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mercoledì 28 dicembre 2011

Tempo di crisi per questo Natale si risparmia su tutto....ma non tutti. Porta l'anziana mamma a pranzo per Santo Stefano ma per non arrivare tardi usa l'elicottero privato atterrando sulla spiaggia vicino il ristorante.

Ha portato l'anziana mamma a pranzo fuori per Santo Stefano.
E per fare prima lo ha fatto usando l'elicottero da lui stesso pilotato. E per perdere ancora meno tempo e' atterrato a poche decine di metri dal ristorante, sulla spiaggia di Ansedonia. Una comodità che potrebbe costare cara ad un signore romano di 55 anni che ha la sua villa al Monte Argentario. La manovra, infatti, non e' sfuggita ad alcuni passanti e alle persone che si stavano godendo il mare fuori stagione.
Così sul posto sono intervenuti i vigili urbani ed i carabinieri. Con loro si e' giustificato dicendo che non poteva raggiungere la sua villa, dove c'e' un apposito spiazzo per far atterrare e decollare il velivolo, a causa del forte vento. Una segnalazione e' comunque partita all'indirizzo dell'Enac, l'ente nazionale dell'aviazione civile, e della procura della Repubblica di Grosseto.
L'elicottero, con a bordo il pilota e la mamma, era decollato da Roma e, con grande sorpresa dei presenti, è atterrato proprio sulla spiaggia, vicinissimo al ristorante del 'Cartello', uno degli stabilimenti balneari piu' esclusivi della zona, dove la riservatezza e' d'obbligo, che madre e figlio hanno raggiunto a piedi dopo aver ''parcheggiato'' l'elicottero sull'arenile. Quando sono arrivati i vigili urbani l'uomo ha spiegato che l'atterraggio era stato obbligato, poiche' sulla zona spirava un forte vento e non avrebbe potuto quindi raggiungere la sua villa all'Argentario, distante un paio di chilometri in linea d'aria.
Quindi si è fatto identificare ed è ripartito dopo aver consumato il pranzo con la mamma al ristorante, dove i due non sono apparsi affatto impauriti o contrariati da quello che poteva essere stato un contrattempo pericoloso.

martedì 27 dicembre 2011

Oggi a Sellia domani a Simeri Crichi due belle rappresentazioni del Presepe vivente



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Se per il presepe vivente di Simeri Crichi siamo alla IV° edizione per quello di Sellia sarà la prima volta.
Oggi dalle ore 18 in poi nel suggestivo rione di Sant'Angelo cornice ideale per un presepe  con le sue caratteristiche viuzze verrà inaugurato la prima edizione del Presepe vivente nel borgo Grazie alla consulta giovanile di Sellia che ha fortemente creduto a questa importante iniziativa con la forte collaborazione altre associazioni e dei vari abitanti di Sellia che si sono adoperati a trasformare ogni angolo di Sant'Angelo in una fedele riproduzione di un affascinante presepe, un grazie particolare all'instancabile Architetto Salvatore Madia esperto nel ricreare ambienti suggestivi curati nei minimi particolari. Dunque stasera tutti a Sellia dalle ore 18 con ingresso gratuito per un appuntamento indimenticabile per riappropriarsi del vero significato del Natale
Mentre mercoledi 28 dicembre dalle 17,30 tutti alla IV edizione 
  forti del successo ottenuto nelle passate edizioni, la manifestazione si svolgerà con le stesse peculiarità degli anni precedenti. L’obiettivo rimane quello di rappresentare, nel modo più realistico, la sacralità della nascita di Cristo in un contesto di rappresentazione di antichi mestieri e vecchie tradizioni locali.
Oltre 150 figuranti in costume d’epoca ridaranno vita alla comunità operante molti anni or sono: l’aspetto artistico si fonde così con la storia locale. un evento che ha appassionato e si propone di appassionare tutti, dai più piccoli, con la visita alla fiera degli animali, agli adulti e gli anziani.

Taverna: disperato appello al tribunale di una madre a cui sono stati tolti i piccoli

Articolo tratto dal "Quotidiano della Calabria"

lunedì 26 dicembre 2011

L'unione dei comuni tra Simeri Crichi Soveria Simeri e Magisano verrà suggellato il 27 dicembre

Simeri Crichi
Soveria Simeri
Magisano

Il Sindaco di Simeri Crichi Marcello Barberio  
 (durante l’ultima seduta consiliare dove sono stati approvati vari punti all’ordine del giorno tra le quali il piano spiaggie2 2012 e le varie iniziative durante il peridio Natalizio)  Il sindaco Marcello Barberio ha informato i consiglieri sull’urgenza di convocare una nuova seduta per il prossimo 27 dicembre alle ore 16 per approvare due convenzioni  con i comuni di Soveria Simeri e di Magisano  ( e forse anche altri) per una gestione consociata delle funzioni più nevralgici come la polizia locale, i vari servizi sociali,commerciali,ed amministrativi. Tutto questo alla luce della scadenza imminente del 31 dicembre 2011 della legge regionale 148/2011 che individua come soglia minima dei 7000 abitanti sotto il quale i vari comuni  si dovranno associare nella gestione di questi importanti servizi. Durante la seduta del 27 dicembre come sottolineato dal sindaco con molta probabilità saranno presenti anche i sindaci di Soveria Simeri e di Magisano rispettivamente Aldo Olivo e Antonio Lostumbo  i quali suggelleranno quest’importante cooperazione nel gestire al meglio in sinergia le sempre più esigue entrate in questi nevralgici settori

Approvato il piano spiaggia 2012 del comune di Simeri Crichi


Articolo tratto da "Il Domani della Calabria"
Per leggere bene l'articolo visualizza l'immagine

domenica 25 dicembre 2011

Frasi auguri di buon Natale


Auguro a tutti un pensiero fatato per un natale da togliere il fiato. Tanti auguri da Selliaracconta...
 Che la Luce della tua stella ti illumini la via. Buon Natale!
Dal caminetto scende un angelo...l'ho mandato di nascosto a dare gioia in ogni posto, tanta gioia e tanto amore a tutti Voi che ho nel cuore. Buon Natale
 Un angelo seduto su una nuvola mi ha chiesto che cosa desidero come regalo di Natale, ed io gli ho detto: prenditi cura di chi leggerà questo messaggio.
 A chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon umore, a chi saluta ancora con un bacio, a chi lavora molto e si diverte di più, a chi va in fretta in auto ma non suona ai semafori, a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne la tele per fare due chiacchiere, a chi è felice il doppio quando fa la metà, a chi si alza presto per aiutare un amico, a chi ha l'entusiasmo di un bambino e i pensieri di un uomo, a chi vede nero solo quando è buio, a chi non aspetta il Natale per essere migliore...Buon Natale.
 Proviamo a dividere le Gioie del Natale con gli altri e ci accorgeremo che anche la cose meno liete saranno illuminate da una luce diversa
 Vivile queste feste, vivile per la vita Amore
e se mi porterai nel cuore ovunque sarai, io, sarò per sempre con te.
 Oggi è Natale, ed in ogni cuore si festeggia la festa dell'amore, e tutti ci riuniamo nel salone! Oggi è Natale, ed è un giorno speciale ed anche l'albero s'inizia ad illuminare! Tanti auguri!

Il Vangelo del giorno di domenica 25 dicembre 2011 Natale.

Sellia proteste dal parte del Sindaco per il perdurare dei disservizi da parte dell'uffico postale


Articolo tratto dal Quotidiano della Calabria del 24.12.2011

A strina e natala ( La strenna di Natale)

"A strina": canzone popolare che unisce tutta la Calabria si cantava,si canta dal Pollino sino all'Aspromonte ,certo cambiando qualche parola ,qualche strofa il fiume tacina diventa un fiume cosentino ecc...ma il valore ,il significato rimane sempre lo stesso .Si cantava di buon augurio ai sposi novelli,ai cumpari "caru cumpari ca simu venuti ".rigorosamenti si iniziava a cantarla dopo la mezzanotte della vigilia,per terminare alla mezzanotte della befana .Per cantarla bene ci vuole un bravo solista ed un nutrito coro accompagnato da una fisarmonica .Guai ad aprire la porta prima che l'intera "strina" non fosse finita! ma sopratutto guai a far finta di non esserci o di non aver sentito..

sabato 24 dicembre 2011

Auguri di buone feste di tanta serenità a tutti da parte di Selliaracconta............ (Zagor)


Mi chiedevo cosa regalare,cosa augurare agli amici del blog per queste feste  
certo la lista dei desideri è sempre molto lunga,potrei augurarvi una casa nuova,una macchina fiammante,un viaggio in un posto sempre sognato, un posto di lavoro di prestigio,una vincita favolosa al superenalotto un portafoglio a “manticia” strapieno di soldi ecc…. Ma penso che l’augurio più bello il regalo più importante che ognuno di noi può ricevere e la serenità; forse la serenità in quest’epoca attuale dove viviamo del tutto e subito potrà sembrare un qualcosa di poco rilevante o addirittura un qualcosa di  inutile ma invece diventa molto importante quasi al pari della buona salute la quale in molti giustamente mettono al primo posto. Ma io quest’anno vorrei  se potessi regalare ma almeno augurare di vero cuore agli amici Selliesi e non tanta,tantissima serenità. Quando una persona è serena fa tutto meglio e riesce anche a superare i momenti difficili o quantomeno di sopportarli meglio,quando una persona è serena porta serenità e tranquillità a chi gli sta vicino dunque diventa positivamente un qualcosa di contagioso. Una persona serena e una persona che sta bene con se stesso e che sa star bene con gli altri. Una persona serena non mente,non ruba,non ferisce,non tradisce,sorride anche quando ci sono mille problemi. Una persona serena dorme tranquillo. Ma ditemi a cosa servirebbe avere tutte quelle belle cose elencate all’inizio se poi non siamo sereni,non siamo felici? Come giustamente diceva un vecchio detto popolare la ricchezza materiale non sempre porta una ricchezza interiore e pensateci bene anche avere una buona salute alla fine  servirebbe poco se poi ogni giorno siamo nervosi,arrabbiati,invidiosi …..

Diretta Streaming direttamente dalla casa di Babbo Natale nel lontano Polo Nord

Tre libri per riscoprire il vero significato del Natale


Tre maestri della letteratura italiana, tre racconti per dipingere il mondo di bianco, rosso e verde, i colori del Natale, ed invitarci a riflettere sul vero senso di questa festa. Eh già, perché come fa notare Italo Calvino nella frase d’apertura de I figli di Babbo Natale: «Non c’è epoca dell’anno più gentile e buona, per il mondo dell’industria e del commercio che il Natale e le settimane precedenti». E la soluzione a questa “crisi del Natale” è poeticamente riassunta da Luigi Pirandello in Sogno di Natale: «Cerco un’anima, in cui rivivere. Tu vedi ch’ìo son morto per questo mondo, che pure ha il coraggio di festeggiare ancora la notte della mia nascita. Non sarebbe forse troppo angusta per me l’anima tua, se non fosse ingombra di tante cose, che dovresti buttar via. Otterresti da me cento volte quel che perderai, seguendomi e abbandonando quel che falsamente stimi necessario a te e ai tuoi».
Ma andiamo per ordine. In I figli di Babbo Natale (ultima novella del celebre Marcovaldo), il protagonista gira di casa in casa, per conto della ditta presso cui è manovale, a portare gli auguri di “Buon Natale”. Un velo grigio ricopre però lo spirito di festa, e Marcovaldo se ne accorge: non c’è nessuno che lo accolga con gioia o curiosità, anzi lo ricevono tutti «come il postino che porta il giornale tutti i giorni». Il manovale ha portato con sé il figlio Michelino, che si rivelerà autore del ritrovato spirito natalizio. I due, infatti, fanno visita al figlio di un ricco industriale evidentemente solo e triste. Il piccolo Michelino scambia tristezza e solitudine per povertà, quindi corre a casa dai fratelli e, tutti insieme (loro, veramente poveri!), s’ingegnano per trovare dei regali da portare a quel bimbo tanto triste: un martello di legno, un tirasassi ed una scatola di fiammiferi. La reazione del figlio dell’industriale al ricevere questi doni del cuore, è quanto mai sorprendente e simbolica; la conclusone del racconto ironizza sul pensiero utilitaristico e materiale degli uomini.
Se lo stile di Calvino rimane, come sempre, chiaro e preciso, il racconto di Pirandello dà più l’idea di essere una poesia; il ritmo sembra evocare uno dei tanti canti di Natale. Attraverso un sogno, paradossalmente, l’autore ci riporta alla realtà. In un clima gioioso in cui tutti festeggiano, stona la figura di un uomo infinitamente triste che gira per le strade: Gesù, angosciato poiché «il mondo [solo] per uso festeggia ancora il suo natale». Questo racconto chiama a riflettere sulle priorità della vita: a cosa, erroneamente, diamo importanza, e a cosa rinunciamo nella falsa convinzione che non abbia valore. Gesù invita quindi il protagonista, ed i lettori, a liberare il proprio cuore dalle futilità che gli appannano la vista per far posto a lui e al suo messaggio d’amore: sarà l’uomo in grado di esaudire questa richiesta?.....

venerdì 23 dicembre 2011

Storia del baccalà calabrese "Stoccafisso"



 ll baccalà è merluzzo conservato sotto sale e  in seguito essiccato naturalmente o artificialmente. Il baccalà si differenzia dallo stoccafisso che invece richiede solo un lungo periodo di essiccamento senza aggiunta di sale. Il baccalà è un alimento ricco di proteine ad elevato valore nutrizionale, ma con poche calorie.


Il termine stoccafisso venne attribuito al merluzzo norvegese poiché arrivava in Italia su delle grosse casse con impresso sopra "Stock Fish". Successivamente italianizzato.
Il pesce stocco (u pisci stòccu) o stocco, è una conserva di stoccafisso che costituisce la base di molti piatti tipici della provincia di Reggio Calabria. Le sue origini risalgono agli inizi del Cinquecento, quando si cominciava a importare il merluzzo secco in Calabria dal porto di Napoli, capitale del Regno. Da qui i battelli raggiungevano il porticciolo di Pizzo, da dove attraverso le mulattiere del tempo, a dorso di mulo lo Stocco arrivava a Mammola, il "paese delle stocco" come viene chiamato, quindi dopo il tradizionale "ammollo" e la lavorazione artigianale, veniva venduto in tutta la provincia reggina.Altro importante centro di eccellenza per la preparazione del pesce stocco è Cittanova nella Piana, che utilizza le purissime acque dello Zomaro.
Lo "Stocco" più rinomato ed apprezzato è ancora oggi quello prodotto a Mammola (tanto da aver ottenuto a livello regionale e nazionale il massimo riconoscimento dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Suppl. Ord. Gazzetta Ufficiale N°167 del 18-7-02 pag. 13 N°201. con l'inserimento nell'elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani). Lo "Stocco di Mammola" viene "ammollato" nella purissima acqua del luogo, che in breve tempo lo rende commestibile; l'acqua ricca di particolari sostanze minerali quali calcio, ferro magnesio, assieme alle tecniche di lavorazione artigianale antiche permette di ottenere risultati eccellenti. Il Pesce Stocco secco viene importato dalla Norvegia. Anche Cittanova è considerato a sua volta un centro specializzato nell'ammollo e nella lavorazione di tale pietanza; alcune aziende cittanovesi forniscono la materia prima, lo stocco, in Calabria.
La materia prima, lo stoccafisso, deve essere di eccellente qualità (la migliore è considerata quella Ragno che proviene dalle Isole Lofoten in Norvegia). Messo a bagno per almeno tre giorni in acqua corrente affinché si ammorbidisca, viene poi pestato e pulito, quindi può essere preparato in molti modi:

La tradizione radicata vuole che, quasi come fosse un precetto, le famiglie consumino lo stocco il Venerdì santo e la vigilia di Natale. Un'altra tradizione locale vuole che lo stocco si usi come regalo, molti emigrati infatti al rientro dalle ferie lo portano per regalarlo e per consumo personale.
Sempre secondo la tradizione era (ed è) usanza che il proprietario del frantoio (trappitu) delle olive offrisse i lavoranti un pranzo a base di stoccafisso, cipolle, pomodori e patate in occasione da "criscita" dell'olio e cioè quando, alla fine di ogni ciclo di lavorazione,si separava l'olio d'oliva dall'acqua di lavorazione. L'usanza, mai abbandonata, oggi a Reggio Calabria si è trasferita nei cantieri edili quando, dopo la "posa" dell'ultima soletta viene issata la bandiera tricolore sul tetto dell'edificio.

Taverna coro di no alla paventata costruzione della centrale a biomassa nel cuore della Presila Catanzarese

 

23 dicembre 1961 a 50 anni della tragedia della fiumarella dove morirono 71 persone

“Le Ferrovie della Calabria a 50 anni dalla tragedia della Fiumarella.
Storia di una tratta in un territorio a sviluppo mancato”. E’ questo il tema che i dirigenti scolastici di Gimigliano, Cicala, San Pietro Apostolo, Serrastretta, Panettieri, Carlopoli, Decollatura e Soveria Mannelli, hanno scelto per  ricordare  i 50 anni dalla sciagura della Fiumarella del 23 dicembre 1961, quando alle porte di Catanzaro un vagone dell’allora Ferrovie Calabro Lucane precipitò sotto il viadotto portandosi dietro un carico umano per lo più  composta da studenti, causando la morte di 71 di loro. I dirigenti scolastici hanno coinvolto nel loro progetto anche  le rispettive amministrazioni comunali con l’intento di aprire un  dibattito, in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, sul ruolo che le Ferrovie dovrebbero avere per lo sviluppo di questa vasta area interna della Calabria.  Numerose le iniziative messe in cantiere per ricordare quella tragedia,  tra le quali, una Santa messa  in suffragio delle vittime che è stata celebrata al santuario mariano di Porto il 16 dicembre; una mostra fotografica e di articoli di giornali riferiti alla tragedia che sarà allestita all’istituto di istruzione superiore di Decollatura; la realizzazione da parte delle scuole di un video; l’edizione di un numero monotematico di un giornalino “La voce dei banchi”; un concerto di musica sacra dell’orchestra stabile dell’istituto comprensivo scolastico di Gimigliano che si terrà che si terrà nella chiesa di San Bernardo di Decollatura.Esattamente cinquant’anni fa si consumava a Catanzaro una delle tragedie più pesanti che abbiano mai colpito il nostro territorio: era infatti il 23 dicembre del 1961 quando dal trenino AT2/123 della Calabro-Lucana si staccò il rimorchio che andò a precipitare per una quarantina di metri sotto una ripida scarpata. Quel giorno a bordo vi erano 99 persone provenienti dall’Alto Catanzarese, molti dei quali studenti, diretti nel capoluogo per le festività natalizie. Si contarono 28 feriti, ma purtroppo nel bilancio di quell’incidente si ebbero 71 morti che colpirono profondamente soprattutto le comunità di Decollatura (che ebbe il tristissimo primato di 31 vite spezzate) e di Soveria Mannelli. Una sciagura così pesante al punto da rimanere violentemente impressa nella memoria dei catanzaresi ma che, molto probabilmente, è sconosciuta alle giovani generazioni.

giovedì 22 dicembre 2011

Il significato, le origini del Natale


La nascita di Gesù, ma non solo, il Natale ha tanti "significati".
Quello della tradizione cristiana celebra quanto ci raccontano i Vangeli di Luca e Matteo: Maria e Giuseppe, giunti a Betlemme per il censimento, si rifugiano in una grotta dove nasce Gesù, deposto in una mangiatoia. Per la Chiesa, dopo la Pasqua è questa la festa più importante dell'anno liturgico, ma nell'immaginario collettivo e nella tradizione sicuramente il 25 dicembre è la festa più sentita dell'anno: addobbi, regali e feste si sono evoluti nel tempo, ma hanno radici antiche. Così antiche che vanno ben oltre la festa religiosa in senso stretto, che comincia la notte del 24 per concludersi appunto il 25. Molti dei simboli del Natale cristiano, tra l'altro, non si rifanno alle Sacre scritture, ma ai Vangeli apocrifi. Nella tradizione popolare prima del Natale cristiano era legato alla chiusura di un ciclo stagionale e all'apertura del nuovo ciclo: il 25 dicembre c'era la festa del Fuoco e del Sole, perchè in questo periodo c'è il solstizio d'inverno, cioè il giorno più corto dell'anno, e da questa data le giornate iniziano ad allungarsi. Nell'antica Roma si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell'agricoltura ed era un periodo di pace, si scambiavano i doni, e si facevano sontuosi banchetti. Tra i Celti invece si festeggiava il solstizio d'inverno. Nel 274 d.C. l'imperatore Aureliano decise che il 25 dicembre si festeggiasse il Sol Invictus. Sembra che sia da queste origini che risale la tradizione del ceppo natalizio, ceppo che nelle case doveva bruciare per 12 giorni consecutivi e doveva essere preferibilmente di quercia, un legno propiziatorio, e da come bruciava si presagiva come era l'anno futuro. Se la tradizione del ceppo natalizio è rimasta viva fino a qualche decennio fa nelle campagne, oggi si è trasformato nelle luci e nelle candele che addobbano case, alberi, e strade. In tutte le tradizioni il Natale è una festa periodica di rinnovamento, celebrata in tutte le civiltà e caratterizzata da rituali che simbolicamente chiudono un ciclo annuale e inaugurano quello successivo. Partendo da considerazioni astronomiche, infatti, molti studiosi individuano le origini dei rituali e delle feste collegate al solstizio d'inverno. Infatti, nell'emisfero nord della Terra, nei giorni che vanno dal 22 al 24 dicembre possiamo osservare come il sole sembra fermarsi in cielo. In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della "declinazione", cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima.

Regalo di Natale per gli alunni delle scuole elementari e materne del comune di magisano


Articolo tratto dal "Quotidiano della Calabria"

Ricette tipiche Calabresi Baccalà e Cavolfiore

 l baccalà è uno dei pesci più gustato in Italia. Di divide in due tipi: il baccalà vero e proprio e lo stoccafisso. La loro differenza è nel tipo di conservazione essendo lo stesso pesce: il merluzzo. Il baccalà è conservato sotto sale mentre lo stocafisso viene fatto essiccare al sole, a volte anche affumicato secondo le tradizioni locali. Anche la provenienza ha importanza per la qualità delle carni. Il migliore è sicuramente quello norvegese di notevoli dimensioni, meno pregiato invece quello francese di dimensioni molto più piccole, più spinoso, ma comunque gradevole. Lo stoccafisso, quasi del tutto insipido, è preferito al nord d’Italia per la realizzazione di piatti tipici come il famoso “baccalà alla vicentina”. La ricetta che vi proponiamo e tipica del sud ed è “obbligatoria” nel menu tradizionale della  Calabria per la vigilia di Natale.
Ricetta del Baccalà e Cavolfiore

Ingredienti per 6 persone:
800 gr di baccalà ammollato - 800 gr di cavolfiore - 1 dl. di olio extra vergine di oliva - mezzo bicchiere di aceto - quanto basta di succo di limone, sale, prezzemolo tritato e pepe

Preparazione:

mercoledì 21 dicembre 2011

Per Angela Napoli dietro le dimissioni di Traversa si nascondono trame oscure mentre il PDL Catanzarese entra già in campagna elettorale


Angela Napoli, parlamentare del Fli, commenta le decisioni del sindaco di Catanzaro, Michele Traversa, che ha optato per la carica di deputato, sollecitando il commissariamento del comune capoluogo se le dimissioni non saranno revocate. "Le dimissioni dell'on. Traversa - dice Napoli - non possono essere assunte all'insegna di "Ponti d'oro al nemico che scappa", né, conoscendo la sensibilità e l'umanità' che caratterizzano l'ex sindaco, mi accontento dell'alibi da lui scelto per assumere la decisione di abbandonare la guida della Città. I "poteri forti" dell'intero territorio catanzarese - aggiunge - sono già in azione e nessuno mi può togliere la libertà di pensare che sono proprio quegli stessi "poteri forti" che hanno portato l'on. Traversa alla decisione assunta. Proprio per questo non può essere consentita alcuna discrezione da parte degli organismi preposti, in merito a quella che dovrà essere la gestione pre-elettorale della vita amministrativa della città del capoluogo". Per Napoli, "un Pdl che non si è saputo tenere caro il suo Sindaco, eletto solo nel maggio scorso e con ben il 62% dei consensi, non può pensare di gestirsi la nuova campagna elettorale mantenendo lo scranno comunale. E' giunta l'ora di fare appello a coloro che amano davvero la Città di Catanzaro - conclude - affinché si riesca a dimostrare, senza "se" e senza "ma", che non e' più tempo di lasciare spazi ai detrattori della sana amministrazione pubblica"
Intantto i  consiglieri comunali Giovanni Merante (Democrazia e centralità) e Roberto Guerriero (Socialisti popolari - Udeur) hanno formalizzato le dimissioni dalla carica di presidente della Commissione “Polizia urbana – Personale”, il primo, e di quella “Servizi sociali – Casa”, il secondo. Entrambi ne hanno dato comunicazione al presidente del Consiglio Ivan Cardamone.

 Il centrodestra  catanzarese non perde tempo  è già in campagna elettorale. Sabato sera, ben prima che Michele Traversa formalizzasse le sue dimissioni, i colonnelli del Pdl erano già riuniti attorno al tavolo per designare il nuovo candidato.

Sersale prove di evacuazione per gli alunni e il personale scolastico con l'aiuto della Croce Rossa


Articolo tratto dal "Quotidiano della Calabria"

martedì 20 dicembre 2011

Traversa chiede scusa alla sua città ma ora chi prenderà il posto di Michele Traversa?

Che sia una tempesta in un bicchier d’acqua, una scossa tellurica che avrà come unico effetto un riposizionamento dei rapporti all’interno della coalizione di governo della città, che sia solo un modo per alzare la posta o per dare una prova di forza, di fatto le paventate ma non ancora ufficializzate dimissioni del sindaco Michele Traversa hanno sullo sfondo l’unico scenario possibile, elezioni in primavera.
«Chiedo scusa alla città, ai miei collaboratori e a quanti hanno creduto in me, ma ho preso la difficile e dolorosa decisione di dimettermi come atto di onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini. Le gravissime condizioni finanziarie in cui versa il Comune non mi consentono di mantenere gli impegni assunti con gli elettori e la città: ho fallito». Ed è con la voce rotta dall'emozione che ieri il sindaco Michele Traversa ha comunicato alla stampa di aver presentato le dimissioni dopo aver incontrato la Giunta, i capogruppo ed alcuni consiglieri di maggioranza a Palazzo dei Nobili. Seduti attorno a lui, nel salottino della stanza del sindaco, Michele Traversa ha voluto incontrare i giornalisti e spiegare loro le motivazioni che lo hanno portato all'estremo atto. Nulla di particolarmente diverso da quanto già annunciato in questi giorni riguardo alla disastrosa situazione finanziaria, ma ciò che di certo non ci si aspettava è di vederlo commuoversi. Un silenzio assordante ha paralizzato la stanza e tutti i presenti, ma forse solo in quel momento si è riusciti a capire e a sentire quanta sofferenza c'è stata e c'è ancora nell'aver preso una tale decisione. Ha continuato a ripetere e a ripetersi di aver fallito, ma di esser certo che la città «riuscirà ad apprezzare l'onestà e la correttezza dimostrata – ha detto Traversa – nel lasciare la "poltrona" dal momento in cui è fallita ogni possibilità di rilancio di questa città così come promesso in campagna elettorale». «Non mi sono arricchito facendo il sindaco - ha detto - volevo solo dare il mio contributo con il valore aggiunto di essere anche deputato e far affluire fondi e risorse per la mia città, ma non potevo conoscere e neppure immaginare una situazione così drammatica. Ho fatto il giro delle sette chiese con il Governo e con la Regione, ma al momento non vi è alcuna soluzione possibile per risollevare la grave situazione finanziaria. Il Comune non è in condizioni di rispettare il patto di stabilità che sarà sforato, presumibilmente, per oltre 12,5 milioni di euro; grave è la situazione di Ambiente&Servizi, Amc, Fondazione Politeama, la discarica di Alli, i diversi danni provocati dagli alluvioni, la chiusura di scuole inagibili (ne verranno chiuse almeno una decina) e non di meno la vicenda dell'Ente fiera-Parco Romani. Ed io ora senza finanziamenti cosa dovrei fare? Il notaio che chiude tutti servizi, licenzia padri di famiglia e chiude le scuole? Non riesco ad assistere inerme a questa situazione. Io s
E mentre in queste ore si cerca di capire cosa accadrà, nelle retrovie c’è chi lavora già al futuro, a quello prossimo e a quello ancor più lontano, datato 2013.  Uno degli slogan degli Ultras di tutta Italia in questi ultimi anni è stato “Abbasso il calcio moderno”. La stessa espressione si potrebbe traslare alla politica poiché, la politica moderna è fatta di intrecci, che in passato si chiamavano compromessi ma erano utili a governare la cosa pubblica, oggi invece hanno come fine, sì il governo, ma dell’intera coalizione.  Fatte dunque le dovute premesse che inevitabilmente devono partire da un’attesa che non terminerà prima dei 30 giorni dati al sindaco per decidere, ecco cosa potrebbe accadere subito dopo.  La situazione non è nuova. Già nel 2006 il centrodestra arrivò alle amministrative spaccato, con il seguito di Michele Traversa che appoggiò la candidatura di Rosario Olivo in maniera pubblica, partecipando ai vari incontri. L’altra parte del centro destra aveva invece lanciato in campo Franco Cimino.  Se in primavera si tornasse alle urne lo scenario sarebbe simile. Questa volta il candidato sarebbe Sergio Abramo, sostenuto da quella parte di Pdl che fa capo agli assessori regionali Mimmo Tallini e Piero Aiello e dalla stessa lista Scopelliti che in consiglio comunale ha un consigliere comunale espressione dello stesso Sergio Abramo. Se questo fosse l’assetto a Baldo Esposito toccherebbe il posto di vice sindaco e lo stesso Piero Aiello potrebbe avere un sostegno adeguato per Montecitorio. Se i motivi che spingeranno Michele Traversa a lasciare fossero davvero legati alle finanze del Comune, sarebbe difficile che l’altro candidato possa essere qualcuno strettamente legato a lui come Wanda Ferro. Difficile ma non impossibile. Ovviamente, a carte rimescolate, bisognerà capire anche il ruolo del terzo polo che, a livello nazionale, ha come trainante la forza dell’Udc.  E in questo scenario dal sapore di democristiana memoria potrebbe trovare spazio una candidatura cosiddetta outsider, quella di Giancarlo Pittelli. ........

Il comune di Curinga (CZ) capofila nel progetto regionale "Borghi di eccellenza"

Panorama di Curinga (Catanzaro)

Curinga capofila per il partenariato “Borghi d’eccellenza”

L’esecutivo di Curinga ha approvato il protocollo d’intesa per la costituzione del partenariato di progetto per l’elaborazione e l’attuazione del progetto integrato di sviluppo locale “Borghi di eccellenza” denominato ” Borg@art-memoria”. L’iniziativa si inquadra nell’ambito del Pisl- Por Calabria Fesr 2007/2013. L’obiettivo dell’idea progettuale è quella di incrementare il numero dei comuni della Calabria facenti parte dei Borghi più Belli d’Italia, nonché di consolidare quelli già presenti, mediante la definizione di un percorso di panificazione strategica a livello provinciale in grado di riqualificare e valorizzare gli elementi di eccellenza esistenti o potenziarli e quindi di rafforzare l’integrazione degli stessi nell’ottica di creare una rete volta a potenziare lo sviluppo turistico regionale. Lo sviluppo economico e sociale di un’area a vocazione turistica, caratterizzata dall’alta presenza di beni storico-culturali, ambientali e antropici può essere favorita e migliorata da un reale processo di valorizzazione del territorio. Il partenariato comprende i comuni di Curinga, Borgia, Girifalco e Chiaravalle Centrale; quello di Curinga è stato individuato come capofila, con il suo sindaco Domenico Pallaria, autorizzato alla sottoscrizione del suddetto protocollo d’intesa. Al comune di Curinga è stato altresì demandato....

lunedì 19 dicembre 2011

Finalmente nevica. Brusco abbassamento delle temperature in tutta la regione si prospetta un Natale sotto la neve

Nelle località turistiche di Camigliatello e Lorica dove le temperature sono scese intorno allo zero.
Da ieri sera, invece, la neve è caduta anche sulle cime di Monte Botte Donato e Montenero dove la coltre ha raggiunto i 15 centimetri.
Fiocchi anche a Trepidò di Cotronei e a Gambarie d'Aspromonte.

In tutte le località turistiche invernali attese altre nevicate più abbondanti in vista dell'apertura della stagione sciistica.Vento forte, pioggia e un abbassamento sensibile delle temperature si registrano nelle ultime ore in Calabria. In particolare è il settore tirrenico della regione ad essere interessato dai fenomeni ma il vento e le precipitazioni non stanno risparmiando anche le zone dello Ionio. Piove anche località montane della Sila e dell’Aspromonte dove si attendono nelle prossime ore le prime precipitazioni nevose. La Polstrada non segnala problemi per quanto riguarda la viabilità sia sull'autostrada che sulle arterie interne.
Sul resto d'Italia nevica sulle Alpi confinali sin verso i 600-700m. In particolare,  il maltempo si concentrera' al Centrosud e sulle Isole con nevicate che piano piano raggiungeranno le quote collinari. Meglio al Nord con qualche fiocco solo sui crinali alpini fino al fondovalle. Queste le previsioni fatte da 3bmeteo, sottolineando che ''le temperature subiranno un crollo, anche di oltre 10*C. Domenica bisognera' coprirsi bene; attese massime di soli 8-9*C su diverse citta' del Centro e del Sud, come Firenze, Ancona, Pescara, Roma, Bari. Le minime scenderanno diffusamente sotto lo zero, anche fino a -4/-5*C sulla Valpadana; gelo intenso sulle Alpi''.

Un uomo della Pensylvania pubblica un falso necrologico della madre per andare in vacanza


L'uomo, un 45 enne della Pennsylvania, temeva il licenziamento. È accusato di disturbo dell'ordine pubblico

Immaginate di sfogliare il giornale e alla pagina dei necrologi scoprirvi il nome di un vecchio amico o di un parente anziano passato improvvisamente a miglior vita. Magari qualcuno incontrato appena qualche giorno prima e che vi era sembrato in ottima salute. Ora immaginate di chiamare la famiglia in lutto e, dall’altra parte della cornetta, sentir rispondere proprio il caro estinto. «Cosa? No! Certamente che non sono morto!» E’ quello che è accaduto ad una signora della Pennsylvania: suo figlio, Scott Bennett di 45 anni, aveva fatto pubblicare un falso annuncio mortuario della madre sul giornale locale. Il motivo? Un permesso speciale dal lavoro.
Il falso necrologio

VIVA E VEGETA - Il necrologio, uscito sul The Jeffersonian Democrat, ha attirato l’attenzione di diversi parenti che - alquanto turbati - hanno subito chiamato il centralino del giornale per avere chiarimenti. Anche la donna, dopo aver saputo a mezzo stampa di «essere morta», si è presentata personalmente nella redazione di Brookville per testimoniare la sua permanenza in vita. Qui le hanno spiegato che il necrologio era stato accettato in buona fede. Per una verifica sulla veridicità non ci sarebbe stato il tempo: «i fogli erano già andati in stampa». «La signora è stata molto comprensiva», ha spiegato in seguito il direttore del quotidiano, Randy Bartley. Meno indulgente, invece, la polizia: Scott Bennett è accusato di disturbo dell'ordine pubblico. Secondo il capo della polizia locale, Ken Dworek, il 45enne avrebbe escogitato la trovata perchè temeva il licenziamento se avesse chiesto di assentarsi dal lavoro per una vacanza priva di una «valida» motivazione.

domenica 18 dicembre 2011

Il Vangelo del giorno di Domenica 18 Dicembre 2011

Detto fatto si è ufficialmente dimesso il sindaco di Catanzaro Michele Traversa


 Michele Traversa  conosciuto con il motto detto fatto Che pochi mesi orsono travinse alle comunali con dei picchi da record si dimette dalla carica di sindaco della città capoluogo di regione Catanzaro
Sara' protocollata lunedi' la lettera di dimissioni del sindaco di Catanzaro, Michele Traversa, presentata questa mattina alla conferenza dei capigruppo e alla Giunta comunale. Un ulteriore passaggio che determinera' la conclusione della breve esperienza amministrativa del primo cittadino di Catanzaro, eletto la scorsa primavera. Ad annunciare il passaggio di lunedi', quando e' convocato il Consiglio comunale, e' stato lo stesso sindaco, che e' anche deputato del Pdl, al termine dei due incontri. Uscendo dal palazzo della citta', Traversa ha evidenziato:"Dichiaro il mio fallimento e chiedo scusa alla citta' e a quanti hanno amministrato con me, pero' la situazione e' disastrosa. Ho fallito anche se in questi mesi ritengo di avere lavorato onestamente e anche adesso come in passato non mi sono arricchito. Ho fatto il diavolo a quattro in queste ultime settimane per trovare una soluzione alla situazione di gravita' delle finanze comunali - ha concluso - ma non voglio essere certo io quello che si addossa la croce di chiudere le scuole a Catanzaro o di mandare a casa dei padri di famiglia".

Dopo le dimissioni del sindaco arrivano anche quelle dell'amministratore dell'Ambiente e Servizi, una delle partecipate del comune il cui dissesto sarebbe alla base della decisione di Traversa. Pasquale Costantino lascia dunque una società che avrebbe avuto bisogno di milioni di euro per sopravvivere.
Al pari delle altre che rischiano seriamente di non riuscire a garantire i livelli occupazionali e salariali

"Le annunciate dimissioni di Michele Traversa sono un grave atto di disinteresse del Sindaco, di quanto ha rappresentato e rappresenta, nei confronti della città di Catanzaro e dei suoi cittadini. - Comunica una nota del segretario generale della Cgil di Catanzaro - Lamezia, Giuseppe Valentino - Disinteresse che ha caratterizzato l’amministrazione in questi pochi mesi trascorsi dalle elezioni.
Traversa non è mai stato il Sindaco della Città, ha preferito stare altrove, non occuparsi dei tanti problemi che da Parlamentare ha, addirittura, contribuito ad incancrenire.
Poco incisivo sul futuro delle aziende partecipate, sulla questione rifiuti, sui drammi sociali che caratterizzano il mondo del lavoro catanzarese, soprattutto assente dal governo più complessivo della città. Nei pochi mesi di amministrazione marcata Traversa, Catanzaro si è isolata rispetto al territorio, perdendo la vocazione ad aggregare, ad essere da traino per le altre città e realtà importanti della provincia. Si è guardato solo ed esclusivamente alle piccole questioni interne, alle scaramucce politiche ed agli equilibrismi in seno alla maggioranza. - Continua la nota - Basta pensare, che a distanza di diversi mesi da una richiesta di incontro unitaria di CGIL, CISL, UIL volta a concertare il “governo” della città capoluogo, non v’è stata da parte del Sindaco alcuna risposta.

sabato 17 dicembre 2011

Francesco Azzarà finalmente è libero


     
 
 

L’operatore umanitario di Emergency era stato sequestrato in Sud Darfur in agosto. Grande festa a Motta San Giovanni paese del Reggino dove il giovane vive con i suoi familiari

È stato liberato il cooperante italiano che era stato sequestrato in Darfur: lo ha reso noto il Sudan Media Centre, un’agenzia indipendente vicina ai servizi di sicurezza di Khartoum. L’agenzia non cita il nome dell’ostaggio, ma l’unico italiano rapito nella regione sudanese di cui si sia avuta notizia è l’operatore di Emergency, il calabrese Francesco Azzarà, 34 anni, sequestrato ad agosto a Nyala mentre si recava in aeroporto con alcuni colleghi. “Le autorità del Darfur occidentale sono riuscite a liberare l’ostaggio italiano”, si legge nel dispaccio. Emergency ha poi confermato la notizia. “Francesco è libero!” si legge sul sito dell’Organizzazione. Appresa la notizia della liberazione di Francesco si è scatenata una grande festa e una massiccia mobilitazione a Motta San Giovanni, il paese del reggino dove Azzarà vive con i suoi familiari. Il sindaco, Paolo Laganà, ha subito affermato che si tratta di “un grande regalo per Natale”. All’esultanza del sindaco sono poi seguite anche quelle di moltissimi amici di Francesco che già dal suo rapimento si erano mobilitati con fiaccolate e iniziative pubbliche. Adesso ci vorranno 3-4 giorni per il rientro in Italia di Francesco, ha proseguito il sindaco. Stiamo preparando un momento di gioia collettiva. Ma per il rientro in Italia di Francesco, secondo le notizie che abbiamo appreso, ci vorranno almeno 3-4 giorni. Devo esprimere tutto il mio ringraziamento alle tante istituzioni italiane che, in questi mesi, ci sono state vicine chiedendo con forza che Francesco venisse liberato”. Laganà è visibilmente soddisfatto e sorride mentre guarda la foto di Azzarà esposta dal municipio. “L’esperienza di questo ragazzo - ha aggiunto - ha davvero colpito tutti. E la sua liberazione è una notizia che corona le nostre aspettative e ripaga l’impegno e la mobilitazione di tutti”. “siamo felicissimi - affermano alcuni amici di Francesco - perché questo è un grande momento di gioia. Le nostre voci sono state ascoltate ed ora speriamo di poter riabbracciare presto Francesco”. E comunque già immediatamente dopo il rapimento in Calabria si è scatenata una grande mobilitazione per sensibilizzare le istituzioni per ottenere la sua liberazione. Nel corso dell’estate a Motta San Giovanni, ma anche in altri comuni della Calabria, si sono svolte numerosissime manifestazioni, fiaccolate e marce in favore della liberazione del giovane cooperante di Emergency. Il 29 agosto, in una manifestazione dei Comuni organizzata a Milano, è stato letto pubblicamente un messaggio, chiedendo la liberazione di Azzarà. Subito dopo, su proposta di Emergency, le foto di Francesco sono state esposti sulle facciate dei palazzi delle istituzioni. In Calabria, dopo il comune di Motta San Giovanni, hanno immediatamente aderito all’iniziativa la Presidenza della Giunta e del Consiglio regionali. Con il passare delle settimane il rapimento di Francesco è diventato un caso seguito da tutti. Anche il Papa, Benedetto XVI, in occasione della sua visita a Lamezia Terme, aveva rivolto una preghiera in favore della sua liberazione. In questi mesi non sono mancate le iniziative promosse dal Comune di Motta San Giovanni e dagli amici di Azzarà. E così sempre più spesso, nelle manifestazioni pubbliche, spuntava un manifesto oppure una foto che ricordava il rapimento del giovane cooperante calabrese.

Dal centro meccanografico Poste Italiane di Lamezia Terme (CZ) Intercettate dieci buste con proiettili indirizzate anche a Monti e Berlusconi

     
 
 

Intercettate al Centro meccanografico di Poste Italiane di Lamezia Terme sono firmate dal Movimento Armati Proletari

CATANZARO. Dieci buste con proiettili e un volantino di minacce firmato dal Movimento Armati proletari, rivolte al premier Monti, all’ex premier Berlusconi e ai direttori di alcuni quotidiani nazionali sono state intercettate nella serata di giovedì al Centro meccanografico di Poste Italiane di Lamezia Terme. “Ve la faremo pagare a tutti. Vi colpiremo e sarà una guerra all’ultimo sangue”. È una delle frasi contenute nel volantino. “Vi faremo maledire - è scritto ancora - queste misure col sangue. Non dovrete più dormire sonni tranquilli. Il piombo non manca e adesso arriva anche il tritolo dagli amici arabi”. “La finanziaria é pronta - prosegue ancora il testo - come è pronto il loro funerale. Ci vedremo a Roma. Non siamo contro le forze dell’ordine però se c’é qualcuno che vuole fare l’eroe pensi prima alla sua famiglia. È una lotta giusta e coerente contro i poteri forti a difesa della povera gente. Le misure prese per colpire sempre i più deboli non devono esser approvare se no con modifiche radicali a difendere quel poco che le fasce deboli hanno. Ma vi rendete conto che colpite gli operai con le loro famiglie che sono già sul lastrico”. Le indagini condotte dalla polizia postale che ha effettuato i primi accertamenti sono dirette dal pm Maria Alessandra Ruberto e coordinate dal procuratore di Lamezia Terme Salvatore Vitello che in passato, quando lavorava in altre procure, ha svolto inchieste in materia di antiterrorismo. Le buste contenenti i proiettili di vario calibro sono indirizzate al premier Mario Monti (con un proiettile calibro 9) a Silvio Berlusconi ma anche a Pier Luigi Bersani (calibro 7.65), al ministro del Welfare Elsa Fornero (calibro 9.21). Plichi con un proiettile calibro 12 sono stati inviate a Pierferdinando Casini e ai direttori Ferruccio De Bortoli (Corriere della Sera), Ezio Mauro (La Repubblica), Maurizio Belpietro (Libero), Leonardo Boriano (La Padania), Mario (rpt “Mario”) Sechi (Il Tempo). “Ora indagheremo per capire la serietà di queste minacce e da dove provengono, almeno dal punto di vista dei luoghi se non dalla identificazione delle persone” ha intanto detto all’ANSA il procuratore della Dda di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo. “Speriamo - ha aggiunto Lombardo - di ottenere dei risultati e speriamo che non ci sia un collegamento con il resto di minacce similari ma di altro tipo e natura che sono state in questi giorni eseguite in varie città d’Italia, soprattutto contro Equitalia e ministri della Repubblica. In Calabria episodi di questa natura sono i primi, però qui abbiamo avuto altre manifestazioni di terrorismo, se questa può essere considerata di terrorismo, come a Cosenza e anche altrove”. Intanto va precisato come sia una sigla mai apparsa prima quella del Movimento armato proletari. Il precedente più immediato risale a soli quattro giorni fa: due buste, entrambe con proiettili calibro 40, inviate al ministro della Giustizia, Paola Severino ed al sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Bella iniziativa sui presepi artistici a San Giovanni d'Albi nell'ambito dei festeggiamenti del Santo patrono


Articolo tratto dal "Quotidiano della Calabria"
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venerdì 16 dicembre 2011

Le casse del comune di Petronà ritornano a respirare


Panoramica di Petronà CZ

Santino Bubbo sindaco di Petronà
"E stato predisposto il pagamento delle somme spettanti in favore degli enti interessati al trasferimento del personale e funzioni amministrative tecniche ausiliarie (A.t.a.) dagli enti locali allo Stato". Questo il comunicato del ministero degli Interni con il quale si comunica al Comune di Petronà il trasferimento della somma di 495.000 euro, oltre ai 50.000 in più relativi. alle spettanze per ogni esercizio finanziario. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Santino Bubbo . Che, con questi fondi ottenuti grazie alla richiesta avanzata dal Comune nel 2009, da ossigeno alle casse dell’ente locale e, al tempo stesso, può provvedere a risanare l’anticipazione di cassa,pagare tutti i debiti e programma la realizzazione di alcune importanti opere sul territorio. Erano certamente somme dovute e di cui avevamo diritto ma per l'ottenimento delle quali  occorreva avviare una richiesta alla direzione centrale del ministero dell’Interno per Ia vicenda relative al trasferimento del personale Ata dagli enti locali alle scuole avvenuto nel 2000. Grazie a queste somme, posso con soddisfazione, dichiara Bubbo dire che abbiamo i conti in regola, risanato tutti i debiti con ditte, fornitrici, professionisti e azzerato l'anticipazione di cassa per la quale si era costretti a pagare gli interessi. Soddisfazione che mi sento di estendere anche  per i comuni vicini che sono riusciti ad ottenere  le somme in questione.

Il Sindaco di Pentone Raffaele Mirenzi inaugura un centro sociale per gli anziani


Articolo tratto dal "Quotidiano della Calabria"

giovedì 15 dicembre 2011

Furto sacrilego nella Chiesa parrocchiale di San Pantaleone di Santa Caterina dello Jonio ignoti rubano anche le ostie consacrate.

Non hanno avuto alcun rispetto per l'intera comunità dei fedeli gli autori del furto sacrilego avvenuto nella chiesa parrocchiale di San Pantaleone nella marina di Santa Caterina dello Jonio.
Don Saverio Mattei parroco di Santa Caterina Jonio
Ignoti malviventi (non si sa, al momento, se una o più persone) hanno forzato una porta laterale della chiesa, rompendo la serratura centrale, e scardinato, dannegiandoli, il tabernacolo dell'altare principale e quello della Madonna di Pompei. Da lì, hanno trafugato due pissidi e due teche in metallo, portando via anche le ostie consacrate che erano custodite nei due oggetti. Ad accorgersi dell'accaduto è stato il parroco don Saverio Mattei, che ieri mattina, sceso dalla canonica fino in chiesa per le consuete preghiere mattutine si è accorto che la porta vicino al campanile era stata forzata, mentre i due tabernacoli erano stati scardinati e svuotati.
Il valore delle pissidi e delle teche è del tutto irrisorio, precisa don Saverio, visto che erano di metallo comune ma «aver rubato le ostie è un atto gravissimo, che ferisce la parrocchia nel suo cuore, offendendo Gesù Eucaristia. Proprio per questo voglio lanciare un appello agli autori del furto affinché abbiano la sensibilità di restituire almeno le ostie consacrate, già di questo sarei grato».
Per don Saverio, tra l'altro, quella di oggi avrebbe dovuto essere una giornata speciale, quasi di festa, visto che proprio il 13 dicembre di tredici anni fa aveva fatto il suo ingresso alla guida della parrocchia di san Pantaleone. Invece, è giunta l'amarezza di dover constatare il furto sacrilego, per il quale, oltre ad aver denunciato il fatto ai carabinieri della locale stazione guidata dal maresciallo Antonio Arcidiacono, ha anche avvertito le autorità ecclesiastiche: «Ho avvisato subito la curia, spiegando l'accaduto al vicario mons. Raffaele Facciolo, che riferirà all'arcivescovo –

Notizie new da Sellia marina

 
Articoli tratti dal "Quotidiano della Calabria"

mercoledì 14 dicembre 2011

I Carabinieri della stazione di Simeri Crichi arrestano un operaio per appropriazione di circa 320 quintali di sabbia sul fiume Alli

Si era appropriato di circa 320 quintali di sabbia, prelevandola dal greto del fiume Alli con l'utilizzo di mezzi meccanici di proprieta' della ditta per la quale lavora. Per questo, i Carabinieri della stazione di Simeri Crichi hanno tratto in arresto un operaio di 59 anni, Antonio Trapasso. L'uomo, finito in manette nel corso di un controllo in contrada Apostolello, nel territorio di Simeri Crichi, era sprovvisto delle necessarie autorizzazioni e dovra' rispondere di furto aggravato, distruzione e deturpamento di bellezze naturali. Trapasso e' comparso davanti al giudice Folino del tribunale di Catanzaro, il quale ha convalidato l'arresto e disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Dovrà rispondere di furto aggravato distruzione e deturpamento di bellezze naturali
Fiume Alli  (CZ)

Per le celebrazioni del quinto centenario della nascita del Cavaliere Calabrese "Mattia Preti" Il comune di Taverna chiede un ruolo primario

martedì 13 dicembre 2011

Sellia inaugurati due laboratori didattici e culturali finalizzati a migliorare l'offerta scolastica.


Articolo tratto dalla "Gazzetta del Sud" del 12.12.2011

Simeri Crichi i consiglieri del gruppo la "Svolta" chiedono un intervento urgente di bonifica dell'arenile divenuto una vera discarica


Articolo tratto dal "Quotidiano della Calabria"

storie vere di brigantaggio a Parenti (CS)


Uno studio approfondito sul brigantaggio mette in luce 
il fatto che il fenomeno, nato come rivolta sociale verso la fine del 700', ben presto degenerò in volgare delinquenza ed i briganti in nome di fantasiose rivolte socio-politiche giustificarono i loro misfatti,le loro crudeltà,le loro barbarie,i loro capricci ed arbitrii. E' doveroso ricordare che spesso, come negli episodi che andiamo per raccontare,i briganti agivano in Parenti per tentare di derubare i ricchi proprietari terrieri o per motivi di odio nei confronti di qualche signorotto del luogo. Vicino al centro abitato di Parenti si trova una località agreste di nome Poverella, in questa località viveva una comunità di contadini  e d pastori. Un giorno furono assaliti da una banda di briganti intenzionati a rubare loro tutto il bestiame che possedevano. Nello scontro a fuoco i pastori ebbero la meglio ed i briganti furono costretti a riparare in fuga. Ma alcuni giorni dopo,nottetempo,fecero irruzione nella comunità e sgozzarono tutti gli uomini,che colti di sorpresa nel sonno,non ebbero il tempo di opporre la pur minima resistenza. Il disgustoso dell'episodio fu che essi obbligarono le mogli dei pastori a tenere sotto la gola dei mariti delle ciotole di legno che venivano usate come tazze per bere il latte fresco appena munto,in cui si raccolse il sangue dei trucidati. Dopo l'eccidio usarono violenza alle donne e imbrattarono di sangue le mura di quelle squallide case coloniche come perenne ricordo del loro barbarico gesto,che ricordasse,con terrore ed orrore,a tutti  la loro ferocia ed imponesse ad ognuno una completa sottomissione ai loro voleri. Ancora oggi il fatto viene raccontato dalla popolazione del luogo con raccapriccio e con una punta di velato timore. Questa è una tradizione che,ci si potrebbe dire,non ha alcun valore storico e non dimostra assolutamente che il brigantaggio,in quel periodo, fosse esplosione di violenza e non guerra sociale. E' vero ed è per questo che trascriviamo un documento storico riguardante il Parafante. Parafante <  nello stesso anno  (1791) del mese di ottobre assaltò colla  sua compagnia la comune dei Parenti,e propriamente alla casa di Filippo Cardamone, dacciò ci potesse cadere acconcio di uccidere Giuseppe Cardamone figlio di Filippo, perchè costui era capitano civico,e cercava la sua distruzione,pur nondimeno si fece resistenza all'interno del paese,pose però Parafante fuoco al palazzo di Cardamone,ed in quello conflitto restò ferito il signor Pietro Cardamone zio del capitano nell'occhio sinistro,di cui oggi ne è privo. Essendo la sua compagnia numerosa ebbe l'intento di entrare nel paese,per cui entrati dentro,fecero un saccheggio lo più minuto che mai. Parafante domandò poi una somma di ducati settecento,a cui non si volle aderire. E da ciò ne derivò dichiarata inimicizia tra questa famiglia di Cardamone,con detto Parafante;con lui vi era unito il nominato Niurello,e sempre facevano dei furti in ogni ceto di persona che incontravano. Parafante  poi si portò nella Sila nel mese di settembre corrente anno nel luogo detto Varco di Piazza nella mandria di Antonio Cardamone ,e Filippo Cardamone  soci,ambedue della comune di Parenti,ed avendo ivi ucciso dodici vitelli,undici bagagli,nove vacche,e si prese epr comodo dei briganti suoi compagni giumenti numero quattordici,e pose fuoco a tutti gli utensili di rame,e di legno,solamente lasciò il tugurio per comodo dei foresi. Dopo di aver fatto questo delitto passò all'ovile dei  stessi soci,ed uccise a colpi di coltelli quattrocento pecore che erano ivi racchiuse.   Parafante fece questi barbari danni,perchè l'anno passato cerò a detto Cardamone una somma di denaro,che sommava a ducati 700, e detta somma li furono denegati. La civica di Carpanzano era nel mese di agosto alla Sila nel posto di Ppetraravo,comandata dal capitano civico Gregorio Cristino. Parafante assaltò il detto posto nottetempo,ma fu respinto,e fugato dalla stessa civica.Egli vedendosi così respinto,si portò nella mandria  di Filippo Cardamone della comune di Parenti e li uccise undici bagagli,ottanta pecore,e undici vitelli.

lunedì 12 dicembre 2011

Il valore storico, culturale,tradizionale dei racconti inseriti su Selliaracconta



Il valore storico dei racconti inseriti su Selliaracconta
Ogni singolo racconto inserito sul blog in modo particolare tutti quelli attinenti il periodo storico che va dall’inizio del 1900 in poi sono racconti di vita vissuta, verificati da più persone anziane che all’epoca dei fatti  hanno vissuto i vari eventi  in prima persona. Facciamo un semplice esempio: Io verso il 1980 raccolsi su un quaderno vari episodi storici da parte degli anziani che all'epoca avevano in media 70 anni dunque erano nati nel primo decennio del 1900 hanno dunque vissuto molti avvenimenti importanti come la prima guerra mondiale, e molti di essi hanno partecipato come soldati nella seconda guerra, mentre per quanto riguarda la vita all’interno del borgo di Sellia hanno vissuto sulla propria pelle la miseria di quelli anni bui, la vita religiosa, l’alluvione del 1943, l’immigrazione, il declino del paese ecc…  Ogni avvenimento prima di essere scritto veniva verificato facendo riscontri con le versioni di più anziani i quali quasi sempre raccontavano sempre quel singolo avvenimento allo stesso modo.Io personalmente ho avuto la fortuna di avere anche mio nonno,mio zio,mio padre veri amanti di Sellia, i quali erano una vera enciclopedia conoscendo minuziosamente i vari avvenimenti all’interno del borgo avendo rivestito anche alcune funzioni pubbliche. Questo amore smisurato che avevano verso Sellia l’hanno trasmesso fin da piccolo anche a me da sempre curioso nel sapere, nel conoscere la storica gloriosa del nostro borgo. Ognuno può fare le proprie considerazioni esprimere il proprio parere ma bisogna sapere che niente e frutto dell’improvvisazione ma.....

Gaetano Ricca l'ultimo brigante della Sila

L’ultimo vero bandito della Sila fu Gaetano Ricca.
Verso la fine del secolo scorso, a seguito di un banale malinteso con le autorità, quest’uomo fu costretto a darsi alla macchia per circa tre anni. Fu posta una taglia sulla sua testa, ma la popolazione era troppo intimidita dalla sua audacia e dalla sua profonda conoscenza della zona per osare denunciarlo. Personalmente, preferirei non credere al numero di carabinieri che, secondo quanto si dice, egli avrebbe ucciso in quel periodo; senza dubbio, la verità venne a galla nel corso del processo. Una volta si trovò circondato e, dopo che l’ufficiale degli inseguitori, che si era riparato dietro un albero, gli ebbe ordinato di arrendersi, Ricca attese pazientemente che comparisse la punta del piede del suo nemico; poi lo colpì alla caviglia con la sua ultima pallottola e riuscì a fuggire. In seguito fu costretto ad arrendersi e venne imprigionato per circa vent’anni. Scontata la condanna, ritornò in Sila dove, fino a poco tempo fa, godeva ancora di una robusta vecchiaia nella sua casa di Parenti. Parenti, già famosa negli annali del brigantaggio per l’impresa del perfido Francatrippa (Giacomo Pisano ) il quale, fingendo di offrire ospitalità a una compagnia francese, l’attirò nelle sue grinfie e uccise i tre ufficiali e tutti gli uomini, eccetto sette.