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venerdì 8 marzo 2024

A Sersale si rinnova la suggestiva processione con pellegrinaggio al monte Crozze. Storia di come nasce questa particolare devozione, 192 anni fa, esattamente l'8 Marzo 1832. Fotoracconto



 192 anni fa, esattamente l'8 Marzo 1832, alle ore 1:15 italiane un violento terremoto si abbatté sull’entroterra calabrese fra le province di Crotone e Catanzaro, creando enormi danni e disagi ad una popolazione già stremata dalla monarchia Borbonica, sotto il dominio di Ferdinando II. La forte scossa di magnitudo 6.6 della scala Richter si produsse quindi in piena notte, spezzando il sonno di migliaia di persone, svegliate dal tremendo scuotimento sismico. L’epicentro esatto del sisma viene individuato dall’INGV fra Cutro e San Mauro Marchesato, comuni che subirono gravi danni. Ben 234 le vittime totali del disastro, un migliaio i feriti, molte migliaia di sfollati, i quali fuggirono dai centri colpiti e alloggiarono per mesi in capanne di fortuna, mentre i comuni venivano ricostruiti in insediamenti diversi da quelli originari.

Furono colpiti dal terremoto anche diversi paesi della Presila, ma miracolosamente questi paesi furono salvati dal terremoto e secondo la ricostruzione dell'epoca fu un miracolo a salvarli.
Soprattutto a Petronà si racconta, infatti, che a salvare il paese fu la SS. Vergine Maria del Rosario. Stessa cosa accadde nei paesi vicini di Andali, Cerva, Sersale, Belcastro (i paesani di Belcastro si rivolsero con incessanti preghiere e reiterate processioni a San Tommaso, santo protettore del paese) e da quel giorno in queste zone fu istituita la festa del "voto"

Infatti a Petronà il 13 Marzo 1832 fu stilato il "verbale di obbligazione" firmato dal Sindaco Pignieri Raffaele, dall'arciprete don Nicola Rizzuti e dai Decurioni.
I cittadini petronesi quel giorno presero l'impegno di "celebrare da oggi in perpetuo la festa di Maria SS. del Rosario il giorno 8 del mese di Marzo di cadauno anno, con processione per d'entro l'abitato, accompagnata da rigoroso digiuno per la grazia ottenuta dalla Madonna che mediante il suo patrocinio ci ha liberato dal flagello del terremoto"
Questo impegno è ........

sabato 27 gennaio 2024

Che fine ha fatto il quadro della Madonna "di sproni"? Che si portava in una suggestiva processione per le vie del borgo di Sellia nel mese di ottobre

 


Conservare, tramandare, custodire con cura la memoria storica di una comunità è molto importante. Racconti, oggetti sacri, documenti, reperti antichi rientrano di diritto in un opera certosina di cura e di custodia gelosa da tramandare. Ma per Sellia non è stato mai cosi, tra i tanti eventi naturali tra terremoti, alluvioni e l'opera distruttrice dell'uomo; il più delle volte più violento dei vari cataclismi, hanno portato a un impoverimento dei reperti, siti storici e documentali su Sellia. Mai nessuna amministrazione ha mai pensato di catalogare, mettere al sicuro ciò che del glorioso passato di Sellia è arrivato sino ai nostri giorni. Un ruolo fondamentale sul conoscere il passato, le tradizioni di una comunità senza dubbio è nelle istituzione religiose con i vari parroci  che si sono susseguiti  negli anni i quali sono "dovrebbero esere" i custodi dei tesori religiosi all'interno delle chiese. Avevo parlato QUI della brutta sparizione di molte statue di angioletti che durante i lavori di restauro della chiesa Madre a inizio degli anni 90 furono donati senza alcun registro a alcune famiglie del borgo ma dopo la riapertura al culto della chiesa molti angioletti non furono più consegnati. Più recente invece la notizia della sparizione dell'importante quadro storico della "Madonna dei Sproni"  ( leggi Qui ) che fina ha fatto? Rubato o peggio gettato nella spazzatura come oggetto inutile? Domande senza risposte ma ciò che bisognerebbe fare, è chiedere conto al parroco di Sellia di circa 7 anni fa perché a detta di molti prima il quadro era dentro la chiesa. Una comunità deve essere gelosa di tutto ciò che appartiene  nel percorso storico di un paese. Ma poi siamo sicuri che manca solo il quadro? Nelle prime edizioni della Sagra dell'Olio d'Oliva nelle 2 chiese del centro storico aperte al pubblico si potevano ammirare tanti reperti religiosi di un valore enorme ci sono ancora tutti? Perché mai nessuna amministrazione ha pensato nel catalogare e archiviare ogni piccola traccia del passato di Sellia? Sicuramente ritorneremo su questo annoso quesito anche perché i vari scempi continuano sino a oggi vedi centro storico, vedi castello vedi ..... mentre le elezioni comunali si avvicinano ecco un punto fondamentale che chi si propone a guidare il nostro borgo dovrebbe mettere nei primi posti: Il ..............

giovedì 14 dicembre 2023

“I mille cieli di Zagarise” 2 giorni di storia leggende e delle sfide del futuro. L’evento è realizzato con il contributo economico dell’Ente Parco nazionale della Sila include soci e collaborazioni in ben cinque comunità ovvero Simeri Crichi, Sellia, Magisano, Zagarise e Pentone), Linea Selvatica (di Sersale), Lipu Calabria

 
A Zagarise sta per partire una interessante e intensa due giorni
all’insegna della storia, della leggenda e delle sfide del futuro.
 




L’iniziativa, dall’impronta verde, si chiama “I mille cieli di Zagarise” e prenderà il via venerdì 15 dice m b re . L’evento è realizzato con il contributo economico dell’Ente Parco nazionale della Sila e con il patrocinio delle associazioni Aps Asperitas (associazione comprensoriale del territorio, rivolta alla valorizzazione e promozione
dei beni culturali e ambientali, che include soci e collaborazioni in ben cinque comunità ovvero:
Simeri Crichi, Sellia, Magisano, Zagarise e Pentone), Linea Selvatica (di Sersale), Lipu Calabria
(associazione per la conservazione della natura, la tutela della biodiversità, la promozione della cultura ecologica in Italia). Venerdì sarà il momento della visita guidata nel centro storico di Zagarise, alle pendici della Sila tra storia e natura: si farà tappa alla torre bizantino-normanna, per poi procedere verso la chiesa del Rosario e il Convento dei domenicani, fino ai palazzotti nobiliari e alla chiesa romanico-gotica di Santa Maria Assunta. La serata sarà gratuita: i visitatori saranno debitamente guidati
negli spazi dell’osservatorio astronomico “Ipazia di Alessandria”. Sabato, invece, respirando .................. 

martedì 5 dicembre 2023

Sellia dopo 2 incontri prolifici si terra stasera un terzo appuntamento dove saranno presi decisioni importanti per le varie attività di socializzazione. e recupero delle antiche tradizioni

 

Il recupero, la valorizzazione di un percorso storico culturale millenario di una comunità ricca di tradizioni che rischiano di cadere nell'oblio, rischiano di non essere più tramandate alle future generazioni. Tutto questo è altro hanno scaturito già un paio di incontri dove sono stati posti i primi obiettivi rivolti a tutti i Selliesi, a tutta la comunità spesso ultimamente assopita, tiepida se no letteralmente distaccata da tutto ciò che riguardano i vari appuntamenti religiosi e civili che erano il cuore pulsante e vanto di tutto il circondario. "Alla Ricerca di identità e socialità perdute" Storia Cultura Tradizioni titolo azzeccato per far risvegliare una comunità divisa, delusa amareggiata. Nell'incontro di oggi alle 17,30 nella sala cinema. Nella bozza delle varie cose da fare nell'immediato se sarà possibile una belle crespellata con vino nel giorno dell'Immacolata, recuperare la bellissima tradizione delle tante processione con i portatori delle statue. Per l'imminente festività Natalizie organizzare vari appuntamenti di aggregazione di convivialità. Fissare un appuntamento con la Commissaria del comune per iniziare un dialogo sulle varie problematiche quotidiane che il borgo deve affrontare ma anche un percorso a lunga scadenza che vede  un........ 

venerdì 17 novembre 2023

Il Caravaggio in mostra al San Giovanni di Catanzaro. La mostra “Caravaggio. Non c’è energia senza colore” ad ingresso gratuito. L’inaugurazione si terrà il 18 novembre alle 18.

 Prende il via il 19 novembre la mostra “Caravaggio. Non c’è energia senza colore” ad ingresso gratuito fino al prossimo 14 gennaio, realizzata da dall’Associazione Eos Sud nell’ambito della Rassegna Eos Arts XIII, all’interno del Complesso Monumentale di Catanzaro, e con la direzione artistica di Francesco Petrucci, Conservatore di Palazzo Chigi in Ariccia.



L’inaugurazione della mostra si terrà il 18 novembre alle 18, quando Petrucci terrà una lectio magistralis su Caravaggio e a seguire una conferenza stampa.

La mostra, dedicata a Caravaggio, mette in scena il ciclo di opere originali Storie caravaggesche di Guido Venanzoni (molto apprezzate dalla critica d’arte italiana e in particolare da Vittorio Sgarbi che le ha volute esporre a Sutri) che seguono, in modo fedele, le vicende e gli episodi più suggestivi della vita di Caravaggio, oltre ad alcune copie delle opere più celebri.

In un continuo connubio tra reale e virtuale, la mostra è affiancata da un progetto multimediale che vede la proiezione immersiva del dialogo tra Orazio Gentileschi (padre di Artemisia Gentileschi) e Maddalena Antognetti (cortigiana e musa di Caravaggio) e inoltre ci sarà l’animazione digitale del dipinto di Caravaggio “La presa di Cristo”, dopo 72 anni dall’ultima esposizione; un “racconto digitale” completo e innovativo.

Il visitatore, quindi, sarà proiettato nella Roma di inizio Seicento in cui Caravaggio ha trascorso la sua vita professionale e personale, segnata da una parte dall’incapacità di rispettare etica, regole, decoro e dall’altra dalla capacità di intercettare la sensibilità inquieta del secolo breve che si insedia nell’immaginario artistico contemporaneo come maestro di inesauribile ricchezza poetica. L’originale idea di Guido Venanzoni (Roma, 27 marzo 1951) è quella di raccontare la vita di Caravaggio in pittura: un unicum nel suo genere.

Del ciclo di opere ne scrive Vittorio Sgarbi“Le Storie della vita di Caravaggio raccontate da Guido Venanzoni sono episodi essenziali della biografia di Caravaggio, illustrati con spirito manzoniano. È un gusto narrativo ottocentesco, con la descrizione di ambienti e caratteri creati con una suggestione descrittiva che nasce in un cenacolo di caravaggisti. Venanzoni lavora come lo scenografo e il costumista di un film su Caravaggio, con maniacale attenzione al dettaglio in un racconto evocativo con momenti essenziali, come la formazione con Simone Peterzano; la frequentazione di osterie a Roma; la riflessione e il confronto nello studio del Cavalier d’Arpino; lo spettacolo per la decollazione di Beatrice Cenci; l’assassinio di Ranuccio Tomassoni; l’arresto a Palo laziale; e infine la morte. Sequenze di un film con l’identificazione di Venanzoni in Caravaggio. La ricostruzione di Venanzoni è filologica e insieme pittoresca, non romanzata e neppure letteraria, dal momento che abbiamo fonti, in particolare Giovanni Baglione, molto puntuali sulla .............. 

giovedì 3 agosto 2023

Ritorna a scorrere la "Manna". Grazie al lavoro certosino del CONSERVATORIO ETNOBOTANICO MEDITERRANEO di Sersale(CZ) e dal CONSERVATORIO DI ETNOBOTANICA DI Castelluccio Superiore (PZ)

 Di Carmine Lupia.



LA "MANNA"RITORNA A SCORRERE SUI FRASSINI
Dopo tante ricerche e studi condotti dal sulle tecniche di estrazione della manna dal frassino arrivano i primi risultati. La manna era un prodotto di eccellenza della estremità meridionale della penisola italiana. Quella calabra era considerata un'eccellenza non solo in Italia ma un po' in tutta Europa. Sono innumerevoli le fonti, gli scrittori e i viaggiatori che decantano nei secoli questa linfa preziosa, alla quale già Teofrasto dedica particolare attenzione. Il siciliano Paolo Silvio Boccone parla dell'eccellente manna calabra, gli speziali fiorentini come un prodotto raffinato, lo stesso dicono tedeschi, francesi e austriaci. Giuseppe Antonini nell'opera Discorsi sulla Lucania parla della manna dell'antica Lucania prodotto eccellente al pari di quello calabro. Oggi scorre nuovamente la manna dai frassini calabri e lucani, dopo tanta ricerca e studio e soprattutto comprensione di questa pianta speciale, il frassino, che ancora oggi con le dovute varianti locali in Calabria e Basilicata viene chiamato con il nome di origini greche amilliu o muliu che significa dolce. La manna uno zucchero della nostra tradizione, della ........

martedì 9 maggio 2023

L'incredibile storia di Rosina Lupia di Belcastro, poetessa-contadina senza scuola, protagonista delle lotte per l’occupazione delle terre incolte

 


Solo recentemente Franco Santopolo mi ha fatto conoscere la storia di Rosina Lupia di Belcastro (CZ), poetessa-contadina senza scuola, protagonista delle lotte per l’occupazione delle terre incolte del Marchesato Crotonese e dei territori ionici contermini durante l’ultimo dopoguerra, nonché interprete originale e profonda della cultura popolare identitaria, a lungo condannata alla marginalizzazione, all’insignificanza e all’oblio. “Una donna bellissima e dotata di grande carisma, intelligenza e sensibilità, inventava poesie e canzoni”, che dettava a un bambino, sottraendole così all’oblio del tempo, ma non all’incuria degli uomini, soprattutto dei cultori della retorica contadina e dei valori naturali e primitivi, come Curzio Malaparte e Giovanni Papini :mi sento profondamente d’accordo con le vacche e con la nostra cara e buona lingua di bifolchi e di genii”.Rosina partiva dal gradino sociale più basso, essendo donna, povera e analfabeta, puntualizza Santopolo, integrando quanto scritto da Alberto Iacoviello sull’Unità il 31 marzo del 1950: “E’ una specie di genio contadino, parla un linguaggio che contiene la saggezza di secoli e la verità comune a migliaia di contadini”. Una ribelle (secondo i canoni di Eric J. Hobsbawm), non il buon selvaggio o il genius loci del folclore locale, da rinchiudere nello spazio sociale e letterario del caso singolare. Rosina è poeta del mondo contadino calabrese, cantora della giustizia e della fratellanza, dei valori identitari della cultura subalterna e della tragica regressione del Sud negli anni del boom economico del Nord, che ispirava a P.P. Pasolini il famoso epigramma: “chi era coperto di croste è coperto di piaghe/ il bracciante diventa mendicante/ il napoletano calabrese/ il calabrese africano/ l’analfabeta una bufala o un cane”. Una figura marginale nella gerarchia della società locale –subalterna ed esclusa che riesce a conquistare una sicura centralità ed evidenza sociale, col suo carico eversivo rivoluzionario (donna senza marito, povera e senza scuola) di soggetto organico e vivo di un collettivo-casa, vissuto come un’altra religione del suo tempo. Aveva rifiutato l’emigrazione assistita e programmata in Brasile, dove l’Istituto Nazionale per il Lavoro all’Estero aveva pianificato la fondazione di una colonia agricola a Pedrinhas, al confine col Paranà, sul presupposto che “la terra è insufficiente per trattenere i contadini in Calabria”. Molte famiglie continuavano a sopravvivere con un pane al giorno e con una minestra di cicorie selvatiche o di fagioli; il pane veniva diviso in due parti, metà per il capofamiglia procacciatore di reddito e l’altra metà per i figli e la madre. Qualcuna era morta letteralmente di fame, dopo aver allattato l’ultimo nato. Emigrarono in Brasile oltre 110.000 Italiani, più del doppio in Venezuela, 464.000 in Argentina e mezzo milione negli Usa e in Canada. Intanto in Calabria, seguendo il principio dell’appoderamento, venivano costruiti 24 nuovi borghi e 4.736 casette rurali sui 74.813 ettari di terreni espropriati o acquistati dall’Ente di Riforma (OVS) e assegnati dalle prefetture e dalle.......................

giovedì 9 febbraio 2023

Il miglior sindaco di Sellia di tutti i tempi è .......

 


Non si poteva certamente avere il consenso di tutti, ma questi 2 articoli, questa provocazioni nel cercare di rimuovere il torpore che avvolge Sellia in parte è stato raggiunto o almeno ci abbiamo provato ( dovevamo farlo) Nei tanti commenti da leggere QUI ci sono tanti spunti di riflessione, si nota che non vi è un solo vincitore (in negativo) anche perchè non dovevamo stilare alcuna classifica. Dunque gli errori, gli orrori perpetrati durante gli anni sono da attribuire a più persone. Per quanto riguarda alla "genialità" come qualcuno ha definito questa provocazione mirata a stuzzicare chi spesso delega ciò che riguarda le scelte di politiche locali, che come vediamo hanno delle ricadute enormi a lungo termine, basta leggere nei vari commenti ricevuti dove ci sono tanti spunti su cosa eventualmente non fare. Sono contrario a chi dice che tutti dobbiamo avere un unico pensiero o chi addirittura paventa un'unica lista da presentare del 2024 bisogna che ognuno esprima liberamente il proprio pensiero in modo leale e senza tiri bassi. Questo provocatorio articolo va visto nel complesso, con questa la seconda parte  Chi è stato il miglior sindaco di Sellia? Qui come anticipato dirò la mia. Secondo me il miglior sindaco in assoluto è il dott. Zicchinella il .....

venerdì 14 ottobre 2022

Sersale; La triste, tragica e commovente storia di 'Mamma Giuseppina', morta nel tentativo estremo di salvare dalle fiamme la sua figlioletta, Teresina.


 
 un
caso tanto triste, quanto dimenticato dagli organi di stampa: La tragedia avvenne nel 1947, in prossimità del monte Cariglione, nella zona chiamata appunto "Mamma Giuseppina"



" La Sila posto meraviglioso":
" I boschi della Sila racchiudono, quasi a preservare, vicende vissute di uomini e donne di cui vale la pena raccontare. Una fra queste è la storia di Giuseppina Carvelli. Correva l’anno 1947, l’estate era ormai agli sgoccioli e l’autunno non tardava ad arrivare. Una famiglia di Petilia Policastro giunse in prossimità del monte Gariglione: papà Domenico, mamma Giuseppina e la piccola Teresina. L’uomo lavorava nell’area in cui scorreva il fiume Tacina per costruire insieme ad altri operai un acquedotto in grado di condurre l’acqua dell’altopiano silano fino a valle, verso la costa jonica. Durante il periodo di permanenza in quei luoghi il nucleo familiare si stabilì tra Tacina e il monte Gariglione. Realizzarono una tenda la quale divenne la loro nuova abitazione. Un giorno all’improvviso un incendio prese vita all’interno della tenda e le fiamme avvolsero la struttura in paglia dove si trovava la bambina, Teresa. Con eroico coraggio la madre alla vista del fumo vi precipitò all’interno per cercare di salvare la figlia rimasta intrappolata. Purtroppo, da quel rifugio, nessuna delle due né uscì viva.
In memoria di quel terribile epilogo e per farsí che la vicenda non precipitasse nell’oblio, il Corpo forestale dello Stato e il Parco nazionale della Sila hanno voluto inaugurare una struttura in legno dove si racconta l’accaduto. A lato, la lapide in pietra con la foto di entrambe: il viso della povera fanciulla accanto a quello della madre accompagnate da due croci in tinta nera. "
Speriamo che la coraggiosa Mamma Giuseppina, che ha perso la . vita nel tentativo di salvare sua figlia, sia degnamente ricordata e suffragata da tante preghiere, come vie............

giovedì 25 agosto 2022

Chi era Cecilia Fagarò l'ultima "magara" processata per stregoneria. A Soveria Simeri dove la donna era nata nei giorni scorsi è stata dedicata una statua per il suo coraggio che cambiò il corso della storia.

 A Cecilia Faragò, l’ultima donna processata per stregoneria nella storia dell’umanità, tra i probabili Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria, sarà dedicata una statua. La donna di Soveria Simeri (Cz) Fu l’ultima fattucchiera ad essere incarcerata e processata. Condusse una delle battaglie tra le più significative contro il pregiudizio.



A consegnare a futura memoria lo straordinario esempio di coraggioostinazionecaparbietà contro il pregiudizio sarà proprio il comune di Soveria Simeri, centro dell’entroterra della provincia di Catanzaro, teatro nel ‘700 di questa esclusiva vicenda che ha cambiato per sempre il corso della storia: all’esito del processo, il Regno delle Due Sicilie aboliva il reato di stregoneria, seguito dagli altri regni d’Italia, venendo cancellato quindi in tutt’Europa e nel mondo.

Un volto per Cecilia, la donna che con il suo coraggio cambiò il corso della storia. È, questo, il tema filo conduttore dell’evento che sarà ospitato lunedì 22 in piazza del Calvario.

Si sono svolte lunedì 22 agosto 2022 il confronto ed approfondimento sulla figura di Cecilia Faragò, l’ultima magara, dopo gli indirizzi di saluto del Sindaco Mario Amedeo Mormile, interverranno Marco Grande, docente di diritto processuale penale presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro, Giuseppe Ionà, consigliere comunale di Soveria Simeri con delega alla cultura, Giusy Samantha Voce autrice della tesi di laurea I Marcatori Identitari Distintivi come leva strategica per i nuovi turismi.


Il caso, il mito e lo storytelling di Cecilia che riporta ufficialmente la definizione dei MID e degli Eventi Identitari Distintivi (EID) formulata e promossa sin dal 1997 da Lenin Montesanto che, invitato dall’Amministrazione Comunale nel suo ruolo di Project Manager della Cabina di regia regionale sui Marcatori Identitari Distintivi (MID) concluderà la serie di interventi sul valore turistico ed economico dei MID, cuore di Calabria Straordinaria, il progetto-quadro di comunicazione strategica e di riposizionamento nazionale ed internazionale dell’immagine complessiva della regione attraverso l’individuazione di un nuovo storytelling turistico che ha come suo algoritmo di declinazione e metodo di analisi lo studio, la mappatura, la valorizzazione e, infine, la proiezione socio-economica interna ed esterna dei Marcatori Identitari Distintivi.

La statua di Cecilia Faragò, realizzata dal maestro Alfredo Piacente, è stata scoperta in piazza Porta dello Zefiro alle 19,40, alle 20, la consegna delle borse di studio ai ragazzi della quinta elementare e terza media. Alle 20,30 si terrà l’apertura degli stand con prodotti enogastronomici a km0 e alle 21,30 lo spettacolo danza di fuoco.

CHE ERA CECILIA

Donna di grande forza e determinazione, Cecilia Faragò potrebbe essere considerata una vera eroina. Contribuì con la sua impresa giudiziaria ad abolire il reato di stregoneria. La donna di Soveria Simeri (Cz) fu l’ultima fattucchiera ad essere incarcerata e processata. Condusse una delle battaglie tra le più significative contro il pregiudizio. La sua lotta concorse a scalfire profondamente una mentalità governata dalla superstizione e dall’ignoranza. Di questa ...............


mercoledì 3 agosto 2022

402 anni fa nasceva una cittadina meravigliosa di nome Sersale. "1620/ 2022" Quel 3 agosto c’era il sole di mezza estate. Tantissimi auguri Sersale !

 La nascita di Sersale è in parte legata alle vicende di un’antica e nobile famiglia napoletana, i Sersale di Sorrento, i cui discendenti nel corso dei secoli, si stabilirono in vari centri del mezzogiorno. Verso la metà del ‘500 i Sersale comparvero nel territorio della Presila come titolari della Contea di Belcastro e di parte del territorio della Contea di Zagarise e di quella di Cropani.

Nel 1620 alcuni contadini provenienti da Serrastretta, avendo appreso che il barone Francesco Sersale nel suo feudo di Sellia disponeva di vasti appezzamenti di terre incolte, decisero di chiedergli l’assegnazione dei fondi Angaro e Morino, si trasferirono con le famiglie in quelle terre ed iniziarono a coltivarle; vi costruirono anche delle modestissime case. Il Barone Sersale seppe cogliere l’opportunità di trarre un utile costante e sicuro dalle terre, fino a quel momento incolte ed improduttive, e non mancò di incoraggiare i nuovi venuti, promettendo loro diverse agevolazioni. Presto, quindi, si giunse ad un accordo in virtù del quale le parti davanti ad un notaio conclusero un regolare contratto di enfiteusi. L’atto venne sigillato e controfirmato a Sellia il 3 Agosto 1620


*Quel giorno, 402 anni fa, c’era il sole di mezza estate.

Don Francesco Sersale, duca di Belcastro, forse, si carezzò i favoriti. Borbottò qualcosa, e si convinse che stesse facendo la cosa giusta.
Si affacciò a oriente, e sentì i pensieri addolcirsi oltre lo Jonio.
Chiamò il fido segretario di corte, e cominciò a dettare.
Quei coloni di Serrastretta erano davvero gran lavoratori, e persone dabbene. Meritavano una ricompensa, magari anche solo a metà.
Un pezzo di terra in agro di Zagarise da concedersi in enfiteusi.
Quei 13 coloni di Serrastretta sulle mani avevano i calli, e, un po’ più su della pancia, continuavano a coltivare un campo che richiede, ancora oggi, tanta fatica.
La chiamano riconoscenza, questo campo malfermo eppure bello come il sorriso di una madre.
Si guardarono negli occhi, allora e non ci pensarono due volte.
Quel pezzo di terra non ......

venerdì 20 maggio 2022

Sellia avviati importanti lavori che interesseranno anche il Castello Bizantino e la Scalinata della "Portabella" 2 importanti interventi di recupero storico/architettonici

 Sellia, mitigato il rischio idrogeologico e iniziata una prima opera di recupero del Castello Bizantino e della Portabella, antica via di accesso al centro storico

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Procedono speditamente i lavori accessori alla già realizzata messa in sicurezza del costone della Timpa Pallade e dell' Area sottostante il Castello.
Due siti gravati da gravi fenomeni erosivi che mettevano a grave rischio la stabilità del centro storico e dei due manufatti soprastanti, appunto il Castello Bizantino e la Scalinata della Portabella (antica via di accesso a Sellia attraverso la Porta Marina).
Attraverso un primo finanziamento di 1 milione di euro abbiamo realizzato una grande opera di consolidamento nel centro storico che segue quella in corso nella parte bassa del paese (via del Mulino) per un importo di 3 milioni di euro, a protezione degli abitati sovrastanti.
Attraverso un bando che ha premiato l'impresa che offriva interventi migliorativi supplementari abbiamo contestualmente iniziato un'opera di consolidamento sia di una parte dei resti Castello (che verrà illuminato) che del tratto sovrastante la "Timpa di Pallade" del muro di protezione della Scalinata Portabella ( già illuminata dalla mia amministrazione)che stava per cedere inesorabilmente.
Manufatti sui quali non si era mai intervenuti prima.
Ma questi sono solo interventi iniziali, in quando, siamo in predicato di vedere
finanziati altri due progetti, per un importo di 3 milioni di euro complessivi, per mitigare ulteriormente il rischio idrogeologico (il cui ottenimento sarà ufficializzato nei prossimi mesi).
Sarà possibile, così, completare la necessaria opera di consolidamento dei costoni con il contestuale completo recupero, messa in sicirezza, riqualificazione e fruibilità del Castello Bizantino e della Portabella.
Sulla Portabella abbiamo presentato, per altro, due importanti progetti per realizzare Un Museo all'Aperto sulla Scala (sarebbe il quinto realizzato a Sellia) a valere su fondi Cis e sul Bando Borghi (per complessivi 1.5 milioni di euro).
Contiamo prima della.......

giovedì 19 maggio 2022

Giudecche di Calabria un filo antico che unisce Simeri, Sellia e Taverna. Ecco l'elenco delle oltre 130 località

 Sono oltre 130 i ‘luoghi’ dell’ebraismo in Calabria. Alcuni già noti, altri meno. Ne dà notizia Klaus Davi, responsabile del progetto “Movimento Giudecche di Calabria”. Le località selezionate sono contenute nel libro del prof. Vincenzo Villella ‘Giudecche di Calabria’, edito da Progetto 2000 nel 2014, e nel celebre blog “Calabria Judaica” curato dallo studioso Agazio Fraietta, compianto cittadino di Monasterace, purtroppo deceduto nell’aprile dell’anno scorso, che alla conoscenza dell’Ebraismo calabrese e meridionale ha dedicato gran parte della sua esistenza. Per l’occasione Davi ha anche creato una pagina Facebook già attiva.



Ma ecco l’elenco di comuni, contrade, frazioni con tracce anche flebili di presenza ebraica risalenti nei secoli, contenuti nelle pubblicazioni dei due studiosi: .............

mercoledì 30 marzo 2022

Sellia; servono a ben poco tanti finanziamenti se poi non salvi ... amo il nostro passato. L'antico borgo vera fonte di un possibile turismo sta morendo!

  Premesso che fa sempre piacere leggere di tanti soldi, di tanti finanziamenti per Sellia, ma sarebbe un enorme piacere vedere lo stesso impegno, la stessa determinazione con annessi tanti proclami sui social per recuperare, difendere, salvaguardare l'antico borgo ormai preda in varie zone di degrado e abbandono totale.10 finanziamenti valgono meno di una casa del centro storico; salvata, recuperata difesa, amata. Dopo la pubblicazione di alcune foto del borgo di Sellia sui social "Sono tante le segnalazioni ricevute di amarezza e sconforto"  (nel caso specifico si tratta del rione Sant'Angelo) il rione più antico, più suggestivo ma purtroppo sta subendo la stessa fine di altri rioni. Degrado, abbandono case vandalizzate a rischio crollo. Nessuno alza un dito nessuno si scandalizza. Bello Bellissimo leggere di vari finanziamenti che Sellia sta ottenendo ma alla fine se scompare il nostro passato se crolla una sola casa del borgo che senso ha, che valore a lungo termine potrà mai avere tale finanziamento? Il vero oro, l'autentico tesoro nascosto sta in ogni casa, in ogni angolo, in ogni viuzza di Sellia li si potrà realizzare un possibile futuro. Tutto il resto sarà bello bellissimo ma senza futuro.

a seguire alcuni cenni storici e alcune foto del rione Sant'Angelo che mostrano la precarietà nella difesa del nostro passato e l'incerto futuro.

venerdì 4 marzo 2022

Cropani, soluzioni innovative per il recupero del comune. Oltre 350mila euro per il restauro di 2 chiese "Il Duomo" e della chiesa Santa Maria Assunta.

 


 

Cropani (CZ) 


di RUREGOLD

LA SEDE COMUNALE PRESENTA PROBLEMATICHE DI DEFICIT STRUTTURALE SONO STATE RISOLTE CON LE SOLUZIONI PER IL RINFORZO DEGLI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO, DELLE PARTIZIONI INTERNE, E DI CONTRASTO AL FENOMENO DI SFONDELLAMENTO DEI SOLAIIN QUESTO QUADRO GENERALE SI INSERISCE L’INTERVENTO CHE HA INTERESSATO L’EDIFICIO SEDE DEL MUNICIPIO DI CROPANI, IN PROVINCIA DI CATANZARO, DOVE HANNO TROVATO IMPIEGO LE SOLUZIONI PER IL RINFORZO STRUTTURALE RUREGOLD A BASE DI MATERIALI COMPOSITI FRCM. DA UNA ANALISI PRELIMINARE DELL’EDIFICIO DI CROPANI ERA EMERSA INNANZITUTTO LA NECESSITÀ DI PROVVEDERE ALL’ESECUZIONE DI UNA SERIE DI RINFORZI SUGLI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO CHE NE COMPONGONO LA STRUTTURA, PER L’ESECUZIONE DEI QUALI L’IMPRESA ESECUTRICE DEI LAVORI, LA FA.RI COSTRUZIONI GENERALI DI COTRONEI (KR) HA OPTATO PER IL PACCHETTO TECNOLOGICO C-WRAP, UN SISTEMA DI CONNESSIONE IN FIBRE UNIDIREZIONALI DI CARBONIO PER LA REALIZZAZIONE DEI SISTEMI DI RINFORZO STRUTTURALE DI TIPO FRP COMPOSTO DAL NASTRO IN FIBRA DI CARBONIO UNIDIREZIONALE C-WRAP, DAL PRIMER EPOSSIDICO SPECIALE AD ALTO POTERE IMPREGNANTE C-PRIMER WRAP E DALLA RESINA EPOSSIDICA SPECIALE AD ALTO POTERE ADESIVO C-RESIN WRAP.

350mila euro finanziati per il rifacimento su due chiese del stupendo borgo nel catanzarese pieno di luoghi storici e di culto, nello specifico si tratta  del "Duomo" Santa Caterina di Alessandria e  della manutenzione straordinaria  delle due facciate della chiesa Santa Maria Assunta. Nella giornata di ieri sono stati consegnati formalmente all’impresa aggiudicataria i lavori . Il primo cittadino Raffaele Mercurio assieme alla squadra tecnica del comune ha .........

giovedì 3 febbraio 2022

Sellia, Abbattuto un busto su un tetto del rione "Ruscia". Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un cittadino.

 


Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un cittadino di Sellia

Sellia; Un altro piccolo piccolissimo tassello della storia di Sellia cancellata per sempre. Nulla a che vedere con la demolizione dell'antico convento del S.S Rosario o della chiesa dell'Arcangelo,( prima chiesa di Sellia) o in epoca più recente dell'obbrobrio del cavalcavia o della distruzione di antichi e caratteristici tetti per fare posto a terribili terrazze. Quest'ultima demolizione autorizzata? è una piccola cosa ma sempre molto significativa. La testa (il busto) di Guglielmo Marconi che capeggiava su un tetto del rione Ruscia non esiste più Qui ne abbiamo parlato ampiamente. Il nostro amato borgo sempre più da solo, sempre più meno abitato, sempre più meno valorizzato quando è e rimane l'unica vera fonte di un possibile futuro turistico di Sellia. A nulla serve decantare mille......

a seguire altre foto del busto

giovedì 27 gennaio 2022

Taverna si prepara a celebrare i 350 anni dalla morte di Gregorio Preti Fratello del più celebre Mattia

  Fratello maggiore e primo maestro di Mattia Preti, è rimasto per moltissimi anni nell'ombra del più famoso Cavalier calabrese per poi ricevere i meritati riconoscimenti alla sua arte pittorica testimoniata da opere presenti in diverse chiese e collezioni. Il 25 gennaio saranno 350 anni dalla morte di Gregorio Preti (Taverna 1603 - Roma 1672) e la città che gli diede i natali si prepara a rendergli onore.


    Pittore allievo secondo le cronache del tempo dello Spagnoletto e poi di Domenichino, per oltre 40 anni fece parte dell'Accademia di S. Luca e della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon. Sue insieme ad altre presenti nella cittadina natale sono le tele Madonna della Purità e Madonna della Provvidenza esposte nella Chiesa monumentale di San Domenico a Taverna.
    All'artista, in occasione della ricorrenza, il Museo civico e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Taverna, dedicheranno una programmazione culturale che prenderà il via il 25 gennaio con una messa nella chiesa di San Martino a poca distanza dal quartiere di Portacise dove la famiglia Preti', il padre Cesare e la madre Innocenza Schipani, viveva. Nel corso del 2022 è prevista, in particolare, la realizzazione di una serie di progetti espositivi e approfondimenti scientifici sull'opera del pittore: nel prossimo mese di febbraio si terrà online una lectio magistralis del professor Keith Sciberras, titolare della cattedra di storia dell'Arte dell'Università di Malta e componente del Comitato Scientifico del Museo Civico di Taverna. A Roma, dove poté godere della protezione degli Aldobrandini, titolari in Calabria del feudo di Rossano, si trasferì in giovane età e lì accolse il fratello Mattia che lo raggiunse nel 1632 e che abitò con lui sino al 1636. Proprio dal fratello maggiore il giovane Mattia, collocato tra i maggiori esponenti del ......

venerdì 14 gennaio 2022

Taverna Appello urgente. a rischio crollo i resti dell'antica chiesa di San Marco Evangelista, fondata nel 1102 dal veneziano Marco Vainero. Accorato appello del direttore del museo tavernese

  


TAVERNA CZ; I resti dell'antica chiesa di San Marco Evangelista, fondata nel 1102 dal veneziano Marco Vainero, a ridosso del fiume Litrello, originariamente situata nel territorio di Taverna e oggi ricadente nel comune di Albi, sono a rischio crollo. E' l'allarme che lancia la direzione del Museo civico di Taverna sollecitando, in una nota, interventi immediati a difesa dei ruderi testimonianza dei rapporti culturali esistenti all'epoca tra la Presila Catanzarese e la città di Venezia.  "Le ultime piogge - afferma il direttore del museo tavernese, Giuseppe Valentino - hanno causato il disfacimento di fondamentali parti murarie della costruzione e delle rocce di basamento, a picco sul fiume. In mancanza di interventi di 'somma urgenza', attuabili nel sito di notevole interesse culturale e naturalistico, risulta ormai imminente il rischio di un crollo definitivo di quest'ultima testimonianza storica dell'antica via della seta tra la Calabria e la Repubblica di Venezia; citata da Padre Fiore nel secolo XVII come edificio sacro che accolse per primo la miracolosa icona della 'Madonna delle Grazie', oggi conservata nella chiesa di San Martino in Taverna". Sono ormai evidenti i......

venerdì 10 dicembre 2021

La comunità Selliese ha reso onore al Santo Patrono San Nicola. La chiesa madre, a lui dedicata, che custodisce una reliquia del famoso santo, reca sul frontone la scritta: OSSA NICOLAI RESUDANT MANNA,

 

Qui il bellissimo racconto tramandato nei secoli dal titolo: 

L'ANELLO DI SAN NICOLA  (trascritto da Sellia racconta)

Presenti il sindaco Zicchinella, altre autorità municipali e il capitano della Polizia locale Sgrò. È stata celebrata, ieri, sei dicembre, dall’arciprete don Davide Riggio, la messa in onore del santo Patrono S. Nicola. La chiesa madre, a lui dedicata, che custodisce una reliquia del famoso santo, reca sul frontone la scritta: OSSA NICOLAI RESUDANT MANNA, (le reliquie di S. Nicola trasudano acqua sacra, emanando un profumo). La novità, della festa, è stata la presenza dei zampognari Muraca e Bressi, che hanno irrotto nella chiesa di S. Nicola, con le note di una pastorale dedicata al santo, seguite dall’arcaiche nenie dedicate alla nascita del Cristo bambino.  Gli zampognari, non si vedevano da alcuni decenni, e percorrendo tutto il borgo medioevale sotto le note musicali del Natale, ha fatto rivivere, ai più anziani, quel ‘tempo passato’, immerso nel fascino del borgo medioevale selliese. La presenza dei pastori, è sorta dall’iniziativa personale di Maurizio Perrone dei baroni di Sellia, cavaliere dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme. L’Ordine equestre fu ........