giovedì 14 febbraio 2019

Catanzaro; Anche la Calabria ha i suoi "Giulietta e Romeo" Una storia d'amore osteggiato, negato e distrutto.Una storia d'amore intensa per la festa degli innamorati.

Catanzaro E' la storia di amore osteggiato, negato e inesorabilmente distrutto. Una vicenda tragica e complessa che ha come protagonisti due giovani innamorati. Quando ci si imbatte nella loro storia d'amore la mente corre velocemente alla più celebre delle vicende amorose: “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare. Anche la Catanzaro dell'800, infatti è stata lo scenario di un  grande amore, che ha unito, intensamente e tragicamente, due giovani innamorati, appartenenti a due aristocratiche famiglie rivali. Rachele De Nobili, appena ventenne, viveva nel palazzo di famiglia (Palazzo De Nobili, lo stesso che oggi è sede del Municipio) e amava Saverio Marincola, figlio dell’omonima casata nobiliare; ma la loro relazione veniva ostacolata dalle due famiglie che  erano politicamente rivali. La famiglia De Nobili era infatti fedele al governo borbonico, l’altra, i Marincola, progressista e rivoluzionaria, appoggiava la politica indipendentista carbonara.

La vicenda
E' la storia di Saverio che ogni sera si recava sotto la finestra di Palazzo De Nobili (oggi sede dell'amministrazione comunale del capoluogo) per incontrare Rachele e qui i due si scambiavano promesse d'amore con la paura di essere scoperti dai fratelli della ragazza. Il fratello maggiore di Rachele però, si accorse della loro relazione e decise di affrontare a duello Saverio; quest’ultimo si difese ma poi riuscì a fuggire. Dopo quanto accaduto, Rachele e Saverio scelsero la strada della prudenza e Saverio fece ferrare d’argento gli zoccoli del suo cavallo, affinché, avvicinandosi a Palazzo De Nobili, il suono fosse maggiormente riconoscibile da Rachele. Ma una sera, vennero sparati alcuni colpi di carabina da  sconosciuti contro Marincola. Il ragazzo, soccorso dai passanti, morì dopo due ore.  Appreso della morte di Saverio, Rachele si gettò nello sconforto soprattutto dopo che furono scoperti i colpevoli: erano stati i tre fratelli di Rachele che, per evitare alla condanna, raggiunsero l’isola di Corfù. Rachele, disperata, arrivò a Pizzo Calabro e da lì poi a Napoli, entrando a far parte del convento delle “Murate vive”. Da suora trascorse tutto il resto della sua vita senza mai dimenticare il suo amato.  La leggenda narra che ancora oggi, dopo tanti anni dalla morte dei due una figura spettrale, vestita da suora, si aggira nel Palazzo De Nobili. Rachele torna sotto forma di fantasma, proprio in quelle stanze che l’hanno vista struggersi d’amore per il suo Saverio.
La rievocazione storica
“Urban Trekking in Love – Saverio Marincola e Rachele De Nobili, tra storia e leggenda” è l'appuntamento promosso dalla Cooperativa Artemide, nella settimana di San Valentino, con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Catanzaro. L'iniziativa ha avuto luogo lo scorso 10 febbraio e sarà riproposta il 17. L’obiettivo – si legge in una nota stampa del Comune di Catanzaro - è quello di ripercorrere le orme dei due celebri personaggi catanzaresi attraverso un’escursione sportiva, guidata e tematizzata. Si inizierà al chiaro di luna con il ritrovo alle ore 16.30 al Cavatore per proseguire lungo diversi punti di interesse – Largo Prigioni, Chiesa del Monte dei Morti, Palazzo Marincola, Scesa Gradoni – fino all’arrivo previsto alle 19.30 a Palazzo de Nobili. Un itinerario di circa 2 chilometri e mezzo che, lungo le soste, sarà arricchito da alcuni momenti teatrali in abiti d’epoca a cura del Gruppo Storico Città di Catanzaro, dedicati alla storia d’amore tormentata di Rachele e Saverio, e dalla performance della scuola di ballo Free Dance Catanzaro nel ..............................
chiostro di Palazzo de Nobili. Grazie ad un lavoro di ricostruzione storica cui hanno partecipato diversi esponenti della cultura catanzarese la vicenda di Rachele e Saverio è tornata all'attenzione pubblica anche grazie a spettacoli teatrali e rievocazioni storiche che hanno risvegliato l'interesse per una storia tragica ma realmente accaduta.
B.M.

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