giovedì 24 maggio 2018

Operatore OSS preso a calci e pugni da un minorenne ospite in una casa protetta per rifugiati del Catanzarese.

Riceviamo e pubblichiamo richiesta di rettifica sull'articolo inviato da Tommaso Madia  da parte della Fondazione U.ALSI di Botricello CZ

















Immigrazione inutile e violenta – Operatore OSS aggredito a pugni da  “profugo mantenuto “


Un operatore OSS della casa protetta gestita dalla fondazione UALSI di Botricello in provincia di Catanzaro, è stato aggredito a pugni da un profugo della Costa D’Avorio residente nella suddetta comunità.
 L’aspirante profugo forse minorenne (il suo paese è privo di anagrafe), ha ripetutamente chiesto della tachipirina  al malcapitato operatore che non acconsentendo alle continue richieste e provocazioni dell’africano, è stato raggiunto da diversi pugni che lo hanno costretto a ricorrere alle cure mediche e alla richiesta di infortuno sul lavoro e a sporgere la relativa denuncia ai carabinieri di Botricello.
Ulteriore esempio di immigrazione e.........
accoglienza sbagliata ..............................................

Tommaso Madia

                                                         Riceviamo e pubblichiamo

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