marzo.
Tra le novità contenute nel testo l’istituzione di dieci Città metropolitane, il trasferimento di alcune delle funzioni delle Province a Comuni e Regioni, la trasformazione degli organi provinciali in enti di secondo grado. Le Province già commissariate continueranno ad esserlo e quelle in scadenza saranno prorogate fino al 31 dicembre 2014, spostando al 1° gennaio 2015 il momento in cui le nuove Città metropolitane entreranno a pieno regime. Un passaggio obbligato in attesa che i due rami del Parlamento partoriscano la riforma del Titolo V della Costituzione. L’intervento secondo il piano del
sottosegretario Delrio dovrebbe portare a circa 160 milioni di euro di risparmio dall’abolizione degli enti, mentre secondo i dati della Corte dei Conti, contando le strutture uscite dalle riforme del 2011 la misura comporterà solo 35 milioni di risparmio.
Una disposizione all’interno del disegno di legge contempla infatti un incremento del numero dei consiglieri comunali e degli assessori comunali per i Comuni fino a 3mila e fino a 10mila abitanti, nonché la “rideterminazione degli oneri connessi all’attività di amministratore locale, onde assicurare l’invarianza finanziaria di tali previsioni, innanzi recate dall’articolo 21 dell’A.S. n. 1212″. Nei Comuni più piccoli (fino a 3mila abitanti) il consiglio comunale sarà composto, oltre che dal sindaco, da dieci consiglieri e un numero massimo di due assessori, mentre per quelli fino a 10mila si passa a 12, più quattro assessori.
La riforma Calderoli prevedeva invece 6 consiglieri per i Comuni fino a mille abitanti, 6 consiglieri e due assessori per quelli tra i mille e ...........
i 3mila abitanti, 7 consiglieri e 3 assessori per i Comuni tra i 3mila e i 5mila abitanti e 10 consiglieri e 4 assessori per i Comuni tra i 5mila e i 10mila abitanti. La semplificazione del ddl Delrio, che prevede solo le fasce fino a 3mila e da 3mila a 10mila, porteràall’aumento del numero dei consiglieri per centinaia di cittadine e reintroduce la nomina, cancellata da Calderoli, di due assessori nei Comuni fino a mille abitanti.Il terzo mandato per i sindaci dei comuni inferiori ai 3000 abitanti è una realtà. Viene dato in effetti per scontato a seguito dell'approvazione del Ddl Delrio al Senato, sebbene la votazione alla Camera sia fissata per il 7 aprile
ma invece di semplificare qui si moltiplicano nei piccoli nostri comuni il sindaco diventa il podestà
RispondiEliminaSe le cose stanno così il nostro caro sindaco di zagarise potrebbe ricandidarsi vincendo per l'ennesima volta
RispondiEliminaRenzi fa solo un sacco di pasticci! Le provincie non vengono eliminate come si vuol far credere. W m5s l'unica vera alternativa per cambiare l'Italia.
RispondiEliminase avete letto bene il sindaco di Zagarise si può rieleggere al prossimo mandato o l'anno prossimo , per quest'anno deve rosicare e fare l'assessore o il consigliere , sempre se vince il Quadrifoglio, ma con l'aria che tira e cosa bolle in pentola l'unica alternativa è candidarsi con la Lega Nord e andare a Pontida.
RispondiEliminaportate degli asciugamani al sindaco Raimondo che aveva dato la fiducia e candidata la Guzzetti a sindaco, rosicate e continuate a rosicare .
RispondiEliminanon si capisce se è sudore o pianto.
QUI CHI ROSICA DA SEMPRE VOI SONO ANNI MA TANTI ANNI CHE ROSICATE METTETEVI L'ANIMA IN PACE PERCHE' CONTINUERETE A ROSICARE DI BRUTTO
RispondiEliminaW RAIMONDO
ma chi è che farà il sindaco? chi è il capolista? io leggo Guzzetti e voi scrivete w Raimondo, ma come sindaco o assessore o consigliere? ma fino a oggi chi ha rosicato volendo uscire da Zagarise per andare altrove è stato Raimondo.
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