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sabato 19 dicembre 2020

intitolazione a Jole Santelli della cittadella regionale 12 associazioni dicono no! Intanto la data è fissata per il 28 dicembre.

 Dodici associazioni e sette cittadini hanno presentato un ricorso al Tar Calabria, firmato dall’avvocato Gaetano Liperoti, per chiedere l’annullamento del provvedimento adottato da Giunta e consiglio regionale per intitolare la cittadella a Jole Santelli. 


Per il gruppo il provvedimento è “illegittimo”. I ricorrenti non si sarebbero mai aspettati la decisione da parte della Giunta e del consiglio, una decisione che definiscono “emotiva” che per il gruppo è “l’esatto contrario del comportamento che dovrebbe tenere un amministratore accorto e imparziale”. Da qui la decisione del ricorso per “impedire che l’intitolazione dell’edificio che ospita l’organo di governo della regione Calabria avvenisse con un atto, successivamente fatto proprio dal Consiglio regionaleadottato repentinamente ed emotivamente dalla Giunta Regionale, sull’onda della commozione suscitata dalla improvvisa scomparsa della presidente Santelli. E l’emozione deve essere stata talmente tanta che nella deliberazione di Giunta non vi è traccia delle motivazioni prese a giustificazione di una così fulminea intitolazione, né sono presenti i richiami agli adempimenti previsti dalle leggi dello Stato che regolamentano la materia”.

Il 28 dicembre si svolgera’ la cerimonia di intitolazione della Cittadella, la sede della Giunta regionale a Catanzaro, a Jole Santelli, la governatrice della Calabria scomparsa lo scorso 15 ottobre.

“Nei prossimi giorni sarete informati su tutto il cerimoniale”, ha aggiunto Spirli’ specificando che l’iniziativa, ovviamente, sara’ organizzata nel rispetto delle misure anti Covid 19 e dovrebbe prevedere la presenza di vari rappresentanti istituzionali. Lo ha annunciato il .....

mercoledì 16 dicembre 2020

La bella storia del centenario Aldo nativo di Zagarise con la tenacia da vero Calabrese ha superato una brutta caduta e dribblato il covid.

  Aldo originario di Zagarise CZ  ha combattuto la seconda guerra mondiale e vive da tempo in Umbria. Con la tempra di vero Calabrese ha 100 anni  supera una brutta frattura al femore e ‘dribbla’ il Covid



Aldo Martino è abituato alle sfide. Nato a Zagarise nell’ottobre del 1920, ha combattuto la seconda guerra mondiale in Libia dove è stato fatto prigioniero dagli inglesi. Poi è stato per sei anni in India, poi in America. Compiuti i 100 anni lo scorso 26 ottobre, ha dovuto fare i conti con l’ennesima sfida, una brutta frattura del femore che quasi sempre si rivela fatale per gli anziani di quell’età. Eppure “nonno Aldo” ha superato anche questa, stupendo il personale sanitario di Villa Cecilia che non si aspettavano una ripresa così rapida. In più, il “calabrese di ferro” ha anche evitato il Covid, pur essendo venuto a contatto con un congiunto risultato positivo. Con il carattere forte e tenace da vero  calabrese che non si arrendono mai. Uno straordinario esempio viene dal centenario Aldo Martino, originario di Zagarise, che in Umbria – regione dove risiede da svariati anni – è riuscito a sconfiggere una brutta frattura del femore e “dribblare” il Covid. Risultato: contro ogni previsione, “nonno Aldo” è tornato con le sue gambe a casa per festeggiare il Natale con i suoi cari e in particolare con le figlie Florence e Carmela che vivono a Perugia. Questa bella storia ha suscitato molta commozione in Umbria e anche i giornali locali se ne sono occupati, mettendo in risalto l’efficienza di una struttura di riabilitazione di Passignano sul Trasimeno, ma .... soprattutto la fibra indistruttibile di questo calabrese davvero speciale.

giovedì 10 dicembre 2020

Entusiasmo a Sersale e Taverna per la settima edizione di " Libriamoci 2020 "

  Hanno aderito con entusiasmo alla settima edizione di "Libriamoci" 

 Le giornate di lettura organizzate nelle scuole di tutta Italia - gli alunni dell'Istituto di Istruzione superiore di Sersale diretto dalla Cristina Lupia, dando vita così ad un circuito online di incontri virtuali e letture ad alta voce che ha coinvolto anche gli studenti dell'Istituto alberghiero di Taverna, del Liceo scientifico e dell'Istituto agrario di Sersale.


    Coordinati dalle docenti Rossella Guzzetti, Vincenzina Falbo, Rossella Guarnieri, Silvana Sanzo, Chiara Fera, Maria Rosa Vitaliano e Fabio Scerbo, i ragazzi hanno partecipato in modalità telematica alla campagna nazionale di lettura promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e dal Ministero dell'Istruzione.

"Una distanza puramente fisica, a seguito delle disposizioni legate all'emergenza pandemica - è detto in una nota - che non ha attenuato l'entusiasmo di giovani appassionati alla lettura ma, al contrario, li ha stimolati a pensare positivamente anche in questo frangente difficile. 'Contagiati dalle storie': è stato questo il tema attorno al quale si è articolato il dibattito letterario in cui ogni ragazza e ragazzo, esprimendo originali osservazioni personali nate dalla lettura di un libro che ha segnato la propria vita, ha incoraggiato i compagni a lasciarsi 'contagiare' da quelle narrazioni". Molteplici, sempre secondo i docenti animatori dell'iniziativa, sono state le ....

mercoledì 9 dicembre 2020

Catanzaro scippano una donna e fuggono, arrestati 2 ventenni. Si ribaltano sull'autocarro rubato dopo aver forzato il posto di blocco arrestato un 31 enne



Scippano un donna su Viale Pio X e fuggono arrestati 2 giovani Catanzaresi

 Due giovani catanzaresi P.F. di 25 anni e P.C. di 21 anni, sono stati arrestati nella tarda serata di ieri, 8 dicembre, dagli Agenti della Questura di Catanzaro in quanto ritenuti responsabili di una rapina ai danni di una donna. L’attività dei poliziotti è scattata in seguito ad una segnalazione che denunciava uno scippo ai danni di una signora che, a piedi, stava percorrendo Viale Pio X a Catanzaro. Mentre una pattuglia si portava sul luogo dell’accaduto per prendere contatti con la vittima T.A. , la quale, strattonata e fatta cadere a terra, aveva subito lo scippo della borsa, con vari oggetti personali all’interno, e di una busta che teneva nelle mani, un’altra pattuglia ha messo in moto la caccia ai malfattori. Grazie ad una seconda segnalazione che aveva denunciato che uno dei rapinatori si era dato alla fuga a bordo di una Fiat Punto bianca in direzione di Via Giovanni XXIII, gli agenti hanno stretto subito il cerchi e sono riusciti a beccare, con l’ausilio di altra pattuglia intervenuta, l’auto con i fuggiaschi all’altezza dell’intersezione tra via Gioacchino Da Fiore e Viale de Filippis. I due giovani sono stati ancora beccati con la refurtiva. Nel corso della perquisizione personale, i poliziotti hanno rinvenuto inoltre 11,14gr di marijuana nelle disponibilità di uno dei due rapinatori. Una volta arrestati, i due giovani – su disposizione del Sost. Procuratore di turno presso il locale Tribunale – sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Siano.

Dopo aver rubato autocarro  Scappano ma il mezzo si ribalta. Un arresto

È stato arrestato per furto un uomo di 31 anni già noto alle forze dell’ordine. È successo a Catanzaro dove, a seguito di una segnalazione per il furto di un autocarro, il personale dell’Upgsp della Questura di Catanzaro hanno intercettato il mezzo su viale Europa, all’altezza della Cittadella regionale. Gli agenti hanno intimato l’alt, ma il conducente, per evitare di essere fermato, ha aumento la velocità. Il mezzo ha perso aderenza ed è andato a sbattere contro il guardrail per poi finire di traverso sulla carreggiate. Le due persone a bordo sono uscite dal mezzo e sono scappate sulla strada, incuranti del traffico veicolare, e successivamente nella fitta vegetazione a ridosso della citata strada statale, sempre inseguiti dagli Agenti che hanno continuato a intimare l’alt. Dopo una colluttazione, gli agenti, finendo anche in un canale di scolo, hanno raggiunto uno dei due e lo hanno arrestato. Dopo aver .....

sabato 28 novembre 2020

Nuovo Dpcm: il rebus del Natale tra messe anticipate, ristoranti chiusi il 25 e 26 e viaggi verso i comuni di residenza. La Calabria da domani è zona arancione, finalmente arriva il nuovo commissario

 Tutte le regole del provvedimento in vigore dal 4 dicembre: coprifuoco alle 22, messe anticipate, scuole medie riaperte, via libera per chi torna nei comuni di residenza



Coprifuoco alle 22 e ristoranti chiusi anche a Natale e Santo Stefano. E poi scuole medie riaperte, via libera alla mobilità interregionale per chi torna nei comuni di residenza, messe natalizie anticipate. Sono queste le misure che ci ritroveremo nel nuovo dpcm che andrà in vigore il 4 dicembre e coprirà il periodo delle feste natalizie. Si va verso un Italia "monocolore", ovvero un'unica zona gialla ma "rafforzata" per limitare gli spostamenti fra le Regioni. Intanto, in base ai dati del monitoraggio settimanale dell'epidemia, cinque Regioni hanno cambiato colore: da domani (domenica 29 novembre) Lombardia, Piemonte e Calabria diventano arancioni, mentre Liguria e Sicilia diventano gialle.

Ecco tutte le regole in arrivo con il nuovo dpcm.

Coprifuoco alle 22

Sarà confermato il coprifuoco attualmente in vigore senza deroghe, neppure a Natale e Santo Stefano. Questo per scoraggiare raduni casalinghi e spostamenti.

A tavola fra conviventi

Altra forte "raccomandazione" sarà quella di limitare il numero di ospiti a casa ai soli conviventi, con un tetto massimo di commensali che potrebbe rimanere quello attualmente fissato a sei persone. In alternativa l'ipotesi di trovare una formula che consenta le riuioni non sono dei familiari più stretti.

Negozi e ristoranti

L'orario di chiusura dei negozi sarà probabilmente spostato alle 21 per garantire uno scaglionamento dei flussi nello shopping natalizio. Per bar e ristoranti invece non cambierà nulla: la chiusura resta fissata alle 18. Per quanto riguarda i ristoranti, non sarà ammessa nessuna deroga e quasi sicuramente resteranno chiusi nelle intere giornate di Natale e Santo Stefano.

Scuole

Le scuole riapriranno in presenza fino alla terza media (eccetto il Piemonte). Per le superiori si aspetterà gennaio (dopo le vacanze natalizie).

Messe natalizie

Il coprifuoco alle 22 determinerà un anticipo delle messe natalizie, questione sulla quale la Conferenza espiscopale ha confermato la sua disponibilità.

Commissario alla sanità in Calabria: Longo: "Questa terra ha bisogno dello Stato urgentemente"

"Nella mia carriera ho sempre affrontato sfide. Ringrazio il governo per la fiducia che mi ha dato. Spero di poterla ripagare". Così il prefetto Guido Nicolò Longo, nominato commissario ad acta per la sanità in Calabria su Rai Radio1 al giornale radio."Il mio è un grande atto di amore verso la Calabria e verso il popolo calabrese - ha aggiunto -. Io sono stato in Calabria negli anni '80 per la seconda guerra di 'ndrangheta. Poi sono tornato come questore di Reggio nel 2012, poi come prefetto di Vibo nel 2017. La mia ricetta è lavorare seriamente e occuparmi della popolazione. La popolazione calabrese ha bisogno di noi, urgentemente".

La Calabria abbandona la zona rossa e torna in quella arancione. 

Il ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, firmerà una nuova ordinanza con cui dispone l’area arancione, oltre che per la Calabria, anche per Lombardia e Piemonte. L’ordinanza sarà in vigore dal 29 novembre. La decisione del Ministro giunge nel giorno in cui la ..............

giovedì 26 novembre 2020

Particolari raccapriccianti sulla morte della povera 52 enne Loredana uccisa brutalmente dal suo ex amante Sergio di 36 anni

 Era scomparsa da lunedì alle 14  non rispondeva più al telefono. Da quel momento i parenti di Loredana Scalone hanno iniziato a chiamare gli amici.  Sin da subito le indagini si sono concentrate su Sergio Giana, 36enne residente a Badolato sposato, con un bambino piccolo, era l'amante della povera Loredana ma sembra che la loro storia burrascosa era finita con alti e bassi circa un anno fa.



E’ possibile, ma tutto da verificare, che Giana, 36enne residente a Badolato, volesse aiuto anche economico dalla donna. Lui, sposato e con un bimbo piccolo, è apparso da subito agli occhi delle forze dell’ordine, come un tipo strano e non solo perché nel momento in cui è stato fermato, aveva qualcosa da nascondere. Lunedì l’ennesimo incontro, quello fatale per la povera Loredana. Nata a gennaio del 1968, Loredana si era trasferita da Girifalco  a Stalettì dove lavorava come collaboratrice domestica. Una separazione alle spalle ed una figlia. La stessa che nel pomeriggio di lunedì ha ricevuto un falso messaggio dall’uomo che le aveva portato via l’affetto più grande. Cosa sia accaduto nel primo pomeriggio di lunedì forse Sergio Giana lo racconterà più dettagliatamente nei prossimi giorni. L’orrore di oggi parla di una donna condotta, forse con l’inganno, sul terrazzino della famosa Scogliera di Pietragrande, luogo che doveva esserle caro, considerato che sul suo profilo social erano spesso postate foto di quei posti insieme agli inviti alle donne a denunciare qualsiasi tipo di violenza subita. Su quel terrazzino Giana ferisce a morte con il coltello la donna. Tre colpi al volto, altrettante sul petto, sulle spalle. Sono quelle che hanno ucciso Loredana già il lunedì. Poi prende il suo cellulare e manda un messaggio alla figlia della donna, che continuava a cercarla, “Non posso rispondere sto lavorando” scrive Sergio Giana e poi fa sparire quel telefono in mare.  Giana fa rientro a casa, guarda negli occhi sua moglie forse mette a dormire suo figlio. Durante le ricerche i carabinieri avevano già fermato il presunto omicida, il quale in un primo momento ha affermato che la donna era caduta dal terrazzino della discoteca la Scogliera di Pietragrande. E’ lì che gli amministratori di Stalettì insieme alle forze dell’ordine si sono accorti di quanto accaduto. L’indagato, Sergio Giana, probabilmente dopo aver trascorso con Loredana Scalone gli ultimi istanti di vita lunedì l’ha accoltellata, sul volto sul petto, sulle spalle. Ma come se non bastasse il giorno dopo il presunto omicida è tornato sul luogo del delitto per pulire tutto con l’ammoniaca e lì, secondo quanto sembra dall’esame esterno che evidenzia ferite inferte anche dopo le 15 ore dalla morte, avrebbe infierito sul corpo della donna già morta e nascosta poi nell’intercapedine degli scogli di Pietragrande per concludere il suo piano omicida. Le immagini delle telecamere permettono agli .............

lunedì 23 novembre 2020

Coronavirus 59° vittima in calabria si tratta di una donna di Botricello deceduta all'ospedale Pugliese. Oggi Giornata funesta ben 17 vittime e 321 nuovi casi

 Cinquantesima vittima dallo scoppio della pandemia in Calabria. Si tratta di una donna di Botricello di 89 anni ricoverata nel reparto di Covid dell’Ospedale “Pugliese” del capoluogo, dove era stata ricoverata qualche giorno fa dopo aver contratto il virus.Il quadro clinico della donna si è aggravato con il passare dei giorni, fino al decesso sopraggiunto nella notte scorsa. I funerali si terranno oggi a Botricello nel pieno rispetto delle misure anti Covid e in forma privata.


Giornata tragica per il coronavirus in Calabria: sono 17 i morti in 24 ore, mentre 321 sono i nuovi positivi secondo quanto riporta il bollettino diffuso dalla Regione. 

In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 337.422 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 345.039 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 14.217 (+ 321 rispetto a ieri), quelle negative 323.205. Sono questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute. Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti: - Cosenza: casi attivi 3.226 (121 in reparto AO Cosenza; 16 in reparto al presidio di Rossano e 11 al presidio ospedaliero di Cetraro; 17 in terapia intensiva, 3.061 in isolamento domiciliare); casi chiusi 842 (743 guariti, 99 deceduti). Catanzaro: casi attivi 1.501 (72 in reparto; 17 in terapia intensiva; 1.412 in isolamento domiciliare); casi chiusi 633 (578 guariti, 55 deceduti). Crotone: casi attivi 893 (53 in reparto; 840 in isolamento domiciliare); casi chiusi 273 (267 guariti, 6 deceduti). - Vibo Valentia: casi attivi 646 (14 ricoverati, 632 in isolamento domiciliare); casi chiusi 224 (209 guariti, 15 deceduti). Reggio Calabria: casi attivi 3.567 (123 in reparto; 25 P.O di Gioia Tauro; 13 in terapia intensiva; 3.406 n isolamento domiciliare); casi chiusi 1.927 (1.864 guariti, 63 deceduti). Altra Regione o stato estero: casi attivi 313 (313 in isolamento domiciliare); casi chiusi 172 (171 guariti,1 deceduto). È compresa anche la persona deceduta al reparto di rianimazione di Cosenza che era residente fuori regione.

giovedì 19 novembre 2020

Arrestato Tallini per rapporti diretti con la ndrangheta, truffa, minacce e voti di scambio. Operazione "Farmabusiness". Sono 25 gli indagati, svelato l'intreccio tra 'ndrangheta e politica

 Una operazione portata a termine fra Catanzaro, Crotone e Roma dei carabinieri del comando provinciale di Catanzaro e di Crotone, su richiesta di questa Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di 19 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.


E’ stata chiamata in codice “FarmaBusiness” l’operazione dei carabinieri di Catanzaro che stamane ha portato all’arresto di 19 persone  fra cui il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, 68 anni, esponente di Forza Italia. Al centro delle indagini della Dda di Catanzaro e dei militari dell’Arma la costituzione di una società, con sede nel capoluogo calabrese, finalizzata alla distribuzione all’ingrosso di prodotti medicinali mediante una rete di punti vendita costituiti da farmacie e parafarmacie (20 in Calabria, 2 in Puglia e 1 in Emilia Romagna) che la cosca Grande Aracri di Cutro (Kr) avrebbe utilizzato per riciclare capitali illeciti.

Le indagini avrebbero permesso di definire i nuovi assetti della cosca dopo le operazioni che ne hanno colpito i principali esponenti e lo stesso capo, Nicolino Grande Aracri, e di documentare l’intestazione fittizia di beni e utilita’ e una “rilevante progettualita’ imprenditoriale” tesa al reimpiego dei proventi illeciti della cosca attraverso la societa’ al centro delle indagini. In questo contesto sarebbe emerso il supporto fornito al clan, specie nella fase di avvio della società, di Tallini, il cui intervento, ricambiato con il sostegno della cosca alle elezioni regionali del novembre 2014, sarebbe stato decisivo per favorire e accelerare l’iter burocratico iniziale per ottenere le necessarie autorizzazioni. Nelle indagini sono coinvolti professionisti e imprenditori che avrebbero avuto un ruolo nella realizzazione del programma della cosca con riguardo al perseguimento dei vantaggi economici nei diversi settori imprenditoriali di interesse. Gli inquirenti avrebbero documentato anche.......

mercoledì 18 novembre 2020

Coronavirus giornata nerissima per la Calabria: 936 contagi e 10 vittime, numeri record. Finalmente Gratteri apre un fascicolo sulla gestione scellerata della pandemia nella nostra regione

 Aumentano ancora i casi di Coronavirus in Calabria: oggi sono stati registrati 936 contagi, record assoluto dall'inizio della pandemia. Il tasso di positività regionale supera il 15%, superiore alla media nazionale che oggi è del 14,6%.



Numeri alti anche per quanto riguarda i decessi, 10 nelle ultime 24 ore per un totale di 197. Negli ospedali cala il numero di pazienti in terapia intensiva che passa da 53 a 47 ma aumentano i ricoveri in regime ordinario: 35 in più, in tutto sono 388. I casi confermati oggi sono così suddivisi: 287 a Cosenza, 216 a Vibo Valentia, 200 a Catanzaro, 164 a Reggio Calabria, 69 a Crotone. In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 324.783 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 331.792 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 12.006, quelle negative 312.777.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

Cosenza: CASI ATTIVI 2.659 (115 in reparto; 13 in reparto al presidio di Rossano e 10 a Cetraro; 17 in terapia intensiva, 2.504 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 788 (709 guariti, 79 deceduti).

Catanzaro: CASI ATTIVI 1.360 (78 in reparto; 20 in terapia intensiva; 1.262 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 528 (481 guariti, 47 deceduti).

Crotone: CASI ATTIVI 709 (44 in reparto; 665 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 238 (232 guariti, 6 deceduti).

Vibo Valentia: CASI ATTIVI 529 (15 ricoverati , 514 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 158 (147 guariti, 11 deceduti).

Reggio Calabria: CASI ATTIVI 3.007 (98 in reparto; 15 presidio ospedaliero di Gioia tauro, 9 in terapia intensiva; 2.885 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 1.635 (1582 guariti, 53 deceduti).

- Altra Regione o stato estero: CASI ATTIVI 267 (267 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 128 (127 guariti, 1 deceduto). È compresa anche la persona deceduta al reparto di rianimazione di Cosenza che era residente fuori regione. I ricoverati del setting fuori regione e dei migranti sono stati inseriti nelle colonne dei rispettivi reparti di degenza; tra i 48 ricoveri presso l'ospedale di Catanzaro, 5 sono riferiti a persone non residenti. Tra i 115 ricoverati presso l'Azienda ospedaliera di Cosenza tre sono non residenti; la paziente dimessa a Cosenza è stata inserita tra i guariti del setting fuori regione; la paziente deceduta a Cosenza è stata inserita tra i deceduti del setting fuori regione. Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 197. Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione

l fascicolo è al momento senza indagati e senza ipotesi di reato, ma l'obiettivo degli investigatori è capire se ci siano responsabilità nell'inserimento della Calabria in zona rossa, dopo che la Regione si è trovata impreparata di fronte alla seconda ondata

Dopo le polemiche, il mancato piano anti-Covid e il terzo commissario alla sanità in dieci giorni, in Calabria la procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri ha aperto un’indagine sulla gestione dell’emergenza sanitaria in Regione. Per ora il fascicolo è senza ipotesi di reato e senza indagati, ma contiene già diversi atti a disposizione degli inquirenti. A partire da quelli forniti direttamente dall’ex commissario Saverio Cotticelli, il generale rimosso dall’incarico dopo aver scoperto davanti alle telecamere di Titolo V (Rai3) di essere lui a dover .......

lunedì 16 novembre 2020

Aggiornamento emergenza covid Oggi i positivi sono 297 e sei i decessi. La bella notizia è che Zuccatelli non è più il commissario. Sale il nome di Eugenio Gaudio come futuro commissario

 Sono 297 i nuovi contagi da coronavirus in Calabria e sei i decessi nelle ultime 24 ore. Rallentano le terapie intensive (+4)



Salgono le quotazioni di Eugenio Gaudio come commissario ad Acta della Sanità della Calabria fino a poche settimane fa Rettore dell’Università la Sapienza di Roma ora sostituita da un’altra calabrese, Antonella Polimeni.  dopo le dimissioni del neo nominato Giuseppe Zuccatelli. Laureato in Medicina e chirurgia alla Sapienza nel 1980 e specializzato in Medicina interna nel 1985, ricercatore di Anatomia umana presso l’Ateneo dal 1983 al 1986, poi professore all’Università dell’Aquila dal 1987, dove dal 1997 al 2000 è stato preside della Facoltà di Medicina e chirurgia. Ha ricoperto la carica di Rettore alla Sapienza – Università di Roma dal 2016 fino a poche settimane fa.

 Il commissario per la sanità in Calabria Giuseppe Zuccatelli si è dimesso su richiesta del ministro della Salute Speranza. "Con la stessa rapidità con cui ho accettato, mi dimetto su richiesta del ministro Speranza per rispetto che ho e ho sempre avuto per le istituzioni" ha detto all'ANSA. "Il ministro - ha aggiunto Zuccateli - mi ha telefonato e non ha avuto bisogno di darmi spiegazioni. Mi ha chiesto di dimettermi ed io l'ho fatto. Non so chi mi sostituirà ma so che mi dimetto da tutti gli incarichi che ho in Calabria".Zuccatelli era commissario anche dell'Azienda ospedaliera di Catanzaro e del Policlinico universitario Mater Domini, sempre a Catanzaro. Incarichi da cui si è dimesso.


Questi i dati che emergono dal bollettino diffuso dalla Regione. In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 318.237 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 321.542 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). e persone risultate positive al Coronavirus sono 10.390 (+297 rispetto a ieri), quelle negative 307.847 Sono questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento tutela della Salute.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

Cosenza: CASI ATTIVI 2.207 (114 in reparto; 19 in terapia intensiva, 2.083 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 758 (688 guariti, 70 deceduti).

Catanzaro: CASI ATTIVI 1.150 (74 in reparto; 17 in terapia intensiva; 1.059 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 488 (442 guariti, 46 deceduti).

Crotone: CASI ATTIVI 464 (32 in reparto; 432 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 209 (203 guariti, 6 deceduti).

 Vibo Valentia: CASI ATTIVI 294 (15 ricoverati, 279 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 151 (141 guariti, 10 deceduti).

 Reggio Calabria: CASI ATTIVI 2.863 (123 in reparto; 9 in terapia intensiva; 2.745 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 1.388 (1.341 guariti, 47 deceduti).

- Altra Regione o stato Estero: CASI ATTIVI 267 (267 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 128 (127 guariti, 1 deceduto). È compresa anche la persona deceduta al reparto di rianimazione di Cosenza che era residente fuori regione. I ricoverati del setting fuori regione e dei migranti sono stati inseriti nelle colonne dei rispettivi reparti di degenza; tra i 45 ricoveri presso l'ospedale di Catanzaro, 5 sono riferiti a persone non residenti. Tra i 90 ricoverati presso l'Azienda ospedaliera di Cosenza tre sono non residenti; la paziente dimessa a Cosenza è stata inserita tra i guariti del setting fuori regione; la paziente deceduta a Cosenza è stata inserita tra i deceduti del setting fuori regione. I casi confermati oggi sono così suddivisi: Cosenza 72, Catanzaro 38, Crotone 21, Vibo Valentia 30, Reggio Calabria 136. Altra Regione o stato estero 0. Dall’ultima rilevazione, le .....

sabato 14 novembre 2020

Catanzaro 27 nuovi casi al deposito della Bartolini. Sono ancora troppi i tamponi da processare verranno inviati in puglia. Al policlinico di Germaneto il corpo C sarà dedicato ai pazienti no covid.






Balza a ventisette il numero delle positività al coronavirus riscontrate nella filiale di Catanzaro della Bartolini Corriere Espresso con sede in località Serramonda nell'area industriale di Marcellinara. Stando alle notizie assunte si tratterebbe di quindici autisti, dieci dipendenti delle varie cooperative operanti a vario titolo nell'azienda e due amministrativi. Numeri, confermati dalla stessa azienda, che farebbero presupporre l'insorgere di un possibile focolaio covid destando inevitabile preoccupazione nel comprensorio visto che alla Brt Corriere espresso di Marcellinara operano addetti diretti o indiretti provenienti dal territorio.

 Giacciono non ancora processati circa tremila tamponi, il management si prepara così ad inviarne già questa sera una parte in Puglia con l'accordo di ricevere entro domenica il risultato delle verifiche. Una volta smaltito il corposo arretrato si pensa poi a potenziare il laboratorio acquisendo un protocollo d'intesa già testato dall'Istituto nazionale di Malattie Infettive Spallanzani che contempla l'uso della procedura di processamento di pooling. La strumentazione anzichè sottoporre a verifica un test per volta consentirebbe di processarne almeno quattro nella stessa seduta, quadruplicando le capacità del laboratorio. Il management aziendale trasmetterà questo pomeriggio alla Regione il protocollo per ottenere il via libera.

Un esposto alla Guardia di Finanza per verificare ed impedire ogni possibile speculazione sui costi degli esami diagnostici sul coronavirus. Test diagnostici venduti da laboratori privati venduti ai cittadini a prezzi stellari. Questo è quanto denuncia il Codacons, che chiede alla Regione di intervenire per bloccare tale forma di lucro sulla pelle degli utenti. Nella città di Catanzaro – si legge nell’esposto – ci viene rappresentato che, per lo stesso esame, venga chiesto un prezzo enormemente differente. Addirittura costi che raddoppiano. Il tutto a fronte di un costo delle analisi che per i laboratori non supera i pochi euro. In un momento difficile, sia sotto l’aspetto sanitario ma anche economico, andrebbero impedite tutte le possibili speculazioni.

È saturo il reparto Covid di Malattie infettive dell'ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Come riporta l’Ansa, sono in corso alcuni spostamenti in  .............

lunedì 9 novembre 2020

Emergenza coronavirus oggi nuova impennata record di contagi + 443 con 4 decessi. Aggiornamento con le notizie dalla regione.

 Nuova impennata record di contagi nelle ultime 24 ore in Calabria. Sono 443 (84 in più dei 359 di ieri), i nuovi positivi registrati nella regione che portano il totale dei positivi a 7.908.



Anche oggi si contano quattro i decessi, dato che si ripete da cinque giorni consecutivi, per un totale di 144 vittime dall'inizio della pandemia. Stabile il numero dei pazienti in terapia intensiva, 16, mentre i ricoverati nei reparti sono 257 (+23). I guariti sono 2319 con un incremento di 14 unità. Il numero delle persone sottoposte a test è pari a 298.062 soggetti per un totale 301.158 tamponi eseguiti di cui 290.154 negativi. Boom di casi a Cosenza 199 seguita da Reggio con 173. A Catanzaro sono 18, Crotone 48 e Vibo Valentia 5.
    Territorialmente, dall'inizio dell'epidemia, i casi positivi sono così distribuiti: 

Cosenza: Casi attivi 1.723 (97 in reparto, 3 in terapia intensiva e 1623 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 689 (633 guariti e 56 deceduti);

Catanzaro: Casi attivi 817 (60 in reparto, 8 in terapia intensiva e 749 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 389 (347 guariti e 42 deceduti);

 Crotone: Casi attivi 304 (20 in reparto e 284 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 179 (173 guariti e 6 deceduti);

 Vibo Valentia: Casi attivi 161 (9 ricoverati e152 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 126 (119 guariti e 7 deceduti); 

Reggio Calabria: Casi attivi 2.173 (70 in reparto, 5 in terapia intensiva e 2.098 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 952 (920 guariti e 32 deceduti).
    Altra Regione o stato estero 0. Dall'ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 418.

Sono in totale 673 i nuovi tamponi eseguiti per la zona centrale della Calabria, 94 per l’Asp di Cosenza  e 579 per l’Area centro. I nuovi positivi sono 95 (24 nell’Asp Cosenza; 18 a Catanzaro; 48 a Crotone; 5 a Vibo). Eseguiti: Catanzaro n. 477 (H 84, Territorio 376, Operatori 17, Rientri 0); Crotone  89 (H 2, Territorio 87, Operatori 0, Rientri 0); Vibo 13 (H 8, Territorio 5, Operatori 0, Rientri 0). Inoltre n. 5 noti positivi: 2 a Catanzaro, 3 a Crotone e 0 a Vibo. Negativi 573.La riduzione dei tamponi totali – fanno sapere dall’ospedale Pugliese Ciaccio –  è stata causata dalla rottura di una strumentazione che sarà riparata entro 24 ore.


La serata nell’Arena di Giletti comincia con la bomba che fa detonare il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, medico di professione: «Me ne frego della politica, qui dobbiamo salvare l’Italia. Poi, dopo, chi ha sbagliato verrà cacciato a calci nel sedere». Anche lui ha perso la pazienza vedendo una sanità incamminata su un sentiero malato.

In Calabria, invece, la sanità è già da anni un tumolo di morte. E quello che è accaduto nelle ultime ore rischia di diffondere disperazione. L’imbarazzante scivolone televisivo di Saverio Cotticelli sulla Rai, la sua sostituzione con Giuseppe Zuccatelli, il “negazionista” nel giro di ventiquattr’ore sono solo gli ultimi passi di questo viaggio verso l’ignoto. Ma proprio il generale Cotticelli, ieri sera, è in televisione scegliendo La 7 per provare a riprendersi l’onore. Il suo racconto sembra la sceneggiatura di una fiction: «Non ero io. Ero in uno stato confusionale su cui sto indagando. Ho vomitato e ho passato una notte d’inferno. Non sono stato bene. Non ho sospetti. Io stesso mi sono vergognato di quell’intervista. I miei familiari hanno pianto. Chiedo scusa a tutti calabresi. Sappiano che ho dato l’anima e ho il cuore e l’anima pulita. Grazie ai sindacati che sono forze vive della Calabria ai quali mi sono appoggiato troppo tardi. Chiedo scusa perché non ho raggiunto i risultati che avrei voluto, ma ho dato la vita per la Calabria».

Caso Zuccatelli, il neo commissario si difende:

"Se le dicessi chi ha messo in giro quel video, capirebbe le difficoltà di lavorare in questo contesto", "l'ho detto al ministro Speranza e all'amico ferrarese Dario Franceschini. Mi hanno detto di stare tranquillo, il clamore mediatico sparisce e il .....

venerdì 6 novembre 2020

Ma quale zona rossa Bar aperti, molti negozi aperti, tanta gente in giro sembra una giornata normale altro che primo giorno di lock-down

 


Stamattina in molti si aspettavano strade deserte in giro solo qualcuno con il cane, negozi chiusi, bandiere dai balconi con musica e magari un nuovo slogan da coniare per questo nuovo lock- down Nulla di tutto questo Catanzaro stamattina si presentava viva e causa anche una giornata di sole quasi estivo erano tante le persone per strada molti i bar regolarmente aperti con il sevizio (prendi e consuma fuori) pochi i negozi chiusi oltre alle attività di  abbigliamento e scarpe per adulti molti erano aperti. Questa prima mattinata da zona rossa almeno a Catanzaro sembrava una giornata quasi normale certo tutti con la mascherina ma tutti in giro allegramente o quasi.

 Ieri pomeriggio nel corso della consueta conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia e sugli indicatori che hanno portato all’ordinanza del 4 novembre, nella sede del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, ha chiarito le motivazioni che hanno portato il governo a dichiarare la Calabria “zona rossa”.Ha ribadito che la regione “ha un’incidenza di casi inferiore ma un Rt molto alto”, e per questo è classificata in rischio alto. Ha quindi approfondito i parametri affermando che “l’indice Rt in Calabria è piuttosto elevato (1,84) con un intervallo di incidenza inferiore di 1,56. Questo vuol dire che è certamente oltre 1,5 e ci porta a pensare che c’è un rapido aumento della trasmissione in atto, che potrebbe diventare critica nel prossimo futuro. L’indice Rt stima la tendenza, è un indicatore molto precoce capace di anticipare l’aumento di incidenza dei casi”.Poi l’accenno alle condizioni delle strutture sanitarie “la Calabria regala menti illustri al mondo della scienza e della medicina ma certamente ha una certa importanza il deficit nelle strutture sanitarie, che bisognerà rafforzare. La percentuale di probabilità di occupazione di terapie intensive e aree mediche è superiore al 50%. Il dato di resilienza del sistema, unitamente all’indice Rt, spiega l’inserimento in zona rossa. Esistono poi un paio di “alert”: la numerosità del personale e l’autovalutazione”. Per Rezza “la situazione ora non è critica” ma.......

giovedì 29 ottobre 2020

Emergenza Covid 19 Si va verso la chiusura di tutte le scuole preoccupa la forte crescita di casi in provincia di Catanzaro. Un nuovo caso a Taverna, 2 a Simeri Crichi. Sono tanti i comuni interessati che hanno già chiuso le scuole

  


Dopo varie regioni anche la Calabria ci sta ragionando e già nelle prossime ore il presidente facente funzioni Nino Spirlì potrebbe firmare un’ordinanza di chiusura di tutte le scuole della regione. Al tempo stesso la Regione potrebbe disporre la sospensione dei ricoveri non urgenti e delle prestazioni ambulatoriali. Positivo un cittadino di Squillace. A darne notizia è il sindaco Pasquale Muccari, il quale oltre a far sapere che il cittadino risultato positivo al Covid 19 è in isolamento obbligatorio presso il proprio domicilio, comunica che, in quanto, medico egli stesso effettuerà il tampone sospendendo, al contempo, la propria attività professionale. Intanto altri contagi sono stati registrati a Simeri Crichi, si tratta di due casi. Per entrambe le situazioni sono scattate le verifiche, in quanto uno dei due soggetti contagiati da Covid 19 ha avuto contatti con un dipendente comunale, l’altro con un membro dello staff tecnico della società calcistica “Life Simeri Crichi”. E da queste ultime verifiche potrebbe essere emersa la positività di un atleta. il Comune di Belcastro chiude precauzionalmente le scuole.  Con un post  post su facebook che, anticipa che forse anticiperà la decisione a livello regionale si rende noto che “visto l’aumento dei casi di Covid 19 nei paesi limitrofi, poiché sia il personale docente che Ata frequenta sia il plesso di Botricello che di Belcastro, vista la chiusura del plesso di Botricello, ritenuto che nelle settimane scorse la didattica a distanza ha funzionato regolarmente, in via precauzionale vengono sospese le lezioni di didattica in presenza con la relativa chiusura delle ......

lunedì 26 ottobre 2020

Sellia Marina scoperta un’azienda ortoflorovivaistica che non coltivavano fiori ma 9 mila piante di Marijuana. Operazione "Oro Verde" Otto persone finite in arresto, di cui quattro in carcere ed altrettante ai domiciliari

  Sellia Marina: Operazione dei carabinieri "Oro Verde" scoperta una piantagione in una azienda florovivaistica con novemila piante di marijuana, arrestate 8 persone.

 



Otto persone finite in arresto, di cui quattro in carcere ed altrettante ai domiciliari, tra cui anche una che è risultata un richiedente asilo politico. L’accusa nei loro confronti, ed in concorso, è di coltivazione e commercio di sostanza stupefacente, in particolare di marijuanaL’operazione, denominata “Oro Verde”, è scattata all’alba quando i carabinieri di Catanzaro, insieme ai colleghi di Crotone e Reggio Calabria, e con l’aiuto dello Squadrone Cacciatori di Vibo Valentia, hanno eseguito a loro carico una misura emessa dal Gip del capoluogo calabrese su richiesta Direzione Distrettuale Antimafia di CatanzaroIntercettazioni e riprese video hanno portato gli investigatori a documentare come gli indagati abbiano messo a dimora due floride piantagioni di canapa indiana, per la precisione oltre 9 mila piante, in un’azienda ortoflorovivaistica di Sellia Marina. Attrezzata con tanto di impianto di irrigazione, sistema di ventilazione ad aria calda e un ambiente destinato all’essiccazione delle infiorescenze, la coltivazione si stima potesse generare un guadagno di oltre 9 milioni di euro e si ritiene sia stata realizzata su commissione di soggetti provenienti dalla piana di Gioia Tauro, e parte della droga che sarebbe stata commercializzata anche nel comune di Cutro, nel crotonese.

Le investigazioni, in particolare, avevano avuto una prima “scansione” il 29 maggio scorso quando fu arrestato in flagranza il presunto corriere incaricato del trasporto della droga destinata appunto all’area del cutrese. Il giorno dopo, venne arrestato anche il titolare dell’azienda ortoflorovivaistica, che secondo gli inquirenti “sovrintendeva e curava” l’attività di coltivazione.

Gli esiti delle indagini hanno portato oggi a individuare gli altri indagati che avrebbero concorso, rispettivamente, nella coltivazione della marijuana e nell’acquisto dello stupefacente.

a seguire i nomi degli arrestati......