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lunedì 23 gennaio 2023

Catanzaro; la regione paga ben 146 mila euro all'anno di fitto per un garage quasi vuoto Ecco dove si trova l'immobile, in pessime condizioni igienico-sanitarie

 Lo sperpero di risorse pubbliche è sempre odioso, lo diventa ancor di più quando era stato denunciato da tempo e non si è posto rimedio. È quanto dichiara il sindacato CSA-Cisal sull’incredibile vicenda dell’affitto a carico della Regione Calabria di un immobile a Catanzaro in via Molè utilizzato come deposito di vecchi faldoni e materiale fuori uso per una spesa di 146 mila euro all’anno.Ebbene, il sindacato CSA-Cisal nell’agosto del 2019 aveva denunciato la questione, facendo peraltro notare le pessime condizioni igienico-sanitarie di quella che per contratto dovrebbe essere un’autorimessa. Da allora cosa è cambiato? Il degrado è sicuramente aumentato e anche mutato il beneficiario privato del canone di locazione (poiché il precedente proprietario ha proceduto alla cessione del ramo d’azienda, fra cui appunto il bene oggetto del contratto con la Regione), ma per il resto rimane l’incredibile spreco di soldi pubblici dei contribuenti calabresi.




Anzi, un’altra cosa è cambiata, rispetto all’ultima visita (appunto nel 2019), è sensibilmente diminuito il materiale (principalmente cartaceo) accatastato all’interno dell’autorimessa. E quindi, a maggior ragione - chiede il sindacato CSA-Cisal - a cosa serve continuare a pagare un fitto passivo per un immobile in cui faldoni e altro materiale regionale sono tenuti in condizioni così precarie e soprattutto occupando un davvero esiguo spazio rispetto alle dimensioni dell’autorimessa? Non sarebbe stato meglio - già a partire dal 2019 - scegliere un’altra soluzione risparmiando il danaro dei calabresi? L’ultima liquidazione risale ad agosto 2022, infatti con decreto n. 9096 si è proceduto a liquidare al privato la seconda rata semestrale dopo quella erogata ad aprile 2022. Considerando che il contratto in essere è stato stipulato nel 2016, la Regione ha complessivamente speso - fino a oggi - 878 mila euro per un deposito dalla dubbia utilità.

E dire che - citando lo stesso decreto di liquidazione che ricostruisce l’iter amministrativo della pratica - questo contratto avrebbe dovuto risolversi già nel 2015, quando l’Amministrazione regionale si apprestava a trasferirsi negli ampi locali della Cittadella, una delle strutture più spaziose della Calabria. Ma, incredibilmente è stata attivata una clausola contrattuale che ha consentito la sopravvivenza del fitto passivo, che è meglio citare per esteso: “all’atto dello sgombero dei predetti locali sono emerse difficoltà inerenti l’idonea allocazione, in tempi brevi, delle copiose quantità di materiale cartaceo e di arredi non dislocabili in altri immobili in proprietà all'Amministrazione regionale”.

Ecco, sono passati ormai.......

martedì 17 gennaio 2023

Vigile urbano di Fossato accusato di spaccio, estorsione e sfruttamento della prostituzione. La cassazione ne ridimensiona le accuse

 


La Corte di Cassazione, in accoglimento del ricorso cautelare promosso dai Legali di Cua Alessandro, avv.Arturo Bova e avv.Ugo Fusto, ha annullato parzialmente, con rinvio al Tribunale del Riesame di Catanzaro, l’ordinanza impugnata. L’operazione risale allo scorso 9 settembre 2022 allorquando i militari della stazione di Pentone, coadiuvati dai colleghi di Bologna, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo Gabriella Pede, su richiesta della locale Procura, applicavano la custodia cautelare agli arresti domiciliari, nei confronti del 48enne Catanzarese Cua Alessandro, Vigile Urbano del comune di Fossato Serralta, e Massimo Longo 53enne originario di Catanzaro, da poco trasferitosi nel bolognese.  Il Cua è accusato, unitamente ad altri 16 indagati, di aver posto in essere attività di spaccio al minuto di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e cocaina nei comuni di Fossato Serralta, Catanzaro, Marcellinara, Stalettì e Sellia Marina, nonché, di essersi reso responsabile di varie estorsioni ai danni di diversi assuntori morosi. Lo stesso, secondo l’impianto accusatorio della Procura, avrebbe inoltre favorito la prostituzione di donne straniere in diversi comuni della provincia, si sarebbe assentato fittiziamente dal servizio dell’ente di appartenenza ed avrebbe simulato un incidente stradale con altro veicolo volto ad ottenere un ..........

sabato 14 gennaio 2023

Simeri Crichi; Villa Wanda opera fantasma con un finanziamento di 1 milione di euro mai versato un euro al comune. Una recensione ne ripercorre la storia.

  Un commento per recensire   la struttura Villa Wanda situata in contrada "conamuzza"  nel comune di Simeri Crichi con tanto di nome e cognome per descrivere pesantemente la storia di questo B&B.


a seguire il commento su Villa Wanda

mercoledì 4 gennaio 2023

Aggredisce la compagna incinta in un negozio minacciandola con un bastone in acciaio arrestato 42 enne e portato al carcere di Catanzaro"Siano"



 Nella tarda serata del 2 gennaio 2023, i carabinieri della Stazione di Squillace hanno arrestato un uomo di 45 anni per maltrattamenti contro familiari e conviventi. Nello specifico l’uomo, dopo aver seguito la compagna, peraltro in stato di gravidanza, all’interno di un esercizio commerciale sito in Vallefiorita, la aggrediva, afferrandola per il collo, e minacciandola con un bastone in acciaio. Solo grazie all’intervento di alcuni presenti l’uomo veniva allontanato dalla donna ancora in evidente stato di agitazione.  Immediatamente dopo i militari rintracciavano l’uomo all’interno della propria abitazione e quest’ultimo consegnava ai militari il palo in acciaio, esternando, anche in questa occasione, minacce di morte all’indirizzo della convivente, ove la stessa avesse presentato denuncia. L’attività dei Carabinieri della Stazione di Squillace ha permesso di accertare allo stato, e fatti salvi gli ulteriori approfondimenti del caso, la sistematicità delle condotte di vessazione. Su ........  disposizione dell’Autorità Giudiziaria il soggetto è stato tradotto presso il carcere di Catanzaro Siano.

venerdì 9 dicembre 2022

La Calabria spende poco meno di 3 milioni di euro per illuminare a Natale la stazione di Milano ma si dimentica del natale di chi vive in Calabria.

 Calabria Straordinaria, brand di promozione territoriale della Regione, il main partner (in pratica lo sponsor che ci mette i soldi) che ha finanziato(come riporta l'edizione online di:(lacnew24.it) l’allestimento, dinnanzi alla stazione ferroviaria meneghina, del più grande percorso ghiacciato mai realizzato a Milano: Senstation on Ice. Nome forse un po’ troppo anglofono per un Paese che alle ultime elezioni ha svoltato decisamente a destra e pretende di mettere al bando le parole straniere, ma tant’è.A rendere tutto più suggestivo ci sono 1.500 metri quadri di scenografia, stand e un gigantesco albero di Natale alto 18 metri con 15.000 luci led a decorarlo. Infine, ma non meno importante per il colpo d’occhio complessivo, è la proiezione costante sulla facciata principale della stazione di luci e grafica laser che vestono l’intero edificio anche con la scritta “Calabria Straordinaria”. Fighissimo. Peccato che a gonfiare il petto d’orgoglio saranno soprattutto i calabresi che per lavoro e studio sono costretti a vivere a 1.500 chilometri di distanza dalla propria regione. Per tutti gli altri, quelli che in Calabria sono restati o tornati, la Cittadella non sembra aver previsto alcun colpo ad effetto per riscaldare un Natale raffreddato dai venti di guerra e crisi economica.


Intanto, però, per il progetto realizzato a Milano non si è lesinato sulle risorse da impiegare. La sponsorizzazione costa alla Calabria 2,6 milioni di euro, di cui la metà - 1,3 milioni di euro - è pari all’intero importo per il 2022 assegnato il 21 giugno scorso alla Calabria in sede di ripartizione del Fondo unitario nazionale per il turismo (Funt).Dunque, sebbene negli atti dirigenziali si parli di un progetto cofinanziato, concretamente i 2 milioni e 600mila euro necessari ad allestire il villaggio di Natale a Milano sono tutti soldi che la Regione aveva in cassaEuro che la giunta Occhiuto avrebbe potuto spendere cofinanziando decine di progetti più piccoli ma direttamente sul territorio calabrese, anche se ovviamente il ritorno in termini di ......... promozione turistica sarebbe stato probabilmente molto più contenuto. Ecco perché è stato deciso di mettere tutto sul piatto per un’unica iniziativa della durata di un mese, quella di Milano appunto, che andrà avanti sino al 7 gennaio.

mercoledì 23 novembre 2022

30 cittadini della Presila diffidano il Consorzio di Bonifica “Ionio Catanzarese” Contributi da annullare perché non vi è alcun beneficio.

 Trenta cittadini della Presila catanzarese hanno diffidato il Consorzio di Bonifica “Ionio Catanzarese” e la società Area S.r.l., che si occupa della riscossione dei tributi, chiedendo l’annullamento in autotutela dei contributi consortili pretesi dall’ente in quanto, secondo gli istanti, non dovuti ai sensi della legge della regione Calabria n. 11/2003.


Nella diffida, a firma dell’avvocato Paolo Pitaro, si legge, infatti, che “l’art. 23 della legge regionale stabilisce che il pagamento dei contributi consortili è dovuto soltanto da 'coloro che traggono un beneficio, consistente nella conservazione o nell’incremento del valore degli immobili, derivante dalle opere pubbliche o dall’attività di bonifica effettuate o gestite dal Consorzio' e che, nel caso di specie, nessuno degli istanti ha tratto tali vantaggi/benefici e che, anzi, per quanto noto agli istanti, alcuna opera pubblica e/o bonifica è stata posta in essere, negli ultimi anni, dal Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese nelle zone presso cui sono siti i terreni di proprietà degli istanti”. I proprietari dei terreni hanno, inoltre, formulato un’istanza di accesso agli atti al fine di “prendere visione ed estrarre copia di tutta la documentazione amministrativa (atti, verbali, note, etc.) prodotta dal Consorzio di Bonifica ‘Ionio Catanzarese’ in relazione alle presunte attività di bonifica eventualmente svolte nell’area in cui ricadono i terreni agricoli degli istanti nel periodo compreso tra il 2016 e il 2022”. La diffida è stata trasmessa, per opportuna conoscenza, anche alla Regione Calabria ente deputato alla programmazione, alla gestione e al controllo della bonifica del territorio rurale e degli ordinamenti produttivi con particolare riguardo alla qualità, all’approvvigionamento, alla tutela, alla regolazione e utilizzazione delle acque a prevalente uso irriguo e alla salvaguardia dell’ambiente affinché, per quanto di propria competenza, monitori la situazione e intervenga per evitare lesioni dei diritti dei propri cittadini. Da ultimo, i proprietari dei terreni agricoli della ............

mercoledì 16 novembre 2022

Taverna; Presentati dal Vescovo i nuovi sacerdoti nelle parrocchie di: Magisano, Zagarise, Sorbo San Basile, Fossato e di Sant'Elia

 I nuovi incaricati sono stati presentati, lunedì scorso, nella chiesa monumentale di San Domenico a Taverna e, per l’occasione, erano presenti anche i primi cittadini di Taverna e di Zagarise, vale a dire il sindaco Sebastiano Tarantino e l’omologo Domenico Gallelli. Presente alla celebrazione anche il baby sindaco di Taverna Emanuele Frustaci.




nuovi parroci nella Presila di Catanzaro i nomi: Don Simone Marchese per la parrocchia di Sant’Elia; don Pietro Pulitanò come parroco di Zagarise; don Fabio Pullano sarà il prete di Magisano con San Pietro; Don Antonio Ranieri si occuperà della parrocchia di Taverna; don Salvatore Scalise è l’amministratore parroco nelle chiese di Sorbo, Fossato Serralta e Maranise. La diocesi di Catanzaro-Squillace continua  nel perseguire un obiettivo comune: dare un’affidabile guida spirituale ad ogni comunità.Il vescovo della diocesi catanzarese Claudio Maniago ha indicato, nei giorni scorsi, i nomi di cinque parroci di fresca nomina oppure trasferiti da associare a una nuova parrocchia della presila catanzarese.

a seguire l'articolo tratto dalla Gazzetta del Sud.

lunedì 14 novembre 2022

Nel Catanzarese incredibile battuta di caccia uccisi ben 35 cinghiali. Hanno partecipato circa 80 cacciatori, risultato ottenuto anche in funzione del nuovo Disciplinare di Caccia al cinghiale, che favorisce ed incentiva questo tipo di battute.

 Eccezionale battuta al cinghiale quella effettuata domenica 12 novembre nel bosco di Valentino, tra i comuni di Amaroni e Girifalco, nell'area di caccia n 234 dell'ATC CZ2 assegnata alla squadra "Valle degli Schiavi-Amaroni”. La battuta è stata gemellata con le squadre limitrofe Stalettì Uno, Girifalco One, Morgana e con ospiti facenti parte della squadra "Crisalide" di Montepaone. 35 i cinghiali rimasti e terra e "qualche padella", dopo una giornata piena di emozioni per le continue canizze.


 Lavoro eccezionale dei cani, circa 30, magistralmente condotti dagli esperti canai delle squadre partecipanti. Il Capo Caccia della squadra ospitante, Mario Bongarzone, ha espresso viva soddisfazione per tutta la condotta della battuta, dal lavoro preparatorio eseguito durante la settimana, a quello dei Capi posta, Filippo Catanzariti e Peppe Muzzi', alla collaborazione degli altri Capi Caccia: Sergio Rizzo, Vito Iacopino, Franco Ferraina e degli ospiti. Tutto si è svolto in armonia e collaborazione fra i partecipanti, circa 80 cacciatori, animati dalla passione per questo tipo di caccia e da una sana amicizia. Ciò anche in funzione del nuovo Disciplinare di Caccia al cinghiale, che favorisce ed incentiva questo tipo di battute, che consentono di ottenere grandi risultati. L'auspicio di Bongarzone “è che per il futuro – afferma - vi sia ancora di più la possibilità di effettuare battute gemellate e che le squadre di cinghiale si uniscano in un'ottica di collaborazione fattiva, senza ........ 

mercoledì 9 novembre 2022

Catanzaro fortissima esplosione nel quartiere Sant'Antonio, 2 persone ferite in modo grave , il boato si è avvertito a diversi chilometri di distanza.

Due persone sono rimaste ferite, una secondo quanto si è apprende in modo particolarmente grave, agli arti inferiori , dopo una forte esplosione nel quartiere S.Antonio di Catanzaro,


 Esplosione, intorno alle 16.30 di oggi, in via Galeazzo di Tarsia, nel quartiere Sant'Antonio di Catanzaro. Lo scoppio è stato localizzato al di sotto del viadotto della tangenziale ovest, nei pressi di una baracca adibita, forse, a ricovero di animali. Il boato si è avvertito a diversi chilometri di distanza. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco (una squadra con autobotte e il funzionario di servizio), carabinieri e sanitari del 118. Due le persone ferite agli arti inferiori che, affidati al personale sanitario del 118, sono state trasportate nel vicino ospedale per le cure del caso. Si indaga sulle possibili cause. La prima segnalazione ai vigili del fuoco parlava dell’esplosione di una bombola di gas, ma, da quanto si è appreso, non è detto che ....... 

sabato 5 novembre 2022

Rogo di Catanzaro. Dimesso il figlio 16 enne. Sentito per oltre un ora il padre Vitaliano Corasoniti, gli investigatori hanno tentato di acquisire nuovi elementi utili. Nei prossimi giorni sarà ascoltata la madre Rita Mazzei, ricoverata al centro grandi ustionati di Bari.

 


È stato dimesso il giovane di 16 anni scampato al rogo della sua abitazione nella notte tra il 21 e il 22 ottobre scorso a Catanzaro. Ha lasciato il reparto di Pediatria dell'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio dove negli ultimi giorni ha completato il percorso di guarigione, dopo aver trascorso diversi giorni di ricovero in Rianimazione. Con ogni probabilità anche il padre, Vitaliano Corasoniti, nei prossimi giorni potrà essere dimesso, le sue condizioni di salute sono immediatamente apparse più gravi di quelle del figlio sedicenne. Al momento, si trova sotto osservazione nel reparto di Medicina e per lui si prospettano ancora alcuni giorni di ricovero a causa di problemi respiratori causati dall'inalazione dei fumi sprigionati dal rogo. L'uomo è stato interrogato nei giorni scorsi dai carabinieri della compagnia di Catanzaro, a cui la Procura di Catanzaro ha delegato le indagini. Vitaliano Corasoniti, sentito dai carabinieri anche perchè le sue condizioni sono in via di miglioramento, avrebbe risposto alle domande degli inquirenti ma ovviamente sui contenuti della testimonianza vige il massimo riserbo. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno ascoltato anche un fratello delle tre vittime, Antonello Corasoniti (14 anni), anch’egli ricoverato in Pediatria dopo essere stato dimesso da Rianimazione per il miglioramento delle sue condizioni di salute. Molto attivi anche sui social network, Vitaliano Corasoniti e la moglie, con profili largamente aggiornati sulle ........... 

venerdì 4 novembre 2022

Catanzaro; Il figlio di "Toro Seduto" non vuole pagare il conto, calci e pugni a un titolare di un locale di Lido. aggressione subita anche dai dipendenti che però non hanno denunciato. Alcuni hanno preferito licenziarsi

 Ha portato all’arresto di quattro persone, con l’accusa di aver usato violenza contro i proprietari e dipendenti di un bar del quartiere marinaro.

Il 30 Gennaio 2022, alle ore 01.00 circa, all’interno di un bar entra C. Berlingiere , il quale, si dirige al bancone chiedendo  una bottiglia di prosecco.


Nel dettaglio i fatti di quella notte al bar di Catanzaro Lido

Uno dei dipendenti gli dice di rivolgersi al collega che era alla cassa. Berlingiere non replica, esce dal locale per farvi subito rientro dopo una manciata di secondi in compagnia  Bevilacqua, va diritto alla cassa dove è seduto il dipendenteil quale lo invita a saldare “i giri precedenti “, a questo punto Berlingiere prende dalla tasca del proprio giubbotto delle banconote e tenendole ben strette li sbatte sul volto del cassiereContinua intimando di essere servito, e avverte il dipendente del bar che quando chiede una cosa gli deve essere data, lo colpisce al viso con l’indice della mano destra puntato in direzione degli occhi. Il cassiere, rassegnato e impaurito, gli risponde di prendersi quello che chiede. In quel momento rientra all’interno del bar  Berlingieri, il quale, rivolto al dipendente dice“dacci a bottiglia o ca li cumbinamu nu burdellu” e poi, insieme  a  Bevilacqua, si scaglia con violenza, all’indirizzo dei dipendenti che sono dietro il bancone, degli arredi posti sul piano di servizio. A questo punto, uno di loro viene colpito al volto da Amato  con un violento schiaffo.  Berlingiere, corre dietro il bancone, colpendo prima un barista con un pugno al volto e poi l’altro banconista. Bevilacqua, dal canto suo, aggredisce e colpisce il cassiere che è sempre fermo seduto sulla  sedia della cassa con violenti ripetuti schiaffi al viso , scagliandogli addosso il registratore di cassa e il pannello protettivo in plexiglass. Come se non bastasse, Berlingieresi avvicina nuovamente all’uomo lo colpisce con dei pugni al petto e lo minaccia ricordandogli di chi è figlioBerlingiere poi si scaglia contro gli arredi del bar, spingendo verso l’uscita e rovesciando il frigorifero contenente i gelati quindi torna dal dipendente poggiandogli le mani sulle spalle e sul petto con atteggiamento minatorio. Nessun dubbio sorge sull’esatta identificazione degli stessi, dal momento che i quattro aggressori sono stati immortalati dalle telecamere di videosorveglianza e poi indicati in sede di riconoscimento fotografico dal titolare del locale. Il riconoscimento è stato compiuto a distanza di poco tempo dal fatto per cui non è plausibile che il ricordo della persona offesa possa essere stato alterato, e ciò ancor più se si considera che lo stesso titolare abbia dichiarato di conoscere di vista il principale aggressore nei cui confronti egli già vantava crediti per consumazioni precedenti mai pagate. Risulta pacifica la commissione del reato in concorso tra tutti gli indagati, avendo ciascuno prestato un contributo materiale nella realizzazione dell’azione intimidatoria e ritorsiva contro il proprietario e i suoi dipendenti a causa delle pretese patrimoniali avanzate.

Ricorrono infatti,  secondo il giudice,  tutti gli elementi costitutivi del reato: dalla violenza e la minaccia, sul piano oggettivo, al dolo che ha certamente sorretto la condotta offensiva degli indagati. Ebbene, nel caso di specie va sottolineato che  Berlingiere si e rivolto al cassiere ostentando il proprio legame di parentela con un vecchio esponente della locale criminalità organizzata; nello specifico trattasi di Bevilacqua  alias “Toro Seduto”, assassinato nel 2015.

Il dato appare sufficiente a confermare l’impiego del metodo mafioso avendo il Berlingiere usato una minaccia implicita tacendo chiaramente intendere alla vittima di trovarsi di fronte ad un rappresentante di un gruppo criminale più esteso e radicato sul territorio. Anche le modalità dell’azione sopra descritte rendono manifesta la capacità del gruppo di imporsi sui commercianti facendo leva proprio sulla loro incapacità di reazione e fidando sulla conseguente impunità derivante dalla condizione di assoggettamento ed omertà diffusa sul territorio. Nessuno dei soggetti aggrediti ha inteso sporgere denuncia. Persino il titolare del bar, nonostante il danno subito all’interno del locale e quello ulteriore derivante dalla successiva chiusura in orario notturno, ha preferito non allertare le Forze dell’Ordine affermando di aver voluto risolverla cosa bonariamente”. In aggiunta a questo dato va rilevato che uno degli aggrediti non ha neanche contribuito al riconoscimento fotografico, mentre un altro ha reso addirittura dichiarazioni manifestamente inverosimili nonostante egli stesso sia stato vittima dell’aggressioneDopo quanto accaduto alcuni dipendenti hanno preferito interrompere il rapporto di lavoro comunicando al titolare che La situazione si era fatta pesante e non se la sentivano più di lavorare” circostanza, quest’ultima, che conferma la condivisione di un forte timore per la propria incolumità, talmente elevato da far da indurre i ..........


giovedì 3 novembre 2022

Orrore a Botricello scoperta in una discarica abusiva bara con resti umani. La macabra scoperta durante i lavori di pulizia di un costone. Sul posto i carabinieri della locale stazione e della compagnia di Sellia Marina

 Macabra scoperta a Botricello superiore: in un’area, in prossimità del cimitero antico, è stata ritrovata una bara contenente resti umani.

Le spoglie, ridotte a uno scheletro, so

no state rinvenute durante i lavori di bonifica di una zona trasformata in una discarica abusiva. L’amministrazione comunale, infatti, aveva dato incarico a una ditta di eseguire dei lavori, ancora in corso, di pulizia straordinaria del territorio. E durante le operazioni, i mezzi della ditta hanno agganciato una struttura in lamiera, ma non appena è stata sollevata, gli operai si sono accorti che al suo interno c’erano delle ossa.
Immediatamente, è stata allertata l’amministrazione che, a sua volta, ha denunciato i fatti ai carabinieri della Stazione di Botricello. Sul posto sono intervenuti sia i militari della Stazione che della Compagnia di Sellia Marina. La bara, assieme ai resti in essa riposti, è stata sequestrata e depositata nell’obitorio del cimitero. Sulla vicenda sono stati avviati gli accertamenti da parte dei carabinieri e nei prossimi giorni il medico legale, indicato dall’Asp, effettuerà un’ispezione sulle ossa, per acquisire quanti più elementi utili sia per datare le ossa, sia per capire con ......

venerdì 28 ottobre 2022

Il terrificante racconto di nonna Rosa, 88 anni, violentata e picchiata da un giovane ivoriano. Video intervista shock della povera vittima

 Violentata per due ore. Due lunghissime ore durante le quali nonna Rosa, 88 anni, ha creduto di morire. Picchiata, offesa, abusata da un giovane ivoriano oggi in carcere. Due ore di terrore nella sua casa a Stilo, lì dove, l'8 ottobre scorso, un normale pomeriggio si è trasformato in un incubo. 


Un orrore di cui la donna porta ancora i segni. Sulle braccia, sulle ginocchia. In volto. Il suo è un racconto puntuale, preciso. Ricorda tutto. Ogni istante. E' segnata ma è viva.  Un "miracolo", ripeterà più volte. Un miracolo, il suo, fatto dalla forza della disperazione. Quella disperazione che ti permette  di restare aggrappata alla vita. Perché le botte sono state tante. Quei giri di nastro adesivo attorno alla bocca  avrebbero potuto soffocarla. E invece no. Lei si è salvata. E per quanto possibile oggi sta meglio. Trascorre la notte "guardando"  quelle foto. Difficile dimenticare, ma lei ci sta provando. Perché "sono miracolata" e perché "sono viva", non si stanca di ripetere.  Già, viva. accanto ai suoi cari che non la lasciano mai sola. Quella mattina era nella sua casa a Stilo. Una casa su due piani circondata dal verde. Una quotidianità fatta di piccoli gesti. Sempre gli stessi. Sono le 14 e nonna Rosa ha appena fatto il suo riposino giornaliero dopo pranzo. E' in cucina, al piano terra, dove trascorre la maggior parte del suo tempo. Si alza dal divano perché deve prendere le pillole oltre a lavare qualche piatto e qualche posata.   Nulla di più. Vive sola da quando ha perso il marito. La porta di casa è aperta e vede arrivare verso di lei  un uomo di colore. Un giovane ivoriano che chiede lavoro. Nonna Rosa risponde che non ha lavoro da dare. E allora lui chiede droga. "La mia droga è la mia famiglia", la risposta della donna che lo invita  a  prendersi quei pochi spiccioli che ha in casa tentando di spingerlo fuori. Ma lui ha 21 anni e lei quasi 89 (li compirà a marzo). Il confronto non regge e l'uomo, dopo poco, sfogherà tutta la sua violenza.  Lei lo supplica, ma lui insiste. La violenta, la picchia, armato di un coltello. Poi, la lega con del nastro adesivo: le gambe inginocchiate e le braccia davanti. Il nastro adesivo le "tapperà" anche la bocca. La lascia  così - offesa e umiliata - e sale al piano di sopra. Porta via oro, orecchini, un orologio e una catenina con un ciondolo che custodisce la foto dell'amato marito.  Alla fine, dopo circa 2 ore, lo...... 

a seguire il racconto terrificante della povera signora 88enne

venerdì 7 ottobre 2022

La negoziante 60enne di Lido che voleva diventare prostituta, il cliente fisso noto pasticcere. Nelle oltre 200 pagine dell'ordinanza vengono svelate "le abitudini" di tanti insospettabili.

 


Catanzaro; C’è uno spaccato molto cittadino nelle 213 pagine che compongono la richiesta di misure cautelari  firmata dal sostituto procuratore Anna Chiara Reale, dall’aggiunto Giulia Pantano, e vergata dal Procuratore capo Nicola Gratteri. Richieste accolte nella loro interezza dal Gip Chiara Esposito e che ha portato all’operazione condotta dai Carabinieri di Catanzaro e Soverato e dalle competenti  stazioni. Una vera e propria impresa famigliare con un’organizzazione che sembrava perfetta, ma in realtà molto semplice nella conduzione e che si arricchiva dei proventi incassati da donne che, dopo aver contattato i clienti sulla bacheca di incontri, arrivavano in città e venivano condotte nelle case a disposizione dell’organizzazione. Donne quasi sempre straniere che versavano ai componenti dell’associazione almeno 50 euro al giorno per i “servizi” che gli stessi mettevano loro a disposizione. Una donna di 60 anni, catanzarese proprietaria di un negozio per prodotti della pulizia e della casa nel quartiere marinaro, che decide, alla sua età di voler intraprendere l’attività di meretricio, ma, dicono testualmente gli indagati “Non lo sa fare” “E cosa c’è da saper fare, basta saper (…)”. Il noto pasticcere, catanzarese, che si reca abitualmente a Squillace lido perché sa che in quelle case potrà trovare “sesso a buon prezzo” 50 euro la tariffa massima che le ragazze chiedono sulle bacheche di incontri. Tutti gli indagati, – è scritto ancora nell’ordinanza – infatti, hanno dato prova di forte capacità di prosecuzione nella condotta delittuosa, avendo continuato a gestire le .....

venerdì 19 agosto 2022

Ecco quanto costano a noi Calabresi i medici Cubani: 4700 euro al mese, viaggi pagati locali e per le vacanze, si lavora solo da lunedì al venerdì, festività doppie e aria condizionata garantita. Benvenuti Cubani



 Non tre ma due anni, lavoro dal lunedì al venerdì e ferie italiane e cubane cumulabili. Emergono nuovi dettagli dell'accordo fra Regione e la società partecipata dal governo caraibico che prevede il soccorso dei professionisti caraibici agli ospedali calabresi. Per essere più precisi, fino alla serata di mercoledì 17 agosto sul sito istituzionale della Regione Calabria era apparso il decreto firmato da Roberto Occhiuto 'accompagnato' da quella che evidentemente era soltanto la bozza dell'accordo. Il giorno dopo questo testo è cambiato e pur rimanendo lo stesso identico decreto (sempre datato 17 agosto). Per quel interessa è la convenzione 'ufficiale', anche perché ieri (18 agosto) è stato pubblicato sul bollettino ufficiale. Inizialmente si parte con 137 medici cubani. "gradualmente incorporati", fino a raggiungere il massimo di 497. La novità è che l'accordo passa da 3 a 2 anni.  Nulla cambia sui compensi, almeno quelli esplicitati nell'accordo. Restano infatti 4.700 euro al mese, di cui 3.500 alla a Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos S.A. (CSMC S.A.), la società che 'fornirà' gli specialisti alla Calabria e 1.200 agli stessi medici a titolo di rimborso spese. Rimane quindi inalterata, se a pieno regime (con tutti e 497 i medici contrattualizzati), la stima minima di costo - anticipata da La Nuova Calabria di 2,3 milioni al mese e di 28 milioni di euro all'anno. A differenza della precedente versione, viene puntualizzato che i pagamenti sono esenti da tasse e che se dovessero sorgere forme di imposizione fiscale o previdenziale sarà comunque la Calabria ad accollarsi gli oneri. Il rimborso spese (dunque i 1.200 euro che vanno direttamente ai medici) saranno pagati in anticipo. Si aggiungeranno altri costi, dall'assicurazione alla visita medica fino alla formazione. Nella bozza dell'accordo non erano invece dettagliate le modalità della somministrazione di lavoro, o meglio si richiamava un altro allegato non pubblicato che evidentemente alla fine è stato inglobato nell'unico testo finale. Di base, anzi "usualmente" i cubani dovranno garantire 40 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, in giornate lavorative di 8 ore al giorno, compresa una guardia di 24 ore per ogni settimana". Si lascia anche aperta l'ipotesi allo straordinario, e in questo caso l'accordo prevede che: " la Regione Calabria pagherà la differenza per il 50% a CSMC, S.A., e per l'altro 50%, direttamente  all’operatore sanitario cubano". Le ferie da garantire sono di trenta giorni oltre alle "festività stabilite nella Repubblica di Cuba (1 e 2 gennaio; 1 maggio; 26 luglio; 10 ottobre; 25 dicembre e 31dicembre) e di quelle fissate nella Repubblica Italiana". Dunque saranno doppie.  Poi ci sono una serie di benefit. Saranno a carico della Regione: "I costi di trasporto internazionale e ...........

giovedì 11 agosto 2022

E' morto il 44enne ricoverato al Pugliese di Catanzaro dopo che aveva bevuto l'acqua Guizza contaminata da stafilococco. i carabinieri hanno sequestrato alcune bottiglie di acqua Guizza che l’uomo aveva in casa.

 


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Non ce l’ha fatta il 44enne ricoverato in gravissime condizioni al Pugliese di Catanzaro, colpito in quasi tutti gli organi vitali dallo stafilococco aureo con ogni probabilità contenuto nelle bottiglie di acqua Guizza, di recente ritirate dal mercato in alcuni suoi lotti. La notizia viene riportata dal sito ilfattodicalabria. it. Secondo indiscrezioni l’uomo avrebbe bevuto o comunque utilizzato (per cucinare) proprio dell’acqua minerale Guizza, al centro di una bufera sanitaria negli ultimi tempi. Alcuni lotti dell’oligominerale sono stati infatti ritirati dai supermercati per la contaminazione da strafilococco aureo. Ora si attende l’autopsia del 44enne mentre i carabinieri hanno .......... 

martedì 9 agosto 2022

Singolare impresa di un giovane Calabrese; da Berlino a Simeri Crichi in bici. Angelo è partito dalla città che lo ospita da dieci anni per far rientro al suo paese natio in bicicletta

  Non poteva certamente passare inosservata: un percorso in bici partendo dalla città che da dieci anni lo accoglie, Berlino, per arrivare nel paese di origine, per l'appunto, Simeri Crichi. Per Angelo, l’idea di questo “viaggio su due ruote” era da tempo in cantiere, ora, in piena concretezza, ne dà conoscenza la madre, la signora Elvira Gentile, con un post su Facebook.


Tanti i chilometri macinati, una delle ultime tappe, Pescara, tuttavia ancora non si è certi della data di arrivo che, presumibilmente, avverrà nei giorni 12/13 agosto. Certamente, l’attesa è forte, soprattutto da parte dei genitori, la signora Elvira e il signor Antonio, un arrivo previsto a Simeri Mare, in località “Homo Morto”. Non resta che attendere il “traguardo” di Angelo con il suo “grande bagaglio”: un viaggio tutto da raccontare. Un viaggio che ha visto la partenza da Berlino, dove si era trasferito molti anni fa per lavoro dopo aver conseguito il diploma all’Istituto “Tecnico Industriale Scalfaro” di Catanzaro, un percorso che è iniziato portando con sé l’essenziale e l’attrezzatura necessaria per la stessa bicicletta, da poco acquistata per effettuare questo tipo di percorsi. Dunque, poche cose nel piccolo bagaglio e una tenda da usare nei suoi pernottamenti, sostando a fine tappa nei campeggi delle città attraversate. solo due le soste di un giorno intero, rispettivamente a Bolzano e in Abruzzo, giusto il tempo per...... 

mercoledì 13 luglio 2022

Simeri Crichi; si è costituito il giovane che ieri era fuggito dopo aver investito un 60enne.

 Si è costituito il giovane conducente della vettura che, nel tardo pomeriggio di ieri, ha investito uno scooter che transitava in località Alli nel comune di Simeri Crichi, alle porte del capoluogo.



Secondo la dinamica ricostruita dagli inquirenti, il ragazzo alla guida dell'auto avrebbe urtato il motociclista, un uomo di 60 anni residente a Catanzaro, provocandone la rovinosa caduta sull'asfalto. Dalle testimonianze raccolte sul posto, pare che l'auto non si sia curata dello scontro appena avvenuto ma abbia proseguito la sua corsa, allontanandosi dal luogo dell'incidente. Il motociclista è stato immediatamente soccorso e, allertato il 118, un'ambulanza ne avrebbe poi disposto il trasferimento presso la vicina struttura ospedaliera dove l'uomo si trova attualmente ricoverato con numerose e gravi ferite sul corpo e diverse fratture alle costole. A raggiungere il posto anche i militari dell'Arma dei Carabinieri della stazione di Simeri Crichi, coordinati dal Maresciallo Alessandra Di Pasquale. A poche ore dai fatti, il ragazzo alla guida dell'auto si sarebbe costituito e sarebbe stato ora deferito all'autorità giudiziaria in ........

lunedì 20 giugno 2022

Autovelox le gallina dalle uova d'oro" milioni di euro nelle casse di piccoli comuni Calabresi nella classifica le prime 2 in provincia di Cosenza la terza alle porte di Catanzaro sulla 106.

 La classifica di Openpolis si riferisce al 2020, ma non per questo fa meno impressione leggere quanto incassino i (piccoli) comuni in Calabria grazie a multe e ammende ogni anno. E non parliamo di capoluoghi di province o città dalle dimensioni medio-grandi. Ai primi posti della classifica, infatti, si posizionano comuni di piccole dimensioni, ma con un coefficiente tra multe ed entrata pro capite per abitante molto alto.



Al primo posto in Calabria (quarta in assoluto in Italia), infatti, troviamo Roseto Capo Spulico, piccolo centro della provincia di Cosenza di circa 1900 abitanti che nel 2020 ha messo a bilancio quasi 2 milioni e mezzo di euro (2.332.897,35) con un coefficiente di 1.247 euro pro capite. Nel 2019, Roseto Capo Spulico si piazzava addirittura al secondo posto in Italia, dietro solo a Colle Santa Lucia in Veneto: tre anni fa il piccolo comune calabrese aveva fatto multe ed emesso ammende per quasi 3 milioni di euro (2.876.371,27) euro per un’entrata pro capite di 1.501,24 euro per cittadino. Lo sbocco sulla famigerata 106 di certo avrà aiutato a rimpolpare le casse comunali con multe salatissime comminate agli incauti automobilisti.Al secondo posto troviamo un altro piccolo centro della provincia di Cosenza, Montegiordano: 1.270.000,00 di entrate in un anno di multe, sanzioni e ammende e 760 euro di reddito pro capite per cittadino. Ci spostiamo nel Catanzarese per parlare della terza in classifica, Simeri Cricri che, nel 2020, ha rimpinguato le casse comunali con.........

venerdì 17 giugno 2022

Attimi di panico ieri mattina a Simeri Crichi, dove un uomo ha minacciato di darsi fuoco, assieme alla moglie.

 


Attimi di panico ieri mattina a Simeri Crichi, dove un uomo ha minacciato di darsi fuoco, assieme alla moglie, per non lasciare l’appartamento sul quale grava un’azione di rilascio, diventato esecutivo. Quando l’ufficiale giudiziario ha bussato alla sua porta, per procedere allo sgombero della casa, Nicola Pugliese, 68 anni, pensionato, conosciuto in paese come Nicola l’artista, mosso dalla disperazione, ha preso una tanica di benzina e un accendino e ha minacciato di darsi fuoco, dichiarando che non avrebbe mai lasciato l’appartamento se non da morto. Con lui anche la moglie, decisa a non abbandonare il coniuge nel gesto estremo di protesta, mentre il figlio della coppia si trovava in casa, nella sua camera da letto. «Io da qui non mi muovo – ha detto Pugliese – abito in questa casa dal 2015, da quando mia madre è rimasta sola e mi ha permesso di venire ad abitare qui assieme alla mia famiglia. Io ho costruito questa casa assieme a mio padre e non voglio andare via. Non è ..........