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martedì 17 gennaio 2012

Tagli pesanti da parte di Trenitalia in tutto il sud in modo particolare per la Calabria che rimane isolata dal resto del paese, ma i nostri politici che fanno?

 Duro attacco del presidente Giuseppe Speziali: “Pronti a combattere al fianco della regione”. A Paola occupati i binari della stazione da molti sindaci e dal parlamentare del Pd Franco Laratta
“Fra i tanti regali di Natale che imprese e cittadini calabresi hanno - loro malgrado - ricevuto, quello di Trenitalia è sicuramente il più sorprendente, paradossale ed umiliante”. Lo afferma in una nota il Presidente degli industriali della Calabria, Giuseppe Speziali. “Non ho altre parole - aggiunge - per definire la decisione di sopprimere numerose corse di treni che altro non producono se non l’ulteriore marginalizzazione ed isolamento di una intera area del Paese cui si impedisce, per la scelleratezza di qualcuno, di essere parte integrante di una nazione civile. Non bastassero la crisi, i sacrifici che bisogna sopportare per tirare fuori l’Italia da una situazione difficile, ci si mettono anche le ferrovie a complicare una situazione che per la Calabria ed il Mezzogiorno è già di per sé molto pesante. Nel mentre da un lato le più alte cariche dello Stato evidenziano come lo sviluppo del Paese passi attraverso lo sviluppo del Sud, dall’altro le azioni che si mettono in campo in tema di trasporti ferroviari di fatto cancellano quelle sono le precondizioni minime per lo sviluppo del territorio”. “Ma come si può pensare - prosegue Speziali - di sviluppare intere aree del Paese se si viene tagliati fuori, senza alcuna logica, dai collegamenti ferroviari necessari per garantire l’interazione economica, sociale e civile con le regioni più avanzate? Chi pagherà il costo di questi tagli? Sicuramente non Trenitalia, ma cittadini ed imprese calabresi e meridionali. Per questo è molto importante e significativo le azioni che Regioni, anche politicamente diverse fra loro, stiano facendo sinergia ed azione comune per riuscire a ribaltare una scelta che ci porta via non solo dall’Europa ma dall’Italia stessa”. “Sotto questo profilo, come Confindustria, siamo - conclude - al fianco della nostra regione e di tutti coloro si stanno battendo in questi giorni, amministratori, sindacati, cittadini, per una battaglia che è prima di ogni altra cosa una battaglia di civiltà e di prospettiva futura per la nostra Calabria”.

I paesi della provincia: Chiaravalle

lunedì 16 gennaio 2012

Sellia Sorgente acqua della "Salinella" iniziato un importante studio mirato ai poteri curativi di questa importante sorgente conosciuta sin dall'antichità


Il percorso storico della donna in Calabria tra ieri e oggi (Seconda parte)

La ragazza da marito non doveva essere civetta o dare confidenza ai giovanotti,
ma doveva fare la preziosa e non mostrarsi disponibile, in modo da rendersi appetibile agli occhi dell’uomo.
Alla donna veniva imposta una passività tale da renderla molto insicura e incapace di decisioni autonome. Pertanto, si sposava molto presto, passando spesso dal padre – padrone al marito – padrone. I matrimoni venivano, nella maggior parte dei casi, combinati dalle famiglie. L’amore non era ritenuto indispensabile e veniva relegato all’ultimo posto, anche perché convinti che esso sarebbe arrivato dopo, magari con la nascita del primo figlio. La ragazza accettava e subiva. Credo che nel nostro paese, nella seconda metà del 1800, ci sia stata una sola giovane donna che abbia osato ribellarsi a questo stato di cose: la mia bisnonna Giovanna appartenente agli “Stampatura”, la quale, innanzi alla fatidica frase “Vuoi tu sposare ……”, ebbe l’ardire di rispondere: “Nossignore, è mio padre che lo vuole.”
Dieci e lode, carissima nonna. Eri una vera amazzone!

E una volta accasata? La nostra donna si dimostrava infaticabile fino all’inverosimile. Sfornava figli a volontà e appena partorito ricominciava a dedicarsi ai lavori di casa fino a notte fonda e al lume di candela, ai lavori della campagna e all’educazione dei figli, tutti lavori molto faticosi e per nulla riconosciuti. E spesso doveva sopportare maltrattamenti da parte del marito che di frequente era prepotente.
Se anche l’uomo era disponibile a dare una mano nella conduzione della casa, ella rifiutava per non comprometterne l’immagine di virilità.
Ma poi è così vero che la donna calabrese nel passato ricoprisse un ruolo tanto subordinato? Io credo che questo fosse solo apparente e marginale. In realtà era la donna che occupava un posto di primo piano assumendosi l’onere dell’amministrazione completa della casa, compresa la gestione economica, e accentrando le cure sulla prole.
La donna del passato in Calabria possedeva alti principi morali, anche se forse ammantati di tabù e pregiudizi.

E oggi?

domenica 15 gennaio 2012

"Sul concetto di volto nel figlio di Dio" opera teatrale? Diretta? Da Romeo Castellucci un opera che offende noi Cristiani e non solo. Una sola parola Vergogna! Leggete con attenzione l'articolo


L'immagine scelta per essere sporcata dai liquami è il dolcissimo Salvator Mundi di Antonello da Messina, che ritrae Cristo nell'atto di benedire la terra. 
Alla fine, sul viso imbrattato di Gesù discende un velo nero. A commento finale la scritta You are not my shepherd, «Tu non sei il mio pastore».
Al di là delle intenzioni più o meno spirituali o artistiche, note solo all'intimità degli autori, e oltre i consumati dibattiti su dove finisca la libertà d'espressione e dove cominci l'offesa a Dio e ai fedeli, le scene sono risultate oggettivamente choccanti per la sensibilità di larga parte del popolo cristiano. E non solo.
L'immondizia che il “regista” Castellucci ha già messo in scena in Francia approderà tra poco anche in Italia. Dal 24 al 28 gennaio presso il Teatro Franco Parenti sarà infatti messo in scena lo spettacolo teatrale “Sul concetto di volto nel figlio di Dio”.
La coprofilia non è un fenomeno nuovo nel sottobosco dei cosiddetti “artisti”, che trovano il modo di contrabbandare le loro penose patologie per “espressioni d'arte”. Del resto, ognuno esprime ciò che ha in sé stesso, né quindi ci turba il fatto che il sig. Romeo Castellucci abbia, evidentemente, in sé stesso problematiche legate più alla peristalsi che ai sentimenti e all'uso dell'intelletto.
Ciò che ci turba e che non possiamo in alcun modo accettare è il fatto che questo signore malato metta in scena una delle più vergognose offese al cristianesimo, ai sentimenti più puri del popolo italiano, alla fede di milioni di italiani e di centinaia di milioni di altri uomini e donne nel mondo.
Nel citato immondezzaio viene infatti gravemente oltraggiato il Sacro Volto di Cristo, imbrattato con escrementi o con coloranti di adatta e inequivocabile tinta.
Leggiamo che nelle rappresentazioni già tenute in Francia, allo spettacolo disgustoso e blasfemo si aggiungeva, evidentemente per togliere qualsiasi dubbio, anche la diffusione di un fetore inconfondibile.
Davvero si è superato ormai ogni limite. Può anche darsi che il Castellucci, servile e prono alle più schifose mode dominanti, abbia messo in scena quanto abbiamo sopra descritto per mostrare bene e senza possibilità di errore la sua totale omologazione alla dilagante cristianofobia. Questo vuol dire anche garantirsi un più facile accesso alle fonti di finanziamento e mettersi al sicuro con le minoranze violente e prevaricatrici. 

sabato 14 gennaio 2012

Ignoti versano creolina nel liceo Scientifico di Sersale, Ma la maggioranza dei nostri giovani vuole crescere, comunicare come i ragazzi Scout arrivati a Sersale da Crotone.


Veduta di Sersale

Lezione scolastiche sospese al Liceo Scientifico di Sersale  ignoti durante la notte cospargono vari locali dell’edificio di creolina dell’accaduto indagano i carabinieri della locale stazione, sono intervenuti anche i vigili del fuoco e gli ispettori dell’azienda sanitaria provinciale chiudendo l’edificio sino alla fine dei lavori di bonifica. Analogo caso  anche all’istituto “Maresca” di Botricello  il quale il giorno successivo avrebbe dovuto ospitare una conferenza stampa dell’amministrazione provinciale di Catanzaro per la presentazione dell’ultimazione dei lavori di ampliamento dell’edificio. I militari dell’Arma stanno vagliando eventuali analogia con i due casi tenendo comunque in primo piano l’ipotesi che si potrebbe trattare della solita bravata dei ragazzi per poter ottenere una giornata di vacanza arrecando però enormi disagi e rischi.

Comunque la straganza dei ragazzi ha voglia si comunicare,di socializzare, infatti nei primi giorni di Gennaio l’amministrazione comunale del centro Silano ha ospitato 8 ragazzi di Crotone del gruppo scout della parrocchia di “San Domenico”guidata da Don Raffaele Leto. La comitiva allegra e festosa accompagnata da Suor Federica è stata ospitata nel Palazzo comunale di Sersale. Il breve ma....

Acqua un bene prezioso in tutti i sensi. Secondo una ricerca di "Altroconsumo" in due anni rincari record sino al 42% tra le città meno care Catanzaro

 


In due anni il costo della bolletta dell’acqua è cresciuto tre volte di più dell’inflazione.
Un aumento medio del 12,5%, quasi 30 euro in più all’anno a famiglia. Con punte che arrivano però anche al 42%. Come è successo ad Aosta dove le tariffe dell’acqua hanno corso a una velocità dieci volte superiore all’aumento dell’inflazione e dove oggi i cittadini pagano per il servizio 249 euro l’anno. Con una sola consolazione, quella di sapere che la loro bolletta è la più rincarata d’Italia ma non la più cara in assoluto: a Firenze, a fronte di un aumento del 12%, una famiglia spende in media 506 euro l’anno. Il doppio di chi abita ad Aosta ma addirittura quasi quattro volte di più di chi vive a Milano e, malgrado un rincaro del 17%, paga 129 euro.
SENZA REGOLE - Solo a Campobasso, Catanzaro e Salerno le tariffe sono rimaste invariate. I movimenti dell’acqua  tornano spesso in piazza per ribadire il loro «giù le mani dall’esito del referendum». Quello di giugno con il quale i cittadini hanno detto «sì» all’abrogazione del provvedimento con il quale si voleva privatizzare l’acqua. Ma la fotografia scattata dall’indagine dell’associazione dei consumatori Altroconsumo è quella di un settore senza regole e programmazione. Dove ognuno fa quello che vuole. Dove i rincari non sempre corrispondono a un reale miglioramento del servizio. Talvolta, al contrario, nascono da inefficienze. «Un’anarchia generalizzata. Perché passato il referendum non è che tutto vada bene. Anzi», afferma il presidente di Altroconsumo Paolo Martinello. «A prescindere che l’acqua sia pubblica o privata, serve subito una regolamentazione a livello nazionale. E quindi che la neonata Agenzia, con tutti i suoi handicap (dal nome alla nomina politica, fino a alla mancanza di mezzi che la fa partire zoppa rispetto a un’Authority come quella per l’energia e il gas), inizi quanto prima a lavorare. Per vigilare sull’applicazione di tariffe e piani di investimento, quindi stabilire standard omogenei di qualità».

L'INCHIESTA - L’inchiesta di Altroconsumo è stata condotta raffrontando le tariffe in vigore lo scorso agosto in 46 città (tariffe del servizio idrico integrato che comprende erogazione dell’acqua potabile, fognature e depurazione) con quelle raccolte due anni fa attraverso un’analoga indagine. «Dal momento che molte voci tra quelle che compongono la tariffa dell’acqua sono diverse in proporzione al consumo — spiegano dall’associazione — per raffrontare i costi abbiamo calcolato l’importo della bolletta ipotizzando un consumo di acqua di 200 metri cubi l’anno, il consumo più diffuso in Italia tipico di una famiglia di tre persone».

I paesi della provincia: Cerva

venerdì 13 gennaio 2012

Un uomo S.F di Zagarise è stato sorpreso dal Corpo Forestale mentre veniva diboscata un area sottoposta a vincolo paesaggistico


E’ stato sorpreso mentre stava per completare i lavori per la realizzazione di una pista sterrata, anche tagliando diversi alberi, senza alcuna autorizzazione, a tra l'altro in una zona sottoposta a vincolo idrogeologico, forestale e paesaggistico ambientale. Per questo, al termina delle indagini, gli agenti del Corpo forestale dallo Stato di Sersale hanno denunciato un uomo del posto, S.F., 58 anni, ponendo sotto sequestro l'area interessata. Il fatto è avvenuto in località "Sana" nel territorio comunale di Zagarise, ai confini con il territorio del comune  di Sersale. Gli agenti, durante un servizio di controllo, hanno notato che l'area boscata era stata oggetto di lavori di movimento terra ed estirpazione di piante ed arbusti vari tipici della macchia mediterranea. Una volta rilevate le coordinate e ricostruita l'esatta posizione del terreno, verificando anche la mancanza di autorizzazioni, gli agenti del Corpo forestale sono risaliti all’autore, rilevando inoltre che l’area interessata dalla pista aveva una lunghezza di circa 150 metri e una larghezza media di 3,30 metri. L’intervento rientra nei controlli per prevenire frane e smottamenti, particolarmente attivi nella zona soprattutto negli ultimi mesi anche in seguito alle violente ondate di maltempo che han-no creato diverse emergenze. E ad una generale cattiva gestione e cura del territorio Il Corpo forestale dello Stato, in una nota in cui comunica i particolari dell’operazione di controllo che ha portato al sequestro dell’area ed alla denuncia di un uomo, evidenzia fra l'altro << l'importanza del rigoroso rispetto delle norme paesaggistiche ambientali, idrogeologiche ed urbanistiche per un corretto uso e soprattutto per una migliore difesa e

I paesi della provincia Cortale

 

Costruzione della centrale a biomassa nel cuore della presila Catanzarese, fare di tutto per evitare quest'ennesimo scempio nel nostro territorio

 

mercoledì 11 gennaio 2012

Alcune doverose precisazioni sul racconto storico inserito alcuni gioni fa riguardante il prodigioso intervento del nostro protettore durante il tragico alluvione del 1943.




Alcuni di noi  riconoscono come miracolo nel vedere
una nuova vita che nasce
 






oppure più semplicemente osservare un stupendo
tramonto. Per  altri invece non rientra
Sellia dopo il  tragico alluvione del 1943
nel miracolo neppure un avvenimento eccezionale, inspiegabile anche alla
scienza. Abbiamo il libero arbitrio di pensare,di dare il giusto valore (secondo
il nostro punto di vista) ai vari avvenimenti che durante il cammino della
nostra vita ne siamo spettatori oppure attori protagonisti. Ritornando al
racconto del miracolo di San Nicola ( per chi non l’ha letto lo troverete QUI) io ho avuto il piacere (parecchi anni fa) di parlare di questa storia con la signora che lo visse in prima
persona, la quale mi confermò con novizia di particolari tutto ciò che già mi
era stato narrato da molti anziani del posto i quali nel 1943 erano già persone
adulte . Il borgo di Sellia non poggiava certamente sull’argilla, morfologicamente
il terreno sotto le case e “parrera” la quale può cambiare la sua  durezza, di compattezza in alcune zone. Nessun nostro avo avrebbe costruito delle abitazioni sull’argilla, senza tralasciare
che le case che crollarono nel 1943 erano abitazioni millenarie come il
castello la casa baronale  ecc….  le quali avevano superato indenne molti
cataclismi è certamente non poggiavano sull’argilla. La parte di “Sutta Santa
Maria” fu sgomberata molto prima del suo crollo come del resto anche le case
sotto la Chiesa Madre, la stessa Chiesa presentava crepe preoccupanti che
aumentavano sempre di più ma ne la Chiesa ne le case sotto di essa seppur
sgomberate crollarono infatti i crolli si fermarono definitivamente una casa
prima della Chiesa ( come era stato detto nel sogno) Per quanto riguarda le
case vicino il “ponte” le quali sicuramente non poggiavano sull’argilla i
crolli  furono in giorni diversi e i primi senza nessun apparente preavviso eppure nessuno perì  ed anch’essi si fermarono un po’ prima della Chiesa del Rosario. Proprio per questo la comunità di Sellia con a capo le
varie autorità dell’epoca decisero di far realizzare a futura memoria un quadro
che raffigurasse il tragico evento, quadro mai realizzato per le varie
vicissitudini dell’epoca che fecero passare in secondo piano la sua
realizzazione pensate che ci trovavamo in piena seconda guerra mondiale e i
molti sfollati si trovavano in condizioni veramente critiche non avendo non
solo un tetto dove dormire ma avendo perso tutto si ritrovarono in molti in
condizioni di totale miseria. Si può credere o meno ai miracoli si può avvallare
molte ipotesi ma i fatti andarono proprio così. Fu....

Dopo le dimissioni di Traversa nel comune di Catanzaro arriva il commissario Giuseppina Di Rosa sino alle elezioni di primavera

Al Comune di Catanzaro arriva il Commissario. 
Le dimissioni dell’ormai ex sindaco Michele Traversa, infatti, sono divenute definitive a mezzanotte e stamani il segretario generale del Comune lo ha comunicato ufficialmente al prefetto Antonio Reppucci. Reppucci ha provveduto a sospendere il Consiglio comunale nominando commissario prefettizio, d’intesa con il Ministero dell’Interno, Giuseppina Di Rosa, ex prefetto della città. Nei prossimi giorni il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, firmerà il decreto di scioglimento dell’assemblea ed il commissario già nominato assumerà le funzioni di commissario straordinario. Giuseppina Di Rosa, di 69 anni, siracusana, è stata prefetto di Catanzaro sino al novembre 2010, quando è andata in pensione. Al suo posto è subentrato Reppucci. Il commissario arriverà in città oggi. Intanto i partiti e le coalizioni cominciano a muoversi in vista delle elezioni di primavera.- “Ho già presentato la mia disponibilità alla candidatura a tutte le forze della coalizione di centrosinistra. A loro, ora, spetta l’ultima parola. Personalmente sono ampiamente disponibile a mettermi in gioco nel legittimo strumento delle primarie perché voglio che a decidere sia la gente e non solamente i tavoli dei partiti” ha affermato in un commento pubblicato sul proprio sito internet e diffuso alla stampa, il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Catanzaro, Salvatore Scalzo, candidato sindaco per il centrosinistra alle elezioni amministrative della primavera scorsa. Scalzo sottolinea che “chiusa questa fase, mi auguro che se ne apra una nuova, in cui la città possa prendere coscienza del progetto politico messo trionfalmente in piedi da Traversa e miseramente fallito in brevissimo tempo.

Cropani: durante il consiglio comunale che doveva suggellare all'associazione dei servizi con quello di Botricello diventa l'occasione per alimentare nuove divisioni


Doveva essere il consiglio comunale che dava il via libera all’associazione dei servizi tra il Comune di Cropani e quello di Botricello 

Cropani CZ
Botricello Cz
invece è stata l’occasione per alimentare nuove divisioni. La seduta dell’assise, infatti, si è chiusa con il ritiro del`punto che voleva l’unione dei servizi, tra cui quelle di Polizia municipale, e che invece sarebbe stata rifiutata dall’amministrazione di Botricello. E' stato il sindaco Bruno Colosimo a riferire del fatto:<  per il ritiro  dei due punti all’ordine del giorno riferiti all’associazione. Da parte sua, l’opposizione  attraverso il capogruppo Eleonora Pitari, ha puntualizzato di votare a favore del ritiro della pratica <  indietro sull’accordo e non il Comune di Cropani>>. In apertura dei lavori, Colosimo ha voluto fornire .alcune e delucidazioni ripartendo  da quanto accaduto nell’ultima  seduta consiliare, caratterizzata dallo scontro con l’ex vicesindaco Vincenzo Falbo. Un appello, da parte del sindaco, ad abbassare i toni, ma anche l’avviso che alla prossima occasione saranno avviate le procedure legali per le affermazioni fuori dai toni. Tra gli argomenti affrontati anche la questione della raccolta dei rifiuti, con i disservizi legati alla chiusura della discarica di Alli, e i rapporti con Ia Sorical, sui quali l`opposizione aveva presentato nei giorni scorsi un interrogazione a risposta scritta. Lotta all’evasione fiscale e sostegno alle famiglie bisognose hanno riguardato il prosieguo degli interventi, in una seduta caratterizzata più dal confronto e non dall'approvazione degli atti, visto il ritiro di due punti su cinque. Oltre ai verbali......

lunedì 9 gennaio 2012

Sorgente acqua della Salinella di Sellia famosa sin dall'antichità per le sue qualità curative esportata sino in America. Il comune dopo aver reso fruibile la sorgente sta studiando la possibilità di rivederla sul mercato magari nei scaffali delle farmacie.

Sellia, interventi per sfruttare i poteri curativi dell’acqua“Fonte Salinella”
A Sellia, piccolo centro della presila catanzarese, si trova una sorgente, denominata Salinella, da cui sgorga un’ acqua dalle indubbie qualità medicamentose. Si tratta di acqua ad alto contenuto sodico che può essere impiegata come lassativo naturale e che potrebbe essere utilizzata anche in ambito dermatologico e non solo. Che quest’acqua abbia poteri curativi lo dimostra anche il fatto che nei primi anni del 1900 una società americana aveva insediato nel comune di Sellia una azienda per l’imbottigliamento e la distribuzione a scopo medicamentoso della stessa denominata “Acqua Sila” che attraverso un sistema di teleferiche veniva trasportata a monte del paese da cui partivano gli autocarri carichi del prezioso liquido. A metà degli anni 40, a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale e di forti eventi alluvionali che danneggiarono gravemente il sito, la società americana abbandonò tale attività e la sorgente cadde nell’oblio. Negli anni ottanta, l’allora amministrazione comunale sfruttando un apposito finanziamento europea effettuò dei lavori per il recupero della sorgente riuscendo solo parzialmente nell’intento. A distanza di altri trent’anni da questo primo tentativo, l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Davide Zicchinella ci ha riprovato, questa volta con maggiore fortuna. Sono stati previsti tre tipi di interventi. Grazie al primo, con il quale si è sistemata la strada di accesso ed effettuata una apposita regimentazione delle acque di un canale adiacente alla strada stessa, oggi è nuovamente possibile raggiungere il sido. Col secondo intervento si è provveduto a sostituire le tubature metalliche corrose dal sale con più idonee ed igieniche in pvc, ed inoltre sono stati piastrellate le vasche in cui viene raccolta e fatta sedimentare l’acqua una volta fuoriuscita dai due punti di captazione.




Articolo del Quotidiano della Calabria sul bellissimo presepe vivente di Sellia


I paesi della provincia: Cicala



venerdì 6 gennaio 2012

La cometa di Natale è apparsa per davvero oltre 2000 anni fa ai Re Magi?

Quando Gesù fu nato a Betlemme di Giudea ai tempi del Re Erode, ecco apparire dall'Oriente a Gerusalemme alcuni Magi, i quali andavano chiedendo dove fosse nato il Re dei Giudei, perché - dicevano - avevano visto la sua stella al suo sorgere ed erano venuti ad adorarlo [...]. Allora Erode, accolti segretamente i Magi, si informò accuratamente da loro circa l'epoca in cui la stella era apparsa [...]. Udito il re, essi partirono ed ecco, la stella che avevano visto al suo sorgere, apparve di fronte a loro, finché si arrestò sul luogo dove stava il Bambino. Matteo (II, 1-2)
In ogni presepio del mondo, sopra la grotta che ospita la sacra famiglia, o sulla punta dell'albero addobbato per la festa, trova posto da tempo immemorabile una splendente stella cometa. Vuole la tradizione che i re Magi fossero stati guidati nel luogo dove nacque Gesù proprio da una luminosa cometa, divino messaggero del glorioso evento. Ma quanto c'è di verificabile, dal punto di vista astronomico, in questa affascinante rappresentazione? La stella dei Magi è esistita davvero?
I progressi odierni della scienza permettono, grazie a computer con programmi di calcolo sempre più potenti ed all'affinamento dell'indagine storiografica ed archeologica di ricostruire con grande precisione il cielo notturno osservato dai nostri progenitori migliaia di anni e di dare un contributo decisivo alla risoluzione di un "caso" affascinante ed assai complicato.
L'interesse degli astronomi per la stella di Betlemme è sempre stato vivo e non accenna a diminuire: dopo duemila anni si susseguono ancora interpretazioni e studi al riguardo. Superata come è giusto che sia la volontà di far corrispondere fatti ed eventi scientificamente provati alle parole degli Evangelisti, come se l'attendibilità delle Sacre Scritture dovesse risiedere nella verificabilità storica e scientifica dell'interpretazione letterale, pare sia mantenuta solo dagli astronomi la speranza di poter conferire un senso preciso a questo astro misterioso.

Quando nacque Gesù?
Diventa necessario per la nostra indagine andare alla ricerca di tutti i possibili fenomeni astronomicamente rilevanti, e possibilmente riportati nelle cronache dell'epoca, avvenuti in corrispondenza della nascita di Gesù.
Questa viene celebrata, come tutti sappiamo, il 25 dicembre: ma nel passato le cose andavano ben diversamente. Su questa data per lungo tempo la comunità cristiana fu dubbiosa, visto che mancava al riguardo una tradizione apostolica. L'origine della natività del 25 dicembre andrebbe considerata nell'ottica di un'importante festa pagana, la celebrazione del Sol invictus, dio del Sole e signore dei pianeti: in quei giorni, infatti, avviene il solstizio invernale, che segna il momento a partire dal quale il Sole riprende il suo moto in salita sull'eclittica (1) facendo allungare di conseguenza le giornate. Il messia veniva spesso descritto come "Sole di giustizia" e lo stesso vangelo ne parla a volte paragonandolo al Sole. Ecco spiegata la preferenza per questa data, anche se probabilmente non è esatta: la scelta del 25 dicembre sembra quindi essere derivata dalla necessità, per la nuova religione del Cristianesimo che si stava diffondendo, di contrapporre una festa cristiana ad una pagana, ed è stata accettata come storicamente certa da Sant'Agostino verso la metà del IV secolo.
Ricordiamo che in Palestina e a Gerusalemme ancora fino al V secolo era comunque l'Epifania ad essere festeggiata in memoria della nascita di Cristo. Storici famosi come Clemente Alessandrino propendevano per il 6 gennaio, altri per il 10 gennaio o il 25 marzo. Consideriamo allora come intervallo temporale accettabile per la nascita di Cristo il periodo dal 20 dicembre al 20 marzo. E per quanto riguarda l'anno di nascita?
L'anno zero della nostra epoca fu stabilito dal monaco Dionigi il piccolo vissuto nel VI secolo: dopo laboriosi calcoli ed indagini egli si convinse che coincidesse con il 754° anno dalla fondazione di Roma. Oggi sappiamo che Dionigi sbagliò in eccesso di almeno quattro anni. Nella lettura dei Vangeli vi sono riferimenti che ci aiutano a fissare un limite superiore ed uno inferiore alla nascita di Cristo.
Lo storico Giuseppe Flavio racconta che Erode morì in un giorno intermedio tra un'eclisse di Luna visibile a Gerico e la Pasqua ebraica successiva. Conti alla mano si scopre che questa eclisse avvenne nella notte tra il 13 e il 14 Marzo dell'anno 4 avanti Cristo. Allora, essendo Erode morto nella primavera del 4 a.C. ed essendo stato visitato dai Magi quando Gesù era già nato, Gesù stesso deve essere venuto alla luce come minimo quattro anni prima di quanto vuole la tradizione. D'altra parte questa data non può essere anticipata oltre il 7 a.C., perché questo è l'anno del censimento voluto da Augusto in conseguenza del quale - secondo l'evangelista Luca - Giuseppe e Maria, genitori di Gesù, furono costretti a tornare nella natia Betlemme. Fu allora che Erode "mandò ad uccidere tutti i maschi che erano in Betlemme e in tutto il territorio dall'età di due anni in giù, secondo il tempo del quale s'era esattamente informato dai Magi", Matteo (2,16).

Chi erano i magi?
I Magi appartenevano originariamente una delle dei tribù in cui era diviso il popolo dei Medi. Essi costituivano la classe sacerdotale: in Persia infatti, dove vivevano, il loro nome assunse il significato generico di sacerdoti. I Magi esercitavano la professione che oggi definiremo astrologia: alla corte di Babilonia essi interpretavano i segni celesti, osservando i moti delle stelle e dei pianeti, traendone auspici favorevoli o meno. La "stella" che essi videro era uno di quei segni con i quali presso i pagani la divinità rendeva noti i propri disegni. Alcuni testi arabi collegano i Magi alla religione iranica e a Zoroastro "fondatore della dottrina del magismo", al quale veniva attribuita tra le altre cose anche la profezia della nascita di Cristo.
Oggi sorridiamo del fatto che gli astri possano avere un'influenza prevedibile sul nostro agire quotidiano, o che tantomeno permettano di predire eventi futuri: l'astrologia ha perso ogni fondamento di scientificità, anche presunta, con l'avvento del metodo scientifico nel 16° secolo. Non dobbiamo dimenticare tuttavia che astronomia e astrologia hanno proceduto di pari passo per secoli, la prima al servizio della seconda. Fu a causa della creduta influenza dei corpi celesti sul destino dell'uomo che i sapienti dell'epoca affinarono la propria conoscenza sull'astronomia posizionale.

La stella dei Magi nelle letture sacre.
I Vangeli sono una fonte privilegiata per inquadrare con una certa precisione la "stella" che videro i Magi. Dal Vangelo di Matteo ci proviene un'utile informazione: il fenomeno astronomico osservato dai Magi fu si importante ma non certo eclatante, ossia perfettamente evidente a chiunque. In caso contrario anche Erode ne sarebbe stato a conoscenza e non avrebbe dovuto chiederne informazioni dettagliate. Da perfetti conoscitori della volta celeste quali erano, i Magi sicuramente si resero conto che ciò che videro, nel loro lungo viaggio da Babilonia a Betlemme, era qualcosa di importante per la propria esperienza di studiosi del cielo, anche se poi, a livello popolare, poteva passare del tutto inosservato. Ecco dunque perché furono i Magi a vedere "la stella" e non altri: solo loro erano in grado, come esperti osservatori delle stelle, di apprezzarne la particolarità.
Di grande interesse sono anche i Vangeli apocrifi, che la Chiesa esclude dal novero di quelli canonici per motivi dottrinali. Dopo il concilio di Trento i primi persero credito nei confronti dei secondi, ma ebbero una vita sotterranea molto intensa almeno fino al Medioevo, influenzando fortemente l'iconografia cristiana. Gli stessi Vangeli apocrifi, nella loro forma orale, sembrano avere un'origine molto remota, perlomeno come i Vangeli canonici, e contengono elementi dogmatici che la Chiesa ritiene validi. Nel Protovangelo di Giacomo (databile tra il 130 e il 140 d.c.) viene più volte ribadito un concetto: la stella è un simbolo di regalità, rappresenta l'annuncio della nascita di un re. Un altro Vangelo apocrifo, quello definito dello Pseudo-Matteo, delinea molti particolari sulla grotta di Gesù e sulla brillante stella che vi splendeva dal tramonto all'alba. Nei Vangeli apocrifi redatti in Siria intorno al VI secolo si leggono molti altri dettagli: i Magi, avvertiti da un angelo, intrapresero un viaggio durato nove mesi guidati da una stella e giunsero a destinazione nel momento in cui la Vergine dava alla luce Gesù. Sono questi stessi scritti che identificano i Magi con i loro nomi.
[...] la stella si muoveva precedendoli, fin quando si fermò sopra la grotta. Allora la sua forma cambiò e divenne simile ad una colonna di luce che si levava dalla terra al cielo. L'angelo che aveva assunto la forma di una stella ritornò per far loro da guida [...].

La Befana il suo antico significato


La Befana si festeggia il giorno dell'Epifania, il 6 gennaio. L'Epifania è una festa religiosa che deriva il suo nome da un termine greco che significa rivelazione. È, infatti, in questo giorno che Gesù bambino si rivelò come figlio di Dio ai tre Magi. Ma, chi erano costoro? Erano Baldassarre, Melchiorre e Gaspare, tre sapienti che provenivano dalle lontane terre d'Oriente. Si erano messi in cammino guidati da un astro splendente, una stella cometa, che mai prima aveva fatto apparizione nel cielo. Lo studio di questo insolito fenomeno li aveva avvisati che qualcosa di realmente grande stava per accadere. Così avevano consultato molti libri e in uno di essi trovarono questa profezia: "Nascerà da umile dimora un bambino che diverrà il Salvatore del mondo, il Re dei re! Al suo apparire ci saranno schiere di angeli ad accoglierlo sulla terra e si verificheranno cose mai viste prima". Così i tre uomini avevano deciso di seguire la singolare stella per rendere omaggio a quel bambino salvifico. Portavano con sé tre doni simbolici: l'oro, l'incenso e la mirra. L'oro perché era il dono che veniva riservato ai sovrani; l'incenso perché era bruciato solo in onore delle divinità; la mirra che in antichità veniva utilizzata durante le cerimonie funebri e che sarebbe divenuta il simbolo della futura resurrezione di Cristo, il Re che trionfò sulla morte. Dopo un lungo cammino, i tre uomini giunsero alla città di Gerusalemme. Su una collina, circondato da una folta selva, stava un castello austero e buio. «Ecco, si dissero è qui che troveremo il figlio di Dio. Un re del suo rango non può che essere nato in un castello e a paragone della sua importanza, ogni dimora è umile, anche questa fortezza turrita!» Li accolse invece un sovrano molto cerimonioso e dal cuore feroce come quello dei lupi selvatici: si chiamava Erode. Costui stette ad ascoltare la storia dei tre saggi e quindi rispose: «Non saprei proprio come aiutarvi! lo non ho figli e non c'è altro sovrano qui attorno. lo sono il Signore di queste terre! Ma se è vero che è nato questo bambino regale, dopo averlo trovato, venite a riferirmi dov'è, così che anch'io lo possa adorare!». In realtà l'astuto Erode voleva eliminare l'eventuale concorrente. I Magi partirono subito da quel castello, perché la cattiveria che si respirava tra le sue mura aveva quasi ghiacciato loro il sangue nelle vene. Dopo alcuni giorni di ricerca, sotto la guida della magica stella, giunsero infine in un villaggio, il più piccolo e il più umile della terra di Giuda. Fu proprio lì che l'astro si mise a splendere intensamente come mai l'avevano visto durante la loro osservazione: sembrava indicare un luogo appartato In pIena campagna. In una stalla, esposto alle correnti della notte, trovarono un bambino che era nato da poco. Era accudito dal padre, Giuseppe, e da Maria, la madre più dolce e bella che fosse mai capitato loro di incontrare. Vedendo l'amore e la concordia che regnava in quella povera famiglia, nonostante gli stenti e le ristrettezze, i Magi compresero di aver trovato ciò che cercavano e deposero ai piedi della mangiatoia, in cui era stato adagiato il piccolo, i loro doni preziosi. Quindi se ne andarono contenti di avere reso omaggio per primi al Salvatore del mondo. Una voce nel cuore, però, non fece loro ripercorrere la strada dell'andata: avevano, infatti, compreso le intenzioni malvagie di Erode e non avrebbero assolutamente svelato a quell'uomo dove trovare il piccolo Gesù. Erode, non vedendo tornare i tre saggi, comprese di essere stato scoperto nel suo terribile piano. Deciso a eliminare qualsiasi concorrente.....

giovedì 5 gennaio 2012

Una bella Storia successa a Zagarise sotto le feste Natalizie

Panoramica di Zagarise CZ

 Zagarise (CZ) i carabinieri salvano un bulgaro  dal freddo 
i Carabinieri in campo anche per la solidarietà. I militari dell’Arma della stazione di Zagarise, infatti, la scorsa notte hanno salvato un clochard dal freddo pungente che, nella cittadina ai piedi della Sila Catanzarese, aveva segnato temperature prossime allo
zero.  L’uomo, un cittadino di nazionalità bulgara di mezza età, aveva indosso solo alcuni stracci ed era disteso su di una panchina al centro del paese. Una condizione impossibile, che aveva provocato un principio di assideramento. I militari della locale stazione, impegnati in servizio perlustravo, hanno intuito la situazione e si sono attivati per chiamare i soccorsi. Ai carabinieri, però è stato risposto che non sarebbe Stata inviata alcuna ambulanza in quel momento perché tutte impegnate in altri servizi di assistenza sanitaria, quindi hanno deciso di operare in autonomia. L’uomo è stato portato al caldo e gli sono state -somministrate bevande calde, oltre ad una sistemazione per la notte.

C'è crisi le offerte scarseggiano anche nelle parrocchie e un parroco nel Trevigiano decide di chiudere la Chiesa sino a Pasqua

Le offerte scarsegggiano, e i costi sono alti
 il parroco di Fontanelle, nel trevigiano, ha deciso di chiudere la chiesa, fino a Pasqua. Eccetto che per funerali e feste grandi. "Le offerte raccolte non coprono le bollette", ha spiegato ai fedeli il parroco don Stefano Taffarel. La chiesa, che si trova accanto al cimitero, è troppo grande e riscaldarla costa troppo come pure accendere le luci per le celebrazioni quotidiane. I parrocchiani dovranno quindi andare nella chiesetta del centro di Fontanelle, vicino agli impianti sportivi. Almeno finché non arriva il caldo. L'annuncio è stato dato dal pulpito direttamente dal parroco don Stefano Taffarel sotto le feste di Natale, come riferisce il quotidiano locale la Tribuna di Treviso.
"Dopo le festività, dal 14 gennaio 2012 con la messa prefestiva del sabato, saremo costretti a portare tutte le celebrazioni, eccetto funerali e feste grandi, al centro, fino a Pasqua, in considerazione degli ingenti consumi. Adesso come adesso, le offerte raccolte in chiesa non coprono le spese del riscaldamento e della corrente", spiega il bollettino della parrocchia consegnato ai fontanellesi.......
La chiesa storica di Fontanelle è una delle più grandi della diocesi. Consacrata alla fine del quindicesimo secolo e poi ampliata, custodisce preziosi oggetti d'arte come la pala d'altare di Francesco Montemezzano.....

Notizie dal comprensorio Taverna,Magisano, San Giovanni D'Albi. Sersale, Cropani


mercoledì 4 gennaio 2012

I paesi della provincia Conflenti


Pensioni da marzo addio ai contanti per chi supera i mille euro

L’Inps scrive a 450 mila pensionati per avvisare
dell ’entrata in vigore della nuova normativa
I consigli e le regole da seguire

 

Addio al pagamento in contanti delle pensioni che superano i 1.000 euro. L’Inps ha inviato 450 mila lettere ad altrettanti pensionati per comunicare loro la novità in arrivo. In base alla legge sulla tracciabilità, approvata il 22 dicembre con la manovra salva-Italia, l’Istituto di previdenza non potrà più pagare i sussidi mensili in banconote. Basta code agli sportelli delle Poste dunque per migliaia di persone. La rivoluzione scatterà già il 7 marzo di quest’anno. Entro febbraio però, i destinatari del provvedimento dovranno comunicare il canale attraverso il quale intendono ricevere l’accredito: conti bancari, libretti postali o carte ricaricabili. Per evitare sorprese meglio arrivare preparati all’appuntamento.

CHE COSA CAMBIA
L’accredito diventa obbligatorio dal 7 marzo

Le pensioni mensili che superano la soglia dei 1.000 euro non saranno più pagate in contanti. E’ una delle novità arrivate insieme alla manovra Salva-Italia del nuovo governo Monti. In base alla legge sulla tracciabilità del contante, approvata il 22 dicembre, l’Inps non potrà più elargire i sussidi mensili in banconote. Per mettersi al passo con i cambiamenti c’è poco tempo: l’addio al contante per i trattamenti superiori a 1.000 euro è previsto infatti già per il prossimo 7 marzo. Significa che l’allineamento alle nuove modalità di pagamento dovrà avvenire entro il 6 marzo. Ma c’è anche un altro appuntamento da non dimenticare: i pensionati che saranno interessati dal nuovo corso dovranno comunicare all’Inps già entro febbraio 2012 il canale alternativo attraverso il quale intendono ricevere l’assegno mensile, sia esso un conto bancario, un libretto postale o una carta ricaricabile. I termini li ricorda lo stesso Istituto che ha già inviato 450 mila lettere ad altrettanti pensionati che percepiscono assegni mensili di importo complessivo superiore ai mille euro. I pensionati che ricevono ancora la prestazione in contanti sono 2,2 milioni, di cui 1.750.000 con trattamenti inferiori ai 1.000 euro. Per questi il canale del contante attraverso l’ufficio postale rimarrà ancora utilizzabile.

I TEMPI DA RISPETTARE
Entro febbraio la scelta va comunicata all’Inps

La novità, va ricordato, riguarda solo quei pensionati con trattamenti che superano i 1.000 euro e che ogni mese si recano alle poste per ritirare la pensione in banconote. Per tutti loro è appena partita una lettera dall’Inps che li invita a indicare le nuove modalità per la riscossione. Si tratta quindi come prima cosa di decidere qual’è la forma di pagamento alternativa al contante che più si adatta alle esigenze del singolo. E’ possibile scegliere tra l’accredito in conto corrente, su libretto postale o su carta ricaricabile. Una volta deciso il nuovo canale di pagamento bisognerà comunicarlo all’Inps. Per questa operazione c’è tempo però soltanto fino a febbraio di quest’anno. Ci sono tre vie per far pervenire la richiesta di variazione della modalità di pagamento all’Inps. I pensionati già iscritti ai servizi online dell’Istituto e in possesso del codice personale di accesso (Pin) potranno inoltrare la domanda attraverso il sito www.inps.it. E’ poi possibile portare la richiesta direttamente ad una Struttura Territoriale dell’Istituto. La domanda potrà essere fatta anche presso gli uffici bancari o postali. Informazioni si possono ottenere attraverso il numero verde gratuito dell’Inps (803.164) attivo dal lunedì al venerdì (8.00-20.00) ed il sabato dalle (8.00-14.00).

LE ALTERNATIVE

martedì 3 gennaio 2012

L'Antico borgo di Sellia durante il mese di gennaio


L’Antico borgo di Sellia durante il mese di Gennaio
“L’Epifania ogni festa porta via” recita giustamente un antico detto popolare, a Sellia l’epifania si festeggiava due volte a Capodanno nella Chiesa madre con una solenne funzione e  successiva processione “ccu u Bombinuzzu subbra a palla” adornato da tanti angioletti  a conclusione il suggestivo bacio,mentre il 6 gennaio a conclusione delle feste il tutto si ripeteva nella chiesa del Rosario con la processione Du Bombinuzzu du Rosaru ( vedi foto risalente agli anni 40 dopo l’alluvione del 1943) Dopo le feste si ritornava con più assiduità ai lavori nei campi se c’era “l’annu da carrica” i vari trappiti proprio in questo mese entravano in pieno regime facendo turni anche di notte l’odore di sanza si sentiva per tutto il paese, ognuno sceglieva il frantoio in base al parentato  ma soprattutto ai punti che le olive prendevano .Se le olive erano abbondanti tutta l’economia del paese ne beneficiava dai vari commercianti dagli artigiani ecc… Questo mese era anche uno dei mesi più piovosi dell’anno ma si doveva andare in campagna lo stesso  mettendo in pratica due detti pieni di saggezza che dicevano “Pana E Mantu un gravanu tantu” quando si partiva per la campagna un ombrello un indumento più pesante non doveva mancare mai dentro” a vertula” anche se la giornata si presentava bella. Il secondo detto diceva: “Si u tempu e da marina pia a pignata e vai e cucina, si u tempu e da muntagna pia u zappuna e vai in campagna” i nostri nonni non avevano i vari mezzi di informazione per sapere in ogni istante che tempo fa, ma erano attenti conoscitori di ogni cambiamento climatico conoscendo i vari venti osservando le nuvole seguendone i vari movimenti riuscivano con molta più precisione dei vari Bernacca dei nostri giorni a indovinare se pioveva per molto oppure no. Mi viene adesso in mente un terzo detto popolare che diceva: “Irtu, zappuna e cunnu ti caccianu e stu munnu” dove  “irtu” erano le tante salite che i nostri nonni dovevano fare a piedi per ritornare a casa dopo una giornata di duro lavoro nei campi,......

Nel comune di Simeri Crichi sono state tante le iniziative durante le feste Natalizie

lunedì 2 gennaio 2012

Sersale aperto nei giorni scorsi lo sportello della famiglia gestito dalla fondazione "Calabria Etica"


Ha aperto nei giorni scorsi nel comune di Sersale lo sportello territoriale per la famiglia 
un importante servizio di consulenza di supporto, che sarà di forte aiuto per le famiglie in seria difficoltà ed in condizioni di disagio sociale. Ogni giovedì dalle ore 8 alle 11 un esperto assistente sociale della fondazione “Calabria Etica” garantirà i seguenti servizi: accoglienza,consulenza per la famiglia, consulenza per l’infanzia e l’adolescenza, sostegno allo sviluppo della genitorialità, consulenza legale familiare,mediazione familiare. Il tutto è frutto di un importante protocollo di intesa sottoscritto dal comune di Catanzaro comune capofila dei distretti soci-sanitari Catanzaro- Catanzaro lido con la fondazione “Calabria Etica” del quale ne beneficerà anche il comune di Sersale. Vera Scalfaro sindaco della cittadina assieme all’assessore dei servizi sociale Michele Berlingò hanno manifestato grande soddisfazione

Petardi durante la notte di capodanno un uomo a Catanzaro perde un occhio mentre i feriti in tutta la regione sono stati ventidue. La prima nata in provincia di Catanzaro nel 2012 si chiama Giovanna Maria tre minuti dopo la mezzanotte all'ospedale Pugliese di Catanzaro

E’ di 7 feriti, di cui tre gravi, il bilancio degli incidenti causati dai tradizionali botti di Capodanno.  A Catanzaro, un uomo ha subito un grave danno al bulbo oculare mentre a Lamezia Terme è stato necessario amputare la mano  a un uomo al quale un grosso petardo è scoppiato prima di poterlo lanciare. Come sempre, si raccomanda di non avvicinarsi al materiale residuale che si trova per strada: potrebbero esserci petardi inesplosi potenzialmente molto pericolosi.
 Sono ventidue le persone rimaste ferite in Calabria durante i festeggiamenti per il nuovo anno a causa dei botti e di proiettili vaganti. A Crotone un ragazzo di 10 anni si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale perché è rimasto lievemente ferito ad una gamba da un proiettile vagante sparato durante i festeggiamenti di capodanno.
Il maggior numero di feriti sono stati registrati in provincia di Reggio Calabria (9 feriti) e Catanzaro (8 feriti).


Si chiama Giovanna Maria, ed è la prima nata in città nell'anno che è appena iniziato. La bimba è stata messa alla luce tre minuti dopo la mezzanotte, che è nata prematura, e che pesa meno di due chilogrammi ed è figlia di Benny e Margherita (nella foto). Il primo, giovane della provincia di Catanzaro, la seconda originaria di un centro del Casertano entrambi residenti a Bologna per motivi di lavoro, a Soverato in occasione del Capodanno.

domenica 1 gennaio 2012

Felice 2012 a tutti gli amici e visitatori del blog Selliaracconta



Abbiamo lasciato da poco il 2011 un anno pieno di soddisfazioni per il blog Selliaracconta durante il quale oltre a un costante aumento delle visite si sono confermati gli affezionati del blog con una media giornaliera di 150 contatti. Durante il primo anno di vita del blog analizzavo sempre le statistiche cercando di far aumentare le visite facendo comparazioni ecc… oggi invece le statistiche pur importanti rivestono un ruolo secondario avendo le spalle forti di poter contare su un nutrito numero di  appassionati .  da quando siamo nati nel 2009 abbiamo pubblicato oltre 1000 articoli dei quali circa 220  pertinenti su Sellia la quale anche nel 2012 rimarrà la protagonista con tante storie, curiosità, racconti,tradizioni sul nostro amato borgo. Un grande rammarico di questo 2011 e di aver chiuso i vari commenti alla fine dei vari articoli,commenti che puntualmente erano sempre numerosi  sempre interessanti ma sono stato mio malgrado costretto a chiuderli perché essendo giustamente aperti a tutti poteva capitare (come è successo) che qualche visitatore occasionale vedendo i commenti aperti a tutti  scrivesse frasi senza senso non attinenti all’articolo inserito o peggio offensivi , irrispettosi. Ci sarebbe voluto un moderatore una persona che più volte al giorno monitorasse i vari commenti figura che non abbiamo trovato prima ci pensava il sottoscritto ma ora i vari impegni sempre più gravosi non mi permettono di essere molto presente, comunque cercherò in questo 2012 di aprire i commenti almeno su alcuni importanti articoli pubblicandoli solo alcune ore dopo  per poter essere controllati. Auguro a tutti voi di vero cuore un fantastico 2012 pieno zeppo di cose belle di sogni che si realizzano di tanta serenità e di buona salute.

Il Vangelo del giorno Domenica 1 Gennaio 2012 Capodanno