mercoledì 11 gennaio 2012

Alcune doverose precisazioni sul racconto storico inserito alcuni gioni fa riguardante il prodigioso intervento del nostro protettore durante il tragico alluvione del 1943.




Alcuni di noi  riconoscono come miracolo nel vedere
una nuova vita che nasce
 






oppure più semplicemente osservare un stupendo
tramonto. Per  altri invece non rientra
Sellia dopo il  tragico alluvione del 1943
nel miracolo neppure un avvenimento eccezionale, inspiegabile anche alla
scienza. Abbiamo il libero arbitrio di pensare,di dare il giusto valore (secondo
il nostro punto di vista) ai vari avvenimenti che durante il cammino della
nostra vita ne siamo spettatori oppure attori protagonisti. Ritornando al
racconto del miracolo di San Nicola ( per chi non l’ha letto lo troverete QUI) io ho avuto il piacere (parecchi anni fa) di parlare di questa storia con la signora che lo visse in prima
persona, la quale mi confermò con novizia di particolari tutto ciò che già mi
era stato narrato da molti anziani del posto i quali nel 1943 erano già persone
adulte . Il borgo di Sellia non poggiava certamente sull’argilla, morfologicamente
il terreno sotto le case e “parrera” la quale può cambiare la sua  durezza, di compattezza in alcune zone. Nessun nostro avo avrebbe costruito delle abitazioni sull’argilla, senza tralasciare
che le case che crollarono nel 1943 erano abitazioni millenarie come il
castello la casa baronale  ecc….  le quali avevano superato indenne molti
cataclismi è certamente non poggiavano sull’argilla. La parte di “Sutta Santa
Maria” fu sgomberata molto prima del suo crollo come del resto anche le case
sotto la Chiesa Madre, la stessa Chiesa presentava crepe preoccupanti che
aumentavano sempre di più ma ne la Chiesa ne le case sotto di essa seppur
sgomberate crollarono infatti i crolli si fermarono definitivamente una casa
prima della Chiesa ( come era stato detto nel sogno) Per quanto riguarda le
case vicino il “ponte” le quali sicuramente non poggiavano sull’argilla i
crolli  furono in giorni diversi e i primi senza nessun apparente preavviso eppure nessuno perì  ed anch’essi si fermarono un po’ prima della Chiesa del Rosario. Proprio per questo la comunità di Sellia con a capo le
varie autorità dell’epoca decisero di far realizzare a futura memoria un quadro
che raffigurasse il tragico evento, quadro mai realizzato per le varie
vicissitudini dell’epoca che fecero passare in secondo piano la sua
realizzazione pensate che ci trovavamo in piena seconda guerra mondiale e i
molti sfollati si trovavano in condizioni veramente critiche non avendo non
solo un tetto dove dormire ma avendo perso tutto si ritrovarono in molti in
condizioni di totale miseria. Si può credere o meno ai miracoli si può avvallare
molte ipotesi ma i fatti andarono proprio così. Fu....

l’intera comunità di Sellia
che  decise la realizzazione di questo
quadro avendo riscontrato come un fatto eccezionale che le frane si fermarono
proprio la dove era stato detto nel sogno.

In un prossimo articolo parleremo dei tanti cunicoli che furono realizzati dopo l'alluvione i quali attraversavano quasi l'intero paese,per la realizzazione dei cunicoli fu utilizzata anche degli esplosivi (questo per connfermare il fatto che Sellia non poggia sull'argilla) Ma di questo ne parleremo in un prossimo articolo con molte curiosità sempre avvallate da storie vere.