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sabato 2 ottobre 2010

Riflessione di Don Francesco nella ricorrenza della festa della Madonna del Rosario di Sellia

                                                 


Festa Madonna del S.S. Rosario

Carissimi amici che vi apprestate a leggere queste poche righe, con immenso affetto, vi saluto, vi ringrazio, vi benedico e affido le vostre preziose vite all’intercessione materna e amorevole della Vergine Santa, Regina del Santo Rosario.
Processione della Madonna del Rosario anni 80

Nei giorni scorsi mi sono recato in pellegrinaggio a Lourdes alla grotta dove a Santa Bernadette è apparsa l’Immacolata Concezione. Un’esperienza che mi ha segnato, una esperienza che si è scritta a grandi lettere nel mio cuore. Cosa ho visto a Lourdes? Amore, tanto amore, solo amore. Sofferenza, grande sofferenza vissuta con grandissima dignità e nel più grande silenzio. Centinaia di ammalati sulle carrozzine o sulle lettighe e ognuno di noi che era lì ha pensato la stessa cosa: che cosa ho io in confronto a loro? Niente. Ogni ammalato era accompagnato da una persona sana. Questa immagine mi ha fatto pensare ad una verità che io vi vado ripetendo spesso che è questa: “il più forte prenda per mano il più debole”. A Lourdes, l’ammalato era il debole e l’accompagnatore il forte ma spesso avveniva il capovolgimento: l’accompagnatore diventava debole e l’ammalato forte. Così è nella nostra vita, a volte siamo deboli e altre forti deboli. Questo cosa significa? Che abbiamo bisogno tutti, tutti, tutti gli uno degli altri. Non possiamo vivere da soli, non possiamo farcela da soli. L’uomo, per natura è comunione e non solitudine. Dio stesso lo disse quando creò Adamo: “non è bene che l’uomo sia solo; voglio fargli un aiuto che gli sia simile”.
Quest’anno la nostra comunità deve mirare a crescere nella comunione. Abbiamo bisogno gli uni degli altri, gli uni dei doni preziosi degli altri. Siamo un solo corpo non due ma ognuno di noi è prezioso proprio perché è diverso dall’altro. Le rivalità non servono, le gelosia non serve. L’altro non ha ciò che ho io e io non ho ciò che ha l’altro, quindi dall’altro e da me può venire solo grande ricchezza e un grande bene. Convinciamoci di questo e ognuno di noi faccia ciò che è in suo potere per crescere in una grandissima comunione e in un amore che sconvolge il mondo.
Per tutto questo prego la Vergine Santissima che in questa festa del Rosario 2010 possa accordarmi questa grande grazia.

Partecipiamo con gioia alla festa della Madonnina e ai vari appuntamenti- vi consiglio di non perdervi la fiaccolata con la Via Dolorosa.

A tutti un caloroso e affettuoso abbraccio
Don Francesco

venerdì 1 ottobre 2010

La foto del mese: Ottobre 2010


La foto da incorniciare per la nostra pinacoteca virtuale e da inserire nel home page per il mese di ottobre, abbiamo voluto dedicarla giustamente alla Madonna del Rosario verso la quale i Selliesi da sempre ne sono molto devoti,una devozione quella verso la Madonna che non ha eguali in giro, basti pensare alle ben 4 chiese dedicate alla Madonna: la prima dell’Immacolata, poi divenuta parrocchia di San Nicola, la seconda quella della Madonna delle Grazie (venerata nel vecchio monastero della congregazione di Zumpano ) verso la quale il culto durante i secoli è completamente scomparso, La Madonna della Neve della quale ne abbiamo parlato qui dove rimane forte il rammarico di una cattiva e superficiale gestione di un enorme patrimonio di un percorso religioso e tradizionale della storia della nostra comunità, arrivando addirittura a vendere a privati la chiesetta che fu edificata dopo il prodigioso miracolo che abbiamo dettagliatamente esposto qui  La quarta chiesa in ordine di costruzione e proprio quella della Madonna del Rosario, bellissima la statua che viene portata in processione la prima domenica d’ottobre che, da dopo la nascita del nuovo rione delle palazzine scende anche lì, per poi risalire percorrendo tutto il centro storico. Durante il mese d’ottobre parleremo ancora della Madonna del Rosario, inserendo una foto inedita, unica di una delle prime processioni verso le palazzine, foto a colori purtroppo mancante di una parte importante ma si intravede lo stendardo della confraternita della Madonna del Rosario. Vi ricordo che i solenni festeggiamenti saranno domenica con la processione verso le 16.00 seguita dalla Santa Messa e a finire i fuochi d’artificio, comunque per il dettagliato programma religioso vi invito a leggere il manifesto inserito sul blog. In un prossimo post inseriremo i vari articoli (minimo uno al giorno) che inseriremo durante il mese appena iniziato toccando vari argomenti che come punto principale rimarrà Sellia. Buona festa del Rosario a tutti .  Concludiamo il post con una curiosità sulla Madonna del Rosario: Tanti anni fa la vestizione della Madonna con l’inserimento dei numerosissimi angioletti richiedeva un lavoro certosino da parte della confraternita che durava diversi giorni, avendo a disposizione ben tre vestiti spesso si accedevano animate discussioni sulla scelta del colore, tanto che alcune volte fu la sorte a deciderlo, con l’estrazione, che si svolgeva una domenica prima della festa dove un bambino rigorosamente Rosariante pescava i bigliettini dove erano scritti i tre colori dei bellissimi abiti della Madonna del Rosario,il colore pescato sarebbe stato l'abito inserito alla Madonna durante la festa.

giovedì 30 settembre 2010

le migliori piattaforme online per creare blog gratis

Dopo diverse E.mail di consigli, di aiuto su come aprire un sito,un blog eccc... Apriamo questa nuova sezione dove inseriremo curiosità,suggerimenti,codici html,gadget ecc.. per chi si vuole cimentare nella creazione di un blog. Tanti sono i servizi online gratuiti che offrono la creazione di blog di ogni tipo, alla fine dell’articolo inseriremo i link di quelli più popolari,più usati. Il problema non è crearlo essendo davvero semplice da impostare e configurare ed in genere richiedono solo qualche minuto di pazienza. Bisogna solo creare un account, scegliere uno dei template disponibili, decidere il nome del tuo sito e gli elementi chiave di contenuto, impostare le opzioni per la privacy e sarai pronto per utilizzare il tuo nuovo blog.
Una volta creato viene il difficile perché un blog necessita di cure quotidiane, dell’inserimento di nuovi post che riescano a catturare sempre più utenti ma soprattutto che riesca ad mantenerli quelli che anche per pochi minuti ci fanno visita cercando di capire ciò che più possa interessare. Entrando nello specifico del mio blog selliaracconta esso fin dalla sua nascita circa un anno fa era impostato con dei palettti ben precisi raccontare Sellia la sua storia,la tradizione l’atualità e tutto cio che gira intorno al borgo. Dunque la regola numerouno quando si decide di aprire un blog e essere convinttti di quello che si vulescrivere trovando l’argomento cardine che può variare dalla storia,all’informatica,cultura,internet, ecc… Sapendo che a differenza della creazione di un forum che richiede un forte impegno iniziale nel invogliare i vari utenti nel registrarsi e iniziare a scrivere nelle varie sezioni, una volta avviato il forum cammina da solo perché i vari utenti terranno vive le varie discussioni.Il blog rimane una cosa più intima,persole dove le visite dipenderano tutte da te da quello e scrivi dai vari argomenti dal continuo aggiornamento.Ritornado nel mio caso specifico all’inizio le visite erano veramente poche come anche i vari post inseriti,il record del primo mese fu di ……visite.Lentamente aumentavano ma ovviamente non si poteva aspettare grossi aumenti anche perché l’argomento era specifico su una piccola realtà del territorio,ma con impegno e diversificanto gli argomenti si possono avere delle soddisfazione anche nell'amministrare un blog dedicato prevalentemente su un piccolo borgo calabrese.

mercoledì 29 settembre 2010

Dizionario dialettale Selliese (lettera M )

La lettera M rimane una tra i vocaboli più ricchi del nostro dizionario dialettale Selliese io ne ho inseriti “na "motocarrata" vediamo un pò se nei vari commenti riuscirete ad inserirne di nuovi senza ripetersi,senza   "Mpappocchiara" senza "mbulicara". Vedete! Basta mettere la m davanti  su parecchie parole. Un saluto a tutti gli amici/che del sempre più seguito blog  selliaracconta.



Mà escl. Mamma.
MACARI avv. Magari
MACELLU s.m. Mattatoio
MACHINA s.f. Macchina
MACCATURU s.m. Fazzoletto
MACINELLU s.m. Macinino
MACISANISI Abitanti di Magisano
MAGARA s.f. Donna di facili costumi
MAGGHIA s.f. Maglia
MAGU s.m. Mago
MAJLLA s.f. Madia
MAJU s.m. Maggio
MALANCIANA s.f. Melanzana
MALAPPATUTU agg. Ridotto male
MALATUSU agg. Malaticcio
MALUMPARATU agg. Scostumato
MALUPPATIRA verbo Soffrire
MAMMALUCCU agg. Stupido
MAMMASTRA s.f. Matrigna
MANCARELLA s.f. Zona non soleggiata
MANCIARA verbo Mangiare
MANCIUNA agg. Mangione
MANCU avv. Neanche
MANIARA verbo Mescolare
MANICU s.m. Manico
MANIGGHIA s.f. Maniglia
MANIPULA s.f. Cazzuola
MANNA s.m. Gioco

MANNARA verbo Mandare
MANNARINU s.m. Mandarino
MANTA s.f. Coperta

martedì 28 settembre 2010

Catanzaro, la notte piccante 2010 in 10 scatti fotografici

Il Cavatore avvolto in un gioco di luci,dove in alto dentro una nuvoletta venivano inseriti i vari messaggi inviati su un numero di cellulare il quale era collegato a  internet che inseriva i vari messaggi curiosi,d'amore ecc.. dentro la nuvoletta.


I sposi della notte piccante,vincitori di una gara bandita dal comune  hanno celabrato il loro matrimonio in rosso durante la serata anche il ricco banchetto , con le varie spese pagate quasi totalmente dal comune


La madrina della quarta edizione Elisabetta Grecoraci mentre gusta il piatto d'onore della serata il morzello. Arrivata verso le 20 insieme alla famiglia,  la show girl è apparsa molto rilassata e serena firmando diversi autografi.


I fuochi d'artificio su San Giovanni  hanno illuminato di rosso il centro storico


Il centro storico preso d'assalto da una folle che ha sfidato la pioggia e il vento.Sullo sfondo il bellissimo palazzo della confcommercio illuminato a festa.


malgrado un scroscio d'acqua con forte vento abbatutosi verso le 20 il quale voleva rovinare la serata,il pubblico  non si è scoraggiato.Ecco piazza Duomo verso le 22 con un numerose presenze.


Una piccola parte dei 57 metri di circonferenza  e 18 di diametro della pitta più grande del mondo, battendo il precedente record entrando di diritto nei gunnes dei primati. Realizzata dal panificio Alli, esposta in piazza prefettura sino alle 21

La radio ufficiale dell'evento rtl 102,5,la quale ha pubblicizzato in diretta radiofonica e tv la città di Catanzaro,con collegamenti in diretta durante l'evento.



n



I  giovani che hanno preso letterarmente d'assalto i vari posti dove erano situati i palchi con musica da discoteca.L'unica nota stonata l'eccessiva tasso l'alcolico di alcuni che sono dovuti ricorrere alle cure delle postazioni del 118 per riprendersi dalla sbornia.

Ultima foto dedicata al piatto principe della città di Catanzaro  "il morzello"Il quale proprio in questo periodo è stato riconosciuto come De.co., ossia la denominazione comunale d'origine. Questa certificazione, che avviene attraverso uno studio approfondito delle peculiarità comunali è una procedura snella, particolarmente interessante per le produzioni legate alla vita delle comunità locali, permette di conservare e valorizzare le colture e le preparazioni tradizionali legate alla cultura del territorio, aiutando anche a proteggere la biodiversità. Ma di vero morzello ne abbiamo visto poco è preparato male molto annacquato.

lunedì 27 settembre 2010

Portabella penninu (quinta e ultima parte)

Ci incamminiamo verso le nostre case quando dalla stanchezza per le varie emozioni mi sedetti ai gradini di una palazzina, ma subito saltai in aria i gradini erano ricoperti pieni di spine, di rovi ,osservando bene anche la porta era minuziosamente ricoperta di rovi sino alla maniglia “mmbaa forzi u cumpari Peppinu si spagna de nncuna vurpa chi c’è vò arrobara i sozzi”. Andammo a dormire stanchi, scontenti, rassegnati. Il mattino dopo di buon ora eravamo già in piazza, mancava Tonino, poverino ci dispiaceva chissà dov'era, sicuramente anche questa notte non avrà chiuso occhio nel dilemma, nella paura che anche lui possa diventare un lupipampinu. "Andiamo a casa sua per vedere come sta?", "Certo andiamo!" Mentre ci incamminiamo, noto che ai gradini "e alla porta di mastru peppino" i spinari non ci sono più, ma non li diamo nessuna importanza; quando ecco che passa mio zio "cu u ciucciu" sta gia rincasando dalla campagna, la mattina si alza prestissimo quando ancora è buio, mi saluta e mi dice " 'Colicè daccia si spinari a mastru peppinu!" , "Certo zio. ma toglimi na curiosità perche li sistema per benino lungo i gradini e davanti la porta? Forse perche qualche volpe durante la notte cerca di entrare nella dispensa per rubargli gli insaccati?", "Ma quala vurpa e vurpa" disse mio zio "li servanu pe u figliu ca è nu lupipampinu accusì si pungia e nu trasa a ra casa" Sorridendo risalì sul asino e se ne andò. Ecco chi era u lupipampinu "u figliu de mastru peppinu."Dovevamo subito andare a dirglierlo a Tonino poverino chisà quante sofferenze sta passando; eccoci a casa sua, bussiamo, i genitori non.......