martedì 16 novembre 2010

Mio padre ( 3° capitolo)

Papà non aveva finito neanche le scuole elementari  ma possedeva una cultura,una conoscenza al di sopra della media,forse i vari percorsi,avvenimenti durante la sua vita erano stati ottimi maestri delle migliori scuole in circolazione. Aveva patito la fame,la sete era stato costretto ad uccidere, aveva vissuto in prima persona la mancanza della libertà, aveva combattuto per un ideale di libertà, amava la libertà, un uomo libero si può considerare ricco. 
Dopo il ritorno a Sellia alla fine della grande guerra, era ancora giovanissimo ma questo periodo lontano dal paese lo avevano cambiato radicalmente. Si sposò a 25 anni con l'amore della sua vita un unione semplice senza i sfarzi che si fanno oggi quando ci si sposa cercando solo l’apparenza ma non la sostanza,il matrimonio dei miei genitori è durato per oltre 50 anni finito solo causa la morte di papà, quanti matrimoni che si celebrano oggi riusciranno ad arrivare almeno alla metà? Perché al primo ostacolo,al primo problema la coppia di oggi scoppia arrivando subito al divorzio? Papà una risposta a tutto questo c’è l’aveva ben chiara: la colpa primaria è che in una famiglia non si capiscono più i ruoli chi è il marito? Chi è la moglie? Questa confusione crea un anarchia familiare dove ognuno può fare e dire tutto e l’opposto di tutto venendo così a mancare lo spirito del sacrificio,della rinuncia per il bene della famiglia, ma una causa ancora forse più grave secondo papà e la mancanza di fede si giura davanti a DIO  di dividersi tutto nella gioia e nel dolore, nella buona e cattiva sorte, nella salute e nella malattia ma lo si fa solo per le foto per il banchetto, per l’abito per il viaggio di nozze. Papà pregava spesso non aveva nessuna vergogna di farsi vedere con il rosario in mano.............

Gioia Tauro sequestrata dalla finanza una tonnelata (mille chili) di cocaina pronta per il mercato italiano e Europeo.

Una tonnellata di cocaina purissima è stata sequestrata all’interno di un container su una nave appena giunta al porto di Gioia Tauro (nella foto)
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma erano sulle tracce dellla nave che proveniva dal Brasile e trasportava la droga per un valore di oltre 250 milioni di euro. Si tratta del più ingente sequestro di cocaina eseguito in Italia negli ultimi 15 anni. Si ritiene che la cocaina, dal valore di circa 200-250 milioni di euro, fosse destinata, oltre che al mercato italiano, anche a quello del centro e nord Europa. Il container era stato sbarcato da una nave mercantile proveniente dal Brasile.
La cocaina era nascosta all’interno di carrelli trasportatori per uso agricolo, e la consistenza del carico dimostra che la rotta del traffico internazionale di stupefacenti verso l’Europa non passa più per i porti a nord del continente, ma si infila dritta nel Mediterrano e arriva in Italia, dove finisce probabilmente tra le mani dei clan della ’ndrangheta che gestiscono il porto calabrese di Gioia Tauro. È il risultato del maxi sequestro di cocaina eseguito dai carabinieri di Roma che, come ha ricordato il procuratore capo di Roma Giancarlo Capaldo, per quantitativo «è uno dei sequestri di droga più importanti della storia», in Italia e in Europa.
La partenza della nave sospetta dal Brasile , secondo quanto si è appreso dagli inquirenti, era stata segnalata alle autorità italiane dal “Soca” inglese (Seroius Organised Crime Agency, l’agenzia britannica che si occupa di crimine organizzato e che ha già collaborato con l’Italia nel caso Mokbel) . Il sospetto era che il cargo partito dal Sudamerica contenesse cococaina probbilmente arrivata dalla Colombia.
La nave mercantile, con bandiera italiana, era partita dal porto di Santos, in Brasile, e sarebbe arrivata a Gioia Tauro senza soste intermedie. «Erano informazioni molto generiche. Poi sono partite le nostre indagini e abbiamo individuato la nave e, studiando la documentazione di carico e doganale, che si è dimostrata falsa, abbiamo trovato un container fantasma», ha spiegato il comandante del nucleo investigativo di Roma Lorenzo Sabatino.

lunedì 15 novembre 2010

Mio Padre ( 2° capitolo )

Fece di tutto per non ritrovarsi mai più ad dover uccedere un suo simile. Capì che entrare nella banda musicale sarebe stata la sua salvezza. entrò nella banda del reggimento dichiarandosi un veterano suonatore quando invece mai durante la sua vita aveva preso in mano un qualsiasi strumento musicale, il maresciallo della banda se ne accorse da subito ma lo fece entrare lo stesso dandogli come strumento il tamburo, il quale dopo un periodo disastroso di rodaggio ne divenne un abile suonatore. Forse lo volle premiare per la sua tenacia,per la sua sfrontatezza nel dichiararsi un suonatore esperto,oppure più semplicemente perché aveva capito che se non sarebbe entrato nella banda forse si sarebbe dato alla fuga con il rischio di essere accusato come disertore. Ma un anno prima della  fine del conflitto fu rinchiuso dentro un campo di concentramento per aver disubbidito a degli ordini di un ufficiale tedesco, durante questo (per fortuna breve periodo in un campo di reclusione Italiano)  toccò con mano i soprusi,le angherie,il vedere la dignità di un essere umano ridotta a meno che zero,ci diceva sempre che la Libertà, quella con la lettera maiuscola è un bene prezioso, essa si può paragonare ad un albero un grosso albero con.....................

Pianopoli (Catanzaro ) Manifestazione per chiedere a gran voce la chiusura della megadiscarica che sta ospitando rifiuti anche dalla Campania.


 Una foto della manifestazione di ieri a Pianopoli CZ

I politici locali  hanno disertato la manifestazione di protesta che ieri ha coinvolto tutta popolazione di Pianopoli, contro la megadiscarica di proprietà privata della " Eco inerti"  che nei giorni scorsi ha dato ospitalità a tonnellate di rifiuti arrivati dalla Campania. Il centro destra compatto con il presidente Scopelliti il quale aveva sentenziato  di ricevere nella discarica 35 mila tonnellate  di rifiuti  ( prima dovevano essere altre 75 mila). I pochi politici erano dell' Italia dei valori, Il quale l'esponete De Magistris aveva detto:
«La manifestazione di Pianopoli è un tentativo di resistenza democratica messo in atto dai cittadini della Calabria in difesa della loro terra e del diritto alla salute». Lo afferma l’eurodeputato e responsabile giustizia dell’Italia dei valori, Luigi De Magistris, circa la manifestazione che si è svolta a Pianopoli contro la discarica. «Da decenni questa Regione – aggiunge De Magistris – è diventata, al pari della Campania, uno sversatoio a cielo aperto per tonnellate e tonnellate di rifiuti, soprattutto frutto dell’attività industriale del Nord e soprattutto con modalità illegali. Questo smaltimento illecito ha avuto un solo beneficiario: il crimine organizzato e la politica collusa. Ed una sola vittima: i cittadini».
«Trasferire a Pianopoli – prosegue De Magistris – anche rifiuti della Campania, per altro senza adeguate misure di sicurezza igienico-sanitarie, significa voler fomentare una 'guerra fra poverì ingiusta, che il presidente della Regione Scoppeliti e le amministrazioni locali coinvolte non possono avallare».

 

domenica 14 novembre 2010

Le origini del brigantaggio in Calabria


le origini del brigantaggio nasce,veniva interpretato con una violenta forma di reazione a presunte o vere ingiustizie sociali, sfociate nell’odio contro i redentori del potere e delle ricchezze era un brigantaggio così detto contadino nato dalla fame e dalle varie disoccupazioni, dall’ignoranza a cui era difficile opporre una valida forma repressiva per il particolare nemico che sfuggiva abituato alla guerriglia, conoscitore dei luoghi e spesso protetto dalle popolazioni. Ferdinando II di Borbone cercò in vari modi senza riuscirci a risolvere questo annoso problema, se non in minima parte, solo nelle grandi città, esso si dilagò rapidamente in tutto il Regno di Napoli. Con l’avvento dell’unità nazionale, con essa vennero meno le varie speranze di riscatto delle classi più umili,stanchi di subire i vari conquistatori che durante i secoli avevano pensato solo al loro benessere.
Si rilevarono delle enormi bugie,le varie promesse che lo stesso Garibaldi aveva solennemente fatto nel tentativo per procurarsi forme reazionarie contro i borboni.Il tutto portò ad una rapida trasformazione di quel fenomeno avevamo definito contadino, nel brigantaggio organizzato.

La tv del futuro: Collegata sempre a internet per poter vedere sempre quello che vuoi, quando vuoi

Rai Replay sarà integrato con il digitale terrestre entro l’inverno. Basterà avere un televisore Internet-enabled o un decoder ibrido con certificazione Gold DGTVi e connettere il TV o il decoder alla linea ADSL di casa. Si avrà così la possibilità di vedere via broadband le trasmissioni proposte da Rai Replay, ovvero i programmi in replica andati in onda negli ultimi 7 giorni su Rai Uno, Rai Due e Rai Tre.
Un programma di Rai Replay
Rai Replay è un servizio avviato da 6 mesi sul Web ed è totalmente gestito e sviluppato all’interno di RaiNet in collaborazione con i Centri di produzione TV di Torino e Roma Saxa Rubra e il Centro Ricerche Rai di Torino. Ora, Rai Replay si appresta dunque ad assumere un ruolo centrale anche nel progetto Over The Top TV della RAI, come annunciato e mostrato in anteprima allo IAB Forum 2010 di Milano.
In futuro, l’interazione tra TV tradizionale e Internet sarà estesa ad altri canali del bouquet digitale terrestre della Rai e si arricchirà di nuove funzionalità, tra cui l’individuazione dei momenti salienti di una trasmissione per favorire un accesso diretto al contenuto desiderato. Quando si sceglierà di rivedere il programma prescelto, sarà attivo un menu che proporrà gli highlight con descrizioni testuali sintetiche relative ai momenti salienti del contenuto stesso, per esempio di un incontro di calcio, e l’utente potrà accedere direttamente al punto d’interesse individuato.
La Rai, dunque, si muove nella direzione intrapresa dai principali protagonisti del mercato globale delle telecomunicazioni: l’integrazione, appunto, di trasmissioni nate per la televisione con contenuti provenienti dalla Rete. Su questa strada, seppure con modalità differenti, si stanno muovendo Google, Sony, Intel e Logitech con la Google TV (a breve dovrebbe salire a bordo del progetto Google TV anche Samsung), e Apple con la nuova Apple TV e la disponibilità di film e serie televisive su iTunes Store.