Un operatore OSS della casa
protetta gestita dalla fondazione UALSI di Botricello in provincia di
Catanzaro, è stato aggredito a pugni da un profugo della Costa D’Avorio
residente nella suddetta comunità.
L’aspirante profugo forse minorenne (il suo
paese è privo di anagrafe), ha ripetutamente chiesto della tachipirina al malcapitato operatore che non
acconsentendo alle continue richieste e provocazioni dell’africano, è stato
raggiunto da diversi pugni che lo hanno costretto a ricorrere alle cure mediche
e alla richiesta di infortuno sul lavoro e a sporgere la relativa denuncia ai
carabinieri di Botricello.
Ulteriore esempio di
immigrazione e.........
accoglienza sbagliata ..............................................Tommaso Madia
Riceviamo e pubblichiamo
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