La polizia di Stato ha arrestato a Catanzaro un giovane di 27 anni, S.V., accusato di avere messo in atto maltrattamenti reiterati, accompagnati da lesioni personali aggravate, e minacce nei confronti della giovane ex convivente.
L'arresto é stato fatto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica. Le indagini che hanno portato all'arresto di S.V. sono state avviate dopo la denunzia presentata dall'ex convivente del giovane ed hanno consentito di accertare la veridicità di quanto riferito dalla donna in ordine ai maltrattamenti ed alle violenze che é stata costretta a subire nel corso dei tre anni di convivenza con S.V.. Un'incredibile escalation di molestie, pedinamenti ed aggressioni verbali e fisiche sfociate, in alcune occasioni, con la necessità per la donna di ricorrere alle cure dell'ospedale di Catanzaro.
Nonostante una prima ordinanza dell’Autorità Giudiziaria che prevedeva il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e il contestuale obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, S.V. non avrebbe interrotto i suoi comportamenti aggressivi e minacciosi nei confronti dell’ex convivente; anzi, avrebbe aggravato la situazione con atti persecutori fino ad introdursi nell’abitazione della donna per tagliare tutti i suoi vestiti, danneggiare gli arredi, maltrattarne i familiari. Gli agenti, mantenendo continui e costanti rapporti con la vittima, hanno appurato e segnalato all’autorità l’incredibile escalation di molestie, pedinamenti, aggressioni verbali e fisiche, in alcuni casi con la necessità di ricorrere alle cure mediche, messi in atto dal giovane.Sulla scorta degli elementi raccolti nel corso dell’attività investigativa, considerata la pericolosità di S.V., peraltro già noto alla polizia come soggetto vicino alla..........
criminalità emergente rom e a personaggi dediti al consumo ed allo spaccio di stupefacenti, il Commissariato di Lido ha rinnovato la richiesta della misura cautelare accolto dall’autorità giudiziaria che ne ha disposto la restrizione in carcere.Sellia racconta il Comprensorio
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