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venerdì 14 settembre 2012

8.500 sono i forestali in Calabria sul piede di guerra per i vari stipendi arretrati. Circa 600 gli incendi estivi di grosse proporzioni in quest'estate rovente in Calabria...... ma loro da che parte stanno??


 i lavoratori forestali sono in agitazione in preparazione della mobilitazione prevista per il 21 settembre 2012”. “La Regione - sostengono i sindacalisti – è responsabile del disastro che si sta creando dentro il settore forestale calabrese; è del tutto inutile continuare a diffondere note stampa con la manfrina della riforma di un ente gestore che é la panacea di tutti i mali. Non consentiremo che siano messi sul lastrico 8500 lavoratori. È urgente ed indifferibile un tavolo permanente di confronto su programmazione e progettazione”.

 Intanto sino a oggi sono ben 635 gli incendi in Calabria durante quest'estate rovente,con un estenzione boschiva distrutta di ben 4263 ettari andanti per sempre persi, mentre l'esercito dei 8500 che fanno? Da che parte stanno? Ma qualcosa si nasconde in tutti questi roghi ed è lo spettro della Cassa Integrazione per 8500 forestali, quelli che già nel 2004 furono oggetto di interesse per l’ex ministro leghista Calderoli che li considerò dei nullafacenti ma che non raggiunse mai la Calabria per ascoltare le loro istanze. Ma c’è anche dell’altro: la mafia dei boschi. A gridarlo forte è il sindaco di Longobucco, Luigi Stasi, mentre i boschi del suo Comune, in gran parte del Parco nazionale della Sila, bruciavano, ha rotto il muro di omertà con una dichiarazione fragorosa. «Sono tutti incendi dolosi e non sono da attribuire ad allevatori - ha affermato Stasi - né ad altri. Non c'è speculazione edilizia. Sull'altopiano silano c'è un sistema, "la mafia dei boschi". Se sia legata alla criminalità organizzata non lo so, questo lo devono stabilire gli inquirenti, ma comunque è un sistema consolidato da anni». In fumo 600 ettari di bosco, macchia e pineta. Il sindaco ha sostenuto che il vantaggio provocato dagli incendi «è quello di tagliare più repentinamente, perché una volta incendiata una zona si danno più facilmente le autorizzazioni al taglio degli alberi e, di conseguenza, si può vendere il legname. Ho fatto anche alcune denunce all'autorità giudiziaria sul disboscamento abusivo. Noi abbiamo subito milioni di euro di danni con l'alluvione del 2009 e poi con quella dell'anno successivo che sono state provocate dal disboscamento selvaggio e dagli incendi. Con i soldi a disposizione per fronteggiare quei danni potremmo far lavorare i giovani nella prevenzione e combattere lo spopolamento delle zone interne che è lo strumento per combattere gli incendi» 
 incendi le cui motivazioni sono connesse alla ricerca di un profitto (incendi causati da apertura o rinnovazione del pascolo a spese del bosco, incendi causati dalla volontà di recuperare terreni agricoli a spese del bosco per la coltivazione o per attivare contributi comunitari, incendi causati con l'intento di guadagnare dalla scomparsa della vegetazione a fini di coltivazione agricola, incendi causati con l'intento di guadagnare dalla scomparsa della vegetazione a fini di speculazione edilizia, incendi causati con l'intento di ricercare vantaggi - apertura di piste forestali, operazioni colturali per risparmiare manodopera, distruzione di massa forestale, incendi causati da questioni occupazionali connesse agli operai assunti dagli Enti Locali
, incendi causati con l'intento di distruggere a mezzo del fuoco opere forestali non ben eseguite, incendi causati con l'intento di essere inclusi in squadre antincendio, incendi causati da azioni non corrette riconducibili al bracconaggio, incendi causati per ottenere prodotti conseguenti al passaggio del fuoco, incendi causati dalla criminalità organizzata);
SELLIA RACCONTA

6 commenti:

  1. i veri colpevoli i quali in 40 anni hanno realizzato solo distruzione del nostro bellissimo ambiente

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  2. io metterei anche i vari allevatori che in modo ignorante cercano con gli incendi di creare nuovi terreni di pascolo

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  3. NEI VARI TERRENI ATTRAVERSATI DAGLI INCENDI PER MINIMO 30 ANNI NE PASCOLO NE TAGLI DI ALBERI INSOMMA NIENTE DI NIENTE

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    1. ma chi controlla il tutto la forestale? la quale è collusa proprio con questi personaggi?

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  4. gente fetusa che sta sfreggiando la sola cosa bella che ci era rimasta cioè la natura

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  5. eh vabbe' cosa ci volete fare sti poveri padri di famiglia devono in qualke modo portare soldi a casa
    chi se ne frega se divampa un piccolo incendio e restano a guardare fiche' non diventa un fronte di fuoco inestinguibile?
    tanto poi tra straordinari e via discorrendo il gruzzoletto in busta paga lievita
    AVEVA RAGIONE BERLUSCONI QUANDO DISSE CHE NON SI PUO' DARE ASCOLTO A CHI PIANTA ETTARI DI BOSCO NELLA SPERANZA CHE QUANDO CRESCERANNO SARANNO DATI ALLE FIAMME

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