Ai piedi della Sila un piccolo comune regala le case a un euro
Il progetto “Rose case a 1 euro” promosso dall’Amministrazione comunale contro lo spopolamento e per il recupero e la valorizzazione del cento storico attraverso la riqualificazione urbana
Il progetto di riqualificazione urbanistico-edilizia e la rivitalizzazione abitativa promosso dall’amministrazione guidata da Roberto Barbieri, punta non solo al recupero e alla valorizzazione del centro storico ma anche ad evitare lo spopolamento. L’iniziativa vede coinvolti i proprietari degli immobili, il comune di Rose e i futuri acquirenti. Cosa prevede il progetto? I proprietari di immobili situati nel centro storico di Rose, impossibilitati e/o non interessati ad investire nella riqualificazione del bene, si impegnano a cedere il loro immobile al Comune al prezzo simbolico di 1 euro liberandosi del pesco fiscale che grava sulla proprietà, scegliendo in piena autonomia tra le eventuali manifestazioni di interesse all’acquisto pervenute, senza doversi fare carico delle spese legate al passaggio di proprietà. La parola passa poi al Comune di Rose che, raccolte le adesioni, cura la tenuta della “Bacheca delle case a 1 euro”, pubblicizzando le offerte, fornendo consulenze e informazioni e fungendo da garante del rispetto delle clausole previste dal bando a tutela degli interessati coinvolti, non intervenendo attivamente nella trattativa. Chi può acquistare? Privati cittadini, imprese, società e associazioni che presentano formale dichiarazione di volontà di aderire all’iniziativa e di acquistare l’immobile, impegnandosi in caso di assegnazione, a sostenere le spese connesse al trasferimento di proprietà e a rispettare il cronoprogramma previsto dal progetto. Il progetto prevede la stipula del contratto di compravendita. Entro un anno dalla stipula del contratto occorrerà depositare l’eventuale progetto per la ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile acquistato. L‘inizio dei lavori deve avvenire entro tre mesi dall’avvenuto rilascio del permesso di......
costruzione, mentre ultimazione dei lavori deve avvenire entro tre anni.
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