Lettera aperta (di soccorso collaborativo) ai frequentatori di SELLIA RACCONTA ( non a caso, ma perché attenti conoscitori del territorio).
Sto per pubblicare una ricerca sulle evidenze storico-archeologiche di TRISCHENE (per alcuni semplicemente una città della fantasia, ma di fatto “antecedente storico” di Catanzaro, Taverna, Simeri, Sellia, Cropani ….
Mi sono imbattuto in un enigma: dove si trova la località LUNA? Le ragioni di tale domanda sono nel testo, che, per estratto, riporto di seguito:
Ora l’endemicità della disputa dovrebbe cessare, alla luce della pubblicazione […] della Visita ad Limina del vescovo di Catanzaro, del 1592 […] : contiene, tra l’altro, alcune copie di documenti originali dell’Archivio Segreto Vaticano (sezione Congregazione del Concilio), estratti da un volume recante sul dorso la dicitura :”Catacen, pars II 213” e comprende 7 Relazioni ad Limina, la prima delle quali, riportata ai fogli 380-392, si riferisce alla visita del 1592.
“Nella Magna Grecia devastata ad opera dei barbari, fu costruita la città di Catanzaro da Flagizio, condottiero dell’esercito di Niceforo Imperatore di Costantinopoli, sulla pianura di tre colli in quella parte della Calabria che sorge ad oriente, che dista dal mare circa 6000 passi[…] Il massimo Tempio di questa città molto tempo dopo la sua costruzione fu elevato a sede vescovile dal Sommo Pontefice Callisto II il quale lo consacrò nell’anno 1122 dedicandolo alla Beata Maria Assunta e ai Santi Apostoli Pietro e Paolo. Il medesimo Sommo Pontefice unì tutta la diocesi del vescovato delle Tre Taverne, la cui città allora si chiamava Trischine, sita vicina al mare, ma devastata insieme alle altre città della Magna Grecia, e oggi appaiono (parva vestigia ) alcuni piccoli resti (in loco qui dicitur Luna) nel luogo denominato Luna e la casa degli Ebrei (domus Hebreorum),inter castrum Simeri et castrum Cropani. (11)
Ma dov’è esattamente la contrada denominata Luna, tra il campo di Simeri e il campo di Cropani? Pasquale Perri (12)(cancelliere della curia vescovile di Catanzaro nel 1910), confortato da alcune bolle vescovili consultate direttamente, ricordava che tra Zagarise e Sellia, presso il fiume Uria, esisteva l’abazia di S.M. della Luna o di Barbaro, di diritto patronato dei baroni di Sellia. Michele Scarpino conferma la persistenza, lungo la strada Sersale-Zagarise, dei ruderi del monastero florense di Monacaria o Santa Maria di Acquaviva o della Luna, di cui il monastero di San Lorenzo di Cropani poteva essere una dipendenza. Solo che, nelle bolle di confermazione della diocesi catanzarese di Callisto II (a.1122) e di Alessandro III (a.1168) l’Abbazia di S. Maria di Acquaviva, in territorio di Cropani, e l’Abbazia di S. Maria della Luna, nella terra di Barbaro, sono riportate in modo distinto, e separatamente si sottoscrivevano i due abati. Inoltre, dall’Ughelli (Italia Sacra, IX, 368-369) e da F. Russo (Regesto Vaticano per la Calabria, I, pp. 112-113) apprendiamo che....
l’anno 1217, il vescovo di Catanzaro (Roberto) donava la chiesa dei Tre Fanciulli (13), del tenimento di Barbaro, all’Abbazia florense di S. Maria di Acquaviva, “quae Monacaria dicitur”. Il luogo denominato Luna nelle Relazioni ad Limina coincide, dunque, con Monacaria/Acquaviva?
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(12) P. Perri in “Memoria storica del comune di Sersale” del 1910, ripreso da Michele Scarpino (“Sersale, storia di una comunità presilana”, 2003). Il monastero “si mantenne in vita fino al 1750” (Perri).
(13) Trium Puerorum, già cenobio dei monaci greci alle falde della Sila, su una via di transumanza. Cfr D.Vendola,
“Rationes Decimarum Italiae “, (a.1310: monastero S. Maria di Monacaria) e Andrea Pesavento, “Alcuni
avvenimenti storici della vallata del Neto”.
Per rispondere a chi dubita dell'esistenza della città di Trschene ecco la foto della carta geografica della Magna Grecia di Abramo Ortelio (XVI secolo) è riportata Trischene, nell'entroterra, dov'è situata Taverna ("gemmata" dalla città costiera, già distrutta in periodo normanno)
Per rispondere a chi dubita dell'esistenza della città di Trschene ecco la foto della carta geografica della Magna Grecia di Abramo Ortelio (XVI secolo) è riportata Trischene, nell'entroterra, dov'è situata Taverna ("gemmata" dalla città costiera, già distrutta in periodo normanno)
riceviamo e pubblichiamo
Marcello Barberio
Non posso aiutarla nella ricerca ma come minimo vi ringrazio per le tante notizie storiche
RispondiEliminasono natio di Taverna da sempre mi ha affascinato la leggenda su trischene che a quanto sembra non è tanto leggenda ricordo che mio nonno mi parlava di molti luoghi di culto forse anticamente Taverna era anche sede vescovile
RispondiEliminaMi dispiace contraddirla prof Barberio ma non si hanno notizie sicure su questa città di Trischene ma solo supposizione senza alcun fondamento storico
RispondiEliminaNicola Folino
...Di tre citta' la tripoli Trischene
RispondiEliminaper le dottrine e per le squadre dome,
a par de l'alta Roma e saggia Atene
spesso si corono' l'auguste chiome;
quinci a' monti passata da le arene,
cangio' col novo sito il prisco nome;
ristretta in una possanza terna,
se Trischene fu detta, oggi e' Taverna...
Ciao cumpari Zagor,
(Tommaso)
Professore Barberio lei è uno degli ultimi baluardi di memoria storica del territorio Oggi nessuno si prende la briga di fare ricerche di girare nei luoghi alla ricerca di qualche indizio Oggi i vari articoli come le ricerche si fanno tutte con COPIA E INCOLLA
RispondiEliminaAntonella. S.
Vengono menzionati nella ricerca i miei antenati materni nobili PERRONE di Sellia dove esiste la vera storia estrapolata dagli archivi vaticani
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