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sabato 31 marzo 2018

I tradizionali riti del venerdì Santo nei vari centri del Comprensorio Fotoracconto delle varie funzioni

Un toccante primo piano della "Naca" di Sellia 


La Pasqua in Calabria è una delle feste più sentite tra gli eventi dell’anno tanto che ancora oggi molti dei riti pasquali vengono celebrati secondo gli usi tradizionali. I riti della Pasqua o meglio dire i riti della settimana santa calabrese sono davvero suggestivi e famosi proprio per l’intensità con cui vengono celebrati.  Il Venerdì Santo in numerosissimi comuni della nostra regione vengono organizzate le sacre rappresentazioni tradizionaliin provincia di Catanzaro. Migliaia di credenti sono coinvolti nelle rappresentazioni pasquali, in un tuttuno di emozioni e passioni, che si tramandano nei secoli.Beneditta chilla pasta chi di venneri s’impasta… Così recita un proverbio calabrese che riguarda le antichissime tradizioni del Venerdì Santo, un tempo giorno di penitenza simbolica e digiuno per preparare il corpo e lo spirito alla resurrezione di Cristo.
A seguire una suggestiva carrellata di foto durante le varie funzioni del venerdì Santo nei vari paesi del nostro comprensorio.


Sellia
Magisano



Magisano




Catanzaro


Catanzaro

Albi
Albi
A seguire ancora tantissime foto durante il venerdì Santo nei nostri paesi

lunedì 26 febbraio 2018

Itinerari turistici della Pre – Sila : SAN PIETRO MAGISANO

  SAN PIETRO MAGISANO




La Sila è affascinante da qualsiasi angolo si visita, perché presenta visioni di naturale bellezza sempre nuove e interessanti in un meraviglioso quadro di lussureggiante vegetazione.
Questa volta la nostra tappa è San Pietro a Magisano che si adagia su un pittoresco sperone tra due fiumi sul versante jonico della presila a m. 565 s.m. Esso, con Vincolise, fa parte del Comune di Magisano fin dal 1820. La sua storia si fonde con l’antica Taverna alla quale apparteneva. San Pietro è il più importante centro del comune e possiede una Chiesa parrocchiale molto interessante dal punto di vista artistico e storico. Nonostante i recenti rifacimenti, conserva un portale rinascimentale (sec. XVII). Vi si ammira pure un’acquasantiere, una tela secentesca, sculture lignee del 700, arredi di argento e paramenti del sec. XVI, XVII e XVIII. In detta Chiesa si venera una statua di S. Maria della Luce, che vanta un’origine gloriosa di cui diamo brevi cenni.
L’origine della “Madonna della Luce” viene così narrata da Galasso, il più antico e accreditato cronista locale:
“ Quando si stava costruendo la chiesa di Pèsaca, i due eremiti videro una quantità di lumi e una fiaccola più luminosa indicante proprio un’immagine della Beata Vergine. A tal miracolo, la città tutta, benchè occupata alle fabbriche proprie, non mancò di edificare una Chiesa e con i voti e le elemosine ed eredità otto anni appreso farne convento. Che alla continua comparsa dei lumi ogni notte si erano portati con molta gente ad osservarli da vicino, che ritrovata l’immagine vi lasciarono la loro roba e ivi da romiti si ritirarono e poi da monaci basiliani morirono. Fra lo spazio di questi pochi anni avevano accumulato tanto che l’Abbazia fu creata Archimandrita l’anno 1110”.
Dalla cronaca citata si rileva che gli eremiti, Basilio Painticchio e Conone Zonatores, greci italioti, ambedue benestanti, dando i loro beni per la costruzione di una chiesa, incoraggiarono il popolo tavernese, accorso sul luogo, a costruire la chiesa con l’Abbazia di Pèsaca.
Nella stessa cronaca difatti si rileva pure che l’anno di fondazione dell’Abbazia fu il 988, proprio nel periodo in cui si costruiva l’attuale Taverna, quando le incursioni saracene (frequentissime dal sec. IX in poi) costrinsero le popolazioni rivieresche, fiorenti specialmente nel periodo magno greco, a disertare i litorali, per rifugiarsi sugli acrocori inaccessibili, sulle impervie pendici, sui recessi montani, ed ivi munirsi di propugnacoli, torri, bastioni e fortilizzi d’ogni genere. Quindi, dopo la distruzione dell’antica Trischines (sec. X), anche i Basiliani si trovarono rifugiati nel nuovo paese. Dopo il prodigio della Madonna, che venne chiamata della Luce, non tanto per quella fisica osservata da molti; ma per significare l’immensa luce spirituale che la Madre di Dio riversa su l’umanità.
I detti Basiliani superstiti della distrutta città di Uria, convinti che fosse volontà di Dio, si recarono pur essi nella località di Pèsaca, a mille metri sul mare, tra Taverna e Albi, e, accanto alla Chiesa vi costruirono l’Abbazia di Pèsaca. Detta Abbazia prese considerevole incremento da diventare “ricca di molti monumenti letterari della civiltà bizantina, sede di uno scriptorium abbastanza noto donde uscì la “Cronica Pesacense” ma soprattutto in continui rapporti con Taverna”. (1)
Da ciò appare l’importanza di questo monastero nei secoli ormai divenuto un centro di cultura e un cenacolo di santità. Crebbe in pochi anni di numero e di attività da essere dichiarato ben presto Abbazia, e l’Abate ebbe il titolo di Archimandrita, cioè “capo degli altri Abati Basiliani. (2)
L’Abbazia, insomma, divenne un faro di luce e di civiltà che si diffondeva dalle balze silane per la Calabria, come ci riferiscono gli antichi cronisti. E la devozione alla “Madonna della Luce” crebbe tanto da essere considerata quella Chiesa un vero Santuario. La Madonna della Luce non cessava di far scendere una incessante pioggia di grazie sulla povera umanità, dalla quale.............

lunedì 29 gennaio 2018

SP 25 in attesa che iniziano i lavori e di capire come saranno svolti, l'importante arteria della Presila diventa sempre di più discarica di tutti i "maleducati" che giornalmente la percorrono.

Provinciale 25 sempre più discarica a cielo aperto

Da oltre un anno la Provinciale 25 si ritrova ad essere una vera e propria discarica a cielo aperto. Era infatti Ottobre-Novembre del 2016 quando sul blog “Sellia Racconta” pubblicai uno scritto con tanto di foto che documentava lo stato di degrado e di abbandono in cui versava -e versa- questa importante arteria di collegamento tra il Capoluogo e la Presila. Un altro mio scritto venne pubblicato qualche mese dopo anche sul “Quotidiano” e mi ha fatto enormemente piacere che tale argomento venne ripreso e portato all'attenzione anche dalla locale sezione PD di Taverna. Purtroppo però, ad oltre un anno nulla è cambiato, anzi la situazione è forse anche peggiorata. Da cittadino mi chiedo se sia mai possibile che le nostre Istituzioni locali di qualsivoglia tipo e colore politico, siano incapaci di risolvere un problema cosi semplice? Fermo restando-lo ripeto dalla prima volta- che purtroppo la colpa è di noi cittadini spesso incivili ed insensibili e pronti a deturpare il nostro bellissimo e stupendo paesaggio senza pensare che poi siamo noi stessi a doverci vivere e penso che a nessuno piaccia vivere nella sporcizia e tra la spazzatura. Detto ciò, chiedo dove siano le Istituzioni? Perchè durante quest'anno nessuno sia intervenuto, eppure si poteva approfittare della chiusura della strada avvenuta lo scorso inverno a seguito di un cedimento ma anche del bel tempo estivo, eppure nulla. Niente e nessuno si è mosso. Viene spontaneo chiedersi anche dove siano andate a finire le varie associazioni ambientaliste. Forse è vero ciò che dicono alcuni, i nostri territori sono completamente dimenticati non solo dalle Istituzioni-tanto ormai è come se non esistessero- ma anche da chi dovrebbe difendere i diritti dei cittadini e dell'ambiente.
E pensare che la provinciale 25 è una via di collegamento importante verso centri di grande pregio storico, artistico e naturalistico. In questi mesi si sta parlando e si sta combattendo alacremente per far si che il Parco Nazionale della Sila possa divenire Patrimonio dell'Umanità Unesco, sarebbe qualcosa di meraviglioso e sarei felicissimo che ciò possa avvenire. Non dimentichiamoci però che per raggiungere la parte di Parco all'interno del territorio catanzarese una delle vie d'accesso è proprio la detta arteria stradale, come anche per coloro che vogliano raggiungere il centro di Taverna-insignito della bandiera arancione- o gli altri borghi a forte richiamo turistico della nostra zona. Mi chiedo, é questo lo spettacolo che vogliamo offrire ai tanti turisti, che magari vincendo ogni luogo comune e andando contro le dicerie si recano d'ogni parte della regione e d'Italia nelle nostre zone? E' una discarica a cielo aperto che deve vedere chi si reca nella Presila che può vantare un paesaggio mozzafiato, meraviglie artistiche e l'aria più pura d'Europa? E noi abitanti è nello schifo che vogliamo vivere? Spero che qualcuno, in primis i cittadini come me si.................

venerdì 5 gennaio 2018

3,8 milioni di euro per le vasche di Magisano ridotte in colabrodo con perdite di milioni di metri cubi d'acqua

La perenne emergenza idrica del capoluogo forse avrà un lieto fine, la regione si ricorda finalmente di Catanzaro mettendo a disposizione della Sorical dei fondi. Il dato è emerso nella conferenza stampa che l’assessore regionale ai Lavori Pubblici e il commissario liquidatore di Sorical Gigi Inacarnato hanno tenuto oggi per illustrare gli investimenti messi in campo nel settore idrico calabrese. In particolare Musmanno ha fatto il punto della
situazione per Catanzaro, ricordando anche il recente confronto con il sindaco Sergio Abramo nella prefettura. «Anche Abramo – ha evidenziato Musmanno – ha riconosciuto il nostro impegno, e penso che adesso ci ringrazierà ulteriormente perché abbiamo previsto pure altri interventi per il capoluogo». Con riferimento a quanto fatto nel 2017, l’assessore regionale ha ricordato in primo luogo la messa in sicurezza della condotta dello schema Simeri Passante sul fiume Alli, con cinque cantieri aperti a luglio, 4 dei quali già ultimati: Musmanno ha poi annunciato che dopo il periodo delle festività natalizie, per la precisione da lunedì 8 gennaio – si procederà all’allaccio di un nuovo bypass. Ma novità sono in arrivo anche per le Vasche di Magisano, sito ad altissimo rischio frana e uno dei punti di maggiore criticità del sistema catanzarese per come emerso nell’ultima emergenza esplosa  a fine novembre:  Sorical  – ha reso noto ancora Musmanno – ha infatti consegnato alla Regione la progettazione per la messa in sicurezza e il consolidamento delle Vasche, un intervento da 3,8 milioni (in parte finanziato con i fondi del Commissario anti-dissesto idrogeologico e per oltre 2 milioni dall’Apd “Tagiri”). In più, ci sarà un piano per mettere in sicurezza i due chilometri adiacenti la strada provinciale 25 che costeggia l’Alli ed entro fine gennaio arriverà il progetto del restante tracciato a valle dei pozzi Alli Alto. E infine – ha annunciato Musmanno – la Regione metterà a..............

sabato 30 dicembre 2017

Dario Franceschini, ha firmato il decreto istitutivo del “Distretto Turistico Altopiano della Sila”Nella fascia ricadente nel Catanzarese sono interessati i territori dei comuni di Albi, Cerva, Magisano, Sersale, Taverna e Zagarise.




IL Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha firmato il decreto istitutivo del “Distretto Turistico Altopiano della Sila” in Calabria. Per la provincia di Cosenza, il Distretto comprende il territorio dei comuni di Acri, Aprigliano, Bocchigliero, Campana, Casali del Manco, Celico, Lappano, Longobucco, Luzzi, Parenti, Pietrafitta, Rose, Rovito, San Giovanni in Fiore, San Pietro in Guarano e Spezzano della Sila. Nella fascia dell’altopiano ricadente nel Catanzarese sono interessati i territori dei comuni di Albi, Cerva, Magisano, Sersale, Taverna e Zagarise. Infine, per la provincia di Crotone, sono ricompresi i territori di Castelsilano, Cerenzia, Cotronei, Mesoraca, Petilia Policastro e Savelli. “L’istituzione del Distretto “Altopiano Sila”, composto da 28 comuni, rappresenta una preziosa opportunità per aumentare l’offerta del turismo di qualità per tutti coloro che vorranno immergersi verso la scoperta del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico della Regione Calabria.” Lo dichiara in una nota il Sottosegretario ai Beni Culturali Dorina Bianchi. “Il provvedimento del Mibact testimonia l’attenzione verso un tema di grande attualità che è il turismo lento ed ecosostenibile, che sarà occasione di rilancio anche per tutte le altre regioni del Mezzogiorno. Il territorio del distretto ha al suo interno il Parco nazionale della Sila, gioiello naturalistico e piccola miniera di laboratori e manufatti artigianali e la ferrovia storica, due linee strategiche sulle quali il Mibact ha puntato per valorizzare le tradizioni dei territori calabresi e il rispetto dell’ambiente. L’azione del Governo – conclude il Sottosegretario -mira anche...........

giovedì 28 dicembre 2017

Bando Regionale "SOCIAL HOUSING" il comune di Catanzaro capofila per i distretti nord frazione S. Elia di Pentone e Magisano e sud Soveria Simeri

L’adesione ai bandi regionali per gli interventi di recupero del patrimonio pubblico esistente è stata al centro dei lavori della giunta, presieduta dal sindaco Sergio Abramo. Su proposta del settore Grandi opere, ascoltata la relazione degli assessori Longo e Concolino, è stato dato parere favorevole
all’adesione al bando per: interventi di potenziamento del patrimonio pubblico esistente e di recupero di alloggi di proprietà pubblica per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e sociali; interventi infrastrutturali finalizzati alla sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi per categorie molto fragili. In particolare, il Comune di Catanzaro ha elaborato un intervento su un immobile in via Cilea per la realizzazione di un progetto di social housing, denominato “Luogo comune”, mediante il recupero e la rifunzionalizzazione dell’edificio, attualmente inutilizzato, con destinazione residenziale. “Nello specifico – ha commentato l’assessore alle politiche sociali Lea Concolino - si prevede di realizzare al piano terra degli spazi comuni per attività di aggregazione e integrazione sociale; al primo e secondo piano, otto appartamenti destinati a fasce deboli di popolazione impossibilitate a sostenere soluzioni abitative canoniche, nonché a persone con disabilità psichica e psicofisica lieve per le quali si ritengono necessari percorsi graduali di avvicinamento alla vita indipendente. Si è scelta la soluzione del “social mix” come principio cardine del progetto per ridurre, innanzitutto, la concentrazione di gruppi specifici e, di conseguenza, il rischio di isolamento. Il progetto mira, dunque, a divenire un possibile modello di “social housing” in grado di offrire risposte alla crescente domanda di alloggi a costi sostenibili e, al tempo stesso, supportare l’autonomia potenziale di soggetti in difficoltà. Si tratta di un punto di partenza dal quale sviluppare realtà similari, anche nel mercato privato, su tutto il territorio cittadino”.     Su proposta del settore lavori pubblici, illustrata dall’assessore Franco Longo, l’esecutivo ha dato anche il via libera alla partecipazione dell’Ambito di Catanzaro - di cui il Comune Capoluogo è capofila per i distretti nord (intervento su...........

mercoledì 6 dicembre 2017

Paura in una zona impervia a valle della SP 25 per Magisano, una persona cade da un albero urtando violentemente sul terreno.

Ieri mattina una squadra dei vigili del fuoco è intervenuta per soccorso a persona  in una zona impervia a valle della SP 25 per Magisano.
La persona infortunata - si legge in una nota - cadendo da un albero urtava violentemente sul terreno lamentando forti dolori sul dorso e non riuscendo a rialzarsi.
Intervento dei vigili del fuoco è valso a raggiungere la persona traumatizzata, la stessa veniva immobilizzata su tavola spinale e successivamente con l'uso di barella toboga veniva trasportata sul ciglio della strada e consegnato al personale Suem118 per il successivo trasporto in..........

sabato 28 ottobre 2017

Emergenza siccità: secondo la Sorical nei prossimi mesi acqua razionata in tutta la regione.Nella Presila Catanzarese già si registra un meno 22% di portata (vedi cartina)

Cartina dei percorsi principali degli acquedotti in provincia di Catanzaro gestiti dalla Sorical


Nonostante l’inizio della stagione delle piogge, la carenza idrica si avrà anche per i prossimi mesi. Le falde, a causa del lungo periodo di scarse precipitazioni, si sono impoverite e le sorgenti in questi mesi hanno ridotto la portata a livelli preoccupanti, non solo in provincia di Cosenza ma anche nel Catanzarese e Vibonese. Sorical, gestore delle sorgenti degli acquedotti regionali rileva un calo di portata che anche nel mese di ottobre, in netta controtendenza rispetto al recente passato, al punto da far segnare punte record per alcuni schemi come l’Abatemarco-Capodacqua (-25%) al servizio di 25 Comuni tra cui Cosenza, Rende, Castrolibero e Montalto Uffugo. L’acquedotto Bufalo (-27%), al servizio di 16 comuni a Sud di Cosenza tra cui Mendicino, Rogliano, Grimaldi ed Aiello Calabro; Cali più vistosi per le sorgenti più piccole degli Schemi acquedottistici Rende Uniti, Marano Uniti, Fondente-Botte Donato al servizio dei Casali del Manco con cali tra il 35 e il 40%. In crisi anche gli acquedotti al servizio della Sibaritide e Basso Jonio: il Macrocioli, a servizio di diversi comuni tra cui Mirto e Calopezzati; Preoccupa anche l’Ejano che preleva acqua dal massiccio del Pollino, nel Comune di Frascineto, e alimenta popolosi centri abitati come Cassano Jonio, Villapiana, Cerchiara, Trebisacce e Roseto (verso nord) e Corigliano Calabro verso sud; Nella Presila Catanzarese in calo del 40% le sorgenti dell’acquedotto Posino a servizio di Tiriolo,
Gimigliano, Miglierina, Amato. L’Alto Simeri è in calo del 22% , nelle scorse settimane è entrata in crisi l’erogazione ai Comuni di Pentone, Sorbo, Magisano, Simeri Crichi, Soveria Simeri, Zagarise e Sellia Superiore e Sorical ha chiesto ad A2A un maggiore rilascio di acqua dalla diga del Passante. Nel Vibonese in calo da mesi del 30% l’acquedotto Monte Poro al servizio di Briatico, Cessaniti, Filandari, Zungri, San Costantino, Rombiolo, Ionadi, Filandari e Briatico. In calo del 30% anche le sorgenti del Tuccio che alimenta la parte sud della città dello Stretto fino a Melito Porto Salvo. I tecnici della Sorical, per sopperire alla ridotta produzione delle sorgenti, dove...........

venerdì 27 ottobre 2017

Inaugurato ieri a Taverna la sede del distaccamento volontario Vigili del fuoco il presidio opererà anche nei comuni di Albi, Sorbo, Pentone, Sellia, Magisano, Fossato

Nel pomeriggio di oggi, 26 ottobre 2017 ha avuto luogo in Taverna, in via Ierenise, 22 la formale consegna - da parte dell’Amministrazione Comunale di Taverna al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catanzaro - dei locali ivi individuati per ospitare il Distaccamento Volontario di Taverna.

Si concretizza un progetto che ha radici assai lontane e che ha visto emesso il Decreto del Ministero dell’Interno vertente la istituzione del distaccamento volontario in questione nel lontano luglio del 2007.
Grande è la soddisfazione dell’Amministrazione Comunale di Taverna, nella circostanza presente con il sig. Sindaco, il Dr. Sebastiano TARANTINO e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catanzaro presente con l’ing. Maurizio LUCIA, Comandante Provinciale.
Circa 20 sono le unità Vigili Volontari residenti nel comprensorio di Taverna che hanno aderito al progetto e che costituiscono l’organico in forza alla sede.Il Distaccamento Volontario dei Vigili del Fuoco di Taverna costituisce un importante presidio di sicurezza tecnica a protezione di un territorio vasto che ricomprende i comuni di Taverna, Sorbo S. Basile, Albi, Fossato Serralta, Magisano, Pentone e Sellia Superiore) e che implementa i servizi ordinariamente fin’ora erogati in.....................

mercoledì 25 ottobre 2017

Beccati dai Carabinieri di Zagarise 2 anziani di Magisano con 5 quintali di legna già tagliata mentre tagliano ancora legname in un terreno demaniale.

Beccati nella Presila con cinque quintali di legna: denunciati due anziani


Carabinieri di Zagarise, lo scorso 23 ottobre, sono stati allertato dal rumore di motoseghe mentre effettuavano un controllo di contrasto ai reati contro il patrimonio paesaggistico.
M.F. di 83 anni, con precedenti specifici, ed R.C. di 71 anni, entrambi di Magisano sono stati così beccati in flagranza nel tentativo di portare via 5 quintali di legna di ontano da una zona demaniale sottoposta a vincolo.
I due sono stati denunciati per furto aggravato e distruzione di bellezze naturali e posti ai.....

giovedì 12 ottobre 2017

Sarà il comune di Soveria Simeri a donare l'olio alla lampada votiva della Basilica Madonna di Porto. partecipano anche le parrocchie del comprensorio con i parroci e i sindaci di Zagarise, Simeri Crichi, Simeri Mare, Sellia Superiore, Sersale e Magisano.

Si rinnova domenica l'appuntamento che ricorda l'evento fondatore del Santuario: l'apparizione in sogno della Madonna ad un giovane sbandato del luogo, Pietro Gatto  






Si rinnova domenica prossima, 15 ottobre, l’annuale appuntamento che ricorda l’evento fondatore del santuario di Porto, ossia l’apparizione in sogno della Madonna ad un giovane sbandato del luogo, Pietro Gatto, avvenuta nel lontano 1751. E come ogni anno, una comunità parrocchiale della diocesi di Catanzaro-Squillace offrirà l’olio per la lampada votiva che viene accesa nella Basilica mariana. Quest’anno l’olio verrà offerto dalla comunità parrocchiale di Soveria Simeri, guidata da don Giuseppe Biamonte e dal Comune di Soveria Simeri con il sindaco Mario Amedeo Mormile.
In preparazione all’evento, la comunità di Soveria Simeri ha accolto con fede e devozione sabato scorso la copia dell’immagine pellegrina della Madonna di Porto, organizzando un significativo settenario di preghiera a cui stanno partecipando anche le parrocchie del comprensorio con i parroci e i sindaci. Si tratta dei comuni di Zagarise, Simeri Crichi, Simeri Mare, Sellia Superiore, Sersale e Magisano. Tutte comunità storicamente legate al secolare culto mariano della Madonna di Porto venerata a Gimigliano. Si tratta di un appuntamento importante e significativo, anche perché ricorda storicamente l’avvenimento che cambiò la vita di un giovane perseguitato dalla giustizia e che segnò profondamente la storia religiosa e sociale della diocesi di Catanzaro. L’evento fondatore del movimento religioso che si è andato creando attorno alla Madonna di Porto è stato la conversione di Pietro Gatto, vero miracolo spirituale, che il giovane ha voluto evidenziare non solo con il suo cambiamento di vita, ma anche con il mutamento del proprio nome: volle chiamarsi Costantino, in omaggio alla Madonna di Costantinopoli.
Il messaggio, quindi, che questo santuario trasmette è soprattutto un invito alla conversione. Il settenario si concluderà domenica 15 ottobre a Porto, quando la comunità di Soveria Simeri riaccompagnerà la copia dell’immagine della Madonna che verrà accolta da monsignor Gregorio Montillo, vicario generale della diocesi. Seguirà alle.......

lunedì 9 ottobre 2017

Magisano; è morto l'anziato scomparso venerdì Il cuore del povero Pietro non ha retto i vari problemi della notte passata al freddo.

 E' morto Pietro Alimondi 88 anni, l' anziano del quale si erano perse le tracce nella giornata di venerdì solo nella tarda serata di sabato era stato ritrovato, subito trasportato in ospedale in condizioni critiche, questa mattina è morto nei reparti del Pugliese a causa dei problemi di disidratazione e grave ipotermia. L'età avanzata e la notte trascorsa nelle montagne, al freddo, gli sono stati fatali. 
Alle ore 22.00 del 07.10.2017 era stata ritrovata la persona dispersa nel comune di Magisano. Le operazioni di ricerca del Sig. Pietro di anni 88 iniziate nel pomeriggio di venerdì, quando si erano perse le sue tracce dopo che era stato visto per l'ultima volta nella piazza del paese dopo ore di apprensione le ricerche si erano concluse positivamente con il ritrovamento della persona ancora in vita. Lo stesso dapprima individuato, è stato poi recuperato con utilizzo di tecniche S.A.F. dai Vigili del Fuoco in fondo ad un dirupo nelle vicinanze del campo sportivo del comune di Magisano.  Il Sig. Petro, nonostante le ferite e lo stato di ipotermia era ancora vivo.Al termine delle operazioni di recupero veniva consegnato al personale SUEM118 per le immediate cure del caso e successivo trasporto presso presidio Ospedaliero. Tutto sembrava concludersi per il meglio ma invece per varie concause il cuore del povero Pietro non ha retto lasciando la.....

martedì 19 settembre 2017

Positivo che tre Comuni come Sellia, Sersale e Taverna ( sperando che si aggrega anche Magisano)abbiano deciso di avviare l'iniziativa del biglietto unico integrato. Ma prima di parlare di Musei, Riserve Naturali e Borghi Avventura dobbiamo parlare di collegamenti spesso molto precari da raggiungere specie in alcuni periodi dell'anno.


Attrazione turistica della Presila catanzarese, sogno o realtà? Breve vademecum sulla creazione di possibilità di sviluppo turistico nelle nostre zone. 

È bello a volte leggere notizie come quella pubblicata qualche giorno fa su questo blog riguardante la “Grotta Rosa” di Magisano ed il considerevole numero di turisti che si è recata a visitarla. Ovviamente però, non bisogna dimenticare tutto ciò che di negativo vi è , e sopratutto il cosa si potrebbe ancora fare per migliorare sempre di più.
Trovo positivo che tre Comuni come Sellia, Sersale e Taverna abbiano deciso di avviare l'iniziativa del biglietto unico integrato che consentirà ai tanti turisti di potersi spostare da un luogo all'altro per poter godere delle bellezze che la Presila ha da offrire. A tal proposito però mi chiedo, cosa fanno gli altri sindaci della Presila? Per rilanciare il nostro territorio sarebbe utile che ognuno facesse la sua parte ecco perché da giovane studente vorrei avanzare una proposta, non per da sfogo al mio ego ma nella speranza che già i nostri amministratori abbiano pensato a qualcosa di simile.
Come prima cosa, penso sia inutile parlare di Musei, Riserve Naturali e Borghi Avventura se poi è impossibile raggiungerli specie in alcuni periodi dell'anno. Come prima cosa quindi si dovrebbero dotare questi nostri paesini di collegamenti viari che non caschino con le prime pioggie. Dopodichè ci vorrebbe manutenzione su tutte le strade e non mi riferisco ad un veloce taglio d'erba fatto alla meno peggio ma ad una pulizia accurata, molte arterie andrebbero ripulite dai cumuli di rifiuti che degli incivili hanno pensato di abbandonare lungo gli argini della carreggiata. Non partendo da ciò, ossia da un qualcosa che rappresenta la base di ogni progetto simile, come si può pensare di far arrivare sempre più turisti ed essere sempre maggiormente attrattivi?
Inoltre, si sa, la Calabria ha molto da offrire (sembra essere il mantra del Secolo) ma pecca in organizzazione e quindi per essere più competitivi e più organizzati perché non pensare a strategie che vedano la creazione di “operatori turistici” locali che oltre a poter dare possibilità di lavoro a parecchi giovani universitari e/o liceali (penso si possa in qualche modo approfittare dell'alternanza scuola lavoro e/o della possibilità di stage e tirocini) possano anche creare pacchetti turistici ad hoc per visitare le nostre zone e seguire i turisti dall'inizio alla fine del loro viaggio; sinergia tra i vari enti senza dimenticare nessuno, ripeto, lodevole l'iniziativa cui accennavo prima ma bisogna coinvolgere tutti i Comuni e portare all'interno di questo pacchetto tutte le attrazioni turistiche presenti, come Parco Nazionale della Sila, Grotta Rosa, il Parco avventura “Orme nel Parco”, il Museo dell'olio di Zagarise, la “Casa-Museo” di Vincolise, le Valli Cupe di Sersale (l'elenco ovviamente non è esaustivo e potrebbe comprendere territori geograficamente confinanti ai nostri anche se appartenenti ad altre province) oltre che le Chiese, i luoghi di culto e tutto ciò che di artistico e storico vi è in ognuno dei nostri paesi. Non è ammissibile che i turisti passino da alcune zone e ad accoglierli ci sia solo il “rotolacampo” dei film western e tutto sia chiuso e noioso; creazione di apposite ed attrezzate aree camping e pic-nic, qualche anno fa nella Sila Piccola era attivo e largamente frequentato il “camping Racise” oggi inesorabilemte abbandonato al suo destino. Per ultimo, e ciò potrebbe sembrare (forse lo è) irrealizzabile, bisognerebbe creare una struttura dirigenziale che possa gestire in modo unico tutto il bendidio che abbiamo da offrire.
Probabilmente, quest'ultimo punto a qualcuno farà accapponare la pelle al solo pensiero di avere un'altra struttura, altri dipendenti, altri fannulloni, altro “magna magna”, ovviamente visto come funzionano le cose da noi non avrebbe torto, ma per essere forti e poter far bene il molto che vi è da fare, l'unione dovrebbe essere oltre che reale anche unitariamente guidata. Non è ammissibile pensare che vi sia un Comune capace di spendere tot € (anche attraverso i vari bandi di gara e la bravura dei suoi funzionari) ed un altro capace di spenderli male o di non spenderli proprio. Tale struttura potrebbe essere composta da un Consiglio (nel quale far entrare i sindaci dei luoghi interessati, oltre che i vari portatori d'interesse) ed un Direttivo guidato da un Sovrintende che abbia competenza, passione e che magari possa....................