Da vittima di minacce a indagato per simulazione di reato.
Tutto nel giro di qualche mese. La Procura della Repubblica di Catanzaro, per mano del sostituto procuratore Graziella Viscomi, ha indagato il sindaco di Botricello Tommaso Laporta con l'accusa di simulazione di reato. Lo riporta stamattina il Quotidiano del Sud.
I fatti, come in molti ricorderanno, questi, negli ultimi mesi. Una lettera minatoria prima e quatto cartucce dopo, per il sindaco, insieme ad una bottiglia incendiaria nell'auto di servizio in uso da Laporta. Sulla fiancata, poche terribili parole: 'Scegli tu'.
La Procura di Catanzaro avanza dubbi sulla stessa perpetrazione del reato.
I legali di fiducia di Laporta, intanto, in una lettera hanno sottolineato che il sindaco 'è fermamente convinto di essere nelle condizioni di poter dimostrare la propria totale........
estraneità a qualsivoglia addebito gli venisse mosso'.
di seguito la notizia del mese di giugno delle minacce subite dal sindaco
Ancora una intimidazione ai danni di un amministratore in Clabria. Persone non identificate la scorsa notte hanno nuovamente compiuto un’intimidazione ai danni di Tommaso Laporta, sindaco di Botricello, comune del catanzarese al confine con la provincia di Crotone.
Accanto all’automobile di Laporta, già destinatario nei giorni scorsi di una lettera di minacce, sono stati lasciati due proiettili e una bottiglia contenente benzina. Sulla fiancata della macchina. con uno spray rosso, è stata tracciata inoltre la scritta “scegli tu”. L’automobile del sindaco Laporta era parcheggiata in un cortile delimitato da un cancello chiuso con un lucchetto.
Il primo cittadino si è presentato ai carabinieri ed ha presentato una nuova denuncia che si è aggiunta a quella per le minacce che aveva subito. Sulla matrice delle intimidazioni non si esclude, al momento, alcuna ipotesi.
su segnalazione
Brava la magistratura dovrebbe indagare di più sui tanti casi di minacce sopsette subiti da sindaci solo per rendersi più visibili
RispondiEliminainfatti io non credo a questi atti intimidatori idem per le auto incendiate..... strano molto strano .
Eliminastoria triste che mette in luce la pochezza dei sindaci della nostra calabria spesso presi da deliri di onnipotenza
RispondiEliminaCosa non farebbero per visibilità sono bravi a farsi selfie e foto con il tricolore in bella mostra
RispondiEliminadi casi analoghi ne succedono in ogni regione anche in Lombardia dove io lavoro Un sindaco di una grande cittadina ha pagato delle persone per farsi picchiare farsi incendiare l'auto solo per visibilità ottenendo scorta e conoscenza
RispondiEliminasono sicurissima che il bravo sindaco ne uscirà a testa alta
RispondiEliminase invece il tutto fosse un madornale errore da parte di chi indaga ? che in modo frettoloso senza valide prove danno sentenze
RispondiEliminaStorie poco edificanti che offendono la dignità delle nostre popolazioni. La cosa grave è la disonestà politica e morale di qualche rappresentante del PD regionale sonoramente bocciato alle ultime elezioni regionali, che pur di darsi una inutile visibilità organizza una manifestazione sulla legalità e facendo apparire la nostra comunità come il paese della mafia. Meschino.
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