sabato 23 dicembre 2017

Ma chi sono i veri responsabile del dissesto del comune di Sersale ?

“Progetto Sersale” si è OPPOSTO alla nostra mozione che chiedeva alla Corte dei Conti chi è il RESPONSABILE del DISSESTO

Le giustificazioni del Sindaco, riportate qui di seguito, sono in contraddizione con se stesso e con quanto ha sostenuto negli ultimi 15 anni: 
TORCHIA: “Se ad oggi, nonostante il notevole lasso di tempo intercorso (oltre 4 anni), non vi è stato alcun avviso per l’accertamento di responsabilità a carico di chi ha Dichiarato il Dissesto vuol dire che non ve ne sono”
Eppure qualche anno fa lo stesso dichiarava…
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E ancora, alla domanda del nostro capogruppo Francesco PERRI, quindi non ci sono Responsabili per il Dissesto?
TORCHIA: rispondeva Per me no! che dichiarava: “la definizione del Dissesto e con esso delle pratiche più gravose della storia di Sersale, prima fra tutte la pratica di Palazzo Colosimo che da sola rappresenta con i suoi 1.650.000€ […] quasi il 50% dell’intera massa passiva, avverrà senza alcun onere a carico dei cittadini” – FALSO: dalle carte in nostro possesso, ci costerà almeno un mutuo ventennale per € 1.029.354,64 più altre risorse usate per ripagare i debiti contratti, di cui oltre 1 mln di € è imputabile alle Amministrazioni di Vera Scalfaro e Salvatore Torchia dal 2002 al 2012. – [Del OSL n° 15 del 02-10-2014]

TORCHIA: “non si può individuare alcuna Responsabilità a carico della Nostra Amministrazione che, al contrario, ha il merito di portare in definizione grazie alla Dichiarazione del Dissesto le più importanti pratiche giudiziarie della storia di Sersale
Ma se col Dissesto si possono definire le pratiche giudiziarie, perché l’Amministrazione di Salvatore Torchia ha impiegato ben 7 mesi a Dichiarare il Dissesto? Il 20.12.2012 la Corte dei Conti individua gravi squilibri finanziari, l’8.03.2013 “Progetto Sersale” tenta di evitare il Dissesto con un Piano di Riequilibrio BOCCIATO dalla Corte (28.03.2013), addirittura “Progetto Sersale” chiede alla Corte di ritirare questa bocciatura, ma invece arriva la Del. 30/2013 con la quale si ORDINA a “Progetto Sersale” di Dichiarare il Dissesto!

TORCHIA: “non esiste alcun passaggio della richiamata deliberazione nella quale si faccia riferimento all’accertamento di responsabilità in ordine a comportamenti difformi dalla corretta gestione finanziaria, dalla regolarità contabile o violazioni.” – FALSO questo è quello che recita la Deliberazione n. 30/2013 della Corte dei Conti:
  • Dai dati del triennio considerato (2010/2012) risulta confermata la ricorrente criticità già rilevata in ordine ai residui attivi correnti di competenza e passivi correnti totali;
  • solo a seguito della delibera n. 340/2012 l’Ente si è reso conto di non aver rispettato cinque parametri su dieci e di aver conseguito lo status di ente strutturalmente deficitario;
  • E’ emerso, infatti, che nel 2012 non è stata assicurata la copertura dei servizi a domanda individuale;
  • errata contabilizzazione del credito IVA tra i residui attivi;
  • il risultato contabile dell’Ente nel 2011 avrebbe dovuto mostrare un disavanzo di amministrazione pari ad €. -50.469,88, in luogo del dichiarato risultato positivo pari ad €. 30.458,59; così, anche il risultato relativo al 2010 ammonta in realtà ad €. 109.808,29, in luogo di quello prima dichiarato pari ad €. 204.424,29. Quest’ultima circostanza avvalora quanto asserito dalla Sezione nella propria delibera n. 22/2013 in ordine all’insufficenza dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2010 in sede di applicazione all’equilibrio di parte corrente 2011 (€. 194.707,36). Il disavanzo di amministrazione nel 2012 assume, dunque, un valore negativo di rilevante consistenza (€. 501.530,00);
  • Negli esercizi 2011/2012, di fondi a destinazione vincolata di parte capitale utilizzati e non ricostituiti a fine esercizio, per un importo pari rispettivamente ad €. 136.088,55 nel 2011, e ad €. 323.459,76 nel 2012. Tale circostanza evidenzia l’assoluta irregolarità della  gestione;
  • Emerge con chiarezza che alla fine dell’esercizio 2012 lo scoperto di cassa per esercizio di competenza ammonta ad €. 565.636,01 (fondi vincolati non restituiti: €. 459.548,31; anticipazione non rimborsata: €. 106.087,70);
  • Esistono tra i crediti alcune partite di bilancio per le quali non risulta alcuna movimentazione da almeno un biennio (es. proventi parco eolico; entrate convenzione biomassa, per oltre €. 400.000), e per le quali l’Ente  ha confermato la sussistenza del requisito dell’attualità del credito.
  • Alla luce di tutto quanto sopra riportato, in presenza di una condizione finanziaria che rimane comunque di estrema gravità, la Sezione ritiene confermata la situazione di dissesto finanziario, peraltro tal quale “dichiarata” già precedentemente dal Comune medesimo in occasione dell’ “improprio” (intempestivo) ricorso alla procedura di riequilibrio;
TORCHIA: “Nessun’altra attività ulteriore doveva porre in essere il comune di Sersale, nessun’altra attività o richiesta di delucidazioni deve chiedere il Comune di Sersale.”
In parole povere “Progetto Sersale” non............................
vuole approvare la mozione perché la Corte dei Conti dovrebbe accertare le responsabilità di tutti gli amministratori del passato. Curiosamente “Progetto Sersale” ebbe una paura matta della verifica anche nel 2013, quando l’allora capogruppo di minoranza esortò il Consiglio a richiedere la verifica delle Responsabilità del Dissesto.
La paura discende da quanto dice il comma 5 dell’art 243 TUEL, ovvero la paura di essere dichiarati INCANDIDABILI, INELEGIBILI e INCOMPATIBILI.
Promemoria dal passato:
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                                                                                                                                                               Movimento Rinnov@ndo Sersale
                                       riceviamo e pubblichiamo                                         

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