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lunedì 12 febbraio 2024

Si è dimesso il sindaco di Sorbo San Basile Vincenzo Nania. Per un indagine della Procura di Catanzaro, per gravi ipotesi di reato. L'ex sindaco è sicuro che Il tempo sarà galantuomo

 Si è dimesso questa mattina il sindaco del Comune di Sorbo San Basile, Vincenzo Nania, indirizzando la lettera di “dimissioni irrevocabili dalla carica” e “da ogni altro incarico connesso o collegato” al segretario comunale e, per conoscenza, al Prefetto, al responsabile del Settore Amministrativo e ai consiglieri comunali.


Nelle motivazioni della decisione come riporta l'edizione odierna online della Gazzetta del Sud il primo cittadino evidenzia che “l’indagine della Procura della Repubblica di Catanzaro, avente ad oggetto gravi ipotesi di reato connesse all’esercizio del mio ufficio di Sindaco, mi impone sul piano politico la scelta responsabile delle dimissioni irrevocabili dalla carica e da ogni altro incarico connesso o collegato, con effetto immediato. Sebbene non mi sfugga la genesi del procedimento e sia fermamente consapevole della mia totale innocenza - avendo sempre agito con limpidezza e nel pieno rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza, oltre che nell’esclusivo interesse della collettività - ritengo doveroso restituire serenità all’ente locale così gravemente turbato dall’indagine in corso e concentrarmi, com’è giusto che sia, sulla difesa della mia onestà e probità di uomo e di amministratore, gravemente messe in discussione in questo momento storico. Chi ha dato a causa tutto ciò, con ...... 

giovedì 25 gennaio 2024

La nonnina della Calabria Maria Rosa con i suoi 109 anni ha superato due guerre mondiali e tre epidemie. Ha conosciuto dieci papi, un regno d'Italia e due repubbliche.

 Nonna Maria vanta il ragguardevole primato di essere la donna più anziana della Calabria ed una delle più anziane d'Italia e d'Europa.


i suoi compleanni vengono scanditi dall'autorevole Blog inglese Gerontology. A raccontare la sua storia l'Associazione Giustitalia che si occupa, tra le altre cose, della tutela legale delle persone molto anziane. Nata il 25 gennaio 1915 a Spadola in Provincia di Vibo Valentia, solo un anno dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Nella sua lunga vita ha visto alternarsi il Regno d'Italia e poi la Prima e Seconda Repubblica, oltre 10 Papi, Re e Capi di Stato e di Governo. Scampata agli orrori delle due Guerre Mondiali, era sopravvissuta alla spagnola nel 1918 (quando aveva solo 3 anni), alla Sars nel 2004 ed al Covid nel corso degli ultimi anni. Ha una famiglia molto numerosa che conta figli, nipoti e pronipoti per un totale di 26!  Il segreto della sua longevità è una vita tranquilla, pasti leggeri accompagnati da .....

lunedì 22 gennaio 2024

L’obbligo di assicurare le moto non circolanti, mette a forte rischio il sogno di don Andrea Bruno che gestisce il Museo Meridionale della Lambretta di Sellia Marina, conta 150 pezzi, moto di collezionisti e di associati

Con questa legge dovrà pagare l’assicurazione della sue Lambretta d’epoca anche don Andrea Bruno che ha coronato il suo sogno realizzando il Museo Meridionale della Lambretta (Musmer) di Sellia Marina (Catanzaro) che raccoglie 70 pezzi unici.



 Il nuovo anno ci ha portato in materia di assicurazioni due notizie: una buona e una cattiva. Quella buona è la conferma della possibilità di sospendere l’assicurazione fino a 10 mesi nel corso dell’annualità. E questa opportunità, che era offerta a discrezione delle Compagnie, ora è diventato un diritto dell’utente. Quella cattiva, molto cattiva, è l’obbligo di assicurare le moto non circolanti, come la mia Moto Morini Kanguro del 1982 che per affetto tengo in vita e custodisco sotto un portico in campagna. Il decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184, infatti, recepisce una direttiva europea del novembre 2021, e l’obbligo, recita il decreto “si  applica  a prescindere dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui  è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento”. Prosegue il comma successivo: “L’obbligo di cui al comma 1 riguarda anche i veicoli utilizzati esclusivamente in  zone  il  cui  accesso è  soggetto  a restrizioni”. Le deroghe che sembravano in una prima stesura e secondo alcune interpretazioni (anche la mia) offrire una scappatoia  non pare diano via di scampo neanche per le moto chiuse a chiave in un box o dimenticate in un fienile. Con questa legge dovrà pagare l’assicurazione della sue Lambretta d’epoca anche don Andrea Bruno che ha coronato il suo sogno realizzando il Museo Meridionale della Lambretta (Musmer) di Sellia Marina (Catanzaro) che raccoglie 70 pezzi unici. Lo sciagurato provvedimento ha origine dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea del  4/9/2018,  chiamata a pronunciarsi su chi dovesse pagare il danni di un incidente provocato da un giovane portoghese che aveva sottratto l’auto alla madre. La vettura era parcheggiata in garage da tempo e la donna non l’aveva più assicurata. “E’ un bel problema – afferma Paolo Marchinelli, direttore del Museo Espositivo delle Moto Benelli  MotoBi e delle Moto Marchigiane di Pesaro – e sono tempestato di telefonate di collezionisti che vogliono avere chiarimenti. Sto contattando compagnie assicurative per capirne di più, anche perché il Museo che conta 150 pezzi, ospita moto di collezionisti e di associati al nostro Moto club, in gran parte funzionanti e regolarmente targate. Non possiamo togliere le ruote, né radiare le moto, alcune già assicurate perché vengono utilizzate per sfilate e manifestazioni d’epoca. Certo – conclude amaramente Paolo Marchinelli – a novembre ci fanno un regalo con la possibilità di reimmatricolare auto e moto storiche richiedendo la targa e i documenti conformi agli originali, e due mesi dopo ci dicono che è obbligatorio assicurarli”. E questa è la prima contraddizione. Pagare o radiare? Ma perché devo togliere di mezzo la mia Morini che curo con amore nella speranza di avere il tempo di restaurarla alla perfezione. Perché la devo radiare e mettere, se va bene, in salotto? Oppure la rottamo alla prossima occasione che avrò di comprare una moto nuova, se qualcuno mi darà due lire. Così la rottamazione, che ha già dato un duro colpo al patrimonio storico della Penisola, segnerà un altro punto a suo favore. Ma al di là delle ricostruzioni storiche, l’attuale decisione governativa ha creato un danno e la confusione regna sovrana tra gli addetti ai lavori e tra gli specialisti che si trincerano dietro un “stiamo valutando”. Certo io alla Morini le ruote non gliele tolgo. Ma tornando alla sentenza che ha dato origine alla questione c’è anche un altro particolare. Avrebbe fatto differenza per il giovane portoghese se l’auto della madre oltre a non essere assicurata non avesse avuto la targa, ovvero fosse stata radiata? Lui voleva fare un giro e basta e quindi la nuova legge assicurazione o meno, targa o meno, non risolve, secondo me la faccenda. C’è di più. Se io assicuro la mia moto, una qualsiasi moto, e poi nei mesi invernali sospendo la copertura, la moto è nel box senza assicurazione e quindi esposta al rischio che qualcuno la possa prendere e usare. Proprio quello che la nuova legge voleva evitare. Qual è la logica? Inoltre non è ancora chiaro chi controllerà la situazione delle moto, in gran parte di valore storico, che sono nei box di migliaia di italiani. Verrà il vigile urbano a farti aprire il box? Il Ministero incrocerà i dati del PRA con quelli dei veicoli assicurati? E chi andrà a controllare se il veicolo non assicurato è in grado di circolare o è senza ruote? Siamo ancora al campo di cento pertiche. Però nel numero di dicembre 2023 di Motitalia il mensile della Federazione motociclistica italiana, in un articolo sulle novità legislative, si sosteneva che il recepimento della direttiva europea “rappresenta un grave problema per tutti i veicoli di interesse storico e collezionistico” e che la FMI “grazie al supporto dell’Intergruppo Parlamentare per la mobilità motociclistica e alla sensibilità del Ministero delle Imprese …… ha avviato una ipotesi di esonero assicurativo per tutti i mezzi di interesse storico e collezionistico. I dettagli di tali novità saranno esplicitati in ....... 

lunedì 15 gennaio 2024

Zagarise si candida a diventare città delle arti richiamando artisti ed appassionati da tutta Italia. È in fase di allestimento il museo diffuso voluto e finanziato da Luigi Verrino.

 Zagarise; MUSEO DIFFUSO: È in fase di allestimento il museo diffuso voluto e finanziato da Luigi Verrino, che vede numerose opere in bronzo di particolare pregio in luoghi della memoria del popolo zagaritano.


L'ultima in ordine di realizzazione è il "Carrettino" o "Carricegliu" posizionato, per volontà dell'amministrazione comunale e di Luigi, vicino al ponte della legalità e porta d'accesso al costruendo parco urbano dei frutti del Mediterraneo. L'opera immortala i "giochi di una volta" per evitare che il passato sia cancellato dalla memoria delle nuove generazioni. Ogni opera è dotata di un QR code che consente al visitatore di visualizzare la storia di ogni opera d'arte inserendola all'interno di un percorso artistico. Questo progetto è inserito all'interno di un percorso avviato ormai da dieci anni e che troverà la massima espressione con la realizzazione del Museo delle Arti di Zagarise all'interno del primo piano di palazzo Parisi dove troveranno collocazione stabile opere di Guttuso e Ligabue, oltre alle opere di Fiume, Rotella ed artisti locali attualmente collocare all'interno del centro di piazza A. Moro. Zagarise si candida a diventare città delle arti richiamando artisti ed appassionati da ...........

mercoledì 10 gennaio 2024

Trionfo per il birrificio catanzarese "Simon&Co Brewery" con ben 5 delle sue birre. al "Best Italian Beer": 4 Luppoli d'oro e 1 d'argento.

 Creatività, gusto, ingredienti genuini selezionati e abbinati con criterio, cottura e fermentazione accurate: sono questi gli ingredienti che hanno portato sul podio delle migliori birre d'Italia il birrificio "Simon&Co Brewery", calabrese di Andali, con ben 5 delle sue birre.



Quattro luppoli d'oro e uno d'argento: è questo il bottino portato a casa da Luigi Masciari, titolare del birrificio e dell'omonimo pub a Catanzaro, dal "Best Italian Beer", il concorso nazionale organizzato da Feder Birra. Luppolo d'oro per "Zezé", la birra allo zenzero, ma anche per la birra dedicata a La Nuova Calabria, "Stefy Anna Gabry" tra le più apprezzate tra i tavoli del Simon Pub, gusto ciliegie e amarene, e ancora sul podio delle migliori birre la "Bard" al limone e lime, e la "Cacova vs Gambalese", dal particolare gusto e aroma di fico d'india. Luppolo d'argento per "Sulla", la birra al miele, anche questa tra le più richieste e vendute nelle serate al pub catanzarese. "Simon&Co Brewery" è un micro birrificio artigianale ma anche un beer-shop, lavora su piccoli e medi quantitativi di birra e non finisce mai di sorprendere per la proposta creativa, ogni anno sempre più varia e ricca di ingredienti più o meno comuni. Dai frutti alle spezie, agli ortaggi: le birre a marchio "Simon&Co Brewery" sono un viaggio nel gusto capace di rallegrare e incuriosire sorso dopo sorso, con la complicità di chi sa ben proporle e abbinarle ai pasti o alla personalità del suo cliente: il titolare Luigi Masciari. Anni e anni di passione, ricerca, sperimentazione, fanno di lui un vero "vate" della birra, il cui talento è stato negli anni già ampiamente riconosciuto e premiato, da ultimo con il riconoscimento ottenuto alla Beer Attraction di Rimini. Non ....... 

martedì 9 gennaio 2024

Ennesimo furto a Catanzaro con metodo molto simili "Paghi e libereremo suo figlio": anziana derubata in casa a Catanzaro anche delle fedi e della catenina d'oro

 Finti carabinieri, finti tecnici dell'Enel o semplicemente malviventi in giacca e cravatta: cambia scenario, ma non copione, con anziane truffate e derubate senza che nessuno veda o senta nulla anche nei quartieri più popolosi.



 Ed è ormai allarme a Catanzaro. L'ultimo episodio in ordine di tempo ( come riporta l'edizione online di lanuovacalabria.it a firma della giornalista Stefania Papaleo) si è verificato nei giorni scorsi a Pontepiccolo, dove un'anziana donna si è vista portare via perfino la catenina d'oro che portava sempre al collo e sfilare le fedi nuziali sua e del marito deceduto, quasi uno sfregio da parte di chi avrebbe bussato alla sua porta chiedendole una ingente somma di denaro in cambio della libertà del figlio da loro preso in ostaggio, con un documento da firmare per il rilascio. Inevitabile il senso di panico e paura provati dalla donna, che intanto veniva anche trattenuta al telefono da un complice, rimasto sotto casa a svolgere il ruolo di palo, in attesa di mettere in moto l'auto a bordo della quale fuggire a tutto gas insieme al delinquente che, dopo essersi introdotto in casa, aveva già provveduto a mettere le mani su denaro e gioielli consegnati dall'ingenua madre interessata solo a salvare il figlio. Un episodio gravissimo, dunque, che va ad allungare l'elenco di truffe sempre più brutali messe a segno in città da malviventi senza scrupoli che, peraltro, continuano a .............

giovedì 28 dicembre 2023

Arrestato per la seconda volta l'infermiere dell'ospedale "Ciaccio" di Catanzaro. Accusato di violenza sessuale sui pazienti oncologici, concussione, violenza privata, minaccia aggravata e peculato

 


Nuovi guai per D. S., 44 anni, infermiere dell’ospedale Ciaccio-De Lellis di Catanzaro, (Come riporta l'edizione online di Calabria7.it) finito nel mirino della Procura per aver violentato pazienti oncologici, per concussione, violenza privata, minaccia aggravata e peculato mediante profitto di un errore altrui, arrestato per la seconda volta nel giro di tre mesi dalla Guardia di finanza. Lo scorso settembre è s tato destinatario di una misura cautelare in carcere, poi sostituita dal Tribunale del riesame con i domiciliari, mentre ora è stata raggiunto da un’altra ordinanza agli arresti domiciliari  dal gip  su richiesta del sostituto procuratore per una nuova ipotesi. Si aggrava il quadro accusatorio per il camice bianco in servizio all’Unita operativa di Oncologia del Presidio Ospedaliero, che avrebbe approfittato dello stato di vulnerabilità della moglie di un malato affetto da leucemia, costringendola a consegnargli la somma di 600 euro col pretesto di dover retribuire un medico di un noto ospedale di Milano per una consulenza utile al marito, dal momento che secondo lui il paziente sarebbe stato curato male al De Lellis. Avrebbe telefonato alla donna dicendole di avere assoluta urgenza di parlarle di persona, riferendole che le condizioni di salute del marito necessitavano di un approfondimento medico, di aver fatto visionare la cartella clinica del marito al primario del reparto di Ematologia ricevendo come risposta che il sanitario che lo aveva in cura non aveva capito nulla delle sue reali condizioni di salute e di aver contattato un medico dell’ospedale di Milano il quale avrebbe prestato una consulenza sulle condizioni di salute del marito dietro pagamento della somma di 600 euro.  Un’ ipotesi di accusa che si aggiunge alle altre gravi ipotesi di reato, prima fra tutte quella di ......... 

sabato 16 dicembre 2023

La Rotonda di Copanello a rischio crollo. Simbolo di tutta la costa jonica di vista ambientale, naturalistico e storico.

 La Rotonda di Copanello è un simbolo non soltanto per coloro i quali frequentano assiduamente quel tratto di litorale, ma rappresenta un bene di enorme valore per tutta la costa ionica, sia dal punto di vista ambientale che naturalistico e storico. 



Oltre alla bellezza del bene in sé, la Rotonda e` sempre stato un luogo di aggregazione, ritrovo e svago per villeggianti e turisti, nonché location di importanti meeting a livello internazionale e di concerti di artisti di fama mondiale. L’Associazione APS Insieme per Copanello ha tra le proprie finalità anche quella di compiere ogni attivita` utile a tutelare e salvaguardare l’area territoriale ricadente nel Comune di Stalettì, frazione di Copanello.

Qualche mese addietro sono state segnalate le cattive condizioni strutturali in cui versa la Rotonda di Copanello, posta sopra la scogliera, nell’area del “complesso balneare lido di Copanello”. In particolare, sono presenti di due fori alla base della struttura, di cui uno di dimensioni rilevanti che fanno temere un rischio crollo. L’associazione, con lo scopo di continuare a sensibilizzare tutti i soggetti competenti e interessati alla vicenda, nel solco delle iniziative già poste in essere ha organizzato un incontro per il 23 dicembre alle ore 10 a Copanello lido – spiaggia antistante La Rotonda – cui Vi chiediamo di partecipare, anche per dare un ..........

venerdì 15 settembre 2023

Fatte sparire altre 460 bare nel cimitero degli orrori coinvolti oltre 70 persone tra sindaci, medici legali, dipendenti pubblici e anche un parroco. Gli indagati avrebbero proceduto per anni ad estumulazioni non autorizzate

 Gestione in esclusiva degli affari cimiteriali del Comune oltre 460 le salme di cui si sono perse le tracce dopo che sono state tolte illegalmente dal cimitero



Avrebbero proceduto per anni a estumulazioni non autorizzate nel cimitero di Cittanova (Reggio Calabria), distruggendo o spostando in altri loculi le salme dei defunti per far posto a nuove sepolture. Con questa accusa i Carabinieri hanno arrestato 16 persone nelle province di Reggio, Milano e Vicenza in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta del procuratore di Palmi, Emanuele Crescenti. Avrebbero proceduto per anni a estumulazioni non autorizzate nel cimitero di Cittanova in provincia di Reggio Calabria, distruggendo o spostando in altri loculi le salme dei defunti per far posto a nuove sepolture. Con questa accusa i carabinieri hanno arrestato 16 persone nelle province di Reggio, Milano e Vicenza in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta del procuratore di Palmi Emanuele Crescenti. Tra gli arrestati l’ex custode del cimitero, oggi in pensione, e tre imprenditori locali amministratori di due imprese di onoranze funebri. Complessivamente sono 70 gli indagati. Sequestrata un’area del cimitero. Ci sono 5 medici legali, tre agenti della polizia locale e un sacerdote tra gli arrestati dell’operazione, denominata «Aeternum», che stamani ha portato all’arresto di 16 accusate di una gestione «parallela» ed illecita del........ 

sabato 9 settembre 2023

Si è spento serenamente a Cropani all'età di 101 l'imprenditore Rosario Grano molto stimato nell'intero comprensorio. Uno degli ultimi superstiti del conflitto mondiale del 1940-1945

 Si è spento serenamente all'età di 101 anni, a Cropani, Rosario Grano, imprenditore agricolo, molto stimato nell'intero comprensorio. Al suo capezzale gli amati figli Pino, ingegnere meccanico, Giampiero e Antonello (già sindaco di Cropani) imprenditori agricoli, l'adorata moglie Lina Romano, e i famigliari più intimi. Le massime autorità si sono recate in visita in casa  Grano. I funerali ( Come riporta l'edizione odierna di: lanuovacalabria.it) si terranno oggi, sabato 9 Settembre, alle ore 16,30, al Convento dei Padri Cappuccini di Cropani.


Con la morte di Rosario Grano si chiude un'epoca. Persona distinta, discreta, riservata, ha sempre fatto parlare bene di sé e della sua famiglia. È stato anche uno dei soci fondatori della Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria presieduta da Giuseppe Spagnuolo. Autodidatta ha imparato a fare il meccanico di trebbiatrici, trattori, da giovanissimo è stato uno dei primi fotografi per diletto ma anche il primo a girare filmini con una telecamera rudimentale Nell'ultimo conflitto mondiale venne fatto prigioniero e portato in America, dove ha imparato l'inglese e si è fatto avanti anche come prigioniero, facendosi apprezzare per le sue doti di intelligenza, intraprendenza  e capacità lavorativa. Una sua intervista rilasciata al giornalista Luigi Stanizzi registrata dallo storico Mario Saccà, già presidente di Calabria in Armi e Assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, è ritenuta di...... 

giovedì 7 settembre 2023

«Dirò a tutti che sei omosessuale» Catanzarese viene lasciato e si vendica sui social divulgando foto intime. Una pericolosa spirale di risentimento sfociata in aggressioni e minacce

 Una relazione sentimentale che si è trasformata in una vera e propria ossessione. Una pericolosa spirale di risentimento sfociata in aggressioni e minacce interrotta dai Carabinieri. In pochi giorni dopo aver ricevuto la denuncia della persona offesa le indagini dei militari dell'Arma hanno consentito al gip del Tribunale di Catanzaro di emettere per il 49enne indagato per atti persecutori il divieto di avvicinamento alla parte offesa con l’obbligo di presentazione alla pg.


La vicenda ( come riporta l'edizione odierna della Gazzetta del Sud ) prende avvio nel 2019 quando i due uomini si conoscono e intraprendono una relazione sentimentale. Due anni dopo però la storia finisce proprio a causa del comportamento eccessivamente possessivo dell'indagato. A quel punto il 49enne avrebbe perso il controllo. La vittima ha raccontato di una prima violenta aggressione, poi una lunga serie di angherie, di minacce che lo hanno costretto a cambiare abitudini di vita, a chiudersi in casa per la vergogna che tutti sapessero. L'indagato infatti avrebbe deciso di vendicarsi per essere stato lasciato raccontando sui social della loro relazione omosessuale. Via whatsapp avrebbe divulgato a amici e parenti le loro foto insieme. Sui social networks e sui siti di incontri avrebbe creato diversi profili falsi a nome del compagno con foto di loro insieme, tanto che la vittima sarebbe stato contattato da ........... 

sabato 2 settembre 2023

Cropani; centro di accoglienza per immigrati nel "Villaggio Carrao?" Il sindaco Mercurio rassicura i residenti i quali sono pronti anche a bloccare la 106

 


Nessun centro di accoglienza sorgerà all’interno del Villaggio Carrao. Lo ha assicurato il sindaco di Cropani Raffaele Mercurio, all’indomani dell’esternazioni di timori, da parte dei residenti del villaggio turistico, sull’eventuale apertura di un centro di accoglienza per migranti. I residenti di quella zona avevano espresso tutta la loro contrarietà, motivandola con il rischio che la presenza di una struttura di accoglienza per extracomunitari avrebbe potuto danneggiare il turismo. I residenti, riuniti in un comitato spontaneo, si erano detti pronti a mettere in atto qualsiasi azione, anche eclatante, come il blocco della strada statale 106, pur di non veder sorgere all’interno del Villaggio Carrao un centro di accoglienza. Il sindaco, a stretto giro, ha voluto rassicurare la cittadinanza.

«Convocato direttamente dal prefetto di Catanzaro all’inizio del mese di agosto per essere informato in merito alla possibile nascita del centro - ha spiegato il primo cittadino - mi sono sin da subito opposto, palesando le mie grandi perplessità. Nei giorni successivi il nostro incontro ho ritenuto opportuno elaborare una lunga lettera, riservata e indirizzata al nostro prefetto, che ho consegnato personalmente qualche giorno addietro». Mercurio ha precisato che in quella missiva, «dopo aver descritto dettagliatamente l’intera situazione, nonché lo stato dei luoghi, ho ribadito con fermezza il mio no, motivandolo non come una scarsa sensibilità al tema dell’accoglienza, tutt’altro, ma perché ritengo che non possa essere messa a repentaglio la ripresa economica, turistica e politica del nostro paese, in atto sin dall’inizio del nostro mandato, dopo la lunga stasi frutto del........ 

venerdì 1 settembre 2023

Catanzaro;Nuovo pronto soccorso a Germaneto Ora è realtà "La Dulbecco", ha pubblicato l'avviso per reclutare i primi medici e infermieri.

 


La 'Dulbecco' è a caccia dei primi due medici per attivare il nuovo pronto soccorso a Germaneto. Il commissario straordinario dell'azienda ospedaliero universitaria di Catanzaro Vincenzo La Regina (Come riporta lanuovacalabria.it) ha, infatti, approvato il bando di mobilità regionale e interregionale con cui reclutare i due specialisti in Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Emergenza. Si tratta di uno dei primissimi passaggi formali, almeno sul lato del personale, per realizzare il nuovo reparto che punta ad attivare dieci posti letto. La Regina, nei giorni scorsi, tramite una comunicazione indirizzata anche a Roberto Occhiuto (nelle vesti di commissario ad acta della sanità calabrese), aveva elaborato una prima stima del fabbisogno di personale. Stando alla previsione per i dieci posti letto sarebbero necessari almeno 6 medici da far arrivare alla 'Dulbecco' tramite l'avviso di mobilità. Per ora, si è partiti da 2. Per presentare le domande ci sarà tempo fino al prossimo 2 ottobre. C'è da dire che, parallelamente, lo scorso 28 agosto, la Dulbecco ha comunicato il fabbisogno di 6 medici nell'area emergenza urgenza all'Asp di Catanzaro (l'ente capofila in questo) settore e quest'ultima ha ........... 

lunedì 28 agosto 2023

Una foresta amazzonica alle porte di Catanzaro. Benvenuti nei Sentieri dei Mulini ad acqua posto suggestivo dove Italia Nostra apre il suo nuovo presidio

 


Sul sentiero dei mulini ad acqua di Palermiti, per nutrirsi  di storia e bellezza: un’ottantina di persone, hanno accolto l’invito. Ad aprire la cordata i responsabili della Proloco, che negli anni hanno costruito un progetto per il collegamento tra questi antichi edifici che segnano il territorio, il comune di Palermiti, Italia Nostra che coglie l’occasione per aprire oggi qui  il suo nuovo presidio, Giuliano Guido, storico dei mulini, Renzo Peronaci che con impegno ha ripristinato la rotta, raccogliendo testimonianze e aprendo letteralmente il cammino insieme ad Antonio Truglia, Maria Truglia e ad  
altri, Salvatore Aiello, che con silenziosa pazienza, sacco nero e lunga pinza, raccoglie sul cammino i rifiuti che qualcuno lasciò, e poi tanti amici, molti venuti da lontano, camminatori, cacciatori di  
storie, di antiche tracce, rabdomanti di racconti al confine tra il dato storico e la leggenda. Già, perché i mulini ad acqua sono luoghi di confine nei quali la forza della natura si unisce all’ingegno  
umano, alla maestria artigianale, per trasformare il chicco di grano in sostentamento, in pane, sinonimo di nutrimento fisico e spirituale, punto d’incontro tra natura e cultura. La prima mette a disposizione le materie prime, la seconda, nella sapienza e nel gesto, trasforma, crea e infonde significati. Nel pane coesistono infatti in maniera paradigmatica i quattro elementi che la filosofia greca definiva come regni  del cosmo, quelli che Platone chiamava stoicheon e Empedocle, rizòmata, "radici di tutte le cose”: terra, acqua, aria e fuoco. Della terra è il grano, che l’intervento del “mulinaro” fa diventare  farina; l’acqua, principio femminile, gli ridona dinamicità; l’aria, risucchiata all’interno con l’intervento maieutico del lievito, porta morbidezza e forma; il fuoco, principio maschile, trasforma il composto e lo rende commestibile. Alla luce dei quattro elementi, il riferimento simbolico del pane, sacro o profano  che sia, rimanda sempre alla ciclicità  della vita, al grano, concepito come metafora visibile di morte e rinascita. Gli antichi contadini osservarono, infatti, che solo “morendo” il seme si  
trasformava in nutrimento. Se invece, concluso il suo ciclo vegetativo, torna-
va alla terra, germogliava nuovamente. Il grano aveva dunque un esemplare valore ambivalente: la sua morte dava vita e conteneva la rinascita. Da qui il suo valore "mitico", la connessione alla dea madre, a riti iniziatici come i misteri di Eleusi, alla spiga tenuta in  mano da Persefone seduta accanto  ad Ade nel Pinakes di Locri Epizefiri,  come svelamento sapienziale. Fino alla  promessa di resurrezione del Cristo,  che si offre come pane spezzato, per farsi nutrimento dell’anima. Il mulino è l’architettura cardine di  
tutto questo. Tanto che, in tutto il mondo questi edifici rurali, luoghi cruciali di trasformazione, crocevia tra vita e morte, tra bisogno umano e visione trascendente, diventando lo scenario ideale per l’apparizione di creature fantastiche, spiriti, fate e demoni e proteggono la loro attività con segnature religiose,  croci, immagini sacre, Madonne. Si racconta che proprio qui sul nostro sentiero di Palermiti, sotto un magnifico albero con radici a vista circondato da massi monumentali, denominati “a  
petra do diavulu”, Lucifero in persona avrebbe lasciato la sua impronta per spiccare un salto prodigioso “u rrancu”. Qui, il racconto di presenze misteriose, come quella della bambina Mimmicula trovata sola accanto al mulino, rimandano all’interregnum tra la vita e la morte: la bimba per tre giorni non mangiò e non disse una parola ai coniugi che l’avevano portata a casa in attesa di ritrovare la sua famiglia, e sebbene al ritorno dal lavoro la trovassero sempre  seduta nella............ 

lunedì 5 giugno 2023

Elezioni comunali 2024 a Sellia Marina si scaldano già i motori. Felice Caristo ne prospetta gli eventuali scenari

 


"Le Prossime elezioni Comunali a Sellia Marina si terranno prevedibilmente il 9 Giugno del 2024 in concomitanza con le Elezioni Europee e le Probabili Elezioni Provinciali con il ripristino delle elezione diretta dei Consiglieri Provinciali e del Presidente della Provincia. In questo momento si discute a Sellia Marina se passerà la norma che consentirà o meno al Primo Cittadino Francesco Mauro di una possibile ricandidatura che consenta di superare il limite dovuto all’esercizio di due mandati consecutivi. L’altro punto dirimente che rende particolare la prossima tornata delle Comunali è rappresentato dalle indennità che percepirà il futuro Sindaco ed i futuri Assessori Comunali che nonostante il Comune sia di fatto in una situazione di pre dissesto, per la prima volta dopo il provvedimento voluto dal Governo Draghi, erogheranno retribuzioni ed emolumenti consistenti vanificando il risparmio sui costi della Politica che si sono avuti con la riduzione del numero dei Parlamentari".

Lo afferma in una nota stampa il democratico Felice Caristo. 

"Si scriverebbe corsi e ricorsi storici ma intanto oggi ai nastri di partenza questo fatto ha consentito di resuscitare nella Cittadina di Sellia Marina tanti apprendisti stregoni ed incantatori di serpenti sicuramente animati da forte passione per il perseguimento dell’interesse pubblico ma sicuramente anche dalla ottima retribuzione per chi riuscirà a conquistare lo Scranno di Primo Cittadino o di Consigliere Comunale eletto nelle prime quattro posizioni per ..........

lunedì 15 maggio 2023

Sta male un cittadino di Sersale, Petronà, Zagarise, Belcastro .....? L'ambulanza parte da Sellia Marina se va bene.

 


Undici paesi della presila catanzarese: da Sersale a Petronà, passando per Zagarise e Belcastro. E altri comuni ancora si trovano spesso senza ambulanza. ( come riporta il sito online: ilreventino.it)  L’ambulanza a Sersale c’è, ma è parcheggiata perché mancano gli operatori precettati su altre sedi come a Taverna o a Falerna. Nell’ultimo mese, un giorno si e un giorno no, si registrano decisioni a dir poco opinabili. A volte viene spostato l’autista, altre volte l’infermiere, mai il medico perché non c’è. E se sta male un cittadino anziano di Sersale? L’ambulanza deve arrivare da Sellia Marina oppure da Catanzaro lido per raggiungere realtà lontane dal nosocomio più vicino almeno 60 chilometri. Del pesante disservizio sono........

sabato 15 aprile 2023

Una coppia di anziani consegnano 5 mila euro a un finto carabiniere. "Vostro nipote ha provocato un incidente, ma con un pagamento in contanti......Truffa nel catanzarese

 "Vostro nipote ha provocato un incidente, ma con un pagamento in contanti....",  Nel Catanzarese una coppia di anziani consegnano 5 mila euro e vengono truffati da finti carabinieri


 Sulla truffa stanno indagando i veri carabinieri della locale stazione, che già da tempo stanno tenendo alta l'attenzione sulle truffe agli anziani che rischiano di non sentirsi al sicuro neanche più all’interno delle mura domestiche. Lì dove conservano risparmi e ricordi, sui quali troppo spesso sono riusciti a mettere le mani criminali senza scrupoli, riuscendo il più delle volte a farla franca proprio per la fragilità delle vittime indifese. la parte offesa eviterà denunce e guai per il ragazzo". E loro, due anziani coniugi di un Comune del Catanzarese, non hanno esitato a credere alla telefonata di quel carabiniere che gli comunicava il ricovero del nipote in ospedale, nè al presunto collega che, regolarmente in divisa, dopo pochi minuti, ha ......... 

giovedì 13 aprile 2023

E' un catanzarese il vincitore del campionato nazionale “Pizza ai Sapori di Calabria"

 Qualificate giurie tra professionisti del mondo pizza, chef, giornalisti e esperti del settore agroalimentare hanno premiato Luigi per l’idea, la tecnica e la preparazione della sua pizza. Per realizzarla, il pizzaiolo catanzarese ha utilizzato un impasto semi-integrale – con 48 ore di lievitazione, realizzato con una farina tipo 0, una tipo 2 e una integrale -, con farcitura di crema di piselli bio, guanciale di maialino nero, cialde di pecorino del Monte Poro stagionato in caverna, polvere di olive nere, basilico e olio evo


Luigi Zampina, pizzaiolo di “Mordì” nel quartiere Pontepiccolo a Catanzaro, si è aggiudicato il primo posto nella categoria “Pizza a pala” nell’ambito della quinta edizione del campionato nazionale “Pizza ai Sapori di Calabria”. La prestigiosa competizione si è tenuta all’hotel 501 di Vibo Valentia, con oltre cento partecipanti da tutta Europa che si sono messi in gioco gareggiando tra le numerose categorie di gara. Luigi ha raccolto consensi anche al concorso “Sforna la bontà con Sabelli”. La sua.........

martedì 14 febbraio 2023

La seta per i vestiti di Gucci viene prodotta alle porte di Catanzaro da tre giovani imprenditori

 


Percorrendo una nuova via della seta, la maison Gucci è giunta in Calabria, attirata dall’eco della tradizione recuperata da Miriam Pugliese, Domenico Vivino e Giovanna Bagnato, fondatori di Nido di Seta, cooperativa agricola che, nel piccolo borgo di San Floro, ha ripreso l’arte della gelsibachicoltura.

«Questa collaborazione avviata con Gucci, che ha scelto il nostro progetto come best pratice per la produzione dei loro primi foulard realizzati con fili di seta provenienti da pratiche agricole biologiche locali, consolida e impreziosisce il nostro percorso costruito con sacrifici, ricerca e impegno costante» dichiara, inorgoglita, Pugliese. Il progetto a cui fa riferimento rientra nella strategia Nature-Positive della casa di moda fiorentina che ha deciso di investire nell’agricoltura rigenerativa per aumentare la presenza di materie prime biologiche, riciclate e approvvigionate da fonti responsabili, mirando a proteggere e ripristinare la natura e la biodiversità. Un obiettivo condiviso dai tre giovani imprenditori che, nel paesino a rischio spopolamento, dove quotidianamente coltivano gelsi e allevano bachi, sono riusciti a intessere il pregiato filo di seta con le filiere del lusso.  Ma il bandolo della matassa di Nido di Seta è da ricercare nel passato: San Floro, infatti, era storicamente noto per l’allevamento del baco da seta. L’area del catanzarese, per l’eccellenza dei suoi manufatti, era definita la capitale europea della seta. Poi, nell’ultimo secolo, la .................

lunedì 23 gennaio 2023

Catanzaro; la regione paga ben 146 mila euro all'anno di fitto per un garage quasi vuoto Ecco dove si trova l'immobile, in pessime condizioni igienico-sanitarie

 Lo sperpero di risorse pubbliche è sempre odioso, lo diventa ancor di più quando era stato denunciato da tempo e non si è posto rimedio. È quanto dichiara il sindacato CSA-Cisal sull’incredibile vicenda dell’affitto a carico della Regione Calabria di un immobile a Catanzaro in via Molè utilizzato come deposito di vecchi faldoni e materiale fuori uso per una spesa di 146 mila euro all’anno.Ebbene, il sindacato CSA-Cisal nell’agosto del 2019 aveva denunciato la questione, facendo peraltro notare le pessime condizioni igienico-sanitarie di quella che per contratto dovrebbe essere un’autorimessa. Da allora cosa è cambiato? Il degrado è sicuramente aumentato e anche mutato il beneficiario privato del canone di locazione (poiché il precedente proprietario ha proceduto alla cessione del ramo d’azienda, fra cui appunto il bene oggetto del contratto con la Regione), ma per il resto rimane l’incredibile spreco di soldi pubblici dei contribuenti calabresi.




Anzi, un’altra cosa è cambiata, rispetto all’ultima visita (appunto nel 2019), è sensibilmente diminuito il materiale (principalmente cartaceo) accatastato all’interno dell’autorimessa. E quindi, a maggior ragione - chiede il sindacato CSA-Cisal - a cosa serve continuare a pagare un fitto passivo per un immobile in cui faldoni e altro materiale regionale sono tenuti in condizioni così precarie e soprattutto occupando un davvero esiguo spazio rispetto alle dimensioni dell’autorimessa? Non sarebbe stato meglio - già a partire dal 2019 - scegliere un’altra soluzione risparmiando il danaro dei calabresi? L’ultima liquidazione risale ad agosto 2022, infatti con decreto n. 9096 si è proceduto a liquidare al privato la seconda rata semestrale dopo quella erogata ad aprile 2022. Considerando che il contratto in essere è stato stipulato nel 2016, la Regione ha complessivamente speso - fino a oggi - 878 mila euro per un deposito dalla dubbia utilità.

E dire che - citando lo stesso decreto di liquidazione che ricostruisce l’iter amministrativo della pratica - questo contratto avrebbe dovuto risolversi già nel 2015, quando l’Amministrazione regionale si apprestava a trasferirsi negli ampi locali della Cittadella, una delle strutture più spaziose della Calabria. Ma, incredibilmente è stata attivata una clausola contrattuale che ha consentito la sopravvivenza del fitto passivo, che è meglio citare per esteso: “all’atto dello sgombero dei predetti locali sono emerse difficoltà inerenti l’idonea allocazione, in tempi brevi, delle copiose quantità di materiale cartaceo e di arredi non dislocabili in altri immobili in proprietà all'Amministrazione regionale”.

Ecco, sono passati ormai.......