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sabato 3 aprile 2021

Nel parco urbano a Taverna padroneggia da alcuni giorno "Il pozzo e la civetta" l'opera voluta dall'amministrazione comunale ricavata da un tronco di albero capitozzato è stata realizzata da Giuseppe Scalise de " il Cagno" .

  "Il pozzo e la civetta...

    Elementi di un simbolismo che ha guidato, per molto tempo, le vecchie civiltà e non solo". Sono aggregazione e saggezza gli aspetti i intorno a cui si sviluppa l'opera scultorea ricavata da un tronco di albero capitozzato e realizzata da Giuseppe Scalise de "Il Cagno" a Villa Luigia di Taverna, città d'arte della Presila Catanzarese.


    "Il pozzo: simbolo della purificazione e della rinascita - spiega l'autore, architetto di 31 anni - e per alcuni fonte di vita e luogo di interazioni sociali. La civetta: emblema della saggezza e della conoscenza, in riferimento alla Dea Atena per gli antichi greci. Simboli entrambi che rievocano la socialità con la speranza che il luogo in cui sorgono ne diventi il fulcro per la comunità". In meno di una settimana, utilizzando una motosega tecnica, dal tronco di un albero tagliato dal Comune perché pericolante, è stata 'forgiata' dal legno l'immagine che adesso accoglie in visitatori nell'area verde urbana anticamera del borgo che diede i natali a Mattia Preti. "Ad ispirare - aggiunge Giuseppe che assieme al padre Angelo e a tutta la famiglia porta avanti questa sfida creativa che va sotto il nome de "Il Cagno" - è la materia stessa, i suoi colori e i profumi degli alberi e delle montagne circostanti. Un ambiente in cui il legno non è più solo materia da plasmare, ma vero e proprio protagonista. E' nata così, in tanti anni, una produzione che propone animali veri e immaginari, elfi, guerrieri, immagini di vita di montagna... e non solo". Così sono state create opere come il Leone di Nemea , realizzato per la facoltà di agraria di Reggio Calabria, il "Lupo della Sila", consegnato all'allora presidente della Regione Mario Oliverio in occasione del "Transumanza Sila festival" oltre a lavori per commissioni private, eventi e manifestazioni varie. Lavori che si possono vedere in.................

venerdì 26 febbraio 2021

Taverna: Mentre si litiga di chi è la colpa Il Grande Albergo delle Fate rimane tristemente abbandonato. Il sindaco scrive al ministro Franceschini chiedendo aiuto per il suo recupero. Comunicato stampa di "My Tour Sila"

 


COMUNICATO STAMPA

My Tour Sila



"La simpatica Favoletta dell'Albergo delle Fate"
Ci viene da sorridere ( per non dire da piangere) rispetto a tutto quello che sta accadendo in questi ultimi giorni di Febbraio 2021... stiamo leggendo articoli su testate giornalistiche regionali che fanno a gara per essere i primi a lanciare la notizia... televisioni regionali che organizzano dei servizi ad hoc per l'Albergo delle Fate... addirittura la RAI che ha mandato una troupe sul posto per fare delle riprese per un servizio da mandare in onda velocemente... per non parlare di tutti quei giornalisti che noi chiamiamo "fai da te" che riempiono i muri dei Social Web postando foto, postando reclami, chiamando a raccolta...postando rabbia, rancore verso le istituzioni, verso la proprietà, verso gli operatori locali, verso le associazioni, verso di chicchessia... soprattutto senza conoscere i fatti!!
Ebbene ... si ... ci viene da sorridere.... tutta questa attenzione per una notizia NEGATIVA da tutti i punti di Vista... che sia giusto o sbagliato non siamo sicuramente noi a deciderlo... ma comunque sicuramente non una bella notizia sapere che sono stati apposti dei sigilli ad un attrattore turistico fondamentale per il territorio delle Sila Piccola... la domanda che ci poniamo è questa : dove erano tutti questi giornalisti, tutte queste televisioni, tutte questi social freelance amanti dell'albergo delle fate nel momento in cui era messo li , in rovina ed effettivamente in pericolo, non per la nostra incolumita', ma per la SUA!!! per la sua storia, per la sua bellezza, per la sua maestosità e pregio!!!! A questa domanda ci siamo in parte già risposti... NON C'ERANO!!!, non c'era nessuno di tutti questi.... e , com'è prassi nella nostra cultura meridionale, vengono messi in luce sempre e solo gli avvenimenti NEGATIVI!!!

Un altra situazione "curiosa" che ci fa sorridere è questa: Un gruppo di giovani ragazzi appassionati del territorio silano e del simbolo di Villaggio Mancuso, in un solo mese ( quello di Agosto 2020) senza avere quattrini, senza avere posizioni di rilievo, senza avere competenze giornalistiche, senza cercare consensi...hanno portato avanti delle iniziative esclusive per l'Albergo delle Fate di cui nessuno ne parla... ad esempio hanno consentito , limitando il percorso , di far visitare ai tanti turisti che hanno frequentato Villaggio Mancuso alcuni interni dell'Albergo delle Fate..... hanno realizzato eventi tematici (in collaborazione con altre associazioni che hanno passione e amore per questo Albergo) portando tra le strade di villaggio mancuso tantissimi giovani che erano "distanti" dal nostro territorio silano.. hanno organizzato attività ludico-ricreative per i bambini cercando anche di sensibilizzare le future generazioni al rispetto dell’ambiente e dei luoghi... hanno realizzato 3 mostre in collaborazione con altre associazioni e privati del posto che hanno abbellito alcuni locali della struttura in maniera gratuita.... hanno realizzato una recinzione perimetrale in legno dell'intera Struttura e giardino con il contributo volontario di oltre 700 persone che hanno consentito a delimitare gli spazi intorno all'Albergo delle fate.. hanno montato un impianto di video sorveglianza applicando 7 telecamere intorno al perimetro dell'Albergo per preservarlo da ladri, furfanti e malviventi, che dal 2004 ( ultimo anno di attività della struttura) fino all'anno scorso, hanno derubato, deturpato e danneggiato la struttura dentro e fuori, come se non bastassero le intemperie , l'abbandono e l'indifferenza di molti!!!....
Insomma ...nel loro piccolo.. hanno realizzato una serie di iniziative che sono state molto apprezzate, e con l impegno e la sinergia si é raggiunto un risultato per nulla scontato. In un solo mese, hanno cercato di "rivitalizzare" il nostro Monumento...si perchè loro possono chiamarlo "Monumento" a differenza di altri che lo hanno solo nominato "Monumento" senza mai dargli l'importanza che merita.... E dov'erano le istituzioni, i giornalisti, le televisioni, e i giornalisti fai da te in quel momento?? Bene, questa è la favoletta dell'Albergo delle Fate, che oggi vive un nuovo dramma, e visti i precedenti storici noi non siamo PER NULLA CONTENTI di quello che sta accadendo... Non facciamo nessun appello .. non chiamiamo a raccolta nessuno.. sappiamo che non ...........

venerdì 12 febbraio 2021

Questa sera I Giganti della Sila in prima serata su "Freedom" Roberto Giacobbo ci parlerà di alberi alti 45 m, dal tronco largo 2 m e dall’età straordinaria di 350 anni.

 

Stasera venerdì 12 febbraio le telecamere di Freedom - Oltre il confine entreranno nella Riserva dei giganti della sila In questa puntata Roberto Giacobbo , a partire dalla storia di Ciro, il dinosauro più famoso di Italia, racconterà di come una famiglia ha salvato il suo scheletro dalla distruzione. Proprio come ai Giganti, dove la famiglia Mollo si impegnò per salvare dall'estinzione questi alberi plurisecolari! Oggi #igigantidellasila sono stati dati in concessione al FAI - Fondo Ambiente Italiano dal Parco Nazionale della Sila  e sono i Pini Larici più antichi d’Europa


Freedom apre stasera su Italia 1 illustrando la storia del più famoso dinosauro italiano, uno dei più noti al mondo: Ciro. La sua eccezionalità sta nel perfetto stato di conservazione: una condizione che ha consentito alla paleontologia mondiale di capire molte cose sui signori incontrastati della Terra, prima dell’era degli uomini. Il racconto di Giacobbo, da Pietraroja e Benevento, ripercorre tutte le tappe di questa scoperta, per arrivare infine a Verona e incontrare i Todesco, la famiglia che nel 1980 ha salvato Ciro dalla distruzione. Poi ci si sposterà a Isola Capo Rizzuto e al Bosco dei Giganti della Sila, in Calabria, dove alcuni alberi altissimi si sono salvati dall’estinzione. Quale sarebbe il motivo che avrebbe spinto i grandi personaggi del passato a costruire delle tombe quanto più grandi, sfarzose e imponenti possibile? Giacobbo va a caccia di risposte nel cuore di Roma, per scoprire la storia di uno dei monumenti più affascinanti dell’antica Roma: la Piramide Cestia. È l’unica sopravvissuta del suo genere ed è ancora oggi intatta. Un gioiello di marmo incastonato nell’anello delle mura aureliane.

La Riserva "I Giganti della Sila" è una delle aree più protette nel territorio del.....................

venerdì 23 ottobre 2020

Le patate IGP della Sila prima di essere vendute nei vari supermercati vanno nel nord Italia per essere pulite e imbustate.

 

😡😡😡
Incredibile giro per le famose patate Silane IGP che prima di trovarle sui scaffali dei supermercati vengono inviate in alcuni stabilimenti del nord Italia per essere pulite e imbustate La foto che sta facendo il giro del web risale a un pò di tempo fa. La Calabria si riconferma grande produttrice di ottimi prodotti del territorio ma poi prima di essere comprate vanno a finire nei stabilimenti del nord vedi olio extra vergine, cipolle, ...... bergamotto, insaccati etc... 

martedì 15 settembre 2020

Manca spesso l'acqua a Catanzaro Continui lavori per la messa in sicurezza dell'acquetto Simeri Passante che porta l'acqua a gran parte della città. La Sorical continua a tamponare ma urgono lavori radicali.

 Continuano le aperture dei cantieri per la messa in sicurezza dell’acquedotto Simeri Passante, che alimenta l’impianto dei potabilizzazione di Santa Domenica di Catanzaro. Sorical ha consegnato un altro cantiere all’impresa aggiudicataria della gara, dove sono previsti 2 interventi di riposizionamento e costruzione di argini a protezione della condotta a forte rischio rottura in caso di aumento della portata dei fiume Alli



I lavori sono stati finanziati dalla Regione Calabria per un importo di 1,1 milioni di euro e fanno parte di un progetto più ampio di messa in sicurezza della condotta, posata per la quasi totalità del suo tracciato di circa 16 km, lungo l'area golenale destra del fiume Alli. La condotta risultò fortemente danneggiata dagli eventi alluvionali dell'autunno 2013 e poi di gennaio 2017. Sorical ha già effettuato rilevanti interventi di risanamento e varianti di tracciato negli anni trascorsi con proprie risorse e programmato ulteriori opere di sistemazione lungo delle altre tratte sulle quali, anche per l'impossibilità per la Sorical di disporre nelle necessarie coperture finanziarie entro il proprio bilancio, non era stato possibile intervenire in passato.

Nei giorni scorsi è stato aperto il cantiere per la messa in sicurezza delle vasche di Magisano e dell’impianto di rilancio. Invece è in fase di progettazione l’altro intervento per un importo di 8,8 milioni per rendere più efficiente la rete di adduzione per Catanzaro Lido con la costruzione di un nuovo serbatoio di accumulo e nuove diramazioni. Infine un altro intervento è previsto nell’ambito della messa in sicurezza della strada Sp 25 che vede....

venerdì 28 agosto 2020

Cammino Basiliano un percorso di 72 tappe 1040 chilometri che attraverserà 160 borghi Calabresi Ecco l'elenco dei comuni. Ieri la presentazione ufficiale

 Un Cammino che, in 72 tappe, 1040 chilometri e 160 borghi, partendo da Rocca Imperiale passa dai boschi del Pollino, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte, fino ad arrivare a Reggio Calabria. 



È Il Cammino Basiliano, il progetto promosso dall’omonima Associazione e sostenuto dalla Regione e dal Consiglio regionale della Calabria che è stato presentato in Cittadella regionale.Presenti, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Mimmo Tallini, gli assessori Gianluca Gallo (Agricoltura/Forestazione/Welfare) e Sergio De Caprio (Ambiente), il presidente dell’Associazione “Cammino Basiliano”  Carmine Lupia, la presidente di “Mito” (il Festival internazionale di musica classica organizzato dalle città di Milano e Torino) Anna Gastel, l’imprenditore milanese Matteo Visconti di Modrone e il responsabile nazionale per le Aree protette di Legambiente, Antonio Nicoletti.  «La Calabria verde, dei Parchi e delle  Riserve naturali – ha dichiarato Mimmo Tallini, presidente del Consiglio regionale della Calabria – adesso  si può avvalere di un’infrastruttura verde che ha le potenzialità di valorizzare la natura e portare conoscenza ed economia  soprattutto nelle aree interne. L’Italia, attraversata da una fitta rete di cammini  religiosi, culturali, storici, naturalistici, potrà così arricchirsi di un ‘Cammino’ che ha l’obiettivo di promuovere cultura, arte, ambiente, tradizione ed enogastronomia, ma anche personaggi storici, piccoli centri, antropologia, biodiversità, ecosistemi e paesaggio ambientale, agrario e forestale». «La strategia di rilancio dell’ambiente e del  turismo calabrese, nella ‘fase 2’ – ha aggiunto – potrà contare su questa iniziativa che abbiamo voluto mettere in campo nella consapevolezza che il ‘cammino’ è un fenomeno sociale in espansione, costituisce un motivo per cui si sceglie una destinazione piuttosto che un’altra e il turista che ama camminare è diventato un importante target a cui rivolgersi per mettergli a disposizione la possibilità di apprezzare le bellezze della Calabria». Ha coordinato l’incontro il giornalista Romano Pitaro che, per segnalare l’importanza anche economica dei cammini,  ha citato la ricerca di Trademark (azienda leader nelle consulenze  sul settore del turismo) secondo cui «questo tipo di turismo muove un giro d’affari di 12,5 miliardi nel mondo, più di 5 miliardi in Italia (che al mondo ha la maggiore concentrazione di vie dello spirito) e dunque – ha sostenuto – il cammino che pubblico (Regione) e privato (Associazione) mettono  a disposizione dei camminatori assume un’importanza formidabile specie per l’entroterra calabrese».  Lupia ha, da Nord a Sud, descritto minuziosamente il percorso indicando boschi e biodiversità,  ma anche il fascino di borghi antichi, storia e spiritualità. Gastel, che ‘cammina’ da queste parti da tre decenni, ha esortato a promuovere la Calabria positiva, bella, incontaminata e non costruita, «dove le case dei contadini sono le più belle del mondo».


«La Calabria – ha dichiarato Anna Gastel – è una terra meravigliosa perché ricca di tutto: entroterra, mare, montagna, bellezze architettoniche, sapori buoni come in nessun altro posto. Ha bisogno di essere meglio conosciuta e di trovare più coraggio nel sapersi apprezzare».  Visconti di Modrone, invece, ha invece confessato di essere «un neofita della fascinazione calabrese, datata solo sei anni, addirittura ha  correlato il rimbombo sordo dei passi sul battuto dei boschi silani, serresi  ed aspromontani  con il loro tambureggiare cupo sulla banchisa della Groenlandia». L’esponente nazionale di Legambiente (Nicoletti) ha apprezzato l’iniziativa «che ora – ha dichiarato – deve essere adeguatamente calata nel territorio, affinché i calabresi stessi la valorizzino, la tutelino e la promuovano»Appassionato l’intervento dell’assessore all’Ambiente De Caprio, che ha il copyright dell’idea di fare «dell’intera Calabria un’unica area protetta», mentre l’assessore Gallo, dopo aver espresso parole di apprezzamento per l’impulso legislativo del presidente Tallini sia per il Cammino Basiliano che  quando si è trattato di .....................................

A seguire l'elenco dei 160 borghi calabresi interessati dal percorso del commino Basiliano

mercoledì 19 agosto 2020

Taverna proseguono in Sila nello stupendo scenario del Grande Albergo delle Fate i vari appuntamenti dell'estate 2020

 

Si è svolta domenica 16 agosto la seconda giornata di Hyle Fest, festival letterario curato da Elena Dardano e promosso dall’Amministrazione Comunale di Taverna con il sostegno dell’Ente Parco Nazionale della Sila. Inaugurato domenica 9 agosto, è in programma presso il Grande Albergo Parco delle Fate di Villaggio Mancuso per le successive domeniche del mese. 

Ad aprire la seconda giornata del festival, alle ore 11:00, il laboratorio per bambini nella sezione Hyle Garden, collaterale al programma principale. Il laboratorio, partendo dalla lettura di alcuni libri editi da Coccole Books, casa editrice specializzata in letteratura per l’infanzia, ha coinvolto i più piccoli in attività ricreative sui temi della natura, delle emozioni, della famiglia, dei ricordi.

Ha aperto il pomeriggio e il programma principale la presentazione del libro Il figlio del mare (Pellegrini Editore) dell’archeologa e scrittrice Eliana Iorfida, in dialogo con la scrittrice e giornalista Elvira Fratto. La conversazione si è svolta in un dibattito intenso e brillante attraverso i temi principali del libro, per un viaggio tra le figure della grecità e i miti che lo hanno ispirato: dalla storia di Antigone alla nascita di Venere, dal mito di Leda alle suggestioni delle tragedie arcaiche.

A seguire, la presentazione del libro Alle origini della nuova ‘ndrangheta: il 1980 (Rubbettino Editore), del professore, già deputato e consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, Enzo Ciconte in dialogo con l’avvocato e scrittore Umberto Ursetta, per un appassionato incontro che, a ritroso fino alla Calabria del 1980, ha saputo illuminare uno tra gli anni più controversi e oscuri della storia italiana. La riflessione ha indagato aspetti politici, economici e sociali interrogandosi sul passato e offrendo suggestioni per la comprensione dell’immediato presente e imminente futuro.

Prossimo appuntamento domenica 23 agosto alle ore 16:00 con il reading musicale di Ettore Castagna a partire dal suo nuovo libro Della Grecìa perduta (Rubbettino Editore). A seguire, la conversazione con lo scrittore Domenico Dara sul libro Appunti di meccanica celeste (Nutrimenti), in attesa dell’uscita del nuovo libro Malinverno (Feltrinelli Editore).


Il 16 agosto in Sila presso il Grande Albergo delle Fate, è terminata con determinazione dei primi tre classificati, la II° Edizione dell’estemporanea di pittura “Sulle Tracce del Cavalier Calabrese” Segni del sacro e della Fede popolare nella terra di Mattia Preti. manifestazione promossa dall’Avis Sorbo San Basile – Presila ODV, guidata dal Presidente Daniela Giglio, in sinergia con il Comune Taverna, Museo Civico, Accademia di Belle Arti Catanzaro, Istituto Comprensivo Taverna, BCC del Catanzarese, Avis Provinciale Catanzaro, le Pro-Loco di Taverna, Fossato Serralta e Magisano, l’Associazione Culturale Trschine, Taberna Radici e Oltre, Artè Soc. Cop. Sociale, La Combriccola Sorbese, la Bottega D’Arte Giovanni Marziano, l’Ass. di Promozione Sociale Piantasogni, Lilliputians, Il Cagno, la Sfera e My Tour Sila. L’estemporanea si è svolta lunedì 10 agosto 2020, nel Comune di Taverna in Provincia di Catanzaro, la partecipazione è stata aperta a tutti. E’ stata una estemporanea di pittura particolare che esula i canoni classici di una estemporanea d’arte, avendo un tema “Segni del sacro e della Fede popolare nella terra di Mattia Preti” su cui lavorare che per forza di cose ha influenzato sia gli artisti che i giudizi sulle opere. Manifestazione che ha registrato un notevole partecipazione, ben 26 artisti si sono voluti cimentare e offrire la loro arte ad attenti cittadini e visitatori che hanno potuto esprimere la loro valutazione nella giuria popolare. L’obiettivo prefissato di diffondere la cultura del Dono, in questo caso “Donare Cultura”, è stato raggiunto con successo, si sono realizzate e donate opere per un condiviso patrimonio culturale e artistico orientato anche come cifra formativa per le future generazioni. Gli artisti ispirati dagli scenari urbani e naturali del vecchio borgo hanno prodotto opere di vario spessore e tenore, figurative e meno convenzionali, orientati dal loro personalissimo modo di intendere il tema proposto, immersi in scenari che di arte sono portatori. L’estemporanea si è svolta lunedì 10 agosto 2020, nel Comune di Taverna in Provincia di Catanzaro, la partecipazione è stata aperta a tutti. E’ stata una..........................

martedì 18 agosto 2020

Zagarise arrivano 350 mila euro per la strada della Sila Da impercorribile e impraticabile sarà presto messa in sicurezza con un nuovo manto stradale.

 L'annuncio da parte del sindaco di Zagarise Domenico Gallelli, che fa parte anche del  consiglio direttivo del Parco nazionale della Sila.


"Comunico con soddisfazione – scrive il giovane sindaco, anche esponente di spicco  del gruppo consiliare di maggioranza “Uniti per cambiare”-  da componente il consiglio direttivo del Parco Nazionale della Sila comunico che è stato appaltato il rifacimento del manto stradale nel tratto Bivio Buturo- Villaggio Grechi- Tirivolo - Parco Avventura - Bivio Fratta Petrona' per un importo di 350.000 euro ed è di prossimo appalto il tratto bivio Buturo - Zagarise ed il tratto laghetto trote - Monte Gariglione. Un ringraziamento ai tecnici del Parco Nazionale e al Direttore Ing. Cerminara per aver gestito egregiamente la fase della progettazione ed appalto delle opere in tempi estremamente brevi segno di una pubblica amministrazione che risponde pienamente ai criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Finalmente sarà completamente messo in sicurezza il tratto di Tirivolo dov'è ubicato il Parco Avventura, e la viabilità d'accesso in Sila da Zagarise. Da consigliere del parco Nazionale esprimo soddisfazione per gli interventi programmati nel catanzarese e nel crotonese che ho seguito da vicino e che consentiranno di favorire lo sviluppo in questa parte della Sila ancora poco conosciuta.

Impercorribile  e impraticabile sono gli aggettivi da sempre accostati alla strada che dai paesi pedemontani porta ai villaggi turistici della Sila piccola: così è sempre stato, così non sarà per sempre

 350mila euro sono stati stanziati dal Parco nazionale della Sila per ripensare la viabilità dell’area protetta nella parte che ricade tra il  territorio del  catanzarese e  quello del   crotonese.L’idea progettuale  è quella di ripristinare il manto stradale sovente alterato, coprendo buche e sistemando cunette: raggiungere i monti della Sila piccola sarà nei...........

martedì 4 agosto 2020

La Sila sempre di più maltrattata Sequestrate sei aree adibite a discariche abusive . Il bosco dove si respira l'aria più pulita d'Europa sempre di più minacciato dall'ignoranza dell'uomo


Un nuovo intervento volto alla prevenzione e repressione dei reati ambientali quello che ha portato al ritrovamento e al successivo sequestro da parte della Polizia Provinciale di Cosenza – distaccamento di San Giovanni in Fiore, di sei aree, distinte ma pertinenti al medesimo contesto territoriale, occupate a vario titolo da rifiuti speciali e comuni, insistenti in località Cuturelle nel comune di San Giovanni in Fiore. L’attività investigativa è stata portata avanti dagli agenti del Distaccamento di San Giovanni in Fiore tramite dei sopralluoghi e delle attività di osservazione tese ad individuare i responsabili di gravi condotte delittuose, rappresentate da continui abbandoni di rifiuti di diversa tipologia, in sfregio a qualsiasi normativa e dell’ambiente naturale della Sila. L’area interessata dalla discarica abusiva si trova lungo l’ex Ss107 nei pressi dei binari delle Ferrovie della Calabria, all’interno di una vasta area boschiva di notevole valore ambientale e paesaggistico, insistente a oltre 1200 m di quota slm e dove a circa 800 m sorge il Parco Nazionale della Sila. I rifiuti insistevano sul nudo terreno, senza alcun valido accorgimento teso a evitarne la dispersione nell’ambiente circostante, con modifica dello stato originario dei luoghi e potenziali conseguenze per l’inquinamento del suolo, del sottosuolo e dell’aria, oltre a un grave pericolo d’incendio e/o combustione illecita degli stessi. I poliziotti provinciali hanno constatato che vi erano rifiuti ingombranti, solidi urbani vari, carcasse di elettrodomestici e parti di esse, rifiuti plastici, legnosi, cartacei, calcinacci, pneumatici in disuso, carcasse di televisori,
suppellettili di arredo e altro materiale. Le sei aree, dopo i rilievi e gli accertamenti tecnici condotti a più riprese, sono state poste sotto sequestro giudiziario d’iniziativa da parte della polizia giudiziaria. 

La Polizia Provinciale ha dunque trasmesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza il relativo verbale di sequestro con tutte le risultanze dell’attività d’indagine esperita. Per i fatti accertati è scattata la denuncia per le ipotesi di reato di: realizzazione di una discarica incontrollata di rifiuti speciali; deturpamento di bellezze naturali essendo il luogo dei fatti sottoposto a vincolo ambientale e paesaggistico ai sensi del D.lgs. n 42/2004; getto pericoloso di cose. Le indagini sono tuttora in corso. Il personale della Polizia Provinciale in servizio al Distaccamento di San Giovanni in Fiore a seguito di numerosi altri sopralluoghi e accertamenti, portati avanti con solerzia e acume investigativo, aveva individuato i responsabili dell’illecito abbandono di rifiuti solidi urbani e in un caso anche di rifiuti speciali non pericolosi, scaricati in aree naturali in piena Sila e nei pressi della cittadina florense; i predetti trasgressori, identificati grazie alla raccolta di diversi elementi di prova, sono stati poi severamente sanzionati (in questi casi la sanzione prevede il pagamento di una somma da 300 a 3000 euro), inoltre, sono stati diffidati nel bonificare a proprie spese i luoghi inquinati e a consegnare le relative certificazioni di corretto smaltimento dei rifiuti, applicando dunque i principi della norma nazionale e di quella comunitaria: “chi inquina paga”. 

L’impegno per la tutela del territorio e dell’ambiente da..........

martedì 28 luglio 2020

Presila rinvio a giudizio per gli autori dell'efferato duplice omicidio di 14 anni fa quando nel territorio di Sorbo san Basile uccisero e bruciarono i corpi dopo un imboscata



Rinvio a giudizio per S. A. alias Tubetto, di 43 anni, e F. G. 30enne, accusati del duplice omicidio di Massimiliano Falcone e Davide Iannoccari  uccisi a colpi di pistola calibro 9 la sera del 19 novembre del 2006Il gup di Catanzaro, Barbara Saccà, ha infatti deciso di mandare processo a giudizio i due indagati che, dopo l’omicidio, avrebbero dato alle fiamme i cadaveri delle vittime. Per gli inquirenti, Abbruzzo e Gualtieri, ritenuti appartenenti alla cosca Catarisano, avrebbero simulato di passare con i Cossari-Falcone e si sarebbero prodigati nel trovare un rifugio sicuro per garantire la latitanza di Massimiliano Falcone, che stava tentando di sfuggire a un provvedimento di fermo emesso della Procura di Lamezia Terme. Il rifugio si trovava nel villagio Lagomar, del comune di Sorbo San Basile, dove i killer, dopo essersi assicurati che moglie, i figli piccoli e gli accompagnatori di Falcone fossero andati via, e dopo aver constatato lo stato di alterazione delle vittime a causa dell’assunzione di alcolici, li avrebbero uccisi e poi dato alle fiamme i cadaveri. Il delitto è aggravato dalla premeditazione e dalle modalità mafiose poiché si inserirebbe in una sanguinosa faida tra la cosca Catarisano di Roccelletta di Borgia e i Cossari-Falcone. Dopo le analisi, gli inquirenti hanno scoperto che 6 colpi mortali hanno raggiunto Falcone e 11 Iannoccari. Gli imputati sono accusati anche di..........
 detenzione illegale di armi e distruzione di cadavere. Il processo prenderà il via il 22 settembre davanti alla Corte d'assise di Catanzaro.

sabato 25 luglio 2020

Sorbo San Basile sono stabili le condizioni dei 2 feriti di ieri in contrada "Granaro" dove 2 persone sono state soccorse e trasportate con l'elisoccorso all'ospedale dopo che la loro Jeep si è capovolta

È di due feriti piuttosto gravi il bilancio di un incidente stradale avvenuto nella tarda mattinata di ieri sulla strada provinciale 26 in contrada Granaro di Sorbo San Basile, nella presila catanzarese.

Una sola la vettura coinvolta, una Suzuki Jimny, che per cause in corso di accertamento si è ribaltata sull’asfalto intrappolando al suo interno il conducente e un altro passeggero.I due sono rimasti entrambi feriti e sono stati affidati alle cure del personale SUEM del 118 e trasferiti presso la struttura ospedaliera di Catanzaro. Per il ferito più grave si è reso necessario il supporto dell'elisoccorso. Sul posto è prontamente intervenuta una Squadra della sede centrale dei Vigili del Fuoco del comando del capoluogo che, prestati i primi soccorsi per mettere in salvo i malcapitati, ha provveduto alla messa in sicurezza della vettura e della zona. Sul luogo anche i Carabinieri per gli adempimenti di competenza. La strada provinciale 26, nel tratto dove è avvenuto il sinistro, è stata chiusa al transito sino al termine delle..............

martedì 14 luglio 2020

Sersale Parte da oggi la sesta edizione Camminate Gioachimite: 70 Km a piedi in 5 giorni sui monti della Sila.

Si è tenuta venerdì scorso  presso il Municipio di Sersale (Cz) la conferenza di presentazione della edizione 2020 delle Camminate Gioachimite

manifestazione sportiva-turistica-culturale che è giunta oggi alla sesta edizione.
I membri del Comitato UISP di Catanzaro, ideatori e organizzatori dell’evento, da sei anni promuovono la figura dell’abate Gioacchino da Fiore (1135 circa -1202) e di altri grandi calabresi protagonisti in passato sui monti e nei centri della Sila. Quest’anno l’edizione sarà nel segno di San Zosimo pontefice, Sant’Umile da Bisignano, Carmela Borelli, Lea Garofalo, Mattia Preti e tanti altri.
Le camminate gioachimite sono un cammino di 70 Km a piedi in 5 giorni sui monti della Sila in Calabria, tra storia e natura. Il cammino è ormai storicizzato e si svolge su sentieri e percorsi ogni anno diversi e sempre ricchi di emozioni, alla scoperta di boschi, laghi, monumenti, tradizioni locali, enogastronomia e antiche abbazie. Un viaggio sulle tracce dell’abate Gioacchino da Fiore, che Dante definì “di spirito profetico dotato”, e di altri grandi calabresi protagonisti in passato sui monti della Sila.
Il cammino si svolgerà nei giorni 14, 15, 16, 17 e 19 luglio 2020 lungo antichi sentieri, percorsi sterrati e strade provinciali. L’arrivo, come è ormai tradizione, avverrà nella grande Abbazia di San Giovanni in Fiore (Cs), la cui amministrazione comunale per la sesta volta accoglie con grande entusiasmo i camminatori. La partenza, invece, ogni anno prende il via da un luogo diverso.
Come ha evidenziato il Sindaco Torchia, che ha portato i saluti alla conferenza insieme ad una nutrita rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, quest’anno è un piacere veder partire i camminatori dalla città silana che, nell’anno 2020, festeggia i 400 anni dalla sua fondazione, avvenuta il 3 agosto 1620 ad opera di coloni provenienti da Serrastretta. A Sersale la UISP ha più volte organizzato escursioni e manifestazioni; ultima quella effettuata nell’anniversario della tragica storia di Carmela Borelli. Il Cammino, come ha rimarcato il Presidente dell’asd Calabriando di Catanzaro Riccardo Elia, tra gli organizzatori dell’evento «permette di riscoprire a passo d’uomo diverse realtà territoriali e di valorizzare il patrimonio monumentale, artistico, storico, paesaggistico ed enogastronomico dell’intera Sila». Felice Izzi, Presidente del Comitato UISP di Catanzaro, ha sottolineato quanto la UISP sia sempre stata attenta alla eco-sostenibilità degli eventi sportivi che organizza e al rispetto dell’ambiente nelle passate edizioni delle Camminate; ed anche quest’anno l’evento sarà “plastic free”, avendo la UISP aderito da anni alla campagna del Ministero dell’Ambiente “Plastic free challenge” e impegnandosi così alla non utilizzazione di materiale di plastica monouso; inoltre i partecipanti contribuiranno a pulire i sentieri attraversati raccogliendo i rifiuti di plastica trovati lungo il percorso.Anche quest’anno Antonietta Mannarino, dell’associazione “Amici con il Cuore”, ha donato al Sindaco dei portapenne dal gran valore sociale, poiché realizzati con carta riciclata dai suoi associati, che da anni praticano questa attività artistica e artigianale con i detenuti nel carcere di Siano. Sempre di Antonella è l’idea del “bigiotto”, un dolce a base di miele molto energetico e pratico da portare nello zaino, che dalle edizioni precedenti aiuta i camminatori. Gli organizzatori hanno offerto al Sindaco e alla sua squadra le magliette dell’evento, ricevendo nello scambio dei doni una bella pubblicazione sulla storia di Sersale. Il 14 luglio si ritroveranno tutti per un saluto prima della partenza di questa nuova avventura che, come in passato, vuol dare visibilità, arricchimento culturale ed economia al comprensorio silano, custode di scenari naturalistici meravigliosi.
 l Cammino 2020 gode del patrocinio della Regione Calabria, del Parco Nazionale della Sila e della collaborazione dei comuni di Sersale e San Giovanni in Fiore
oltre che di vari enti e associazioni. Tra questi l’associazione la Maruca, segreti mediterranei e il Centro Studi Internazionali Gioachimiti di San Giovanni in Fiore, che con il professore Riccardo Succurro accoglierà come sempre i camminatori con una brevis lectio su Gioacchino. Il percorso a piedi si snoda su sentieri di montagna per 70 km e attraversa.................

giovedì 25 giugno 2020

Il posto più sicuro anti coronavirus? Si trova in Calabria, più esattamente in Sila Piccola li dove l'aria è certificata come la più pulita D'Europa.

In Sila presso il centro visite Garcea dei Carabinieri forestali di , si è svolta una tavola rotonda, aperta al pubblico dal titolo: “Sila, dall’aria più pulita d’Europa al posto più sicuro d’Europa”.

Il dibattito, si è tenuto nella giornata di sabato 20 giugno 2020, è stato organizzato dall’amministrazione comunale di Taverna, su proposta di Marco Gentile membro dell’esecutivo provinciale di Art.1 Movimento Democratico e Progressista, si è tenuto presso anfiteatro del centro visite, è stato oltre che un interessante esperimento politico, forse tra i primi in calabria nel post lookdown pandemico. La manifestazione, molto partecipata dal pubblico, ha visto tra la presenza del colonnello Cucci, dei Carabinieri forestali, padrone di casa, e l’intervento di numerosi sindaci della Presila catanzarese, in particolare Domenico Gallelli, sindaco di Zagarise e membro del consiglio direttivo del Parco Nazionale della Sila; Sebastiano Tarantino, sindaco di Taverna ed
organizzatore della manifestazione; Salvatore Ricca sindaco di Albi; Enzo Nania sindaco di Sorbo San Basile; Vincenzo Marino sindaco di Pentone. Oltre i primi cittadini, hanno arricchito il parterre della tavola rotonda, Daniele Donnici presidente della rete turistica destinazione Sila, ed i consiglieri regionali Sinibaldo Esposito e Libero Notarangelo. Nell’introdurre la discussione al dibattito, Marco Gentile ha posto l’accento nella necessità di riorganizzare il prodotto montagna calabrese oltre che il brand Sila Piccola, ponendo l’accento nella necessità dei territori di avere i servizi sanitari, come le postazioni di medico di guardia aperte e presenti nei mesi estivi presso i villaggi silani del catanzarese, oltre che nella necessità da parte di Comuni, operatori economici dei territori e Regione Calabria di organizzare meglio il tessuto socio-istituzionale dei territorio, costruendo reti sociali ed economiche che spesso anche se presenti hanno la necessità di essere percepite e connesse tra di loro oltre che essere sinergicamente promuovibili in un prodotto che deve contraddistinguere il territorio. Al tempo del covid-19 il punto di forza della Sila e dei territori montani calabresi, è stata la salvaguardia del territorio nella sua integrità ambientale, punto di forza del risultato a zero contagi, secondo quanto ha affermato il colonnello Cucci, rimarcando che la presenza dello Stato come presidio dell’integrità ambientale ha visto quei frutti che nel tempo si sono potuti misurare. I sindaci della Presila, oltre che sostenere coralmente l’idea di costruire una politica della montagna condivisa, hanno posto l’accento sulla necessità di avere da parte della Regione Calabria una più forte sensibilità a sostenere la programmazione dei comuni sul territorio, partendo innanzitutto dal finanziamento di misure che dovrebbero tendere a migliorare la viabilità locale e la connessione dei territori al resto della regione oltre che alla Città di Catanzaro. Gallelli, sindaco di Zagarise, nel rimarcare la presenza e le misure che il consiglio direttivo del Parco Nazionale, ha indicato che solo una politica condivisa tra i sindaci può portate a concretizzare risultati per i territori. Da parte di Fiore Tozzo, sindaco di Magisano, è stato rimarcata la necessità di lavorare insieme, fermo restando le oggettive difficoltà di governo dei piccoli comuni che debbono essere maggiormente sostenuti dalla Regione Calabria e dalla programmazione della stessa. Tarantino, sindaco di Taverna, in qualità di padrone di casa, ha colto l’occasione per rimarcare i successi del quinquennio amministrativo che ha portato alla realizzazione di una importante opera, il Parco delle Scienze Ambientali, in una cordata alla quale hanno contribuito alla realizzazione oltre che importanti imprenditori del settore delle costruzioni anche il CNR di Cosenza, ma non solo, ha lanciato l’idea di un nuovo progetto appena presentato alla Regione Calabria, la Forest Therapy, un modo nuovo e salutistico di valorizzare la risorsa forestale in termini di benessere psico-fisico per i visitatori. Sulle infrastrutture viarie e sulla necessità di un loro miglioramento hanno posto l’accento i sindaci di Albi (Ricca) e Pentone (Marino) mentre Nania, sindaco di Sorbo San Basile, ha parlato del necessario connubio tra qualità del turismo e alta formazione alberghiera e culinaria nei territori. Dopo un dibattito con brevi interventi da parte del pubblico, da segnalare l’intervento del presidente delle Pro Loco calabresi Capellupo, dell’archietetto Walter Fratto, è stato Donnici a sollecitare a sindaci, operatori e Regione sulla necessità di fare rete per far conoscere e promuovere adeguatamente il territorio, politica imprescindibile oggigiorno. Hanno concluso la manifestazione i consiglieri regionali Esposito e Notarangelo. Da parte di Esposito che ha esposto, anticipando di poche ore, le nuove misure della giunta regionale in materia di sostegno economico all’imprese turistiche, è stato rimarcato che la Regione ha nuovamente, dopo anni, un assessorato dedicato allo strategico settore. Nell’intervento Notarangelo, invece, si è focalizzato nel.......

sabato 20 giugno 2020

Il misterioso albero mangia pietre Il suggestivo albero secolare si trova all'interno del Parco Nazionale della Sila


Molti anni fa, nel percorrere i fitti e scoscesi boschi della media valle del fiume Lese, mi capitò di imbattermi in una bizzarra creatura arboreaUn secolare Carpino nero (Ostrya carpinifolia) dalle strane forme, dominava una scarpata all’interno di una fitta foresta di caducifoglie, dove mi ero portato per cercare uno dei più temuti predatori alati delle selve silane: l’Astore (Accipiter gentilis). Ciò che mi colpì più di ogni altra cosa, furono i fusti della pianta, incredibilmente intessuti di pietre della più svariata forma e dimensioneCon sontuosa delicatezza, quei massi si erano conficcati e amalgamati all’interno del legno al punto tale che nessuna sofferenza sembrava trasparire da parte dell’albero. La vecchia pianta, ricoperta di muschi e licheni, rappresentava una sorta di baluardo in uno degli ultimi lembi del Parco Nazionale della Sila, situato al confine tra le province di Cosenza e di Crotone. Durante le mie tante scarpinate per monti e per valli della Sila non avevo mai visto niente di simile. Per ore rimasi ammaliato dalla forza e dalla dignità suprema di quella creatura. Nel silenzio e nella riflessione a cui invita il luogo, ho cercato a lungo di trovare una risposta ai miei interrogativi, convincendomi alla fine che non sempre c’è un perché ai misteri della natura. Quel vecchio Carpino era nato tanti anni prima, elevandosi faticosamente da una densa sassaia. Aveva inghiottito le tante pietre della scarpata e mi chiedevo se fosse stato un fatto necessario all’ecosistema del bosco oppure se quell’albero, in una sorta di mitica metamorfosi, avesse voluto quasi crearsi uno scudo, mutandosi in un “guerriero” a difesa della foresta.

 Conclusi che fossero semplicemente ammirevoli la tenacia e la pazienza che aveva impiegato nei secoli per superare innumerevoli difficoltà come siccità, gelo, vento e le tante minacce umane tipiche del nostro tempo, offrendoci un chiaro e grande esempio della forza suprema di Madre Natura. Un religioso silenzio accompagna ancora oggi quel bosco appartato, l’albero “mangia-pietre” è ancora lì e domina la valle sembrando osservare scrupoloso ogni evento e proteggere la foresta con audacia. Forse la vera funzione dell’albero che mangia le pietre è quella di essere un faro per illuminare l’unica strada percorribile da noi umani, ossia nient’altro che quella del rispetto verso la natura. Khalil Gibran diceva: “Gli alberi sono liriche che la terra scrive sul cielo. Noi li abbattiamo e li trasformiamo in carta per potervi registrare, invece, la nostra vacuità”:chissà il vecchio albero “mangia-pietre” quante storie ci potrebbe raccontare e quante cose saprebbe insegnarci, se solo ci impegnassimo a entrare in armonia con tutto ciò che ci circonda e a comprendere il legame ancestrale che da sempre intercorre tra l’uomo e la natura. Che il cielo possa assicurare a questa magnifica e misteriosa creatura la pace e la..............
forza necessarie per continuare a essere un simbolo di resistenza contro le asperità della vita.
Gianluca Congi *
*Ornitologo e coordinatore del Gruppo Locale di Conservazione-Sila; noto appassionato e divulgatore di tematiche legate alla natura, conduce da tanti anni osservazioni e ricerche in particolare sull’avifauna del territorio calabrese e silano ed è organico in numerosi gruppi di ricerca. Oggi presta servizio per la difesa del territorio nel Corpo della Polizia Provinciale di Cosenza.