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giovedì 12 gennaio 2023

Grazie all'associazione dei Comuni della Presila catanzarese “Sila Solidale” Sorbo San Basile (comune capofila)Albi, Magisano, Pentone, Taverna. Il Progetto “Educare in Comune” del Consiglio dei Ministri”: primo posto in Italia e unico in Calabria

 La costituenda Associazione dei Comuni della presila catanzarese denominata “Sila Solidale”, ha partecipato ad inizio 2021 in collaborazione con enti pubblici e privati, all’Avviso pubblico “EDUCARE IN COMUNE” un bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche della Famiglia volto al finanziamento di progetti finalizzati al contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali ed educative di persone minorenni.



Il Progetto proposto dalla suddetta Associazione dei Comuni rientra nell’area tematica Cultura, Arte e Ambiente e su circa duemila proposte progettuali si colloca al primo posto in Italia nella graduatoria provvisoria pubblicata sul sito istituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 10.01.2023.( Come riporta l'edizione odierna del sito lanuovacalabria.it )Inoltre, risulta essere unico progetto calabrese ammesso a finanziamento.  Il partenariato si compone oltre che dal Comune di Sorbo San Basile in qualità di Soggetto Capofila anche dai Comuni di Albi, Magisano, Pentone, Taverna, Associazione Ambientale Demetra, Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, Perlab, SOS Bambini, Associazione Sportiva Equipariamo, Coldiretti e Demoskopica. Un ruolo preminente è occupato dall’Istituto Comprensivo di Taverna con i suoi 18 plessi che saranno il terreno di sperimentazione delle linee di intervento con circa 300 studenti coinvolti. Le proposte progettuali promosse dai Comuni hanno come obiettivo quello della valorizzazione, dello sviluppo delle potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali dei bambini e degli adolescenti al fine di prevedere interventi e azioni in linea con gli obiettivi della Child Guarantee. Il Sindaco del Comune di Sorbo San Basile Vincenzo Nania, per il proprio lungo attivismo nel Terzo Settore, a livello locale e nazionale, particolarmente sensibile alle tematiche di rilevanza sociale, esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto dal gruppo di lavoro che ha visto impegnati in prima linea gli uffici comunali, in particolare la Dott. ssa Tiziana Crispino, Responsabile del Settore Amministrativo, già PhD ed esperta di tematiche relative all’analisi delle politiche pubbliche e all’innovazione sociale, che si è da subito adoperata nel coordinamento della fase di progettazione e formulazione della proposta, di concerto con i componenti del partenariato.Lo stesso Sindaco Nania ritiene che la fuoriuscita dall’isolamento delle aree interne debba essere perseguito mediante il potenziamento dei servizi scolastici attraverso il contrasto alla povertà educativa, quale migliore investimento possibile sulle nuove generazioni, da perseguire mediante l’integrazione tra Cultura e Ambiente. Decisivo il ruolo dell’Associazione Demetra che oltre  a indirizzare e  promuovere il coordinamento progettuale e impegnarsi nel coordinamento generale delle attività, ha favorito  la concertazione oltre che dei Comuni aderenti, anche di realtà socio-educative di assoluto livello coinvolgendo nel percorso S.O.S Bambini per quanto riguarda le azioni di sostegno alla genitorialità, la società Perlab pioniera in Italia dei percorsi sull’intelligenza emotiva, l’Associazione Equipariamo per le attività di Pet therapy, l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro per il coordinamento dei laboratori e Coldiretti per gli orti didattici. La ragion d’essere dell’iniziativa progettuale è quella di promuovere politiche di contrasto alla povertà educativa nelle aree interne della Sila Piccola catanzarese. I drivers di sviluppo e di contrasto allo spopolamento delle aree interne prescelti saranno l’ambiente, l’educazione e l’arte, che andranno a loro volta a impattare sul miglioramento dell’attrattività del territorio e sulla consapevolezza delle famiglie sull’importanza di vivere in un ambiente educativo vivace e stimolante per lo sviluppo dei bambini. Gli obiettivi generali della proposta progettuale sono quelli di rafforzare e mettere in rete gli attori della comunità educante per supportare le famiglie con bambini che vivono nelle aree interne, facilitando  anche l’accesso ai servizi delle famiglie in stato di vulnerabilità economica e sociale. I partners di progetto sono stati selezionati dal..... 

venerdì 21 ottobre 2022

Sila; 20 chilometri in un percorso mozzafiato. Sarà inaugurata domenica prossima la “ciclopista dell’Ampollino”, che collega il Centro Visite Trepidò del Parco Nazionale della Sila fino al Teatro Tenda di Spineto.

 La Ciclovia dei Parchi si arricchisce in Sila del tratto ciclabile da Trepidò a Spineto lungo il Lago Ampollino. Per la cerimonia d’inaugurazione saranno disponibili bici a noleggio




La Ciclovia dei Parchi della Calabria si arricchisce di un nuovo straordinario percorso ciclabile. Sarà inaugurata domenica la “Ciclopista dell’Ampollino”, che collega il Centro Visite Trepidò del Parco Nazionale della Sila al Teatro Tenda di Spineto, lungo la sponda del Lago Ampollino, in larga parte nel territorio apriglianese dell’altipiano. Si tratta di uno dei quattro percorsi previsti all’interno dell’area del parco. L’opera sarà presentata al pubblico nel corso di una cerimonia di inaugurazione, al Museo dell’Acqua e dell’Energia di Trepidò di Cotronei, domenica (ore 10:30). Un’occasione non solo per un soggiorno rigenerante e una passeggiata in bicicletta tra natura incontaminata e paesaggi unici, ma anche per scoprire tutte le bellezze del Parco Nazionale della Sila e del Centro Visite del Museo dell’Acqua e dell’Energia di Trepidò. “In un’immobile ristrutturato – si legge in una nota degli organizzatori - il turista potrà scoprire i paesi e le loro ricchezze grazie ad una tecnologia multimediale e interattiva”. Venti chilometri di “paesaggio mozzafiato”, nel cuore della Sila, da Trepidò, nella Sila crotonese, a Spineto, rinomata località del territorio di Aprigliano. La ciclovia nasce dalla collaborazione tra l’Ente Parco e il dipartimento Tutela dell’Ambiente della Regione. Il percorso, come viene fatto notare, attraversa aree verdi fino al Bacino del Lago Ampollino in un itinerario di bassa difficoltà ed adatto ad appassionati di ogni età. La Ciclopista dell’Ampollino si inserisce nel progetto della Ciclovia dei Parchi che attraversa la Calabria lungo la sua dorsale appenninica. Interessa un’area protetta vasta circa 350 mila ettari con un patrimonio paesaggistico, di biodiversità, di endemismi vegetali e animali, davvero straordinario. “Ben 545 chilometri da percorrere in bicicletta – viene spiegato - tra il Tirreno e lo Jonio, per scoprire tutta la bellezza e i parchi della nostra regione: il Pollino, la Sila, le Serre calabresi e l’Aspromonte. La Ciclovia ha già.... 

martedì 18 ottobre 2022

A2A annuncia investimenti per 6 milioni di euro nelle centrali in Sila, Albi, Magisano e Satriano



 E’ stata presentata dal Presidente di A2A, Marco Patuano, la prima edizione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale della Calabria che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo sul territorio calabrese nel 2021, nonchè i suoi piani di attività per la transizione ecologica dei prossimi anni.“Questo momento di restituzione dei risultati del 2021 agli stakeholders locali rappresenta un ulteriore passo nel percorso di collaborazione di A2A con la Regione Calabria, per fornire insieme un contributo concreto alla transizione energetica e all’economia circolare del territorio – ha commentato Patuano -. Il Gruppo nel 2021 ha investito in infrastrutture e impianti 6 milioni di euro, distribuendo localmente oltre 20 milioni di valore economico. Vogliamo continuare in questa direzione mettendo a disposizione le nostre competenze per valorizzare le potenzialità di crescita della Calabria, contribuendo al contempo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del Paese”.A2A ha organizzato, nella stessa giornata, in collaborazione con The European House Ambrosetti, un incontro che ha coinvolto stakeholder locali. I partecipanti hanno potuto confrontarsi e prendere posizione su 10 bivi tipici della transizione ecologica, indicando le 10 “svolte giuste” da compiere sul loro territorio. I risultati dell’incontro, condivisi con il Presidente di A2A, che ha partecipato alla discussione, serviranno a orientare al meglio il Piano Strategico di A2A, individuando le leve abilitanti più adatte a sostenere il cambiamento e sviluppare soluzioni inclusive, efficaci e su misura.Le iniziative di ascolto degli stakeholder hanno coinvolto anche Milano, Bergamo, Brescia, FriuliVenezia Giulia, Valtellina-Valchiavenna, e Piemonte, a cui si aggiungeranno nelle prossime settimane le tappe in Sicilia e Puglia. Il racconto del Bilancio di Sostenibilità territoriale di A2A si snoda sul filo di tre parole chiave; Pianeta, Persone, Prosperità. Ambiti identificati dal World Economic Forum con il documento “Measuring Stakeholder Capitalism: towards common metrics and consistent reporting of Sustainable value creation”.

Un modo efficace anche per rappresentare l’impegno di A2A ad essere una Life Company, che si prende cura ogni giorno della vita delle persone e del Pianeta, occupandosi di ambiente, acqua ed energia, con le tecnologie più avanzate e uno sguardo sempre rivolto al futuro con l’obiettivo di migliorare la vita di tutti.Gli impianti idroelettrici di A2A in Calabria sono costituiti da diverse centrali poste sul versante ionico della regione e configurabili in aste: Sila, Albi Magisano e Satriano. Nel 2021 sono stati prodotti complessivamente 580 GWh di energia elettrica rinnovabile, permettendo così di evitare 247mila tonnellate di CO2.Per la transizione energetica della Regione, risulta fondamentale il contributo della Centrale Termoelettrica di Scandale (Ergosud, partecipata al 50% da A2A), che utilizza il gas naturale per produrre energia: quest’anno ne sono stati prodotti 2.164 GWh, pari al 13,7% della produzione elettrica totale della Calabria. Sono stati ............. 

venerdì 2 settembre 2022

Brutta disavventura di due ragazze 19enni, Perse nelle montagne della Presila Catanzarese. A causa della pioggia, non accorgendosi di una cunetta profonda, erano rimaste impantanate con l’auto.

 


Si erano troppo affidate al navigatore satellitare, anche quando, dalle strade principali, il software le aveva fatte andare su strade sterrate e impervie, le due ragazze diciannovenni della provincia di Catanzaro che nella mattina del 1 settembre hanno contattato, disperate, il numero di emergenza 112. Avevano spiegato, con inquietudine, che durante il viaggio da una località della Sila catanzarese al comune di residenza di una delle due, il navigatore le aveva condotte su strade sterrate fino a quando, anche a causa della pioggia, non accorgendosi di una cunetta profonda, erano rimaste impantanate con l’auto.Si erano troppo affidate al navigatore satellitare, anche quando, dalle strade principali, il software le aveva fatte andare su strade sterrate e impervie, le due ragazze diciannovenni della provincia di Catanzaro che nella mattina del 1 settembre hanno contattato, disperate, il numero di emergenza 112. Avevano spiegato, con inquietudine, che durante il viaggio da una località della Sila catanzarese al comune di residenza di una delle due, il navigatore le aveva condotte su strade sterrate fino a quando, anche a causa della pioggia, non accorgendosi di una cunetta profonda, erano rimaste impantanate con l’autoL’area in cui si trovavano, a loro sconosciuta, aveva peraltro una scarsa copertura della rete telefonica e telematica e quindi non solo il navigatore non era più funzionante, ma neppure erano riuscite a contattare familiari o amici per farsi aiutare. Erano riuscite solo a contattare il numero di emergenza cui avevano spiegato, per sommi capi, la strada sino a lì effettuata e, quindi, a delimitare l’area delle ricerche alle aree boschive site tra i comuni di San Pietro Apostolo e GimiglianoVeniva subito attivato un equipaggio della Stazione Carabinieri di Tiriolo che, avvalendosi della conoscenza del territorio e delle indicazioni fornite, dopo alcune ore di ricerche riusciva a rintracciare l’autovettura con a bordo le due ragazze rese ancora più impaurite dal probabile riavvio delle precipitazioni temporalesche e dal fatto che i cellulari, con i quali erano riuscite a rimanere in contatto con il 112 e con chi le ricercava, si stavano velocemente scaricando. I carabinieri hanno provveduto a tranquillizzare le due giovani facendo giungere sul posto sia i familiari che un mezzo dei vigili del fuoco per provvedere al recupero dell’auto dalla cunetta. Una storia terminata con un lieto fine ma che fa riflettere alla luce del fatto che spesso, soprattutto nelle aree di montagna, capita che automobilisti non conoscitori delle zone, avvalendosi unicamente della tecnologia, si ........... 

mercoledì 31 agosto 2022

Nel Villaggio Mancuso realizzato un bellissimo murales in omaggio a Mamma Natuzza. Dopo la statua già meta di pellegrini una nuova opera nei luoghi a Lei cari dove trascorreva dei periodi di riposo.

  


Villaggio Mancusa Sila ( Taverna CZ )Quel posto incantato dove Mamma Natuzza durante la sua vita terrena andata spesso per concedersi un periodo di riposo respirando l'aria salubre e frizzantina della Sila. Dopo la bellissima statua meta già di diversi turisti e pellegrini  è stato ultimato in questi giorni dall'artista Giuseppe Garofalo di Roccabernarda  L’opera ha preso vita grazie alla raccolta fondi organizzata dal signor Mario Garofalo e all’aiuto del comitato Siletta di cui riveste il ruolo di presidente. Al murales di Natuzza Evolo una volta completato è stata l’aggiunta una sua frase che è tra l’altro – ha affermati Garofalo – la mia preferita: "siate sempre sorridenti anche nella sofferenza, con Cristo nel cuore non può regnare la tristezza”

L’artista  Giuseppe Garofalo ha saputo raccogliere tutta la dolcezza dello sguardo di Mamma Natuzza, immortalandola in uno dei luoghi a lei più cari. I fedeli, frequentatori della Sila, che ricorderanno gli imponenti raduni di preghiera degli anni passati a Villaggio Racise, avranno un’ altro luogo per andare a pregare. Presso Villaggio Cutura c'è una piazza, a Lei .......

sabato 30 luglio 2022

Stanno bene i 2 ragazzi Catanzaresi dispersi ieri in Sila in località "Buturo"

 



Hanno
fatto rientro i due scout che stavano facendo un'attività di trasferimento su un sentiero all'interno di un'area tra Buturo e Orme nel Parco, nel Parco Nazionale della Sila. L'allerta era arrivata intorno alle 19.50 dal Reparto Carabinieri Forestali del Parco Sila. Sono intervenuti subito tecnici della Stazione di Soccorso Alpino Catanzaro del Soccorso Alpino e Speleologico Catanzaro. I due ragazzi, seppur provati, stanno bene.

sabato 9 luglio 2022

l Canyon delle Timpe Rosse, nascono nel parco della Sila scendono lungo la presila Catanzarese, ne parlano tutte le riviste ma noi le conosciamo?

 

La natura ci regala delle opere d’arte di bellezza incredibile: è il caso del Canyon delle Timpe Rosse, una delle perle meno conosciute della Calabria

Mare, sole e tante spiagge stupende: la Calabria è una meta perfetta per l’estate, e il turismo balneare in effetti è una delle sue prerogative più celebri. Tuttavia, basta addentrarsi un pochino per scoprire che le bellezze di questa regione non si limitano assolutamente solo all’incantevole litorale. La natura offre il meglio di sé tra suggestivi parchi ricchi di vegetazione e impetuosi corsi d’acqua che si snodano in un paesaggio da favola. Ed è proprio la forza dell’acqua ad averci regalato un piccolo capolavoro assolutamente da esplorare: il Canyon delle Timpe RosseImmaginate un piccolo torrente dalle acque cristalline, che scorre vivace in mezzo ad una rigogliosa vegetazione, attraversando per pochi chilometri l’entroterra calabrese per poi gettarsi nel mar Ionio lungo quel bellissimo tratto di litorale chiamato Costa degli Aranci. Ecco, questo è il torrente Uria: uno dei tantissimi brevi corsi d’acqua che affollano questa regione, ma che si distingue per una particolarità. Nei millenni, il suo incessante lavorio sulla roccia ha dato vita al Canyon delle Timpe Rosse, una perla quasi sconosciuta e dal fascino rarissimo.

Qui i colori sono incantevoli, una visione che toglie il fiato. L’area è caratterizzata dalla presenza di imponenti rocce di arenaria rossa, la cui sfumatura così particolare è dovuta alla ricchezza di ferro nel terreno. Il contrasto con il verde della natura lussureggiante che circonda il canyon è davvero suggestivo: una meraviglia che si amplifica al tramonto, quando gli ultimi raggi tiepidi del sole riflettono ancor di più il rosso delle rocce facendole sembrare quasi in fiamme. E ad aver dato origine a questo spettacolo unico al mondo è stato proprio il torrente Uria, che ha modellato le pareti in geometrie bizzarre e ricche di fascino.Il Canyon delle Timpe Rosse offre un’escursione assolutamente imperdibile, ma decisamente ardua. Si tratta di un percorso breve, che si può effettuare in circa un paio d’ore, ma prevede una discesa piuttosto ripida che non è adatta ai meno esperti. Il paesaggio è bellissimo, impreziosito da graminacee, giaggioli siculi e fichi selvatici: colori e profumi, soprattutto in primavera e in estate, regalano la prima grande emozione di questo piccolo viaggio. Il sentiero conduce velocemente verso il basso, presso l’alveo del fiume, dove il canyon si apre in tutto il suo splendore.

Qui, maestosi pinnacoli più chiari, che madre natura ha realizzato con la roccia calcarea, puntano verso il cielo formando bizzarre sculture che mente umana non avrebbe mai potuto ideare. Una volta guadato il corso d’acqua, non resta che addentrarsi tra le imponenti pareti rocciose di un rosso meraviglioso. Questo è il canyon vero e proprio, dove il silenzio è interrotto solamente dallo scrosciare dell’acqua sulle pietre e dagli sporadici rumori degli uccelli. Tra le rocce, è possibile infatti avvistare numerosi buchi che offrono riparo ai tanti rapaci che nidificano in questa zona, tra cui il capovaccaio. Mentre le pareti si restringono sempre di più, il paesaggio si fa via via più incantevole. E alla fine ecco il sole brillare di nuovo su un’ampia distesa interrotta, anche qui, da pinnacoli scolpiti mirabilmente dal vento.

Canyon delle Timpe Rosse, come raggiungerlo....................

sabato 2 luglio 2022

Il treno della Sila che va a idrogeno da Cosenza a Catanzaro, lunga 113 km il PNRR stanzia 280 milioni ma mancano i binari.

 “Quali iniziative sta assumendo la Regione Calabria per ripristinare la percorribilità di tutta la tratta ferroviaria Cosenza-Catanzaro Lido, così importante e propulsiva per lo sviluppo sociale, turistico ed economico di una zona vasta e fondamentale della Calabria? Intende, la Regione, attivarsi per conoscere la situazione dei vari interventi previsti, l’attuale effettiva disponibilità delle risorse impegnate negli anni, ottenere precise indicazioni sui tempi e sulle modalità dei progetti di riqualificazione e ammodernamento della tratta e sui tempi di completamento degli stessi?” Sono le domande contenute in un’interrogazione, depositata nella mattinata di ieri 1 luglio, dal capogruppo del M5S, in Consiglio Regionale, Davide Tavernise e relative alla linea ferroviaria Cosenza – Catanzaro Lido.


            “La ferrovia Cosenza-Catanzaro Lido – ricorda Tavernise – è una linea ferroviaria locale a scartamento ridotto, gestita dalle Ferrovie della Calabria, di grande richiamo turistico per i paesaggi da essa attraversati, specialmente nelle aree interne della Sila. Lunga 113 km  ha sempre sofferto dei problemi derivanti dalla difficile idrogeologia. In particolare il tratto ferroviario, compreso tra Soveria Mannelli e Rogliano, è interrotto a causa di frane e smottamenti. Proprio su questa linea – continua Tavernise –  utilizzando i fondi del PNRR, si vuole sperimentare la transizione sostenibile, utilizzando treni ad idrogeno. Allo scopo sono previsti 280 milioni in favore delle Ferrovie della Calabria per interventi di potenziamento ed ammodernamento delle linee ferroviarie regionali Cosenza‐ Catanzaro. Un investimento importante che nella giornata di ieri ha iniziato ad assumere i contorni della concretezza, stante la firma dei due decreti ad opera del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, con la quale si dà il via alla sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto ferroviario con la conferma dell’interessamento della tratta ferroviaria Cosenza-Catanzaro. “Eppure oggi permangono molti dubbi sull’effettivo utilizzo dell’intero tratto ferroviario – denuncia il pentastellato – visto, ad esempio, che il progetto di adeguamento, messa in sicurezza e velocizzazione della linea Cosenza – Catanzaro per 53 milioni e mezzo di euro (già previsti dalla delibera CIPE n. 54/2016), derivanti dal fondo per lo sviluppo e la coesione relativo alla programmazione 2014-2020, risulta non avviato, nonostante la fine dei lavori prevista per il 30 giugno 2022. Risultano essere stati finanziati, poi, 74 milioni e 860 mila euro attraverso lo schema di convenzione tra Ministero, Regione e Ferrovie della Calabria approvato dalla Giunta Regionale ad ottobre 2020, per la realizzazione degli interventi di adeguamento della tratta agli standard di sicurezza nazionali. Altri fondi, poi, (8,5 milioni di euro) risultano essere stati stanziati per i movimenti franosi che hanno interessato la linea ferroviaria, per poter ripristinare la continuità della tratta il cui servizio è interrotto oramai da diversi anni”. “Senza un’accelerazione dei tempi – conclude Tavernise – si andrebbe incontro ad un possibile disimpegno di .........

sabato 30 aprile 2022

Il borgo fantasma alle pendici della Sila con i suoi 2 ultimi abitanti, Giovanni e Maria, che alla bella età che supera gli ottanta anni, non vogliono spegnere la fiammella di vita.

 

Tutti vivevano grazie alla terra e ai suoi frutti. Ci sono ancora evidenti le tracce di una storia antica fatta di aspri confronti tra i monaci greci di Caccuri e quelli florensi di Gioacchino da Fiore. E c’è la storia della ‘Patìa’, un monastero che era sorto in quei luoghi di pace e di silenzio.


 Fantino oggi è quasi un ammasso desolante di caseggiati, come lo descrive in un recentissimo e documentatissimo libro, Antonio Talerico, ingegnere che ha lasciato il borgo con la famiglia insieme a tutti gli altri, ma l’amore per questi luoghi è rimasto intatto. I ‘fantinisi’ hanno creato un’associazione che tiene vivo il ricordo del loro borgo, ogni tanto promuovono qualche iniziativa e ogni anno a settembre organizzano la processione del patrono ‘San Giuvanniellu’. Fino agli anni ‘70-‘80 qui vi abitavano tra le 600 e le 800 persone, poi la lenta e incessante emigrazione verso il nord, verso l’Europa e le Americhe. L’agricoltura non bastava più a soddisfare le esigenze delle nuove generazioni, per come per un secolo aveva reso autonomo il Borgo. La distanza e l’isolamento erano sempre più insopportabili: perfino arrivare a San Giovanni in Fiore e Caccuri era stancante.

 Sono rimasti solo loro, Giovanni e Maria, che  alla bella età che supera gli ottanta anni, non vogliono spegnere la fiammella di vita che arde sempre più stancamente nel borgo sperduto di Infantino (o Fantino). Un’oasi incantevole che si adagia alle pendici dell’altopiano della Sila, là dove comincia l’alta Valle del Neto, mentre l’antico marchesato di Crotone si distende fino al mare. La vallata è impressionante nella sua interminabile estensione e nella bellezza di quei luoghi accarezzati dal vento, dal sole e da un definitivo silenzio. Si vedono chiaramente i campi floridi di frutteti, vigneti, i resti di ricoveri per asini e muli, capre, bovari e mandrie, dentro un grande afflato d’umanità e di immensa solidarietà. Nessun servizio, nessun collegamento, la chiusura delle ultime aule scolastiche. Poi l’aria di modernità che era arrivata anche tra le case di quel villaggio ha fatto tutto il resto. E tutto ha spazzato via. La coppia di anziani resiste: «Noi stiamo bene, abbiamo fatto qui la nostra vita, abbiamo una bella casetta. Perché dovremmo andarcene?», dice Giovanni che a Infantino è nato e cresciuto. Maria la sentiamo parlare a lungo e a voce alta al telefonino. È tranquilla e sembra felice. Il padre di Maria era del villaggio ma si era trasferito fuori da tempo. Poi lei ha sposato Giovanni e vi è ritornata definitivamente. Di recente una coppia più giovane ha deciso di abitare nel villaggio. Le case stanno inevitabilmente accartocciandosi. I tetti sono i primi a crollare. Ma il villaggio ha ancora una buona e autonoma condotta di acqua potabile e una funzionante rete fognaria. Qualcuno ha ristrutturato le casette in pietra. Chissà! C’è la piccola e bella chiesa costruita dall’attivissimo ‘parroco delle periferie’,  mons. Carlo Arnone, che ha speso la sua vita a servizio di borghi e quartieri dimenticati. Andiamo .....................

sabato 29 gennaio 2022

Disputa Sull'Albergo delle Fate. La famiglia Arcuri vince anche in Corte d'Appello la quale si riserva di richiedere ulteriori danni di immagine e per calunnia

 La famiglia Arcuri, proprietari dell’immobile denominato Grande Albergo Parco Delle Fate, si dicono soddisfatti dei risultati ottenuti e venuti finalmente alla luce, con l’augurio che si sia chiusa definitivamente questa parentesi, che li ha visti apparire ingiustamente sulle testate giornalistiche, riservandosi di richiedere ulteriori danni di immagine e per calunnia alla Mancuso. Oggi si può definire così conclusa la vicenda. La Corte d’Appello di Catanzaro, si pronuncia definitivamente sull’appello proposto da Sveva Mancuso e dichiara inammissibile l’appello, lo rigetta  e, per l’effetto, conferma la sentenza impugnata e  condanna Sveva Mancuso  al rimborso, in favore delle parti appellate, delle spese del presente grado di giudizio che liquida per ciascuno in euro 6.615,00 per compensi, oltre spese generali. Il pagamento delle spese, in generale e per ogni parte corrisponde ad un totale, tra tutti i gradi di giudizio a circa 100.000,00 euro


La Corte d’appello di Catanzaro  si è riunita in camera di consiglio per pronunciare la sentenza tra Sveva Mancuso  rappresentata e difesa da Francesco Gigliotti ; Marchese Francesco, in qualità di amministratore unico dell’Alfa Sila s.r.l., rappresentato e difeso da Adolfo Guarany e Mariangela Guarany; Arcuri Carmine, in qualità di amministratore unico della Euromedia s.r.l., che rappresenta la proprietà del Grande Albergo Parco Delle Fate, rappresentato e difeso da Pietro Mancuso del foro di Catanzaro; Paternostro Nunzio, in qualità di socio dell’Alfa Sila s.r.l., rappresentato e difeso da. Fernando Lomanno del foro di Roma; Rango Lucia, in qualità di socio dell’Alfa Sila s.r.l., rappresentata e difesa da Patrizia Procopio; Paola Gualtieri rappresentata e difesa da. Raimondo Garcea;  Società Cattolica di Assicurazione, in persona del suo procuratore .Alessandro Bettman difeso da Paolo Battaglia; Unipolsai Assicurazioni S.p.A ., in persona del legale rappresentante difeso de Alessandro Tassoni che la rappresenta. Già l’udienza dello scorso ottobre si era determinata con le seguenti motivazioni per la proprietà del Grande Albergo Parco Delle Fate, quindi nei confronti di Carmone Arcuri legale rappresentante: ” In via preliminare, si dichiara l’appello inammissibile richiesto da........

lunedì 22 novembre 2021

La Sila regala meraviglie, Raccolti 2 funghi porcini da record, oltre 2 kg di prelibatezza uno nella Sila Catanzarese

 La Sila non smette di regalare emozioni. Dopo una stagione eccellente per la qualità dei funghi porcini, i nostri boschi, ancora oggi, racchiudono delle bellezze da sorprendenti.  2 funghi porcini da guinness dei primati raccolti , il primo nella Sila Catanzarese.



 PETRONA'Un fungo di due chili e 300 grammi è stato trovato nel territorio di Petronà, in provincia di Catanzaro. La stagione dei funghi ai piedi dei monti della Sila non finisce di sorprendere: e, infatti, proprio nella giornata di sabato, in località Scozzafava, è stato trovato un porcino da record. A fare la felice scoperta è stato Andrea Rocca di Petronà, abituale ricercatore di funghi. Andrea non ha trovato solo l’abnorme esemplare, alto trenta centimetri, di boletus edulis, ma anche altri piccoli porcini e funghi di altre specie.


Nei pressi di Moccone ( Camigliatello Silano) raccolto un porcino di oltre 2 kg.Enzo Calabrese di Mongrassano, appassionato di funghi, amante della natura e  fruitore attento del bosco, il primo posto, sul nostro podio, per questo mese di novembre. Una Guest Star da 2 chili e 300 grammi recuperata da Enzo, nei meandri nascosti dei nostri territori silani. Un profumo idilliaco per i palati più raffinati. Il principe del bosco, dal ........

mercoledì 15 settembre 2021

Presila; Attimi di paura in località "Tirivolo" famiglia aggredita da 2 grossi cani mentre erano alla ricerca di funghi. Per fortuna la vicinanza dell'auto ha evitato il peggio.


 

Ci troviamo in località  Tirivolo un vero paradiso dove si respira l'aria piu pulita d'Europa. Posto magico dove con l'arrivo delle prime piogge il sottobosco regala funghi incontaminati. Qui arriva gente da Zagarise, Sersale e da altri centri vicini .Ci giunge una segnalazione da parte di una famiglia la quale ha vissuto momenti di terrore che fa subito venire in mente il triste epilogo di Soverato. Ecco un breve passaggio della email:" Ieri pomeriggio andando a funghi a tirivolo con i miei figli ci siamo trovati davanti due cani che uscivano da un recinto ci hanno inseguito e abbaiando , per fortuna non eravamo distanti dalla macchina ci siamo salvati per miracolo la paura è stata veramente tanta" Località "Tirivolo" ricade nel comune di........



martedì 7 settembre 2021

Ritrovato stamattina l'uomo che era scomparso da ieri in località Tirivolo, nella Sila catanzarese.

  


Pietro Pallone scomparso ieri mentre era in cerca di funghi nella Sila Catanzarese  si erano perse le tracce nei pressi di Tirivolo. Sul posto Soccorso alpino, Guardia di finanza, Carabinieri, Carabinieri forestali, Vigili del fuoco e l'associazione "Angeli della Sila" L’uomo, che appare stanco, provato ma in buone condizioni di salute, ha camminato per tutta la notte fino a raggiungere un’abitazione di Soveria Mannelli. Le persone che lo hanno accolto, lo hanno quindi accompagnato nella postazione dei Vigili del fuoco allestita nell’area di “Orme nel parco”. Sul .......

sabato 4 settembre 2021

La Ciclovia dei Parchi, 545 chilometri toccando 60 comuni Calabresi attraversando i parchi della Sila, Pollino, Aspromonte e delle Serre pedalando

 La Ciclovia dei Parchi è sicuramente un ottimo biglietto da visita per sostenere il progetto di valorizzazione del turismo sostenibile sul quale ha scommesso la Calabria. L'idea di base era quella di creare un itinerario che unisse le quattro principali aree naturalistiche della Regione, convertendo la rete di sentieri, sterrati e di strade minori a basso traffico in una grande via verde che si snoda lungo tutta la dorsale appenninica regionale per circa 545 chilometri. Si inizia a pedalare a Laino Borgo (in provincia di Cosenza) e si arriva fino a Reggio Calabria toccando una sessantina fra città e piccoli borghi e attraversando un'area protetta di circa 350mila ettari in quattro diversi parchi naturali, l'Aspromonte, la Sila, il Pollino e le Serre.


Scorci di paesaggio unici, esperienze da vivere in ogni stagione e in particolare quando le condizioni meteo stimolano l'attività all'aria aperta, come in questo caldo finale d'estate. Il turismo in bicicletta, complici le restrizioni legate alla pandemia, ha conosciuto negli ultimi due anni un ulteriore salto in avanti in termini di popolarità rispetto ai numeri da primato registrati nel 2019, quando in Italia si registrarono secondo Legambiente per gli appassionati delle due ruote oltre 55 milioni di pernottamenti (dei quali 34,4 milioni a firma straniera). Le opportunità sono tante, dall'escursione di poche ore nei parchi e nelle campagne fuori città ai fine settimana sulle strade del vino, dal bici-viaggio a tappe con gli amici o in famiglia alla scoperta delle ricchezze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche della Penisola alle pedalate immersi nella natura in sella a una e-bike. L'esperienza del cicloturismo, oggi più che mai, è veramente alla portata di tutti. Ecco qualche idea per le ultime uscite pre-autunnali.

I percorsi premiati con l’Italian Green Road Award 2021

Gli addetti ai lavori lo conoscono come l'Oscar italiano del cicloturismo ed è un premio viene assegnato ogni anno alle “vie verdi” delle regioni italiane che si distinguono per ........... l'attenzione sanno valorizzare meglio di altre i percorsi ciclabili completandoli con servizi idonei allo sviluppo del turismo lento e di quello in bicicletta in modo particolare. L'edizione 2021 dell'Italian Green Road Award ha visto primeggiare ex aequo la Provincia Autonoma di Trento con la Green Road dell'Acqua e la Calabria con la Ciclovia dei Parchi davanti all'Emilia Romagna con la Ciclovia del Sole, alle Marche con il cosiddetto GABA, Grande Anello dei Borghi Ascolani e alla Basilicata, a cui è andata la menzione speciale di Legambiente con la ciclovia che porta da Matera alle Dolomiti Lucane.

Fonte: ilsole24ore.it

lunedì 23 agosto 2021

Taverna; E' stata inaugurata oggi la statua di Mamma Natuzza con la benedizione di due siti dedicati alla Mistica di Paravati nel giorno del suo compleanno.

 Oggi in tanti, in ogni luogo, la ricorderanno con la preghiera, mentre nel Comune di Taverna, in località Cutura, dove era solita trascorrere il periodo estivo, le è stata dedicata una piazza. In suo ricordo sarà anche scoperto un monumento.



Mamma Natuzza.  la mistica di Paravati  amava molto la Sila, in località Cutura aveva una casa  e lì amava ritirarsi spesso in meditazione. Oggi lunedì prossimo alle ore 11, non solo una piazza, ma anche un monumento. L’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione comunale di Taverna con il primo cittadino Sebastiano Tarantino, in sinergia con le autorità religiose e la Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime. Oggi è il giorno del compleanno di Mamma Natuzza, la cui esistenza


terrena si è conclusa il primo novembre del 2009.La sua nascita avvenne in una modesta abitazione di Paravati il 23 agosto del 1924, senza la figura protettiva del padre scappato come tanti in quegli anni bui e disperati verso l’ Argentina e senza fare più ritorno al suo paese. Un’assenza che peserà non poco sulla vita di Natuzza ma che rappresenterà anche l’inizio della sua missione di carità e di accoglienza verso gli altri. Come ricordano, infatti, ancora oggi le.............

mercoledì 28 luglio 2021

Coppia di turisti del nord si perde in Sila prontamente recuperati riportati alla loro vettura

  Una giovane coppia di turisti di Ravenna Soccorsa in Sila, avevano perso l’orientamento e contattato il 112.



E’ stata raggiunta e riportata alle auto nel tardo pomeriggio di ieri una giovane coppia di turisti di Ravenna. I ragazzi avevano chiamato il 112 segnalando di essere in difficoltà dopo essersi inoltrati nella Strada delle Vette, nel cuore della Sila. Una squadra mista della Stazione Lorica del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza unitamente ai Carabinieri Forestali li ha ...............

sabato 17 luglio 2021

Nella Sila catanzarese approda la "Foresta Terapia" Sinergia tra Comune di Taverna e l'Università degli studi Magna Grecia di Catanzaro

 Una "full immersion" multiemozionale e benefica nella natura e nei suoi elementi. A costo zero e, anzi, in grado di generare anche consistenti risparmi.


Dal Piemonte alla Toscana, dal Trentino al Lazio, al Friuli Venezia Giulia, al Molise: sono tante le regioni dove è stata adottata la Foresta Terapia - basata sull'ottenimento del benessere psicofisico grazie all'utilizzo delle proprietà benefiche della natura - che adesso approda anche in Calabria, nella Sila Catanzarese in uno degli angolo più vocati del Parco nazionale della Sila. Qui, si lavora da tempo su questo filone e lo scorso 11 maggio è partito il primo webinar del corso di formazione in "Consulente facilitatore in Forest Therapy nel Parco della Sila": a partecipare esperti dell'associazione Aimef (Associazione italiana di medicina forestale) e i candidati individuati dall'Ente Parco e dal Comune di Taverna, in veste di cofinanziatori. L'iniziativa sui avvale della supervisione scientifica del prof. Attilio Parisi, rettore dell'Università degli Studi di Roma "Foro Italico", in partnership con il prof.Guido Giarelli del Dipartimento di scienze della salute dell'Università degli Studi di Catanzaro e direttore del master executive in Medical Humanities-Scienze Umane in Medicina. Promotore dell'iniziativa è Rosario Amelio, medico esperto di scienze olistiche, ex assessore comunale e referente provinciale Aimef, che ha ideato e promosso la prima stazione sperimentale in Calabria di Forest Terapy, una pratica sia preventiva che curativa e riabilitativa, avviata sin dagli anni'80 in Giappone, rivelatasi particolarmente efficace per gestire lo stress e rafforzare le difese immunitarie. Il concetto di base è molto semplice: utilizzare al massimo le potenzialità che nascono dall'incontro tra uomo e natura. In altre parole, un sistema alternativo e privo di controindicazioni per ottenere i massimi benefici dai boschi intesi come autentiche e inesauribili miniere di benessere. La foresta terapeutica, "Shinrin Yoku" in giapponese o Forest Bathing "Bagno nella foresta" o immersione forestale, poggia i suoi fondamenti su dati convalidati dalla comunità scientifica internazionale. Come si esplica? Si passeggia sui sentieri in mezzo alle piante respirando profondamente. Dalle essenze degli alberi, infatti, si liberano dei terpeni, preziosi composti organici volatili e componenti degli oli essenziali, che sono dei potenti antinfiammatori.

    Sostanze prodotte e rilasciate in modo naturale tanto dalle radici quanto dalle foglie degli alberi, che riescono a stimolare l'apparato immunitario. Camminare nel bosco oltre a ritemprare la mente equivale, quindi, anche a curarsi. E non è necessario fare alcunché: può essere sufficiente riposare limitandosi semplicemente a respirare l'aerosol naturale degli alberi. L'hanno definita interazione benefica tra uomo e foreste ma è molto, molto di più. Primo beneficio: gli alberi filtrano e liberano l'aria dagli inquinanti ambientali, anche pollini.
    Asmatici e allergici potrebbero gradirlo. In Calabria questa grande opportunità nasce dalla sinergia tra l'Università degli ......

venerdì 2 luglio 2021

Dentro il Parco della Sila un area vincolata trasformata in deposito rifiuti, 4 denunce

 


I Carabinieri ‘Parco’ della stazione di Cotronei hanno segnalato quattro persone alla Procura della Repubblica per gestione illecita di rifiuti in un’area privata del comune di Petilia Policastro. L’area, sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale e compresa nel perimetro della zona 2 del Parco nazionale della Sila, era adibita a deposito incontrollato di rifiuti. Nello specifico, informano i carabinieri, “terre e rocce da scavo illecitamente smaltite provenienti da un cantiere edile aperto nelle vicinanze dove erano in corso dei lavori per la realizzazione di un manufatto da adibire ad abitazione”. Diverse le violazioni alla normativa ambientale e alla legge quadro sulle aree protette riscontrate dai militari, che hanno denunciato, a vario titolo, la ditta esecutrice dei lavori, un dipendente, il....... 

lunedì 17 maggio 2021

La Sila infestata dalla processionaria. Preoccupa sempre di più il numero crescente di pini aggrediti dai batuffoli bianchi.

  


I
n Sila, le estese pinete di Pino laricio calabrese sono infestate dalla 
Thaumetopoea pytyocampa.  Molte le segnalazioni relative all'invasione del lepidottero, grave situazione nei boschi della Sila. raggiunte vette un tempo impossibili: anche a 1400 metri 

A fronte del pericolo, è scritto in una nota, l'Ente Parco "ha già incaricato Vincenzo Palmeri, docente di Entomologia Forestale al Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria ed entomologo forestale, di predisporre una relazione sulla problematica in questione".
    "Necessario, dunque - prosegue la nota dell'Ente - che la processionaria non continui a diffondersi: fondamentale, a questo proposito, l'impegno dell'Ente Parco Nazionale della Sila, in sinergia con la Regione Calabria, attraverso lo studio delle tecniche di prevenzione e di contenimento dell'insetto più opportune. L'Ente, inoltre, con gli uffici regionali intende avviare un monitoraggio capillare della processionaria. I rischi dovuti alla processionaria e, in particolare, all'uscita anticipata dai nidi delle larve, che si spostano formando lunghe file, riguardano anche l'uomo, non soltanto l'ambiente a lui circostante. Del resto, si parla, appunto in riferimento all'uomo, di effetti urticanti che possono causare arrossamento della pelle, dermatite e, nel peggiore dei casi, choc anafilattico. Anche per gli animali tali insetti risultano assai pericolosi: la processionaria se ingerita provoca gravi danni".
    "L'Ente Parco, pertanto - conclude la nota - invita la............