».

 a seguire la nota stampa della 
Senatrice M5S  Bianca Laura Granato

A Sellia Marina lodevole iniziativa di cittadinanza attiva con Adotta uno spazio verde Contribuisci anche tu ad abbellire il nostro paese

 Esemplare iniziativa di #CittadinanzaAttiva!



#Grazie alle Insegnanti 
Anna Galea
 e Mena Amelio che, per prime, hanno accolto l'iniziativa "Adottiamo il nostro bene" riqualificando l'aiuola di Via San Francesco da Paola / Via Corrado Alvaro, rendendola molto bella e decorosa!

Sono certo che altre iniziative di decoro urbano seguiranno per rendere sempre più bella la......... nostra meravigliosa Sellia Marina.

Il Sindaco 

Francesco Mauro

venerdì 28 agosto 2020

Cammino Basiliano un percorso di 72 tappe 1040 chilometri che attraverserà 160 borghi Calabresi Ecco l'elenco dei comuni. Ieri la presentazione ufficiale

 Un Cammino che, in 72 tappe, 1040 chilometri e 160 borghi, partendo da Rocca Imperiale passa dai boschi del Pollino, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte, fino ad arrivare a Reggio Calabria. 



È Il Cammino Basiliano, il progetto promosso dall’omonima Associazione e sostenuto dalla Regione e dal Consiglio regionale della Calabria che è stato presentato in Cittadella regionale.Presenti, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Mimmo Tallini, gli assessori Gianluca Gallo (Agricoltura/Forestazione/Welfare) e Sergio De Caprio (Ambiente), il presidente dell’Associazione “Cammino Basiliano”  Carmine Lupia, la presidente di “Mito” (il Festival internazionale di musica classica organizzato dalle città di Milano e Torino) Anna Gastel, l’imprenditore milanese Matteo Visconti di Modrone e il responsabile nazionale per le Aree protette di Legambiente, Antonio Nicoletti.  «La Calabria verde, dei Parchi e delle  Riserve naturali – ha dichiarato Mimmo Tallini, presidente del Consiglio regionale della Calabria – adesso  si può avvalere di un’infrastruttura verde che ha le potenzialità di valorizzare la natura e portare conoscenza ed economia  soprattutto nelle aree interne. L’Italia, attraversata da una fitta rete di cammini  religiosi, culturali, storici, naturalistici, potrà così arricchirsi di un ‘Cammino’ che ha l’obiettivo di promuovere cultura, arte, ambiente, tradizione ed enogastronomia, ma anche personaggi storici, piccoli centri, antropologia, biodiversità, ecosistemi e paesaggio ambientale, agrario e forestale». «La strategia di rilancio dell’ambiente e del  turismo calabrese, nella ‘fase 2’ – ha aggiunto – potrà contare su questa iniziativa che abbiamo voluto mettere in campo nella consapevolezza che il ‘cammino’ è un fenomeno sociale in espansione, costituisce un motivo per cui si sceglie una destinazione piuttosto che un’altra e il turista che ama camminare è diventato un importante target a cui rivolgersi per mettergli a disposizione la possibilità di apprezzare le bellezze della Calabria». Ha coordinato l’incontro il giornalista Romano Pitaro che, per segnalare l’importanza anche economica dei cammini,  ha citato la ricerca di Trademark (azienda leader nelle consulenze  sul settore del turismo) secondo cui «questo tipo di turismo muove un giro d’affari di 12,5 miliardi nel mondo, più di 5 miliardi in Italia (che al mondo ha la maggiore concentrazione di vie dello spirito) e dunque – ha sostenuto – il cammino che pubblico (Regione) e privato (Associazione) mettono  a disposizione dei camminatori assume un’importanza formidabile specie per l’entroterra calabrese».  Lupia ha, da Nord a Sud, descritto minuziosamente il percorso indicando boschi e biodiversità,  ma anche il fascino di borghi antichi, storia e spiritualità. Gastel, che ‘cammina’ da queste parti da tre decenni, ha esortato a promuovere la Calabria positiva, bella, incontaminata e non costruita, «dove le case dei contadini sono le più belle del mondo».


«La Calabria – ha dichiarato Anna Gastel – è una terra meravigliosa perché ricca di tutto: entroterra, mare, montagna, bellezze architettoniche, sapori buoni come in nessun altro posto. Ha bisogno di essere meglio conosciuta e di trovare più coraggio nel sapersi apprezzare».  Visconti di Modrone, invece, ha invece confessato di essere «un neofita della fascinazione calabrese, datata solo sei anni, addirittura ha  correlato il rimbombo sordo dei passi sul battuto dei boschi silani, serresi  ed aspromontani  con il loro tambureggiare cupo sulla banchisa della Groenlandia». L’esponente nazionale di Legambiente (Nicoletti) ha apprezzato l’iniziativa «che ora – ha dichiarato – deve essere adeguatamente calata nel territorio, affinché i calabresi stessi la valorizzino, la tutelino e la promuovano»Appassionato l’intervento dell’assessore all’Ambiente De Caprio, che ha il copyright dell’idea di fare «dell’intera Calabria un’unica area protetta», mentre l’assessore Gallo, dopo aver espresso parole di apprezzamento per l’impulso legislativo del presidente Tallini sia per il Cammino Basiliano che  quando si è trattato di .....................................

A seguire l'elenco dei 160 borghi calabresi interessati dal percorso del commino Basiliano

Sellia improvvisi disagi idrici senza alcun preavviso il sindaco punta il dito contro la Sorical

 Il puntuale probleme estivo dell' approvvigionamento idrico che colpisce  diversi paesi  della provincia di Catanzaro. a Sellia molte volte durante questa particolare estate 2020 manca all'improvviso l'acqua anche se da controlli fatti con più meticolosità le vasche di raccolta erano piene Nel suggestivo borgo di Sellia il disservizio capita spesso  nel centro storico per ora, potrebbe coinvolgere altri rioni. Abbiamo tanta acqua ma un acquedotto vecchio che non ha più la giusta portata. Sarebbe opportuno velocizzare le procedure per appaltare prima possibile i lavori.  In settimana andremo in Regione per spingere in questa direzione.




La nota stampa del primo cittadino di Sellia Davide Zicchinella

Manca di nuovo l'acqua a Sellia. Il Problema è legato a meno acqua fornita dalla Sorical per forte riduzione legata alla siccità. Almeno così si giustificano. Ieri sera le nostre vasche erano piene. Le stiamo monitorando di continuo. Stamattina vuote. Inspiegabilmente. Nessuno ci manda preavvisi. E i cittadini di Sellia devono avere disagi. Non va bene. La pazienza è finita! Pretendiamo maggiore serietà dalla società idrica regionale. Ci stiamo già facendo sentire e faremo, se necessario, passi più importanti. Da un anno giace fermo in Regione il progetto per il raddoppio dell'Alto Simeri. Già stanziati 2.5 milioni di euro che attendono di essere utilizzati!!! Un progetto ottenuto su pressione di noi Sindaci della Presila per aumentare la disponibilità di acqua. Siamo ai piedi della Sila. Abbiamo tanta acqua ma un acquedotto vecchio che non ha più la giusta portata. Sarebbe opportuno velocizzare le procedure per appaltare prima possibile i lavori. In settimana andremo in Regione per spingere in questa direzione. Nella tarda mattinata o al più tardi nel primo pomeriggio riempite le vasche faremo ritornare l'acqua. Noi stiamo facendo come sempre la nostra parte. Abbiamo pure appena finito la manutenzione sul..................

nostro serbatoio. Ci scusiamo noi per la Regione