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martedì 7 novembre 2023

Uccise l'ex moglie nel giorno della festa della donna. la Corte d'assise di Catanzaro condanna il pensionato di 70 anni all'ergastolo.

 L'uomo non si era rassegnato alla separazione decisa dalla vittima dopo anni di continue vessazioni, delle quali si era spesso lamentata con i parenti ma senza aver mai presentato una denuncia per violenze o stalking. Alfonso Diletto e Vincenzina Ribecco si erano separati circa un anno e mezzo prima del delitto per le troppe incomprensioni tra i due.


E' stato condannato all'ergastolo Alfonso Diletto, il pensionato di 70 anni che l'8 marzo del 2022, a San Leonardo di Cutro, nel Crotonese, uccise con un colpo di pistola al cuore l'ex moglie, Vincenza Ribecco, di 60 anni.

La sentenza è stata emessa dalla Corte d'assise di Catanzaro (presidente Massimo Forciniti), che ha accolto la richiesta che era stata avanzata il 17 ottobre dal pubblico ministero, Diletto, difeso dall'avvocato Luigi Colacino, era accusato di omicidio volontario premeditato, detenzione di arma clandestina e ricettazione.
    L'uxoricidio avvenne dopo che Diletto si presentò a casa dell'ex moglie, dove la donna viveva insieme al figlio, come già aveva fatto altre volte dopo la separazione, avvenuta un anno e mezzo prima. 
Diletto, nell'occasione, portò con sé una pistola calibro 7,65 con la matricola cancellata, a dimostrazione, secondo l'accusa, della premeditazione dell'assassinio da parte dell'uomo. Quando Diletto suonò al ................

sabato 4 novembre 2023

Intimidazioni a un sindaco del Catanzarese. Due incendi nel giro di pochi giorni hanno colpito e devastato terreni di sua proprietà

 Non sono mancate le reazioni e la solidarietà da parte del mondo politico. «Intendo esprimere a titolo personale e a nome del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale e del Segretario regionale Nicola Irto, la massima vicinanza al Sindaco di Santa Caterina dello Ionio, Francesco Severino, vittima nelle scorse ore di una serie di atti intimidatori. Alla vicinanza - si legge in una nota del Consigliere Regionale Ernesto Alecci .







Due incendi nel giro di pochi giorni hanno colpito e devastato terreni di proprietà del sindaco di Santa Caterina Jonio, Francesco Severino, del Pd. A renderlo noto è lo stesso Severino con un post su Facebook nel quale riferisce di aver denunciato i due incendi alle forze dell’ordine definendoli dolosi. «Da cittadino e sindaco di questa comunità - scrive Severino su facebook - esprimo la mia profonda indignazione e prometto il massimo impegno affinchè questo fenomeno venga presto arginato. Il nostro lavoro nelle zone rurali ha contribuito a far tornare i cittadini alla terra ed anche per questo non possiamo più permettere che tutto ciò riaccada». si accompagna lo sdegno per questi atti, vili e inaccettabili, soprattutto se effettuati contro chi ogni giorno con passione e sacrificio si reca in municipio con l’unico scopo di mettere il proprio lavoro a disposizione della città e dei suoi abitanti. Un lavoro certamente importante, così come........... 

giovedì 2 novembre 2023

"Abbiamo preso sua figlia". Rapirono una 15enne a Catanzaro, perché il padre non pagava. Ora i due rapitori confessano

 Rapire la figlia per costringere il proprio consulente finanziario a restituire una somma di denaro che gli era stata affidata. Sarebbe questo il movente del sequestro lampo di una quindicenne catanzarese avvenuto lo scorso 10 settembre. I due rapitori hanno infatti confessato e hanno spiegato anche le “ragioni economiche” che erano alla base del gesto. È quanto si evince dall'ordinanza con cui il gip di Catanzaro, Arianna Roccia, ha disposto gli arresti domiciliari per Francesco Izzo di 29 anni e Aniello Agnello 36 anni entrambi già noti alle forze dell'ordine e residenti a Torre Annunziata feudo del clan Gionta.

Foto d'archivio


Nelle carte del gip sono ricostruiti quei drammatici momenti dalla notizia del rapimento fino al ritrovamento della ragazzina. È domenica sera quando al 113 arriva la telefonata di un cittadino. Racconta di aver assistito al rapimento di una ragazza che mentre si trovava alla guida di una minicar era stata fermata, costretta a scendere da due uomini e trascinata a bordo di un'altra automobile. Poco dopo al numero di emergenza della polizia arriva un'altra chiamata, è la madre della quindicenne, spiega che poco prima sua figlia l'ha chiamata sul cellulare, urlando le ha detto che la stavano portando via. Fortunatamente le informazioni fornite dal cittadino testimone sono dettagliate. Gli investigatori della Mobile riescono a identificare l'auto che ................. 

lunedì 30 ottobre 2023

Bruttissimo incidente a Zagarise anziana muore dopo un volo giù da un burrone, investita da un auto senza conducente. i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, indagano sulla dinamica

 



Bruttissimo incidente mortale questa mattina a Zagarise. La vittima è una donna anziana che sarebbe caduta in un burrone dopo essere stata investita da un’auto. Secondo le prime ricostruzioni, la signora di 83 anni è stata travolta da un autovettura senza conducente, avente un guasto all’impianto meccanico che era stata parcheggiata lungo una prominenza di terreno. La signora si trovava in discesa in prossimità dell’autovettura: è stata investita e deceduta sul colpo. È stato necessario l'intervento dell'elisoccorso, i cui sanitari non hanno potuto fare altro che costatare il decesso della donna,  e dei carabinieri della Compagnia di Sellia Marina che sono giunti sul luogo dell'incidente per indagare sulla dinamica dello scontro che ha purtroppo portato alla.....

sabato 28 ottobre 2023

Arrestato direttore delle Poste, rubava soldi dai conti degli anziani



 L’attività di indagine ha tratto origine dalla segnalazione di una utente delle Poste Italiane, pervenuta nel gennaio del corrente anno, con la quale era stato rappresentato l’anomalo comportamento di un addetto postale: il predetto era stato indicato, infatti, quale soggetto dedito a sottrarre denaro ad ignari anziani attraverso dei raggiri posti in essere in occasione del ritiro delle indennità pensionistiche ovvero dell’effettuazione di operazioni sui loro libretti di risparmio. Sulla scorta di quanto segnalato sono stati avviati mirati approfondimenti investigativi, anche con la collaborazione di Poste Italiane S.p.A., per mezzo dei quali è emerso come l’addetto indicato quale infedele fosse proprio il Direttore dell’Ufficio Postale oggetto di segnalazioneLe indagini, supportate anche da attività di natura tecnica consistite in intercettazioni ambientali e audio-video all’interno degli Uffici delle Poste hanno consentito, nel tempo, di cogliere più volte l’indagato nell’atto di sottrarre banconote direttamente dalle casse dell’Ufficio Postale tanto da indurre gli investigatori a ritenere che lo stesso potesse fare un uso personalistico del denaro presente all’interno delle ......

giovedì 26 ottobre 2023

Botricello esponenti della maggioranza con la social card. Il gruppo di minoranza chiede che si faccia chiarezza. Avviata indagine su possibile fuga di dati sensibili.

  I gruppi “Uniamo Botricello” e “Cambiamenti” hanno ribadito che nell’intera vicenda non vi sia nulla di illegale, ma la notizia diventerebbe rilevante per il ruolo istituzionale occupato dagli eventuali beneficiari del buono alimentare. «La questione diventa un qualcosa di cui non si può certamente andare fieri



 
A Botricello scoppia il caso degli esponenti della maggioranza (assessori o consiglieri comunali) presunti beneficiari della social card.  ( come riporta la Gazzetta del Sud )A sollevarlo sono i gruppi di opposizione “Uniamo Botricello” e “Cambiamenti” che tuttavia parlano solo di rumors sull’assegnazione del sussidio ad alcuni di loro; ma nessuno ha azzardato nomi, almeno fino a questo momento: «Circolano voci dichiarano i capigruppo di minoranza Ugo Mezzotero e Gregorio Voci - sul fatto che alcuni amministratori comunali risulterebbero beneficiari della social card, la misura varata dal governo per aiutare le persone con redditi e Isee non superiore a 15mila euro. È vero? Il contributo del governo è per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità e sinceramente, a noi sembra strano e non credibile che a percepirlo possano essere stati amministratori comunali che non pensiamo si trovino in stato di disagio da avere bisogno di un buono spesa una tantum di 382 euro. Vogliamo veramente augurarci - prosegue l’opposizione che ciò non risponda al vero, in caso contrario, nonostante non vi sia nessuna rilevanza giudiziaria, ci troveremmo in presenza di una situazione imbarazzante sul piano politico per il comportamento di ......... 

venerdì 20 ottobre 2023

Catanzaro arrestati 2 noti avvocati per concussione Curatori fallimentari di alcune società tra le quali Fondazione Betania. Uno avrebbe preteso 50 mila euro sulla gestione di alcune delicate scelte

 Uno degli arrestati avrebbe preteso complessivamente la somma di 50.000 euro per orientare alcune delicate scelte gestorie della curatela fallimentare



Sono il curatore fallimentare della Fondazione Betania, nota struttura assistenziale cittadina, Pierpaolo Greco, di 47 anni, e Pasquale Barbieri, di 66, i due avvocati arrestati stamane dagli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, per concussione. Secondo l’accusa, Greco, curatore fallimentare di una nota fondazione catanzarese in liquidazione giudiziale, avrebbe preteso complessivamente la somma di 50.000 euro per orientare alcune scelte della curatela fallimentare, avvalendosi dell’altro avvocato come intermediario con la persona offesa, Marco Zummo, amministratore della Karol srl di Palermo, che ha denunciato l'accaduto innescando l'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto del capoluogo calabrese Giulia Pantano. L’arresto è scattato dopo che l’intermediario avrebbe ricevuto una prima tranche di circa 25.000 euro dalla vittima, procedendo poi a consegnarne 10.000 al curatore trattenendo per sè la parte rimanente. Le perquisizioni negli studi dei due legali avrebbero consentito l’individuazione e il sequestro del denaro. La vittima della presunta concussione rappresenta un un gruppo imprenditoriale già legato alla fondazione da......

giovedì 19 ottobre 2023

Gratteri saluta Catanzaro "Conosco bene i poteri forti e la massoneria deviata Calabrese, io per tanti anni ho mangiato pane e veleno" "Questa sarà la tua Procura per sempre"

 «Porteremo avanti il tuo progetto». È quasi una promessa quella fatta dai magistrati della Procura di Catanzaro a Nicola Gratteri che da domani guiderà la Procura di Napoli. Il lavoro iniziato sette anni fa non sarà interrotto, hanno assicurato i sostituti procuratori assieme al procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla (che reggerà l’ufficio fino alla nuova nomina) e al procuratore generale Giuseppe Lucantonio.


Commosso il procuratore Gratteri ha ascoltato le parole dei colleghi. Il sostituto procuratore Veronica Calcagno a nome dei pm ha letto una lettera: «Tu - hanno scritto i pm - ci hai reso parte di un progetto che ha messo al centro delle nostre attività quotidiane non soltanto la tutela dei diritti ma anche la necessità di portare in Calabria e nel nostro distretto un clima di fiducia tra i cittadini, stimolando il risveglio delle coscienze civili e il coraggio di denunciare.

“Chi mi conosce ormai da tantissimi anni sa che io ho sempre lavorato col codice in mano. Non ho mai guardato in faccia le persone per capire cosa bisognava fare o meno”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, parlando con i giornalisti a margine della cerimonia per il suo saluto  prima di insediarsi alla guida della Procura di Napoli.

Gratteri rispondendo alla domanda sui poteri forti a Catanzaro ha poi aggiunto: “Non ho avuto problemi, conosco bene i poteri forti, la massoneria deviata. So cosa sono gli sgambetti, io per tanti anni ho mangiato pane e veleno. So perfettamente da dove hanno cercato, cercano e cercheranno di dare botte. Io in questi anni ho avuto spalle larghe e nervi d’acciaio, non ho mai fatto falli di reazione, sono stato provocato tantissime volte, anche in modo rozzo e scomposto,  appositamente pur di farmi perdere la pazienza. Non l’ho persa, molte volte ho sorriso e – ha concluso Gratteri - ho pensato: poveretti”. “Al mio successore auguro che abbia la forza, nervi d’acciaio e spalle larghe perché gestire la Procura di Catanzaro non è facile. Mi  .............

sabato 14 ottobre 2023

La Dia ha sequestrato beni mobili ed immobili a un imprenditore di Sellia Marina per un valore di oltre 15 milioni di euro

 Beni mobili ed immobili per un valore di oltre 15 milioni di euro sono stati sequestrati dal Centro operativo di Catanzaro della Dia ad un imprenditore, Antonio Gallo, di 43 anni, di Sellia Marina, alias "il principino", condannato nel luglio scorso a 30 anni di reclusione, a conclusione del processo "Profilo basso", con l'accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso.



Il sequestro è stato fatto in esecuzione di un provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Catanzaro su richiesta del Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, e del direttore della Dia, generale Michele Carbone.
Gallo, imprenditore nel settore della vendita di dispositivi di protezione e antinfortunistica ed al momento detenuto in regime di 41 bis, era stato arrestato nel gennaio del 2021 nell’ambito dell’operazione "Profilo Basso" che poi ha portato al processo omonimo a conclusione del quale ha subito la condanna a 30 anni. Dall’inchiesta è emerso il ruolo di Gallo quale imprenditore di riferimento di alcune tra le più importanti cosche di ‘ndrangheta della provincia di Crotone, gestendo, in particolare, in regime di sostanziale monopolio, la fornitura di prodotti antinfortunistici anche ad amministrazioni pubbliche. Lo stesso Gallo, inoltre, secondo l’accusa, attraverso società cartiere, gestite da prestanome, avrebbe emesso un consistente numero di fatture per operazioni inesistenti "mantenendo un rapporto privilegiato – riferisce un comunicato della Dia e della Dda di Catanzaro – con i vertici delle cosche di ......... 

mercoledì 11 ottobre 2023

intimidazione nella notte distrutto dalle fiamme un mezzo gommato all'interno di un cantiere nel quartiere di Lido. Sul posto i carabinieri e i vigili di Sellia Marina



 Torna l'ombra delle intimidazioni a Catanzaro, dove questa notte è stato quasi distrutto dalle fiamme un mezzo gommato parcheggiato all'interno di un cantiere nel quartiere di Lido. Una macchina operatrice gommata, chiamata Merlo, parcheggiata nel piazzale interno di un cantiere edile nel quartiere Lido di Catanzaro, è stata danneggiata da un incendio la notte scorsa per un incendio la cui origine potrebbe essere dolosa. Sul posto sono rapidamente intervenuti i Vigili del Fuoco del Comando di Catanzaro e del distaccamento di Sellia Marina, che sono così riusciti ad evitare il propagarsi delle fiamme. Terminate le operazioni di spegnimento - che hanno............

lunedì 9 ottobre 2023

Catanzaro arrestati marito e moglie per estorsione. Rubano il portafoglio a un uomo e poi lo ricattano.

 


l’ipotesi accusatoria contenuta nel provvedimento del G.I.P. presso il Tribunale del capoluogo, sarebbero ritenuti responsabili a vario titolo di furto aggravato e tentata estorsione.


 Ad eseguire la misura cautelare, emessa dal provvedimento del Gip del Tribunale del capoluogo, sono stati i Carabinieri della Compagnia locale che hanno sottoposto marito e moglie ai domiciliariUna coppia rom, marito e moglie rispettivamente di 62 e 61 anni, è finita in arresto al termine delle indagini scaturite dalla denuncia sporta a giugno scorso da un catanzarese, che ha raccontato di essere stato prima derubato del proprio portafogli da parte dell’uomo e di aver poi subito da entrambe i coniugi un tentativo di estorsione per consentirgli di ottenere la restituzione di quanto sottrattogli. L’indagine, avviata nel mese di giugno a seguito della denuncia sporta ai militari dell’Arma da parte di un cittadino, vittima prima del furto del proprio portafoglio da parte dell’indagato e poi di un tentativo di estorsione posto in essere da entrambi i coniugi per consentirgli di ottenere la restituzione del bene sottrattogli. Gli arrestati si ....... trovano ora ristretti presso la loro abitazione. Il presente procedimento pende tuttora nella fase delle indagini preliminari.

sabato 7 ottobre 2023

Uccise l’ex compagna con 28 coltellate sulla scogliera di Pietragrande. Il pm ha chiesto la condanna all’ergastolo per l'assassino reo confesso della sua ex amante

 Il corpo della povera  donna trafitto da 28 colellate venne ritrovato tra le pareti di roccia a Pietragrande di Stalettì



Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti anche grazie alle dichiarazioni rese dal 37enne, Giana e la sua vittima avevano da poco interrotto una relazione. Il giorno prima dell’omicidio l’uomo sarebbe riuscito a convincere Loredana a incontrarlo. Così il pomeriggio del 23 novembre scorso i due si sarebbero visti a Caminia dove la donna lavorava come domestica. I due si sarebbero poi recati sul lido la Scogliera di Pietragrande. Dopo essere stati insieme, improvvisamente, l’uomo l’avrebbe aggredita. Il 37enne si sarebbe accanito su Loredana con 28 coltellate sul collo, sul capo, sul torace e sulla schiena. Il corpo senza vita della donna sarebbe stato abbandonato tra le pareti di roccia della scogliera. Il pm Anna Chiara Reale ha chiesto la condanna all’ergastolo per Sergio Giana, assassino reo confesso della sua ex amante, Loredana Scalone, 51enne, originaria di.....

giovedì 5 ottobre 2023

Sellia Marina: Sorpreso con la droga in mano mentre la stava consegnando a una donna del posto. I Carabinieri del centro marino arrestano in flagranza di reato un 27enne

 I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sellia Marina (CZ), nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla repressione del fenomeno dello spaccio di stupefacenti, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo 27enne catanzarese, sorpreso a cedere cocaina ad una donna selliese.



I militari dell’Arma infatti, transitando nell’area di parcheggio di un locale di Sellia Marina avevano notato un uomo a bordo della propria autovettura in sosta, dialogare tramite il finestrino, con una donna selliese già nota alle forze dell’ordine.  Subito dopo, era avvenuto un rapido scambio tra i due, e la donna, notando sopraggiungere l’autovettura dei carabinieri, aveva tentato di allontanarsi frettolosamente, venendo tuttavia rapidamente bloccata e sottoposta a controllo. Nel pugno della mano, la stessa nascondeva un involucro in cellophane contenente 2 grammi di cocaina, mentre l’uomo è stato trovato in possesso della somma contante di 120 euro, appena ricevuti come corrispettivo della sostanza stupefacente ceduta. Il 27enne catanzarese è stato quindi arrestato in flagranza di reato, mentre la donna è stata segnalata alla Prefettura di Catanzaro, ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/1990 in qualità di assuntrice di sostanze stupefacenti. L’arrestato, condotto presso i locali della caserma per le formalità di rito, è.......... 

mercoledì 4 ottobre 2023

sequestrati 4 cantieri nautici nelle vicinanze del Porto di Catanzaro. Per Occupazione abusiva e per inosservanza della normativa ambientale Operazione della Guardia Costiera del Capoluogo.

 La Guardia Costiera di Catanzaro Marina  ha sequestrato quattro cantieri nautici insistenti nel comprensorio e zone limitrofe del porto Casciolino di Catanzaro.



Nel corso dei vari accertamenti, in data 28 settembre è stato eseguito il sequestro dell’ultima attività adibita a cantiere nautico, che occupava un’area demaniale marittima di circa mq. 1.900, poiché priva delle autorizzazioni previste dal Testo Unico Ambientale.
In particolare, dall’anno 2022 è stata avviata l’operazione denominata “Harbour Reset”, che ha consentito agli uomini della Guardia Costiera di Catanzaro di apporre i sigilli a tutte le attività cantieristiche presenti nell’area portuale di Catanzaro Marina. Già nel mese di gennaio 2022 è stata disposta la chiusura definitiva, con consequenziale sgombero dell’area demaniale marittima occupata abusivamente, di un cantiere nautico per inosservanza della normativa ambientale e per esercizio abusivo della professione.
Successivamente, il personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Catanzaro Marina ha posto sotto sequestro altre tre attività, compresa quella dello scorso 28 settembre, poiché dalle ispezioni a cui sono stati sottoposti i cantieri nautici in questione è emersa una gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non, nonché un’attività lavorativa espletata in assenza di titoli autorizzativi di carattere ambientale ed in ..........

sabato 30 settembre 2023

Controlli a tutela dell'ambiente marino sulla costa ionica Catanzarese. Denunciate 17 persone, effettuati 14 sequestri e scoperte tre discariche abusive.

 Proseguono i controlli a tutela dell'ambiente marino e costiero da parte della Guardia Costiera di Soverato, che nei giorni scorsi ha svolto ulteriori ispezioni su tutto il territorio appurando diverse infrazioni.

Foto Archivio


 Complessivamente, sono state denunciate a piede libero 17 persone, effettuati 14 sequestri ed elevate sanzioni per 550 mila euro. In particolare, sono state scoperte tre discariche abusive di materiale inerte, estese per oltre 19 mila metri quadri, e ben sei attività industriali che operavano prive di ogni autorizzazione. Contestate anche 27 infrazioni amministrative, per un valore di oltre mezzo milione di euro. Discorso purtroppo simile per i controlli svolti per la tutela delle acque, che hanno portato a 9 sanzioni per sforamento di parametri di leggi ed alla scoperta di 3 scarichi non autorizzati. Elevate anche in.............. 

mercoledì 27 settembre 2023

Orrore all'ospedale "De Lellis Ciaccio" di Catanzaro. Arrestato infermiere per abusi sessuali su pazienti oncologici. Avrebbe approfittato delle condizioni fisiche e psichiche, abusandone più volte nel corso dell'anno.

 Un infermiere avrebbe approfittato delle condizioni fisiche e psichiche dei pazienti, abusandone più volte nel corso dell'anno



Nel reparto di oncologia dell'ospedale "De Lellis" un infermiere D.S 44 enne avrebbe abusato sessualmente di numerosi pazienti oncologici

Con questa accusa, i finanzieri del Comando provinciale del capoluogo calabrese, lo hanno arrestato. Nel corso delle indagini sono state raccolte diverse testimonianze che, secondo l'accusa, hanno confermato i comportamenti dell'indagato che avrebbe approfittato delle condizioni fisiche e psichiche dei pazienti, costringendoli a subire abusi sessuali nello svolgimento del proprio servizio. Nel corso delle indagini, svolte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Catanzaro, sono state sentite diverse testimonianze che hanno confermato la sussistenza dei comportamenti dell’indagato, che avrebbe abusato delle condizioni fisiche e psichiche dei pazienti, affetti da gravi malattie oncologiche, costringendoli a subire atti sessuali contro la loro volontà, nello svolgimento del proprio servizio. Numerosi sono stati gli episodi che si.........

venerdì 22 settembre 2023

Operazione Karpanthos contro cosche della Presila Catanzarese, Gratteri: "Infiltrazioni anche nei Comuni. L'indagine che ha portato all'arresto di 52 persone è iniziata nel 2015 a seguito dell'omicidio del macellaio Francesco Rosso.

 Erano anni che la zona dell'Alto Ionio catanzarese e in particolare le aree interne non erano oggetto di investigazioni ma da quei territori provengono alcuni mafiosi più importanti della storia. 



"L'indagine che questa notte ha portato all'arresto di 52 presunti innocenti è iniziata nel 2015 a seguito dell'omicidio del macellaio Francesco Rosso. Ci siamo imbattuti nella cosca che controlla Petronà, i Carpino. Erano anni che la zona dell'Alto Ionio catanzarese e in particolare le aree interne non erano oggetto di investigazioni ma da quei territori proviene ad esempio Francesco Coco Trovato, uno dei mafiosi più importanti della storia. Parliamo di soggetti che discutevano alla pari con i De Stefano di Reggio Calabria e con i narcos sudamericani. Le indagini hanno mostrato come il comune di Cerva fosse sotto il totale controllo di questa organizzazione 'ndranghetistica". Lo ha affermato il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa dell'operazione “Karpanthos" che questa notte ha portato all'arresto di 52 indagati.

"L'attività investigativa - ha spiegato il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla - ha fatto emergere lo scambio elettorale politico-mafioso e l'influenza del gruppo criminale operativo a Cerva nei confronti dell'amministrazione comunale in occasione delle elezione del 2017".

Il comandante provinciale dei carabinieri di Catanzaro, Giuseppe Mazzullo, ha sottolineato il lavoro svolto con abnegazione dai militari in territori difficili, poco investigati in passato, e che subiscono l'influenza delle cosche operanti sia a Catanzaro che a Crotone. Il comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Catanzaro, Roberto Di Costanzo, ha riferito che le investigazioni si sono sviluppate attraverso un’imponente attività di tipo tradizionale, consistente in attività tecniche, escussione di..................... 

sabato 16 settembre 2023

Nel Catanzarese: Baby gang imbratta 2 murales del centro storico con scritte ingiuriose e segni per nulla qualificanti.

 Danneggiate le opere
realizzate sui muri
del centro storico



Dopo aver imbrattato i murales, sono riusciti ad apporre una sigla in segno di riconoscimento. Quasi a sfidare le istituzioni locali con scritte ingiuriose e segni per nulla qualificanti. A colpire l’altra sera su alcuni muri del piccolo borgo delle Preserre, è stata una baby gag che è riuscita a danneggiare due importanti opere d’arte realizzate da due talentuosi artisti italiani. La prima realizzata da “Quasirosso ” al secolo Giovanni Esposito e l’altra da Francesco Caporale meglio conosciuto nel modo degli artisti come “Fra!”. I murales era stati realizzati per abbellire la piazza principale e alcune viuzze del centro storico di Cardinale tutte realizzate durante la seconda edizione dell’Art Festival “’nTramenti”
che appena la settimana scorsa ha chiuso i battenti. Un atto di vandalismo in piena regola che porta la firma i un gruppo, sino a ieri sconosciuto, che si è presentato ai cardinalesi come “Gang e Cardi”. Danneggiamento che ha provocato tanta rabbia e la reazione per un atto vile difficile da decifrare perché nelle intenzioni dei vandali era quello di macchiare quello che rimane l’obiettivo del festival
che ideato dall’associazione “Calliope – Uno Sguardo sull’Arte” aveva ottenuto il pieno sostegno dell’amministrazione comunale ed era finalizzato a portare l’arte e la cultura nel
cuore del paese tra le suggestive viuzze per dare un tocco di colore al paesaggio. A fine manifestazione si era parlato di spazi di bellezza e di ispirazione per tutti. Per molti, adesso, si tratta di una vera e propria ferita sociale. Appresa la notizia e resosi conto dell’accaduto il sindaco Danilo Staglianò nel pomeriggio di ieri ha inteso formalizzare la denuncia davanti al comandante della stazione dei............. 

martedì 12 settembre 2023

In giro sulla SS106 con 3,2kg di cocaina. I Carabinieri di Sellia Marina arrestano in flagranza di reato un 22enne ed un 20enne.



 I Carabinieri della Stazione di Sellia Marina, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato in flagranza di reato un 22enne ed un 20enne di Isola di Capo Rizzuto, sorpresi in possesso di 3,2 kg di cocaina, suddivisi in tre panetti da circa 1 kg ciascuno. I militari dell’Arma effettuando un posto di controllo alla circolazione stradale lungo la SS106, hanno deciso di fermare l’autovettura con a bordo i due isolitani. I Carabinieri hanno fin da subito notato un atteggiamento sospetto e particolarmente nervoso da parte dei due occupanti della vettura, pertanto hanno deciso di procedere ad un attento controllo del veicolo. Nell’auto, sono stati trovati tre panetti di cocaina del peso complessivo di 3,2 kg, occultati all’interno di una borsa posizionata sotto il sedile del passeggero. In considerazione dell’ingente quantità di sostanza detenuta, che avrebbe consentito un guadagno nella vendita al dettaglio ammontante ad una somma tra i 260 e 300 mila euro, i due giovani sono stati dichiarati in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arrestati, condotti presso i locali della Compagnia di Sellia Marina per le formalità di rito, sono ......... 

venerdì 8 settembre 2023

Maria uccisa fatta a pezzi e data in pasto ai porci e le ossa triturate con la fresa del trattore. Peggio delle bestie! L'imprenditrice uccisa per vendetta e perché non si voleva sottomettere ai Mancuso.

Maria Chindamo fu sequestrata e uccisa il 6 maggio 2016 a Limbati in provincia di Vibo Valentia. Dopo sette anni è stato possibile far luce su questo delitto grazie al reparto crimini violenti dei Ros e alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. L'omicidio della 42enne avvenne a quasi un anno dal suicidio di suo marito Vincenzo Puntoriero dell'8 maggio 2015. Per gli investigatori il delitto sarebbe avvenuto per punire la donna di una relazione sentimentale, venuta alla luce due giorni prima dell'omicidio della stessa per un'uscita pubblica della coppia, e per la proprietà dei terreni che, con la morte del marito, erano passati alla Chindamo e ai figli. ricostruzione fornita dai collaboratori di giustizia, veniva dato in pasto ai maiali e i cui resti ossei venivano triturati con la fresa di un trattore.




 «Quella» era una donna libera e “tosta”. Una figlia, una sorella, una madre, che avrebbe semplicemente voluto determinare il suo destino, personale e imprenditoriale. E che per questo, in un territorio di frontiera in cui si intrecciano i tentacoli dei clan del Vibonese e della Piana, è finita inghiottita da due mostri, l’“onore” e la “roba”. Maria Chindamo sarebbe stata trucidata in un «complesso scenario criminale» e per una devastante coincidenza di interessi: il desiderio di vendetta nei suoi confronti, da parte di chi la incolpava per la morte del marito, e la volontà spasmodica della ‘ndrangheta di accaparrarsi, nel suo feudo, ogni metro di terra. Queste le ragioni per cui «quella», anzi «chija» in dialetto vibonese, è scomparsa la mattina del 6 maggio 2016 proprio davanti all’ingresso della sua proprietà in località Montalto (Limbadi, al confine con Rosarno). Del suo cadavere, mai ritrovato, avrebbero fatto scempio i maiali. E i suoi resti sarebbero stati triturati dalla fresa di un trattore. Un femminicidio brutale di cui ora è accusato Salvatore Ascone (detto “Pinnularu”) in concorso con un uomo deceduto, ritenuto il mandante, con un’altra persona all’epoca dei fatti minorenne e con altri «allo stato ignoti». L’interrogatorio di Pasquale Megna è di febbraio di quest’anno. A domanda risponde: «Sono in grado di riferire dell’omicidio di Maria Chindamo. Sono a conoscenza del coinvolgimento di “Pinnularu” nell’omicidio». Nell’estate del 2022, racconta, suo padre era andato al villaggio Sayonara a consegnare del pesce. Lì c’era Ascone e i due, a un certo punto, erano rimasti soli. In riferimento a un’altra questione Megna avrebbe detto ad Ascone: «Ma per quattro soldi stai facendo tutto questo bordello»… E “Pinnularu” avrebbe risposto, riferendosi proprio a Maria Chindamo: «“Io, pe quattru sordi, a chija eppi u m’ajuntu ‘ncoju” (ed io per quattro soldi a quella me la sono dovuta caricare addosso)», dicendo così «chiaramente – annotano i pm antimafia – che si era occupato del corpo della donna». Per questo è accusato anche di distruzione di cadavere, contestazione che al pari dell’omicidio ha anche l’aggravante mafiosa. Integrando le sue dichiarazioni, Megna aggiunge che il padre, mentre gli raccontava ciò che aveva sentito da Ascone, appariva «provato», tanto che lui pensava stesse male per il diabete alto, e anche «nauseato». Aveva detto al figlio: «Guarda questo pezzo di m... che cosa ha fatto».