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giovedì 20 settembre 2012

Importante ritrovamento nella zona di Taverna vecchia. Le fiamme distruttrici dell'incendio di fine agosto portano alla luce importanti reperti archeologici

Mura di cinta e porta d'accesso al Casale Bartalisio (Albi)
Mura di cinta Fiera di Trinchise (MAGISANO)

Resti di fabbricato, Taverna Vecchia o Montana (Albi)

 
Interno di una delle chiese, Taverna Vecchia o Montana (Albi)
A seguire altre interessanti foto di questo importante ritrovamento archeologico alle origini del glorioso passato del nostro comprensorio

lunedì 17 settembre 2012

Conclusosi ieri a Roma la fiera dei ""Salumi e formaggi della Tradizione Italiana"Tra le varie aziende calabresi presenti anche il salumificio Rosa di Sersale

Veduta notturna di Sersale CZ
 La promozione delle nostre eccellenze agroalimentari fuori regione è una priorità per le aziende, l’economia del territorio e, quindi, per questo nostro Ente che, registrando la continua necessità di reperire nuovi mercati e realizzare efficaci azioni di marketing, è pronto ad accompagnare e sostenere le realtà produttive aderenti in questa nuova missione”. Con queste parole il Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Paolo Abramo, ha salutato le tre aziende della nostra provincia in partenza per Roma, dove, nei giorni 15, 16 e 17 settembre 2012 presso il Salone delle Fontane all’EUR, si terrà la fiera denominata “Salumi e Formaggi della Tradizione Italiana” La partecipazione alla Fiera, organizzata dalla Camera di Commercio per il tramite della sua Azienda Speciale Promocatanzaro, presieduta da Raffaele Mostaccioli, si inserisce nelle numerose azioni di promozione e marketing territoriale, che costituiscono alcuni fra i principali obiettivi dell’Ente Camerale. Quello in programma è un evento dedicato ai prodotti dell’eccellenza alimentare italiana, con protagonisti i salumi e i formaggi, affiancati da tutto ciò che di buono li accompagna sulle tavole del nostro Paese: pane, grissini e sostituti del pane; miele, mostarde e marmellate; vini, vini passiti, da meditazione, da merenda; aceti balsamici e mosti. Le aziende ambasciatrici a Roma delle nostre tradizioni salumiere, casearie e delle arti bianche, saranno: il Salumificio Ussia di Guardavalle Marina; il Salumificio Rosa di Sersale; il Panificio D’Urso di Decollatura.


“Le nostre aziende – ha spiegato il Presidente Mostaccioli - , accanto a quelle provenienti da tutte le altre regioni italiane, saranno in vetrina nei giorni della manifestazione, per incontrare possibili acquirenti. Molto significativa oltre alla parte espositiva,  la sezione della fiera che prevede una serie d’iniziative collaterali, che spaziano tra convegni tecnici, concorsi, degustazioni guidate, laboratori del gusto, assaggi liberi: il tutto volto alla promozione e alla diffusione di una cultura del gusto che contribuisca a premiare il lavoro di qualità”.

venerdì 14 settembre 2012

8.500 sono i forestali in Calabria sul piede di guerra per i vari stipendi arretrati. Circa 600 gli incendi estivi di grosse proporzioni in quest'estate rovente in Calabria...... ma loro da che parte stanno??


 i lavoratori forestali sono in agitazione in preparazione della mobilitazione prevista per il 21 settembre 2012”. “La Regione - sostengono i sindacalisti – è responsabile del disastro che si sta creando dentro il settore forestale calabrese; è del tutto inutile continuare a diffondere note stampa con la manfrina della riforma di un ente gestore che é la panacea di tutti i mali. Non consentiremo che siano messi sul lastrico 8500 lavoratori. È urgente ed indifferibile un tavolo permanente di confronto su programmazione e progettazione”.

 Intanto sino a oggi sono ben 635 gli incendi in Calabria durante quest'estate rovente,con un estenzione boschiva distrutta di ben 4263 ettari andanti per sempre persi, mentre l'esercito dei 8500 che fanno? Da che parte stanno? Ma qualcosa si nasconde in tutti questi roghi ed è lo spettro della Cassa Integrazione per 8500 forestali, quelli che già nel 2004 furono oggetto di interesse per l’ex ministro leghista Calderoli che li considerò dei nullafacenti ma che non raggiunse mai la Calabria per ascoltare le loro istanze. Ma c’è anche dell’altro: la mafia dei boschi. A gridarlo forte è il sindaco di Longobucco, Luigi Stasi, mentre i boschi del suo Comune, in gran parte del Parco nazionale della Sila, bruciavano, ha rotto il muro di omertà con una dichiarazione fragorosa. «Sono tutti incendi dolosi e non sono da attribuire ad allevatori - ha affermato Stasi - né ad altri. Non c'è speculazione edilizia. Sull'altopiano silano c'è un sistema, "la mafia dei boschi". Se sia legata alla criminalità organizzata non lo so, questo lo devono stabilire gli inquirenti, ma comunque è un sistema consolidato da anni». In fumo 600 ettari di bosco, macchia e pineta. Il sindaco ha sostenuto che il vantaggio provocato dagli incendi «è quello di tagliare più repentinamente, perché una volta incendiata una zona si danno più facilmente le autorizzazioni al taglio degli alberi e, di conseguenza, si può vendere il legname. Ho fatto anche alcune denunce all'autorità giudiziaria sul disboscamento abusivo. Noi abbiamo subito milioni di euro di danni con l'alluvione del 2009 e poi con quella dell'anno successivo che sono state provocate dal disboscamento selvaggio e dagli incendi. Con i soldi a disposizione per fronteggiare quei danni potremmo far lavorare i giovani nella prevenzione e combattere lo spopolamento delle zone interne che è lo strumento per combattere gli incendi» 
 incendi le cui motivazioni sono connesse alla ricerca di un profitto (incendi causati da apertura o rinnovazione del pascolo a spese del bosco, incendi causati dalla volontà di recuperare terreni agricoli a spese del bosco per la coltivazione o per attivare contributi comunitari, incendi causati con l'intento di guadagnare dalla scomparsa della vegetazione a fini di coltivazione agricola, incendi causati con l'intento di guadagnare dalla scomparsa della vegetazione a fini di speculazione edilizia, incendi causati con l'intento di ricercare vantaggi - apertura di piste forestali, operazioni colturali per risparmiare manodopera, distruzione di massa forestale, incendi causati da questioni occupazionali connesse agli operai assunti dagli Enti Locali

mercoledì 12 settembre 2012

Comunità Montana della Presila Catanzarese Carmine Lupia eletto nuovo presidente dell'ente che a breve verrà sciolta per l' Unione dei Comuni

Carmine Lupia è il nuovo presidente della Comunità montana Presila catanzarese. Assieme a Lupia, che subentra all'uscente Santino Bubbo, il consiglio dell'ente, riunitosi a Taverna, ha eletto gli assessori Franco Cristofaro e Ida Corea. Presidente dell'assemblea è Francesco Fiorino Fratto, sindaco di Fossato Serralta.
Agronomo ed esperto di ambiente (è consulente del Fai), Lupia, è l'animatore della cooperativa Segreti Mediterranei cui si deve il fenomeno ''Valli Cupe'', l'area territoriale che a Sersale, tra antichi borghi settecenteschi, alberi monumentali, oltre cento cascate e moltissime specialità botaniche ed etnobotaniche, attira ogni anno migliaia e migliaia di visitatori.
"Il nostro impegno - ha detto il neo presidente Lupia - tenuto conto delle prossime scadenze legate alla riforma delle Comunita' montane, che lasceranno il passo alle Unioni dei Comuni, è comunque quello di lavorare per la valorizzazione della montagna...

sabato 8 settembre 2012

Olimpiadi dei Sapori il parco della Sila vince su 12 parchi italiani in gara con il piatto tipico "minestra di verze e patate"

Il Parco della Sila vince le Olimpiadi dei sapori
Classificato al primo posto fra i 3 vincitori e 12 Parchi italiani che hanno partecipato alla rassegna. Il piatto vincitore è stato la Minestra di verze e patate
Alla terza edizione delle Olimpiadi dei Sapori dei Parchi, che si è tenuta a Rispescia durante il festival nazionale di Legambiente, il Parco Nazionale della Sila si è classificato al primo posto fra i 3 vincitori e 12 Parchi italiani che hanno partecipato alla rassegna. Il piatto vincitore è stato la Minestra di verze e patate, una ricetta antica e genuina che ricorda sapori di altri tempi, realizzata con le famose patate della Sila - offerte dall'’agriturismo Tenuta di Torre Garga - e il “vusciularo” (guanciale) - fornito dall’Azienda Fattoria Biò - olio extravergine di oliva, verza e fagioli borlotti locali. Gli esperti e il pubblico presente hanno premiato questo piatto tipico del Parco Nazionale della Sila che ha dunque presentato la propria tradizione grazie alle due aziende silane. Il piatto, semplice ma davvero gustoso, è stato preparato da un team di cuochi e servito al momento. “Siamo entusiasti di questo riconoscimento nazionale che testimonia la qualità dei nostri prodotti locali e delle realtà imprenditoriali che si impegnano seriamente per valorizzare il Parco e le sue risorse – ha dichiarato la Coordinatrice di Federparchi Calabria e Presidente del Parco Nazionale della Sila, Sonia Ferrari. –

venerdì 3 agosto 2012

Il consiglio di stato blocca l'entrata in funzione della centrale a biomassa situata all'interno del parco del Pollino per un difetto di forma



 
 

Il Consiglio di Stato ha annullato per un vizio di forma il Decreto della Regione Calabria (13 settembre 2010 n.13109) che autorizzava l’Enel all’esercizio della centrale a biomasse del Mercure. A renderlo noto è la stessa società elettrica. “La Sesta Sezione del supremo organo di giustizia amministrativa - recita un comunicato stampa - ha riscontrato un vizio procedurale dovuto alla mancata convocazione di una delle parti alla Conferenza dei Servizi. La sentenza prefigura la chiusura dell’impianto Enel dove lavorano attualmente 150 persone. L’azienda - è scritto ancora - ha investito 70 milioni di euro per realizzare una moderna centrale a biomasse vegetali di piccola taglia che può vantare standard di qualità ambientale molto elevati”. Intanto il Comitato per la riattivazione della Centrale del Mercure ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori. “Apprendiamo con profondo sconcerto e sconforto” la decisione del Consiglio di Stato, ha detto il presidente del comitato, Antonio Domenico Derenzo, e “grazie all’opera senza fine di finte associazioni ambientaliste e burocrati azzeccagarbugli vanno in fumo dieci anni di lavori e autorizzazioni, e un’opportunità di lavoro per migliaia di lavoratori della filiera biomasse”. Il comitato ha poi annunciato “l’intenzione di dare atto a forme di protesta” in modo che “i responsabili di questo scempio vengano allo scoperto e scongiurino la chiusura definitiva dell’impianto”. “Lo stop del Consiglio di Stato all’entrata in esercizio della centrale del Mercure è una buona notizia. Anche se solo grazie a un vizio di forma è stato intanto fermato l’abuso con cui la Regione Calabria ha violato le prerogative della Regione Basilicata e calpestato i diritti e gli interessi legittimi dei cittadini lucani”. Lo afferma, in una nota, il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario. “La realizzazione di una centrale a biomasse da oltre 30 megawatt nel parco del Pollino, un’area protetta di altissimo pregio - aggiunge - è una pericolosissima follia. L’impianto è inevitabilmente destinato ad avere impatti devastanti sull’ambiente, sull’ecosistema, sulle specie protette e, soprattutto, sulla salute dei cittadini. L’incompatibilità con il territorio è talmente evidente da dover essere ovvia, eppure sfugge al ministro Clini, secondo chi si batte...

sabato 28 luglio 2012

La FAI in giro per la Sila alla riscoperta della natura incontaminata

     
 


L’affascinante paesaggio silano ha ospitato nello scorso weekend la manifestazione “FAI nei Parchi”, a cura della Delegazione Regionale del Fondo Ambiente Italiano, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato – Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Catanzaro.
 Tre giorni in cui il FAI ha proposto ai suoi associati la visita del Parco della Sila Piccola all’insegna di natura e cultura. Arrivo nella serata di venerdì 20 e visita guidata di Taverna, in notturna, ospiti del Sindaco Eugenio Canino. Sabato mattina interessante convegno su caratteristiche e peculiarità dei massicci calabresi. Sono intervenuti Sandro Tripepi, Docente di Ecologia all’Unical che ha parlato di Fauna in Sila Piccola; Dimiter Uznov, del Centro Clhora, che ha analizzato la Flora in Sila Piccola; Raffaele Lupia, docente ed esperto forestale, che ha approfondito il rapporto tra la foresta silana e l’uomo; l’intervento di Riccardo Succurro, Presidente del Centro Internazionale Studi Gioachimiti, ha avuto come obiettivo la figura del pensatore calabrese Gioacchino da Fiore nella storia del pensiero occidentale. Il tutto è stato coordinato dalla Presidente regionale del FAI, Anna Lia Paravati. Presente anche la Consigliera Nazionale del Fai, Anna Gastel. Presente anche il Capo Delegazione FAI di Catanzaro, Carmen Audino. Moderatore il Giornalista Gennaro Cosentino. Nel corso della mattinata è stato siglato un “Patto d’amicizia” tra il Fondo Ambiente Italiano – Presidenza Regionale Calabria – ed il Corpo Forestale dello Stato – Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Catanzaro, rappresentato dal Capo Ufficio, Nicola Cucci, che consentirà di individuare percorsi di collaborazione per il raggiungimento di scopi comuni, in difesa della natura e dell’identità culturale. Durante il convegno si è detto che spesso da fuori si immagina la Calabria come una terra arida e brulla. In realtà non è così, poiché la nostra terra è ricca di paesaggi verdi e montani. In Sila, ad esempio, fitti boschi si alternano a valli e pascoli, caratterizzando il paesaggio e rendendolo simile a quelli trentini e valdostani. La Sila è stata definita il Gran Bosco d’Italia. Non è un bosco come tutti gli altri ma conserva delle peculiarità che la rendono unica e rientra sicuramente tra le foreste più belle del mondo. Della Sila parlarono in tempi remoti anche Cicerone, Virgilio, Cassiodoro, Dionigi di Alicarnasso, Strabone, San Gregorio Magno e Federico II di Svevia. Nonostante le innumerevoli azioni devastanti da parte dell’uomo, la montagna resiste, come nel caso di un maestoso pino laricio, esempio portato da Raffaele Lupia. Sottolineando la grande importanza della risorsa legno, lo stesso si è rifatto alla frase di San Bernardo di Chiaravalle: “Troverai più nei boschi che sui libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno ciò che nessun maestro ti dirà”. Partendo dal monito “le foreste precedono i popoli ed i deserti li seguiranno”,

venerdì 27 luglio 2012

Goletta Verde fa il giro delle coste calabresi su 24 campioni esaminati ben 19 sono fuorilegge. A Sellia Marina in località "Sena" acque fortemente inquinate ... idem a Catanzaro Lido


 

 Resta molto critica la situazione della depurazione in Calabria: su 24 campioni esaminati, 19 sono quelli fuori legge, con 16 punti risultati “fortemente inquinati” ed altri tre “inquinati”, secondo quanto emerso dalla fotografia sulla qualità delle acque regionali scattata con il monitoraggio dei biologi di Goletta Verde di Legambiente. È questo quanto evidenziato da Goletta Verde, la celebre campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati. L’istantanea regionale che si evince dai risultati delle analisi dell’equipe di biologi di Legambiente, è stata presentata in conferenza stampa a bordo della Goletta Verde ormeggiata presso il porto di Roccella Ionica da Stefano Ciafani, Vice presidente nazionale di Legambiente, Mariacaterina Gattuso, Segreteria regionale Legambiente Calabria, e da Sabrina Santagati, Direttrice generale ARPACAL. Passando al setaccio foci di fiumi e torrenti ma anche spiagge segnalate dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta, i biologi di Legambiente hanno rilevato la presenza di situazioni critiche nella gran parte del territorio regionale. Si segnalano particolari problematiche nella provincia reggina dove ricadono ben 7 dei 16 punti risultati fortemente inquinati. A partire proprio dal territorio comunale di Reggio Calabria dove sono 3 i punti fortemente inquinati. Il primo, in località Pellaro presso lo scarico del depuratore Pellaro, dove al momento del prelievo erano presenti numerosi rifiuti ed un odore particolarmente sgradevole; nel secondo, in località Villaggio Sabbie Bianche, presso lo scarico delle fognature che confluisce nel torrente Menga, campionato alla foce del torrente che confluisce a mare, è stata evidenziato un forte inquinamento con la presenza di una “chiazza”, marrone, putrescente, che interessa larga parte della spiaggia, ciò nonostante, il cartello che dovrebbe interdire la balneazione non è presente. Nel terzo campionamento le analisi sul campione prelevato in località lido comunale, Via Giunchi, presso lo sbocco del torrente Caserta hanno dato risultati che non lasciano dubbi: le acque sono fortemente inquinate e i tecnici di Legambiente hanno evidenziato che anche qui il cartello di divieto di balneazione presente fino a due anni fa è attualmente divelto. Spostandosi nei comuni della provincia la situazione non migliora. Cinque punti critici sono stati evidenziati nella provincia di Vibo Valentia. Nella provincia di Catanzaro

martedì 17 luglio 2012

A Pentone arrestato piromane sorpreso mentre appiccava il fuoco

Nel tentativo di arginare il fenomeno degli incendi boschivi che come noto ha avuto una elevata recrudescenza anche a causa delle elevate temperature di questo ultimo periodo, sono state messe in campo le opportune strategie finalizzate all’individuazione dei responsabili, partendo da una preventiva analisi delle zone in cui di recente e storicamente sono particolarmente interessate dal fenomeno. In una di queste zone, e precisamente quella a margine della strada provinciale che da Catanzaro porta a Magisano, che oltre che in passato anche nei giorni precedenti era stata interessata da incendi che, originatesi dal margine della strada, avevano assunto rilevanti proporzioni, uno dei quali di circa 40 ettari, ed erano stati spenti con non poche difficoltà e con rischi anche per la pubblica incolumità, è stata particolarmente posta sotto controllo dagli uomini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Catanzaro e Comando Stazione di Catanzaro. Durante uno dei servizi mirati predisposti dopo lo studio e l’analisi anche storica degli eventi, è stato individuato, nella giornata di ieri, tale C. A. di Catanzaro proprio mentre stava per appiccare un fuoco, dopo aver già dato fuoco, a pochi metri distanza ad un cassonetto di rifiuti, alla scarpata della strada provinciale posta all’interno di un vasto territorio costituito dalla tipica vegetazione cespugliosa e boschiva della fascia presilana, in un terreno estremamente impervio e di difficile accessibilità. Il soggetto è stato tratto in arresto, e, terminate le operazioni di rito, su disposizione del magistrato, posto agli arresti domiciliari, a disposizione della

sabato 14 luglio 2012

Stato di Eccezionale calamità nella provincia di catanzaro del novembre scorso ecco i comuni che potranno richiedere il risarcimento per i danni subiti

Il Ministero delle politiche agricole ha decretato il 26 giugno scorso lo stato di eccezionale calamità atmosferica nella provincia di Catanzaro.
In  riferimento agli eventi alluvionali dei giorni 22 e 23 novembre dello scorso anno. La dichiarazione è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale del 7 luglio scorso, data dalla quale decorre il termine perentorio di 45 giorni entro il quale enti e privati dovranno richiedere l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale, utilizzando l’apposita modulistica disponibile presso il Settore Agricoltura dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro.  I territori agricoli interessati dal Decreto sono quelli indicati nella relazione inoltrata al Ministero dal Settore Agricoltura della Provincia di Catanzaro, relativa ai danni subiti dalle strutture aziendali e dalle infrastrutture connesse all’attività agricola, come viabilità interpoderale ed opere di bonifica. I danni interessano i comuni di Amato, Andali, Belcastro, Borgia, Botricello, Catanzaro, Cerva, Cortale, Cropani, Gasperina, Guardavalle, Lamezia Terme, Magisano, Maida, Marcedusa, Marcellinara, Montepaone, Petronà, San Floro, Simeri Crichi, Squillace e Zagarise.
“Grazie alla dichiarazione di stato di calamità naturale – ha affermato il presidente della Provincia Wanda Ferro -  tante aziende agricole messe in ginocchio dagli eventi alluvionali dello scorso novembre potranno riparare i danni subiti e ripartire con l’attività produttiva. Un risultato reso possibile dall’impegno e dalla professionalità messe in campo dal Settore Agricoltura della Provincia, con la dirigente Rosetta Alberto, che all’indomani dell’eccezionale ondata di maltempo che ha devastato il nostro territorio ha immediatamente avviato una capillare ricognizione dei danni subiti nelle aree agricole dalle infrastrutture, come strade e ponti letteralmente spazzati via dall’alluvione,  dalle strutture aziendali, oltre che dalle piantagioni: oliveti, agrumeti, coltivazioni orticole. Danni per oltre 9 milioni di euro, che hanno compromesso quasi totalmente i bilanci delle aziende agrarie, condotte prevalentemente da piccoli imprenditori agricoli e da coltivatori diretti, e che nel loro complesso rappresentano una parte fondamentale dell’economia del nostro territorio”.

venerdì 13 luglio 2012

Ieri per tre volte il Parco della Biodiversità di Catanzaro ha rischiato di andare in fumo

La circostanza induce i vigili del fuoco a pensare che l'origine dei roghi possa essere stata dolosa. Nel pomeriggio di ieri, per consentire il lancio di acqua e liquido ritardante dal canadair, è stata chiusa al traffico la tangenziale ovest con conseguenti disagi per gli automobilisti E' ripreso per la terza volta l'incendio scoppiato a ridosso del Parco della Biodiversità di Catanzaro. Una circostanza che induce i vigili del fuoco a pensare che l'origine dei roghi possa essere stata dolosa. Il comandante provinciale del Corpo, Felice Di Pardo, ha riferito di avere chiesto una valutazione attenta da parte delle forze dell'ordine ed una sorveglianza della zona. Le fiamme, infatti, sono divampate una prima volta ieri mattina nel costone a ridosso del parco e della tangenziale ovest della città, e sono state spente. Poi sono riprese nel primo pomeriggio ed anche in questo caso, grazie al lavoro a terra dei vigili del fuoco e dall'aria di un canadair, i soccorritori hanno avuto ragione delle fiamme. Che però sono divampate di nuovo nel tardo pomeriggio. Anche in questo caso sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed un elicottero. L'incendio, tra l'altro....

domenica 8 luglio 2012

I rimedi della Nonna antica sagezza utile per risolvere mille problemi (2)

Cucina

Aceto troppo forte? immergete nella bottiglia due fettine di mela, e lasciate macerare per tre giorni. Con questo sistema il vostro aceto tornerà leggero!!
Arrosto: Se l'arrosto è troppo salato mettete una fetta di patata cruda .
Banane: sono brutte da vedere perché anneriscono? Evitalo se prima di sbucciarle le passerai sotto l'acqua bollente Barattolo: Se il coperchio di un barattolo non si apre, mettetelo sotto un getto di acqua calda, con il calore il metallo si dilaterà e il coperchio si sviterà senza opporre resistenza. In alternativa, capovolgete il barattolo e battete con forza il fondo, spingendo verso l'alto l'aria al suo interno.
Bollito tenero? Aggiungi un pizzico di bicarbonato all'acqua di cottura, ed anche il brodo risulterà buono.
Brodo: Per cucinare un buon brodo, dovete immergere la carne nella pentola quando l'acqua è fredda ed aggiungerci un pizzico di bicarbonato. Se il brodo è troppo salato mettete una fetta di patata cruda .
Caffettiera inattiva? Per togliere quell'odore poco piacevole, riempite la caldaia di latte e portate a ebollizione. Calcare: Per togliere le incrostazioni di calcare, versate dell' aceto rosso e caldo e lasciatelo agire tutta la notte (leggi anche Usi dell'aceto). Cristallo: Per pulire rapidamente cristalleria e argenteria, prendete 1 cucchiaino pieno di bicarbonato e diluitelo in 1 decilitro d'acqua) e usate questo composto con uno spazzolino morbido. Carote Per renderle più saporite le carote, quando le lessate aggiungete all'acqua di cottura un po' di succo di mela. Gnocchi: un pizzico di zafferano messo nell'impasto degli gnocchi dà un tocco di giallo e una delizia per il palato.
Yogurt: Comprare un vasetto di Yogurt che abbia i fermenti lattici attivi. A parte far intiepidire del latte, poi versarlo in un barattolo. Aggiungete al latte qualche cucchiaino di Yogurt acquistato. Chiudere il barattolo e lasciarlo riposare per un giorno intero. (10-12 ore). Quando lo aprirete avrete dell'ottimo yogurt e se prelevate un paio di cucchiaini da quest'ultimo, potrete ripetere l'operazione, rendendo lo yogurt ancora più cremoso. Limone: Per mantenerlo fresco anche se tagliato tagliato, immergilo con la parte tagliata in un piattino che contiene un po' di acqua fresca. Durerà fresco per diversi giorni.
Lesso: Per cucinare della buona carne lessa, mettete la carne nella pentola solo quando l'acqua è bollente.
Melone o Pompelmo meno aspro? Taglialo a metà e cospargilo di sale grosso. Lascialo riposare per qualche minuto poi sciacqua. Sarà decisamente più dolce Pane: Per mantenere torte e pane freschi, metteteci insieme mezza mela. Pasta:Per evitare che la pasta si incolli durante la cottura, basta aggiungere una punta di olio ricordando che l'acqua senza sale bolle prima di quella salata
Patate: Per far cuocere rapidamente le patate intere (al forno), infilategli un chiodo, togliendolo a fine cottura.
Pentole:Le vostre stoviglie sono macchiate di giallo? Lasciatele a bagno qualche minuto in acqua calda e varechina (candeggina)(nella dose di due cucchiai per litro) Infine Sciacquate molto bene con acqua e aceto.
Pesce:Prima di squamare il pesce, è bene inumidirlo nell' aceto. Vedrete che poi si squamerà meglio. -Se fate il pesce lesso, ricordatevi che quello di mare va immerso in acqua fredda, quello di lago in acqua salata e già calda. Verdure: I vegetali che si possono congelare senza sbollentare sono i pomodori interi, i peperoni (meglio se tagliati a metà e privati dei semi) e i fagioli sgranati.
Zucchero:Per sbriciolare i blocchi di zucchero induriti, mettete nel suo contenitore un pezzo di pane fresco e chiudete il barattolo.

Odori in cucina
Odori di Bruciato: Per eliminare l'odore di bruciato, bollire qualche spicchio di limone in un po' d'acqua.
Cavolfiore: Per assorbire il cattivo odore del cavolfiore in lessatura, bisogna aggiungere un paio di noci lavate all'acqua di cottura, oppure, versateci dentro un cucchiaio di latte considerando che il latte le farà acquistare sapore.Pattumiera:Una manciata di timo secco che spolvererete sul fondo della pattumiera, annullerà i cattivi odori.

mercoledì 4 luglio 2012

800331929 no non sono dei numeri da giocare al lotto ma il numero verde da comporre in caso di mare inquinato sulle coste calabresi. Scomettiamo che sarà sempre intasato?



Il mare della Calabria è in buone condizioni di salute. E per intervenire nei punti critici che, comunque, si registrano la Regione ha promosso un protocollo d’intesa tra l’assessorato all’Ambiente, la direzione marittima regionale e l’Arpacal. L’obiettivo è avviare un programma operativo di intervento per le attività di monitoraggio marittimo-ambientale, anche grazie ad un numero verde a cui è possibile segnalare qualunque tipo di problema. L’iniziativa è stata illustrata ieri dall’assessore regionale Francesco Pugliano, alla presenza del direttore marittimo della Calabria, Gaetano Martinez, e del presidente dell’Arpacal, Marisa Fagà. Grazie al numero verde 800331929, dunque, sarà possibile segnalare criticità lungo il litorale e mettere in moto gli interventi necessari per l’individuazione delle cause di inquinamento e la loro rimozione. Il progetto, denominato “Sos pronto intervento per il mare” è la prosecuzione formale dell’attività sperimentale avviata lo scorso anno tra le tre istituzioni. “Abbiamo formalizzato questo rapporto sinergico - ha affermato Pugliano - per monitorare in maniera continua lo stato di salute del mare e perché vogliamo creare una cartella clinica sulle sue condizioni”. Il numero verde sarà attivo dal 2 luglio al 15 settembre, tutti i giorni dalle 8 alle 20, e raccoglierà le denunce per abusi, illeciti e criticità di ogni genere, con le segnalazioni che saranno catalogate per creare un report sulla situazione. Secondo l’assessore regionale, “il numero verde sarà uno strumento per i calabresi responsabili che vogliono fare stare meglio il mare e anche la loro stessa salute. Un progetto che ha a supporto anche l’attività del dipartimento della Protezione civile”. L’assessore Pugliano ha sottolineato anche alcune perplessità sulle cause dell’inquinamento, lanciando anche qualche messaggio di carattere più politico: “Abbiamo la percezione che la gestione dello smaltimento dei fanghi non sia effettuata a norma. In ogni caso, registro che c’è chi si augura che le cose non vadano bene, in una visione un pò masochista, per contrapporsi a chi governa, e questo accade ad ogni livello”. La richiesta rivolta ai cittadini, dunque, è quella di collaborare, mentre sarà avviata a breve anche l’azione dei battelli che si occuperanno della pulizia del mare in superficie. Una nota positiva è giunta dal presidente dell’Arpacal, secondo la quale “il nostro mare è in una buona condizione di salute, dai nostri esami risulta che la qualità del mare è buona. La verità è che ci sono gli stragisti del mare e dell’ambiente che sono coloro i quali mettono a repentaglio la salute del mare”. Secondo Fagà, il progetto vuole “promuovere la cittadinanza attiva, dal momento - ha detto - che noi calabresi siamo abituati a lamentarci e non a denunciare”.

domenica 1 luglio 2012

I rimedi della Nonna antica saggezza utile per risolvere mille problemi (1)

I rimedi della nonna, chi non ne ha mai sentito parlare? Sono quei trucchi da utilizzare nella vita di tutti i giorni per risolvere piccoli e grandi problemi quotidiani, senza l'aiuto di tecnologia e di prodotti chimici che sono spesso dannosi e talvolta anche poco efficienti.
I rimedi ed i consigli della nonna spaziano a tutto campo: dalla salute alla bellezza, dalla cucina alla pulizia della casa, dal giardinaggio alla lotta contro gli insetti. Ecco nel dettaglio tante utili soluzioni da provare:
 Bellezza

Bolle/scottature: Il bicarbonato di sodio, se applicato a leggere scottature, attenua il bruciore, ed evita la formazione di bolle. Su una leggera scottatura applicate una fetta di patata.
Capelli:Fate bollire una manciata di radici o foglie d'ortica in un litro di aceto bianco, si ottiene un'ottima lozione per i capelli. Denti: Per avere sempre i denti lucidi,strofinateli con il bicarbonato di sodio. State sicuri che non rovinerà la placca!!!! Se avete del tartaro, eliminatelo passandoci la fragola
Detergente:Per fare un latte detergente, immergete due cucchiai di fiori di camomilla in mezza tazza di latte intero bollente, per 2 ore circa . Poi filtrate il tutto e conservate in frigo. Consumare entro qualche giorno.
Foruncoli - acne - punti neri: frizionare i brufoli più volte al giorno con uno spicchio di aglio. Spariranno senza lasciare alcun segno.
Il tè fatto con le ortiche,bevuto due volte al giorno previene i brufoli.
Inserisci linkLentiggine: Se volete schiarire le lentiggini, provate a strofinare sopra del succo di limone leggermente salato.
Mani: per sbiancare le mani macchiate da frutta e ortaggi, strofinale con polpa di pomodoro. Le vuoi morbide?Prova ad immergerle qualche minuto nell'acqua tiepida di cottura della pasta.
Rughe e borse sotto gli occhi: Fai una maschera utilizzando la polpa di mela ed il rosso d'uovo. Frulla tutto insieme ed applicala nelle parti interessate! In alternativa, prova la migliore crema antirughe.
Tonico: Il succo d'arancia è un tonico per il viso. La pelle diventerà liscia ed elastica e migliorerà il colorito. Prima di andare a letto, lavati il volto con acqua fredda, poi massaggia le zone più delicate, quelle a rischio di rughe, con il succo di cetriolo.

Salute

Gambe gonfie: applicate sopra diverse fette di patate che hanno effetto assorbente. Il senso di pesantezza alle gambe, si allevia immergendo i piedi per 20 minuti in una bacinella d'acqua tiepida, dove avrai sciolto due pugni di sale grosso.
Mal di testa: Per il mal di testa si può utilizzare anche l'aceto (o l' aceto di mele): lo si fa bollire con l'acqua in parti uguali, e poi se ne aspirano i vapori. una volta freddo bagnarsi le tempie, la fronte, sotto la gola e dietro il collo. Lo stesso miscuglio si può usare per fare impacchi freddi.
Mal d'auto: Bevi un infuso di melissa e menta mezz'ora prima di partire.
Naso chiuso: Mescoliamo un cucchiaio di bicarbonato di sodio, un cucchiaio di sale con due tazze di acqua molto fredda (mescolare e sciogliere gli ingredienti). Intingiamo il fazzoletto e poi lo appoggiamo sul naso, decongestionando il setto nasale (l'acqua deve essere molto fredda!!!).
Occhi: infiammati e orzaiolo, congiuntivite: Scaldare a vapore foglie di cavolo finché non sono morbide,e tiepide applicarle sugli occhi. Miele sciolto in acqua bollente, mescolare per fare degli impacchi. Impacchi con acqua distillata.
Piedi: come togliere calli, duroni, occhio di pernice con rimedi naturali. Prima di ogni applicazione bisogna immergere i piedi in acqua ben calda in cui sia stata sciolta 1/2 tazza di sale (oppure bicarbonato di sodio). Strofinare il callo con una certa assiduità usando lo stelo del dente di leone (Tarassaco) e risolverete il vostro problema. La pianta miracolosa per questo problema, resta e rimane l'aloe vera. Impastare il lievito di birra con del succo di limone. Metterlo su una garza e applicarlo sul callo o sul durone. Ripetere il tutto più volte.
Altra antica ricetta, in cui si appoggia al durone un fetta di limone che poi si terrà per tutta notte. Anche uno spicchio di aglio a metà, se applicato sul callo per tutta la notte, in poco tempo risolverà il vostro problema.
Rilassamento: Te' di dente di leone. Bere un infuso di foglie e fiori di dente di leone(Tarassaco) per i disturbi cronici dell'apparato digerente, il fegato e i reni. E' anche un valido rimedio generale della salute;è ricco di ferro ed è particolarmente adatto alle persone anemiche.
Raffreddore, mal di gola: Tagliare la cipolla a metà e metterla sul comodino, vicino alla testa, in modo da aspirarne i vapori durante il sonno. 5 chiodi di garofano in un tazza di acqua bollente, poi ne inaliamo i vapori. Mal di denti: Se il dente è forato, infilarci dentro un chiodo di garofano. In breve passerà il dolore.
Gengive: Per risolvere l'infiammazione delle gengive, della lingua, fate bollire le foglie di ortica. Questo collutorio, tenuto in bocca, e' risolutivo.

giovedì 28 giugno 2012

Il consorzio di bonifica Ionio Catanzarese lancia l'allarme per il servizio irriguo che sta creando numerosi problemi

Riunitosi ieri nella Sala dei Cristalli del Palazzo di Bonifica di Via Veraldi, il consiglio dei delegati del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, tra le altre cose, ha discusso anche della necessità di rafforzare ulteriormente la vicinanza alle istanze dei consorziati. L’esigenza è emersa al tavolo della discussione a cui hanno preso parte il presidente, Grazioso Manno, il vice presidente Alessandro Tallarico, il deputato Pasquale Greco, il direttore amministrativo, Silvestro Giacoppo, il presidente del collegio dei revisiori dei conti, Pietro Sculco, il rappresentante della Regione, Vito Suppa e i componenti del condiglio dei delegati al gran completo.
Un tratto incontaminato del fiume Simeri
Dopo un’attenta analisi e una discussione avvalorata dal contributo di tutti, il Consiglio ha deciso di attivare una procedura finalizzata alla convocazione di una conferenza tecnica alla quale prenderanno parte, oltre ai vertici consortili, i rappresentanti del Dipartimento dei Lavori Pubblici della Regione Calabria, della Provincia di Catanzaro, della “A2A Spa” e della Sorical Spa. Nei punti all’ordine del giorno dell’assemblea, la gestione del fiume Simeri e del servizio irriguo allo scopo di definire le modalità operative e gestionali delle portate fluenti del corso d’acqua.

mercoledì 27 giugno 2012

Trovato nella Sila Catanzarese un fungo enorme di circa 5kg, il tutto grazie all'ambiente salubre e incontaminato .... Provate a pensare cosa succederebbe con le paventate centrali a biomassa

Si tratta di un fungo volgarmente chiamato “vescia gigante” o “loffa” il cui nome scientifico è: Langermania gigantea. L’interessante ritrovamento, trattasi di un fungo di circa 5 chili, è avvenuto nei pressi del Lago Ampollino al confine tra le province di Catanzaro e Cosenza, da parte del signor Gallo Giuseppe Residente in località “Spineto” nel Comune di Aprigliano. Considerato la particolarità del ritrovamento e volendosi sincerarsi della commestibilità e della tipologia del fungo raccolto, il signor Gallo ha cercato di mettersi in contatto con qualcuno che potesse dargli delle indicazioni precise in merito ed, allo stesso tempo. potesse divulgare l’eccezionale ritrovamento.  Dopo una serie di telefonate il signor Gallo è riuscito a contattare gli uffici dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro ed in particolare la Dottoressa Rosetta Alberto, Dirigente del Settore Agricoltura, che ha invitato il signor Gallo a portare il “fungo” presso gli uffici del Servizio Micologico del suddetto Settore in modo da poterne prendere visione. Il signor Gallo è stato accolto in provincia oltre che dal Dirigente Dott. ssa Rosetta Alberto e dai Funzionari Dott.ssa Paola Miceli e Dott. Giuseppe Ricca, dal Presidente dell’amministrazione Wanda Ferro che si è voluta complimentare direttamente con il “raccoglitore” di un cosi eccezionale esemplare di fungo che testimonia tra l’altro la ricchezza ambientale del nostro territorio ed in particolare della Sila. Da qualche anno è attivo nell’Amministrazione provinciale di Catanzaro un Servizio Micologico che si occupa del mondo dei funghi, in stretta collaborazione con gli esperti micologi delle tre Associazioni micologiche presenti sul territorio provinciale, con iniziative di divulgazione e conoscenza del mondo dei funghi nonché, con l’organizzazione di corsi per il conseguimento del ”patentino professionale” per la raccolta dei funghi previsto dalla L.R. n. 9/09 E con il rilascio delle tessere professionali ed amatoriali….

giovedì 21 giugno 2012

Il parco della Sila bellezza naturalistica unica al mondo si presta a entrare come candidato dell'Unesco a patrimonio dell'Umanità

PARCO DELLA SILA CANDIDATO A ENTRARE NEL PATRIMONIO UNESCO
CANDIDATURA DEL PARCO DELLA SILA PER LA TUTELA COME PATRIMONIO UNESCO, PLAUSO DI WANDA FERRO: “OPPORTUNITA’ DI PROMOZIONE PER TUTTA LA REGIONE”
“L’iniziativa di inserire il Parco della Sila nella ‘tentative list’ dell’Unesco affinché il sito naturalistico venga riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, rappresenta certamente un grande motivo di orgoglio per l’intera Calabria, ma soprattutto una importante opportunità”. Lo afferma il vice presidente dell’Ente Parco, Wanda Ferro, che spiega: “L’inserimento del Parco nella ‘World Heritage List’ dell'Unesco consentirà di completare in maniera straordinaria l’importante progetto di rilancio e di promozione del Parco avviato con la presidente Sonia Ferrari, attirando tantissimi turisti, escursionisti e amanti della natura, non soltanto verso i ‘Giganti della Sila’ e le meraviglie dell’altopiano silano, ma verso quel grande patrimonio naturalistico e paesaggistico rappresentato dalla Calabria nella sua interezza, dal Pollino all’Aspromonte, e che ancora oggi è poco conosciuto nei circuiti internazionali. Va in questa direzione, tra l’altro, la rassegna di mostre ed eventi ‘Il respiro della Sila’, che sarà inaugurata il prossimo 12 aprile presso il Centro Studi Cappella Orsini a Roma. L’iniziativa, organizzata dall’Ente Parco, punta a raccontare i misteri, le tipicità e le eccellenze di un parco che ospita la foresta più grande del Mediterraneo e che può rappresentare un grande attrattore turistico per tutta la regione”. “Per concretizzare il progetto di far riconoscere il Parco della Sila come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, che ha avuto anche il plauso e la piena condivisione del ministro dell’Ambiente Corrado Clini – conclude Wanda Ferro - servirà grande coesione istituzionale e un lavoro sinergico che dovrà coinvolgere gli enti a tutti i livelli, a partire dalla Regione Calabria che, con il presidente Scopelliti, dimostra grande attenzione e sensibilità rispetto ai temi della tutela dell’ambiente e della valorizzazione turistica delle straordinarie risorse della nostra terra”.

mercoledì 20 giugno 2012

La Calabria brucia. Non siamo neppure ufficialmente entrati nella stagione estiva ma diversi incendi hanno già distrutto ettari di boschi. Legambiente lancia l'allarme per il mancato rinnovo da parte della regione con i mezzi aerei,e le squadre di terra, mentre i piromani agiscono impuniti

 Le preoccupazioni di Legambiente per la non predisposizione del piano per la prevenzione e per il mancato rinnovo delle convenzioni per i mezzi aerei e le fondamentali squadre di spegnimento a terra


La Calabria brucia, la Regione latita, e gli speculatori restano impuniti. Preceduta da alcuni gravissimi episodi primaverili, si ripresenta puntualmente la stagione degli incendi estivi. Migliaia di ettari in fumo nelle aree boschive e nelle zone collinari, con gravissimo danno al patrimonio arboreo e agli habitat naturali, senza che si riesca a contrastare il fenomeno. Un’inerzia tutta calabrese aggravata quest’anno dall’assenteismo della Regione Calabria, che non ha ancora predisposto il piano per la prevenzione degli incendi e rinnovato le convenzioni per i mezzi aerei e le fondamentali squadre di spegnimento a terra”. Lo si legge in un comunicato di Legambiente. “Inoltre - è scritto - anche le Amministrazioni locali fanno del loro, ritardando ancora l’approvazione dei catasti degli incendi, l’unico strumento in grado di arginare i roghi pilotati da faccendieri senza scrupoli. In pratica, - si legge - in questo inizio estate 2012 per i piromani e gli speculatori il semaforo è verde. Negli ultimi giorni, complice il clima torrido, in diverse aree della Calabria l’allarme è costante e i centralini dei vigili del fuoco squillano senza sosta. A Santa Severina un intero quartiere è esposto alle fiamme”. Legambiente aggiunge che “nella sola giornata di ieri in due zone collinari a ridosso dei centri abitati - quella di Zumpano a Cosenza e quella di Pentimele a Reggio Calabria - il fuoco ha lambito direttamente le case, imponendo evacuazioni preventive e la chiusura dell’autostrada A3. Incendi particolarmente gravi: si tratta di aree puntualmente colpite dai roghi, spesso di origine dolosa, zone che fanno gola alla speculazione edilizia e che rischiano di veder compromesso il loro delicato equilibrio dalle fiamme prima e dal cemento dopo. In particolare la Collina di Pentimele, che così come diverse zone collinari rientra tra le “aree SIC” e le aree protette”, e andrebbe quindi sottoposta a particolare tutela, anche con l’istituzione di un vero e proprio Parco, come rivendicato da diversi anni dal circolo di Reggio Calabria di Legambiente. Un progetto colpevolmente abbandonato dall’Amministrazione dello Stretto. Più in generale, - si legge - un altro problema spesso sottovalutato è quello degli effetti degli incendi sull’assetto idrogeologico, in particolare proprio delle aree collinari, spesso costituite da suoli sabbiosi e quindi particolarmente fragili che, privati anno dopo anno della vegetazione e dell’humus superficiale, alle prime piogge intense o normali ma prolungate nel tempo, si imbibiscono e franano con conseguenze drammatiche per le persone e le cose”. Per Legambiente “la prevenzione degli incendi, dunque, è anche prevenzione da frane e alluvioni, che si ripetono negli ultimi tempi con effetti sempre più catastrofici.