Qualche giorno fa il Sindaco Torchia ha voluto salutare l’anno nuovo con “21 modi per dire ti amo” a Sersale, elencando i successi del suo ventennio al potere: ma oltre le righe, sembra di leggere piuttosto di amor proprio, poiché tende ad intestarsi come proprio qualunque successo di altri.
Innanzitutto il Sindaco tenta con la numerologia di offuscare il dato elettorale dello scorso giugno che i giornali definirono “una vittoria sofferta per appena 21 suffragi”. I 21 “aspetti più salienti”, più che aggettivi numerali cardinali dai contorni divini, vanno intesi come pronomi numerali ordinali, ovvero sostituiscono (pronome) il nome vero delle cose in una serie numerica di priorità elettorali e di consenso.
Basta ripercorrere il comunicato e sostituire il nome vero alle cose per capire quanto i successi che il Sindaco si auto intesta lascino molti dubbi sulla realtà delle cose.
Per esempio, nella favola d’amore si dice che a Sersale “sono proseguiti nel corso dell’anno i lavori di alcune importanti opere pubbliche”. In realtà dopo le denunce in campagna elettorale, al PIP di Borda si è corsi ad asfaltare alla buona, al Monte Crozze – un’incompiuta da almeno 10 anni - si sono impegnate ulteriori cifre rispetto a quelle in appalto, per il Polivalente è stato speso oltre il 90% degli importi in appalto non ci si chiede se verrà ultimato in primavera (come dice la favola) ma se ci siano ancora abbastanza risorse per ultimarlo. A queste aggiungiamo anche il depuratore, inspiegabilmente incompleto da almeno 5 anni! Su questi temi l’amministrazione ha serie difficoltà a fornire atti e chiarimenti. Una favola è anche il “bando per la Gestione e manutenzione rete idrica” – dopo aver millantato opportunità di lavoro e ingenti risparmi grazie alla privatizzazione grazie ad un’azienda pronta ad accollarsi la rete colabrodo, la manutenzione e il verde pubblico, il Sindaco rinvia ancora l’indizione della gara d’appalto: la contrarietà dei sersalesi ha fatto scappare via le aziende interessate all’appalto e le opportunità di lavoro sono rimaste solo una triste promessa elettorale.
Promessa mantenuta invece per la refezione scolastica e il servizio rifiuti. Probabilmente il Sindaco dispone di informazioni privilegiate per affermare che è stato affidato il servizio. All’albo pretorio risulta solo il bando di gara di agosto e un’ultima notizia di fine ottobre. Da allora l’appalto dovrebbe essere in proroga oltre scadenza, coi risultati che l’Arpacal ha certificato: differenziata ferma al 35%, anzi nell’ultimo anno il dato non è stato nemmeno fornito.
“Numerosissimi interventi di manutenzione stradale” è il pronome che copre per lo più interventi dal chiarissimo sapore elettorale. Per la maggior parte è stata già dimostrata l’adozione di interventi di somma urgenza nel mese di maggio 2017, e curiosamente gli atti sono apparsi all’albo pretorio solo dopo le elezioni: oltre € 25.000,00 di interventi che hanno richiesto perfino una variazione di bilancio d’urgenza.
“La pratica più importante della storia”, più che un motivo d’amore per Sersale rappresenta una grande preoccupazione, al punto che il Sindaco si è rifiutato di chiedere alla Corte dei Conti il nome dei responsabili del dissesto. La favola che ha sempre raccontato dice che le amministrazioni del passato non hanno voluto definire l’esproprio di Palazzo Colosimo, per cui gli eredi hanno fatto causa al comune che è stato condannato a risarcire € 1.600.000,00 che sarebbero quindi la causa del dissesto. Invece, gli eredi Colosimo accettano oggi una cifra quasi uguale (circa € 400.000,00) a quella proposta dall’amministrazione Spadafora venti anni fa, dopo che a causa del Dissesto dovuto ai Bilanci di Progetto Sersale l’OSL può pagare i creditori del Comune tra il 40% e il 60% di quello che gli spettava. Il merito non è dell’amministrazione Torchia, quanto di una condanna definitiva ridotta per via del Dissesto: provocare il Dissesto nella realtà non è un merito, ma rimarrà comunque nella storia di Sersale grazie al Sindaco Torchia!
Il Sindaco esalta poi la normale amministrazione come “importanti iniziative e attività”(pronome) correlate alla Riserva Valli Cupe: in realtà studi geologici e archeologici, perimetrazione e tabellazione sono atti dovuti previsti dalla Legge Istitutiva, l’amministrazione Torchia si è limitata solo a conferire gli incarichi mediante affidamento diretto a professionisti della zona; le convenzioni e i protocolli d’intesa altro non sono che normale attività regolamentare e contributi (€ 100.000,00), come quelli erogati recentemente alle organizzazioni del territorio per il marketing e la gestione della riserva. “L’evento più importante della storia recente di Sersale” (pronome) è un modo personalistico di chiamare una scelta unanime del Consiglio Regionale della Calabria, un indubbio successo per la comunità di Sersale, cui quelle bellezze appartengono e a cui devono andare tutti gli utili. Ma è curioso che, dietro la favola, sia emerso in una recente ricerca come i sersalesi non abbiano ancora la percezione di tutti “i benefici di ogni natura che la Riserva porterà” (pronome), infatti, nella realtà, il.................
Sindaco e Legambiente ignorano l’assenza del depuratore proprio nell’ecosistema della Riserva stessa! Sul Segretariato Sociale il Sindaco ignora che è previsto dalla legge 328/2000: in realtà è stato realizzato con 17 anni di ritardo ma solo in seguito all’istanza dell’associazione Mifé che si è fatta promotrice dell’iniziativa; il Banco alimentare finanziato dal Comune con € 1500,00, almeno questa volta prevede un avviso pubblico con criteri e requisiti economici, mentre tutti ricordano la precedente truffa dello speculatore Nigro. Così come lo screening oncologico, oggi è “in collaborazione con l’ASP” (pronome), sei mesi fa era “Progetto Sersale Salute”! Lo stesso dicasi per “Campus estate”, premi e “iniziative e attività culturali” (pronome): l’Amministrazione ha solo dato un patrocinio oppure si è limitata a qualche contributo – soprattutto prima della campagna elettorale! – ma ci tiene a definirli come attività propria.
Il compito che i cittadini ci hanno assegnato è quello di smentire con le carte le favole d’amore che il Sindaco vorrebbe raccontare ai cittadini. La sua è solo una tecnica narrativa che noi possiamo smontare rigo per rigo con la realtà.Lo abbiamo già fatto in questi sei mesi pubblicando gli ‘scontrini elettorali’, dimostrando la ritrosia a mostrare atti e carte delle principali incompiute, investendo l’amministrazione con proposte – come quella del Presidente del Consiglio e del Regolamento Consiliare – che ovviamente il Sindaco non ha esitato a intestarsi come proprie. E con la nostra puntuale attività di opposizione apostrofata sempre con parole tutt’altro che d’amore.
Rinnov@ndo Sersale
riceviamo e pubblichiamo
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