martedì 19 ottobre 2010

Terzo video di selliaracconta dal titolo: Che sarà di Sellia.



Come si dice non c’è due senza tre ..eccoci dunque al terzo video elaborato da selliaracconta con materiale fotografico proprio, oppure raccolto su internet colgo l’occasione di ringraziare i vari utenti che inseriscono foto sul nostro stupendo borgo. Quale futuro avrà Sellia? Speriamo che dopo un lungo periodo di abbandono,di decadenza possa arrivare il periodo della rinascita, della riscoperta, della valorizzazione di uno dei borghi più belli della Calabria, il quale però attualmente versa in situazioni veramente pietose rischiando di veder scomparire molte abitazioni che versano in condizioni precari divenendo sempre di più ricettacolo di rifiuti e rifugio di animali randagi . Noi ne abbiamo ampiamente parlato qui cercando di sensibilizzare innanzi tutto i vari proprietari delle abitazioni abbandonate ma anche i nostri amministratori affinché prendano iniziative serie ma al più presto prima che del bel centro storico già ferito da vari cataclismi e opere scellerate dell’uomo, non ne rimanga che ben poco …che  sarà di Sellia? Vedete il video e poi nei commenti dite la vostra….Ovviamente arrivederci al prossimo video.

lunedì 18 ottobre 2010

Premessa al racconto "I juri a ra Madonna da conicella" " I fiori alla piccola icona della Madonna "

In questa settimana inizieremo ad  inserire il primo dei tre capitoli del racconto del mese di ottobre dal titolo “I juri a ra conicella da Madonna” Un bel racconto, molto religioso e intenso, ambientato a Sellia all’inizio del secolo scorso. Uno dei racconti più narrati dagli anziani. Da piccolo ho avuto modo di ascoltarlo più di una volta da persone diverse, ma quest’estate parlando con due anziani non ricordavano più questo episodio, solo dopo averglielo accennato iniziavano ad avere tiepidi ricordi; tutto questo per dirvi come diventa importante nell’era che stiamo vivendo, trascrivere ogni cosa che appartiene al nostro passato anche quella che a prima vista potrebbe sembrare banale, altrimenti il rischio che vadano persi per sempre è molto alto, una volta questo rischio non esisteva perchè erano tante le persone che narravano dunque tramandavano oralmente tanti episodi del passato, ora come abbiamo detto bisogna trascrivere tutto il materiale che si raccoglie sulla storia di Sellia perchè non c’è più nessuno che ha tempo di ascoltare ,ma soprattutto non c’è più nessuno che ha voglia di raccontare. Ecco il compito primario di selliaracconta: raccogliere, trascrivere, far conoscere a tutti la bellissima storia del nostro borgo millenario che durante i vari secoli ha subito molti stravolgimenti sia naturali che all’opera dell’uomo che hanno compromesso in modo irrimediabilmente in negativo il futuro stesso di Sellia. Ritornando al racconto, la conicella che......

sabato 16 ottobre 2010

Io vi dico che farà loro giustizia prontamente (necessità di pregare sempre )

Carissimo/a,
la preghiera è la manifestazione più alta, della nostra fede. Nella preghiera si incontrano due verità: di Dio e dell’uomo. Chi è Dio e chi è l’uomo?
Chi è Dio? È l’Onnipotente Signore, il Creatore del Cielo e della terra, la Carità eterna, la Verità dell’universo e dell’uomo, l’Amore illimitato, la Vita senza fine, la Provvidenza che governa il mondo, Colui al quale è dovuto ogni obbedienza da tutta la sua creazione, il Padre buono che conosce solo il bene, la Misericordia che non si fa attendere, la Pietà che sempre risponde, la Luce che riscalda e illumina,
Chi è l’uomo? È la povertà infinita, il nulla assoluto, il piccolo che non può crescere da solo, che mai si potrà fare da sé. È colui che per vivere si deve nutrire solo del suo Dio. Anche il corpo per vivere ha bisogno della benedizione di Dio. Persino il suo respiro è un prestito del Signore senza alcuna scadenza certa. Quando il Signore vuole, viene e se lo prende e nessuno gli potrà mai dire: “Perché me lo prendi?”. È suo.

Cosa avviene nella preghiera? Accade che la miseria dell’uomo viene offerta al Signore. Il Signore l’accoglie e la trasforma in vita e in ricchezza per noi. L’immensità, la grandezza della nostra povertà viene data a Lui nella fede che Lui potrà trasformarla in immensa ricchezza. La morte Lui la fa vita, la fame sazietà, il niente lo moltiplica e lo ingrandisce, la malattia la fa salute, la solitudine comunione, la penuria abbondanza. Niente gli è impossibile. Cosa è chiesto a noi? Solo di perseverare con fede nella nostra richiesta. Quanto dobbiamo perseverare? Fino all’esaudimento della nostra invocazione.
Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
La parabola si chiude con un pensate interrogativo: “Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”. È responsabilità del cristiano far sì che la fede non scompaia dalla nostra terra. Oggi in verità il cristiano sta commettendo un grave misfatto: sta liberando la fede dalla verità e la verità dalla fede, per dare spazio al puro sentimento, che sfocia in una religiosità senza fede e senza verità. Una fede senza verità ci rende più schiavi della non fede. Una verità senza fede ci fa al massimo dei filosofi, mai dei cristiani. Contro questo sfacelo cristiano dobbiamo reagire. Come? Rimettendo la verità nella fede e la fede in ogni verità di Dio. È Dio la verità dell’uomo, verità della sua anima, del suo spirito, del suo corpo.
In questo interrogativo di Gesù vi è la conferma di ciò che dicevo nella precedente lettera. Allora, rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci a lavoro perché un miracolo può sempre accadere. Io vi dico che se solo per un mese noi ci crediamo e operiamo secondo quanto crediamo tutto risorgerà. Che il Signore vi benedica e vi colmi di buoni e santi propositi. La domanda è sempre la stessa: cosa sto facendo io per il bene della mia comunità?

venerdì 15 ottobre 2010

Nella provincia di catanzaro parecchi plessi scolastici a rischio chiusura

Catanzaro manifestazione all'ateneo magna Grecia



L’amministrazione provinciale di Catanzaro con alla guida Wanda Ferro entro la fine di ottobre dovrà approvare il piano di razionalizzazione e dimensionamento scolastico in ottemperanza alla riforma fatta dal ministro per la pubblica istruzione Maria S. Gelmini, già approvata come linea guida da parte del consiglio regionale calabrese. Si prevede che la scure del dimensionamento si abbatterà su ben 70 plessi della scuola dell’obbligo con enormi ricadute negative specie nei piccoli comuni dell’entroterra che vedranno venir meno un diritto sancito dalla costituzione il diritto allo studio. Per non veder soppressa la propria scuola in base al nuovo art. 2 del dpr233/98 devono mantenere una popolazione scolastica stabile per almeno un quinquennio compresa tra 500 e 900 alunni Ciò comporterà molti accorpamenti per molte scuole. Alcune deroghe possono essere concesse ai piccoli comuni montani  oppure piccole realtà linguistiche ecc.. con dei parametri che scendono a minimo 300 alunni. Per essere più precisi: le scuole d’infanzia devono  avere 30 alunni- la scuola primaria 50. Per le sezioni distaccate della scuola secondaria  45 alunni. Come dicevamo alcune deroghe sono possibili per i piccoli centri montani o aree svantaggiate con parametri di  20 alunni per la scuola d’infanzia, primaria 30 alunni- secondaria primo grado 36 alunni- secondaria secondo grado 20 alunni. Questa vera rivoluzione in negativo viene discussa nelle varie sedi comuni,comunità montane,associazioni,provincia, regione. Dopo che la provincia comunicherà le varie scuole da chiudere la regione delibererà in modo definitivo il piano di dimensionamento scolastico.  Mentre molti sindaci si esprimono più o meno cosi: La riforma Gelmini è una vera vergogna di questa fantomatica seconda repubblica che invece di dare più strumenti e un piano di offerta formativa superiore, con scuole migliori, taglia invece drasticamente il personale docente e non docente e cancella quella marea di precari che finora sono stati la vera spalla armata della scuola Italiana, sopperendo a carenze e falle. Da alcune settimane sono tanti i sindaci della provincia che hanno ricevuto questa circolare shock  da parte del dirigente del settore della pubblica istruzione della provincia di Catanzaro Anna Perani che,attenendosi alla legge invita i sindaci di inviare entro il 15 ottobre 2010  un atto deliberativo con eventuali proposte di accorpamento nel cercare di salvare i plessi sottodimensionati cioè quelli che hanno meno di 500 alunni, previa acquisizione del parere dell’istituzione scolastica.  Grazie ministro, i nostri figli vi ringraziano per l’ottimo lavoro,per il futuro sicuro che gli state costruendo.

giovedì 14 ottobre 2010

A tutti i giovani di Sellia e a ogni uomo e donna di buona volontà


Carissimi, ben trovati. Vi saluto e vi ringrazio per l’attenzione e il tempo che mi date nel leggere questa mia lettera scritta con il cuore di Pastore per voi tutti. Voglio prima di addentrarmi nel discorso rivolgere un sentito e ossequioso ringraziamento a tutte quelle persone e a tutti quegli strumenti che mi consentono di arrivare a voi tutti; mi riferisco ai vari forum, blog, siti parrocchiali. Grazie.

Detto questo, mi preme sottolineare che questa mia lettera è disinteressata e interessata allo stesso tempo. Disinteressata, perché non mi lascio muovere da sentimenti che per alcuni possono essere politici o di parte ma parlo a partire dalla fede, dal vangelo, dalla volontà di Gesù. Questa mia lettera, poi, è interessata perché voi siete nel mio cuore, tutti e scrivo per il vostro bene.

In questo periodo vi sto osservando nel silenzio e sto esaminando la situazione storica in cui ci troviamo, una situazione allarmante e molto preoccupante. Cambiare la mentalità di una persona anziana è difficile, quasi, impossibile, ma formare una mentalità giovane dovrebbe essere più semplice, ma a volte, risulta più complicato. Carissimi, sento il bisogno e l’obbligo di dire: svegliamoci, diamoci uno scossone forte. Riprendiamoci ad ogni livello culturale, morale, sociale, spirituale, religioso. Anziché unirci ci stiamo dividendo, anziché andare avanti andiamo indietro, anziché crescere decresciamo, anziché seminare giustizia seminiamo ingiustizie, anziché seminare perdono seminiamo vendetta, anziché seminare odio seminiamo rancore, anziché comportarci da uomini ci comportiamo da bestie, anziché comportarci da cristiani ci comportiamo da pagani, da gente che non ha incontrato Cristo.

Non vi state accorgendo che state abbandonando Dio e i fratelli. La Chiesa è sempre più vuota, i sacramenti sono sempre più disertati. Non ci si fa più la comunione, non ci si confessa più. Non si invita più in Chiesa anzi chi dovrebbe lavorare in Chiesa la sta lentamente abbandonando. Non si crede più nei propri carismi, nel lavoro pastorale. Chi va in Chiesa va per abitudine ma non crede che una Messa gli può cambiare la vita. Si prega Cristo e lo si rinnega perché non si riesce a perdonare. Si mangia Dio e si vomita il fratello scomodo, diverso da me, dell’altra “fazione”, dell’altra corrente, dell’altro partito.
Allora, vi dico con grande forza e fermezza: volete morire? Continuate su questa strada e presto morirete. Volete riprendere a vivere? Ritornate a Cristo, alla Chiesa. Date una vera sferzata alla vostra vita. Non posso vedere i giovani divisi tra di voi, apatici, senza entusiasmo. Se volete ne parliamo, ci incontriamo, discutiamo, facciamo qualcosa ma, vi prego, risorgiamo, riprendiamoci. Se gli altri si dividono voi unitevi. Se gli altri si scannano voi curate le ferite, sanate le piaghe, date speranza e conforto.

Un ultimo messaggio lo rivolgo a tutti coloro che hanno responsabilità ad ogni livello, in ogni ambito: difendete la pace, seminate il perdono e la giustizia. Vigilate affinché questa comunità riprenda a vivere. Ai catechisti, agli animatori, al consiglio pastorale, a tutti i genitori pongo una domanda seria: cosa state facendo per il bene della vostra comunità, per la crescita della fede? E cosa invece non state facendo. Un giorno Gesù ci chiederà conto: ti ho dato cinque, sette, dieci e tu cosa mi hai dato. La stessa domanda la faccio a tutti gli amministratori di maggioranza e di minoranza, al mondo della scuola e a ogni uomo che ha responsabilità precise: ognuno di voi cosa sta facendo per il bene comune, per la crescita, per l’unità del paese? Non è una domanda critica ma una certezza che se tutti per il nostro ruolo e la nostra parte ci mettiamo il nostro impegno, questa comunità risplenderà, rifiorirà.
Pertanto, a tutti buon lavoro, buona ripresa, buon cammino, buona missione, buona rinascita. Lo dobbiamo a noi, ai nostri figli, ai nostri antenati, a Dio. Ricordatevi però, c’è un tempo per noi e un tempo per Dio. Quanto tempo state dando a Dio?

Con animo benedicente

Don Francesco Cristofaro

mercoledì 13 ottobre 2010

Dizionario dialettale Selliese (lettera N )

Oggi è la volta della lettera N da inserire nel nostro dizionario dialettale Selliese. N come: Nsertara= innestare una volta era una vera arte che richiedeva persone altamente preparate dove spesso da un albero selvaggio lo facevano diventare “domitu” cioè che portava frutti. Oggi oltre che si piantano sempre meno alberi sia da frutto che ornamentali, sono veramente poche che le persone che sanno fare gli innesti. Vi raccomando aiutateci nei commenti con l’inserimento di nuove parole che iniziano con la  N. Come del resto state facendo , ricevendo l’aiuto di molti utenti che inseriscono nuove lettere. Alla fine una volta ultimato il vocabolario saranno inserite tutte le nuove parole che sono arrivate  nei commenti avendo cosi un buon dizionario il più completo possibile.


NA(U) art. ind. Una(o)
NACA s.f. Culla - (bara) dove viene messo GESU' portata a spalla in processione il Venerdi Santo
NANU s.m. Nano
NASCA s.f. Naso grosso
NASCIRA verbo Nascere
NASCUTA s.f. Persona altezzosa, superba
NASTRU s.m. Nastro
NATA' località di Sellia
NCACCHIARA verbo Inciampare
NCAGNARA verbo Adirarsi
NCAMATU s.m. Affamato
NCAPPARA verbo Incorrere,trovare lungo il cammino una persona
NCARCARA verbo Calcare
NCARNATU agg. Incarnato
NCASARA verbo Rincasare
NCASTAGNARA verbo Sorprendere
NCATTURARA verbo Avvolgere
NCAVARCARA verbo Montare
NCAVUNARA verbo Precipitare
NCAZZARA verbo Adirarsi
NCAZZUSU agg. Stizzoso
NCENZU s.m. Incenso
NCHIANARA verbo Salire
NCHIARARA verbo Sciacquare
NCHIATRARA verbo Gelare
NCHIETTARA verbo Intrecciare
NCHIOSTRU s.m. Inchiostro
NCHIOVARA mettere il chiodo
NCHJIMARA verbo Imbastire
NCHJIUMBARA verbo Impiombare
NCINOCCHIARA verbo Inginocchiare
NCORNARA verbo Incornare
NCRISCIRA verbo Annoiarsi
NCRISPARA bruciacchiare
NCRISTARA verbo Inseguire
NCROCCHIARA verbo Agganciare
NCUGNARA verbo mettere in modo stabile , conficcare
NCUJINA agg. Incudine
NCULARA verbo Piegarsi sulle calcagna
NCUTTA avverbio parecchio Vicini, più di uno
NDOTARA verbo Dare in dote
NEGGHIA s.f. Nuvola
NENTA pron. Niente
NEPITELLI s.f. Dolce pasquale
NEPUTI s.m. Nipoti
NERBU s.m. Nerbo
NESCIRA verbo Uscire
NESPULU s.m. Nespola
NESSUNU pron. Nessuno
NETTU agg. Pulito
NGALIPATU agg. Garbato
NGANNARE verbo Addormentarsi
NGATTARA verbo Addormentarsi, raggomitolarsi
NGALINIRA verbo Ingiallire
NGUAGGHI