Duro attacco del presidente Giuseppe Speziali: “Pronti a
combattere al fianco della regione”. A Paola occupati i binari della
stazione da molti sindaci e dal parlamentare del Pd Franco Laratta
“Fra i tanti regali di Natale che imprese e cittadini calabresi
hanno - loro malgrado - ricevuto, quello di Trenitalia è sicuramente il
più sorprendente, paradossale ed umiliante”. Lo afferma in una nota il
Presidente degli industriali della Calabria, Giuseppe Speziali. “Non ho
altre parole - aggiunge - per definire la decisione di sopprimere
numerose corse di treni che altro non producono se non l’ulteriore
marginalizzazione ed isolamento di una intera area del Paese cui si
impedisce, per la scelleratezza di qualcuno, di essere parte integrante
di una nazione civile. Non bastassero la crisi, i sacrifici che bisogna
sopportare per tirare fuori l’Italia da una situazione difficile, ci si
mettono anche le ferrovie a complicare una situazione che per la
Calabria ed il Mezzogiorno è già di per sé molto pesante. Nel mentre da
un lato le più alte cariche dello Stato evidenziano come lo sviluppo del
Paese passi attraverso lo sviluppo del Sud, dall’altro le azioni che si
mettono in campo in tema di trasporti ferroviari di fatto cancellano
quelle sono le precondizioni minime per lo sviluppo del territorio”. “Ma
come si può pensare - prosegue Speziali - di sviluppare intere aree del
Paese se si viene tagliati fuori, senza alcuna logica, dai collegamenti
ferroviari necessari per garantire l’interazione economica, sociale e
civile con le regioni più avanzate? Chi pagherà il costo di questi
tagli? Sicuramente non Trenitalia, ma cittadini ed imprese calabresi e
meridionali. Per questo è molto importante e significativo le azioni che
Regioni, anche politicamente diverse fra loro, stiano facendo sinergia
ed azione comune per riuscire a ribaltare una scelta che ci porta via
non solo dall’Europa ma dall’Italia stessa”. “Sotto questo profilo, come
Confindustria, siamo - conclude - al fianco della nostra regione e di
tutti coloro si stanno battendo in questi giorni, amministratori,
sindacati, cittadini, per una battaglia che è prima di ogni altra cosa
una battaglia di civiltà e di prospettiva futura per la nostra
Calabria”.
martedì 17 gennaio 2012
lunedì 16 gennaio 2012
Il percorso storico della donna in Calabria tra ieri e oggi (Seconda parte)
La ragazza da marito non doveva essere civetta o dare confidenza ai
giovanotti,
ma doveva fare la preziosa e non mostrarsi disponibile, in modo da rendersi appetibile agli occhi dell’uomo.
Alla donna veniva imposta una passività tale da renderla molto insicura e incapace di decisioni autonome. Pertanto, si sposava molto presto, passando spesso dal padre – padrone al marito – padrone. I matrimoni venivano, nella maggior parte dei casi, combinati dalle famiglie. L’amore non era ritenuto indispensabile e veniva relegato all’ultimo posto, anche perché convinti che esso sarebbe arrivato dopo, magari con la nascita del primo figlio. La ragazza accettava e subiva. Credo che nel nostro paese, nella seconda metà del 1800, ci sia stata una sola giovane donna che abbia osato ribellarsi a questo stato di cose: la mia bisnonna Giovanna appartenente agli “Stampatura”, la quale, innanzi alla fatidica frase “Vuoi tu sposare ……”, ebbe l’ardire di rispondere: “Nossignore, è mio padre che lo vuole.”
Dieci e lode, carissima nonna. Eri una vera amazzone!
E una volta accasata? La nostra donna si dimostrava infaticabile fino all’inverosimile. Sfornava figli a volontà e appena partorito ricominciava a dedicarsi ai lavori di casa fino a notte fonda e al lume di candela, ai lavori della campagna e all’educazione dei figli, tutti lavori molto faticosi e per nulla riconosciuti. E spesso doveva sopportare maltrattamenti da parte del marito che di frequente era prepotente.
Se anche l’uomo era disponibile a dare una mano nella conduzione della casa, ella rifiutava per non comprometterne l’immagine di virilità.
Ma poi è così vero che la donna calabrese nel passato ricoprisse un ruolo tanto subordinato? Io credo che questo fosse solo apparente e marginale. In realtà era la donna che occupava un posto di primo piano assumendosi l’onere dell’amministrazione completa della casa, compresa la gestione economica, e accentrando le cure sulla prole.
La donna del passato in Calabria possedeva alti principi morali, anche se forse ammantati di tabù e pregiudizi.
E oggi?
ma doveva fare la preziosa e non mostrarsi disponibile, in modo da rendersi appetibile agli occhi dell’uomo.
Alla donna veniva imposta una passività tale da renderla molto insicura e incapace di decisioni autonome. Pertanto, si sposava molto presto, passando spesso dal padre – padrone al marito – padrone. I matrimoni venivano, nella maggior parte dei casi, combinati dalle famiglie. L’amore non era ritenuto indispensabile e veniva relegato all’ultimo posto, anche perché convinti che esso sarebbe arrivato dopo, magari con la nascita del primo figlio. La ragazza accettava e subiva. Credo che nel nostro paese, nella seconda metà del 1800, ci sia stata una sola giovane donna che abbia osato ribellarsi a questo stato di cose: la mia bisnonna Giovanna appartenente agli “Stampatura”, la quale, innanzi alla fatidica frase “Vuoi tu sposare ……”, ebbe l’ardire di rispondere: “Nossignore, è mio padre che lo vuole.”
Dieci e lode, carissima nonna. Eri una vera amazzone!
E una volta accasata? La nostra donna si dimostrava infaticabile fino all’inverosimile. Sfornava figli a volontà e appena partorito ricominciava a dedicarsi ai lavori di casa fino a notte fonda e al lume di candela, ai lavori della campagna e all’educazione dei figli, tutti lavori molto faticosi e per nulla riconosciuti. E spesso doveva sopportare maltrattamenti da parte del marito che di frequente era prepotente.
Se anche l’uomo era disponibile a dare una mano nella conduzione della casa, ella rifiutava per non comprometterne l’immagine di virilità.
Ma poi è così vero che la donna calabrese nel passato ricoprisse un ruolo tanto subordinato? Io credo che questo fosse solo apparente e marginale. In realtà era la donna che occupava un posto di primo piano assumendosi l’onere dell’amministrazione completa della casa, compresa la gestione economica, e accentrando le cure sulla prole.
La donna del passato in Calabria possedeva alti principi morali, anche se forse ammantati di tabù e pregiudizi.
E oggi?
domenica 15 gennaio 2012
"Sul concetto di volto nel figlio di Dio" opera teatrale? Diretta? Da Romeo Castellucci un opera che offende noi Cristiani e non solo. Una sola parola Vergogna! Leggete con attenzione l'articolo
L'immagine scelta per essere sporcata
dai liquami è il dolcissimo Salvator Mundi di Antonello da Messina, che
ritrae Cristo nell'atto di benedire la terra.
Alla fine, sul viso imbrattato di Gesù discende un velo nero. A commento finale la scritta You are not my shepherd, «Tu non sei il mio pastore».
Al di là delle intenzioni più o meno spirituali o artistiche, note solo
all'intimità degli autori, e oltre i consumati dibattiti su dove finisca
la libertà d'espressione e dove cominci l'offesa a Dio e ai fedeli, le
scene sono risultate oggettivamente choccanti per la sensibilità di
larga parte del popolo cristiano. E non solo.
L'immondizia
che il “regista” Castellucci ha già messo in scena in Francia approderà
tra poco anche in Italia. Dal 24 al 28 gennaio presso il Teatro Franco
Parenti sarà infatti messo in scena lo spettacolo teatrale “Sul concetto
di volto nel figlio di Dio”.
La
coprofilia non è un fenomeno nuovo nel sottobosco dei cosiddetti
“artisti”, che trovano il modo di contrabbandare le loro penose
patologie per “espressioni d'arte”. Del resto, ognuno esprime ciò che ha
in sé stesso, né quindi ci turba il fatto che il sig. Romeo Castellucci
abbia, evidentemente, in sé stesso problematiche legate più alla
peristalsi che ai sentimenti e all'uso dell'intelletto.
Ciò
che ci turba e che non possiamo in alcun modo accettare è il fatto che
questo signore malato metta in scena una delle più vergognose offese al
cristianesimo, ai sentimenti più puri del popolo italiano, alla fede di
milioni di italiani e di centinaia di milioni di altri uomini e donne
nel mondo.
Nel
citato immondezzaio viene infatti gravemente oltraggiato il Sacro Volto
di Cristo, imbrattato con escrementi o con coloranti di adatta e
inequivocabile tinta.
Leggiamo
che nelle rappresentazioni già tenute in Francia, allo spettacolo
disgustoso e blasfemo si aggiungeva, evidentemente per togliere
qualsiasi dubbio, anche la diffusione di un fetore inconfondibile.
Davvero
si è superato ormai ogni limite. Può anche darsi che il Castellucci,
servile e prono alle più schifose mode dominanti, abbia messo in scena
quanto abbiamo sopra descritto per mostrare bene e senza possibilità di
errore la sua totale omologazione alla dilagante cristianofobia. Questo
vuol dire anche garantirsi un più facile accesso alle fonti di
finanziamento e mettersi al sicuro con le minoranze violente e
prevaricatrici.
sabato 14 gennaio 2012
Ignoti versano creolina nel liceo Scientifico di Sersale, Ma la maggioranza dei nostri giovani vuole crescere, comunicare come i ragazzi Scout arrivati a Sersale da Crotone.
Veduta di Sersale |
Lezione scolastiche sospese al Liceo Scientifico di
Sersale ignoti durante la notte
cospargono vari locali dell’edificio di creolina dell’accaduto indagano i
carabinieri della locale stazione, sono intervenuti anche i vigili del fuoco e
gli ispettori dell’azienda sanitaria provinciale chiudendo l’edificio sino alla
fine dei lavori di bonifica. Analogo caso
anche all’istituto “Maresca” di Botricello il quale il giorno successivo avrebbe dovuto
ospitare una conferenza stampa dell’amministrazione provinciale di Catanzaro
per la presentazione dell’ultimazione dei lavori di ampliamento dell’edificio. I
militari dell’Arma stanno vagliando eventuali analogia con i due casi tenendo
comunque in primo piano l’ipotesi che si potrebbe trattare della solita bravata
dei ragazzi per poter ottenere una giornata di vacanza arrecando però enormi
disagi e rischi.
Comunque la straganza dei ragazzi ha voglia si comunicare,di
socializzare, infatti nei primi giorni di Gennaio l’amministrazione comunale
del centro Silano ha ospitato 8 ragazzi di Crotone del gruppo scout della
parrocchia di “San Domenico”guidata da Don Raffaele Leto. La comitiva allegra e
festosa accompagnata da Suor Federica è stata ospitata nel Palazzo comunale di
Sersale. Il breve ma....
Acqua un bene prezioso in tutti i sensi. Secondo una ricerca di "Altroconsumo" in due anni rincari record sino al 42% tra le città meno care Catanzaro
In due anni il costo della bolletta dell’acqua è cresciuto tre volte di più dell’inflazione.
Un aumento medio del 12,5%, quasi 30 euro in più all’anno a famiglia. Con punte che arrivano però anche al 42%. Come è successo ad Aosta dove le tariffe dell’acqua hanno corso a una velocità dieci volte superiore all’aumento dell’inflazione e dove oggi i cittadini pagano per il servizio 249 euro l’anno. Con una sola consolazione, quella di sapere che la loro bolletta è la più rincarata d’Italia ma non la più cara in assoluto: a Firenze, a fronte di un aumento del 12%, una famiglia spende in media 506 euro l’anno. Il doppio di chi abita ad Aosta ma addirittura quasi quattro volte di più di chi vive a Milano e, malgrado un rincaro del 17%, paga 129 euro.
SENZA REGOLE - Solo a Campobasso, Catanzaro e Salerno le tariffe sono rimaste invariate. I movimenti dell’acqua tornano spesso in piazza per ribadire il loro «giù le mani dall’esito del referendum». Quello di giugno con il quale i cittadini hanno detto «sì» all’abrogazione del provvedimento con il quale si voleva privatizzare l’acqua. Ma la fotografia scattata dall’indagine dell’associazione dei consumatori Altroconsumo è quella di un settore senza regole e programmazione. Dove ognuno fa quello che vuole. Dove i rincari non sempre corrispondono a un reale miglioramento del servizio. Talvolta, al contrario, nascono da inefficienze. «Un’anarchia generalizzata. Perché passato il referendum non è che tutto vada bene. Anzi», afferma il presidente di Altroconsumo Paolo Martinello. «A prescindere che l’acqua sia pubblica o privata, serve subito una regolamentazione a livello nazionale. E quindi che la neonata Agenzia, con tutti i suoi handicap (dal nome alla nomina politica, fino a alla mancanza di mezzi che la fa partire zoppa rispetto a un’Authority come quella per l’energia e il gas), inizi quanto prima a lavorare. Per vigilare sull’applicazione di tariffe e piani di investimento, quindi stabilire standard omogenei di qualità».
L'INCHIESTA - L’inchiesta di Altroconsumo è stata condotta raffrontando le tariffe in vigore lo scorso agosto in 46 città (tariffe del servizio idrico integrato che comprende erogazione dell’acqua potabile, fognature e depurazione) con quelle raccolte due anni fa attraverso un’analoga indagine. «Dal momento che molte voci tra quelle che compongono la tariffa dell’acqua sono diverse in proporzione al consumo — spiegano dall’associazione — per raffrontare i costi abbiamo calcolato l’importo della bolletta ipotizzando un consumo di acqua di 200 metri cubi l’anno, il consumo più diffuso in Italia tipico di una famiglia di tre persone».
venerdì 13 gennaio 2012
Un uomo S.F di Zagarise è stato sorpreso dal Corpo Forestale mentre veniva diboscata un area sottoposta a vincolo paesaggistico
E’ stato sorpreso mentre stava per completare i lavori per
la realizzazione di una pista sterrata, anche tagliando diversi alberi, senza
alcuna autorizzazione, a tra l'altro in una zona sottoposta a vincolo
idrogeologico, forestale e paesaggistico ambientale. Per questo, al termina
delle indagini, gli agenti del Corpo forestale dallo Stato di Sersale hanno
denunciato un uomo del posto, S.F., 58 anni, ponendo sotto sequestro l'area
interessata. Il fatto è avvenuto in località "Sana" nel territorio comunale
di Zagarise, ai confini con il territorio del comune di Sersale. Gli agenti, durante un servizio di
controllo, hanno notato che l'area boscata era stata oggetto di lavori di
movimento terra ed estirpazione di piante ed arbusti vari tipici della macchia mediterranea.
Una volta rilevate le coordinate e ricostruita l'esatta posizione del terreno,
verificando anche la mancanza di autorizzazioni, gli agenti del Corpo forestale
sono risaliti all’autore, rilevando inoltre che l’area interessata dalla pista
aveva una lunghezza di circa 150 metri e una larghezza media di 3,30 metri. L’intervento
rientra nei controlli per prevenire frane e smottamenti, particolarmente attivi
nella zona soprattutto negli ultimi mesi anche in seguito alle violente ondate
di maltempo che han-no creato diverse emergenze. E ad una generale cattiva gestione
e cura del territorio Il Corpo forestale dello Stato, in una nota in cui comunica
i particolari dell’operazione di controllo che ha portato al sequestro
dell’area ed alla denuncia di un uomo, evidenzia fra l'altro <<
l'importanza del rigoroso rispetto delle norme paesaggistiche ambientali,
idrogeologiche ed urbanistiche per un corretto uso e soprattutto per una
migliore difesa e
giovedì 12 gennaio 2012
mercoledì 11 gennaio 2012
Alcune doverose precisazioni sul racconto storico inserito alcuni gioni fa riguardante il prodigioso intervento del nostro protettore durante il tragico alluvione del 1943.
Alcuni di noi riconoscono come miracolo nel vedere
una nuova vita che nasce
oppure più semplicemente osservare un stupendo
tramonto. Per altri invece non rientra
Sellia dopo il tragico alluvione del 1943 |
scienza. Abbiamo il libero arbitrio di pensare,di dare il giusto valore (secondo
il nostro punto di vista) ai vari avvenimenti che durante il cammino della
nostra vita ne siamo spettatori oppure attori protagonisti. Ritornando al
racconto del miracolo di San Nicola ( per chi non l’ha letto lo troverete QUI) io ho avuto il piacere (parecchi anni fa) di parlare di questa storia con la signora che lo visse in prima
persona, la quale mi confermò con novizia di particolari tutto ciò che già mi
era stato narrato da molti anziani del posto i quali nel 1943 erano già persone
adulte . Il borgo di Sellia non poggiava certamente sull’argilla, morfologicamente
il terreno sotto le case e “parrera” la quale può cambiare la sua durezza, di compattezza in alcune zone. Nessun nostro avo avrebbe costruito delle abitazioni sull’argilla, senza tralasciare
che le case che crollarono nel 1943 erano abitazioni millenarie come il
castello la casa baronale ecc…. le quali avevano superato indenne molti
cataclismi è certamente non poggiavano sull’argilla. La parte di “Sutta Santa
Maria” fu sgomberata molto prima del suo crollo come del resto anche le case
sotto la Chiesa Madre, la stessa Chiesa presentava crepe preoccupanti che
aumentavano sempre di più ma ne la Chiesa ne le case sotto di essa seppur
sgomberate crollarono infatti i crolli si fermarono definitivamente una casa
prima della Chiesa ( come era stato detto nel sogno) Per quanto riguarda le
case vicino il “ponte” le quali sicuramente non poggiavano sull’argilla i
crolli furono in giorni diversi e i primi senza nessun apparente preavviso eppure nessuno perì ed anch’essi si fermarono un po’ prima della Chiesa del Rosario. Proprio per questo la comunità di Sellia con a capo le
varie autorità dell’epoca decisero di far realizzare a futura memoria un quadro
che raffigurasse il tragico evento, quadro mai realizzato per le varie
vicissitudini dell’epoca che fecero passare in secondo piano la sua
realizzazione pensate che ci trovavamo in piena seconda guerra mondiale e i
molti sfollati si trovavano in condizioni veramente critiche non avendo non
solo un tetto dove dormire ma avendo perso tutto si ritrovarono in molti in
condizioni di totale miseria. Si può credere o meno ai miracoli si può avvallare
molte ipotesi ma i fatti andarono proprio così. Fu....
Dopo le dimissioni di Traversa nel comune di Catanzaro arriva il commissario Giuseppina Di Rosa sino alle elezioni di primavera
Al Comune di Catanzaro arriva il Commissario.
Le dimissioni dell’ormai ex sindaco Michele Traversa, infatti, sono divenute definitive a mezzanotte e stamani il segretario generale del Comune lo ha comunicato ufficialmente al prefetto Antonio Reppucci. Reppucci ha provveduto a sospendere il Consiglio comunale nominando commissario prefettizio, d’intesa con il Ministero dell’Interno, Giuseppina Di Rosa, ex prefetto della città. Nei prossimi giorni il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, firmerà il decreto di scioglimento dell’assemblea ed il commissario già nominato assumerà le funzioni di commissario straordinario. Giuseppina Di Rosa, di 69 anni, siracusana, è stata prefetto di Catanzaro sino al novembre 2010, quando è andata in pensione. Al suo posto è subentrato Reppucci. Il commissario arriverà in città oggi. Intanto i partiti e le coalizioni cominciano a muoversi in vista delle elezioni di primavera.- “Ho già presentato la mia disponibilità alla candidatura a tutte le forze della coalizione di centrosinistra. A loro, ora, spetta l’ultima parola. Personalmente sono ampiamente disponibile a mettermi in gioco nel legittimo strumento delle primarie perché voglio che a decidere sia la gente e non solamente i tavoli dei partiti” ha affermato in un commento pubblicato sul proprio sito internet e diffuso alla stampa, il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Catanzaro, Salvatore Scalzo, candidato sindaco per il centrosinistra alle elezioni amministrative della primavera scorsa. Scalzo sottolinea che “chiusa questa fase, mi auguro che se ne apra una nuova, in cui la città possa prendere coscienza del progetto politico messo trionfalmente in piedi da Traversa e miseramente fallito in brevissimo tempo.
Le dimissioni dell’ormai ex sindaco Michele Traversa, infatti, sono divenute definitive a mezzanotte e stamani il segretario generale del Comune lo ha comunicato ufficialmente al prefetto Antonio Reppucci. Reppucci ha provveduto a sospendere il Consiglio comunale nominando commissario prefettizio, d’intesa con il Ministero dell’Interno, Giuseppina Di Rosa, ex prefetto della città. Nei prossimi giorni il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, firmerà il decreto di scioglimento dell’assemblea ed il commissario già nominato assumerà le funzioni di commissario straordinario. Giuseppina Di Rosa, di 69 anni, siracusana, è stata prefetto di Catanzaro sino al novembre 2010, quando è andata in pensione. Al suo posto è subentrato Reppucci. Il commissario arriverà in città oggi. Intanto i partiti e le coalizioni cominciano a muoversi in vista delle elezioni di primavera.- “Ho già presentato la mia disponibilità alla candidatura a tutte le forze della coalizione di centrosinistra. A loro, ora, spetta l’ultima parola. Personalmente sono ampiamente disponibile a mettermi in gioco nel legittimo strumento delle primarie perché voglio che a decidere sia la gente e non solamente i tavoli dei partiti” ha affermato in un commento pubblicato sul proprio sito internet e diffuso alla stampa, il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Catanzaro, Salvatore Scalzo, candidato sindaco per il centrosinistra alle elezioni amministrative della primavera scorsa. Scalzo sottolinea che “chiusa questa fase, mi auguro che se ne apra una nuova, in cui la città possa prendere coscienza del progetto politico messo trionfalmente in piedi da Traversa e miseramente fallito in brevissimo tempo.
Cropani: durante il consiglio comunale che doveva suggellare all'associazione dei servizi con quello di Botricello diventa l'occasione per alimentare nuove divisioni
Doveva essere il consiglio comunale che dava il via libera all’associazione
dei servizi tra il Comune di Cropani e quello di Botricello
Cropani CZ |
Botricello Cz |
invece è stata
l’occasione per alimentare nuove divisioni. La seduta dell’assise, infatti, si
è chiusa con il ritiro del`punto che voleva l’unione dei servizi, tra cui
quelle di Polizia municipale, e che invece sarebbe stata rifiutata dall’amministrazione
di Botricello. E' stato il sindaco Bruno Colosimo a riferire del fatto:< per il ritiro
dei due punti all’ordine del giorno riferiti all’associazione. Da parte
sua, l’opposizione attraverso il
capogruppo Eleonora Pitari, ha puntualizzato di votare a favore del ritiro
della pratica <
indietro sull’accordo e non il Comune di Cropani>>. In apertura
dei lavori, Colosimo ha voluto fornire .alcune e delucidazioni ripartendo da quanto accaduto nell’ultima seduta consiliare, caratterizzata dallo scontro
con l’ex vicesindaco Vincenzo Falbo. Un appello, da parte del sindaco, ad abbassare
i toni, ma anche l’avviso che alla prossima occasione saranno avviate le procedure
legali per le affermazioni fuori dai toni. Tra gli argomenti affrontati anche
la questione della raccolta dei rifiuti, con i disservizi legati alla chiusura della
discarica di Alli, e i rapporti con Ia Sorical, sui quali l`opposizione aveva
presentato nei giorni scorsi un interrogazione a risposta scritta. Lotta
all’evasione fiscale e sostegno alle famiglie bisognose hanno riguardato il
prosieguo degli interventi, in una seduta caratterizzata più dal confronto e
non dall'approvazione degli atti, visto il ritiro di due punti su cinque. Oltre
ai verbali......
martedì 10 gennaio 2012
lunedì 9 gennaio 2012
Sorgente acqua della Salinella di Sellia famosa sin dall'antichità per le sue qualità curative esportata sino in America. Il comune dopo aver reso fruibile la sorgente sta studiando la possibilità di rivederla sul mercato magari nei scaffali delle farmacie.
Sellia, interventi per sfruttare i poteri curativi dell’acqua“Fonte Salinella”
A Sellia, piccolo centro della presila catanzarese, si trova una sorgente, denominata Salinella, da cui sgorga un’ acqua dalle indubbie qualità medicamentose. Si tratta di acqua ad alto contenuto sodico che può essere impiegata come lassativo naturale e che potrebbe essere utilizzata anche in ambito dermatologico e non solo. Che quest’acqua abbia poteri curativi lo dimostra anche il fatto che nei primi anni del 1900 una società americana aveva insediato nel comune di Sellia una azienda per l’imbottigliamento e la distribuzione a scopo medicamentoso della stessa denominata “Acqua Sila” che attraverso un sistema di teleferiche veniva trasportata a monte del paese da cui partivano gli autocarri carichi del prezioso liquido. A metà degli anni 40, a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale e di forti eventi alluvionali che danneggiarono gravemente il sito, la società americana abbandonò tale attività e la sorgente cadde nell’oblio. Negli anni ottanta, l’allora amministrazione comunale sfruttando un apposito finanziamento europea effettuò dei lavori per il recupero della sorgente riuscendo solo parzialmente nell’intento. A distanza di altri trent’anni da questo primo tentativo, l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Davide Zicchinella ci ha riprovato, questa volta con maggiore fortuna. Sono stati previsti tre tipi di interventi. Grazie al primo, con il quale si è sistemata la strada di accesso ed effettuata una apposita regimentazione delle acque di un canale adiacente alla strada stessa, oggi è nuovamente possibile raggiungere il sido. Col secondo intervento si è provveduto a sostituire le tubature metalliche corrose dal sale con più idonee ed igieniche in pvc, ed inoltre sono stati piastrellate le vasche in cui viene raccolta e fatta sedimentare l’acqua una volta fuoriuscita dai due punti di captazione.domenica 8 gennaio 2012
sabato 7 gennaio 2012
venerdì 6 gennaio 2012
La cometa di Natale è apparsa per davvero oltre 2000 anni fa ai Re Magi?
Quando Gesù fu nato a Betlemme di Giudea ai tempi del Re Erode, ecco apparire dall'Oriente a Gerusalemme alcuni Magi, i quali andavano chiedendo dove fosse nato il Re dei Giudei, perché - dicevano - avevano visto la sua stella al suo sorgere ed erano venuti ad adorarlo [...]. Allora Erode, accolti segretamente i Magi, si informò accuratamente da loro circa l'epoca in cui la stella era apparsa [...]. Udito il re, essi partirono ed ecco, la stella che avevano visto al suo sorgere, apparve di fronte a loro, finché si arrestò sul luogo dove stava il Bambino. Matteo (II, 1-2)In ogni presepio del mondo, sopra la grotta che ospita la sacra famiglia, o sulla punta dell'albero addobbato per la festa, trova posto da tempo immemorabile una splendente stella cometa. Vuole la tradizione che i re Magi fossero stati guidati nel luogo dove nacque Gesù proprio da una luminosa cometa, divino messaggero del glorioso evento. Ma quanto c'è di verificabile, dal punto di vista astronomico, in questa affascinante rappresentazione? La stella dei Magi è esistita davvero?
I progressi odierni della scienza permettono, grazie a computer con programmi di calcolo sempre più potenti ed all'affinamento dell'indagine storiografica ed archeologica di ricostruire con grande precisione il cielo notturno osservato dai nostri progenitori migliaia di anni e di dare un contributo decisivo alla risoluzione di un "caso" affascinante ed assai complicato.
L'interesse degli astronomi per la stella di Betlemme è sempre stato vivo e non accenna a diminuire: dopo duemila anni si susseguono ancora interpretazioni e studi al riguardo. Superata come è giusto che sia la volontà di far corrispondere fatti ed eventi scientificamente provati alle parole degli Evangelisti, come se l'attendibilità delle Sacre Scritture dovesse risiedere nella verificabilità storica e scientifica dell'interpretazione letterale, pare sia mantenuta solo dagli astronomi la speranza di poter conferire un senso preciso a questo astro misterioso.
Quando nacque Gesù?
Diventa necessario per la nostra indagine andare alla ricerca di tutti i possibili fenomeni astronomicamente rilevanti, e possibilmente riportati nelle cronache dell'epoca, avvenuti in corrispondenza della nascita di Gesù.
Questa viene celebrata, come tutti sappiamo, il 25 dicembre: ma nel passato le cose andavano ben diversamente. Su questa data per lungo tempo la comunità cristiana fu dubbiosa, visto che mancava al riguardo una tradizione apostolica. L'origine della natività del 25 dicembre andrebbe considerata nell'ottica di un'importante festa pagana, la celebrazione del Sol invictus, dio del Sole e signore dei pianeti: in quei giorni, infatti, avviene il solstizio invernale, che segna il momento a partire dal quale il Sole riprende il suo moto in salita sull'eclittica (1) facendo allungare di conseguenza le giornate. Il messia veniva spesso descritto come "Sole di giustizia" e lo stesso vangelo ne parla a volte paragonandolo al Sole. Ecco spiegata la preferenza per questa data, anche se probabilmente non è esatta: la scelta del 25 dicembre sembra quindi essere derivata dalla necessità, per la nuova religione del Cristianesimo che si stava diffondendo, di contrapporre una festa cristiana ad una pagana, ed è stata accettata come storicamente certa da Sant'Agostino verso la metà del IV secolo.
Ricordiamo che in Palestina e a Gerusalemme ancora fino al V secolo era comunque l'Epifania ad essere festeggiata in memoria della nascita di Cristo. Storici famosi come Clemente Alessandrino propendevano per il 6 gennaio, altri per il 10 gennaio o il 25 marzo. Consideriamo allora come intervallo temporale accettabile per la nascita di Cristo il periodo dal 20 dicembre al 20 marzo. E per quanto riguarda l'anno di nascita?
L'anno zero della nostra epoca fu stabilito dal monaco Dionigi il piccolo vissuto nel VI secolo: dopo laboriosi calcoli ed indagini egli si convinse che coincidesse con il 754° anno dalla fondazione di Roma. Oggi sappiamo che Dionigi sbagliò in eccesso di almeno quattro anni. Nella lettura dei Vangeli vi sono riferimenti che ci aiutano a fissare un limite superiore ed uno inferiore alla nascita di Cristo.
Lo storico Giuseppe Flavio racconta che Erode morì in un giorno intermedio tra un'eclisse di Luna visibile a Gerico e la Pasqua ebraica successiva. Conti alla mano si scopre che questa eclisse avvenne nella notte tra il 13 e il 14 Marzo dell'anno 4 avanti Cristo. Allora, essendo Erode morto nella primavera del 4 a.C. ed essendo stato visitato dai Magi quando Gesù era già nato, Gesù stesso deve essere venuto alla luce come minimo quattro anni prima di quanto vuole la tradizione. D'altra parte questa data non può essere anticipata oltre il 7 a.C., perché questo è l'anno del censimento voluto da Augusto in conseguenza del quale - secondo l'evangelista Luca - Giuseppe e Maria, genitori di Gesù, furono costretti a tornare nella natia Betlemme. Fu allora che Erode "mandò ad uccidere tutti i maschi che erano in Betlemme e in tutto il territorio dall'età di due anni in giù, secondo il tempo del quale s'era esattamente informato dai Magi", Matteo (2,16).
Chi erano i magi?
I Magi appartenevano originariamente una delle dei tribù in cui era diviso il popolo dei Medi. Essi costituivano la classe sacerdotale: in Persia infatti, dove vivevano, il loro nome assunse il significato generico di sacerdoti. I Magi esercitavano la professione che oggi definiremo astrologia: alla corte di Babilonia essi interpretavano i segni celesti, osservando i moti delle stelle e dei pianeti, traendone auspici favorevoli o meno. La "stella" che essi videro era uno di quei segni con i quali presso i pagani la divinità rendeva noti i propri disegni. Alcuni testi arabi collegano i Magi alla religione iranica e a Zoroastro "fondatore della dottrina del magismo", al quale veniva attribuita tra le altre cose anche la profezia della nascita di Cristo.
Oggi sorridiamo del fatto che gli astri possano avere un'influenza prevedibile sul nostro agire quotidiano, o che tantomeno permettano di predire eventi futuri: l'astrologia ha perso ogni fondamento di scientificità, anche presunta, con l'avvento del metodo scientifico nel 16° secolo. Non dobbiamo dimenticare tuttavia che astronomia e astrologia hanno proceduto di pari passo per secoli, la prima al servizio della seconda. Fu a causa della creduta influenza dei corpi celesti sul destino dell'uomo che i sapienti dell'epoca affinarono la propria conoscenza sull'astronomia posizionale.
La stella dei Magi nelle letture sacre.
I Vangeli sono una fonte privilegiata per inquadrare con una certa precisione la "stella" che videro i Magi. Dal Vangelo di Matteo ci proviene un'utile informazione: il fenomeno astronomico osservato dai Magi fu si importante ma non certo eclatante, ossia perfettamente evidente a chiunque. In caso contrario anche Erode ne sarebbe stato a conoscenza e non avrebbe dovuto chiederne informazioni dettagliate. Da perfetti conoscitori della volta celeste quali erano, i Magi sicuramente si resero conto che ciò che videro, nel loro lungo viaggio da Babilonia a Betlemme, era qualcosa di importante per la propria esperienza di studiosi del cielo, anche se poi, a livello popolare, poteva passare del tutto inosservato. Ecco dunque perché furono i Magi a vedere "la stella" e non altri: solo loro erano in grado, come esperti osservatori delle stelle, di apprezzarne la particolarità.
Di grande interesse sono anche i Vangeli apocrifi, che la Chiesa esclude dal novero di quelli canonici per motivi dottrinali. Dopo il concilio di Trento i primi persero credito nei confronti dei secondi, ma ebbero una vita sotterranea molto intensa almeno fino al Medioevo, influenzando fortemente l'iconografia cristiana. Gli stessi Vangeli apocrifi, nella loro forma orale, sembrano avere un'origine molto remota, perlomeno come i Vangeli canonici, e contengono elementi dogmatici che la Chiesa ritiene validi. Nel Protovangelo di Giacomo (databile tra il 130 e il 140 d.c.) viene più volte ribadito un concetto: la stella è un simbolo di regalità, rappresenta l'annuncio della nascita di un re. Un altro Vangelo apocrifo, quello definito dello Pseudo-Matteo, delinea molti particolari sulla grotta di Gesù e sulla brillante stella che vi splendeva dal tramonto all'alba. Nei Vangeli apocrifi redatti in Siria intorno al VI secolo si leggono molti altri dettagli: i Magi, avvertiti da un angelo, intrapresero un viaggio durato nove mesi guidati da una stella e giunsero a destinazione nel momento in cui la Vergine dava alla luce Gesù. Sono questi stessi scritti che identificano i Magi con i loro nomi.
[...] la stella si muoveva precedendoli, fin quando si fermò sopra la grotta. Allora la sua forma cambiò e divenne simile ad una colonna di luce che si levava dalla terra al cielo. L'angelo che aveva assunto la forma di una stella ritornò per far loro da guida [...].
La Befana il suo antico significato
La Befana si festeggia il giorno dell'Epifania, il 6 gennaio. L'Epifania è una festa religiosa che deriva il suo nome da un termine greco che significa rivelazione. È, infatti, in questo giorno che Gesù bambino si rivelò come figlio di Dio ai tre Magi. Ma, chi erano costoro? Erano Baldassarre, Melchiorre e Gaspare, tre sapienti che provenivano dalle lontane terre d'Oriente. Si erano messi in cammino guidati da un astro splendente, una stella cometa, che mai prima aveva fatto apparizione nel cielo. Lo studio di questo insolito fenomeno li aveva avvisati che qualcosa di realmente grande stava per accadere. Così avevano consultato molti libri e in uno di essi trovarono questa profezia: "Nascerà da umile dimora un bambino che diverrà il Salvatore del mondo, il Re dei re! Al suo apparire ci saranno schiere di angeli ad accoglierlo sulla terra e si verificheranno cose mai viste prima". Così i tre uomini avevano deciso di seguire la singolare stella per rendere omaggio a quel bambino salvifico. Portavano con sé tre doni simbolici: l'oro, l'incenso e la mirra. L'oro perché era il dono che veniva riservato ai sovrani; l'incenso perché era bruciato solo in onore delle divinità; la mirra che in antichità veniva utilizzata durante le cerimonie funebri e che sarebbe divenuta il simbolo della futura resurrezione di Cristo, il Re che trionfò sulla morte. Dopo un lungo cammino, i tre uomini giunsero alla città di Gerusalemme. Su una collina, circondato da una folta selva, stava un castello austero e buio. «Ecco, si dissero è qui che troveremo il figlio di Dio. Un re del suo rango non può che essere nato in un castello e a paragone della sua importanza, ogni dimora è umile, anche questa fortezza turrita!» Li accolse invece un sovrano molto cerimonioso e dal cuore feroce come quello dei lupi selvatici: si chiamava Erode. Costui stette ad ascoltare la storia dei tre saggi e quindi rispose: «Non saprei proprio come aiutarvi! lo non ho figli e non c'è altro sovrano qui attorno. lo sono il Signore di queste terre! Ma se è vero che è nato questo bambino regale, dopo averlo trovato, venite a riferirmi dov'è, così che anch'io lo possa adorare!». In realtà l'astuto Erode voleva eliminare l'eventuale concorrente. I Magi partirono subito da quel castello, perché la cattiveria che si respirava tra le sue mura aveva quasi ghiacciato loro il sangue nelle vene. Dopo alcuni giorni di ricerca, sotto la guida della magica stella, giunsero infine in un villaggio, il più piccolo e il più umile della terra di Giuda. Fu proprio lì che l'astro si mise a splendere intensamente come mai l'avevano visto durante la loro osservazione: sembrava indicare un luogo appartato In pIena campagna. In una stalla, esposto alle correnti della notte, trovarono un bambino che era nato da poco. Era accudito dal padre, Giuseppe, e da Maria, la madre più dolce e bella che fosse mai capitato loro di incontrare. Vedendo l'amore e la concordia che regnava in quella povera famiglia, nonostante gli stenti e le ristrettezze, i Magi compresero di aver trovato ciò che cercavano e deposero ai piedi della mangiatoia, in cui era stato adagiato il piccolo, i loro doni preziosi. Quindi se ne andarono contenti di avere reso omaggio per primi al Salvatore del mondo. Una voce nel cuore, però, non fece loro ripercorrere la strada dell'andata: avevano, infatti, compreso le intenzioni malvagie di Erode e non avrebbero assolutamente svelato a quell'uomo dove trovare il piccolo Gesù. Erode, non vedendo tornare i tre saggi, comprese di essere stato scoperto nel suo terribile piano. Deciso a eliminare qualsiasi concorrente.....
giovedì 5 gennaio 2012
Una bella Storia successa a Zagarise sotto le feste Natalizie
Panoramica di Zagarise CZ |
Zagarise (CZ) i carabinieri salvano un bulgaro dal freddo
i Carabinieri in campo anche per la solidarietà. I militari dell’Arma della
stazione di Zagarise, infatti, la scorsa notte hanno salvato un clochard dal freddo
pungente che, nella cittadina ai piedi della Sila Catanzarese, aveva segnato temperature
prossime allo
zero. L’uomo, un
cittadino di nazionalità bulgara di mezza età, aveva indosso solo alcuni
stracci ed era disteso su di una panchina al centro del paese. Una condizione
impossibile, che aveva provocato un principio di assideramento. I militari
della locale stazione, impegnati in servizio perlustravo, hanno intuito la
situazione e si sono attivati per chiamare i soccorsi. Ai carabinieri, però è
stato risposto che non sarebbe Stata inviata alcuna ambulanza in quel momento
perché tutte impegnate in altri servizi di assistenza sanitaria, quindi hanno
deciso di operare in autonomia. L’uomo è stato portato al caldo e gli sono
state -somministrate bevande calde, oltre ad una sistemazione per la notte.
C'è crisi le offerte scarseggiano anche nelle parrocchie e un parroco nel Trevigiano decide di chiudere la Chiesa sino a Pasqua
Le offerte scarsegggiano, e i costi sono alti
il parroco di Fontanelle, nel trevigiano, ha deciso di chiudere la chiesa, fino a Pasqua. Eccetto che per funerali e feste grandi. "Le offerte raccolte non coprono le bollette", ha spiegato ai fedeli il parroco don Stefano Taffarel. La chiesa, che si trova accanto al cimitero, è troppo grande e riscaldarla costa troppo come pure accendere le luci per le celebrazioni quotidiane. I parrocchiani dovranno quindi andare nella chiesetta del centro di Fontanelle, vicino agli impianti sportivi. Almeno finché non arriva il caldo. L'annuncio è stato dato dal pulpito direttamente dal parroco don Stefano Taffarel sotto le feste di Natale, come riferisce il quotidiano locale la Tribuna di Treviso.
"Dopo le festività, dal 14 gennaio 2012 con la messa prefestiva del sabato, saremo costretti a portare tutte le celebrazioni, eccetto funerali e feste grandi, al centro, fino a Pasqua, in considerazione degli ingenti consumi. Adesso come adesso, le offerte raccolte in chiesa non coprono le spese del riscaldamento e della corrente", spiega il bollettino della parrocchia consegnato ai fontanellesi.......
La chiesa storica di Fontanelle è una delle più grandi della diocesi. Consacrata alla fine del quindicesimo secolo e poi ampliata, custodisce preziosi oggetti d'arte come la pala d'altare di Francesco Montemezzano.....
il parroco di Fontanelle, nel trevigiano, ha deciso di chiudere la chiesa, fino a Pasqua. Eccetto che per funerali e feste grandi. "Le offerte raccolte non coprono le bollette", ha spiegato ai fedeli il parroco don Stefano Taffarel. La chiesa, che si trova accanto al cimitero, è troppo grande e riscaldarla costa troppo come pure accendere le luci per le celebrazioni quotidiane. I parrocchiani dovranno quindi andare nella chiesetta del centro di Fontanelle, vicino agli impianti sportivi. Almeno finché non arriva il caldo. L'annuncio è stato dato dal pulpito direttamente dal parroco don Stefano Taffarel sotto le feste di Natale, come riferisce il quotidiano locale la Tribuna di Treviso.
"Dopo le festività, dal 14 gennaio 2012 con la messa prefestiva del sabato, saremo costretti a portare tutte le celebrazioni, eccetto funerali e feste grandi, al centro, fino a Pasqua, in considerazione degli ingenti consumi. Adesso come adesso, le offerte raccolte in chiesa non coprono le spese del riscaldamento e della corrente", spiega il bollettino della parrocchia consegnato ai fontanellesi.......
La chiesa storica di Fontanelle è una delle più grandi della diocesi. Consacrata alla fine del quindicesimo secolo e poi ampliata, custodisce preziosi oggetti d'arte come la pala d'altare di Francesco Montemezzano.....
mercoledì 4 gennaio 2012
Pensioni da marzo addio ai contanti per chi supera i mille euro
L’Inps scrive a 450 mila pensionati per avvisare
dell ’entrata in vigore della nuova normativa
I consigli e le regole da seguire
Addio al pagamento in contanti delle pensioni che superano i 1.000 euro. L’Inps ha inviato 450 mila lettere ad altrettanti pensionati per comunicare loro la novità in arrivo. In base alla legge sulla tracciabilità, approvata il 22 dicembre con la manovra salva-Italia, l’Istituto di previdenza non potrà più pagare i sussidi mensili in banconote. Basta code agli sportelli delle Poste dunque per migliaia di persone. La rivoluzione scatterà già il 7 marzo di quest’anno. Entro febbraio però, i destinatari del provvedimento dovranno comunicare il canale attraverso il quale intendono ricevere l’accredito: conti bancari, libretti postali o carte ricaricabili. Per evitare sorprese meglio arrivare preparati all’appuntamento.
CHE COSA CAMBIA
L’accredito diventa obbligatorio dal 7 marzo
Le pensioni mensili che superano la soglia dei 1.000 euro non saranno più pagate in contanti. E’ una delle novità arrivate insieme alla manovra Salva-Italia del nuovo governo Monti. In base alla legge sulla tracciabilità del contante, approvata il 22 dicembre, l’Inps non potrà più elargire i sussidi mensili in banconote. Per mettersi al passo con i cambiamenti c’è poco tempo: l’addio al contante per i trattamenti superiori a 1.000 euro è previsto infatti già per il prossimo 7 marzo. Significa che l’allineamento alle nuove modalità di pagamento dovrà avvenire entro il 6 marzo. Ma c’è anche un altro appuntamento da non dimenticare: i pensionati che saranno interessati dal nuovo corso dovranno comunicare all’Inps già entro febbraio 2012 il canale alternativo attraverso il quale intendono ricevere l’assegno mensile, sia esso un conto bancario, un libretto postale o una carta ricaricabile. I termini li ricorda lo stesso Istituto che ha già inviato 450 mila lettere ad altrettanti pensionati che percepiscono assegni mensili di importo complessivo superiore ai mille euro. I pensionati che ricevono ancora la prestazione in contanti sono 2,2 milioni, di cui 1.750.000 con trattamenti inferiori ai 1.000 euro. Per questi il canale del contante attraverso l’ufficio postale rimarrà ancora utilizzabile.
I TEMPI DA RISPETTARE
Entro febbraio la scelta va comunicata all’Inps
La novità, va ricordato, riguarda solo quei pensionati con trattamenti che superano i 1.000 euro e che ogni mese si recano alle poste per ritirare la pensione in banconote. Per tutti loro è appena partita una lettera dall’Inps che li invita a indicare le nuove modalità per la riscossione. Si tratta quindi come prima cosa di decidere qual’è la forma di pagamento alternativa al contante che più si adatta alle esigenze del singolo. E’ possibile scegliere tra l’accredito in conto corrente, su libretto postale o su carta ricaricabile. Una volta deciso il nuovo canale di pagamento bisognerà comunicarlo all’Inps. Per questa operazione c’è tempo però soltanto fino a febbraio di quest’anno. Ci sono tre vie per far pervenire la richiesta di variazione della modalità di pagamento all’Inps. I pensionati già iscritti ai servizi online dell’Istituto e in possesso del codice personale di accesso (Pin) potranno inoltrare la domanda attraverso il sito www.inps.it. E’ poi possibile portare la richiesta direttamente ad una Struttura Territoriale dell’Istituto. La domanda potrà essere fatta anche presso gli uffici bancari o postali. Informazioni si possono ottenere attraverso il numero verde gratuito dell’Inps (803.164) attivo dal lunedì al venerdì (8.00-20.00) ed il sabato dalle (8.00-14.00).
LE ALTERNATIVE
martedì 3 gennaio 2012
L'Antico borgo di Sellia durante il mese di gennaio
“L’Epifania ogni festa porta via” recita giustamente un
antico detto popolare, a Sellia l’epifania si festeggiava due volte a Capodanno
nella Chiesa madre con una solenne funzione e successiva processione “ccu u Bombinuzzu subbra a palla” adornato da tanti angioletti a conclusione il suggestivo bacio,mentre il 6
gennaio a conclusione delle feste il tutto si ripeteva nella chiesa del Rosario
con la processione Du Bombinuzzu du
Rosaru ( vedi foto risalente agli anni 40 dopo l’alluvione del 1943) Dopo
le feste si ritornava con più assiduità ai lavori nei campi se c’era “l’annu da carrica” i vari trappiti
proprio in questo mese entravano in pieno regime facendo turni anche di notte l’odore
di sanza si sentiva per tutto il paese, ognuno sceglieva il frantoio in base al
parentato ma soprattutto ai punti che le
olive prendevano .Se le olive erano abbondanti tutta l’economia del paese ne
beneficiava dai vari commercianti dagli artigiani ecc… Questo mese era anche
uno dei mesi più piovosi dell’anno ma si doveva andare in campagna lo stesso mettendo in pratica due detti pieni di
saggezza che dicevano “Pana E Mantu un
gravanu tantu” quando si partiva per la campagna un ombrello un indumento
più pesante non doveva mancare mai dentro” a vertula” anche se la giornata si
presentava bella. Il secondo detto diceva: “Si u tempu e da marina pia a pignata e vai e cucina, si u tempu e da muntagna
pia u zappuna e vai in campagna” i nostri nonni non avevano i vari mezzi di
informazione per sapere in ogni istante che tempo fa, ma erano attenti
conoscitori di ogni cambiamento climatico conoscendo i vari venti osservando le
nuvole seguendone i vari movimenti riuscivano con molta più precisione dei vari
Bernacca dei nostri giorni a indovinare se pioveva per molto oppure no. Mi
viene adesso in mente un terzo detto popolare che diceva: “Irtu, zappuna e cunnu ti caccianu e stu munnu” dove “irtu” erano le tante salite che i nostri
nonni dovevano fare a piedi per ritornare a casa dopo una giornata di duro
lavoro nei campi,......
lunedì 2 gennaio 2012
Sersale aperto nei giorni scorsi lo sportello della famiglia gestito dalla fondazione "Calabria Etica"
Ha aperto nei giorni scorsi nel comune di Sersale lo
sportello territoriale per la famiglia
un importante servizio di consulenza di
supporto, che sarà di forte aiuto per le famiglie in seria difficoltà ed in
condizioni di disagio sociale. Ogni giovedì dalle ore 8 alle 11 un esperto assistente
sociale della fondazione “Calabria Etica” garantirà i seguenti servizi:
accoglienza,consulenza per la famiglia, consulenza per l’infanzia e l’adolescenza,
sostegno allo sviluppo della genitorialità, consulenza legale
familiare,mediazione familiare. Il tutto è frutto di un importante protocollo
di intesa sottoscritto dal comune di Catanzaro comune capofila dei distretti
soci-sanitari Catanzaro- Catanzaro lido con la fondazione “Calabria Etica” del
quale ne beneficerà anche il comune di Sersale. Vera Scalfaro sindaco della
cittadina assieme all’assessore dei servizi sociale Michele Berlingò hanno
manifestato grande soddisfazione
Petardi durante la notte di capodanno un uomo a Catanzaro perde un occhio mentre i feriti in tutta la regione sono stati ventidue. La prima nata in provincia di Catanzaro nel 2012 si chiama Giovanna Maria tre minuti dopo la mezzanotte all'ospedale Pugliese di Catanzaro
E’ di 7 feriti, di cui tre gravi, il bilancio degli incidenti causati
dai tradizionali botti di Capodanno. A Catanzaro, un uomo ha subito un
grave danno al bulbo oculare mentre a Lamezia Terme è stato necessario
amputare la mano a un uomo al quale un grosso petardo è scoppiato prima
di poterlo lanciare. Come sempre, si raccomanda di non avvicinarsi al
materiale residuale che si trova per strada: potrebbero esserci petardi
inesplosi potenzialmente molto pericolosi.
Sono ventidue le persone rimaste ferite in Calabria durante i festeggiamenti per il nuovo anno a causa dei botti e di proiettili vaganti. A Crotone un ragazzo di 10 anni si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale perché è rimasto lievemente ferito ad una gamba da un proiettile vagante sparato durante i festeggiamenti di capodanno.
Si chiama Giovanna Maria, ed è la prima nata in città nell'anno che è appena iniziato. La bimba è stata messa alla luce tre minuti dopo la mezzanotte, che è nata prematura, e che pesa meno di due chilogrammi ed è figlia di Benny e Margherita (nella foto). Il primo, giovane della provincia di Catanzaro, la seconda originaria di un centro del Casertano entrambi residenti a Bologna per motivi di lavoro, a Soverato in occasione del Capodanno.
Sono ventidue le persone rimaste ferite in Calabria durante i festeggiamenti per il nuovo anno a causa dei botti e di proiettili vaganti. A Crotone un ragazzo di 10 anni si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale perché è rimasto lievemente ferito ad una gamba da un proiettile vagante sparato durante i festeggiamenti di capodanno.
Il maggior numero di feriti sono stati registrati in provincia di Reggio Calabria (9 feriti) e Catanzaro (8 feriti).
Si chiama Giovanna Maria, ed è la prima nata in città nell'anno che è appena iniziato. La bimba è stata messa alla luce tre minuti dopo la mezzanotte, che è nata prematura, e che pesa meno di due chilogrammi ed è figlia di Benny e Margherita (nella foto). Il primo, giovane della provincia di Catanzaro, la seconda originaria di un centro del Casertano entrambi residenti a Bologna per motivi di lavoro, a Soverato in occasione del Capodanno.
domenica 1 gennaio 2012
Felice 2012 a tutti gli amici e visitatori del blog Selliaracconta
Abbiamo lasciato da poco il 2011 un anno pieno di
soddisfazioni per il blog Selliaracconta durante il quale oltre a un costante
aumento delle visite si sono confermati gli affezionati del blog con una media
giornaliera di 150 contatti. Durante il primo anno di vita del blog analizzavo
sempre le statistiche cercando di far aumentare le visite facendo comparazioni
ecc… oggi invece le statistiche pur importanti rivestono un ruolo secondario
avendo le spalle forti di poter contare su un nutrito numero di appassionati . da quando siamo nati nel 2009 abbiamo pubblicato oltre 1000 articoli dei quali circa 220 pertinenti su Sellia la
quale anche nel 2012 rimarrà la protagonista con tante storie, curiosità,
racconti,tradizioni sul nostro amato borgo. Un grande rammarico di questo 2011
e di aver chiuso i vari commenti alla fine dei vari articoli,commenti che
puntualmente erano sempre numerosi sempre interessanti ma sono stato mio malgrado
costretto a chiuderli perché essendo giustamente aperti a tutti poteva capitare
(come è successo) che qualche visitatore occasionale vedendo i commenti aperti
a tutti scrivesse frasi senza senso non
attinenti all’articolo inserito o peggio offensivi , irrispettosi. Ci sarebbe
voluto un moderatore una persona che più volte al giorno monitorasse i vari
commenti figura che non abbiamo trovato prima ci pensava il sottoscritto ma ora
i vari impegni sempre più gravosi non mi permettono di essere molto presente,
comunque cercherò in questo 2012 di aprire i commenti almeno su alcuni
importanti articoli pubblicandoli solo alcune ore dopo per poter essere controllati. Auguro a tutti
voi di vero cuore un fantastico 2012 pieno zeppo di cose belle di sogni che si
realizzano di tanta serenità e di buona salute.
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